Abbiamo conosciuto Frankie Tre Dita e la sua casa di produzione 3F World Entertainment tramite la nostra Dolores. Fu stima e intesa a prima vista. Ora il Frank, spesso coinvolto nei maggiori progetti in sviluppo a Hollywood, ha accettato di aprire il suo archivio e donarci alcuni fra i suoi treatment scartati, come testimonianza della sua passione e del talento del suo prolifico team capitanato dallo sceneggiatore Kevin MacCosa. Seguite la nostra nuova rubrica Reboot ed entrate con noi in un affascinante mondo alternativo…
Captain America
di Kevin MacCosa
1941: Smilzo Rogers, un giovanotto di Brooklyn dall’età indefinibile fra i 14 anni e i 42 portati alla Gary Coleman, è in camera sua a preparare un valigino: un vestito estivo, uno invernale, pigiama di Winnie Pooh, un blocco di fogli e matite colorate, un microscopio che usa per fare il gradasso coi batteri, una spada di plastica della Chicco, una scatola di preservativi (non si sa mai). Sua madre (Kathy Bates) lo guarda con un misto di apprensione e orgoglio. Smilzo le porge un ultimo saluto: “Addio mamma. Vado a fare il supereroe per vendicare papà che è morto impiccato nudo all’attaccapanni (cose misteriosissime che solo un supercattivo può avere architettato). Non aspettarmi.” Poi parte a piedi e se la fa tutta così fino in Arizona (otto mesi, durante i quali non gli cresce un solo pelo di barba).
Appena arrivato si ferma in una tavola calda, dove la cameriera (Amanda Plummer) non si fa i cazzi suoi e, puramente a beneficio degli spettatori, gli chiede “Fammi tipo una sintesi a metà fra la storia della tua vita e la descrizione di che tipo di persona sei, quali sono le tue aspirazioni, roba così, ma in massimo tre minuti”. Smilzo si mette comodo davanti alla sua tazza di latte coi Bucaneve, e racconta. La cameriera approva e lo saluta con un “Dio ti benedica, ragazzo”. Ma appena uscito dal locale tre bulli vedono Smilzo, urlano “Hahahaha che buffo che sei!”, lo spingono in un vicoletto e iniziano a tirargli dei ceffoni sulla testa e a spingerlo per terra facendolo ruzzolare come un bambolotto. Smilzo non può nulla contro tre persone grosse normali, ma si rialza imperterrito ogni volta: “Posso andare avanti tutto il giorno”. I tre rispondono “Mitico!!!” e vanno effettivamente avanti così tutto il giorno, dandosi i turni per un paio di pause panino/sigaretta. Verso le 23.30 salutano Smilzo, lievemente rimbambito, e corrono a prendere l’ultimo autobus verso casa.
Smilzo si rialza demoralizzato, ma proprio davanti a lui vede un manifesto con lo Zio Sam che gli punta il dito: “Sei stanco di farti dare i ceffoni in testa e vuoi diventare un supereroe? È una fantasia irrealizzabile, ma un buon piano B potrebbe essere iscriversi al militare”. Smilzo si ingasa, e la mattina dopo si presenta bello tronfio in caserma: “Voglio fare il soldato!”. Il Sergente in carica (Tommy Lee Jones) gli scoppia a ridere in faccia: “Ma vai a casa, pivello!”. Smilzo ci rimane malissimo, ma l’orgoglio è ancora più forte: “Ma io voglio servire gli Stati Uniti d’America! Sarò un po’ piccoletto, ma ho tanta buona volontà!”. Al Sergente viene un’idea e senza dirgli nulla si alza, gli mette un braccio attorno alle spalle, fa per accompagnarlo verso gli uffici di reclutamento poi all’ultimo lo spintona giù per mezza rampa di scale: è la scena più esilarante che lui abbia mai visto in vita sua, per cui decide di assumerlo. Smilzo diventa così lo zimbello della compagnia, che solleva il morale alle truppe presentandosi con una divisa di tre misure più grande, facendo male gli esercizi, facendosi buttare per terra, ecc… in un montaggio sulle note di Short People. L’unica ad avere compassione di lui è la giovane e timida segretaria con gli occhiali, i capelli raccolti e il maglione a collo alto (Amanda Seyfried): tra lei e Smilzo nasce una tenera amicizia, con Smilzo che le confessa i suoi problemi e lei che ascolta zitta e fa intravedere gli occhioni da dietro gli occhiali. Ma all’ennesima burla, uno scherzo sotto la doccia che non sto a descrivere (è un classico), Smilzo scoppia: corre in bagno piangendo, si chiude dentro, e inizia a urlare a ripetizione “Voglio diventare muscoloso! Voglio diventare muscoloso!”. E colpo di scena! Appare la Fata Turchina (Stanley Tucci), la quale urla le parole magiche “Va-Beh” e con un colpo di bacchetta e l’aiuto di un po’ di CGI frettoloso, lo trasforma in quello sfigato che ha fatto la Torcia Umana (Chris Evans). Smilzo si ammira allo specchio, dichiara “Poteva andare peggio, potevo essere quel tizio che fa The Office” e si mette a preparare un costume adatto per l’occasione.
Il giorno dopo, un irriconoscibile Smilzo non più smilzo si presenta in caserma indossando la sua nuova vistosissima tutina aderente colorata come la bandiera americana e con un grosso scudo rotondo con una stella in mezzo molto chic. “E tu chi saresti?” “Sono un amico di Smilzo, sono qui per sostituirlo” “Ah sì? Mostrami un documento”. Smilzo mostra la patente di guida con il suo nuovo nome da lui stesso ideato, “Capitan America”. “Ok. Per me è un documento normale e regolarissimo. Congratulazioni, sei dei nostri! Ovviamente puoi tenere la tua sgargiante divisa personalizzata, non vedo alcuna controindicazione al riguardo.”
In un montaggio vediamo Capitan America che batte tutti alle esercitazioni lasciando le persone a bocca aperta. Questo gli procura non solo infinita ammirazione di chiunque, ma anche le attenzioni del donnuomo più desiderato di tutta la caserma (Michelle Rodriguez). Cap viene quindi mandato in battaglia, niente tattica, sta davanti lui, carta bianca a correre e saltare e tirare il suo piatto da pizza gigante e ogni tanto girarsi verso la telecamera facendo ok col pollicione.
Cap è al settimo cielo per essere diventato di colpo l’idolo di tutti e inizia a fare il gradasso tipo che si dimentica un appuntamento con la Segretaria Bruttina per andare con i suoi nuovi amici grezzoni a fare tutte quelle cose proibite e libertine che fanno i giovani tipo bere birra, fumare sigarette e palpare donnuomini appena conosciuti (Michelle Rodriguez). Segretaria Bruttina passa di lì casualmente proprio mentre Cap e il donnuomo sono nudi avvinghiati a 69 (in pubblico) e lui sta urlando “ti sto facendo inequivocabilmente l’amore di proposito!!!”. Segretaria spalanca la bocca nel segno internazionale dello Stupore. Cap la vede e urla “fermati, non è come sembra!”. Segretaria scappa piangendo. Il donnuomo se ne accorge: “Chi era quella sciacquetta vestita sbiadita?” “Nessuno… nessuno.” “Allora riprendi immediatamente a praticarmi il sesso pre-matrimoniale”. Dietro si intravede un poster francese di À bout de souffle (un mio vezzo e personale omaggio a un film che mi ha cambiato la vita e ispirato ad entrare nel mondo del cinema).
Il giorno dopo Cap prova a telefonare a Segretaria ma lei non prende su. Con un gesto estremo prova anche a cliccare su “poke” nel suo Facebook (che essendo il 1941 era grosso il doppio e con degli scomodi manopoloni da girare, come di sicuro vi avranno raccontato i vostri nonni), ma niente da fare.
Cap deve tornare in battaglia ma è triste, depresso, svogliato, distratto. Intorno a lui i suoi compagni urlano “oh, cazzo fai!!!” e muoiono come mosche. A lui non succede niente perché ha lo scheletro di adamantio e le ferite gli si rigenerano subito (a meno che non mi confondo con un altro supereroe). A un certo punto quindi va a casa senza dire niente ascoltandosi gli Shins nel suo iPod di ferro arrugginito. Una volta arrivato si ferma sulla soglia ad aspettare che piova, e appena inizia a darci giù forte si prende su senza ombrello e va a casa di Segretaria chiamandola alla finestra. Lei se la tira un po’ ma scende alla terza volta come da regolamento. I due discutono animatamente sotto il diluvio: Cap apre il suo cuore e chiede perdono di avere finalmente un cazzo funzionante. Segretaria accetta le scuse. Sulle note di una struggente ballata i due si avvicinano e si slinguano appassionatamente, ma colpo di scena! Un enorme lampo bianco invade lo schermo, dopo il quale Cap è tornato di nuovo il piccolo, tenero Smilzo Rogers. Segretaria lo guarda sorridendo: “Bravo, hai imparato la lezione”. Poi si toglie gli occhiali, si scioglie i capelli, e colpo di scena! È la Fata Turchina (Stanley Tucci). Anche Smilzo sorride: “In fondo al mio cuore l’ho sempre saputo.”
Il giorno dopo Smilzo si ripresenta in caserma. “Oi, che ci fai qua te, dov’è il tuo amico Capitan America?” “Capitan America ha detto che non viene più e mi ha pregato di sostituirlo.” “Ma è rincretinito?? Va beh che durante l’ultima missione era un po’ fuori forma e per colpa sua sono morti almeno 40 dei nostri uomini, ma a chi non capitano queste giornate? Senza di lui siamo disperati, siamo senza speranza! E proprio oggi che scatenavamo l’assalto finale contro Teschio Rosso! Non possiamo vincere! Non ce la faremo mai! MAI ti dico!” “Si fidi Sergente, ci penso io.” “Non so se mi conviene, ma sento dentro di me una voce che mi dice che se non lo faccio il film non va avanti. E sia.”
Inizialmente le cose non vanno benissimo: Smilzo inciampa e fa un paio di cazzate che ok fanno ridere, ma causano anche la morte di altri 10/15 compagni. Poi però gli avversari iniziano a prenderlo sotto gamba, e allora lui prende coraggio, inizia ad azzeccare qualche colpo, e in men che non si dica si ritrova da solo davanti a Teschio Rosso (Frank Langella) con tutti gli altri chiusi fuori per motivi pretestuosi. Smilzo spalanca la bocca nel segno internazionale dello Stupore: Teschio Rosso, così enigmaticamente chiamato perché la sua testa è un teschio rosso, è un vero supercattivo. Proprio come quelli che aveva sempre immaginato di combattere. Tutto improvvisamente acquista un senso. “Tu hai ucciso mio padre!” “Eh???” “Sì! Tu sei entrato in camera di mio padre, l’hai spogliato nudo e l’hai impiccato all’attaccapanni piazzandogli in mano un giornale pornografico!”. Teschio Rosso è perplesso. “Sì! Sono stato io! E tu come fai a saperlo???” “Lo so e basta. Preparati a morire così, secco sul posto, senza prove o regolare processo.” Smilzo gli spara in faccia facendogli esplodere il teschio rosso in mille pezzi al rallentatore.
Di colpo sfondano la porta: sono i suoi compagni sopravvissuti, che lo sollevano e lo portano in trionfo.
Tra di loro c’è anche la Fata Turchina.
Fermo-immagine su Smilzo Rogers che mette la lingua in bocca a Stanley Tucci.
Titoli di coda su una cover di High Enough (titolo appropriato perché allusivo) eseguita da Adam Lambert insieme a quella troia di Slash alla chitarra e a Josh Freese alla batteria (non accreditato).
Kevin MacCosa
BONUS: la scena dopo i titoli di coda
Bussano a una porta.
Smilzo Rogers va ad aprire: è Samuel J. Nickfury.
SR: “Desidera?”
Samuel J. ha un attimo di indecisione.
SJN: “Mmm. C’è tuo padre?”
SR: “Mio padre è morto.”
Samuel J. alza un sopracciglio perplesso e prende il telefono.
FINE
ragazzi, so che detto da me suona ridicolo, ma mettere un po’ meno grappa nel caffé, no?
@miniAbraxas
volevi dire meno caffè nella grappa, ca va sans dire.
Bah, l’ennesima sceneggiatura di Capitan America senza nazisti…
Quasi quasi preferivo il massacro/comments su Superman…
Che tempi! Che gente! Che mantello! (Ah già, niente mantello…e niente Williams alle musiche…)
Nanni basta speedball nel weekend.
Zucker, Abrahams & Zucker l’avrebbero girata così, ma con Leslie (R.I.P) al posto di Tucci.
Mah, secondo me il problema e’ che Kevin e’ giovane e non ha capito che deve lasciare una porta aperta al sequel.
Il dialogo che segue è tratto da un altro celebre Reboot: The Cobretti Boys.
Il dialogo si svolge tra un giovane aspirante, Joe Gerbillo, e un rigido selezionatore, Arthur Cobretti Fonzarelli.
ACF- E quindi vorresti entrare nei Cobretti Boys ?
JG- Affermativo !
-Sai che per farlo devi superare un test ?
-Ma è nucleare! certo che lo so.
-Ok, ma non fare tanto il saputello.
-Allora quando si smazza, cioè quando si inizia ?
-Ora. Prima domanda: il tuo regista preferito ?
-Y. Ozu
-Coooosa ?
-Ehm, volevo dire John Irving, signore !
-Ah, va già meglio…
-Ma in realtà è Michael Bay, solo che non volevo bestemmiare pronunciando il nome di Dio invano…
-Ah, ok ok. Ora ci siamo. Attrice preferita ?
-Uma Thurman
-Cooosa ??
-No, no volevo dire Odette Justman…
-Sicuro ?
-Ok: la bambina di Super8.
-Ah, ecco ecco. Ora ci siamo. Sei quasi un Cobretti Boy, ma ci rimane l’ultima domanda.
– Spara
– Chi chiuderesti dentro uno zaino insieme a un Mike Tyson digiuno da 3 giorni ?
– Miike ?
– No, dai, sul serio.
– Quello di Twilight… aspetta, come si chiama …
– Ma intendi quello…
– Intendo quello frocio…
– Sì ma lì sono tutti froci.
– No, quello più frocio degli altri, con il belletto e il rossetto…
– Ho capito. Basta così. Direi che i requisiti ci sono tutti. Considerati arruolato nei Cobretti Boys !
– Ma è nucleare !!!
-Un’ultima domana, per curiosità- ma perché non hai fatto domanda nei Piotta Boys ?
-Cioè ? Vuol dire che esistono anche i Piotta Boys ??
-Certo.
Quest’ultima battuta viene pronunciata davati alla sedia vuota, dove fino ad un secondo prima sedeva Joe Gerbillo.
I Risultati del Venerdì Lisergico di Nannibal
Comunque
Cat(?)Woman:
http://static.blogo.it/cineblog/the-dark-knight-rises-ecco-anne-hathaway-nei-panni-di-selina-kyle/big_ScaledImage2.jpg
Completamente OT!
Cowboys & Zombies il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=zvSRKAyE3Q0
C’ho un cobra nello zaino.
Il dialogo che segue è tratto da un altro celebre Reboot: The Piotta Boys.
Il dialogo si svolge tra un giovane aspirante, Joe Gerbillo, e un rigido selezionatore, Arthur Potter Fonzarelli.
APF- E quindi vorresti entrare nei Piotta Boys ?
JG- Affermativo !
-Sai che per farlo devi superare un test ?
-Ma è nucleare! certo che lo so.
-Ok, ma non fare tanto il saputello.
-Allora quando si smazza, cioè quando si inizia ?
-Ora. Prima domanda: il tuo regista preferito ?
-Michael Bay !
-Coooosa ?
-Ehm, volevo dire Ringo Lam, signore !
-Ah, va già meglio…
-Ma in realtà è Johnny To, solo che non volevo bestemmiare pronunciando il nome di Dio invano…
-Ah, ok ok. Ora ci siamo. Attrice preferita ?
-Quella di Super 8 !
-Cooosa ??
-No, no volevo dire Amber Heard…
-Sicuro ?
-Ok: Vida Guerra.
-Ah, ecco ecco. Ora ci siamo. Sei quasi un Piotta Boy, ma ci rimane l’ultima domanda.
– Spara
– Chi chiuderesti dentro uno zaino insieme a un Mike Tyson digiuno da 3 giorni ?
– Eva Green ?
– No, dai, sul serio.
– Quello di Transformers 3… aspetta, come si chiama …
– Ma intendi quello…
– Intendo quello frocio…
– Sì ma lì sono tutti froci.
– No, quello più frocio degli altri, con occhio sbarrato e capello bananato…
– Ho capito. Basta così. Considerati arruolato nei Piotta Boys !
– Ma è nucleare !!!
-Un’ultima domana, per curiosità- ma perché non hai fatto domanda nei Cobretti Boys ?
-Cioè ? Vuol dire che esistono anche i Cobretti Boys ??
-Certo. Ehi, un momento… un momento !!!
-Cosa c’è… ?
-Il tuo zaino! Si sta muovendo o sbaglio ?
-No, no, si sta sbagliando..
-Eppure si muove ! Non ci sarà mica dentro… ciaiuncobranellozaino !
-nonciòuncobranellozaino !
-ciaiuncobranellozaino !
-nonciòuncobranellozaino !
-ciaiuncobra !
-nonciòuncobra !
-zaino !
-zaino !
FINE
Due domande che, ci mancherebbe altro, non c’entrano una beata min**a con Capitan America:
1. A parte che Hataway, scendi dalla moto, si sa nulla della nuova Batmobile?
2. Ancora più importante, chi è la tettona quasi topless del trailer di Cowboys & Aliens?
Grazie in anticipo per il vostro tempo.
Uff, solo Harry mi capisce :’-(
ma non ho capito se parla bene o male del film…
Un film politically correct di sta cippà.
Non si vede una svastica… avevano paura di perdere la platea neo nazi ?
Vaccata inqualificabile.