Sigla!
1990
Fu questo il primo film di Van Damme a uscire in Italia, diversi mesi dopo il resto del mondo, intorno a marzo.
Non so come fece a sfuggirmi il trailer ma fatto sta che un giorno, mentre giravo in bicicletta come un mocciosetto di Stranger Things qualunque, mi trovai davanti direttamente al poster.
Nel poster innanzitutto c’era scritto “VAN DAMME” grosso così: io non lo conoscevo, per cui per un attimo prima di notare i credits completi pensai si chiamasse “Van” di nome e “Damme” di cognome, come Van Johnson, che era un attore che conoscevo perché mia nonna guardava spesso Brigadoon.
Poi, oltre alla scritta “Kickboxer”, all’aggiunta italiana “il nuovo guerriero”, e ai muscoli tiratissimi del Van Damme che contrastavano con la sua espressione da fototessera, c’era la tagline più arrogante del decennio: “Se il tuo nemico rifiuta di essere umiliato… distruggilo”. Credo di non aver mai deciso in così poco tempo che dovevo a tutti i costi vedermi un film di cui non sapevo assolutamente un cazzo.
1992
Danno Kickboxer in tv, per cui la mattina dopo tutta la mia scuola l’ha visto (io a quel punto già lo sapevo a memoria).
A colpire l’immaginazione di tutti non è Van Damme che ha un fisico alla Schwarzenegger e un’apertura gambe alla Heather Parisi, e nemmeno gli allenamenti a base di torture che manco l’inquisizione spagnola, bensì la scritta “Tong Po as himself”.
Ce la bevemmo tutti come degli sciechimicari qualsiasi.
No, non ci sfiorò minimamente il dubbio sul perché un presunto vero campione sportivo avesse deciso di farsi conoscere in tutto il mondo rappresentando se stesso al cinema come un assassino stupratore, così, come se avesse ingaggiato il peggior consulente d’immagine di tutti i tempi.
Comunque: c’era questo tizio che si allenava nella palestra di kickboxing di fianco alla scuola che aveva vinto qualche incontro a livello nazionale, e puntuale come le bollette iniziò a girare la voce che avesse sfidato Tong Po a Milano e avesse perso (ho sempre amato il concetto di “sconfitta onorevole” come tocco di realismo nelle panzane raccontate per sembrare interessanti). Nessuno lo mise mai in dubbio e nessuno glielo chiese direttamente, che io sappia.
Quando poco dopo esce Kickboxer 2, direttamente in VHS, senza Van Damme ma con il povero Michel Qissi finalmente accreditato come Tong Po, non è sufficiente a spegnere la leggenda: tutti, io per primo, pensiamo “è un altro, si vede che è truccato diverso”.
Quando circa un decennio dopo, grazie all’invenzione dell’internet, ho finalmente scoperto la verità, il mio primo pensiero è andato a quanto noiosi sarebbero stati certi pomeriggi se l’avessimo saputo subito.
IL FILM
Mai sottotitolo aggiuntivo fu più azzeccato di “il nuovo guerriero”.
Jean-Claude Van Damme, proveniente da un paese insulso come il Belgio, era davvero qualcosa di completamente inedito: il fisico da culturista, l’eleganza e la flessibilità da ballerino, il visino delicato che piace alle signorine in un’epoca in cui il prototipo del campione marziale erano nani pelosi alla Chuck Norris.
Kickboxer era un progetto di Mark DiSalle, che bazzicava nei porno ma aveva la passione delle arti marziali. Voleva girarlo già un paio d’anni prima, ma conobbe Sheldon Lettich e Frank Dux e fu depistato a produrre prima Bloodsport, che in Italia uscì a settembre ’90 col titolissimo Senza esclusione di colpi. Il successo di Bloodsport gli permise di tirare su il budget per Kickboxer in un batter d’occhio.
Non che fosse questa mega-ideona incredibile, comunque: era semplicemente un incrocio fra Rocky IV e un Karate Kid in versione adulta/violenta, basato su una nuova arte marziale che stava diventando di moda in quei tempi (la praticava anche il personaggio di John Cusack in Non per soldi… ma per amore, uscito pochi mesi prima).
E diciamolo: era grezzissimo.
Era una poverata che a valori produttivi si piazzava ben sotto al film medio di Chuck Norris, e poco sopra ai rip-off italiani.
Mark DiSalle di certo dai porno poteva avere imparato tante cose ma non per forza come gestire la narrazione in modo raffinato, mentre il co-regista David Worth, anche direttore della fotografia, era capace almeno di tirare fuori dei bei panorami dall’incredibile location thailandese in cui erano riusciti a piazzare la produzione.
Sarebbe facile dire quindi che tutto il film si regge sull’atleticismo rivoluzionario di Van Damme, ma sarebbe troppo poco.
Innanzitutto ci sono memorabili guizzi di sceneggiatura soprattutto nella caratterizzazione del cattivo, Tong Po, che compare poco e non dice quasi nulla ma, grazie alla mimica impagabile di Michel Qissi (belga/marocchino che ottenne il ruolo – e fu di conseguenza costretto a truccarsi da thailandese – in quanto migliore amico di Van Damme), ruba subito la scena tirando giù l’intonaco dalle colonne a ginocchiate e non la restituisce più, entrando subito nell’olimpo dei cattivi indimenticabili nello stesso campionato degli Ivan Drago.
E mentre il resto dello script viene gestito fischiettando con sbalzi di tono niente male fra il dramma violento e i siparietti dolci e buffi, Dennis Chan e Haskell V. Anderson III limano gli spigoli facendo da spalla al nostro eroe con tocchi di preziosa esperienza, il primo nei panni di un allenatore alla Miyagi con tendenze alla tortura gratuitamente brutale ma tutto sommato simpatico e di buon cuore, il secondo nel ruolo ben più acrobatico di un pappone contrabbandiere che campa dell’illegalità più bieca e amorale ma tutto sommato è simpatico e di buon cuore pure lui.
E ok, i tocchi di violenza spinta ci mettono decisamente del loro quando si tratta di spiccare nel mucchio, tra i calci alla piccola palma, le gambe divaricate di prepotenza con un sistema di corde e il combattimento finale coi vetri sui guanti (e lasciamo perdere lo stupro di Mylee, gestito in una maniera che faceva rabbrividire anche negli “ingenui” anni ’80).
Per cui l’attrattiva principale è sicuramente Van Damme che fa le acrobazie, l’epic split, l’helicopter kick e in generale l’inedita eleganza e potenza con cui mena – che se i calci di Chuck Norris sono una bastonata e quelli di Bruce Lee un colpo di frusta, quelli di Jean-Claude assomigliano al farsi investire da una carrozza delle montagne russe.
Ma quello che davvero regge il film, quello che ti fa salire l’adrenalina, quello che ti fa dimenticare le incongruenze e le stupidate e ti fa guardare lo scontro finale in piedi per poi riavvolgere e riguardare tutto da capo, è Van Damme attore.
Non attore in senso classico – pure lui era grezzissimo e non aveva ancora intorno qualcuno che gli desse qualche dritta utile – quanto per la pura intensità che mette nel ruolo.
L’intensità dell’immigrato da paese improbabile che non si accontenta di sopravvivere a Hollywood ma aspira a diventare una megastar e, sapendo che avere legamenti elastici non basta, ci butta tutto il cuore, va in trance agonistica (come già in Bloodsport) con picchi isterici, ci crede fortissimo e noi con lui.
E in un parallelo vita/cinema degno di Stallone/Rocky, il pubblico thailandese del suo primo match si fa conquistare dalla sua forza di volontà e inizia a gridargli “guerriero bianco” con lo stesso tono con cui di lì a poco la stampa americana lo soprannonimerà “muscles from Brussels”.
Kickboxer, per questo motivo, diventa il termine di paragone con cui distinguere il film dozzinale dal classico immortale, e un acrobata da circo qualunque con uno che cambierà la storia del cinema d’azione e – lo dimostra il recente pilot di Jean-Claude Van Johnson, un titolo che chiude un cerchio che forse avevo aperto solo io – invecchierà meglio di (quasi) tutti.
Concordo su tutto… si’ un filmetto, ma uno di quelli che, quando visto al momento giusto (direi da tutte le scuole medie fino al terzo anno di superiori), ti entra dentro per non uscirne mai piu’…
Magari sto’ per direi un’eresia, ma ho un miglior ricordo di questo che di tanti Stallone o Schwarzenegger…
“Magari sto’ per direi un’eresia, ma ho un miglior ricordo di questo che di tanti Stallone o Schwarzenegger…”
Mi sono reso conto di pensare questa cosa nel momento in cui l’ho letta.
5 alto a Nanni
a JCVD
a tutti coloro che erano mocciosi come me e ci hanno creduto
e a tutti coloro che per sempre ci crederanno…
grazie!
cinque altissimo
ma sai che ti dico?
5 altissimo pure a te!
Cinque altissimo col piede eseguendo l’helicopter kick.
btw…anche io credevo Van fosse il nome….
eheheh
Eeeeeh un pezzettone di infanzia….
Io ce l’ho in BD e ne vado fiero
era effettivamente così, se karate kid lo avevi visto alle elementari e questo alle medie era un po’ come accorgersi che la minchietta ti serviva pure per altro oltre alla pipì. L’altro giorno ho fatto una tirata sul cinema marziale inteso oggi come nicchia ma alla fine in quegli anni dorati il mainstream per noi altro non era che Italia1. Questo è un film che avrà fatto al max 10 mil worldwide spendendone al max 1 per tirarlo su (che ne so sarà la proporzione per un the raid 2), 1 mil di produzione cui 2/3 saranno stati spesi non esattamente in calamite per il frigorifero con su scritto thailandia ma altri prodotti locali. Alla fine non è che si spendesse o facessero 3 mesi al cine, semplicemente non c’è più quell’italia1 e, nota a margine, se adkins fosse nato 20 anni prima probabilmente sulla testata di questo sito ci sarebbe lui. Kickboxer 1° film visto di jcvd. Effettivamente era un bel ragazzo che ti attirava in quota omo in anni delicati. E per anni fu pure abbastanza poco conosciuto. Tanto che tenere per lui in anni in cui ci si spaccava tra sly e arnold, ti faceva passare per un hipster quando ancora gli hipster non esistevano o comunque quando ancora non venivano picchiati per il loro bene. Non era uno di quelli già consacrati, non era un seagal che anche se ha fatto film minori lo percepivi cmq come prodotto dorato USA. In generale, rivisto recentemente, il film soffre malissimo in tutte le scene di raccordo, cioè proprio il ritmo è pari a 0. Però ha di quelle trovate di script pazzesche che lo consacrano nell’olimpo: tipo il fatto che anticamente una civiltà avesse appreso il modo di realizzare il vetro e non avesse trovato di meglio da fare che sbriciolarlo subito per poi fissarlo probabilmente in modo indivisibile, per la vita, con del mastice alle mani rendendo di fatto ingestibile per la vita qualsiasi attività quotidiana, dall’infilarsi il polsino di una camicia fino al baciamano galante e pieno di savoir faire. Cioè ma nemmeno se mi metto seduto per 10 anni, mi viene una trovata così. Fa il pari con i quarti di bue presi a cazzotti di sly. E non a caso la cosa è stata abilmente parodiata, consacrandola in eterno.
nb. Nanni sei un lestofante, è sempre il giorno più bello quando torni qua. Poi da quando hai imparato a fare le gif mi fai diventare un amaro nostalgico come quelli che vanno di moda oggi, metto su nessun rimpianto di max pezzali in tuo onore
Belle parole. La differenza principale tra Van Damme e Steven Seagal è che il primo ha fatto vera gavetta dal basso, e non ha mai azzeccato Il Campione di Box Office Planetario ma per anni i suoi film uscivano perlomeno al momento giusto e si rubavano il primo weekend. Steven Seagal ha esordito con un contratto esclusivo per la Warner e poi ha azzeccato il jolly con Trappola in alto mare che era nato come Die Hard 3. Erano davvero altri tempi, e proprio ieri sera mi sono visto Scott Adkins, 39 anni, in giacca e cravatta seduto a una scrivania nel ruolo dello stagista di Gary Oldman in Criminal, e non sapevo se ridere o piangere.
grande scottie, non fai in tempo ad incensarlo che Adecco lo ha già contattato
Tra l altro vorrei dire che ieri è uscito il remake ci questo film! Non vedo l ora che lo recensiate
Voi ci scherzate, ma io ci sto male a livello personale ed empatico per quello che succede a Adkins, non trovo esempio migliore di “nascere nel decennio sbagliato” :((((((((( .
Concordo: film da due soldi, ma Van Damme lo rende interessante.
Mi vien da ridere, rivedendolo oggi (cioè circa tre anni fa, dopo che aveva segnato la mia infanzia) se ripenso a due cose: il finale, dove Van Damme e cumpa hanno fatto perdere un milione di dollari al mafioso thai e dopo il combattimento si ritrovano nella Tana delle Tigri, circondati da sgherri armati fino ai denti e Thailandesi incazzati, ma loro se la ridono allegramente. Credo che ci sia una scena post-crediti tagliata dove si vede il boss mangiare braciole alla belga.
Sopratutto, dopo tre anni di muay thai, mi accorgo, rivedendolo, che Van Damme va nella giungla ad imparare la boxe thailandese, ma impara misteriosamente il karate. Un genio.
Quella scena di cui parli è più o meno l’inizio di Kickboxer 2 (prossimamente su questi schermi)
Wow!
Non sto scherzando: non ho mai visto il sequel!
A sto punto aspetto il pezzo con impazienza.
E cmq: bentornato boss!
Oddio, del sequel ho ricordi agghiaccianti, ma sarei naturalmente ben felice di scoprire grazie a Nanni che sono io non averci capito un cazzo all’epoca.
fantastico, insieme a Kickboxer nell’olimpo.
Anche per me il JCVD più puro è quello in cui fa il villain russo di un karatekid dei poveri in cui al posto di Myagi c’è (un sosia di) Bruce Lee redivivo partorito dalla mente di un ragazzino disadattato <3
fantastico, insieme a Kickboxer nell’olimpo.
Anche se per me il JCVD più puro è quello in cui fa il villain russo di un karatekid dei poveri in cui al posto di Myagi c’è (un sosia di) Bruce Lee redivivo partorito dalla mente di un ragazzino disadattato <3
Bellissima sorpresa trovare questo articolone oggi, che mi porta a sognare una rece su tutta la saga e poi su Kickboxer Vengeance.
Il film, che ovviamente amo e so a memoria, mi porta però a fare una considerazione: ma voi, cari amici calcisti, ve lo ricordate un film action con un combattimento finale della Madonna negli ultimi 10 anni? Dove sono finiti i Rocky vs Drago, i Van Damme vs Bolo Yeung o Qissi? Sono scontri finali epici e che resteranno per sempre nella memoria. Ognuno di noi si rivedrebbe 300.000 volte l’incontro finale di Lionhearth. Chi invece quello di Warrior (bel film comunque)?
Ieri ho visto Senza Tregua 2 e ho notato che non regge nemmeno lontanamente il paragone con Senza Tregua. Adkins e la nuova generazione sono ottimi atleti, ma il carisma di Van Damme e Stallone non ce l’ha nessuno :(
Undisputed 2 e 3. Ok l’affetto infinito, ma Van Damme vs Tong Po fa scappar da ridere in confronto a Boyka vs Dolor.
Assolutamente d’accordo con te. Ma sono film di nicchia, nemmeno usciti in Italia. Io parlavo del fatto che i grandi film action recenti, nei fatti, hanno deluso e non hanno mai regalato scontri finali epici.
Ma quello è colpa del mercato, mica che i film meritevoli non esistono.
Se consideriamo che persino The Raid c’ha messo 3 anni per uscire direttamente in dvd ITA….(ovviamente tutti noi lo avevamo già visto più volte ma la tristezza rimane)
Oltre agli esempi del Sommo Nanni mi viene facile dirti i combattimenti finali – che sono al termine del film ma non lo concludono – di entrambi i The raid.
posso aggiungere anche Flashpoint di Donnie Yen?
vabè ma penso il buon jcvd facesse riferimento a grosse produzioni mica dtv
da quando ho cominciato a guardare incontri di MMA (primi anni 00), i duelli di arti marziali al cinema ormai mi scivolano addosso
il duello finale di Warrior bellissimo, ma piu` per il pathos che per la coreografia
Kickboxer era una produzione ben più piccola di tanta roba citata. Erano proprio altri tempi e altre tendenze di mercato. Fai uscire Undisputed 2 così com’è nell’89 e il giorno dopo Scott è intervistato da David Letterman e ha la scrivania imballata di offerte major per ruoli da protagonista.
Dall’immagine in controluce traspare inoltre l’esperienza del regista nel mondo del porno
Sarò sintetico: bellissimo ma preferirò sempre Bloodsport/Senza esclusione di colpi un milione di volte
Credo che oggi possiamo sancire il fatto che il mondo della gente che vale la pena conoscere si divide in chi tiene per Kickboxer e chi tiene per Senza Esclusione di Colpi (io per il primo).
Secondo solo a bloodsport per me..
Oltre agli esempi del Sommo Nanni mi viene facile dirti i combattimenti finali – che sono al termine del film ma non lo concludono – di entrambi i The raid.
Oltre a VD:
1 – è un film perfetto a livello di elementi essenziali di plot: eroe, fattore scatenante (brutale), villain (caratterizzazione superba), evoluzione dell’eroe, scontro finale;
2 – regia e fotografia spettacolarmente funzionali alla linearità e semplicità della trama: non c’è un fotogramma fuori luogo;
3 – musiche da brividi
Finalmente qualcuno mi spiega perché amavo così tanto questo film grezzissimo e perché sia di gran lunga quello che ho visto più volte in assoluto. Grazie!
Ora tocca al remake..
Lo shock quando sono stato in Thailandia di scoprire che Natsukao non vuol dire guerriero bianco.
Secondo google translate “White Warrior” in Thai si pronuncia:
Nạkrb s̄ī k̄hāw
Non ho letto tutti i commenti (li leggevo stanotte tardi quando incombeva laa stanchezza), comunque mi sono stupito che nessuno abbia commentato il montaggio più spettacolare del combattimento più spettacolare (la seconda a mio avviso come la prima, ma non solo mio) di tutto il cinema d’azione di tutto il mondo nel periodo d’oro del cinema d’azione (secondo me ’84 – ’92: Beverly Hills Cop – Resa dei Conti a Little Tokyo, ma anche Drago d’Acciaio, mi pare dell’anno prima.
Ergo (qui non so se ci sta bene nel senso di appropriato, ma mi ci piace) quando lui si riacchiappa che vede il fratello (che sulla sedia del papa si li a poco incita la folla), parte un montaggio di ogni mossa di Kurt ripetuta a loop una volta, ognuna eseguita volutamente con una pausa l’una dall’altra come a sottolinearne l’importanza e la presenza e come. Se fosse la vera protagonista del momento; la colonna sonora avvincente che parte col verso del nibbio quando ricorda l’allenamento al santuario… Mi pare si chiamo Eagle’s Land, non ricordo di.chi: una delle colonne sonore (nel senso di traccia) più emozionanti di sempre assieme a quella di Jurassic Park e del primo Ragazzo dal Kimono d’Oro (es.titoli di testa – aereo, che in un ipotetico Da Latina con Furore potrebbe diventare il regionale delle FS che arriva a Termini; con la stessa colonna sonora).
Insomma, volevo soltanto dire che tra montaggio visivo e sonoro hanno creato una sottoscena.da Oscar, orgasmo per gli occhi che ovviamente non hanno saputo apprezzare ai vertici e che probabilmente in Italia portiamo in alto solo noi del circuito di questo blog e gli altri fan di Jean ballerina che ancora non vi hanno scoperto.
Grazie per questo spazio, non scrivevo un commento su un blog da anni (e a questo punto immagino anche che capiate il perché). Vi ho scoperti da poco per caso (neanche ricoordo perché) e apprezzo il fatto che trattiate più generi rispetto a quello prettamente d’azione, in generale che portate allta la bandiera del cinema anni ’80 e primi ’90 e derivati odiierni. Contribuiremo a far si che torneranno quei concetti sempre di più. E qualcosa già si muove (vedi Stranger Things), e benissimo pure. Speriamo che sia un preludio di una nuova era d’oro, e magari della rinascita del cinema di genere, recitato in inglese e doppiato in italiano. Si muove qualcosa ancora sul filone Spaghetti Western (vedi Quella Sporca Sacca Nera, apprezzato ad un wefiction fest a Los Ancheles).
Forse un annetto fa, ormai, vi conobbi sottoforma musicale grazie ai Nanowar, ma non avevo idea foste una rivista web, ma magari o un film (magaari prima di sentire la canzone) o una casa di produzione indipendente, mi pare appena visto il blog (il che ve lo consoglio vivamente, spacchereste come idee e (legggi da) cultura accumulata).
Viva la siintesi.
Avete dei nomi fantastici.
P.S. (Come poteva non esserci un P.S….) Le due scene nel mio podio del mio Olimpo personale sono (se può fregare a qualcuno del popolo) qundo Brandon Lee prende a calci in culo quelli dell’FBI e la prima volta che si incontra con il nostro amico chimicarateka Dulph. I film indovinateli da soli, ma penso che tutti li sappiate.
(E ringraziate che non c’è un P.P.S., ve lo risparmio.)
Grazie ancora ;)
Siete bravissimi.
Tutti bravissimi.
(Mi ero scordato.)
Grazie Vd x senza tregua, accerchiato e a rischio di vita. Sono i 3 veri film per i quali vorrei i remake con VD. Kickboxer è scarso perché si da’ troppo peso ai combattimenti e poco alle sparatorie o agli inseguimenti.
Scusa? Se è una battuta non l’ho capita
no, sono i film di VD che mi sono piaciuti di più, che male c’è?
Niente, è solo che è come se preferissi vedere le indagini piuttosto che le one-line in un film di Shane Black :| .
mi spiace se qualcuno della palestra si offende, ma Nanni resta il numero uno per come si pone con la community dei 400c.
Samuel ho visto tutto penny dreadful in una settimana e non sapevo come trovarti x dirti che hai troppa ragione e ringraziarti perché l’avevo snobbato non so come mai
le mie prime cassette pirata (fatte dal videonoleggio stesso…) erano i film di van damme. ma lo metto come terzo, primo bloodsport, secondo lionheart.
Wow, sorpresona oggi! Grazie!
Vengo ora a conoscenza della famiglia Qissi, specializzata nell’essere i migliori nemici di VanDamme…
Per espiare re-inizio mi riguardo Cyborg!
Vedrete quanto sconforto e facepalm costante durante la visione del remake…
Ho un ricordo incredibile sul giorno dopo la sua programmazione in prima tv, a scuola eravamo tutti entusiasti come se avessimo il più bel film di tutti i tempi, una sorta di film generazionale col senno di poi.
Ma nessun altro ha fatto o sentito girare leggende metropolitane sul “vero” Tong Po? Mi sembra impossibile.
Nessuna leggenda. Solo tante dispute su quale fosse lo stile di combattimento migliore tra kick e muay thai (e puntuale arrivava quello del judo che blablabla).
Madonna quanto era sfiguzz alle medie quello che faceva judo. Pure io che ero nella metà sfigata della classe, comunque c’era arrivato, a fare almeno Karate.
se non sai difenderti da un atterramento, saper menare le mani e` del tutto inutile
Non lo metto in dubbio, resta il fatto della pericolosità “percepita” di un’arte marziale.
Anche perché a scuola c’era quello che studiava judo, quello che studiava karate e quello che faceva kickboxing… mai poi le risse mica si risolvevano con le arti marziali, ma sempre invariabilmente a spintoni, pizze e cazzotti :D .
Dopo le ferie avete iniziato alla grande: hard target 2, Van Johnson, Kickboxer. Bravi!
E comunque, ancora oggi, le sequenze prima della morte del fratello di jcvd sono un colpo al cuore. I tonfi dei calci di Tong Po, la polvere dell’intonaco, le mani di lui che fanno rumore nel mimare il gesto ti spiezzo in due…ogni volta spero che quell’incontro si possa interrompere!!
Ma non muore! Lo paralizzano, e a metà film lui torna per sostenere moralmente Kurt e pure menare qualcuno dalla carrozzina…
Un brutto refuso, come posso pulire la mia vergogna?
Ahiahi qua abbiamo uno che non ha fatto i compiti da piccolo.
Dai ragazzi, ero in trance da post su Jean Claude. Capitemi.
Perdonato dai.
Così mi piacete
Avevo il classico amichetto da cui andavo a vedere in vhs almeno 4 volte l’anno Kickboxer. Lui poi veniva da me a vedere Commando. Chi non aveva un amico così?
Mi dichiaro colpevole di non averlo rivisto dopo anni se non le parti salienti su youtube.
Considerazioni sparse:
– JCVD letteralmente immerso nel film. Può far sorridere questa cosa ma la trovo lodevole
– il maestro ha la miglior faccia da uomo buono unita a cattiveria che abbia mai visto
– Tong Po irripetibile. Del film a scuola parlavamo molto ma niente leggende su di lui, sorry Nanni.
– Non ricordo assolutamente il/i personaggio/i femminile/i. Ce ne sarà stato uno, giusto? Che significa ciò?
@Ryan Vuol dire che sei stato catturato dalle movenze di GianClaudio nel “Ballo Di GianClaudio”! e qui mi tocca ripostarlo:
https://www.youtube.com/watch?v=SHWrPlceTbE
Io avevo un gruppo di amici, tipo circolo cineculturale privato de i400 calci ante-litteram, coi quali ci si riuniva in gran segreto dai genitori in caldi pomeriggi estivi e case vuote, per guardare i film “vietati” di Van Damme.
Gli altri organizzavano i pipponi di gruppo coi VHS di Moana, noi invece Kickboxer e Bloodsport a tutto andare :D .
Quello che mi ha sempre lasciato perplesso dei film di JCVD, ma questi siparietti in cui si mette a ballare sculettando come tini` cansino in una puntata di drive in, erano una sua trovata?
Io a occhio voto per 1) sì 2) gli serviva per scopare 3) dalle statistiche che girano si evince che funzionava
All’epoca a 12 anni ti trovavi a citare frasi come “sanguini come Mei Lin quando l’ho posseduta”. Oggi chiameremmo i servizi sociali.
filmone, tra i primi van damme che vidi, non ricordo se il primo fu proprio questo o lionheart però tanti bei ricordi.
http://undersiege3.forumfree.it/m/?t=72788316
Non sapevo dove metterlo
Viva Van Damme!!
FILMONE.
La scena della noce di cocco lanciata dalla palma mi ha sempre fatto male solo a pensarla.
Ma davvero “alla vecchia maniera” si combatteva con i vetri nei pugni?
Ma non pazzi?
No, amici della palestra che sono andati ad allenarsi in Thailandia mi han detto che e’ vera la storia dei guantoni di corda ma niente vetri.
P.S.
Un Dave Bautista intero non vale neanche la coda di Michel Qissi.
Cioè, quando si passa la lingua sulle labbra prima dello stupro è viscido e pericoloso allo stesso tempo.
Comunque nel wrestling sono stati sul pezzo (di vetro, ovviamente)
http://www.dailymotion.com/video/x3x9bdo
Never surrender, Never say die
Povero Van damme,se solo avesse infilato almeno un mega successo mondiale… ,vado su boxofficemojo e non ci stà una pagina dedicata a lui,girando per il sito scopro che al massimo incassa sui 100 milioni con Timecop come apice (ma magari mi sbaglio eh),con I Mercenari incassa di più ma non è protagonista. Domanda : Per il debutto di John woo e Roland Emmerich a Hollywood entrambi i registi scelgono come protagonista propio il nostro,e poi ?? Come mai non lo hanno più ripreso ?? Peccato,a volte la fortuna di un attore e anche inbroccare nel regista giusto che crede in te e ti vuole nei suoi film.Che ne dite di White House Down con van damme al posto di Collo Tatum ? O di Van damme come cattivo di Mission Impossible 2 ? A proposito mi chiamavo Jena123 ma Jena Pistol mi piace di più,ai 400 calci tutti con i nomi da ridere e io con un noioso jena123,ho pensato ” meglio cambiare ” .
da frugoletto pre-puberale (11 anni), prima di questa filmone del GianClaudio Camillo Francesco, vidi l’ancor più grezzo Kickboxers – Vendetta Personale con il fantasma di Bruce Lee che aiutava il protagonista a combattere il Cattivone Russo, GianClaudio! E devo dire che, nel suo modo di recitare, era un balordo talmente tanto di prima categoria che mi faceva cambiare canale ogni volta che appariva e picchiava la gente!
è come dice Zen My Ass, uno di quei pochi film che, la prima volta che lo vidi, ti esalta e ti rimane dentro nel passaggio tra le medie e le superiori (un esperienza simile la provai, per un paio di giorni ed esaltato come uno scemo, in seconda superiore, la prima volta che diedero in Tv Predator 2)
Sto film è un amarcord totale della mia gioventù da ragazzino e di giornate a casa di mio cuggino a vedere sto film è a giocare a “l’isola di fuoco”.
L ho rivisto lo scorso anno Kickboxer, non si può negare che sia un filmetto grezzo, uscito nel momento giusto e grazie a quel tempismo ha raccolto tantissimo. Certo visto da un ragazzo di oggi non so che presa possa avere, dubito che susciti interesse per come è modesto sia concettualmente che a livello formale. Però ai tempi fi uno shock per noi ragazzini e onestamente alcune sequenze reggono anche oggi, tipo la presentazione di Tong Po e in generale il personaggio è riuscitissimo. Van Damme ha chiaramente gli occhi della tigre e traspare in ogni sequenza. Il ritmo al netto di qualche scarto di tono concede pochi momenti morti.
E lo dimostra anche Kickboxer: Vengeance.
Comunque voglio dire che ho già visto questo film mesi fa e l’ho fatto solo perchè ne avete parlato su questo sito. Prima Bloodsport, poi Kickboxer. Prima ero cieco, adesso ci vedo.
Questa cosa che Tong Po interpretasse se stesso era una cosa che sapevamo tutti,non solo,il torneo segreto di Bloodsport,il Kumitè, era un fatto vero ed’eravamo pronti a scommettere che Tong Po ci fosse andato e che lo avesse vinto. Pensa te quando sei giovane cosa vai a credere,smetti con Babbo Natale e passi al Kumitè combattuto da Tong Po.
ringraziamo quel cazzaro di Frank Dux
Io la cosa di Tong Po vero attore di vero sè stesso medesimo no, non l’avevo mai sentita, ma la roba del torneo del Kumité che esisteva davvero come no, coi miei amici ci credevamo fortissimo!
Ricordo addirittura che venivo scherzato per il fatto di studiare il Karate che “in confronto al Kumitè non vale una sega!”.
Ma dove abitavo io le scuole del Kumitè non c’erano :(((( !
sto film se vogliamo ha tutto. pure il cane. e porca miseria quando il maestro si vendica!
Capo, sempre bello leggerti!! grazie per la rece!
Film epico. Scene clou: presentazione Tong Po, gomitata spezza schiena, scena della palma con successiva inquadratura della gamba viola e vetri sulle mani nel combattimento finale. Tra l’altro il modo di incedere di Tong Po con le braccia alzate tipo InvincibleModeOn intimoriva non poco.
Ma perchè tutti citano Bloodsport, Lionheart, ecc.. e nessuno ha ancora nominato The Quest?!?! Cos’è un tabù? Un titolo represso?? A me pare superiore a Bloodsport!! The Quest The Quest The Quest!!
Signor Nanni, che dire. è sempre un piacere
(detto con la faccia di quello che ha appena assaggiato il caffè nelle pubblicità del caffè)
Guarda nel mio immaginario The Quest è uno di quei film che hanno posto le basi al calo drammatico, in tutti i sensi, di JCVD a cavallo degli anni 2000.
@Sfinter Verissimo e secondo me tali basi drammatiche avranno un ulteriore prima evoluzione in The Legionary – Fuga Dall’Inferno
Yes. Ricordo proprio l’amarezza crescente anno dopo anno.
“…il secondo nel ruolo ben più acrobatico di un pappone contrabbandiere che campa dell’illegalità più bieca e amorale ma tutto sommato è simpatico e di buon cuore pure lui.”
Sempre pensato anch’io, la sua è vera redenzione perché prima era una merda vera.
Io avevo visto prima Kickboxer Vendetta personale che grazie ai furbissimi titolisti Italiani e alla mia ingenuità collegavo a questo, in pratica un JCVD ormai redento dopo averle prese dal ragazzetto allenato dal fantasma di Bruce Lee.
Rivisto recentemente non si può non ridere vedendo un marocchino truccato da thailandese, é impossibile.
Vorrei sapere quale sia il miglior film con Michel Qissi da protagonista, se esiste..
La cosa migliore del film ė il carisma di Van Damme e i suoi calci, seguita dall’entrata in scena di Tong Po con il codino che svolazza e attira come un esca JCVD.
Però bisogna scriverlo, il combattimento finale paragonato a qualsiasi finale dei film d’arti marziali (belli) fatti prima e dopo fino ad oggi, vale poco, ė ha la colpa di aver creato il fatto che Van Damme prima di battere il suo avversario debba prenderle per mezz’ora e poi reagire-incazzarsi e vincere. Secondo me ci siamo persi un sacco di combattimenti incredibili, proprio per questo modo di gestire le scene.
Gran bel pezzo Nanni!
Però, non so se qualcuno ne ha parlato nei commenti, ma hai dimenticato che in quel periodo i vari campioni di kickboxing americani cominciarono ad andare in Thailandia per confrontarsi coi campioni locali.. Ovviamente eran sempre botte e figurimme per gli yankee!! L’unico che se la giocò e perse ai punti fu Don The Dragon Wilson..
Ad ogni modo per dire che la produzione non scelse solo una location con panorami mozzafiato, ma che il viaggio del campione americano in Thai aveva un senso!! Poi certo: panorami mozzafiato ed esotici, con tutto il corollario classico dell’occidentale che scopre lo spirito guerriero ecc, grazie alla sensibilità orientale.. Per non parlare che credo abbiano risparmiato un casino a girare lì e non negli States
Non ho letto tutti i commenti (li leggevo stanotte tardi quando incombeva laa stanchezza), comunque mi sono stupito che nessuno abbia commentato il montaggio più spettacolare del combattimento più spettacolare (la seconda a mio avviso come la prima, ma non solo mio) di tutto il cinema d’azione di tutto il mondo nel periodo d’oro del cinema d’azione (secondo me ’84 – ’92: Beverly Hills Cop – Resa dei Conti a Little Tokyo, ma anche Drago d’Acciaio, mi pare dell’anno prima.
Ergo (qui non so se ci sta bene nel senso di appropriato, ma mi ci piace) quando lui si riacchiappa che vede il fratello (che sulla sedia del papa si li a poco incita la folla), parte un montaggio di ogni mossa di Kurt ripetuta a loop una volta, ognuna eseguita volutamente con una pausa l’una dall’altra come a sottolinearne l’importanza e la presenza e come. Se fosse la vera protagonista del momento; la colonna sonora avvincente che parte col verso del nibbio quando ricorda l’allenamento al santuario… Mi pare si chiamo Eagle’s Land, non ricordo di.chi: una delle colonne sonore (nel senso di traccia) più emozionanti di sempre assieme a quella di Jurassic Park e del primo Ragazzo dal Kimono d’Oro (es.titoli di testa – aereo, che in un ipotetico Da Latina con Furore potrebbe diventare il regionale delle FS che arriva a Termini; con la stessa colonna sonora).
Insomma, volevo soltanto dire che tra montaggio visivo e sonoro hanno creato una sottoscena.da Oscar, orgasmo per gli occhi che ovviamente non hanno saputo apprezzare ai vertici e che probabilmente in Italia portiamo in alto solo noi del circuito di questo blog e gli altri fan di Jean ballerina che ancora non vi hanno scoperto.
Grazie per questo spazio, non scrivevo un commento su un blog da anni (e a questo punto immagino anche che capiate il perché). Vi ho scoperti da poco per caso (neanche ricoordo perché) e apprezzo il fatto che trattiate più generi rispetto a quello prettamente d’azione, in generale che portate allta la bandiera del cinema anni ’80 e primi ’90 e derivati odiierni. Contribuiremo a far si che torneranno quei concetti sempre di più. E qualcosa già si muove (vedi Stranger Things), e benissimo pure. Speriamo che sia un preludio di una nuova era d’oro, e magari della rinascita del cinema di genere, recitato in inglese e doppiato in italiano. Si muove qualcosa ancora sul filone Spaghetti Western (vedi Quella Sporca Sacca Nera, apprezzato ad un wefiction fest a Los Ancheles).
Forse un annetto fa, ormai, vi conobbi sottoforma musicale grazie ai Nanowar, ma non avevo idea foste una rivista web, ma magari o un film (magaari prima di sentire la canzone) o una casa di produzione indipendente, mi pare appena visto il blog (il che ve lo consoglio vivamente, spacchereste come idee e (legggi da) cultura accumulata).
Viva la siintesi.
Avete dei nomi fantastici.
P.S. (Come poteva non esserci un P.S….) Le due scene nel mio podio del mio Olimpo personale sono (se può fregare a qualcuno del popolo) qundo Brandon Lee prende a calci in culo quelli dell’FBI e la prima volta che si incontra con il nostro amico chimicarateka Dulph. I film indovinateli da soli, ma penso che tutti li sappiate.
(E ringraziate che non c’è un P.P.S., ve lo risparmio.)
Grazie ancora ;)
io ho praticato kick boxing proprio grazie a quest’ometto qui, ispirato dai pomeriggi passati a riavvolgere le sue videocassette. grazie JCVD, ti devo una birra, anzi due
io ho praticato kick boxing proprio grazie a quest’ometto qui, ispirato dai pomeriggi passati a riavvolgere le sue videocassette. grazie JCVD, ti devo una birra, anzi due
Voglio che Van Damme ritorni con Hard target – il remake – troppo tamarro e figo quel film!
youtube.com/watch?v=fRfUUF7KBHg
Penso ci sia un errore: “Quando poco dopo esce Kickboxer 2 […] con il povero Michel Qissi finalmente accreditato come Tong Po”. In realtà è finalmente accreditato col suo nome.
Non è un errore, è solo un giro di frase effettivamente non limpidissimo in cui l’accento va su “finalmente accreditato”, contrariamente a prima in cui non era stato accreditato perché si era deciso di spacciare Tong Po come “nel ruolo di se stesso”. Capisco il fraintendimento, ma lascio così che ormai l’articolo è bello vecchio…
Dai da quando fecero la prima TV su italia1 lo registrai su VHS e credo di essermelo visto almeno due volte a settimana. È uno dei miei comfort-film da vedere almeno una-due volte l’anno.
La colonna sonora è pazzesca (come quella di Bloodsports), synthpop 80s (oggi si direbbe city pop) con gli skyline di Bangkok. In questo film tutto è perfetto: il climax, gli allenamenti, i gradi di difficoltà, il senso dell’umorismo e anche le parti più drammatiche. Bei culi inclusi.