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Ricercati fortunatamente morti: Mazes & Monsters (1982)

Stanlio Kubrick
di Stanlio Kubrick | 09/05/201828

Nel segno del vaffanculo.

Scusate, posso cominciare mandando un po’ di gente affanculo? Non ce l’ho con voi, ce l’ho con chi ha pensato, scritto, diretto, interpretato, montato, distribuito, promosso Mazes & Monsters, ovvero quella volta che alla domanda «ma il secondo film della carriera di Tom Hanks, quello ispirato a Dungeons & Dragons, era bello?» mi sono sentito rispondere «ESCI DA QUESTO CORPO PENTITI E CREDI AL VANGELO». Quindi, ecco, fatemelo fare: andatevene affanculo tutti. Bene. Possiamo cominciare.

Quando ho scoperto di amare Satana? Bella domanda, vi ringrazio. Non lo so di preciso, è più o meno successo: ho vissuto la mia vita in assoluta tranquillità fino circa all’adolescenza, dopodiché hanno cominciato a spiegarmi che tutto quello che mi piaceva era figlio del Demonio, cattivo e pericoloso. Ce le avevo tutte, eh! Non vorrei trasformare il pezzo in un’autobiografia ma ditemi se non c’è qualcosa di assoluto, quasi archetipico, in questo racconto: mi piacevano i videogiochi, e all’improvviso scopro che boh, Doom, Splatter House e Mortal Kombat sono tutte robe che potrebbero trasformarmi in un serial killer. Mi piace la musica vecchia perché non sono giovane e mi spiegano che i Led Zeppelin e i Black Sabbath e pure i Beatles sono satanisti di merda. Leggo Tolkien e a un certo punto persino Harry Potter e non vanno bene, bruciamoli, Satana. Gioco a Magic e a Dungeons & Dragons? AH! Sei figlio del diavolo fino al buco del culo.

L’unica attività non affiliata a Satana nella quale indulgevo a tredici anni era prendere le botte dai bulli perché leggevo Tolkien invece di giocare a calcio.

Nella foto, un gruppo di adolescenti impegnati nella ricerca del Maligno.

Ci rido sopra perché ci ho sempre riso sopra e dato a queste critiche il peso che si meritano, ancora una volta non vorrei buttarla sull’aneddotico ma non ho mai avuto voglia di imbracciare un fucile e sparare alla gente per strada né di decapitare qualcuno con un uppercut perché che la violenza simulata sia catarsi e non invito all’azione l’ho imparato alle medie studiando il teatro greco; in più, la scienza mi dà ragione con impressionante regolarità, ecco spiegato perché prima mi incazzo poi rido. Non tutti però hanno la mia fortuna.

Vi presento James Dallas Egbert III, un ragazzo con qualche problema di salute mentale: nato nel 1962 e morto suicida nel 1980, soffriva di «depression, loneliness, parental pressure, drug addiction, and […] difficulty in coming to terms with his homosexuality». Incidentalmente gli piaceva molto D&D, che oggi sappiamo essere un ottimo strumento di terapia per bambini e ragazzi con problemi di socialità, ma che al tempo faceva, sulle fragili menti dei genitori americani, lo stesso effetto che avrebbero poi fatto Carmageddon, Marilyn Manson, GTA, Peppa Pig e qualsiasi prodotto di intrattenimento abbastanza maleducato da non conformarsi alle norme di accettabilità sociale, e dunque, in ultima analisi, satanico. La storia del tentato suicido (e successivo, riuscito) di Egbert finì sui giornali, venne discussa in tutte le salse, provocò un’ondata di indignazione in una generazione di parenti convinta che i loro figli sarebbero tutti morti in un suicidio rituale di massa coordinato da un anonimo dungeon master in grado di comunicare telepaticamente con milioni di adepti in giro per il mondo – le normali reazioni dell’America a un tragico fatto di cronaca facilmente spiegabile se affrontato con un’oncia di razionalità e di rispetto per il dolore della vittima, insomma.

Sotto il turbante Satana.

Tra gli stronzi che decisero di lucrare sulla morte di Egbert ci fu anche Rona Jaffe, autrice di un instant book sulla vicenda del ragazzo, raccontata dall’angolo satanico che tanta soddisfazione ci sta dando fino a ora. Invece di parlare dei problemi di James e di come i suoi genitori non fossero stati in grado di affrontarli e salvargli la vita, Jaffe scrive un romanzo nel quale il centro di tutto è Dungeons & Dragons, presentato come un mostruoso trappolone di Mefistofele per corrompere le giovani menti e spingerle ad abbracciare il Male. È lo stesso approccio che porterà l’anno dopo un’altra pazza fanatica come Patricia Pulling a creare un’associazione per combattere D&D in quanto foriero di caproni dagli occhi infuocati, e che qui serve per costruire una favoletta morale che mette in guardia contro i pericoli dei giochi di ruolo e la loro tendenza a farci perdere la cognizione del reale. In altre parole, vaffanculo.

Vaffanculo soprattutto a chi poi ha deciso che fosse una buona idea sfruttare questo romanzo e questo giovane promettente di nome Tom Hanks per fare un film, diomio UN FILM, una specie di spottone antidroga tipo quelli degli anni Novanta con la tipa con gli occhi bianchi, scritto e prodotto con l’unico scopo di spiegare ai giovani che gli RPG fanno male e che è meglio scegliere la vita. Ecco, ci siamo arrivati, quindi SIGLA!

Perché poi è pure un film di merda, fatto per la Tv quando “fatto per la Tv” significava “fatto con tre soldi, e male”. Non ha neanche la finezza di fare finta di non essere un predicozzo disgustoso e disonesto: si apre presentandoci i quattro protagonisti, a ciascuno dedica qualche minuto per spiegarci quali siano i suoi problemi, dopodiché invece di affrontarli in un percorso di crescita interiore e relazionale dice “vaffanculo tanto è colpa di D&D” e la chiude lì.

Dico D&D ma dovrei dire Mazes & Monsters (M&M?), che è il nome assolutamente non ammiccante del finto gioco che fa da fulcro alle vicende del film. È il classico “gioco di ruolo inventato da chi non ha idea di come funzioni un gioco di ruolo”, l’equivalente cinematografico della mamma che chiama tutte le console “il Nintendo”. Pensate, per esempio, che i quattro membri del party si incontrano in università e decidono di mettere su un gruppo di gioco perché sanno tutti giocare a livello 9! Non viene data alcuna spiegazione di che cazzo significhi questa cosa. È emblematico della sciatteria con cui TOM LAZARUS (daje!) affronta il problema della sceneggiatura, quella cosa fastidiosa che fa da ostacolo tra i titoli di testa e la lezione morale, e della sciatteria generalizzata con cui è girato questo polpettone, che non ha alcun interesse in cose come “il ritmo”, “il montaggio”, neppure “la fotografia”. Quello che conta è poter parlare dei cazzi privati di questi quattro poveracci e trovare una scusa per dare la colpa ai giochi di ruolo.

Massimo Troisi.

Il Bello e Biondo (potrei da qui in avanti linkarvi la pagina di ogni attore, ma non lo farò perché sono dei cazzo di nessuno e non si meritano il copiaincolla) vorrebbe fare il game designer, ma i genitori spingono perché vada al MIT e si dedichi alle cose serie dell’informatica, non a “quell’hobby lì”. La Bella è cresciuta con la madre perché il padre le ha abbandonate e da allora ha una fortissima sindrome dell’abbandono non aiutata dal fatto che tutti i ragazzi con cui sta dopo un po’ la mollano, una cosa che io chiamo “avere 18 anni” e che in M&M è invece una gateway drug per il demonio. Quello Strano è, be’, è strano, pensate che fa i capricci quando la mamma gli riarreda la cameretta trasformandola in un incubo color ospedale, e poi indossa sempre cappelli buffi. Tom Hanks è stato bocciato un anno prima perché passava troppo tempo a giocare a M&M e non riusciva più a distinguere la realtà dalla fantasia, ah e quando aveva dodici anni ha aiutato suo fratello a scappare di casa solo che poi suo fratello è sparito e probabilmente morto, quindi la colpa è di nuovo di M&M, chiaramente.

I quattro si incontrano, cominciano a giocare a M&M, Tom Hanks si fa La Bella, Quello Strano decide che è una buona idea provare a giocare a M&M DAL VERO DAL VIVO e li porta nelle caverne abbandonate per sessioni notturne proibite, poi a una certa senza alcuna motivazione plausibile (quindi, presumibilmente, Satana) Tom Hanks impazzisce completamente e si convince di essere il suo personaggio di M&M, un monaco asceta di nome Pardieu, e di dover andare in cerca del Grande Hall (= il nome del fratello morto) che vive presso le Due Torri (= il fratello è probabilmente fuggito a New York, il che tra l’altro nel 2018 fa anche un bizzarro effetto 911 never forget). Da questo momento va tutto ancora più in vacca di quanto non fosse già andato fin lì.

Pornstache.

Tom Hanks fugge a New York e vede i mostri, arrivano tutta la polizia e un detective, i tre rimasti cominciano a vagare di luogo in luogo senza un costrutto né un criterio, il film è girato con i piedi e montato da un gibbone, non c’è alcun senso del ritmo né capacità di costruire una narrazione, c’è solo una sequenza di epifanie dei Nostri Eroi che si riassumono tutte nel motto “chi ti Mazes & Monsters ti spegne”. Ci sono errori basilari in ogni ambito, dalla fotografia che rende illeggibili il 100% delle scene non illuminate a giorno all’equalizzazione sonora, con musiche sparatissime che si divorano metà dei dialoghi. Succede quando fai un film non perché hai un’idea ma un’agenda.

L’insulto peggiore, e qui il vaffanculo si estende anche agli spoiler, sto lavorando attivamente perché voi non vediate mai questo film, è che ai Nostri Eroi, vittime inconsapevoli di un prodotto maligno, non viene neanche concesso l’onore di una redenzione – diventano, Tom Hanks nello specifico, vittime sacrificali, teste da ficcare su un palo per mettere in guardia grandi e piccini contro il rischio di giocare di ruolo.

Rimane la domanda: perché l’hai fatto? Perché ero convinto di averlo visto da bambino (invece viene fuori che no, chissà con cosa lo confondevo), perché l’idea del “gioco di ruolo che diventa più vero del vero” sulla carta è stuzzicante e perché comunque è un film che si chiama Mazes & Monsters, non Jesus Loves You And Satan Sucks (vale la pena qui specificare che, pur presente in spirito e come modello a cui ispirarsi, il figlio di dio non è mai menzionato nel film). E poi per mettervi in guardia: ora che avete buttato via cinque minuti della vostra vita a leggere tutto questo avete davvero voglia di buttarne via altri novantotto per vedere questa porcheria? Appunto, come immaginavo. Prego.

DVD quote:

«Un film che se lo trovate su uno scaffale vi conviene comprare quello di fianco»
(Stanlio Kubrick, i400calci.com)

«Ti voglio bene Satana, dinosauro verde senza età»
(sempre io)

IMDb | Trailer

PS la cosa che mi fa infuriare più di tutte è che tecnicamente ci stanno sia i mazes sia i monsters mannaggia a loro.

Stanlio Kubrick
Autore del post: Stanlio Kubrick
"No matter. Try again. Fail again. Fail better."
D
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tags: dungeons & dragons harry potter è satanico i giochi di ruolo sono come la droga mazes & monsters mr crowley satana sottili allusioni ti voglio bene satana tom hanks tom hanks è massimo troisi total satan un giovane tom hanks

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28 Commenti

  1. LeChuck 09/05/2018 | 08:08

    Stanlio, tutt’apposto? La vuoi la camomillina? :D

    Rispondi
    • EasyJet Li 10/05/2018 | 13:26

      Stanlio ti prego ti scongiuro arrivato a questo punto devi scriverci tu la recensione di “Prima dell’Apocalisse” (Before the Apocalypse) con Kirk Cameron, magari insieme a quella del remake con Nicolas Cage “Left behind – la profezia”!

  2. Pitch f. H. 09/05/2018 | 08:13

    “L’unica attività non affiliata a Satana nella quale indulgevo a tredici anni era prendere le botte dai bulli perché leggevo Tolkien invece di giocare a calcio.” (cit. Stanlio)

    Sei fortunato. Io prendevo botte dai bulli proprio *perché giocavo* a calcio (male) invece di restare lontano dal campetto e dedicarmi ad attività ludiche a me più consone (consone = farmi pippe).

    Rispondi
  3. Marlon Brandon 09/05/2018 | 08:24

    Ommamma io l ho visto anni fa perche’ pensavo che fosse un film sul d&d ovviamente in onore del, invece mi trovai di fronte questo film disturbato brutto confuso con inspiegabilmente Tom Hanks. ORRIBILE!

    Rispondi
    • GGJJ 10/05/2018 | 07:55

      PURE IO!!! Puttana Eva che minchiata!!!

      P.S.
      Però dai, Tolkien era tipo il cattolico più cattolico mai esistito, quand’ero bimbo ho letto “lo Hobbit” (e li cominciò tutto) perchè era tra le opere consigliate al catechismo parrocchiale, non si può (purtroppo) metterlo tra coloro che puzzano di Satana.. :)

  4. Akuzo 09/05/2018 | 09:07

    Grazie Stanlio. Il tuo sacrificio non è stato vano e rifuggerò questo film con tutte le mie forze.

    Ah, e vista la perfetta descrizione di tutto ciò che un povero nerd abbia dovuto (e a volte deve tutt’ora) subire in termini di giudizi a cazzo emessi da parrucconi che non sanno di ciò di cui parlano, un grosso vaffanculo a tutti anche da parte mia. :3

    Rispondi
    • Kappei 09/05/2018 | 09:53

      Ho 36 anni, sposato, con due figli, un lavoro stabile, eppure mia madre, quando viene da me e vede i manuali di D&D in bella mostra sulla libreria, ancora mi guarda preoccupato come quando avevo 13 anni.

      Quindi anche da parte mia vaffanculo a tutti quelli che hanno promosso queste cazzate e che secondo me sono convinti che la catarsi si curi con lo sciroppo.

      Grazie Stanlio!

  5. Conte Gracula 09/05/2018 | 10:51

    Da giocatore di ruolo (il gdr è tra le varie attività da rettiliano a cui mi dedico, tipo boh, leggere) aggiungo un vaffanculo da parte mia, sulla fiducia.
    Forse un giorno lo guarderò comunque, penso sempre che queste robe possano essere involontariamente comiche (tipo il fumettino Dark Dungeons, và che finezza, manca solo & tra le due parole) e poi finisce che me ne pento e mi mando a fare in culo da solo.

    Comunque, bisogna drogarsi solo di vita! :P

    Rispondi
  6. Campio 09/05/2018 | 12:19

    Dopo i giocatori di Magic solo i pedofili.

    Rispondi
  7. Campio 09/05/2018 | 12:19

    Dopo i giocatori di Magic solo i pedofili.

    Rispondi
  8. Bakahero 09/05/2018 | 13:45

    Stanlio, sei un eroe.
    Aggiungo anch’io il mio Vaffanculo!

    Rispondi
  9. Magari 09/05/2018 | 14:33

    Grazie Stanlio.
    Rifiuta la camomillina, che qui ci sono ragioni per restare incazzati.

    Ho un percorso ‘satanistico’ simile al tuo (videogiochi, GdR, apostasia varia), e non pago di non aver visto questo film di miurda, mi sono trovato in internet dei simpatici ‘amici’ fautori di stupidaggini affini al film, per stile e per tesi, quindi ho portato il tuo stesso “affanculo” (ma masticato, non pronunciato) anche nella vita reale, facendo purtroppo il contrario di quello che hanno fatto i protagonisti del film di miurda.

    Se aveste bisogno di una causa ricordatevi sempre che lì fuori* è pieno di integralisti religiosi con dei tabernacoli tra le orecchie, e che potrebbero rifare film come questo da un momento all’altro, ma con le vostre vite

    * fuori = nell’internet, perché nella vita reale questa gente vive imprigionata negli scantinati e nelle ville di Bertone, e non si incontrano mai, per fortuna.

    Rispondi
  10. AnnaMagnanima 09/05/2018 | 14:51

    ma quanto è appassionato il buon Stanlio?
    …e quanto è grandioso il fatto che su una rivista di cinema sia riuscito a trovare il modo di linkare un articolo di NATURE del 13 marzo 2018?
    complimenti e massima stima

    Rispondi
  11. Cristian 09/05/2018 | 17:34

    Fin troppo volgare in certi punti come recensione…fa passare la voglia di leggerla..

    Rispondi
    • Capitan Ovvio 10/05/2018 | 14:47

      Vaffanculo anche a te, sulla fiducia

  12. Magari 10/05/2018 | 08:12

    Già. Chissà che capolavoro di recensione avrebbero potuto scrivere su Famiglia Cristian di questo film…
    Ho i brividi solo a pensarci.

    Rispondi
  13. prostatadimele 10/05/2018 | 08:20

    Stanlio, nonostante i 5 minuti e la recensione complessiva, mi è venuta voglia di vederlo così come da piccolo mi veniva voglia di attaccarmi a bere al flacone del Vernel ❤️

    Rispondi
  14. EasyJet Li 10/05/2018 | 13:29

    Stanlio ti prego ti scongiuro arrivato a questo punto devi scriverci tu la recensione di “Prima dell’Apocalisse” (Before the Apocalypse) con Kirk Cameron, magari insieme a quella del remake con Nicolas Cage “Left behind – la profezia”!

    Rispondi
  15. Capitan Ovvio 10/05/2018 | 14:45

    Grazie Stanlio

    Rispondi
  16. Stanlio Kubrick 10/05/2018 | 14:45

    Amici, amiche, grazie a voi, abbracciamoci e lanciamo un D20 nel nome di Satana.

    Rispondi
  17. Revenando 10/05/2018 | 14:54

    “Jesus Loves You And Satan Sucks” l’hanno giá fatto:

    Cacca al diavolo, fiori a Gesú
    Cacca al diavolo, fiori a Gesú…

    Rispondi
  18. Sylvester Starnone 10/05/2018 | 16:14

    Un commento sull’articolo di Nature citato (che tanto su ‘sto pippone pomposo e patetico ha gia’ detto tutto il buon Stanlio). Io vado controcorrente, mi spiace. La mancanza di correlazione tra violenza e videogiocatori di GTA V, The Sims o non giocatori e’ palesemente irrealistico. Chi gioca a The Sims non puo’ che essere un pericoloso psicopatico.

    Rispondi
    • GGJJ 11/05/2018 | 08:47

      Io sono ASSOLUTAMENTE sicuro che almeno un mio collega (e sono in dubbio x un altro paio) non ha ancora compiuto una strage al lavoro perchè si sfoga con God of War, compreso l’ultimo norreno.

    • AnnaMagnanima 11/05/2018 | 15:01

      infatti, sylvester. sono proprio d’accordo.

  19. Kurtz Waldheim 13/05/2018 | 19:00

    Tra i prodotti ispirati da satana per corrompere i giovini ti sei dimenticato di elencare i fumetti di Diabolik. Me lo aveva assicurato il pretino che ci portava in montagna alle medie. Io avevo dieci/undici anni ma gia’ allora ero certo di avere di fronte un fanatico coglione.

    Rispondi
  20. Rocco Alano 14/05/2018 | 10:43

    Ragazzi, siete dei nerd di merda! Vi offendete per un film del genere al posto di renderlo uno scult per due risate- un po’ come i fattoni sul film contro la cannabis.

    Rispondi
  21. Lucas Luke 15/05/2018 | 11:51

    E l’Heavy Metal, eh dove lo mettiamo l’Heavy Metal?? Possibile che nessuno pensi ai bambini!?

    Rispondi
    • Dropdead 17/05/2018 | 18:43

      l’Hm non so ma questa roba mi aiuta a non uscire con un cacciavite la mattina https://www.youtube.com/watch?v=-LAf45dXCtc

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