Sì, quel chiodo è ancora lì e nessuno ha ancora pensato di schiacciarlo con qualcosa che non faccia rumore, o anche solo di piegarlo con le pinze. No, resta sempre lì a futura memoria e magari lo rivedremo pure. Sissignori e sissignore, perché questa Part 2 non è altro che un trampolino narrativo verso l’inevitabile Part 3 che sicuramente prima o poi arriverà, anche perché la saga sembra avere un discreto successo.
Quindi la Part 2 finisce in medias res così come la prima iniziava in medias res. E allora come inizia? Con un prologo-retcon che finalmente spiega come è iniziato tutto il casino coi mostroni. Oddio, non è esattamente uno spiegone: è più una presentazione dei personaggi, mamma paziente, padre simpaticone, figlio cagasotto, figlia sordomuta più sveglia di tutti gli altri messi assieme. Ma soprattutto, è l’occasione per Krasinski di dimostrare il suo talento in una vera sequenza action (d’altra parte, coproduce il nostro amico Michael Bay): tesa, ben girata, montata ancora meglio; sembra fatta apposta per smarcare Krasinski dal suo passato comico e proiettarlo in quello dei registi dei controcazzi. Non che ne avesse bisogno, perché il primo A Quiet Place sapeva già il fatto suo, però è tanto di guadagnato.
Dopo il prologo, il film riprende più o meno dove il primo si era interrotto, con la famiglia Abbott in fuga e Cillian Murphy sbroccatissimo che fa le veci del padre; di nuovo situazioni in cui bisogna soffocare le urla, di nuovo il bimbo chiuso e sballottato nella cassapanca all’occorrenza (peraltro è già il bambino più silenzioso del mondo, che culo), di nuovo i mostri. Ma come? Alla fine del primo si scopriva un modo di ammazzarli, cosa c’è ancora da dire? Per esempio, c’è da mostrare come ha reagito il resto della popolazione all’arrivo dei mostri, che stratagemmi di sopravvivenza ha attuato e come si comporta nei confronti del prossimo: chi bene e chi male, ed è una scelta francamente poco coraggiosa (“democristiana”, per i boomers fra voi). Oppure c’è da approfondire la nostra conoscenza dei mostri, che stavolta si vedono bene e alla luce! Sono fighissimi! Però non sanno nuotare e hanno il cranio molle che si spappola con una legnata ben assestata. E poi? Basta. C’è di nuovo la storia delle onde radio e dell’auricolare, con un finale che appunto non “finisce”.
E questo, ahimé, è il problema principale del film: A Quiet Place – Part 2, detto semplicemente, non ha una trama. Ha una situazione bruttona stirata per un’ora e mezza, in cui i personaggi hanno il compito di sopravvivere e a volte ci riescono con successo, a volte mica tanto (con sprezzo del pericolo di shitstorm mediatica, la sceneggiatura impone che gli unici due personaggi neri di rilievo muoiano male e, come al solito, in modo stupido); ma alla fine del film non si può dire che sia stato fatto un gran progresso – o per lo meno, se si va avanti di questo passo i mostri li sconfiggiamo al capitolo 35. Un po’ come il Covid. Per carità, ogni sequenza ha il suo bel crescendo di tensione, Krasinski è bravo, gli attori sono tutti bravi; ma ancora una volta, come nel primo film, vediamo i personaggi cacciarsi nei guai in modi evitabilissimi o risolvibili in modo tutto sommato semplice. A me, personalmente, sale un po’ il nervoso – ma dopotutto, mentre mi saliva il nervoso stavo anch’io zitta (e buona) e attenta a non muovermi, quindi it’s OK, baby; aggiudicato.
Streaming-quote:
“Zitti e buoni”
Damiano Wertmüller, i400calci.com
Più che un sequel è un DLC del primo film (e vista l’ispirazione videoludica evidente non è un paragone sbagliato secondo me).
Bello, va via in 90′ secchi belli tesi (con qualche dialogo da scuola elementare ma vabbè) con bimba cazzuta a mangiarsi tutti (Murphy e Blunt col pilota automatico), ma non aggiunge praticamente nulla al primo e lascia autostrade aperte al sequel vero e proprio. Senza un cambio di passo sta saga rischia di arenarsi.
ottimo lo guarderò insieme al terzo e al quarto e al quinto nel 2000ecc
A me non è dispiaciuto, come non mi dispiacque il primo all’epoca. Nulla di memorabile e sceneggiatura un po’ paracula e un po’ onesta che sfrutta l’onda del primo (ammettiamolo: una mezza sorpresa nonostante un paio di cagatone atomiche tipo la cascata) per piazzarti questo sequel facile facile. Già che non abbia buttato tutto in malora lo considero un grosso punto a suo favore.
Concordo, nulla di straordinario, ma la breve durata e l’intuizione felice (e molto ben realizzata secondo me) di fare di 70 dei 90 minuti un lungo e tiratissimo montaggio alternato fa sì che il film non annoi. Ci sono anche stavolta dei maccosa grossi così, ma passano indolori tutto sommato. Il prologo retcon è una signora scena. Un po’ cheap l’idea di dividere i personaggi in coppie o squadre, ma alla fine come detto funziona bene nell’ottica del montaggio che raddoppia la tensione. A me complessivamente ha convinto anche più del primo.
Comunque Krasinski per quanto poco credibile nel ruolo (almeno, dopo averlo visto per 10 anni seduto alla scrivania a fare lo scemo), da regista di roba coi mostri pare avere talento.
Ok, lo vedro’, partendo da aspettative adeguate. Cioe’ modeste.
Il primo, pur tutto sommato piacevole, mi aveva deluso proprio perche’ mi sembrava tradire tutti suoi presupposti, tra scorciatoie narrative di bassa lega* e il fatto di essere virtualmente un film “muto” e silenzioso, ma con una colonna sonora invadente e ultra-didascalica che riportava tutto alla normalita’.
*va beh, QUEL chiodo nella scala: che per me meriterebbe di diventare proverbiale come il salto dello squalo di Happy Days, come esemplificazione tanto della pigrizia degli sceneggiatori cinematografici, quanto del loro essere gente che che chiaramente non ha mai piantato un chiodo in vita sua.
Un solo commento: ma ci ricordiamo che cosa ne è stato di franchise come “Alien” e “Predator”, sì? Un onesto b-movie come AQPII di questi tempi è grasso che cola. Se solo la smettessero con questi mostrilli che paiono pipistrelli glabri. Il modello pipistrello glabro ha stufato da, tipo, “Cloverfield”.
“Cloverfield” tra l’altro il film di mostroni che più avrebbe avuto bisogno di un sequel che invece incredibilmente non hanno fatto
Be’ be’ be’, c’è quella bombetta di 10 Cloverfield Lane che è un quasi sequel (almeno negli ultimi 3 minuti), c’è The Cloverfield Paradox che non ho visto ma dicono che è un po’ una trollata e poi hanno recentemente annunciato un sequel diretto:
https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/cloverfield-sequel-in-the-works-with-batman-tv-spinoff-showrunner-exclusive-4124486/
TCP è un prequel, 10CL è uno spin-off. In effetti un sequel vero e proprio ci starebbe tutto, specie considerando la tanta robaccia da cui ricapano dei sequel… il problema è che Cloverfield (e derivati) sono tutti film a medio budget, ma un suo sequel sensato necessiterebbe probabilmente di un alto budget: non fai vedere un mostrone 2 secondi sul finale, parti proprio dal mostrone! Poi io sono un fan delle idee nuove e sto benissimo anche senza sequel
E’ interessante come nell’epoca delle “serie tv” il cinema abbia iniziato a ricalcarle rimanendo indietro, perché la tendenza ormai è quella del binge watching, non del “ti lascio col fiato sospeso e mo’ aspetti una settimana” che tra l’altro nel cinema diventa un anno o peggio. L’unica lungimirante sembra la Marvel che fa comunque film talmente lunghi e con una tale frequenza che alla fine ‘sto gap diventa irrilevante e nel processo ci butta dentro pure ottime serie tv (WandaVision, Loki etc).
Poi faccio coming out: a me AQP non piacque e ‘sto seguito non lo guarderò. Io da un horror chiedo o orrore vero o divertimento (non nel senso comedy, nel senso che sghignazzo vedendo cose truculente). AQP, per carità fatto tutto a modino ché non è un film brutto, a me ha fondamentalmente annoiato. Poi oh, ognuno trova l’orrore in luoghi diversi e non critico i suoi estimatori, sia mai…
A quiet Place non era un horror.. é un film di fantasia con belle scene di tensione… La storia di una famiglia in un contesto non felice… É horror quanto é horror the Road… Però era girato bene e ti faceva tenere a quei 4 personaggi messi in croce… Per me un gran film e soprattutto ben girato .. un ottima idea sviluppata bene.. potevano benissimo prendere lo spunto e girare un film su 20 sopravvissuti chiusi in un supermercato che devono sooravvivere… Mi é piaciuta la scelta di raccontare la storia di una famiglia.. non di un padre che deve salvare la sua famiglia.. ma una famiglia.
Il due aggiunge qualcosa su come funziona quel mondo ma non mi ha preso come il primo… Cmq rimane ben girato e un film decente.. cosa per nulla scontato di questi tempi.. ovvio che é solo un tassello prima di un eventuale finale… E speriamo che chiudano li…
Sono d’accordo, me l’avessero etichettato come fantascienza l’avrei apprezzato molto di più perché quando si sceglie di vedere un film (o ascoltare un disco eccetera) conta molto anche la predisposizione d’animo, non ne metto su uno a casaccio, non mi ascolto (chessò) dell’hardcore per andarmi a letto. Nel caso di AQP avevo bisogno di un bell’horror e mi sono trovato di fronte tutt’altra roba rimanendo frustrato
Beh ma la pubblicità ingannevole non è colpa del film in sé. Anche io mi aspettavo un horror, ma il film me lo sono goduto eccome.