Che cos’è la #400tv?

@freakologie yes. Ogni tot ci s guarda film giusti coi @i400calci e gli amici della #400tv commentando tutti insieme

— vespertime (@vespertime) 1 Luglio 2014

Perfetto, siete preparati, andiamo avanti: cos’è la #400tv Pro? Martedì sera è stato questo:

ehi ci sono anche io! pronti per vedere l’ultimo dominatore dell’aria #400tv

— Biscott Adkins (@_Biscott) 1 Luglio 2014

No, scusate, c’è confusione nell’aria. Dicevamo, martedì sera è stato questo:

comunque dove stiamo andando non c’è bisogno di strade #400tv

— kaw (@snakehater) 1 Luglio 2014

Uff, perdonate, intendevo dire che è stato questo:

Peccato che a bordo dell’autoastronave non ci sia un Canuomo #400tv

— Darkskywriter (@darkskywriter) 1 Luglio 2014

Per farla breve: tutti insieme abbiamo scoperto, rivedendolo dopo un paio di decenni, che Giochi Stellari, diretto da Michael Myers di Halloween, classico anni Ottanta che sta lì al fianco di Tron, Navigator e War Games nella lista dei capolavori imprescindibili della sci-fi post-Star Wars, è il film da cui nasce tutto:

@snakehater tutto nasce con #GiochiStellari c’è poco da fare #400tv

— Luigi (@il_guru) 1 Luglio 2014

Chi lo vedeva da bambino lo ricorda come “quel film dove se sei bravo ai videogiochi poi chiavi”, in una versione finalmente legal del decisamente più infantile The Wizard. Inutile far finta di nulla, Giochi Stellari è un coacervo di idee e intuizioni in cui succede più o meno di tutto ma il motivo per cui si è impresso a fuoco nell’immaginario collettivo di una generazione è perché, a modo suo, nobilitava la figura del videogiocatore da bar, liberandola (forse) dell’aura di sfiga che l’ha sempre circondata. Non solo: oltre a essere un’accorata apologia di tutti coloro che da bambini preferivano i cabinati alla figa

Se non era per lei comunque lui avrebbe continuato a preferire i cabinati alla figa. #400tv

— vespertime (@vespertime) 1 Luglio 2014

è anche un film che parla direttamente ai suddetti soggetti, e riesce come pochi altri a rendere tangibile il sense of wonder che per un videogiocatore ha sempre accompagnato una partita ai giochini elettronici – a maggior ragione se da bar, quindi per definizione irraggiungibili (se avevate un amico con in casa un coin-op mi potreste dire il suo nome che lo cerco e gli rompo le tibie?), macchine delle meraviglie alle quali si versava un obolo sacrificale in cambio di qualche minuto di perfetta evasione.

Perché Alex, il nostro protagonista, ai videogiochi è bravone, ma talmente bravone che persino il suo paesino del cazzo in mezzo al nulla della periferia americana

Ma il nostro protagonista vive in un trailer park? Ma che davero? #400tv

— cate (@catekaze) 1 Luglio 2014

impazzisce quando riesce a migliorare il suo punteggio di “stronavi spiaccicate” nello splendido e avveniristico The Last Starfighter

#400tv se in villeggiatura qualcuno fosse andato in bocciofila ad annunciare un record da sala giochi avrebbe guadagnato bottiglie in faccia

— Paolo (@paolorafaele) 1 Luglio 2014

Dopodiché il record spaziale attira l’attenzione di un’organizzazione interstellare che addestra piloti da schierare contro l’armata del cattivissimo Xur, e Alex viene reclutato dal guascone e sessualmente ambiguo Centauri, un uomo il cui nome di battesimo è un sostantivo plurale.

Ma se faccio il record a Candy Crush secondo voi arriva Centauri per farmi diventare magazziniere alla Haribo? #400tv

— Figures in action (@Figureinaction) 1 Luglio 2014

Un tweet come quello qui sopra, e come un miliardo di altri che avete mandato, bravi, siamo stati tra gli hashtag popolari anche se la dannatissima Belgio – Stati Uniti ci ha deprivato del primo posto, dimostra quanto l’idea dietro a The Last Starfighter, a distanza di 30 anni dall’uscita, abbia ancora una potenza suggestiva difficilmente eguagliabile – vederlo per la prima volta all’età di dieci anni, azzardo, avrebbe ancora oggi lo stesso impatto di un Jurassic Park che ha convinto un sacco di gente a studiare i dinosauri, o di un Indiana Jones che ha fatto impennare le iscrizioni alle facoltà di archeologia. Merito dei videogiochi? Merito dei videogiochi.

@theSlaveX: “Ti faccio la bolla” “Ti batto il mostro” poi muore appena prende il joystick, ragazzino di merda già al minuto 5 #400tv

— SlaveX (@theSlaveX) 1 Luglio 2014

Poi per il resto della vita ti illuderai che diventare un asso dei videogame ti farà acclamare come un eroe da tutta la comunità #400tv

— Darkskywriter (@darkskywriter) 1 Luglio 2014

Comunque io a World of Warcraft non facevo che raidare l’antro di Onixya e ancora nessuno da Azeroth mi ha chiamato. #400tv #momentonerd

— pilloledicinema (@pilloledicinema) 1 Luglio 2014

Forse è anche per questo («Perché a lui sì e a me no?!!!!1111!») che, coin-op a parte, Giochi Stellari è stato, vado a memoria, il primo caso di #400tv in cui il protagonista lo si odia con violenza. Altro che identificazione. Siamo gamer, siamo competitivi, siamo sempre meglio di chi sta giocando, e l’abbiamo dimostrato.

OMG ALEX U FOOKIN N00B GIT GUD OR GIT REKT TRYIN PLS SCRUB LERN 2 PLAY LELELELEL #400tv #centauri

— Stanlio Kubrick (@StanlioKubrick) 1 Luglio 2014

Ridurre Giochi Stellari a questo, però, sarebbe, uhm, riduttivo?, perché ripetizioni a parte c’è una tale sequela di sequenze fighissime (o divertentissime, anche) che raramente ricordo una #400tv così varia in termini di contenuti. C’è chi si è innamorato del clone di Alex, spedito sulla Terra per prenderne il posto quando lui finisce nello spazio a combattere i cattivi, e ha azzardato che fosse meglio del protagonista, nonostante fossero interpretati DALLO STESSO ATTORE:

A me piace di piu’ il simuloid! Facciamo un team? #400tv

— Giulia Ghiani (@holden1101) 1 Luglio 2014

Solidarietà al simuloide: non solo ti tocca vivere al posto di Alex in quel ridente paesello, ma rischi pure che ti ammazzino! #400tv

— Luigi (@il_guru) 1 Luglio 2014

@holden1101 io ci sto e concordo. #teamsimuloidisbetter #400tv

— cate (@catekaze) 1 Luglio 2014

Alex è meglio che non torna… Il simuloide l’ha sputtanato in ogni modo ormai… #GiochiStellari #400tv

— moviemicroreview® (@moviemicrorw) 1 Luglio 2014

Chi ha notato tutti quei dettagli che poi sarebbero stati, ehm, “ripresi” in opere successive e di maggiore successo:

Ma ora ritorna al futuro? #400tv

— Figures in action (@Figureinaction) 1 Luglio 2014

i mean, whaaaaaat #400tv pic.twitter.com/DKuMdYPQqt

— kaw (@snakehater) 1 Luglio 2014

Why not Zoidberg? #400tv

— Cristina (@banshee_c) 1 Luglio 2014

#400tv alieni pelati predating #Minbari #okammettiamolo

— affro (@affro) 1 Luglio 2014

Ecco da dove arrivava il mega direttore galattico (appunto). #400tv pic.twitter.com/GArvkXxW4G

— Figures in action (@Figureinaction) 1 Luglio 2014

Sapete cosa? Che a ripensarci a mente lucida Giochi Stellari potrebbe avere più ritmo, carbura molto tardi, oscilla troppo spesso tra la space opera e la commedia degli equivoci con l’alieno che si finge umano ma non sa comportarsi da tale e quindi fa le figuracce. C’è molta meno azione di quanta ve ne ricordavate da bambini, né esteticamente o registicamente ha guizzi tali da farsi ricordare. Insomma, per dirla alla brutta,

Se fosse uscito al giorno d’oggi starebbero tutti a dire “AO UN ORA DI FILM E ANCORA NON SI SPARANO CON LE ASTRONAVI”. #400tv

— vespertime (@vespertime) 1 Luglio 2014

E quindi vi domando: ve ne frega qualcosa? Ve ne siete accorti mentre guardavamo il film? Avete sentito il peso dei minuti e la noia avanzare, oppure vi siete sentiti come quando, vent’anni fa, insieme agli amichetti delle elementari vi siedevate davanti a un CRT a guardare Giochi Stellari e a immaginare quanto sarebbe stato bello che anche la vostra vita potesse cambiare di colpo, e il senso di inadeguatezza che si accompagnava al vostro preferire Super Mario al calcio in giardino potesse svanire nel nulla, sostituito dalla fierezza per i vostri talenti il cui valore viene finalmente riconosciuto e dall’eccitazione provocata da una nuova, decisamente inaspettata avventura spaziale?

Comunque Giochi Stellari era il sogno di ogni bambino fatto a film. #400tv

— Figures in action (@Figureinaction) 1 Luglio 2014

Appunto.
E con Giochi Stellari, dunque, chiudiamo la nostra rassegna dedicata alla più Grande Annata Cinematografica Mondiale Totale di Sempre, e non ci torneremo mai più.

O FORSE NO?

FORSE LA RASSEGNA È FINITA (out, kaputt, over, raus, lukaku) MA LO SPECIALE 1984 NO?
FORSE TORNEREMO IN QUALCHE MODO A PARLARE DELL’ANNO CHE CAMBIÒ IL CINEMA?
CHIEDEREMO UN PARERE AI POSTERI E VI SAPREMO DIRE CON CERTEZZA.