Fino a qualche giorno fa ero qui:
Ho lasciato a casa i gatti
Ho abbandonato Lemmy
E sono andato a camminare e assumere quantità industriali di burro fuso
E ho persino assunto liquido seminale zuccherato
Ma soprattutto, siccome tra i monti ha piovuto durissimo, ho visto un casino di films!
E siccome il bello di avere un blogghino è che ci posso sbattere dentro quello che voglio, posso anche ammettere candidamente che tre quarti di questi mi potrebbero far radiare dai Calci in tempo zero. Per cui fatemi il favore di non dire al Capo che ho scritto questa cosa, tenetevi tutto per voi, serbatelo come un segreto di Sarajevo. E fatemi fare una roba che non facevo da anni: fare la lista commentata brevemente di tutta la roba che ho visto nell’ultimo mese, giusto per fare un po’ di ordine e darvi modo di sfogarvi contro di me, contro il cinema italiano e contro tutto ciò che non è calcistico.
Perché sì, ho visto dei film del cinema italiano. Parto da quelli. Parto da
SMETTO QUANDO VOGLIO
Quello che ci avevano detto “il Breaking Bad italiano”, no? E al di là dello spunto, che in effetti ricorda quella serie là (gente disperata che si mette a produrre e spacciare droga e finisce per scontrarsi con i veri signori della stupefacenza), il film porta chiaramente lo stigma del fatto di venire più o meno collateralmente dalla cricca di Boris. È carino, non un capolavoro, divertente, non da scompisciarsi, amarissimo e inevitabile, ma con una sua distorta morale che a modo suo premia i buoni e punisce davvero solo i più stronzi. È ben girato e quasi ben recitato, con qualche personaggio che si diverte troppo con la sua macchietta e ne esagera la carica turale. Si lascia però più che guardare.
BENVENUTO PRESIDENTE
Raga ho visto un film di Bisio, mi sa il primo che vedo e che apprezzo dai tempi di Asini, di cui questo è di fatto una riproposizione ambientata al Quirinale: il solito scontro tra villico genuino e l’artificiosità e disonestà delle istituzioni, le gags spassose del rozzo alle prese con il protocollo, buonismo un tanto al chilo distribuito equamente su ogni superficie, Kasia Smutniak figa da far schifo. È quel tipo di commedia italiana garbata anche negli eccessi che se non vi dispiacciono le commedie all’italiana garbate anche negli eccessi intrattiene alla grandissima.
IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE
È tipo Forrest Gump ma con un vecchietto rincoglionito che ruba 50 milioni di soldi svedesi e comincia a fuggire dai nazisti che li vogliono recuperare, intervallando la sua fuga con flashback della sua bizzarra esistenza. Senza spoiler, la sua bizzarra esistenza comprende Franco (il dittatore), Stalin (anche lui), Roosevelt e la passione del protagonista per il far saltare in aria le cose. C’è quella certa aria di degrado e disagio che associo automaticamente a un film nordico, un sacco di esplosioni, una progressione di eventi catastrofica e improbabile e che si appoggia, come già capitava in Forrest Gump, su una semplice massima che la mamma del protagonista gli rivelò prima di morire: non preoccuparti troppo di quello che succederà, tu limitati a vivere e le cose si aggiustano da sole. Atarassia, cinismo, dentiere e bombe. Consigliato.
LUCY
Ne scrivevo stamattina su Facebook e quindi mi limito al copincolla:
LUCY è un film incredibile. Non mi aspetterei così poco senso della vergogna cinematografica da Uwe Boll, figuriamoci da uno che se la mena come Besson.
E invece all’urlo di «abbiamo tirato il minuto 11, da ora in avanti VALE TUTTO!», il signor francese dei Minimei tira in piedi la storia più squinternata, sbilenca e insensata che il cinema dell’azione e della fantascienza (a modo suo) abbia prodotto negli ultimi ALMENO decenni.
Il finale in particolare è roba da intossicati che sniffano colla dai sacchetti.
Non vedevo una cosa così sbagliatamente giusta da un bel po’.
THE IMITATION GAME
L’effetto beautifulmind è forte in questo film: il genio autistico pazzo scollegato dalla società che ha rivelazioni e intuizioni geniali fissando il vuoto con occhi intenti, una certa sadica soddisfazione nello scavare in debolezze e fragilità caratteriali di una figura nota ma che di pubblico ha (aveva, immagino) ben poco, tanti ingranaggi che girano e tanti numeri che ballano a far vedere che si sta creando LA SCIENZA, Benedict Cumberbatch che in pratica fa Sherlock, qualche sporadico ma non decisivo accenno alla questione dell’omosessualità che è di fatto la cornice intorno alla storia di Enigma, regia di classe ma prevedibile come un passaggio in orizzontale di Montolivo. In più, sono aprioristicamente prevenuto su un film che nel cast infila Keira Knightley e Matthew Goode.
GLI ICSMEN QUELLI DEGLI ANNI SETTANTA
Oh, a me hanno fatto impazzire nel modo che mi aspetto da dei film con i supereroi. Non sono un lettore di fumetti, non ho mai letto una storia degli Icsmen né di Batman né di Superman né mai toccato un albo Marvel o DC in vita mia, per cui la mia percezione del “film tratto da fumetto di supereroi” prevede che detto film contenga grandi esplosioni (in senso lato), grandi scene d’azione, ogni tanto qualche chiacchiera tra personaggi sul tema “c’abbiamo i superpoteri”, un supercattivo che spiega ogni sua singola mossa come se fosse un’audioguida al museo, nessuna vergogna per gli attori nel mantenere un’espressione serissima anche con addosso la scatola di un panettone. Sono stato accontentato, in più Rose Byrne è una fregna senza giustificazioni, ho capito più o meno tutto quello che è successo e soprattutto sono un grande fan della modalità polpettone, quella che prevede pigliare mille personaggi più o meno noti e sbatterli tutti insieme nello stesso film, facendogli fare vari gradi di figate a seconda della loro importanza. La scena di Cosochecorreveloce in Days of Future Past è (insieme alla crisi dei missili di Cuba, in effetti) l’emblema di quello che la mia mente vergine di fumetti veri si aspetta da un film di fumetti: casino, divertimento, cose pazze geniali e follette.
Certo, parlassero di meno e si menassero di più non sarebbe male, non perché non dicano cose interessanti (anche se le tematiche sono un po’ sempre quelle presenti in ogni film sugli X-Men, e immagino anche in molti fumetti a questo punto?), ma perché alla decima volta che Magnender o il professor McAvoy ripetono LO STESSO CONCETTO un po’ c’avevo voglia di pigliarli a schiaffi. Forse è a uso e consumo di chi si sintonizza a metà film, tipo nelle telenovele che dopo ogni pubblicità c’è il personaggio che fa il rispiegone da capo?
Comunque sposerò Zoe Kravitz.
THE TO DO LIST
In pratica a una certa c’è Aubrey Plaza che si masturba e nonostante questo riesce a essere la scena meno sexy che abbia mai visto dai tempi della scena di sesso in Watchmen. È un film, diciamo così, molto fuori target per me, che l’ho visto solo perché sapevo che a una certa c’è Aubrey Plaza che si masturba. Il contorno è comunque divertente se siete il tipo di persona a cui piacciono questi film o se siete Quantum, e siccome io, lo ammetto, sono un po’ Quantum, mi sono ragionevolmente divertito.
Per chi se lo chiedesse, la storia è che Aubrey Plaza è una nerd secchiona asociale (ma dai) che prima di andare al college vuole scoprire il sesso in tutte le sue sfumature, e quindi fa una lista di robe da provare tipo TEABAGGING o PEARL NECKLACE. È in realtà tutto molto meno sessualmente bollente di quel che sembri.
THIS IS THE END
OK, era una ri-visione, la terza credo. Cazzo volete, mi andava. Il mio giudizio è invariato rispetto alle prime due volte: capolavoro incredibile e inaspettato, che un fancalcista dovrebbe spararsi per vari motivi. Non ultimo dei quali il fatto che quando ‘sti scemi decidono di inserire sequenze che omaggiano questo o quell’altro genere/film storico (ci sono parti da found footage, altre da monster movie, ammicchi a Emmerich, citazioni di L’esorcista per restare solo nell’ovvio) lo fanno con un sacco di amore e genuino divertimento. Un meta-film dove James Franco fa James Franco e c’è la fine del mondo non dovrebbe avere alcun diritto di essere così sinceramente divertente e privo di qualsiasi ammicco ironico/rotture della quarta parete.
Il fatto che lo sia dimostra che quando sei fatto ti viene tutto meglio.
QUESTO FILM QUI
Non è che ho solo rivisto Blues Brothers, quello avviene comunque piuttosto spesso.
No, è che l’ho fatto seguire dalla ri-visione, dopo anni, di Blues Brothers 2000, perché la signora Kubrick non l’aveva mai visto e non si fidava quando le dicevo che è una MERDA SENZA PARAGONI. Indovinate un po’? È una MERDA SENZA PARAGONI! Ho provato a ragionarci e a salvarlo in qualche modo: il punto è che SU CARTA la sceneggiatura dovrebbe essere a prova di bomba seppur fin troppo appoggiata al modello dell’originale. È che io mi immagino senza problemi Landis e Dan Aykroyd che scrivono “a questo punto ERYKAH BADU trasforma Elwood in uno zombie e tutti ballano musica caraibica”, poi rileggono, si danno il cinque e urlano “MAGARI POI AGGIUNGIAMO DEI VERI CAVALIERI FANTASMA NEL CIELO QUANDO SUONANO AL FESTIVAL BLUEGRASS UOOOOO!”.
Il problema è che è tutto MOSCIO, le leggende del primo film sono diventati dei residuati bellici in questo, i pezzi sono in gran parte mosci, le gag imbarazzanti, l’alchimia Aykroyd-Goodman risibile, il pezzo più interessante del mosaico uno scherzo della natura (= il bambino che balla e canta). È l’originale in minore, è l’originale raccontato dal letto di un ospizio invece che dal tavolo di una bettola. Si salva la megajam finale che però GRAZIE AL CAZZO, se prendi BB King, Bo Diddley, Eric Clapton, Steve Winwood, Dr. John, la BB Band e non ricordo chi altro, li sbatti sul palco di una magione coloniale della Louisiana e li fai suonare il blues per 20 minuti sfido che ne viene fuori una roba bella. CAPACI TUTTI COSÌ.
Sull’originale non serve che dica nulla immagino.
Sono tra l’altro sicuro che me ne stia sfuggendo almeno uno, di film che ho visto in vacanza.
Ah sì, stasera comincio Lost, che non ho mai visto.
Auguratemi buona fortuna.
lascia perdere lost, fidati di un amico, ne verrà fuori solo del nervoso.
È una questione di principio ormai, niente potrà fermarmi, neanche il buonsenso.
Che imbarazzo per Aubrey Plaza. Il film, intendo. Lei la amo alla follia ma quel film mi è sembrato fin troppo “facile e volgarotto”. Avrei preferito qualcosa di più pungente (sono una vittima di Parks and Rec)
Ti guardi tutto Lost, Stanlio? Attento all’interpretazione del Cane, il migliore tra gli attori! e poi se riesci a comprenderlo interamente, fanne un riassunto qui sui 400: io ancora non sono riuscito a capirlo!
cominciare Lost è l’esperienza televisiva più sconvolgente a cui tu andrai incontro
è aprire il vaso di Pandora
occhio, non che quel che esca da quel vaso profumi solo di roselline e violette, anzi..ma il semplice gesto di averlo aperto quel vaso ci ha permesso di percorrere una strada che ci ha portato a cose come Breaking Bad, sennò staremmo ancora qui a menarci l’uccello con CSI e E.R.
Lost è stata la prima a rendere dignità alla serie televisiva come prodotto non solo da pausa pranzo e come tale va rispettata
e poi ci sono calci notevoli (#teamSayid)
tienici aggiornati
> Lost è stata la prima a rendere dignità alla serie televisiva come prodotto non solo da pausa pranzo e come tale va rispettata
Ehi aspetta, Twin Peaks è arrivata qualche anno prima!
(anche i Soprano e The Wire tra l’altro)
(e Battlestar Galactica è cominciata nello stesso anno)
(Ma se vogliamo essere beceri, anche E.R. è arrivato prima)
I Soprano te li concedo, di Twin Peaks ho visto solo la prima stagione e con 8 puntate soltanto non mi sento in grado di dare un giudizio complessivo
In generale, la produzione HBO dei primissimi anni 2000 ha dato l’avvio all’era in cui ci troviamo: The Wire, Deadwood, I Soprano, Rome…La combinazione di libertà creativa per gli autori, budget giganteschi e capacità di recepire prima di tutti l’attuale segmentazione di mercato hanno contribuito a creare un filotto di capolavori finora mai ripetuto.
C’è chi cita anche Babylon 5, tra le serie precedenti più innovative: nonostante i colossali difetti (tra cui una prima stagione francamente inguardabile), è stata una delle prime a raccontare una storia unitaria per tre stagioni di fila. Questo succedeva nella metà degli anni ’90, in cui il concetto di “TV as a novel” non era ancora la norma.
Il merito di Lost, per quanto mi riguarda, è stato introdurmi al guardare le serie in lingua originale: in America erano una stagione avanti e io avevo troppa fotta per aspettare.
Punti per il dito puntato su Babylon 5, lo volevo fare io. Che a livello di produzione mi risulta anche una delle prime a essere partorita / gestita / supervisionata / scritta da J. Michael Straczynski, vale a dire una di quelle figure con la pagina di Wikipedia che si apre con due – tre qualifiche professionali che vanno da fumettista a sceneggiatore ad arrotino che oggi sono la norma. Tipo che se non esisteva quella serie lì, oggi non dimostravano che quel tipo di architettura narrativa a episodi si può dominare anche al cinema (nel bene o nel male)…
Ma per piacere “la prima a rendere dignità alla serie televisiva” sta grandissima cippa, se mai è proprio l’opposto… una serie come Lost che esaurisce le idee dopo la prima stagione e che da quel momento in poi va avanti a cliffhanger, supercazzole e meme su internet fino a diventare una parodia di se stessa non ha nessuna dignità. La Tv di qualità deve tutto a canali cable come HBO (prima di tutti), FX e Showtime, non certo all’ABC che è l’equivalente americano di Rai 1.
E’ vero che è stata la prima a rendere la serialità in un certo modo. Non tanto per le storie più o meno mature che si erano viste nei Sopranos o, precedentemente, in Twin Peak ma in un certo tipo di produzione si. E’ stata la prima a spendere un budget considerevole anche solo per il pilot portando la serialità, anche solo tecnicamente, molto più vicina al cinema. Al di la dei gusti di questo bisogna dargli atto.
Vorrei aggiungere anche che prima dell’ultima stagione non si vedeva NESSUNO parlarne male. Sono tutti bravi, dopo, a seguire la corrente
Lost è schifommerda. E non so manco come va a finire, per dire eh.
Stanlio non buttare il tuo tempo
Lost è il MALE ma capisco che tu voglia toccarlo con mano. Almeno dimmi che no lo guarderai tutto.
Prenderò qualche spunto, ma… Sicuro di voler iniziare Lost?
Poi il tuo blog diventerà un Lost-blog, e dovrai pure entrare con il lanciafiamme epr spazzare via i milioni di commenti spoiler che ti lasceranno così, aggratise.
Io te l’ho detto eh.
Assolutamente certo, il mio “èpassatoabbastanzatempo”metro mi dice che è il momento giusto. Finora non mi ha mai tradito, mi sono per esempio goduto Breaking Bad con tutta la calma del caso e senza il vociare dei fan, con Game of Thrones sono entrato abbastanza in ritardo da non dover subire l’ordalia, insomma it is time.
Comunque non credo ne scriverò sul blog, fondamentalmente perché non sono un serial consumer di serie della tv e quindi raramente ho cose interessanti da dire che non siano le solite banalità. Figurati per una serie come Lost sulla quale ormai è stato scritto di tutto.
Uhm… evo approfondire questa faccenda del “èpassatoabbastanzatempo”tenziometro. Il mio mi segnala ancora Breaking Bad come troppo vicino.
Comunque, una cosa che ho imparato da Lost è che è come Beautiful: non importa se chi ne legge ne ha parlato l’ultima volta nel secolo scorso, in ogni caso il fuoco della passione (???) si riaccenderà. Poi magari mi dici se è successo con quelli con cui ne hai parlato!
In ogni caso buona visione eh, io sono dell’idea che almeno fino a metà buona, se non fino alle due ultime stagioni, sia una bomba. E anche dopo, alla fine, non ha perso dignità, se penso a cosa è successo in altre situazioni del genere.
Puoi uscirne bene e puoi uscirne male, ma Lost, se si ha la pazienza di arrivare in fondo dribblando i vari maccosa, va visto.
Concordo anche sulla quota di calci in fazza e su #TeamSayid.
#TeamSayid tutta la vita.
non visto
non visto
non visto (ma del film ho la penna con la luce incorporata)
visto
non visto
visto
non visto
non visto
visto (purtroppo)
Complice il tuo endorsement sul blog mi sono recuperato la quattro e la cinque del trono di spade e ti ringrazio per le battaglie e le morti violente (tizio impalato dalla freccia ’nuff said).
non ci crederai mai, ma the to do list è nella mia to do list da circa un anno
giusto stamattina mi sono riletto una mia vecchia recensione dove nei commenti uno mi scriveva “bella recensione, Stanlio”
STREPITOSO.
Io invece mi sono letto il tuo pezzo su Barely Lethal e ho pensato «ehi, magari questo me lo sparo».
C’è qualcosa sotto.
ps. capisco la questione di principio, ma se Lost non l’hai visto fino adesso puoi continuare tranquillamente a non vederlo: ormai è superato.
pps. gli ultimi due x-men sono il top
È che mi serve una cazzatona divertente, piuttosto lunga e già conclusa per sopportare il ritorno dalle vacanze, e sinceramente, non posso sopportare l’idea che ci siano professoroni sessantenni americani che se lo sono sparato tutto per poterci scrivere dei paper mentre io sto qui che a malapena so che attori ci sono.
Blues Brothers 2000 mi sono rifiutato di vederlo. A prescindere. Non sono nemmeno sicuro che esista veramente.
“Smetto quando voglio” invece l’ho trovato molto divertente. Personaggi azzeccatissimi costantemente sopra le righe, un ritmo serrato e un’ambientazione italiota verosimile.
Per quanto riguarda Lost secondo me l’errore più grande che si possa fare è spararselo tutto d’un fiato.
Il bello di questa serie sono le seghe mentali che se ti prende ti farai senza soluzione di continuità. Io dopo ogni episodio passavo almeno due giorni ad elucubrare ipotesi e pensare a dove sarebbe andata a parare la trama.
Guardarne gli episodi senza avere il tempo di metabolizzare quello che si è appena visto corre il rischio di farti perdere buona parte del divertimento (sempre che ti piaccia farti le seghe mentali).
Le prime due stagioni sono una bomba, la terza un po’ meno, la quarta e la quinta si perdono un po’ per strada (anche a causa dello sciopero degli sceneggiatori che ha funestato quegli anni), la sesta è un unico e grosso MACCOSA. Molto emozionante se ti ci appassioni, ma pur sempre un MACCOSA.
Due appunti.
– Se sei uno di quelli che guarda più al cosa che al come resterai deluso. Molte sottotrame (e non credo di SPOILERare nulla) resteranno chiuse a metà o aperte del tutto (del resto è scritto per metà da LindeROTFL: ti aspetti veramente qualcosa di diverso?).
– Benjamin Linus MUST DIE!
– Ad un certo punto qualcuno dirà SPOILER “Dobbiamo spostare l’isola”. E la domanda che ti stai facendo come conseguenza di questa affermazione è sicuramente la domanda sbagliata. >:D
(avevo detto due appunti e ho fatto tre. Che faccio, lascio?)
Nanni chiudi sto blog perDio
…Prima di superare i commenti di Fury Road
impossibile
anche io sono rimasta bloccata dalla pioggia in montagne e per l’occasione ho iniziato sons of anarchy che continuerò anche se mi sembra un pò loffia..
comunque, pensavo di essere l’unica sbeffeggiata per non aver mai visto lost.
ne resterà soltanto uno?
boh…forse prima o poi me la vedo.
per quanto rigurada i film che hai elencato mi sembra di averli visti tutti tranne quello con bisio e quello sulla lista e credo che non li recupererò. magari mi vedo ancora THIS IS THE END.
Ecco, come sempre questa è la mia donna.
Non desistere Anna, continua, SOA è un prodottino che si, si perde ogni tanto qui e là, ma nell’insieme ha unità e un crescendo di violenza e caduta libera nel nero più nero come pochi.
In caso, se hai voglia recupera anche The Shield, che è datato ma lascia fare.
E poi scusate, non voglio fare la solita donnetta, ma qui #teamchiappe vince, e Hunnam è generoso e almeno 4 o 5 volte a stagione le esce con dovizia di inquadratura. Alla faccia delle tette della Daddario.
#teamchiappe tutta la vita
Io vi batto. A me Lost non è nemmeno mai piaciuto. Più che altro mi sembrava un mettere misteri su misteri su flashback/flashfoward un po’ ad minchiam.
Penso di avere capito fin dalla prima serie che si sarebbe finito a muzzo perché si era accumulata troppa roba da spiegare. Ho visto serial decisamente migliori
Anche io non ho mai visto lost. Come pure titanic. E continuerò così
Per fortuna che quando sono andato io c’era il sole!
SQV è una buonissima commedia che ha tutti i pregi che Stanlio evidenzia, Lucy è una merda. A proposito raghi, si parla sempre di quanto sia pacco il cinema italian, poi esce un bel film di genere come “Perez.” e non se lo fila nessuno. Se vi piacciono le tinte noir filate a recuperarlo raghi, è un signor film con una confezione assolutamente competitivo con le altre produzioni europee.
https://www.youtube.com/watch?v=HsXRKgzs1Kk BANG
Tra le tante vaccate viste quest’estate, la peggiore di tutte e’ Trainwreck, il film di Judd Apatow con Amy Shumer, che a quanto pare e’ la “new comedic sensation” negli USA. Il film fa cagare oltre i livelli di guardia, e in piu’ e’ pure ipocrita nel dipingere la protagonista come la solita slut dal cuore d’oro in cerca di una redenzione sentimentale: ma questo e’ un po’ il problema di Apatow tutto, alla fine sembra che il matrimonio risolva tutti i problemi. Diretto e montato malissimo, e non fa’ nemmeno ridere. Scusate lo sfogo…
Non vedo abbastanza affetto per il Centenario. Un film dove Forrest Gump ottuagenario nei primi 10 minuti di film fa esplodere una volpe per vendicare la morte del suo gatto Molotov, con toni da Amelì a corollario di un camuffamento da crime story con le teste che volano… boh, il suo posto tra le eccezioni meritevoli un po’ ce l’ha…
sono d’accordo con te
Gli Icchisìmen del giorno del futuro passato sono da paura! Wolverine in versione Starsky&Hutch è valso da solo il prezzo del biglietto per il cinema, a prosposito c’è spazio per lui nel quarto capitolo degli expendables???
Lucy è un film di un oretta e venti troppo divertente.
Edoardo Leo è veramente in gamba peccato che tutti questi film italiani siano afflitti da sindrome “vorrei ma non posso o non ce la faccio proprio”.
I BB2000 lo andai a vedere al cinema ed ancora oggi mi domando perchè lo abbia fatto, perchè?
Devo vedere Imitation Game e tutto il resto bò, non sò…
Invece in tema calcista mi sono rivisto il Braccio Violento della Legge N°2, che roba gente!
Ragaz ma Spartacus merita un recupero?
SI, è divertente!
@Anna Lost nemmeno io l ho visto e non ho intenzione di cominciare adesso. SoA merita. Di loffio ci sono alcuni passaggi, specie quelli familiari del protagonista, pero’in generale sono tutti cazzuti. Da guardare in lingua originale per godersi accenti piu’o meno scozzesi, messicani, irlandesi etc. e la sigla la canticchio ancora…
ok. sono sulla strada giusta perchè i doppiaggi non mi piacciono.
allora vado avanti.
@Max sicuro la prima serie e volendo la seconda che e’il prequel. Poi muore l’attore protagonista e muore anche la serie
LOST è un MUST (ah, ah). Penso che, anche solo per una questione di cultura cinematografica-televisiva bisogna vederlo, perché è una serie di grande importanza storica e se sei un “io so solo vagamente di cosa parla” resti tagliato fuori da ogni discussione sull’argomento.
Poi, per quel che mi riguarda mi è piaciuta tantissimo: tra alti e bassi è una storia che ti prende tantissimo, e io me la sono sparata tutta d’un fiato (non una puntata alla settimana). OK, il finale è un po’ così, ma la serie nel complesso è fantastica.
Già che siamo in argomento di film-non-calciabili: poche sere fa ho visto (per un attacco di masochismo?) un film “Dear John” (con collo-tatum): lo consiglio a tutti per poter spiegare opportunamente, a chi non lo capisce, cosa è un film-non-calciabile. 105 minuti di “ma succederà qualcosa in questo film?”. Il peggio del peggio… e l’ho visto tutto! Così almeno ne posso parlar male con ragione di causa.
A me dei serial moderni e piaciuto Shield,Fringe,Supernatural,Black list anche se per me il problema e alcune hanno un’ottima prima stagione e alcune p,oi devono esagerare per tenere alto lo share mettendo scene poco logiche,esempio Casalinghe Disperate ottima prima stagione ,brutta la seconda di Babylon 5 gli episodi quasi tutti gli ha scritti Straczynski (ha scritto anche Captain Power),di film interessanti ho visto El aura,ID:A,Gattaca e Sugar e Spice (che consiglio a Quantum).
The To Do List è piaciuto molto anche a me. This Is The End capolavoro! TBB ovviamente miglior commedia di tutti i fottuti tempi. Bell’articolo/rubrica, complimenti per il coming out sui film non calcisti, non è da tutti
Si “This Is The End” assolutamente un filmone. L’avete visto “The Interview” sempre con Franco e Rogen? non arriva ai livelli di TITE ma fa ugualmente morire dalle risate.
Fanculo this is the end evviva the world’s end!
the world’s end è il campionato dei grandi. vince tutto.
The World’s End è stato il mio personale film dell’anno nel 2013 con notevole distacco da tutti gli altri, per la cronaca, come ebbi ad argomentare abbondantemente qui http://www.i400calci.com/2013/11/guida-interdisciplinare-per-fancalcisti-alla-trilogia-del-cornetto.
Peccato che franco e soci si siano fermati a “facciamola finita ” in quanto a dignità, xchè vedendo “the interviw” ho staccato dopo 30 minuti. Una zozzeria senza pari.
siamo assolutamente sullo stesso livello di comicità
Ma anche no. The interviw è una poverata senza un briciolo di gusto. Volgare fino all’osso e sgagherato. This is end è tutt’altra pasta. Ha maggiore solidità ed equlibrio fra volgarità e svolgimento della storia. Mentre uno è l’americanata cafona imbecilloide che svacca clamorosamente, l’altro è una kikka che ha una sua lucida direzione.
Bah io the interview l’ho trovato divertentissimo (senza alcun dubbio la cosa più divertente che abbia visto l’anno scorso), ma l’ho visto in inglese e non si contavano le cose che ho poi pensato fossero intraducibili.
This is the end capolavoro, soprattutto ispiratissimo.
The interview divertentissimo al pari di This is the end (se non di più) – però l’ho visto in inglese ed ex post ragionavo su quante cose fossero intraducibili in italiano.
In più The Interview è senza dubbio la migliore interpretazione di Franco.
Che bello, un altro fan come me della Rose Byrne. Se non lo hai fatto guarda Damages, non sempre perfetto ma la prima stagione é un autentico capolavoro. E c’è Glenn Close che sembra la sorella di Sly e probabilmente ha più palle di lui.
Scrivo solo per dire che ho apprezzato lo screenshot di witcher 3
@stanlio e patrik
Gatto, orso, grifone o lupo?
@Samuel: gatto, sempre armatura leggera nei vg per me.
E in tutto questo il tuo gatto per caso si chiama tommy? Perché ci vedo un riferimento fatto tutto a linee di basso e follia
@stanlio
Avevo iniziato così pure io poi sono passato a corazza e stivali gatto + guanti e pantaloni lupo, mentre adesso che sono a liv 37 e posso fare un po quello che cazzo mi pare giro direttamente in camicia
@Stanlio: Ho visto giusto ieri sera “Smetto quando voglio” e quoto al 100% la tua opinione: “È carino, non un capolavoro, divertente, non da scompisciarsi, amarissimo e inevitabile…”.
Però “Breaking Bad” non è un semplice spunto: “Smetto quando voglio” è praticamente un remake compresso in un film (solo del lato spiritoso, eh), ci sono somiglianze/adattamenti di trama enormi. Visto che ho Breaking Bad ben impresso nella memoria, guardando “Smetto quando voglio” mi sono trovato, in ogni scena, a prevedere il prossimo risvolto della trama, e ci ho azzeccato spesso. Ben fatto e divertente, in ogni caso.
non ho capito se Lucy ti è piaciuto o meno. Io ne avevo letto così male che dopo averlo visto su un bus in Estonia ho concluso con un “pensavo peggio”. Però resta lo scarto che è.
Posso fare la polemica?
A me Smetto quando voglio più che Breaking Bad ha ricordato più Weeds, che è il serial creato da Jenji Koan prima di Orange is the new Black. Fondamentalmente è la stessa storia: una signora di buona famiglia che si mette a spacciare (nel suo caso erba) per tirare avanti e poi diventa un vero e proprio business. Solo che Weeds è una commedia nera (anche se non è sublime come Orange is the new black), non un dramma sulla discesa agli inferi di una persona normale.
Ecco per me Smetto quando voglio ha ricordato Weeds
Chiuso il sincero momento polemica <3