Raccolta differenziata è la video-rubrica che dà una nuova possibilità a film inizialmente sottovalutati da pubblico e/o critica.
Benvenuti nel 1986: Reagan era il Presidente del Mondo, il botteghino era appena stato vinto da Rambo 2 e Ritorno al futuro, e l’aviazione americana aveva bisogni di nuove reclute. Hollywood fiuta il trend e, come continuerà a succedere spesso nei decenni seguenti, butta fuori due film dallo spunto molto simile in competizione tra di loro. Il primo a uscire, a gennaio, è L’aquila d’acciaio: piace, avrà ben tre sequel. Il secondo a uscire, a maggio, si chiama Top Gun: piace anche questo, eh? Ma per vederne un sequel bisogna aspettare il 2022… Comunque: L’aquila d’acciaio è anche l’occasione per salutare Lou Gossett Jr, grandissimo attore dalla carriera semi-ingrata, spesso chiamato a valorizzare ciofeche, che con questo film trova però il suo unico ruolo ricorrente. A voi il filmato integrale:
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PREMIO JIMMY BOBO
Abbiamo pescato da tutta la saga dell’Aquila d’acciaio ma anche da Top Gunner: Danger Zone, che è un film del 2022 che esiste davvero.
- Nasay Ano (“1st Class Passenger”) 31.25%
- Dick Le Grand (sound editor) e Father Nacho (“Priest”) 25%
- John Moio (stunts) 18.75%
- Michael Uva (best boy) 0%
Congratulazioni a Nasay Ano, la risposta a una barzelletta che non vogliamo sapere! E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio!
PROSSIMI APPUNTAMENTI SU TWITCH
Lunedì 15 aprile, ore 21: LA PALESTRA DEI 400 CALCI
Il nostro consueto appuntamento del lunedì con le news più calciabili della settimana e con gli ormai immancabili aggiornamenti su cosa ha combinato Jared Leto.
Giovedì 18 aprile, ore 21: per la rubrica Raccolta differenziata vi parleremo finalmente di un regista che ci sta da sempre molto simpatico: John Waters. L’occasione è il 30esimo anniversario di La signora ammazzatutti.
TRAMA: avete presente quando scrivete su Facebook roba tipo, che ne so, “io ammazzerei tutti quelli che mettono l’ananas sulla pizza”? Nel 1994 non c’era Facebook, per cui lo facevi per davvero. [IMDb | Trailer]
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Ludwig Van Verhoeven e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
This one is for you, chappy
Live molto divertente ma non avete citato il vero cardine so80s di Lou Gossett Jr, il suo ruolo di co-protagonista e narratore in “Il principe delle stelle / The Powers of Matthew Star”! Per altro il protagonista me lo ricordo come una specie di sosia di Jared Leto ante litteram.
Seriamente, invece: Sidney J Fury ha girato di tutto, ma quando voleva era un grandissimo: “Ipcress” e “Entity” sono due capolavori seri, “The Appaloosa” gran western eccentrico con un Brando magnetico, “Gli spericolati” con Redford un classico dimenticato delle prima New Hollywood. Escludendo “Berretti verdi”, Furie e’ anche stato il primissimo a girare un vietnamovie, il bellissimo “I ragazzi della compagnia C” (precedente di poco ai coevi “Vittorie perdute” e “Il cacciatore”) e uno degli ultimissimi con “Under Heavy Fire” del 2001, che non ho mai visto, e, quasi a completare una trilogia sull’argomento stile Oliver Stone, in mezzo (e giusto prima proprio di L’aquila d’acciaio) il buon “Purple Hearts”.
L’abbandono forzato della d eufonica per colpa di tre intellettuali svogliati é una malattia a lento decorso simile all’ipertensione, ma almeno quest’ultima ti fa crepare. Aquile d’acciaio é un po’ così: figlio di un filone alla moda che in altre epoche non avrebbe trovato un soldo e soprattutto visibilità ce lo siamo invece trovato tra le palle senza volerlo. Grazie a dio dimenticato per tutti gli anni 90-00-10 viene rispolverato ogni tanto in occasione di qualche trapasso. Domani toccherà al piuttosto che usato come sinonimo di oppure?
Il Signor Lou Gossett Jr l’ho sempre portato nel cuore. Mio padre stava in fissa con lui. Se c’era un film dove compariva, si registrava in VHS.
Poi il film lo vedeva una volta e lo mollava lì.
Ricordo l’ultimo film che aveva preso in videoteca: era un film, credo del 2001, in cui lui faceva il poliziotto della polizia postale.
Da lì credo che avesse effettivamente realizzato l’effettiva percentuale di boiate nella sua filmografia e non l’ha più seguito.
Per me invece, ogni volta che qualcuno lamentava un’ingiustizia rivolgendosi ad un ipotetico cugino nella postale su Facebook, quel cugino aveva la faccia rugos-incazzata di Lou Gossett Jr.