Che cosa curiosa la vita. Poco più di una settimana fa salivo sul palco del locale milanese “Santeria” lanciando uno strale verso il cinema dell’orrore che continua a raccontare storie lovecraftiane dimenticandosi però di dettagli ingombranti come i Grandi Antichi e in generale i Mostri Grossi e preferendo concentrarsi sugli aspetti più minuscoli e umani di quell’immaginario, e ora sono qui a parlarvi di un film dell’orrore che racconta una storia lovecraftiana senza Grandi Antichi né Mostri Grossi. E mi è pure piaciuto!
Sentite qui: Suitable Flesh è scritto da Dennis Paoli, già sceneggiatore del capolavoro Re-Animator e dell’ancora più capolavoro From Beyond. Una delle protagoniste è Barbara Crampton, già scream queen nel capolavoro From Beyond e nell’ancora più capolavoro Re-Animator. OK, non c’è Stuart Gordon, regista dei capolavori From Beyond e Re-Animator; ma Stuart Gordon è morto nel 2020, per cui non mi sento di farne una colpa a questo film uscito su Shudder e che, si spera, presto potrete vedere anche voi sui vostri schermi senza bisogno di andare in Massachusetts come ho fatto io.
Il punto è che Suitable Flesh, nominalmente tratto da La cosa sulla soglia di H.P. Lovecraft, è quello che in certi circoli un po’ esoterici verrebbe definito un “sequel spirituale” di Re-Animator e From Beyond – nessun orizzontale tentativo di cineuniverso o di continuità, solo l’idea di rifare, nel 2024, un film dell’orrore lovecraftiano come li faceva Stuart Gordon, con un sacco di deliziosa violenza al ketchup, robe disgustose e in generale un bel pastrugno di sangue e liquidi seminali vari.
Il che di per sé lo rende un film poco lovecraftiano nella misura in cui Howard Phillips approcciava il sesso con la stessa sicumera con la quale io approccio lo studio della meccanica quantistica, ma d’altra parte già i due film di Stuart Gordon, Re-Animator in particolare, parlavano di carnazza anche in un contesto di lussuria e non solo di macello, e questa era una roba altrettanto poco lovecraftiana. Ma quei film erano figli anche di un contesto culturale nel quale orrore e piacere convivevano gioiosamente da anni se non decenni, o se la preferite più grezza Stuart Gordon faceva film di sangue e tette, e quindi alla faccia di Lovecraft e della sua allergia al sesso anche Re-Animator era un film di sangue e tette, e per arrivare a oggi pure Suitable Flesh è un film di sangue e tette, come se fosse ancora il 1985, o una versione del 1985 in cui esistono gli smarfoni.
Se ne deduce quindi che Suitable Flesh è un film vecchia scuola, anacronistico, fuori tempo, nonostante qualche timido tentativo di aggiornarsi del quale magari vi parlo dopo con una certa prudenza. È “moderno” nel senso che non è ambientato nel passato e non fa finta che il mondo si sia fermato nell’[anno utile a giustificare certe scelte narrative o stilistiche]. Cioè, è un film del 2023 che si svolge nel 2023, perché tanto il dettaglio in sé non cambia nulla nello sviluppo: è prima di tutto un film che parla di voglia di scopare, e quella è tendenzialmente una roba senza tempo. Ma ne parla, questo sì, con il linguaggio e la grammatica visiva di un film degli anni Ottanta – più ripulito ed elegante forse, ma neanche troppo, cioè è un film in cui le transizioni di scena vengono spesso fatte con l’iride, è un film di inquadrature così:
e sì, lo so che finora ho parlato di anni Ottanta ma lei è proprio Heather Graham, e so anche che questa cosa potrebbe distrarvi soprattutto se avete circa la mia età visto che prima ho scritto che Suitable Flesh è un film di tette, per cui facciamo che vi metto una sugosa SIGLA e poi ricominciamo.
Heather Graham in Suitable Flesh fa il ruolo di Sam Neill in Il seme della follia: all’inizio del film sta chiusa in un ospedale psichiatrico, e ovviamente è convinta che non dovrebbe essere lì. C’è una storia dietro alla sua permanenza ed è quella che occuperà i primi due atti del film, che sono di fatto un racconto di tutto quello che ha portato la povera dottoressa Elizabeth Derby, specializzata in stracittadine, a finire incatenata alle pareti bianche e imbottite di una stanza presso, indovinate un po’?
La sua vicenda comincia il giorno in cui la Cosa si è presentata sulla sua Soglia, nei panni di un giovine paziente disturbato ma tanto affascinante, e con questa peculiare caratteristica di cambiare completamente personalità dopo aver passato qualche secondo sul pavimento a contorcersi tutto e fare rumorini tipo CRIKKE CRAKKE con le ossa. Prima del CRIKKE CRAKKE il povero Asa Waite è un ragazzino timido e terrorizzato, all’apparenza, dal padre, ma dopo lo scrocchio satanico diventa un tizio supercool e anche un po’ edgy ma soprattutto horny, che fa apprezzamenti a Heather Graham e fuma le sigarette perché è un ribelle.
Non credo di rovinarvi granché la sorpresa (e nel caso smettete di leggere qui e tornare dopo Heather Graham) dicendovi che quello che sembra un caso di doppia personalità è in realtà una versione demoniaca del gioco delle sedie. Cioè: dentro Asa vive un demone (termine generico che uso per comodità) che ha il superpotere di occupare i corpi della gente scacciando le loro anime semplicemente sussurrando loro all’orecchio “Fthagn!”. Nel momento in cui lo incontriamo vive nel corpo del padre di Asa, che però è vecchio e consunto: sta quindi tentando di scartarlo e passare a quello del figlio, ma per riuscirci deve dirgli Fthagn! per tre volte – le prime due la possessione è solo temporanea. Incontriamo Asa quando è in tremebonda attesa del terzo Fthagn!. Ma anche: il demone incontra la dottoressa Derby e ha un’illuminazione – è da secoli che continua a saltare da un corpo maschile all’altro, e non ha mai provato quello femminile. Vi giuro che a un certo punto dice proprio “il futuro è femmina”. E così anche la modernità è accontentata.
Siete di nuovo qui perché temevate gli spoiler? Perfetto. Suitable Flesh è un film di gente che esce dal suo corpo e ha molta paura. Gente che finisce nel corpo di altra gente e intanto guarda il proprio stesso corpo invaso da un demone. Per cui è un film di: a) overacting b) violenza perpetrata su corpi ignari da un’entità sadica c) tette. Quantitativamente c’è meno frattaglia di quanta ce ne fosse in Re-Animator, in compenso la storia ne guadagna in perversione, perché prende un gruppetto di personaggi (stereotipati quanto volete, ma bene, per cui facili da identificare e inquadrare grazie a pochi dettagli) e li mette alla prova di fronte al perturbante, che sia rappresentato dal paziente sexy o dalla moglie solitamente morigerata che si riscopre zozzissima (o che il marito crede ecc).
Il brutto è che non c’è Stuart Gordon a dirigere questo carnaio. Il bello è che Joe Lynch è un tipo giusto: non sarà un fenomeno più che altro perché lavora prima di tutto per imitazione, ma vi ricordate Mayhem? Era suo, e il sempre bello e sempre bravo George Rohmer l’aveva definito “La cosa più romeriana vista da un sacco di tempo”. Ecco, allora Suitable Flesh è “la cosa più gordoniana vista da un sacco di tempo”. A Joe Lynch questa roba piace un sacco, e si vede. Si è pure scelto il cast su misura: la sola Barbara Crampton, nel ruolo della masterclass attoriale, basterebbe a giustificare la visione. C’è Bruce Davison! Che passa gran parte del tempo a mugugnare, ma caspita se mugugna bene. Compare pure un irriconoscibile Graham Skipper nei panni del personaggio più stuartgordoniano dell’intero film, guardate che bello il mio frenemy:
E Judah Lewis! Quanto è migliorato da quando faceva il ruolo di “Cole” nei due terrificanti capitoli di The Babysitter, un film con Samara Weaving, che ha fatto anche Mayhem, e ho scritto tutto questo solo per non pensare più a McG, ma ecco che mi è tornato in mente. Lasciate quindi che vi parli di Heather Graham, che di tutto il cast è quella che si diverte di gran lunga di più, soprattutto quando viene posseduta dal demone e può divertirsi a calpestare con un tacco a spillo ogni standard di decenza e dignità. Ha sempre un po’ avuto la maledizione della bellezza eterea (ah ah perché si chiama Heather, capito?) anche quando hanno provato a farle fare la sex bomb dandole il nome “Felicity Shagwell”, e in Suitable Flesh si gode un sacco l’opportunità di essere lurida, lasciva, lussuriosa e altre parole con la L.
Insomma: Suitable Flesh è un film che fa schifo bene. È ricolmo di roba disgustosa, è disorientante per il modo in cui gioca con le identità, è pacchianissimo e felicemente anni Ottanta, contiene decapitazioni, tette e gente che prende a testate le pareti della stanzetta di un manicomio. Avete presente l’elevated horror? È esattamente il contrario, e questo è il mio pitch.
Quote
«Il contrario dell’elevated horror»
(Stanlio Kubrick, i400calci.com)
Aspe’, quindi il protagonista che fa crack crack non è la giuovine Asenath Waite come nel racconto ma un masculo chiamato ASA Waite?
…ecco un’altra bella casellina lovecraftiana
Sì Asa Waite è genderswappato!
Stuart Gordon, recuperai solo l’anno scorso “Castle Freak” e fui colto alla sprovvista dal giovane commissario Montalbano. Comunque me lo segno, magari da guardare durante una maratona in coda agli altri due.
Finito di guardare ieri sera, maronn’ Heather Graham, a 53 anni che megafregna, per non parlare della Crampton, che invece ho dovuto controllare tre volte e ne ha 65, nun ce se crede…
Per una volta una dedica finale sentita e non messa così alla cazzo, il buon Stuart avrebbe approvato di brutto.
Tema:
Perchè non esce mai un film basato sui racconti di Lovecraft COMPRENDENTE Grandi Antichi, Mostri Grossi e Orrori Cosmici?
Svolgimento:
Perchè è vero che ora la tecnologia consentirebbe di farlo, ma costerebbe comunque un sacco di soldi e dato che stiamo parlando di storie che hanno una fanbase sicuramente appassionata ma altrettanto sicuramente non cosi ampia dal punto di vista numerico da GARANTIRE incassi sufficientemente elevati da andare in attivo, senza contare che non è detto che la cosa ti venga cosi bene da accontentare già loro (una cosa è parlare di architetture basate su geometrie non euclidee che ti fanno venire il mal di testa solo a guardarle, una cosa è farla vedere quest’architettura..) allora meglio lasciar perdere che il rischio floppone è dietro l’angolo, meglio strizzare l’occhio a chi ne sa, infilando qua e la qualche accenno o ispirazioni in opere più “sicure”.
E’ tutto qui o secondo voi c’è anche altro?
credo che sostanzialmente sia tutto qui…anche perchè, pur non essendo un lettore lovecraftiano, l’epicità “grossa” che si dovrebbe trasmettere da un libro raramente ha avuto successo visivo ed anche di pubblico..mi vengon in mente in epoca moderna giusto la trilogia del signore degli anelli e per ora la prima parte di Dune…per il resto restano sprazzi in film più “piccoli” …Monsters di Edwards, The Mist e altri che non mi vengono in mente per dirne un paio