Qui a Joel Edgerton si vuole bene. Senza se e senza ma. Gli si vuole bene anche quando fa così, figuriamoci quindi quando fa Regali da Uno Sconosciuto che è pure un film Blumhouse “pochi soldi e molto lavoro”!
Le star ripescate dal settore saldi degli uffici casting questa volta sono: Rebecca Hall e Jason Bateman nel ruolo di Evil-Bateman, il bravo ragazzo diventato bastardo (“Ti prometto un ruolo diverso se vieni per quattro spicci” – “Ci sto”). Per inciso Evil Bateman nella scala LaRochelle dell’espressività viene direttamente dopo suffering-Bateman e surprised-Bateman.
Poi ovviamente, siccome è uno serio, Joel Edgerton ci si mette anche lui, nel suo esordio alla regia ci mette la faccia. Di un altro. Parrucchino e orecchino da viscido e aria da sfigato in vacanza, si maschera con la perizia e la moderazione di un inviato di Striscia la Notizia (“Così sono più minaccioso”), quando nessuno gli aveva detto che bastava il suo look naturale. Il punto però è un altro, e cioè che l’idea dietro a tutto è vecchia e trita come poche altre, un thriller che pare uscito a forza dagli anni ‘90, riesumato dal girone dell’inferno in cui si suona la macarena tutto il giorno. Certo la carriera di Edgerton non si può dire sia decollata dopo Warrior ma non mi sembrava comunque il caso di decidere di farla finita in questo modo, andandosi a schiantare così.
Con tutta l’originalità di cui è capace, il buon Joel immagina la storia di una coppietta che arriva in una nuova casa in un nuova zona e mentre è in giro a far shopping incontra con vecchio amico di scuola di lui. Subito tutto è sospetto, con la delicatezza di un elefante viene urlato che nel loro passato c’è qualcosa di cui non si può parlare. Subito subito mi compaiono sulle labbra espressioni fatate come “hitchcokiano”, perché io a Joel voglio bene e ho gli occhi foderati di prosciutto.
Dopo un iniziale tentativo di riallacciare i contatti co l’amico di un tempo la coppia decide che Gordo (sì, si chiama così, non bastava il look da sfigato, dovevano urlarlo con un megafono dandogli un nome simile) è veramente troppo per loro e un po’ li inquieta anche, quindi Evil-Bateman gli fa un discorso del tipo “Hai rotto il cazzo di essere così viscido e inquietante, mi intristisci la Mercedes, non chiamarmi mai più”.
Gordo capisce l’antifona e comincia a stalkerare lei. Minacciata da qualcosa che non vede (“Ma amore, è tutto nella tua testa!”) e tenuta all’oscuro di cosa ci sia stato tra suo marito e questo freak di provincia nel loro passato scolastico, Rebecca Hall fa passare almeno metà film tra svenimenti e scenate, preoccupazione e cani scomparsi. Siccome il tempo vola quando ti diverti, quella parte lì dura all’incirca come due The Hateful Eight uno dopo l’altro. Ossessione, stalking e pregiudizi femminili. Regali da Uno Sconosciuto sta lì a giocare con la paura dell’essere tampinati e con il sospetto che forse nulla sia vero, che magari mi sto inventando tutto, per quelle che almeno nella mia testa sono sembrate ore e ore. Sempre senza riuscire a centrare un po’ di suspense ma fingendo che ce ne sia tantissima, che sia quasi intollerabile da quanto è tesa. “Dammi una musica piena di suspense! Di più!” – “Ma non sta accadendo niente” – “Ho detto di più!!”.
Il punto è che qui ci voleva una mano davvero solida; per fare qualcosa di interessante da una sceneggiatura così poco creativa era indispensabile lavorare senza sosta su ogni scena. Se proprio abbiamo deciso di fare un film banale, che sia almeno girato alla grande! Che almeno sappia lavorare sul proprio genere con tutti i crismi! Io ci sto a sentirmi raccontare (ANCORA) la solita storia, ma almeno che sia fatto bene. Invece andando avanti scopriamo cosa c’è nel passato e (WHOA!) colpo di scena era forse qualcun altro a minacciare e braccare i protagonisti, solo che (WHOA! WHOA!) invece forse no!
(Rumore di sedile del cinema che si chiude dopo che lo spettatore si è alzato e poi passi verso l’uscita)
Regali da Uno Sconosciuto ha il braccino corto, non osa niente e si limita a mettere in scena la sceneggiatura, come se avesse chissà che grande script! Così saltano qui fuori gli ovvi limiti del metodo-Blum. Fondato sull’uso di straordinari mestieranti messi in condizione di lavorare con molte limitazioni e degli obiettivi chiari (leggi: messi a stecchetto e comandati a bacchetta), Jason Blum ha ottenuto alcuni degli horror migliori degli ultimi anni. Addirittura mettendo in quelle condizioni anche il regista-fallimento per antonomasia degli ultimi 20 anni è riuscito a rimetterlo in pista! Ma quando al volante c’è un pilota debole il risultato è dei peggiori. Detto questo, siccome Jason Blum vince sempre, il film ha incassato 50 milioni di dollari e ne è costato (come al solito) 5. Gli sfigati siamo e rimaniamo noi.
Dvd-quote:
“Le vostre VHS vi ringrazieranno!”
Jackie Lang, i400calci.com
Peccato, un pochino ci credevo. Comunque Joel ti voglio bene.
Porca troia con immensa vergogna devo ammettere che mi son fatto inculare dal trailer e da Blum e sono andato a vederlo…
Una cacata di film, è un drammone altro che thriller… Non pensavo neanche sarebbe stato recensito sui 400… Statene alla larga!!!
Uno dei film più telefonati di sempre, salvo poi magari alla fine farti credere che in realtà no…anzi…forse…comunque se ha monetizzato, bravi lorsignori, io al solito non per scelta anarchica ma per costrizione geografica comunque i miei dindi non glieli hon dati lo stesso.
na mezza ciofeca, alla fine l’ho apprezzato per quello che non fa (la prima produzione Blum in cui non usano quell’odioso espediente del cazzo da sfigati in cui a un certo punto – o sulla scena finale – il faccione del cattivo/spettro/demone/vecchio orribile di turno invade all’improvviso lo schermo facendo BUH)
Mah, a me tutto sto schifo non è sembrato, ce n’è di roba brutta in giro e lapidare questo film così mi pare un po’ eccessivo.
Non solo, e occhio allo spoiler, finisce pure male che di questi tempi è un lusso, perchè nei 90’s un thriller così sarebbe finito con il marito che prende a pistolettate lo sfigato stalker.
SPOILER
Comunque io alla fine parteggiavo per lo sfigato stalker dai… Ha fatto bene a buttarlo alla moglie di Bateman visto che cazzo gli aveva combinato in passato!
FINE SPOILER
E ribadisco che è un film da sabato sera di Rai2…
Raccontatemelo meglio che così sono ancora costretta a vederlo per capire il doppio twist carpiato telefonato.
SPOILERAZZO
Praticamente Bateman sembra il tipico bravo americano con bella moglie e bel lavoro, mentre Edgerton pare un mezzo depresso stalker. Alla fine si scopre che da ragazzino Bateman era un megabullo e aveva messo in giro voci che il suo compagno di classe Edgerton fosse frocio, rovinandogli la vita e costringendolo a cambiar città e venire anche abbandonato dai genitori mi pare. Alla fine scopri che Bateman è rimasto il buon vecchio bullo (malmena Edgerton solo perchè non ha accettato delle scuse, e mette in giro voci false per far licenziare un collega e fottergli il posto) e Edgerton spedisce un dvd (il gift del titolo) a casa di Bateman dove mostra di avergli drogato la mogliettina ed essersela ciulata. Il tutto viene visto da Bateman mentre la moglie ha appena partorito…
Veramente non merita la visione Anna, impiega meglio quell’ora e mezza di vita.
Grazie mille,Bennett. Sei un amico.
De nada. Oh poi io lo sconsiglio, ma leggendo qua i commenti pare sia piaciuto… A me ha parecchio annoiato.
d’accordo con te al 100%
joel edgerton che, nonostante la quantità di mega produzioni a cui ha preso parte, rimane sempre una specie di anonimo jeremy renner nella scala che va da “jeremy renner” a “milite ignoto”.
Qui nella parte di marco columbro
aaahah sì cazzzo, anonimo jeremy renner gli calza a pennello. e jeremy renner per me è il prototipo dell’attore anonimo…
Haha, battuta del giorno!
Vhs a manetta, è vero, però non male. Nel senso, io che sono un po’ meno sveglio la parte del primo ribaltamento anni ’90 e dell’evil Bateman m’è sembrata carina e anzi magari un messaggio di SPOILERINO per i beoni come me lo avrei messo eh Lang… Per il resto non l’ho trovato noioso e anzi la tensione a crescita lentissima con quel finale a implosione l’ho anche apprezzato. A me poi lo stalker Edgerton (anni ’90 anche nell’abbigliamento) è piaciuto.
Jackie Lang, obiettivo centrato! Si tratta di un film sostanzialmente inutile, fuori tempo massimo nello sviluppo e nelle tematiche, che piace in giro solo per una fraintesa nostalgia degli anni 90. Mi unisco ai peana su Blum, uno che capisce di cinema come industria dell’entertaiment, meglio di chiunque altro
visto na vita fa e non me lo ricordo così male…quel tipo di film che gioca con lo spettatore senza però prenderlo per culo, ogni due secondi ti aspetti che il tipo dia di matto e cominci l’home invasion, ma lui no aspetta aspetta e mette in atto un piano diverso che non ti aspetti…poi si, il climax non è di quelli roboanti, alla bruce willis è un fantasma, e non ha di certo un ritmo incalzante, però per me alla fine funziona.
non l’ho visto però dopo aver letto che Stephen King ha definito il film un “gioiello di suspense” mi sento confuso. Bufala? il signor King ha interessi nel film? si è fottuto il cervello? sto pensando che The Gift non sia un fallimento completo ma sia un progetto pensato a tavolino per un certo tipo di pubblico.
I commenti di Stephen King a libri/film/recite_dei_nipoti non sono attendibili, lo ha detto lui stesso.
questa te la sei inventata da solo o ti hanno imbarcato?
Io invece “il sassolino gli’o do a Joel glielo”.
Troppo ingenerosa la rece. ha molti dei limiti citati, ma ha anche il pregio di evitare cadute macroscopiche, che non è poco.
Non l’ho trovato neanche così eccessivamente telefonato, percheè
SPOILER
passa una buona mezz’ora a sembrare un home invasion con sangue e torture ma poi vira.
male, ma vira.
senza cambiare rotta verso qualche trovata, ma vira.
Figa ok che vira, ma vira di mmmerda daiiii!!! Avrei preferito di gran lunga un home invasion canonico che sto pseudodramma
p.s.
butler da l’idea di uno che sto mestiere lo fa per hobby ,e per me ha capito tutto.
inserite la possibilità di cancellare-modificare i post, altrimenti tutto ciò porterà ad un ecalation di avvenimenti che avranno culmine in un buco nero che risucchierà tutto il pianeta.
è troppo tardi!
cambiate il futuro prima di adesso.
La foto finale mi ricorda anche jurassic world (e molti altri)
Solo un appunto.
Il personaggio di Joel Edgerton si chiama Gordon Mosley, un nome piuttosto tipico negli States, per quanto da sfigato.Il gioco di parole da bambini ritardati tra Gordon e gordo (grassottello in ispanico), termine piuttosto noto anche da noi figuriamoci da loro, è alla base del primo schizzo mentale di Joel Edgerton. Forse è colpa della traduzione italiana o delle parziali informazioni su imdb. Fatto sta che nella recensione la metti giù come non è.
Sulla “scala LaRochelle” sono morto
Il problema bullismo nelle scuole pubbliche statunitensi è molto più vivo che da noi, anche se negli ultimi anni il dibattito si è allargato anche alle nostre realtà con fatti di cronaca a dir poco agghiaccianti.
A memoria sono molti i film che trattano il tema, ma spesso molto marginalmente. Come in tutte le commedie dove le vessazioni (il ragazzo chiuso nell’armadietto etc.) sul nerd sono viste dal lato comico e la rivincita finale un atto dovuto e moralmente elevato. Nei drammi lo psicopatico ha un generico passato di soprusi (molto più in famiglia che a scuola) e il tema è solo indirettamente toccato. Questo film invece rovescia, per quanto a volte in modo urlacchiato e poco elegante, molti stereotipi della dinamica bullo-sfigato schiacciando l’acceleratore sulle conseguenze ineludibili di atti ormai dimenticati. Il fatto che Gordo non accetti le scuse è sintomatico. Mi pare qualcuno dicesse, in qualche commento più sopra, che alla fine si parteggia quasi per Gordo. Esattamente come nelle commedie di cui sopra, solo che in questo caso la sua azione non è moralmente elevata, bensì una cosa da psicopatico vero. E non c’è più nessuno verso cui parteggiare, non c’è bene o male. Da questo punto di vista l’obiettivo è centrato. Poi non so quanti film abbiate visto sulle conseguenze di atti di bullismo fatti in questo modo…in tal caso aiutatemi. Il film ha altre pecche, secondo me, che non quelle evidenziate nella recensione. Il giudizio è frettoloso ed impietoso senza motivo. IMHO
Mah… io l’ho visto sub ita e non l’ho trovato affatto male, anzi!
strano che non sia piaciuto, non é certo una bomba ed é anche un po scopiazzato da altra roba ma non mi sembra così una merda
Volevo mollarlo quando ho capito che… Cioè dopo 10 minuti. Il che ha reso quasi insostenibile il “Dammi una musica piena di suspense! Di più!” – “Ma non sta accadendo niente” – “Ho detto di più!!”
Leggendo gli spoiler praticamente è un Bed Time rifatto con una morale
questa stroncatura così netta mi ha sorpreso.
Vero che la trama è riciclatissima, ma direi che il giudizio sul film coincide totalmente col giudizio su Bateman: se vi piace (a me è piaciuto molto) e lo trovate credibile e pericolosamente familiare il film vi piacerà, se viceversa non vi convince il film non ha altri punti di forza rilevanti su cui contare.
Francamente non ho capito perché questo film è calciabile.
L’avevo adocchiato incuriosito dal 93% di consenso critico su rotten, roba che ce l’hanno Creed, Sicario e The Martian una valutazione così. Mah, io gli darei 2 stelline su 5 (mezza di generosità).
Lo script è abbastanza solido e lo studio psicologico dei personaggi pure, e c’è tutto quel background di bullismo nelle scuole USA segnalato da Enzo qua sopra, che sicuramente l’ha fatto gradire molto di più agli americani.
Il problema è che Joel Edgerton non è David Fincher e quindi di thriller non ce n’è manco l’ombra, sembra davvero una lettura dello script sul set tanto piatta è la regia. Così concordo che il tutto si traduce in un dramma da giovedì su Rai2, meno banale della media ma con grosso spreco di potenziale e grossissima tritura di balle.
Mi unisco a quelli che “la rece è ingenerosa”…ma più che ingenerosa fuori fuoco…si critica il film per quel che è, cioè un certo tipo di thriller fatto in un certo modo che si inserisce in un certo filone…
E’ un film piccolo piccolo, e vabbeh si, ci sta bene in prima serata su rai2, ma è curato nei personaggi, nei particolari, Joel-psico-autistico-sguardo-fisso-Edgerton funziona, Rebecca Hall è una figa sontuosa e il film scorre bene. I difetti sono casomai una parte centrale un po’ opaca, e una deriva narrativa troppo uguale a un certo thriller spagnolo di qualche anno fa…
Questo film è diventato la mia nuova pietra di paragone per il 6 cinematografico. Senza infamia e senza lode, però si è lasciato guardare e non mi ha lasciato l’amaro in bocca alla fine.
Anche per me la rece è troppo ingenerosa. È un filmetto sufficiente, senza lode e senza infamia.
no dai ci ho ripensato, fa cagare. però non mi è venuto l’imput di spegnere, ecco per me scorre.