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Mitra, protesi, sangue e tintoria: Gangster Squad

Jackie Lang
di Jackie Lang | 25/02/201345

Gangster Squad inizia con un uomo aperto in due (buono!). Ma proprio aperto in due che da una parte ci sono le gambe dall’altra il resto del corpo (in mezzo sangue + budella), sventrato da due macchine condotte in senso opposto (continuate a seguirmi) a cui era legato da corde più una catena intorno alla vita per un non ben precisato motivo, insomma una raffinatissima rivisitazione del classico “due cavalli e uno straniero” del West. In fondo siamo in California, proprio sotto la scritta HollywoodLand e il gangster Mickey Cohen (ci dice un impercettibile secondo livello di lettura del film) ha il senso dello spettacolo.
In realtà il film inizierebbe con il ralenti desaturato di Sean Penn pieno di protesi in viso per sembrare Testa a martello di Dick Tracy che prende a cazzotti un sacco (il modo con cui il regista introduce il metaforone del pugilato, la lotta per vivere e fate un po’ voi il resto), solo poi tocca al trucco dell’uomo diviso in due. Da qui in poi cominciano le delusioni, quasi tutte radicate in una piccola tintoria di Los Angeles.
Ora, a me non va di spiegare il valore morale, etico, filmico e storico del quoziente di spiegazzamento dei vestiti in un film e del prodotto che tale quoziente deve fare una volta moltiplicato per il numero di macchie sugli stessi, e del resto a voi non va di leggerlo, dunque grazie ai potenti mezzi dell’internet abbiamo un video in cui un pedofilo vi mostra perchè è importante curare i nemici del pulito e dell’asse da stiro nei film per renderli credibili.

Il dramma di questo film è che qualcuno ad un certo punto, in un piano alto di un palazzo non ben precisato di Los Angeles (zona Hollywood), deve aver detto: “E’ ora di rifare Gli intoccabili, ma un po’ più avanti negli anni e con una marea di sangue, che queste cose piacciono. Il mondo è pronto!” e qui parte la produzione di Gangster Squad, film su un gangster degli anni ‘40, uno del rinomato club dei gangster di Chicago che si sposta a Los Angeles per aprire un nuovo business (“Vieni a Los Angeles, vedrai, ti divertirai!”). Un’opera in cui come per magia tutti gli interpreti stanno gioiosamente fuori parte.
Ora, io posso anche credere che Josh Brolin prenda a cazzottoni in fazza un’intera squadra di pesci piccoli della mala per salvare un’innocente paesana raggirata dalla grande città, posso anche credere che Ryan ”sberla” Gosling si faccia Emma Stone (non sarebbe nemmeno la prima volta) e posso anche credere che Emma Stone faccia sia un MILFone anni ‘40 (gli anni ‘40 sono quella decade caratterizzata da una moda che appiattisce l’età, in cui anche una ventenne si veste, va in giro e parla come una 40enne, cosa che de facto li rende i MILF years, ma questo è un altro discorso) infine posso anche credere che Nick Nolte, coraggiosamente ingrassato di 100 Kg per la parte (che attore!), sia un coraggioso capitano di polizia, ma ecco tutti questi fenomeni insieme no. Tutti questi fenomeni presentati in abiti lindi e stirati, coloratissimi e tirati a lucido come in un fumettino per famiglie decisamente no. Tutti questi fenomeni, insieme e stirati in un film che si presenta anche come sanguinolento davvero no. Davvero.

Due scene cancellate dal film

Due scene tagliate dal film

Ma andiamo avanti.
Josh Brolin con il tacito accordo del capo ubriacone della polizia raduna una squadra di duri per dare la caccia con metodi poco ortodossi al boss appena arrivato. Tra questi un poliziotto negro che accoltella altri negri in un quartiere negro, un cowboy prestato alla polizia con la sua guida messicana (daffaq….?!?), un nerd dei telegrafi e il succitato Sberla. Come tutti sanno morto un boss se ne fa un altro dunque l’idea è mandargli a monte i traffici così che tutti capiscano che Los Angeles è una città pulita e stirata. E qui comincia la script madness.
Pausa.
La povera anima dietro questo progetto è Ruben Fleischer, un uomo gioviale e simpatico, di indole giocosa, una persona serena che ci ha regalato già film che la distribuzione italiana ha amato maltrattare come bulli da high school, tipo Benvenuti a Zombieland e 30 Minutes or Less, roba con Jesse Eisenberg e occasionalmente Woody Harrelson o Bill Murray, insomma roba che gli si vuol bene. Poi deve aver pestato i piedi a qualcuno, non deve aver pagato il pizzo alla Warner o deve essere stato testimone di qualcosa che era meglio non vedere e così l’hanno messo a fare Gangster Squad affidandogli la manovalanza di una lavanderia di chinatown mascherata da troupe cinematografica.
Andiamo avanti.
Mickey Cohen è fortissimo. Mickey Cohen è imbattibile. Macchesseimatto che ti metti contro Mickey Cohen?! Ehi amico tu non sai a chi appartiene questo locale, è di Mickey Cohen! Insomma Mickey Cohen (il grande Mickey Cohen eh?!) viene sconfitto dal gruppo di duri quando gli fanno saltare due ricevitorie del superenalotto e gli installano una cimice anni ‘40 (che registra l’audio entro il raggio di 2mq) dentro una sola stanza di una villa mostruosa, e allora lui si incazza (e c’ha ragione) e risponde a mitragliate.

"Ehi Mickey! Hai sbagliato candeggio!"

“Ehi Mickey! Hai sbagliato candeggio!”

Mettiamo le cose in chiaro: io sono un uomo ragionevole, “sono cresciuto a pane, tegolini e film d’azione” (cit.) e sono anche disposto a passare sopra tutti i soldi che avete speso in tintorie per mantenere inamidate quelle camicie, e sono anche disposto ad ignorare che il motivo per cui avete rotto le uova nel paniere di Mickey Cohen (il potentissimo Mickey Cohen) sono 4 fregnacce. Non mi importa davvero! Perchè io so che la furia della vendetta è sempre più importante della causa che l’ha scatenata, che alla fine siamo tutti qua per vedere la tempesta e a nessuno frega niente delle condizioni meteo l’hanno originata. Per questo nonostante sia passata circa un’ora e qualcosa, in cui avete fatto schizzare sangue da qualsiasi atto di violenza per distrarmi dalla perfetta piega di quei pantaloni (inutilmente peraltro), io ancora sono pronto a darvi fiducia come il folle che sono, sperando in una sana, seria carneficina, in uno scontro degno di questo nome. E invece no. Gangster Squad con il massimo della pavidità gioca la carta The Raid, piazza Mickey Cohen (il temibile Mickey Cohen, vi ricordo) in un palazzone con mille gangster a difenderlo e la squadra pronta a penetrarlo a suon di pallottole. Un bello schifo inframezzato da una pietosa citazione della sparatoria sulla scalinata di Gli intoccabili.

Ma non voglio liquidare la questione in fretta e se non sbaglio la sequenza corretta è (infila gli occhiali e tira fuori un bloc notes sfogliandolo per arrivare alla pagina giusta) mitra, mitra, mitra – clacson, pugno, mitra – pugno, pugno, sgommata – mitra, sgommata, pugno – caricatore, scivolata, ferita di striscio e poi ricomincia da capo fino a che non arriviamo all’anelato showdown finale quello tra Mickey Cohen (lo spietato Mickey Cohen) e il poliziotto che tiene famiglia ma ne ha abbastanza dell’immondizia in cui marcisce questa città.
Da una parte dunque il boss della mala, uomo distrutto dalla vita, ex pugile professionista, incazzato nero e abituato al peggio; dall’altra il poliziotto di L.A., tornato dalla guerra con tanti brutti ricordi, con moglie e figlio a casa, i due sono pronti a fare pugni. No dico, A FARE A PUGNI! Te la vedi da solo contro un ex pugile e che arma scegli? I PUGNI!?!
Vincono i buoni. Sottofinale sul mare (SUL MARE!) con voce fuoricampo. Musica e tutti casa.

Spero vi si infeltriscano tutti i maglioni!

"Dimmi te se ti sembrano inamidati come si deve questi polsini!"

“Dimmi te se ti sembrano inamidati a dovere questi polsini!”

DVD-quote suggerita:

“Magnifico! Mai visti colletti così perfetti! Merita il massimo: 5 ferri da stiro su 5”
Jackie Lang, i400Calci.com

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Jackie Lang
Autore del post: Jackie Lang
"Sono qui per prenderle e darle nel nome di Cobretti"
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tags: anni '40 emma stone finti the raid gangster squad il cinema stirato josh brolin milf years milfone nick nolte polsini inamidati Ruben Fleischer Ryan Gosling sean penn tintoria cinese

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45 Commenti

  1. Jax 25/02/2013 | 10:33

    Ouch che caduta!

    Rispondi
  2. Dèvid Sfinter 25/02/2013 | 11:00

    Ma quanti bei paletò…Come direbbe mia nonna

    Rispondi
  3. Tommaso 25/02/2013 | 11:09

    Peccato, confermate quanto letto un po’ ovunque.
    A me i gangster con i ferma-cravatte piacciono una cifra e Ruben Fleischer non mi dispiace (anche se è fondamentalmente un cazzone e non mi stupisce che abbia toppato il film “serio”) quindi lo vedrò comunque… ma la puzza di sòla la si sentiva già dal trailer.

    Rispondi
  4. Erica 25/02/2013 | 11:44

    io l’ho detto fin da subito che è un porno per donne. uomini affascinanti over 30 in bei completi e con armi old style. è un cazzo di porno. plot what plot.

    Rispondi
  5. Angus Lee 25/02/2013 | 11:46

    Francamente non me l’aspettavo una stroncatura così dai 400. Intendiamoci, non è un film che resterà negli annali, ma ha le sue battute, le sue sparatorie, i suoi stereotipi, ed è un po’ un action per famiglie a cui puoi portare la morosa a vedere Ryan Gosling senza per questo farti due coglioni quadrati.

    Più teatrata che film se vogliamo, ed in questo ambito i vestiti stirati secondo me rafforzano una dimensione di plastica che però mi sembra esattamente la cifra cercata.

    Rispondi
  6. Nanni Cobretti 25/02/2013 | 11:47

    Ma a me già che sia violento sorprende. Fleischer è uno innamorato dei rallenty, aggiungi il look perfetto e temevo ne uscisse la cosa più fighetta dell’Universo.

    Rispondi
  7. Erica 25/02/2013 | 11:54

    moderatamente fighetta, dai. fighetta + 2.

    andrò a vederlo comunque. ryan gosling + completo elegante + mitra. possibilmente a rallenty. è tutto buon karma.

    Rispondi
  8. Luotto Preminger 25/02/2013 | 11:58

    È peggio di come dici, Nanni. Nel senso che in qualche modo il piattume e la vuotezza della confezione riescono a sopraffare e plastificare anche la violenza, che compare di tanto in tanto, con poca crudezza e niente realismo, tutta di superficie come tutto il resto. Quindi è anche PIU’ fighetto di come te lo immagini, è peggio, è come uno spot di Armani in cui ogni tanto salta la testa a qualcuno in modo che Ryan Gosling tutto bello possa voltarsi verso lo schermo e dire in primo piano “sei contento Nanni? c’è la violenza”.

    Rispondi
  9. Nanni Cobretti 25/02/2013 | 11:58

    @erica: pensa che c’è anche una scena dove lui arriva a casa, toglie giacca e cravatta e si mette ad aggiustare la caldaia (non è vero, non l’ho visto, sto inventando)

    Rispondi
  10. Schiaffi 25/02/2013 | 12:01

    Come disse l’immortale S. Senegal in occasione del trailer: “è tutto così finto che pare Gli Intoccabili girato dalla Mattel”

    Ho sentito che hanno eliminato la scena in cui sparavano in un cinema dopo la sparatoria di quello là vestito da Mago Galbusera http://tinyurl.com/ErMago
    Sti americani oh, sempre a fare i matti ma quando li tocchi in casa loro diventano più perbenisti e timorati di dio peggio di una zia suora.

    Rispondi
  11. Angus Lee 25/02/2013 | 12:08

    @Schiaffi @Nanni
    Ok, è tutto fintissimo, ma mi sembra fosse compreso nella dichiarazione di intenti.
    Se mi vesto da pirata a carnevale e mi rinfacci di non essere davvero un pirata, beh, faccio la faccia di uno che si è appena mangiato una manciata di semi di senape.

    Rispondi
  12. Bizy 25/02/2013 | 12:11

    Oh a me pare un film di Zach Snider, e dal trailer mi dava l’idea di fumettone simil noir, na roba fra Sin City ed LA confidential.
    Quello che mi e’ restato in mente e’ che ha un cast della stramadonna che sti attori li trovi solo in cagate che puntano tutto sul cast (tutti i seguiti di ocean) o in trollate similintelleturali alla Sodemberg…

    Rispondi
  13. Nanni Cobretti 25/02/2013 | 13:08

    @angus: io il film non l’ho visto, ma dalla rece mi pare non succeda nient’altro di rilevante. Se ti travesti da pirata io non ce l’ho con te per principio perché non sei un pirata vero, però bisogna che in qualche modo mi intrattieni e/o ti fai ricordare.

    Rispondi
  14. galbaccio 25/02/2013 | 13:41

    forse lo vedo ma solo per emma.
    la recensione ha palesato i miei timori: fail

    Rispondi
  15. Cristoforo Nolano 25/02/2013 | 13:45

    Bulli e pupe con più gore e una regia modello Snyder? Avrà i miei 10 sacchi. Fra parentesi la donna, con la scusa Sean Penn, non si tira indietro e non lo considera un “mio” film. Mi va di culo che forse mi risparmio Anna Karenina.

    Rispondi
  16. Il Reverendo 25/02/2013 | 14:44

    fleischer non mi ha mai convinto. zombieland era carino ma fare un film di zombie togliendo volutamente lo splatter è proprio un’idea del cazzo. in più hanno tirato fuori un protagonista fighissimo (harrelson ovviamente) che ricordava quasi (quasi) jena pliskeen e NON si fa la tipa? se la fa quel nerd del cazzo? mmm

    qua mi stupisce che ci abbia ficcato la violenza, e forse in virtù di quella giovedì me lo vado a vedere. più probabilmente opterò per non aprite quella porta 3D.

    Rispondi
  17. Steven Senegal 25/02/2013 | 14:54

    Bene bene, è già stato detto tutto.
    Io purtroppo l’ho pure visto, dietro ricatto, nonostante ne avessi intuito la bruttezza.
    Come premessa era pure interessante: gangsters, Sean Penn, LA, un decennio che non sia quello proibizionista.
    Ma tutta quella plastica, dio mio.
    Un boss che è una caricatura (poi quella roba del galateo me la spiegano), sgherri del boss inadeguati, Michael Peña che non dice mai “tanquilo”, tolta la scena delle auto, violenza zero. Un’occasione sprecata.
    Mi permetto solo di aggiungere che Gosling, all’inizio, rifiuta di entrare nella laundry squad che si vuole fare i cazzi suoi. Poi si innamora di una delle donne della corte del boss ma anche allora non muove un dito.
    Sapete in quale momento esce di testa e decide di fare la guerra al cattivo?
    Quando i gangsters gli ammazzano per sbaglio il ragazzetto simpa lustrascarpe e addio mocassini puliti.
    E lo uccidono pure al rallenty.

    Davvero, sembrava un film di Mario Merola.

    Non ho messo spoiler. L’ho fatto apposta.

    Rispondi
  18. Angus Lee 25/02/2013 | 14:58

    @Nanni
    è un buon film da vedere il sabato sera con la morosa e un’altra coppia di amici in una serata con neve e vento, in modo che tutti escano dal cinema con qualche soddisfazione, compreso il 400calcista che una sera ogni tanto viene ingabbiato in situazioni fuori dal suo controllo.

    Rispondi
  19. Stanlio Kubrick 25/02/2013 | 15:36

    Volevo solo dire che tutte le cose brutte sono vere e ricordare con fierezza che per una volta ci avevo azzeccato al 100%.

    Rispondi
  20. Nanni Cobretti 25/02/2013 | 15:38

    @angus: ma sì, sono convinto anch’io che se le alternative sono questo o gli Oscar mi guardo questo

    Rispondi
  21. Jackie Lang 25/02/2013 | 15:42

    Stanlio sei sempre meglio te

    Rispondi
  22. Jean Pieri 25/02/2013 | 15:43

    peccato, avevo una mezza intenzione di vederlo ma mi sa che rinuncio. nonostante Emma Stone. e nonostante il terribile Mickey Cohen

    Rispondi
  23. Viktorward 25/02/2013 | 15:50

    L’ho trovato freddo e fastidiosamente patinato…vado a rivedermi The machinist che è meglio…

    Rispondi
  24. Past & Fasul 25/02/2013 | 16:21

    Puzzava di waccatabfin dal trailer…comunque gli darò un occhiata,il genere mi piace…

    Sono contento di non essere l’unico ad essere in continua lotta con la partner sul cosa o non cosa vedere…pacche sulla spalla a tutti.

    Rispondi
  25. galbaccio 25/02/2013 | 16:29

    @nanni
    dai sta botta almeno hanno premiato argo

    Rispondi
  26. Rocco Alano 25/02/2013 | 16:43

    Squadra Anti-Gangster, per la regia di Sergio Corbucci.

    Rispondi
  27. BellaZio 25/02/2013 | 17:16

    Gran film di merda. Nulla da dire. Sean Penn che fa Robert De Niro è fastidioso.
    Comunque a me già 30 minutes or less era piaciuto ben poco… Questo film è proprio brutto e fastidioso, oltre ad essere uguale agli intoccabili senza trama ma con dei fastidiosi e continui zoommoni su degli Zippo.

    Rispondi
  28. Bizy 25/02/2013 | 17:29

    @Stanlio
    No davvero, voglio un commento su Into the Wild qui o li.
    Perche a me quel film e’ stato sul cazzo in una maniera impressionante e neanche perche e’ un film di merda ma perche e’ la celebrazione di un coglione finto alternativo che nel film sembra una spece di budda che sa tutto lui e poi pero muore come un coglione e secondo me era un senza palle che alla fine ha capito di non avere le palle ed e’ morto. Giuro che non ampliero’ e che non portero’ nell’ offtopic. Voglio solo sentire l’opinione
    Ma una bella rubrica tipo “Perche fanno cagare” su film tipo questo e altre robe no eh?

    Rispondi
  29. BellaZio 25/02/2013 | 17:52

    @Bizy
    e’ la celebrazione di un coglione finto alternativo che nel film sembra una spece di budda che sa tutto lui

    In pratica, la descrizione di Sean Penn.

    Rispondi
  30. Bizy 25/02/2013 | 18:14

    @Bellazio
    Non conosco Son Pen, anzi mi e’ sempre stato completamente indifferente.
    E’ che mi sono praticamente dopo che ho visto il film a meta’ ho capito dove si andava a parare, il fascino della storia vera distocazzo. Non so come sia la storia vera ma il film era viscidamente furbo, di gente che guarda la natura ma non ha mai piantato un radicchio in vita sua e gli fa schifo quando beviamo dalla stesso bicchiere perche l’igene. E poi vogliono andare nella natura, e mi rendo conto che non hanno idea di cosa stanno parlando.
    Io ho propio un odio viscerale per film che credono di essere piu’ fighi di quello che sono non avendo i numeri. Roba tipo Funny Games (visto il remake ma mia hanno detto che e’ fatto scena per scena…) Tree of Life , Into the Wild, Donnie Darko o altri che certi presi a se sarebbero anche film ok ma trovi sempre orde di coglioni che non capiscono di averlo preso in culo. E davvero non capisco in quali casi sono coglioni gli altri e dove sono coglione io, quanto fanno finta di capire e quanto realmente capiscono roba come Tree of Life (che ho la teoria che fosse stato uguale uguale ma senza il nome di Malick alle spalle, lo avrebbero tutti mandato a fare in culo)
    Apprezzo di piu’ roba alla Gangster Squad, perche scegliere quella veste grafica e’ secondo me sintomo di onesta’. Il risultato fara’ forse cagare ma pazienza.
    Odio le finte intelletualate radical chik, ma certe volte ho paura di essere io ad avere dei limiti, certe volte invece Stimo mio padre che si beve qualsiasi cagata di telenovela completamente coscente che e’ una cagata (credo) e gli sbatte il cazzo di quello che penso io tu o lui e non si fa troppe seghe mentali.

    Rispondi
  31. Schiaffi 25/02/2013 | 18:41

    Oddio aiuto in un unico post sono radunati termini così malsani come radical chic, tree of life, natura, radicchio, intellettualate e telenovela…sto avendo un mancamento, datemi un tranciapollo che per riprendermi devo staccare un paio di teste e mangiarmi i loro occhi e gengive.
    Tanto per la cronaca, nella mia società perfetta chiunque venisse sorpreso a guardare vhs con registrato centovetrine anzichè allenarsi con il machete, verrebbe utilizzato come combustibile per i missili.

    Rispondi
  32. Bizy 25/02/2013 | 18:48

    @Schiaffi
    E’ tutto collegato XD E che c’e’ tutto un concetto dietro a Into the Wild che mi fa alzare il nervoso. Io lo chiamo il Male. oppure LO SBAGLIO .
    Mio padre e’ oltre lui di guarda una telenovela turca su Saladino e se la guesta con gusto e non gli frega un cazzo. E lo stimo perche non rompe il cazzo.

    Rispondi
  33. Cristoforo Nolano 25/02/2013 | 19:13

    Una la cosa la salvo di Into the Wild… la colonna sonora.

    Per quanto riguarda gli Oscar non è andata così male: Django (fra cui il dio teutonico Waltz), Argo e D.D. Lewis mi hanno lasciato il palato buono. Peccato solo per Ang-Lee e la sua Vita Pallosa.

    Rispondi
  34. Steven Senegal 25/02/2013 | 22:18

    Into the Wild wiki me lo da come quel film diviso in capitoli dove il capitolo 5 è intitolato “La conquista della saggezza”.
    Che poi è quello dove lui muore cagato addosso.

    Rispondi
  35. Anakin Rossi Stuart 26/02/2013 | 00:35

    @Steven: in questo ingiusto mondo capitalista il saggio è colui che sceglie la morte, e siccome è saggio sceglie di morire in modo doloroso dopo mesi di una autoinflitta vita di merda perchè… perchè… ehm… oh, insomma, se non lo capisci da te vuol dire che sei una persona brutta, perchè quel film è chiaramente l’inno alla libertà e all vit… ehm… (sente il rumore di uno sciacquone e scappa)
    (Anakin arriva finendo ti sistemarsi la patta dei pantaloni e vede un tizio uscire correndo dalla stanza)
    Chi cazzo era quell’hipster?

    Rispondi
  36. vespertime 26/02/2013 | 01:03

    L’unico motivo che mi spingeva a vedere questo film era Emma Stone. Ovviamente per gli stessi motivi che mi spingono a vedere ogni film (spesso di merda) di Milla. Sono un pò #TeamMilla ma anche #TeamEmma . Quindi probabilmente lo vedrò. Magari non al cinema. Che ci volete fare, sono un sentimentale.

    Rispondi
  37. vespertime 26/02/2013 | 01:07

    Comunque se posso andare OT anche io io vidi into the wild perchè tutti MAMMA MIA E’ TROPPO IL FILM BELLISSIMO E CAPISCI IL SENSO DELLA VITA E DELLA NATURA E LA NATURA (si due volte). Poi l’ho visto e ho solo pensato “Carina la colonna sonora di Eddie Vedder”. Che poi intendiamoci, a me i film un pò hipster (che so, Submarine) mi piacciono anche eh, mi comprano facile. Ma nel vedere uno che schiatta male su un vecchio camper per malattia a causa che VOGLIO STARE DA SOLO E RITROVARE ME STESSO capendo poi che ERA MEGLIO CHE STAVO IN COMPAGNIA PERCHE’ ADESSO A CHI LE RACCONTO TUTTE LE FIGATE CHE HO VISTO mi ha messo tristezza e ho pensato che se la gente trova il senso della vita in una roba del genere deve averla molto triste, la vita. Bastava un calcio volante alla seconda scena per risolverla in fretta e farlo svegliare un minimo.

    Rispondi
  38. Stanlio Kubrick 26/02/2013 | 10:12

    Evocato, compaio: su Into The Wild avete detto tutto voi e condivido ogni virgola.

    Rispondi
  39. Al Pachino 26/02/2013 | 10:23

    Grazie. Gang Bang lo volevo vedere perché mi avevano detto quelli della cella che sparano fortissimo in da fazza e anche a me piace picchiare la gente coi mitra in testa. Però ora so che mi farebbe cagare stronzi giganti ancora vivi. Quindi no.
    In to the wilde lo avevo visto perché pensavo fosse un porno tutti dentro Oliva Wilde e invece era un ranocchio in cerca di falene. È Oliva Wilde mica c’era. Nemmeno vestita.
    Ora chiudo che mi sequestrano il telefono. Ma evil Head quando esce ? È bello.

    Rispondi
  40. dave 27/02/2013 | 14:54

    Emma Stone in quella parte ha la stessa credibilità di Meryl Streep nella parte di una liceale. Non si può vedere. Sembra la nipote di Sean Penn quando è di fianco a lui. Poi non è che ogni volta che chiamano ryan gosling devono per forza chiamare anche lei ecchecazzo. Il film è una cazzatona ma se si spegne il cervello si lascia guardare. Te lo scordi 2 minuti dopo essere uscito dal cinema ma allmeno son 2 ore che non ti fai 2 palle cosi.

    Rispondi
  41. Michael Manna 27/02/2013 | 16:33

    (sono il fu Zorro, ho optato per un nome più calcista)

    Innanzitutto, Bizy santo subito.

    In secundis…
    L’ho guardato come un fantasy. Un grosso, ciccissimo fumettone.
    E’ banale e stereotipato come raramente ho visto un film.

    Ma vaccaboia se, visto come un fumettone action, me lo sono goduto più di DH 5.

    Rispondi
  42. Steven Senegal 28/02/2013 | 00:41

    Va bene, allora tanto vale che ci riguardiamo Dick Tracy. C’è Al Pacino truccato da mangiabambini e Madonna che indossa una maschera che sembra un perineo. Che godimento. Altro che blindati che si cerfano su tir carichi di cemento armato.

    Rispondi
  43. Michael Manna 28/02/2013 | 07:01

    Eh, si chiamano opinioni.
    Brutta faccenda, eh..? :)

    Rispondi
  44. Giovi 88 08/03/2014 | 15:08

    Sono abbastanza d’accordo con Angus Lee, al di la dei difetti Gangster Squad è un buon film. E’ sicuramente tutto un po’ troppo finto, c’è quella faccia da schiaffi come Gosling (anche se paradossalmente non sfigura) in mezzo al gruppo, e quando gli attori parlano l’occhio comincia a guardare l’orologio sperando che una sparatoria/inseguimento/scazzottata arrivi il più presto possibile.
    E le sequenze d’azione non sono male, c’è la giusta dose di violenza e gli attori mi sembrano tutto tranne che fuori posto. Penn plasticato ci sta, bene Brolin, “sberla” Gosling alla fine non rompe troppo le balle e c’è un Robert Patrick (mi sembra strano che nessuno abbia sottolineato la sua presenza…) che si mangia tutti.
    Se avessero azzeccato il finale “alla The Raid”, invece di provare a fare il verso senza riuscirci a Gli Intoccabili, avremmo potuto anche parlare di ottimo film, non di capolavoro dato che comunque c’erano dei limiti di fondo. Invece resta un film gradevole con alcuni buoni spunti, sicuramente non da stroncare.

    Rispondi
  45. Sunako 01/11/2016 | 14:38

    Ok, sono un po’ in ritardo ma volevo dire: mai recensione è stata più precisa…pulita proprio.

    Grazie

    Rispondi

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