The Fighter è un film di attori: l’Academy se n’è accorta e lo ha bombardato di Oscar (bombardato is the new due). Kirk Douglas fa un’apparizione da vecchio maniaco che mi fa sentire malissimo per via di come s’è deteriorato il rapporto con mio nonno e della preoccupazione che possa fare un numero simile con qualche ragazzetta sul 21 mentre va a fare le analisi alla prostata -son giorni di paranoia. Melissa Leo sale a ritirare la statuetta dalle sue mani, fregando Amy Adams per lo stesso film, e dice la parolaccia con la F in mondovisione. Christian Bale decide di andare a incassare il premio indossando la barba finta che metteva in The Prestige per fare i dispetti a Hugh Jackman. Mark Wahlberg viene inquadrato con degli occhiali più patetici di quelli di Sly Stallone in Tango&Cash. Il mondo collassa e ricomincia venti minuti dopo, più sporco e brutto e cattivo. Christian Bale fa un cenno ai protagonisti della storia, che si alzano in piedi e alzano il pugno sbagliato.
httpv://www.youtube.com/watch?v=1_zijS_UAtw
Uno dei principali punti d’interesse di The Fighter è che alla fine viene inquadrato il vero Micky Ward. Il punto d’interesse viene dal fatto che t’immagini essere successo che un giorno di un annetto e mezzo fa Micky Ward viene telefonato da qualche manager e gli viene detto che si sta per fare questo film sulla sua vita e che il protagonista sarà Marky Mark. Che dev’essere come quando Bukowski scrive un film su di sè e lo va a interpretare Mickey Rourke, c’è qualcosa di inelegante. Ecco tutto.
The Fighter, di tanto in tanto, si ricorda di essere un film sulla boxe. Nella rigida classificazione dei Calci sta tra le Eccezioni Meritevoli: poca boxe, poco stordimento, un solo sbocco di sangue nel primo tempo e molte scene ambientate in queste stamberghe di periferia BRUTTISSIME con cinque sorelle coi capelli cotonati che cianciano su un divano sfatto senza che nessuno urli loro di andare a guadagnarsi da vivere. Il resto rispetta i dettami di base del film sulla boxe così come concepito ai tempi di Rocky: il protagonista è un pugile, intanto. Poi è povero e disagiato, vive in una famiglia disfunzionale parcheggiata in qualche quartiere delirante di periferia, fa un lavoro di fatica, non sembra avere mai avuto una preferenza in merito al taglio di capelli e in generale è uno scalzacani con un cuore grande così e il dubbio se si scriva con la C o la Q. Altri rocky-ismi: la sua esistenza è talmente grigia e noiosa che nella prima metà del film l’apice di gioia è salire sul ring e farsi riempire di cartoni in faccia. Ultima cosa, il protagonista se ne va in giro attorniato da un nugolo di cicisbei brutti, fastidiosi e -tutto sommato- non necessari all’economia del film o della mia vita. Se uno ci pensa bene è come Million Dollar Baby, tranne che in Million Dollar Baby ci sono più cazzotti e meno Christian Bale nella parte di un tossico.
Tra parentesi, sono riuscito a vedere il film nel primo weekend perchè la mia fidanzata è una fan di Christian Bale, ma solo quando ha i capelli corti. “Mi han detto che in questo film ha i capelli corti”. Le dico “sì, ma sai, è più tipo L’uomo senza sonno.” “Non l’ho visto.” “Oh.” Non credo di averla imbrogliata, ha persino detto che il film le è piaciuto. Alla mia fidanzata piacciono i film sulla violenza della vita vinta dal coraggio della gente, e non so perchè ma mi balena in testa il trailer di Notte Folle a Manhattan.
httpv://www.youtube.com/watch?v=29ztj-KVDAY
Questo è il momento in cui vi consiglio il film o no. Allora, diciamo che è meglio sia di Three Kings che di I <3 Huckabees, cioè tutto quello che so di David O’Russell. Il primo si reggeva sull’idea di fare un film di guerra che partisse dalla scena in cui trovano una mappa del tesoro infilata nel culo di un profugo. Il secondo l’ho visto per i primi sette minuti e poi sono passato ad altro -magari poi migliora. The Fighter non è il miglior film sulla boxe mai realizzato, non è il più commovente, non è il meglio coreografato. Aspira ad essere discreto e discretamente commovente e discretamente coreografato, e tutto sommato arriva all’obiettivo. Cerca di infilare a buffo un paio di elementi-verità che combattano disperatamente l’idea che il protagonista sia interpretato da Mark Wahlberg, ma tutto sommato non riesce a farcela. Rimane più che altro un film di attori meravigliosi che si agitano come pazzi all’interno di una trama dei cui sviluppi non ci frega quasi niente, ed in questo ovviamente Christian Bale ti ammazza inventandosi dal niente una versione iperreale di se stesso -o almeno del se stesso che urla contro gli operatori che passeggiano sul set durante le riprese– che da sola vale i sette euro del biglietto. Ma anche lasciando stare Christian parliamo di uno di quei film in cui quello che porta la pizza sta recitando come se fosse la cosa più bella e importante mai successa in vita sua. Finiti gli attori c’è poco altro: la scena meravigliosa (spoilerino ino ino) del combattimento di Mark Wahlberg con il fratello in galera, un paio di begli scorci di periferia e il finale lacrimoso d’ordinanza. A me è bastato. DVD-quote:
Rimane più che altro un film di attori meravigliosi che si agitano come pazzi all’interno di una trama dei cui sviluppi non ci frega quasi niente.
Wim Diesel, i400calci.com
Tutto sommato mi ha fatto incazzare: lo avevano descritto come il miglior film sulla boxe ma era solo marketing.
Wahlberg che le prende e dopo assesta un cazzottino e butta giù l’avversario… non ci credo che nella realtà è andata così, diamine!
Bale che si comporta come un 20enne schizzato quando di anni ne ha il doppio e anche un drogato credo che cambi atteggiamenti a meno che nn sia una macchietta di paese.
noioso.
i tossici non cambiano mai…
@joe r. lonsdale
tutto ok, però la scena del cazzottino per me è davvero piuttosto figa, magari c’è qualche difettino di regia o non so. christian bale è enorme e perfettissimo e non transigo e YEA
1 bravo attore, ossia Bale che fa vedere se stesso se non fosse diventato famoso. Il resto è quasi un insulto. Hollywood è messa davvero male se premia l’attrice solo per i suoi vestiti e le sue pettinature. Bale fa impressione, ma il film è davvero troppo stupido.
Un solo piccolo appunto a @Diesel: Bale non sta insultando come un gerbillo zoppo un operatore qualsiasi, ma il direttore della fotografia.
@harry piotta – ci siam capiti credo :)
melissa leo cmq spacca, dai.
SPOILER
SPOILER
Il cartone in faccia più bello di tutto il film è quello dato dalla barista ad una delle sorelle.
A me è piaciuto molto. Ma io sono l’uomo della strada. Eppoi si sentono per un attimo i Dropkick Murphys. Cosa chiedere si più.
@fre.
e io li ho sentiti dal vivo, gnegnegne
@fre – i dropkick murphys sono una scusa orribile, però. pensa a the departed :D
vorrei conoscere il dietologo di bale…
Me li immagino i dialoghi fra Bale e il suo agente, roba tipo
“figlio di troia, perché tutti gli stronzi del mondo vincono un oscar e io no?”
e l’altro serafico,
“vedi chris, hollywood si evolve ma poi alla fine vinece sempre Stanislasky, prova a dimagrire”.
“ma che sei coglione? l’ho già fatto e non m’hanno cacato pari, ora ti picchio fortissimo solo perché me l’hai proposto”.
“sì ma ti sei dimenticato le faccette”.
….
(alza gli occhi al cielo e sorride)
“… le faccette…”
skip sulle riprese
” – dai chris, fai il pazzo.
di più”
ancora un po’ di più
mettici più faccette.
ecco, così, perfetto.”
And the oscar goes to…
Classica storia di caduta e riscatto che agli americani piace tanto, girata con tempi perfetti, ottima resa attoriale e quel tanto di pepe nel descrivere la vita dei sobborghi (le 5 virago, 6 con la mamma, di casa Ward regalano momenti di puro divertimento). Più dell’istrionico Bale o della macchiesttistica Leo, a me è piaciuta da morire l’interpretazione di Amy Adams, interprete raffinata qui capace di “intorpidirsi”, comportarsi da maschiaccio e portare addosso in modo più che credibile una sensualità ruvida e profumata d’alcol.
Non è un film del tutto “onesto” con lo spettatore occasionale: lo porta a credere che il match con Sanchez e quello “mondiale” a Londra siano stati pressochè consecutivi (in realtà intercorsero un paio di anni e mezzo, se non 3); per amore di un bel finale, conclude il racconto col match per il titolo WBU, che neppure è considerato un vero “mondiale” (dopo l’incontro con Sanchez, Ward ebbe effettivamente una chanche “seria”, ma la fallì), tanto che Mickey manco si prese la briga di difendere in seguito quel titolo farlocco.
Non so se le scene di boxe siano le migliori mai realizzate (se ne vedono poche, secondo me, per inserire “The Fighter” in una ideale classifica), di certo sono ben fatte ed è un’emozione ascoltare a bordo ring le voci dei vari Merchant, Jones jr, etc.
In ogni caso, Mickey Ward meriterebbe di diventare un idolo assoluto dei 400calci, sul ring era uno spettacolo, nonostante le doti modeste (o forse proprio per quelle). Leggevo che sarebbe in programma un seguito, incentrato sul vero motivo per cui Ward è famoso e amatissimo (altro che WBU di ‘sta ceppa): la fantastica trilogia con quell’altro pazzo del compianto Arturo Gatti; ma magari!!!.
@ Pau: mi confermi che sul ring stava a prenderle come un sacco o si muoveva anche?
Io mi intendo più di MMA…
@ Joe: No, dai, non era un sacco, le dava anche. :-)
Immagina che, pur non essendo Ward un campione, ben 3 suoi match (non ricordo se per anni di fila oppure no) sono stati designati da Ring Magazine, la Bibbia del pugilato, come Match of the Year. Non sono certo che un simile onore sia toccato a campionissimi come Jones jr., Mayweather jr. o De la Hoya, onestamente dovrei controllare, la memoria non mi basta.
Christian Bale è uno di quegli attori con la faccia di legno e lo sguardo di pietra. Però s’impegna talmente tanto che alla fine risulta un buon attore.
E poi picchia tutti quelli che non sono d’accordo, e questo ci piace ancora di più.
I nostri attorucoli dovrebbero imparare da lui.
Ecco, adesso che mi dici questo, potrei anche urlare rivoglio i miei soldi, ma era un dvx :)
(ma chi li ha coreografati i combattimenti? scommetto che anche lui era in nomination)
Onestamente non saprei, lessi che i due attori principali avrebbero sostenuto delle sessioni nientepocodimenoche con Manny Pacquiao, ma potrebbe trattarsi anche di una leggenda hollywoodiana.
Guarda, anche il secondo Punisher ha un filmatino negli special con dei sergenti dei marines e lottatori di MMA… e se ti ricordi il risultato… :)
Bale è re. Io quando becco harsh time su sky non riesco a schiodare gli occhi da qualsiasi scena con lui. sopratutto questa:
http://www.youtube.com/watch?v=4SzTJb3inp4
rivediamola
http://www.youtube.com/watch?v=4SzTJb3inp4
poi c’è anche una bella inquadratura del culo della Longoria.
@pau: ti ricordo che le voci del sequel di The Fighter vengono dalla stessa persona che a suo tempo, con identico tempismo (= 3 giorni dopo gli Oscar), disse che ci sarebbe stato anche un sequel di The Departed e che pure li’ c’era la storia gia’ decisa. Esatto, parlo di Marky Mark.
@ Wim Diesel, guardalo I <3 huckabbes, potrebbe essere una piacevole sorpresa
@Nartim -lo farò, prima o poi. ho una fidanzata.
Il nobile Bale, sta facendo anche un film con Brad Anderson. Quel Brad di Session 9, per cui lo ringrazierEMO sempre. E si intitola, il film: Concrete Island. Che è anche il titolo di un romanzo di Ballard che IO ho letto. E da cui il film è tratto.
Devo aggiungere altro ?
Il titolo italico del romanzo è L’isola di cemento.
@Abraxas
se tutto va come deve andare tra un mese e mezzo li vo ad ascoltare all’Alcatraz.
Si rischiano botte?…chè ci vuol venire pure mia sorella.
@Nanni: ah, non ricordavo che la fonte fosse il nostro rapper preferito. Ritiro tutto, allora. :-)
Quell’uomo quando sente odore di Oscar andrebbe sparato con un calmante.
Bale è grande, a suo tempo è stato anche l’unico attore ragazzino che non avrei strozzato a prescindere (l’Impero del Sole). Mi chiedo però: come cazzo fa a dimagrire, ingrassare, dimagrire, mettere su muscoli, toglierli… Ora manca che impari a diventare alto o basso a comando…
@Kruaxi: volontà di ferro, un ottimo preparatore atletico, tanto supporto chimico, e costante supporto medico. E anche un pizzico di incoscienza, perchè dal punto di vista cardiovascolare quelli sono sforzi che lasciano tracce permanenti.
A tal proposito vale la pena di citare anche 50cent, che per interpretare il ruolo di un malato terminale di cancro in un film, era calato anche lui di una madonna di chili, ed era arrivato sulla 50° scarsa (considera che fisicamente è tipo Bale, forse un pelo più gonfio.. e di certo fa una vita MOLTO meno salutare.) Ho visto le foto prima e dopo, e devo ammettere che faceva senso. tanto di cappello.
Va detto che gli attori sono fortemente motivati ad avventurarsi in queste metamorfosi (che bene non fanno, come diceva Jo) dalla consapevolezza che l’Academy ci va matta, da De Niro a Charlize Theron il palmares è ingombro di esempi. Andò male ad Anthony Hopkins quando tentò di trasformarsi in ‘nigga’, ma tentò la strada facile. :-)
Ho capito: Eddie Murphy continua a ingrassare in CGI, ecco perchè non se lo inc*la nessuno! Se ingrassasse davvero invece…
Ecco sì! Magari una cosetta un po’più sofisticata de “Il professore matto” aiuterebbe. :-)
@fre.
no, botte no, però i lividi saranno parecchi
sai cos’è: vado a prendere la storia di uno del Pliastro alla palestra sempravanti dello stdio ed è più interessante (se non siete di Bologna cambiate i nomi con il quartiere più squallido della vostra città e la palestra più pugilisticamente famosa)… il problema è che la storia alla base è veramente poco ma poco interessante….
PS- Marky Mark non si tocca però. Solo rispetto per lui.
Per la cronaca Mickey Rourke fu approvato da Bukowski in persona per il ruolo in Barfly e, col senno di poi vedendo come è ora ridotto Rourke d’estetica, il buon Hank ci vide lungo. Da qualche parte ho letto che Sean Penn, amico di Bukowski all’epoca, si offrì per il ruolo chiedendo come paga simbolica un dollaro, ma Hank gli preferì comunque Mickey, che in quel film fa la sua figura. The fighter brutto. Amo i film sulla boxe, ho tatuato De Niro in Toro Scatenato su una spalla, e quello proprio non mi ha detto nulla. Forse con aspettative basse si può guardare per gli attori che sono tutti bravi, eccetto wahlberg che non mi ha trasmesso nulla, però un film sulla boxe Deve trasmettermi il senso del dolore e del epica, se non m’importa nulla della storia e lo si guarda per le prove da oscar degli attori viene meno il senso del film.
Rivisto ieri sera. E’ bello, c’è poco da fare. Marky Mark & Bale sono una gran coppia.
Colonna sonora da paiura
oh ma che pezzo era sta recensione
tutto vero, tutto giusto
(purtroppo ogni volta che penso a Bale penso a quella roba di lui e kermitt la rana che postò da qualche parte quel maldito di nanni)