Sgombriamo la strada da eventuali dubbi: questo non è un discorso che culminerà in “sulla carta funziona, in sala no”. L’uomo con i pugni di ferro funziona se sai cosa aspettarti. È un buon film, simpatico, onesto, un divertimento per tutta la famiglia se non vi imbarazza che poi vostra nonna vi chieda cosa ci faceva Russel Crowe con le tre puttane cinesi e un dildo gonfiabile.
Detto questo, sulla carta L’uomo con i pugni di ferro è un film molto più bello che sulla pellicola. Per estensione, è un film molto più bello raccontato che visto.
Per dire, se io ora assolverò decentemente al mio compito di raccontatore di film, è abbastanza probabile che una parte di voi sarà già pronta a passare sul cadavere della propria madre per averne una copia anche monca o con l’audio sfasato, più o meno dopo metà riassunto. Lo so perché è successo anche a me, ma il mio consiglio è di aspettare a immolare vostra madre, tipo fino al 9 maggio, giorno in cui la pellicola si suppone dovrebbe (e il condizionale è più che mai d’obbligo dal momento che la data è stata cambiata circa settanta volte*) uscire nelle sale italiane. Vi mettete comodi (come detto sopra, invitate pure vostra nonna), poltrona schermone popocorne, ne può uscire un’esperienza tutt’altro che spiacevole. L’unica cosa è non lasciarsi ingannare dalla presentazione di Quentin Tarantino e la partecipazione di Eli Roth e finire per crearsi false aspettative, tipo pensare di stare per vedere Kill Bill volume 3 o Django va in Cina.
La premessa la sapete tutti, RZA del Wu-Tang Clan è APPENA APPENA un appassionato di film cinesi di arti marziali degli anni 70 (in questo post del Capo tutta l’aneddotica necessaria) ed è amicissimo di Tarantino e del suo sidekick Eli Roth perché ha fatto la colonna sonora di Kill Bill volume 1 campionando il rumore di un’ascia che viene lanciata. Ha in testa l’idea per un film e Roth lo incoraggia a scrivere un copione, anche perché sono bloccati nel traffico e non c’è molto altro da fare. Gli dà una mano, gli spiega dove sbaglia (e chi lo spiega a Eli Roth?) e poi se lo porta in giro per produttori alla ricerca di qualcuno che sia abbastanza matto da mettere i soldi per un film che avrà come target principale “afroamericano sotto i 30 amanti del rap e della Cina”. Coinvolgendo amici e parenti da John Frusciante a Russel Crowe, RZA gira il film in poche settimane tra il 2010 e il 2011 per poi lasciarlo due anni in magazzino perché nessuno sa che diavolo farci, almeno finché un executive della Universal ha il colpo di genio: “perché non proviamo a scrivere QUENTIN TARANTINO PRESENTA più grosso che possiamo?”.
Il soggetto che RZA ha scritto e riscritto, corretto, tagliato (nelle sue intenzioni il film doveva durare 4 ore, ed era dispostissimo a dividerlo in due come Tarantino fece per Kill Bill; il consiglio di Roth fu “ah ah ah ah. no.”) nel corso di 6 anni è il seguente: il villaggio di Jungle è monopolizzato dalla lotta senza quartiere tra due gang rivali — il clan dei lupi e quello dei leoni — per decidere qual è il look più trendy della Cina del diciannovesimo secolo tra la carcassa di un lupo usata come hoodie e non pettinarsi per 18 anni in modo da avere capelli che sembrino la criniera di un leone. Quando però l’Imperatore incarica il clan dei leoni di proteggere un carico d’oro che passerà per il villaggio, i due luogotenenti Silver e Bronze Lion complottano per uccidere l’attuale capo del clan, Golden Lion, prendere il controllo della gang e fregarsi tutto l’oro. Per essere sicuri che tutto fili secondo i piani, i congiuranti assoldano il mercanario Brass Body, un Dave Bautista in grado di trasformare il suo corpo in oro (!!!), affinché si occupi di “X-Blade” (dovreste aver capito, a questo punto, che NESSUNO in questo film ha un nome normale), il figlio di Golden Lion e per ciò legittimo successore alla guida del clan dei leoni, un ragazzo un casino a modo e fortisismo con le lame che non ha alcuna paura di esternare i propri sentimenti scrivendoli col sangue dei suoi avversari.
Gli unici altri ostacoli che separano Silver Lion dal diventare il trendsetter del villaggio di Jungle sono una coppia gemelli assassini che si muovono in soncronia con immancabile arma simmetrica a forma di yin-yang e un grassissimo Russel Crowe, agente segreto del governo inglese con UN COLTELLO CHE SPARA PROIETTILI E LANCIA STELLE NINJA (il suo nome, non per nulla, è Jack Knife), che si è installato nel bordello di Lucy Liu (Lucy Liu proprietaria di bordello, chi l’avrebbe mai detto) e non accenna a smettere di trombare, bere o fumare oppio fino alla fine del film.
In tutto questo RZA è un fratello (con tanto di backstory in cui sua madre è Pam Grier e il suo maestro Gordon Liu) che si fa gli affari suoi, fa il fabbro e costruisce armi per tutte le gang del villaggio senza fare distinzioni, finché un giorno dice sai che c’è, faccio distinzioni, e il clan dei leoni gli taglia le braccia, lasciandolo senza altra scelta che costruirsi delle braccia surrogate d’acciaio (i pugni di ferro del titolo) e allearsi con X-Blade e Russel Crowe per sventare il complotto e rompere il culo a Silver Lion.
Seguendo il proposito di eliminare dallo script qualunque combattimento che non fosse strettamente necessario e non facesse evolvere la trama, RZA è riuscito a tenere il numero delle scazzottate sotto il mezzo milione, riempiendo il resto del film con intrighi, personaggi superflui, colpi di scena e dialoghi poverissimi recitati nel peggiore inglese possibile (non sono riuscito a capire se gli attori cinesi recitano in inglese o se sono stati doppiati volutamente male). Più una colonna sonora che, per essere uno che di hip hop e derivati ne sa meno di zero, fa una porchissima figura.
Il problema, a parte l’ovvia inesperienza di RZA come regista, che sbaglia qualche raccordo e si affida eccessivamente nel finale all’uso massiccio di split screen, su cui si può anche passare sopra, è il solco profondo che lo separa da quello che è abbastanza chiaramente il suo (e nostro) punto di riferimento, Quentin Tarantino.
Il punto di Tarantino, per come la vedo io, è il suo superpotere di farti amare tutto quello che ama lui. Prende le cose più disparate, che sono importanti per lui per i motivi più disparati, le filtra attraverso il suo modo di fare cinema e all’improvviso sono importanti anche per te. Corbucci, i film di samurai, il thriller all’italiana, sono tutte cose di cui non ti frega niente — e va benissimo così — finché non le hai viste attraverso i suoi occhi in uno dei suoi film. Detto questo, per me i suoi emuli si sono sempre divisi in due categorie: quelli in cattiva fede, che credono basti far parlare due killer del più e del meno o filmare un’inquadratura dal bagagliaio per aver fatto bingo, e quelli in buona fede che credono basti avere lo stesso entusiasmo, amare le cose con la stessa intensità. RZA è ovviamente in buona fede, crede in quello che sta facendo e la sua conoscenza e il suo amore per il genere del gongfupian sono fuori discussione, purtroppo non fa quello scatto in più — chiamatelo come volete, sdoganamento, popolarizzazione, livellamento pop — grazie al quale Tarantino può propinare a chiunque Django o Kill Bill, mentre L’uomo con i pugni di ferro rimane irrimediabilmente confinato al circolo degli appassionati, degli iniziati, degli espertoni (e anche lì non manca di trovare chi storca il naso).
L’effetto, ora che ci penso, è simile a Sukiyaki Western Django di Takashi Miike: tutti, quando uscì, ne parlavano salutandolo come la tarantinata (tarantino compariva addirittura in due camei!) più fica di sempre, ma ad averlo visto fino alla fine credo siano stati in tre. Questo perché, senza voler mettere sullo stesso piano un musicista per la prima volta dietro la macchina da presa e il più grande e più matto regista giapponese vivente, un conto è dire no cioè è un western recitato da giapponesi che parlano in inglese male troppo sburo amico non puoi capire, ben altro paio di maniche era spipparsene due ore, dopo che era scemato l’entusiasmo per l’idea di fondo e restava un autore che in vita sua è stato un mucchio di cose, ma quasi mai “accessibile”. RZA ovviamente non è un autore, ma la similitudine regge, specialmente perché mi piace un casino l’idea di poter dire che se il Django di miike era un sukiyaki western, quello di RZA è un fried chicken shaolin.
DVD-quote:
Imperfetto, straripante, cafonissimo e fracassone. Nasce il fried chicken shaolin.
Quantum Tarantino i400calci.com
Mi ricorda quella tamarrata enorme di Bunraku… Coloratissimissimo, asiatici con evidenti difficoltà nella parlata, combattimenti non eclatanti ma decenti, un attore ameregano di prima fascia in zona retrocessione e magari ci sono pure un pò troppe lungaggini. Sbaglio?
peccato che RZA non sia ne un regista,ne uno sceneggiatore e ne tanto meno un attore…salvo giusto alcune coreografie di sta poverata…
Visto già tre volte fra gennaio e febbraio. Un filmissimo ma davvero per appassionati non integralisti, per dire quelli che va bene tutto, la trama le bbbotte ma poi ti storcono il naso per la musica negra. Esiste gente per dire, visto che s’è nominato Django, che ha avuto da dire sul momento hiphop durante la sparatoria… gente triste.
Russel Crowe sorpresa fra le sorprese, personaggio bellissimo che avrei pagato per recitare io. Quando usa il coltello la prima volta mi sono emozionato vero!
Batista, immenso e parla praticamente zero. Poco da dire.
Un vero gioiellino che chi lo apprezzerà lo apprezzerà proprio tanto. Bravo RZA.
PS. La colonna sonora su youtube me la sono sparata in loop non so quante volte, bombissima!
Neanche un accenno all’ottima colonna sonora? E’ un missile e ci sono diversi pesi massimi.
Ah no errore mio c’è scritto; il gene Simpson sta colpendo anche me.
Concordo totalmente sulla sincerità e sull’entusiasmo del tutto, non vedo come si possa odiare o avere in antipatia ‘sto film: alla fine, pure se non mi è particolarmente piaciuto, gli volevo bene. Però rimane il fatto che secondo me i combattimenti – tolto magari quello centrale alla locanda – sono parecchio mosci, soprattutto il gran bordello finale, anche a causa del fatto che metà della gente coinvolta si regge in piedi a malapena. Che non ci sia una gran sceneggiatura o il regista non sia un manico lo accetto tranquillamente, che l’unico tizio in grado di tirar calci volanti sia sprecato contro Lucy Liu, mentre Russel Crowe ansima a caso e i due principali antagonisti della storia *neanche si picchiano* mi ha messo un po’ tristezza. Almeno RZA riempie di cazzotti Batista, dai.
A proposito di Batista, ma non diventa di rame?
ma chi lo odia…è una cazzatella pure simpatica a tratti…ma visto tutta la roba che c’era in pentola sta zuppetta poteva venire molto meglio…concordo con l’ottima colonna sonora…vabe che RZA mi sbagliava pure qua,ci stava da preoccuparsi…
Sisi, Past, mica mi riferivo a te, parlavo in generale. :)
Poi, sul fatto che potesse venir fuori di meglio (o quantomeno che ci si potesse sperare) penso che siamo tutti d’accordo.
mio sicuramente mit pollo fritto e birraccia
Ma io vorrei capire una cosa di questo film. i combattimenti sono roba figa tipo kill bill o cazzatone wuxia tipo la tigre e il dragone? la gente si fa male sul serio o si fa male in CGI?
ma in quanto a combattimenti The Animal è sprecato? gli fanno fare qualcosa o è solo lì per la sua indiscutibile presenza fisica?
Non sono afroamericano e ho passato da un po’ di 30. Del cinema di Hong Kong non mi sono mai particolarmente interessato ed il rap mi piaciucchia a periodi. Ciò premesso, questo film mi è parso una vera figata. Appassionante, ritmo perfetto, personaggi che ti si piazzano nella memoria e, prima volta nella storia, un Russel Crowe simpatico!
P.s. c’è persino una citazione dai Masters of the Universe! Grande RZA!
Quindi devo vederlo NONOSTANTE la colonna sonora?
Non so gli altri ma a me mi avevate comprato a Dave Bautista d’oro
Oro e rame… Scusate eh, ma se Bautista si chiama BRASS body, forse il suo corpo diventera` di OTTONE no?
A parte questo, sono piu` o meno d’accordo con tutto della recensione, aggiungerei che forse, oltre alla regia improbabile in piu momenti, il grande punto debole del film e` proprio la recitazione infima del povero RZA, che ce la mette tutta, ma sia come espressioni facciali (alla pari con quelle di una cernia autistica morta da 3 giorni) che come fisico, con quelle spallette strette strette e la faccia da ladro di autoradio, col film non c’entra un’emerita mazza. Capisco comunque che voleva avere un ruolo centrale in tutta la realizzazione del film, compreso lo schiombarsi la (notevole) zoccola cinese, e va bene cosi`. A me il film e piaciuto per il milione di idee che ci ha infilato dentro, ma non lo rivedrei una seconda volta. Un grande Russell Crowe ciccione sudato.
Madò, Sukiyaki Western Django, Bunraku e mò pure sto coso…me l’hanno fatta fare talmente sciolta che mi sono disidratato perdendo di colpo 5 kg.
Tutti e 3 pretenziosi uguali e merdosi uguali. Se metto insieme il minutaggio totale visto, forse arrivo ai 30 min.
Quelli che l’hanno visto tutto o sono pazzi o sono eroi dei nostri tempi
Come target ci rientravo a metà in quanto afroamericano sotto i 30 anni.
L’unico punto di forza che gli trovo, sono svariati personaggi interessanti: Lady Seta – la bagascia con il nome di un assorbente (vera e propria antitesi ambulante), svariati parrucchieri cinesi da taglio, shampo & piega a 7 euro, le prostitute che ti contagiano il morbo della morte, l’inappetente attore australiano…
Punto veramente basso del film il flashback del fabbro. Palla al piede al film, sempre il personaggio del fabbro. E ci stanno anche cadutone di ritmo secondo me. Peccato, l’idea pareva buona ma non è da cestinare completamente.
A proposito di citazioni, ci stanno pure i monelli di Baker Street 221B.
Ed è, comunque, meglio di qualunque porcata wuxia pro regime dei miei coglioni.
a me ha fatto càa
e neppure poco
girato male, coreografato male e fondamentalmente strapalloso.
poi oh, simpatico, volenteroso, appassionato? ok, e quindi? dovrebbe piacermi per questo?
voglio dire, anche Daniele Groff avrà a cuore le proprie influenze e il proprio lavoro…
Mi autocito da Violenza Domestica:
Dopo essermi gustato il trailer mi sono visto The Man with the Iron Fists. Cazzo è incredibile. Toppare così tanto un film con Bautista che fa Colosso, Lucy Liu che fa il puttanone, Russel Crowe l’ubriacone con l’arma più inutile di sempre e Rick Yune che butta fuori coltelli da ogni poro è un risultato eclatante. Sarà quel cagnaccio di RZA, i cattivi che sembrano poser dei Motley Crue o la sceneggiatura alla cazzo… non so. Mi ero messo a vederlo con le migliori intenzioni ma è SBAGLIATO.
visto un mese fa circa, senza aspettare la distribuzione italiana
non posso dire di non essermi divertito, ma avrei tagliato qualche parte (cosa voleva farne? 4 ore? follia)
boccio lo scarso utilizzo di Cung Le e RZA, non come regista (ha ancora da migliorare) ma come attore, un cagnaccio che scommetto neanche dopo un secolo di Actor’s Studio riuscirebbe a tirar fuori ‘na roba credibile
promuovo Batista (pare che sarà anche nel prossimo Riddick) ed un Russell Crowe mai così in forma (non fisicamente, of course), sul serio forse è la prima volta che lo apprezzo davvero
HAhahahaha, Lars, ovviamente hai ragione, ma non so perché, il mio cervello trasformava brass in copper. C’ho problemi.
Anche perchè, se fosse stato d’oro, tanto valeva caricarsi a Bautista. Anzichè l’oro dell’imperatore che pesa sicuro di meno.
Alla fine mi ha divertito non poco, purtroppo molte delle connessioni logiche degli eventi si sono perse nei tagli, sarei curioso di vedere la versione integrale, anche se non in una sera…
Ma il clan dei lupi che ruolo ha nella trama? Lo si cita all’inizio ma poi è fabbro vs 007 vs bordellista vs faida interna dei leoni… Buttato lì per far figo e quindi dimenticato dal regista?
Questo ce l’ho in lista da vedere. Poco tempo fa o rivisto Kill Bill volume 1 e devo dire che mi sembra invecchiato male… forse perché lanciava una moda, il volume 2 invece migliora!
Visto appena ho potuto (e colonna sonora in sobria edizione a CINQUE cd + poster acquistata alla cieca prima ancora di vederlo). L’ho trovato guardabilissimo nonostante le (varie) pecche tecniche, giusto la parte centrale col flashbackone è un po’ una mattonata.
Vorrei vederlo candidato ai Sylvester: Maccosa, Cagnaccio, Nic Cage, qualcosa per cui premiarlo si trova.
Non l’ho ancora visto ma lo vedrò: amo il rap, il kung fu, le lucine orientali strane e tutto quello che ha a che vedere con il Wu Tang Clan.
Detto ciò, non capisco perchè molti ce l’hanno con Russell Crowe.
Pronti a Morire.
The Insider.
No, voglio dire…
Dottor Quantum, una domanda. Che fa il narvalo a mezzanotte?
cioè mi passate sotto silenzio che tra il lusco e il brusco quel simpatico cialtrone di rza ti fa pure quello che ha studiato e omaggia john woo buttando nella mischia un pezzo stupendo di sally yeh, main theme di quel fottuto capolavoro che è “the killer”?!?!?!?!?
ripassare! http://www.youtube.com/watch?v=6EfStVCU01A
p.s.: lo sapeva? lol
al di là di capelloni improbabili e svolazzi vari, russel ciccione si mangia il film, batista è by far il pg con la skill più figa, mentre rza se è passabile come fabbro skillato non ha invece assolutamente le physique du rôle come iron fist e quindi quando il film svolta ed entra in scena “il nuovo eroe”, bhè è tutto abbastanza meh.
le scene in flash-back “funzionali” a raccontare le radici del fabbro, dare profondità al personaggio e declinare i cardini sui quali si fonda il suo diventare “eroe” le ho trovate francamente ridondanti se non perniciose.
si vede che il film era probabilmente pensato più lungo e in fase di montaggio non sono riusciti a dare un “senso a tutto”. infatti per esempio il finale in cui per ciascuno degli “eroi” si para di fronte in classico antagonista, russel si cucca un mezzo sconosciuto e le battute in bocca agli attori alludono ad un background del pg sostanzialmente ignoto allo spettatore.
film godibile comunque, ma se solo per istante lo immagino senza russel, bhè…
Ma the warrior way qualcuno l’ha poi visto…?
crowe che uccide un ciccione per salvare (e scippare) una zoccola dalla “peggior esperienza dellea sua vita”
quando lui stesso è un ciccione
Batista giganteeggia e ho idea che in origine fosse lui il capo degli Europe, poi gli hanno detto che avrebbe dovuto mettersi una parrucca da cotonato e ha preferito il ruolo del sicario
Visto, non male alla fine, anzi, ho visto wuxia peggiori, peccato per lo split screen a meno che non avesse lo scopo di confondere e imbruttire, varia dall’inutile come con Lucy Liu e Bronze Lion al dannoso con RZA ( anche se probabilmente serve a coprire le sue scarse doti d’atleta ), bruttino anche il flashback sempre di RZA e non mi spiego come Lady Silk sia l’unico essere umano che muore dopo essere stato sbattuto contro un muro quando gli altri sono semillesi da scontri con colonne di marmo. Un paio di maccosa ci sono ma penso che siano dovuti ai tagli, ho letto che il film in originale durava quattro ore, mi chiedo che abbiano tagliato in montaggio per arrivare a un’ora e mezza… Invece dei 10 minuti in più nella versione dvd RZA poteva farlo uscire integrale come l’aveva originariamente pensato.
Pensavo fosse una merda e invice mi son proprio divertito a vederlo! L’unica pecca?un film intero ambientato in un troiaio e neanche una mezzazatetta…..
La colonna sonora è la cosa più fuori luogo del film, non ci accozza per niente…quando arrivano quelli con l’oro al villaggio c’e’ un pezzo di ghostfacekilla che non si può ascoltare.
Sarà che sono abituato alle colonne sonore dei film di Kurosawa che sono un capolavoro, ma non mi puoi fare un film nel periodo feudale con del beat.Neanche per scherzo.Per il resto il film è una noia mortale.
Tarantino usa 2Pac in Django, non è questo il punto, e credo che possiamo tranquillamente dire che RZA non pretenda di mettersi allo stesso livello di Kurosawa…
Io speravo si vedessero più pugni di ferro sulla fazza della gente, meno male x-Blade fa volare un po’ di sangue a giro.
Batista mi ha salvato il film, ma anche il Gladiatore, 5000 cene dopo, regge tutto.
Il finale con lo split screen a manetta è un po’ una cazzata, mica sei il migliore degli Anderson, lui puo’ !!
Poi, Sukiyaki Western l’ho visto: bella merda!
Ho riso tantissimo… Russel Crowe è il vero protagonista, RZA fa tenerezza.
quanti giri di parole quando semplicemente basta dire che sto film, in quanto film di arti marziali intendo, fa veramente cagare.
come masturbazione personale e extra-personam di RZA (che però a quanto è dato di vedere dei film di arti marizali che cita cita non è che c’abbia capito poi molto) e quell’altri che stanno scritti sulla locandina, ha un senso. certo, se in un film vi basta questo, poverini :(
Ma la vera domanda è: perché Crowe non ha mai fatto ruoli del genere prima?
tra questo e Man of tai chi, avete la possibilità di passare due serate infernali…
mai più…
quantum, restituiscimi 100 minuti di vita!!!