Stai per cominciare a leggere il nuovo post GoodYear un cazzo di Luotto Preminger. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. Chiudi la finestra del browser lasciata aperta su SlutLoad. Dillo subito, a quelle troie: «No, non voglio scopare a Cesano Maderno oggi stesso! Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!».
Non sbuffare, dai. Non pensare che questo sia un post troppo raffinato per i tuoi gusti. Hai appena letto le parole “troie” e “scopare”: c’è anche del divertimento salace. Più avanti, te lo assicuro, si parlerà di culi e di teste che scoppiano. Tanto vale dargli una chance, a questo post, non credi? Sui 400 Calci hai sempre trovato recensioni interessanti. È per questo che sei qui. Non pensare nemmeno per un istante di abbandonare la lettura. Questo, vedi, è un meta-post. Che cosa vuol dire, mi domandi? Vuol dire che in pratica io, lo scrivente, sto esplicitando le dinamiche del rapporto autore-lettore in un gioco di specchi che serve solo a farmi apparire più intelligente di quanto in realtà io non sia. Sono solo un furbetto del cazzo e mi sto facendo bello parodiando gli incipit famosi per gente che chiede solo film di gomitate. Gente come te. Mi stai ancora leggendo?
Cerco di riguadagnare la tua attenzione: RUBBER È IL FILM CON LO PNEUMATICO ASSASSINO. Figata, no? Guarda qua sopra, che poster elegantemente serie Z. Proprio così: Rubber è il film in cui uno pneumatico si anima, rotola in giro, incontra la gente e con la forza del pensiero FA SCOPPIARE LA TESTA A TUTTI. TESTE CHE SCOPPIANO! CORVI CHE SCOPPIANO! CONIGLI CHE SCOPPIANO! FIGATA, NO? Sei già col dito sul Torrent, vero?
E invece no: META! META! META! Guarda come esplicito le dinamiche! Sono una persona intelligente, CRISTO DIO, voglio che la maestra che mi chiamava “testone” alle elementari si mangi le mani dal rimorso! Aaaaaah!
Capiscimi, caro lettore: io, Luotto, sono troppo intelligente per fare una semplice, mera recensione di un horroruccio finto-serie-Z con il copertone assassino. Io voglio farti vedere che sono smart. Io voglio titillare tutti i tuoi punti deboli, farti sbavare dicendo “teste che esplodono” e buttando lì casualmente frasi come “ingaggiare Roxane Mesquida solo per farle fare una scena di doccia a culo nudo assolutamente gratuita”, e te lo scrivo anche tutto maiuscolo, tò: IL CULO DI ROXANE MESQUIDA, però non voglio che mi prendi per un analfabeta incompetente. Siam mica su un qualsiasi portale italiano di cinema, cazzo boia. E allora te la meno da due paragrafi con questa storia del meta, dell’autore e del lettore e del viaggiatore.
Mi sa che non ci stai capendo più una sega, vero? «Perché tutta questa tirata?», ti stai chiedendo. «Dov’è la recensione?». È qui. Stiamo per arrivare al punto, tranquillo. Vedi, lettore, io non sono il solo a ribollire di spocchia. Prendi ad esempio il regista di Rubber: Quentin Dupieux. Forse ti ricorderai di lui come Mr. Oizo, il francese della musica techno, famoso per un pezzo di dodici anni fa. In effetti puoi capirlo, il Quentin: ha da mantenere la sua reputazione di geniaccio francofono supercool inventore del PUPAZZO HEADBANGER DELLA LEVI’S, figuriamoci se da regista può sporcarsi le mani con un horroraccio di serie Z.
Quindi cosa ha fatto: ha fatto un horroraccio di serie Z, ok, però:
1) noiosissimo
2) tutto METACINEMATOGRAFICO. Giochi di specchi, argute riflessioni sul rapporto film/spettatore, SEGHE COMPULSIVE A RIPETIZIONE, proprio come questo post. Ora hai capito perché sto scrivendo queste meta-troiate? Per recensire un meta-film! Figata, no? NO.
Devi capire che Rubber è il non plus ultra della velleità artistoide che rovina una premessa ganza. Il che, pur essendo di per sé un male, a volte dà risultati onorevoli: prendi Monsters, che non aveva i mostri e non era un film di mostri, ma rimaneva un bel film di un altro genere. Rubber invece è un filmaccio che trova terribilmente limitante e uncool essere soltanto un filmaccio, e allora cerca di nobilitarsi (sempre in modo sbarazzino e instagram) autoproclamandosi riflessione spiritosa sui filmacci senza che nessuno gliel’avesse chiesto, rompendo le palle a tutti e, come se non bastasse, illustrandoci per filo e per segno ogni sua presunta trovatina metacinematografica aspettandosi che noi si stia allo scherzo, ci si dia di gomito e si commenti «Ah che diavoletto, ci ha proprio tirato il tappeto da sotto i piedi!». E invece siamo lì a mettere avanti veloce e a pregarlo di SMETTERLA CON LE CAZZATE E FARCI VEDERE LA SOSTANZA. Che non c’è. Non c’è mai. Lo sappiamo noi, lo sai tu, lo sa Dupieux, lo sa Flat Eric.
Che interesse può rivestire un film la cui unica idea (il META), già di per sé irritante, ci viene spiegata e sviscerata TUTTA a inizio film da un personaggio che parla alla macchina da presa? È come se 2001 iniziasse con Alberto Angela che cammina a gravità zero e dice Il mistero dell’evoluzione umana: dalle scimmie che si battono gli ossi in testa al volo interplanetario. Da dove arriviamo? Chi siamo noi? Abbiamo ricevuto aiuti dagli alieni? Dove ci porterà questo affascinante cammino? Ve lo dico io dove ci porterà: in camera di un vecio. Restate con noi. Ma vaffanculo, no? Altro esempio: tra i personaggi del film ci sono gli spettatori del film stesso, che intervengono commentando l’azione, anticipando e rispecchiando le reazioni del pubblico vero! Non è bellissimo? NO! Sembra Tutti gli uomini del deficiente con le pretese. Rubber è un film che se fosse un uomo andrebbe al FuoriSalone a Milano con una macchinetta fotografica vintage di stocazzo a fotografare gli sgabelli storpi e le installazioni al neon per poi tornare a casa, stamparsi le foto al cesso, virarle in b/n, metterle sul suo Flickr, farcisi le seghe, venire dentro un paio di grosse cuffie Zumreed e mettersele in testa ascoltando il lamento dei suoi stessi spermatozoi sprecati. E con questa, amico lettore, abbiamo anche la citazione autoironica per il tuo Tumblr.
Che ti devo dire. Questo film si permette di ingaggiare Roxane Mesquida solo per farle fare una scena di doccia a culo nudo assolutamente gratuita. Con gli spettatori-personaggi che sobbalzano o fanno la faccia allupata. Enzo Cannavale 2.0. Sì, perché ai signorini francesi della techno gli piace sputare nel piatto dove mangiano, e poi mangiarsi lo sputo. Un po’ come noi metablogger, che diciamo tante cose spiritose e critichiamo a tutta randa, ma non perdiamo mai l’occasione di catalogare le scene di nudo con precisione da macellai, come un cndb qualunque. E in ogni caso, se ti piace Roxane Mesquida, si vedeva molto di più in Sex is Comedy.
Grazie caro lettore per aver letto questo post. Tu che segui, ami e ti fidi dei 400 Calci, lascia perdere Rubber. Evitalo come la peste. Non è un film per te. Non è nemmeno un film per questo blog. Credimi.
Adesso puoi smettere di leggere, perché il post è finito.
DVD-quote suggerite:
«L’omino Michelin si rivolta nella tomba»
«DVD-quote suggerita»Luotto Preminger, i400calci.com
*si alza in piedi*
CLAP CLAP CLAP!!
Bravo Luotto!
CLAP CLAP CLAP!!
…a dire la verità avevo un po’ paura che ‘sto film sarebbe stato incensato, per fortuna non mi avete deluso!
ho visto il film mentre ero a casa malato, diciamo solo che non ha aiutato la mia guarigione…
olly moss serie Z non se po’ sentì
Ne ho viste di cose strane, ma questo, già dal trailer…
Luotto, sei un tesoro nazionale.
Nooooo e io che volevo vederlo…
Complimenti per il meta comunque, potresti diventare un buon giocatore di rugby.
L’apparizione di Piero Angela in 2001 rende da dieci. Cerco di darmi un contegno perchè sono al pubblico ma non ce la fo! Geniale! Grande!
(Premessa: io rappresento la minoranza silenziosa che si diverte a leggere questo geniale blog, senza minimamente apprezzare i generi cinematografici di cui esso parla)
È una mia impressione, o la maggioranza dei film recensiti dai 400 si rivelano deludenti?
@gigos: quest’anno a quanto pare butta un po’ cosi’, ma sono in arrivo liete sorprese :)
Oh, io lo dico per voi. Tanto i film poi non li guardo comunque (salvo rare eccezioni).
E le recensioni forse sono ancora più divertenti quando stroncano (potremmo chiamarlo effetto Miike).
La posto direttamente sul mio Tumblr!!
devo cambiare le gomme alla macchina…
Ma.. io in realtà nel trailer avevo riposto della fiducia. Cioè, riscuoteva quasi simpatia quel simpatico pneumatico che trotterella allegro finchè non decidono di mettersi in mezzo tra lui e il suo amorevole sentimento di distruzione delle altre forme di vita.
(Per fare un riferimento letterario terra-terra, mi ricordava molto il Baule della saga di Scuotivento dalle Cronache di Mondo Disco, by Terry Pratchett)
Peccato che, alla prova della lunga distanza, si riveli così pessimo (non l’ho visto, ma se altre volte le vostre recensioni mi hanno convinto a guardare un film, stavolta invece proprio mi afflosciano il desiderio neache Moira Orfei).
Occasione sprecata? Buona idea che non passa la prova del film vero e proprio? Da come la direbbe l’autore della recensione, no, fa proprio cagare e basta. Sigh.
Non so bene a che grado di meta-meta triplo carpiato si sia arrivati con la citazione della citazione di una citazione per il Tumblr. Credo comunque cha a questo livello scoprirò finalmente se la trottola si ferma o continua a girare.
Corro a inserire la citazione sul mio Tumblr.
Cazzo io sono di Cesano fottuto Maderno, giuro! Cazzo è proprio meta ‘sta faccenda! Ma la recensione cambia a seconda di chi legge? ;)
A me divertirebbe sapere dov’e’ quella persona che criticava il mio post di preview scambiando lungimiranza ed esperienza per “vuoto culturale” e “invidia”. Chissa’ se ha visto il film e si e’ pentito della sua ingenuita’, magari spegnendo la tv sconsolato prima della fine. Non azzecco i finali di Scream ma su queste cose, purtroppo, sono un drago [inserire emoticon aggressivo qua, tipo quell’orribile ninja che fa la mossa della gru che c’e’ in Skype]
Oh, Luotto, ma non ho mica capito se ti è piaciuto.
Mi pare di sì ma non vorrei sbagliarmi
Comunque, posso fare una foto a questo post e metterlo sull’instagram?
Per favore?
daaaai
http://lucevirtuale.tumblr.com/#4746637695
i Calci su instagram su tumblr
vado a dare il curriculum al cinematografo
@Lenny: pensa, conoscevo un certo Ludovico di Cesano Maderno quando andavo in vacanza al mare da bambino. Che mondo piccolo.
@Nanni: Boh, continuo a pensare che il trailer non promettesse magari un capolavoro, ma nemmeno un film scartabile a priori dalla lista dei must-see di quando ti trovi con gli amici a mangiare una pizza kebab alle 2 di notte e ridi fortissimo e che poi il giorno dopo ne parlate capendoci solo voi i riferimenti a pneumatici assassini che fanno scoppiare la testa con.. il pensiero. (sic!) Peccato però.
Ehi Luotto no voglio darti un dispiacere e non voglio che qualche lettore possa giurarmi morte. Ma..
Io Roxane Mesquida l’ho conosciuta, ci ho scambiato qualche parola e l’ho vista in versione “mi trucco il giusto e mi vesto normale”. Ti posso assicurare che è tutto men che una figa stratosferica.
Una ragazza carina ma veramente nella norma, al pub incontri di meglio, a parte il fatto che è bassissima.
Lo so, non ci crederete, ma anche io me l’aspettavo una bomba sexy e quando me la sono trovata davanti ci son rimasto male.
@Luotto
Ma dove hai trovato la mia foto da bambino mentre leggo ?
A vabbè per quel che conta io son di Seveso e sul Tumblr ci posto le foto di instagram del fuori fuorisalone
@antolol: il trailer lasciava spiragli, l’intervista a Dupieux no
Ciao a tutti! Io una volta son stato alla biblioteca di Cesano Maderno.
Watanabe, che locali frequenti? Comunque vabè, non è che io vada matto per Roxane Mesquida, quindi non è che mi crolla il mondo addosso, anzi ti credo senza problemi… però se mi dicessero “c’è un film in cui si vede il culo di una carina ma nella norma che incontreresti al pub” io un’occhiata gliela darei…
ahahaha.. chiaro chiaro ancheio un’occhiata ce la do sempre e comunque, meglio sempre controllare la salute del cinema contemporaneo.
Nel mio commento c’è anche tutta la delusione dell’aspettativa, poi te la presentano e dici: Ah ma è questa nanetta scialba?
Poi riguardo la foto che hai messo e dico: ammazza bona questa!!
Io sono stato ingannato. Io quando ero molto molto piccolo e gridavo vivaeddievedder pensavo che Mr Oizo fosse merdone e commerciale, e che Flat Eric fosse un pupazzetto MACCOSA fatto apposta per inculcare il consumatore. Poi sono cresciuto, mi han detto che Mr Oizo fa musica della madonna e Flat Eric è il parto di un fottuto genio. Poi ho visto il trailer di Rubber, tutto elegante polveroso e maccosa, e mi sono detto: “ok, adesso devo dire alla gente che quel fottuto genio di Mr Oizo ha fatto un film fottutamente geniale”. E invece adesso scopro che avevo ragione quando ero molto molto piccolo e ragionavo con la mia testa. La vita è una merda, come direbbe il runningback dell’ultimo boyscout
Che poi dalla pagina di Wikipedia di Mr. Oizo notiamo che il suo nome non si pronuncia
Mister Oizo ma
Messier Wah-Zoh
MACCOSA
Messiè Uà Zù
E poi mi chiedono perché amo quest’uomo! Recensione STU-PE-NDA!
Si Nanni, ora le commenterò tutte. hahahahahahah
Bel pezzo.
Anche se, per me, il film qualcosa di buono ce l’ha.
Se non altro il livello tecnico e la regia.
E poi io sono abbastanza frocio per il meta-linguaggio.
luotto: chapeau!
le mie due parole preferite della rece sono “velleità artistoide”: domani proverò ad buttarle in un discorso qualunque e a vedere come reagisce l’interlocutore di turno
comunque il film lo eviterò molto volentieri, però sto recuperando le clip sozze di Roxanne Mesquida (anche se il commento di watanabe mi ha un po’ smontato…)
@Luotto: eccomi.
Sì. Ti sto ancora leggendo. Con pipa e Occhiali. La citazione iniziale era di Lars Von Trier.
Tutto il discorso sul meta, io non l’ho capito. Non so cosa è meta, se prima non mi dici cosa è l’altra metà. Ma se non lo sai, allora si rischia il whiskey maschio senza raschio.
Al punto: il film è bellissimo. È una riscrittura di Duchamp e del suo ready made più famoso. C’è la sensibilità impossibile di UN Pneumatico che impara a camminare da solo, a toccare le cose, a bere, a innamorarsi. Tutte cose che, se non sei IL pneumatico, non capirai mai. Miriadi di perle in questo dettaglio di viaggio.
Brivido, comunque, lo hanno già fatto, è vecchio. E c’erano gli AC.DC.
E magari era anche un horror. Ma questo, lo è ?
Poi, piccole cose non mi sono piaciute. Ma piccole. Quelle che trovo in ogni film.
Ringrazio Te, per le tette di lei, per la rece che pur non (con)divido. E ringrazio @VanGogh che prima di te lo aveva segnalato cogliendone, in breve, la solenne bellezza.
LO tuo amico pneumatico Harry Pirellone.
@rrboe
il tuo parziale apprezzamento mi fa orrore. Spero che tu lo riveda con la tua percentuale lesbica, che è maggioranza, e che ti corregga dicendo che ti fa schifo.
Harry dearest, non trovi che il nostro disaccordo abbia raggiunto una coerenza e una costanza tali da risultare rassicurante come un grembo materno?
@Luotto
sai che sei tra i miei preferiti ? Lo sai, ma te lo confermo lo stesso. E, come da tradizione, dopo aver scambiato i nostri pareri, ti invio una foto con argomento fisso: donne. L’altra volta era su Natalie, questa volta mi tengo più sul generico, anche perché le donnine sono 4 in quanto le dovrai dividere con il collega @Casanova, che forse si è un pò ombrato per l’altro post.
Ad ogni modo, confermando a entrambi la mia stima, eccovi le tipe (la foto è in HD, ingrandite per i dettagli):
http://img823.imageshack.us/i/immagine3rr.png/
Eh, bei tempi.
Harry Pirelly
Luotto, mi fido delle tue parole, ma non posso resistere a dare un’occhiata ad una porcata simile, cazzo un pneumatico che fa esplodere teste dove mai si è visto? Già so che non convincerò nessuno dei miei amici a sorbirsi la visione di un film con questa trama, a meno che non provo a giocare la carte del culo della Mesquida XD
Harry, sai bene che niente mi sarà mai tanto gradito quanto le tue foto dell’ultima volta, però oh, sia chiaro che la tipa a sinistra è mia.
Mister POP, occhio che poi i tuoi amici ti picchiano, si vede per cinque secondi il culo! Secondo me li puoi convincere dicendo che è il film dello pneumatico assassino, basta che non gli dici nulla sul metadiscorso…
capolavoro, rubber.
lo capirete tra 10 anni, mi sa.
Non vedo l’ora
@Luotto: sono tornato.
il fatto gli è che a te toccano sempre i film meno scontati: penso a Inception e al Cigno Oscuro. E a questo Rubber. Non sono depositi di pus come Hobo, rispetto al quale puoi dire solo sì, altrimenti sembri uno che si da le arie. Questi “tuoi” film comportano maggiore discussione, sono più complessi, e anche seri.
Le tue osservazioni su Rubber io le condivido. Ma non posso togliermi dagli occhi la sensibilità con cui il Gommone scopre la differenza tra plastica e vetro. È una cosa geniale, unica. Oppure come il medesimo che sporca le lenzuola nel motel, impara a camminare, si innamora di un culo… E potrei andare avanti. Naturalmente ci sono anche molte banalità. Ma ce ne sono forse meno e di meno imbarazzanti in Hobo e i suoi film gemelli ? No, secondo me. Ci sono migliaia di idiozie in migliaia di film.
Pertanto è naturale che qualcuno se ne venga a dire che è un capolavoro, cosa che non è – pur essendo bellissimo, e che ti rimproveri di non averlo capito. Secondo me non ti è piaciuto, cosa molto più logica. Ma solo perché lo hai guardato con la serietà che meritano tutti gli altri film di cui solitamente ti occupi. Questa volta , forse, potevi essere meno rispettoso e sentirti più pneumatico :=)
Questo film è molto scherzoso, e si prende assai poco sul serio. Come l’arte contemporanea, cui peraltro non appartiene.
Harry, non so che dire. Io ci speravo molto in un film pneumatico, e invece è il film stesso che mi toglie la gioia di una visione amena, perdendosi nelle sue auto-spiegazioni, nei suoi giochi di specchi. Dupieux sembra il primo a non fidarsi del pubblico e della sua capacità di apprezzare la “no reason” della trama. Ci deve chiarire più e più volte la natura del film, e l’effetto è pari a parafrasare o riassumere una barzelletta.
Le belle sequenze che citi sono tutte nel “film nel film”. Di tutta la meta-cornice io non ho proprio capito la funzione: per quanto mi riguarda non ha fatto che privarmi del gusto di una visione spensierata, una visione che probabilmente Dupieux pensava che non mi meritassi. È questo lo sberleffo? Sono caduto nella trappola? Mi sono incazzato e quindi il film è riuscito nella sua provocazione divertita? Ho guardato il dito e non ho visto la luna? Secondo me il film si prende sul serio eccome: lo fa con un certo gusto dell’assurdo e ostentando indifferenza, ma lo fa.
buona notte