a.D. 2002
Non ho neanche vent’anni e credo in Rob Cohen.
Non è vero. Manco so chi è Rob Cohen, né ho l’età e l’IMDb e la voglia di sbattermi per scoprirlo. E neanche avrei mai collegato il suo nome a Dragonheart, più che altro perché al tempo non facevo uso di segale cornuta. So solo che, durante l’a.D. 2002, mi capita di vedere un film che si apre con Vin Diesel in moto che irrompe in una discoteca dove stanno suonando i Rammstein, ed è in quel momento che decido che il cinema può anche chiudere i battenti per sempre. Potrei aver cambiato idea con il tempo, ma non ne sono convinto. Fatto sta che quell’anno xXx è per me una specie di epifania: non che non mi fosse piaciuto Fast & Furious, anzi, e non che avessi idea che il regista era lo stesso, non mi ero mai posto il problema. È che quando vedo xXx la prima volta mi dico e ripeto ossessivamente che «è da qui che bisogna ripartire».
Cioè, sono seriamente convinto che xXx sia la nuova frontiera dell’action, e mi innamoro in particolare della completa dedizione alla causa del prendersi sul serio e dello spaccare tutto che Rob Cohen applica a un film fondamentalmente molto stupido. Divertimento fracassone senza un’oncia di ironia: questo è il mio ricordo di xXx, che nel 2002 è l’archetipo di quello che speravo avrebbe invaso le sale da lì in avanti.
Poi è uscito il sequel di xXx e io ho smesso di credere in tutto.
Un salto indietro: a.D. 2000
Continuo a non avere neanche vent’anni e ricordo con estrema chiarezza di quando quasi-vidi The Skulls, il film di Rob Cohen – che io allora non sapevo et cetera – precedente all’esplosione con Fausto & Furio. Ricordo di essere entrato all’Odeon quando ancora era l’Odeon, di aver dato uno sguardo alle locandine e di aver deciso di tentare la fortuna con questo presunto thriller/horror che parla di società segrete massoneria illuminati rettiliani e movimenti stellati. Ricordo di aver controllato meglio e notato la fazza di Joshua Jackson sulla locandina, e di essere andato da Ricordi a comprare un disco dei Morbid Angel.
Ricordo, insomma, che sono i tempi in cui vedere un attore di Dawson’s Creek nel cast di un film equivaleva a vederci Leo DiCaprio, quindi automaticamente un repellente per ratti e il ratto sono io. È una questione di principio e di odio di classe. Poi The Skulls me lo vedo comunque, su tiro a indovinare Italia Uno, ma tipo tre o quattro anni dopo l’uscita. Scopro che è di quello di xXx e smetto definitivamente di capirci qualcosa: e i Rammstein? Comunque, archivio il film nella categoria “L’ho fatto, tiriamo avanti”, e continuo a crivellare di freccette il poster di Joshua Jackson che mi sono appeso in camera a fianco di quello di Mark Owen.
La sigla: a.D. 2013
Sigla!
httpv://www.youtube.com/watch?v=EcSxvx1gM2c
a.D. 2013, qualche minuto dopo
Domenica è morto Paul Walker. Mi (ci) è dispiaciuto un casino. Si voleva bene a Paul, che era un po’ il Luca Antonini del cinema: un gregario non particolarmente talentuoso ma totalmente dedito alla causa e con una vita pubblica così modesta e sotto le righe da ispirare necessariamente simpatia. «Un bravo guaglione» l’ha definito il Capo, e basta guardarsi un paio di interviste per capire cosa intendesse. Che poi non è che la sua carriera sia stata così deprimente, voglio dire: OK Fausto & Furio, ma il ragazzo ha pure recitato per Clint Eastwood ed è stato molto vicino al culo di Jessica Alba in diverse occasioni. E d’altronde pure Antonini ha vinto uno scudetto.
(nel frattempo Rob Cohen è diventato un signor nessuno, una mummia del cinema che ha smesso di contare qualcosa credo all’altezza di Stealth)
La scomparsa di un membro fondante della FAMIGLIA spinge tutti noi dei 400 calci a farci delle domande: possibile che per ricordarlo non si possa fare altro che citare quella saga lì?
(nel frattempo Joshua Jackson me l’ha messa nel culo dimostrandosi attore pazzesco, e sì mi riferisco soprattutto a Fringe ma non solo. Né Dawson’s Creek significa più nulla nel Grande Schema delle Cose)
E quindi mi riguardo The Skulls, al grido di «è probabilmente la migliore prestazione di Walker al di fuori di F&F». Non è un grido comodissimo da gridare ma ci si arrangia.
Lo ricordavo come un giallo un po’ horrorino in salsa teen nato dall’onda lunga di Scream, e invece The Skulls è un Fincher del discount, un thriller su diversi livelli di paranoia che parte da un presupposto complottista di quelli che poi nei commenti qui sotto ci troviamo i rettiliani che urlano «NON CAPITE E’ TUTTO VERO SVEGLIAAAAAA!!!», e cioè: ad Harvard c’è una società segreta che si chiama “Come il titolo del film”, una roba tipo quella puntata dei Griffin dove Chris entra in una società segreta, e questa società segreta, che è segreta, controlla sostanzialmente tutto il mondo, si riunisce in luoghi sotterranei e pieni di cappucci e saii e candele e lapidi per decidere le cose della finanza e della politica, fa i festoni ricchissimi con le puttane e la cocaina, anche se la cocaina nel film non si vede. Chi entra nella società segreta, che è segreta, talmente segreta che l’amico nigga di Joshua Jackson sa pure dove si riuniscono in gran segreto, non ne esce più: certo ti coprono di soldi, ma se sgarri ti fanno fuori agli amici alla famiglia al pesce rosso e alla fine pure a te.
Ovviamente Joshua Jackson ci vuole entrare a tutti i costi.
Ovviamente ci entra.
Ovviamente è lì che conosce Paul Walker, all’epoca al suo secondo ruolo in due anni a fianco di un reduce di Dawson’s Creek. Ho appena formulato una teoria e cioè che il declino dei Novanta gentilmente penetrante nei Duemila è marcato dai tentativi dei quasi ex dawsoniani di entrare a far parte della Hollywood che conta, per raggiungere il quale obiettivo decidono tutti di puntare sull’horror/thriller, che in quegli anni è di derivazione scream-iana il quale Scream a sua volta era di derivazione beverlyhills-iana/dawsonscreek-iana, il che significa che tra un Abandon e l’altro sia Katie Holmes sia James Van Der Beek si sono scavati la fossa da soli. Sto divagando.
Joshua e Paul, cioè Lucas e CALEB MANDRAKE – OK, ora ci fermiamo un secondo e riflettiamo sul fatto che il personaggio di Paul Walker in questo film si chiama CALEB MANDRAKE. Che ovviamente è un ragazzo di buona famiglia, voglio dire, con quella faccia, anzi di più!, la famiglia MANDRAKE è una delle più potenti all’interno degli Skulls; pensate che il padre di Caleb, Litten, è Craig T. Nelson. E quindi c’è un non particolarmente interessante sottotesto di lotta di classe: MANDRAKE è quello che arriva a bordo di un macchinone circondato di puttane (lui, non il macchinone), mentre Lucas è un proletario che vive con due coinquilini, il nigga e la biondina, e che si è pure permesso di dimenticare i suoi amici poveri di quando era povero perché ormai fa l’università e quindi è un figo. E la sua scalata sociale, e il suo prezzo, sono i temi, gli unici, del film: Lucas entra negli Skulls e fa casino, il suo amico viene accoppato, la biondina che lo ama comincia a odiarlo perché SEGRETEZZE! BUGIE!, e quindi al povero Peisi Didoson Cric non resta che provare a sovvertire l’ordine costituito ribellandosi da solo contro la più potente società segreta americana.
Ora tornate un secondo all’
a.D. 2002
e provate a immaginare come Rob Cohen possa dirigere una cosa del genere.
Fatto? Bene. Torniamo all’
a.D. 2013
e no, “Fincher da discount” non è sufficiente; The Skulls, per dire, si apre con una mezza citazione da Momenti di gloria, una lunga sequenza di “canottaggio universitario” accompagnata da soavi musiche di pianoforte e luci smarmellate al tramonto. Cinque minuti ed è già chiaro che Cohen è uno che la finezza non sa neanche dove stia nel dizionario (alcuni l’hanno visto cercare sotto la “L”), e se gli affidano un film fatto di momenti di pace a cui è sottesa una tensione costante e crescente lui deve fare di tutto per trasformare le scene più quotidiane e normali in piccoli cortometraggi intitolati: Tamarro. L’iniziazione degli Skulls diventa occasione per montare una sequenza action in cui al posto di armi da fuoco e pugni in faccia ci sono adolescenti che scalano facciate di palazzi alti pochi metri. Manca un bel montaggio anni Ottanta su Joshua Jackson che si lava i denti, ma la tentazione è quella.
A meno che l’ipercinesi non sia un modo per mascherare la pochezza del film; non è brutto, The Skulls, solo anonimo, almeno per la prima ora abbondante. Il nostro Paul fa una parte da pilota automatico: bello e un po’ maledetto, seducente ma anche amicone, succube del padre e della sua volontà di potenza. L’evento centrale e scatenante non è tanto l’ingresso di Peisi negli Skulls, quanto la morte del suo amico ficcanaso: è stato davvero MANDRAKE a ucciderlo o c’è qualcosa di più grosso sotto?
L’accelerata arriva quando Lucas decide di scoprire la verità vera e di mettersi quindi contro la più potente società bla bla. Lo dico senza pudore: gli ultimi quaranta minuti di film mi hanno incollato al divano.
Segnalo in particolare uno strepitoso inseguimento in auto privo di colonna sonora – un mio personale feticcio, fosse per me bisognerebbe eliminare le colonne sonore dal 90% dei film in circolazione, operazione che in The Skulls avrebbe anche il benefico effetto collaterale di togliere di mezzo una delle soundtrackz più CESSE e fuori luogo che abbia mai ascoltato in vita mia, nel senso, ci sono anche i Creed.
E segnalo ancora più in particolare l’immancabile “duello finale”, che incredibile dictu è esattamente un “duello finale”, tipo ci becchiamo all’alba prendete le pistole dieci passi e sparatevi. Cioè: in un teen thriller un po’ all’acqua di rose in cui regista e attori si impegnano il triplo del dovuto per dare peso e gravitas a eventi altrimenti noiosi e anonimi con il risultato di dare vita a una serie di scene involontariamente comiche tanto si prendono mortalmente sul serio, il confronto decisivo coinvolge due adolescenti bellocci che si sfidano all’OK Corral. A proposito di divertimento senza ironia (v. a.D. 2002 poco sopra).
Il vero, grande peccato di The Skulls è che Leslie Bibb non esce le puppe tutta la storia della società segreta è asservita alla dinamica Lucas/CALEB MANDRAKE e in seconda battuta ai messaggi del film sulla libertà, l’amicizia e l’indipendenza. OK, gli Skulls controllano la vita pubblica degli Stati Uniti e probabilmente del mondo, ma noi questo lo sappiamo perché a) loro continuano a ripeterlo ossessivamente, e voglio dire io conosco gente che è convinta di essere Napoleone ma questo non basta a renderli Napoleone, e poi b) tra i membri della soc. segr. c’è William Petersen che è un senatore e incidentalmente forse il padre di Lucas. Un po’ più di attenzione al dettaglio e di approfondimento sulla faccenda, un po’ di metaforica apertura dell’inquadratura insomma, avrebbe giovato, quantomeno per farci prendere un po’ più sul serio tutta la storia della societàsegreta che alla fine della fiera si riduce a poco più che una faida tra i control freak (MANDRAKE) e i liberal (il senatore). Sarebbe stato bello saperne di più. A riguardo esistono se volete ben due sequel. Non assicuro nulla.
Ciao Paul, insegna agli angeli gli addominali.
Probabilmente ha vinto il buonismo per la morte di Paul, questo film e’ una cagata pazzesca, visto al cinema e accuratamente evitato nei passaggi televisivi degli anni successivi. Lo davano su non so quale canale qualche settimana fa ma ho preferito vedermi The biggest loser. Nuff said. Per la serie “sapevatelo”, la confraternita Skull & Bones esiste davvero, ma a Yale. Gli sfidanti alle elezioni US del 2004 erano entrambi ex Skull & Bones, quindi SVEGLIAAAAHHAHAHA!1!!!uno
Ah, io di Fringe ho visto 4 o 5 puntate, mi e’ sembrato trementamente overrated ma la cosa peggiore era proprio la recitazione di Jackson. Immagino la chiave di tutta la recensione sia il riferimento alla segale cornuta, giusto?
Più che il “buonismo per la morte di Paul” vedo molto tra i commenti il “voler essere controcorrente spalandomerda su un morto anche quando non c’è motivo”. Se così vi sentite tanto fighi, buon per voi.
Io me lo sono riguardato ieri sera, ed era piu’ o meno come lo ricordavo: solido, diretto da qualcuno che ha chiaramente il senso del ritmo e dello spettacolo e che meritava la chance di girare le cose piu’ grosse che poi ha fatto, e scemo il giusto per coinvolgere il teenager medio e possibilmente invogliarlo a sensibilizzarsi sulla massoneria (in positivo o negativo). Ciccio di Dawson Creek dimostra carattere, ma senza esagerare; Paul Walker no, e in questo e’ perfetto per il ruolo del fragile viziato che sotto sotto e’ buono. Colonna sonora terribile. TERRIBILE.
E ovviamente, capisci che l’articolo e’ assolutamente perfetto quando i primi due commenti ti accusano di una cosa e del suo esatto contrario.
Bah, io la recensione l’ho letta, chi ha commentato dopo credo di no, fatto sta che il film resta assolutamente anonimo, prevedibile e dimenticabile. Se questo rende la recensione perfetta… Contento te.
Esattamente dove scrivo che è un gran film?
@calvin: mi riferisco al fatto che tu la definisci “buonista” e il tizio subito dopo di te la definisce “irrispettosa”, confermando che la verita’ come al solito sta nel mezzo. A parte quello, le nostre recensioni non sono rese meno perfette dal fatto che tu hai un’opinione diversa sul film.
Un film che si adatta alla perfezione al nostro amico Paul, anonimo e dimenticabile. (Però ti abbiam voluto bene lo stesso dai).
Non era Yale l’università ?
Ah no lo ha scritto calvin. Chiedo grazia.
Nel film? No, Peisi voleva entrare ad Harvard.
Bella rece Stanlio, perfettamente in linea col ricordo che ho io: l’ho visto parecchi anni fa e mi sembrò un filmetto godibilissimo (Anche se il mio parere conta il giusto, considerando che da pischello mi piacque non poco anche Dragonheart, che vidi più o meno un centinaio di volte). Comunque alla fine Pacey e Paul si ammazzano a vicenda o distruggono insieme la confraternita?
Stanlio da nessuna parte, e ci mancherebbe! Per te e’ un film passabile, per me e’ merda fumante. Assolutamente d’accordo che la recensione e’ ottima come d’abitudine (a parte la manica larghissima), non capivo (e ancora non capisco) il commento di Nanni, secondo me la verita’ non sta nel mezzo, su questo sito (almeno nelle recensioni) non si e’ mai spalata merda addosso a Walker, spalare merda sarebbe trattarlo come un fenomeno di attore quando non lo era. Chi dice il contrario probabilmente e’ un analfabeta di ritorno.
Bah, classico filmetto col cast preso da dawson o settimo cielo però almeno me lo ricordo abbastanza guardabile.
Se non sbaglio l’unica tizia proveniente da quei telefilm di merda di quegli anni che ce l’ha fatta a essere in tutti i blockbuster (fallimentari) è solo jessica biel.
Quegli altri ci hanno tutti provato alla disperata ma sono finiti malissimo proprio e il peggiore mi sa che è proprio dawson in nato vecchio
@Calvin non ti consiglio cerco di riguardarlo perché la vita è breve e le cose belle da vedere troppe, ma ti assicuro che (rivisto l’altra sera dopo dieci anni almeno eh!) è decisamente passabile, soprattutto sul finale: di’ quel che vuoi sulla storia idiota et cetera, ma quando Cohen decide di alzare il ritmo c’è poco da fare, è un tamarro ma fa le cose bene.
A @Benve dico [SPOILER] ovviamente i due fanno micizzzia e fanno pure fuori il padre di Pouocca, lasciando la confraternita in mano al senatore buono che forse poi è il padre di Peisi Didoson. Si chiama “tenere la strada aperta per i sequel” credo.
E, sempre per la precisione Massimo Alfredo Giuseppe Maria, la frase con cui si chiude il film, cioè Senatore Buono che guarda Peisi allontanarsi ed esclama «well done, my son! Well done…» è nella top ten delle frase recitate PEGGIO che io abbia mai visto in un film EVER.
Concordo con la rece, che è molto equilibrata. E proprio per questo attirerà le ire degli hater a tutti i costi.
@Schiaffi: anche la williams è abbastanza in voga.
Comunque il discorso sulla deriva dei ’90-’00 per mano dei Dawsonckreek-iani è interessante, mi viene subito in mente il busone di Dawson che fece Final destination. Comunque rispetto ai Beverlihills-iani gran carriera dai.
Non voglio entrare nel merito della questione “lo preferiamo morto/lo preferivamo vivo”, comunque affermare che walker possa permettersi il lusso degli hater, equivale al mettersi sullo stesso piano dei disperati che volevano dare importanza a zampaglione millantando presenza di hater a caso pure per lui
@calvin: stavo dicendo semplicemente che se uno accusa il pezzo di buonismo e un altro del suo esatto contrario, significa ovviamente che non e’ ne’ l’una ne’ l’altra cosa.
Non abbiamo mai stimato Paul Walker come attore, ne’ pero’ dall’altra parte l’abbiamo mai trovato antipatico come persona: a me sembra che il pezzo esprima proprio questo, e chi ci vede estremi o forzature da una parte o dall’altra si e’ chiaramente lasciato un po’ confondere.
@devid vabè quelli di oc allora? Sembravano tutto loro e mò mi sa stanno a raschiare le cicche incollate all’asfalto fuori dal fast food
Juan Alberto Schiaffino dice:”Me lo ricordo abbastanza guardabile”; questo sì che è un giudizio approfondito e pertinente su di un film! Mi chiedo come mai tanta sagacia critica sia tutt’oggi sconosciuta ai più e non si riveli al mondo per illuminarlo con la sua immensa sapienza e perspicacia!
non sono andato subito su youtube a scrivere into the blue
Che coincidenza… un film con PeeWee Walker bambino.
Lo trovo anche io un film solido, nel senso di uscito dal buco di culo di uno che ha mangiato molte fibre, acquisendo la capacità di cagare stronzi ben definiti, ossia i migliori. Mentre la merda liquida si disperde subito, uno stronzo compatto puoi sempre raccoglierlo e ripassarlo alla piastra o in padella e ricavarne un bel panino alla merda. Che poi in definitiva è quel che penso di Skulls.
Sapere che Cohen è uno bravo mi fa pensare ad una sola cosa: ossia che non si da il giusto peso al DOP, uno che il film di Cohen lo fa quasi al 100% anticipandone anche il montaggio. D’altronde, se un film segue le regole, sono le regole a fare il film.
Rob Cohen è un regista così come Megan Fox è un’attrice. Sempre pensato, e ricevuto conferma ad ogni film. E si può negare tutto, ok, persino la cremosità del Taleggio DOP.
Fa piacere peraltro che ormai la presa per il culo di PeeWee sia diventato sport nazionale dei 400, sport inaugurato dal sottoscritto seguendo l’illuminazione fornita dalla Nannibellula nel suo post sul Rippaggio del sederino sprint del magico PeeWee. Non pretendo scuse, ok.
Ma almeno io non accuso la rece, che trovo ottima benché non del tutto condivisibile; caso mai è quel discorso sulla ipocrisia d’accatto che serve a tirare su nuovi fans alimentandone l’emo-tività con il trollaggio DOP nannibellulico e l’ingiunzione ipertrofica del corporativismo da fanboy, ecco è casomai questo il punto del contendere, essendomi visto recapitare quest’ultima ingiunzione nannibellulica per via di una mia fortissima Entbildung anti-focomelica (vedi rece “RIP PW aSS”).
Spezzeremo le braccia ai focomelici !
(suono di ossicini che si spezzano)
Cordialmente, Ciobin Cipster Caster
Però adesso basta con ‘sta storia di Paul Walker raga, cioè non è che ogni volta che salta fuori il suo nome bisogna per forza sottolineare se era un cane o uno simpatico. È morto, è stato fatto il R.i.p. dalla redazione, a qualcuno è dispiaciuto, a qualcuno no e a qualcuno ha fatto addirittura piacere (ciao ciobin).
Io direi basta.
Il film non l’ho mai visto anche se mi son sparato tutto D.C. in superfotta (massacratemi senza pietà) manco fosse B.B e quindi Joshua mi sta parecchio simpa, però….mai avuta voglia di vederlo. Magari ci provo in ‘sti giorni.
@Redazione/Nanni
Finalmente il BR di the raid è nelle mie mani cazzo! Complimenti di nuovo per questa incursione nell’home video, mi sto bullando con tutti da ieri. In settimana ennesima visione, ma questa volta con amici da indottrinare duramente, perché i miserabili non li guardano i film coi subs…devo diffondere il verbo. Domani lo presto a mio padre, true story.
Nanni come mai non hai scritto qualcosa di nuovo per l’inserto? Cioè sia chiaro, la rece è comunque perfetta e fomenta tantissimo…solo curiosità.
Bravissimi a tutti ancora <3
Una cosa è dire
“era un po’ il Luca Antonini del cinema: un gregario non particolarmente talentuoso ma totalmente dedito alla causa e con una vita pubblica così modesta e sotto le righe da ispirare necessariamente simpatia”
e ci sta anche dire “era un attore di merda”
e persino “lo detestavo come attore quello stronzo”
Quello che, a mio modestissimo avviso, denota indiscutibile coglionaggine e mediocrità è dire cose tipo “non importa come, l’importante è che si sia tolto dal cazzo” oppure “”
nessun hater e nessun fanboy, il discrimen qui è solo tra chi applica il buon gusto e che fa il “figo-cinico-che-a-me-non-me-ne-frega-un-cazzo” ben nascosto dietro allo schermo di un pc.
poi, oh, il sito non lo gestisco io, sentiti pure libero di scrivere tutte le cagate che vuoi. se sei così “figo/cinico” sopporterai anche che una cospicua percentuale di fancalcisti ti consideri un povero pirla
cordialmente
@Nanni: Il “spalare merda” era riferito a Calvin, non all’articolo. Difatti ho scritto “tra i commenti”. Capisco il lutto e la fretta di difendersi, ma se non hai nemmeno la capacità di comprensione di un testo che ha un bambinodi terza eelementare, allora megli che ti prendi una pausa e smetti di commentare per un po’, non sei piú in te.
Ma lo piazza il dettaglio frizione-cambio-acceleratore nell’inseguimento? No, perché poi in FF e xXx lo mette.
Comunque questo per me non era malaccio ai tempi. Probabilmente tirava il finale un po’ per le lunghe e il duello non è che te lo aspettavi. Specie dopo che a lui lo rincoglionivano in manicomio.
Il semi calvo dawson, dopo quella serie di finti adolescenti verbosi, credo abbia fatto soltanto il video con ke$ha
Non ho capito, quando avrei spalato merda su Paul Walker? Forse ti riferisci ad alcuni commenti al post “RIP”? Non era meglio se commentavi li’?
Boh, io l’ho visto più o meno nel 2003, avevo già passato i 30 da un po’, sarà per questo che The SKulls mi ha fatto cacare? Era un periodo che affittavo qualunque cosa uscisse dal videobank.
La rece è buona come sempre, il film lo ricordo soddisfacente come una lettura della gazzettadellosport al cesso in seduta mattutina. Ti intrattiene un minimo, se non proprio non potevi fare nient’altro.
Secondo me tutti voi che ve lo siete goduto all’epoca siete nati dotpo l’82… FYI, Dawson interpreta se stesso in “Don’t trust the bitch in apartment 9” o qualcosa del genere.
La rece è equilibrata però c’è un passaggio che ha urtato la mia sensibilità e spero venga ritrattato, perché ci sono molte persone che condividono i miei sentimenti e non è bello calpestarli con tanta leggerezza.
Katie Holmes non è MAI STATA cessa.
@Calvin: può darsi
ok Xxx e Asia Argento e Vin Diesel impellicciato come un pappone russo… ma The Skulls non mi è piaciuto, anche se son nato dopo l’82. Il plot è pure intrigante, ma secondo me realizzato maluccio.
cmq EPICO Petersen http://www.youtube.com/watch?v=JHWyy8LReXQ
@marco: la tua obiezione non quadra nel momento in cui tu parli al plurale e fino a quel momento aveva commentato solo Calvin. Per cui ho ripassato la lezione imparata in terza elementare sul concetto di “plurale” e, siccome non vedevo altro che il commento di Calvin e l’articolo di Stanlio, ho pensato ti riferissi a entrambi.
@Darkskywriter: Meno male che lo fai notare, incominciavo a temere di essere l’unica a ritenerla una gran figa (stessa sensazione avuta un po’ di tempo fa a proposito della Aniston).
Di tutta la cricca dei telefilm anni novanta-inizio duemila, l unica che ce l ha fatta e’ michelle williams che sta avendo una carriera della madonna, pur senza titoli calciabili
Ho letto la recensione ed un paio di commenti in velocità. Sulla recensione concordo, film godibile e quasi sottovalutato (il cui pregio maggiore è di non essere come i due sequel che però è allo stesso tempo il suo peggior difetto, i due sequel sono davvero terribili) su alcuni commenti un po’ meno.
Basta buonismo siamo calcisti (e seppur prematura la dipartita del nostro cartonato preferito è comunque avvenuta in pieno stile 400 calci e soprattutto f&f, e per questo ancora più meritevole di rispetto), il paragone con il giovane Antonini é geniale e soprattutto un po’ di coerenza.
Di old boy ne parliamo prima o poi?
Ragazzi, vi voglio bene, sono felice che concordiate con il mio giudizio sul film, dite tante cose giuste e interessanti ma: Katie Holmes è racchia, su, fate i bravi, sono disposto a confrontarmi con voi su tutto ma non sul dato di fatto che Gambestorte Fazzastorta Ilmostrodellalagunanera Holmes sia cessa.
Poi io trovo che anche Michelle Williams, per stare in tema Dosonscric, sia bruttina, ma forse questo non c’entra.
Comunque per la cronaca e per rispondere a Calvin io me lo sono goduto più lo scorso weekend che l’ho riguardato rispetto a quando lo vidi al tempo, forse perché nella sua generica mediocrità ci sono comunque momenti che meritano. Cioè, ribadisco: l’inseguimento in macchina senza colonna sonora (speravo che qualcuno mi seguisse in questa perversione) è una FIGATA. E credo che anche il duello finale lo sia, nel suo essere un assoluto e imprevedibile delirio.
Allora, ho verificato la cosa dell’inseguimento ed effettivamente c’è la sequenza della cambiata. Per stabilire se possa diventare un marchio di fabbrica di cohen bisognerebbe rivedere pure stealth e la mummia, ma ho i miei dubbi.
Che poi è una cosa che i F&F si son portati dietro pure con gli altri registi, anche se non ho mai capito cazzo continuano a buttare dentro marce alte che mica stavano andando in terza fino a quel momento
@Stanlio: l’hai vista la williams in sex list?
Comunque sulla Holmes ammetto che è un tipo particolare (che a me piace un sacco) ma da qui a dire cessa… cessa sarà tori spelling…
Il film non l’ho visto e m’avete incuriosito abbastanza da spingermi a recuperarlo, ma…CALEB MANDRAKE?? Really? CALEB MANDRAKE
@Alex9: no nel senso che ero concentrato al 100% su Anna Faris che è una delle mie perversioni.
COMUNQUE preferirei farmi Tori Spelling che Katie Holmes. Tori Spelling se va tutto bene mi trova pure un lavoro tramite il padre, Katie Holmes c’ha la vagina di Scientology.
Stanlio se lo fai diventi un’eroe http://cdn1.stbm.it/invidia/gallery/foto_gallery/vip/tori-spelling-la-celebre-donna-di-beverly-hills-90210/tori-spelling-faccia-gonfia.jpeg?-3600
Vabbe’ ma è Skyler White dopo un po’ di botox!
OK mi hai convinto, decisamente meglio puntare su lei, giusto?
oddio sto lacrimando sangue… ho iniziato una cosa che non avrei dovuto
@Stanlio: Hai ragione! (come sempre…). Tranne che sulla holmes
@Steven Senegal: vedere Stealth può avere senso per chi si sta facendo una rassegna su Rob Cohen o Jamie Foxx (o Jessica Biel per qualche ragione), ma rivederlo richiederebbe uno spirito di abnegazione per la causa eccessivo. Ho chiesto all’Internet se gli aerei hanno le marce e mi ha detto di no. Ora è vero che Stealth è tutto meno che un documentario, ma assumiamo che Cohen abbia avuto almeno un po’ di sobrietà e chiudiamola qui.
Maduuuu che cazz è successo alla Holmes?
Anche io ero abbastanza team Katie.
Cmq pochi cazzi la più figa è Brenda di BH
@stanlio ue la holmes in quella foto somiglia a mia nonna, le mancano solo gli occhiali
@Zambo: ho rivisto due settimane fa xXx e ti posso garantire che la sobrietà è morta lì
Della Holmes ricordo due zinne niente male nel film quello che avete recensito da queste parti qualche tempo fa, quello con Keanu e Cheit Blanshe’.
@Stanlio
guarda sei scorrettissimo, come se stessimo parlando di Scarlett Johansson e per sostenere che è una cozza uno postasse la foto dove ha la cellulite sulle chiappe… che poi a ben vedere il botox e la cellulite sono dati oggettivi, mentre lì Katie ha solo la faccia stanchina e chi l’ha fotografata in quel momento è una persona molto brutta e merita che la reflex gli cada in un tombino trascinando giù anche lui con la tracolla
aggiungo che per me quando Katie esce le tette in The Gift è una delle scene più belle di uscita tette del cinema tutto (nota superflua: il film no), e se potessi farlo mi porterei l’internet a casa per evitare che la gente esprima opinioni diverse in merito
@Dembo: molto meglio kelly…
Cazzo che mostri!!
A me i creed piacciono però…
Io me lo ricordo tutto sommato passabile, classico filmetto di fine anni 90 inizio 2000.
Dell’accoppiata Paul/Dawson Creek ricordo con più affetto Varsity Blues (siamo in quegli anni eh)! Grandissssssimo film col cattivissimo Jon Voight.
Per restare in tema ex Dawson, direi anche un nuovamente grandissimo Van der Beek in Le Regole dell’Attrazione.
Cmq Walker sti film(etti) li centrava in pieno!
Eh, no cazzo !
Adesso dovete proprio starmi a sentire branco di democristiani del cazzo.
Grazie ai commenti di Dembo e Mezza Segal ho finalmente compreso perché mi avete insultato tanto. Cioè, secondo VOI, quello che ho scritto su PeeWee Walker l’ho scritto perché mi faceva piacere saperlo morto. Oppure perché, indipendentemente da questo, faceva fico scriverlo.
Ma allora siete dei SOMARI !
È tutto assolutamente FALSO.
Io ho solo fatto una battuta sul suo essere un attore di merda, e l’ho portata all’estremo. Il mio “non importa come” è solo cinismo allo stato puro, è soltanto l’estensione di quello che aveva scritto Nanni e di tutti voi che gli siete andati dietro con battute a cazzo di cane. Non c’è nessuna differenza rispetto alle vostre battute da vecchi democristiani morti dentro, se non il moralismo da gesuiti infami che vi contraddistingue. Se voi ci avete visto molto di più è solo perché VOI siete delle merde umane che hanno gioito VERAMENTE per la morte di quel ragazzo e avete usato me come capro espiatorio. Certo, è comodo dare la colpa a me come mostro mentre voi vi divertire a sfottere il cadavere ancora caldo con tutte queste battutine che nel vostro cervellino marcio sono innocue.
Ma questo gioco è evidente, ed è sporco. Raddoppiate le pillole per il cervello, va.
Alla faccia dell’ipocrisia da vecchia DC, siete un branco di stronzi cagati da un cane malato.
A questo punto la cena-raduno dei 400 Somari è ancora più necessaria per poterci confrontare di persona e non più stando soltanto dietro ad un Pc (Mi hai sentito mezza seagal ?). Il mio intervento sarà proprio su PeeWee.
Cordialmente, Ciobin Cipster McChopper
Grande Capo Estiqaatsi non capisce attinenza con “ipocrisia da vecchia DC”, né comprende significato “capro espiatorio”, ma suggerisce a uomo bianco with a shotgun assunzione:
– Tavor 1 mg compresse, due volte al giorno
– Zyprexa 5 Mg Compresse Rivestite, dopo ogni pasto
Ripassi tra una settimana, vedrà che va meglio!
La Holmes l’ho sempre trovata un cesso a pedali (quindi sono con Stanlio) di cui facevo un imitazione che faceva molto ridere gli amici. Lei e Dawson dovevano morire male. Non capivo perché tutti la volessero invece di bombarsi tranquillamente Michelle Williams che, secondo me, è un gran bel pezzo (e quì non sono con Stanlio).Comunque Dawson si è preso molto in giro in bla bla Apartment 23 dove mi faceva ridere. Solo lui. Anche se la Ritter è bona. Ma sto divagando. Su O.C., rispondendo a Schiaffi, Adam Brody qualcosetta l’ha rimediata e Rachel Bilson (bona) ha una serie tutta sua che però fa schifo al cazzo.
Finita la lista dei casi umani posso dire che io questo film lo ricordo carino. Quei film di cui 10 anni dopo ricordi solo qualche sequenza e che a raccontarlo dici “quel film con quello la di dosoncreek che non era doson ma quello ciccio”. Quindi vuol dire che non era una cagata. La recensione mi pare giusta e, aggiungo, molto divertente in alcuni passaggi.
Quando Stanlio nei commenti ha chiamato cartonato “Pouuocca” mi son piegato dal ridere.
Scusate leggo solo ora.
@ciobin: quindi non mi stimi piu’?
@dembo: non e’ stata una scelta mia, mi hanno chiesto direttamente se potevano pubblicare la mia rece
@Nannibellula Certo che ti stimo, resti il mio critico cinematografico di riferimento. Ti ho soltanto un po’ ridimensionato a ragion veduta.
Cordialmente, Ciobin Cipster WestWeinsteiger
Negli anni l ho visto distrattamente più volte, ieri ce stato l ennesimo passaggio su MTV e dato che in tv non c era una mazza me lo soNo rivisto con piu attenzione. Confezione televisiva mediocre a partire da una fotografia che pare veramente quella di un settimo cielo o Dawson Creek, la regia in generale pare quella di un film tv ( ma magari lo è, non ne ho idea), inspiegabilmente il film tiene botta decentemente e l interesse con la visione cresce.