Penso di aver già imprecato abbastanza sul concetto stesso di prequel.
Il concetto di serial, inteso come lo si fa mediamente a Hollywood, è sempre pericoloso: si prende un film di successo e ci si preoccupa come primissima cosa di replicarne gli aspetti che risultano più graditi dai sondaggi, che si incastrino in modo sensato e organico o meno. Ci sono anche, occasionalmente, film che lasciano in effetti spazio per sviluppare una storia in ulteriori direzioni interessanti e autori che godono di sufficiente libertà per farlo.
I prequel si ritrovano in una situazione più delicata: non sono molti i film che iniziano da una storia che ti fa venire voglia di riavvolgere e partire da più lontano per capire come ci si è arrivati. La maggior parte dei prequel si ritrova a voler per forza raccontare di un periodo in cui il personaggio principale non era ancora interessante, per accompagnarlo verso un finale che già conosci. Wolverine quando non era ancora invulnerabile, cinico e incazzoso! Han Solo quando ha avuto avventure per forza di cose meno interessanti di quelle che gli sono capitate dopo altrimenti Star Wars non avrebbe senso! “La cosa” quando, prima di attaccare la base antartica che tutti conosciamo, aveva a quanto pare attaccato un’altra base antartica identica! Il problema è che al primo colpo abbiamo avuto Il padrino – parte 2 e ci siamo montati la testa.
Per cui sì, alzo la mano e confesso apertamente: quando un Maestro come George Miller ha annunciato un prequel di uno dei migliori film della storia, ho sorriso un po’ a denti stretti.
Diciamolo subito, se proprio serve: Furiosa forse non è ai livelli di Il Padrino – parte 2.
Però, dall’altro lato, Il Padrino non era ai livelli di Mad Max: Fury Road.
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Is it still a lovely day?
Furiosa è il classico caso in cui si rischia di andare con le aspettative sbagliate.
A chi fregava qualcosa di sapere delle origini di Furiosa dopo aver visto Mad Max: Fury Road? Oserei azzardare delle percentuali come minimo combattute. Il personaggio era chiaro. Il suo background era chiaro senza bisogno di spiegoni. Sono dell’opinione che anche quelli che pensano che Fury Road fosse “senza trama” in realtà abbiano capito molte più cose di quanto si rendano conto, e siano solo spiazzati dal fatto di averle interiorizzate durante un inseguimento continuo invece che in modo più tradizionale tipo che so, i protagonisti che si siedono al fuoco tutti malinconici a raccontarsi i rispettivi tragici flashback in bianco e nero.
Furiosa era un salto nel vuoto.
Potevano fidarci di George Miller?
Da una parte, ovviamente, il curriculum dice un SÌ gigantesco. Quella di Mad Max è la mia saga preferita: ogni episodio spiazza, reinventa un mondo o racconta qualcosa di diverso, o in modo diverso. Non è mai la stessa pappa. Non è mai “abbiamo analizzato i sondaggi, abbiamo estratto l’elenco delle cose che volevate vedere e tutto il resto è la colla da quaderno che le tiene insieme”. Ero pronto a tutto.
Dall’altra nonno George ha 79 anni, che è quell’età in cui l’apice è già stato plausibilmente raggiunto per cui cominci a stare attento e a temere che il prossimo passo sia quello storto, o quello in cui smette di correre, gli viene il fiatone, e si appoggia un attimino in poltrona. Furiosa è il suo primo prequel. Tecnicamente quindi, la prima volta in cui era costretto a non ribaltare eccessivamente le cose e a lavorare piuttosto nei binari di doversi collegare a una storia e a un mondo pre-esistente.
Perché poi questo film esisteva?
Fury Road non era stato un flop, ma manco un successo commerciale eclatante. Aveva guadagnato il giusto per far dormire sereni gli investitori, non così tanto da farli ballare di gioia.
Però si era fatto una reputazione incredibile. Una reputazione invitante. Gli studios stavano effettivamente chiedendo a George di farlo. E George, vecchia volpe, ha detto ok ma prima si è fatto pagare Tremila anni di attesa, che altrimenti non gli ricapitava più.
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Ho sentito critiche alla CGI di questo film e secondo me dovreste smetterla di prendervela con la bravissima Anya.
Furiosa è… siete pronti? Non voglio sconvolgervi. Mettetevi comodi. È… un film diverso da Mad Max: Fury Road. Proprio in struttura! Struttura, tono e intenzioni! Oddio, già mentre lo scrivo mi sento mancare la terra sotto ai piedi signora mia, portatemi i sali…
Sto scherzando. Questa era la parte più ovvia.
In tutta la sua perfetta perfezione, Mad Max: Fury Road era appoggiato su una gimmick – cosa che, e qui stava la sua vera forza, non era un luccicante trucchetto per semplificare ma al contrario un livello di difficoltà aggiuntivo, una vera e propria prova di incredibile padronanza tecnica e narrativa. L’incredibile esercizio di sintetizzare un intero mondo, e diverse vite in procinto di cambiare, nell’arco di due lunghi inseguimenti.
Furiosa nasce dalla enorme bibbia creata per Fury Road, frutto degli oltre dieci (fortuiti) anni di lavorazione di quest’ultimo. Questo è il suo primo vantaggio. Non era un retro-engineering basato su una storia pre-esistente: era letteralmente le fondamenta, silenziose ma già dettagliate, di quest’ultima. Era ciò che Charlize Theron aveva già letto prima di modellare la sua performance originale.
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Leonard Bernstein
Furiosa non può fare lo stesso gioco di Fury Road, non avrebbe senso. E puntualmente non lo fa.
Come ci era stato anticipato, la trama non si sviluppa in un paio di giorni e una corsa avanti e indietro, ma nell’arco di 15 anni e diversi avvenimenti.
Miller, che è pazzo e mette le sue esigenze di storia davanti a tutto il resto, osa addirittura fare arrivare Anya Taylor-Joy dopo circa un’ora di film, ambientando gran parte della premessa quando il suo personaggio ha 12 anni (ed è interpretata da Alyla Browne) e arrivando a farmi temere l’idea che, di nuovo, il vero protagonista non sia quello che dà il titolo al film ma in questo caso Dementus, l’interessante ruolo affidato a Chris Hemsworth. Per fortuna non è così: Chris vorrebbe tanto rubarsi il film, e almeno all’inizio ha ampio spazio per farlo, ma pur non riuscendoci ce la fa se non altro a risultare più che adeguato (dobbiamo in compenso sorbirci un doppio ruolo per sua moglie, come se fosse che ne so, Tilda Swinton).
Dementus fa da contraltare e avversario per Furiosa: segnato da una grave perdita, reagisce diventando una specie di Thulsa Doom dei poveri che crea un piccolo culto attorno a sé e lo usa non facendosi scrupoli a restituire il dolore che ha subito, inseguendo quanto più potere possibile. Il parallelo con le origini di Furiosa, di cui è causa, è esplicitato: quello con Mad Max è altrettanto ovvio, ma lasciato allo spettatore. Sono tre modi di elaborare un trauma e trovare di conseguenza un proprio modo di vivere e/o sopravvivere le Wastelands.
Il modo semi-clandestino di sopravvivere di Furiosa non è necessariamente quello che avremmo ipotizzato guardando Fury Road, ed è proprio quello che dà potenza al personaggio e un senso definitivo al film. Lo ammetto, per me l’operazione non ha ingranato subito, ma è nel modo in cui Furiosa perde il braccio – è spoiler dire che un personaggio che abbiamo conosciuto nel futuro senza un braccio, e che qua incontriamo che ce l’ha ancora, a un certo punto finirà per perderlo? – che mi ha conquistato definitivamente. In mezzo c’è una partnership con Tom Burke nei panni di Not All Men (non ricordo il vero nome) che serve a conservarle un minimo di umanità e spiega quindi come mai, in Fury Road, Max ottenga una chance per dimostrarsi utile invece che venire eliminato per direttissima. Furiosa è diviso in cinque capitoli. Fury Road è sostanzialmente il sesto capitolo della stessa vicenda.
In mezzo, nonno Miller gira che è un piacere, concentratissimo e con gli occhi costantemente sul bersaglio. Epico, ma mai ridondante. Non una scena fuori posto, non una scena che non serva a qualcosa. Qui non fa l’action travolgente, ma piuttosto la storia di formazione: come già vi suggerivo, il parallelo è davvero per molti versi più vicino al Conan di Milius che ai suoi più diretti predecessori. E quando gira l’azione è inarrivabile: per come riesce ad essere funzionale e spettacolare allo stesso tempo, per come riesce ad essere assolutamente chiaro mentre continua a inscenare coreografie impossibili. L’unica vera costante tra i film di Mad Max (escluso il primo) è il momento dell’assalto alla diligenza, e qui ogni volta George rilancia e lascia a bocca aperta.
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Not All Men
Furiosa – ma proprio la saga di Mad Max in generale – è l’antidoto al cinema nozionistico di oggi come solo uno che non ha vissuto questa fase può ancora concepire.
Non è un film fatto per spiegare e unire i puntini. Non è un film fatto per farvi esclamare “hey, ma questa cosa si collega a quest’altra cosa che conosco!” e strizzare l’occhio, magari aprire spiragli (quando non proprio inutili voragini, come ci è già capitato di assistere) per film successivi. C’è forse una inquadratura una che superficialmente può dare l’impressione di fan service, e che soddisfa senz’altro questa funzione, ma – e non è importante sapere o meno a cosa mi riferisco – in realtà è lì per fare da riferimento temporale che accompagna il proseguire della storia (ma poi che razza di scrupoli mi vengono, come se fosse uno spoiler sapere che questo film si collega a Fury Road). Furiosa è girato col piglio di chi non avrebbe mai accettato l’incarico se non avesse saputo di poter raccontare qualcosa che si sarebbe retto anche solo sulle proprie gambe, e quella rapidissima inquadratura è letteralmente l’unica del film che serve non tanto alla storia in sé ma appunto per farvi capire come si piazza nei confronti di Fury Road, e quindi in che stato esistenziale ne arrivano i personaggi.
E poco importa se non tutto coincide per forza: non lo so se esiste ancora il pubblico per questo tipo di approccio, ma la saga di Mad Max è sempre stata un mezzo ret-con continuo che racconta leggende più che storie, miti più che personaggi. Il significato conta più dei dettagli, e Furiosa prosegue in questo senso pur essendo largamente quello che disorienta meno.
Furiosa ha tre funzioni: regalare un film solista al raro personaggio secondario di un franchise che se l’è ampiamente meritato sul campo; raccontare una storia che non si limiti ad essere le note a pié pagina di Fury Road ma qualcosa che lo renda ancora più potente; raccontare una storia che abbia una sua tematica e un suo scopo indipendente. Non chiedetevi cosa serve a un film come Furiosa per replicare quello che vi è piaciuto di più in Fury Road: chiedetevi, per ogni suo aspetto che magari vi coglie alla sprovvista, cosa gli serve per raccontare questa storia.
Furiosa è cinema, non è Wikipedia.
Magari vi sconvolge meno di quell’altro film che l’ha generato – come si può superare la perfezione? – ma oggi non c’è niente del genere là fuori, neanche lontanamente.
Sbrighiamoci a inventare il siero dell’immortalità, che George Miller ha ancora un sacco di lezioni da insegnare.
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It’s still a lovely day.
Poster-quote:
“E anche oggi, George Miller invecchia domani”
Nanni Cobretti, i400calci.com
La cosa bella è che Miller notoriamente del concetto di continuity (roba da nerd) se n’è sempre fregato, cosa che mi ricordo fece storcere il naso a qualcuno pure ai tempi di Fury Road. Eppure con questo film ha tirato fuori una masterclass di come dovrebbe essere un prequel.
Non è Fury Road, non lo poteva essere e non lo doveva nemmeno essere, ma è un filmone. Bravissima la Taylor-Joy e anche l’interprete di Furiosa ragazzina
Tom Burke e’ la cosa piu’ simile a Solid Snake che abbia mai visto.
A me il film non ha convinto moltissimo, soprattutto per un primo tempo che soffre di una mancanza di sintesi abbastanza sorprendente per uno come Miller, ma ad avercene di roba cosi fuori dal suo tempo (infatti gli incassi lo stanno premiando pochissimo)
L ha detto anche kojima, per dirne uno
La Taylor-Joy nel cast non c’entrava una sega. Ho visto il film in lingua originale e sta qua é una cagna con la faccia da malattia congenita che ti fa venire i conati. Non ho ancora capito come cazzo ha fatto a finire ad avere ruoli, pure da lead, in tutti sti blockbuster movies (appare pure in Dune 2, bho). Ok sto Furiosa, alla fine una soeta di “more of the same” nelle sue accezione piú positive, ma ripeto, la Taylor-Joy é un mattone da digerire. Spero scompaia dalla circolazione e sono abbastanza sicuro che é parte del motivo per il quale al botteghino il film é andato sotto le scarpe anche in terra natale. Taylor-Joy é un attrice di bassa lega, da rinchiudere al massimo a fare una comparsata in una serie Netflix (quell aborto di recitazione in Peaky Blinders), o dove il casting deve essere incentrato sulle sue competenze (tipo lo stare ferma con gli occhi fissi nel vuoto e parlare il meno possibile come in The Witch). Questa é la veritá che non ci piace sentire.
“Non ho ancora capito come cazzo ha fatto a finire ad avere ruoli”….. suvvia non bisogna essere scienziati ;)
Madonna Nanni quanto ti si ama
George Cazzoduro Miller Mastermind l’ha fatto ancora: è tornato nel deserto radioattivo e ci ha regalato un’altra opera d’arte, il più bel western da tantissimi anni.
I campi larghissimi del deserto con l’azione in piccolo quasi da sfondo, la cavalcata in moto iniziale, le tempeste di sabbia, le esplosioni di violenza.
Mi è restato tutto negli occhi e ho già bisogno di rivederlo.
La cosa incredibile è che ogni volta torna nella stessa ambientazione e riesce a fare un film completamente diverso dai precedenti.
Mi dispiace solo che stia andando così male al box office che l’altro prequel su Max ce lo possiamo già scordare, salvo una tenuta miracolosa.
C’è un personaggio di Fury Road che manca all’appello: Corpus Colossus, il “nano pazzeschissimo”. L’attore purtroppo è mancato nel 2018 e non è stato rimpiazzato, giustamente.
Il prossimo da quel che ho letto non dovrebbe essere un prequel ma un nuovo sequel col ritorno di Max.
Credo e spero lo faranno lo stesso, anche perché Mad Max in realtà non è mai stato un fenomeno da botteghino.
P.S.: poi un giorno bisognerebbe affrontare questa nuova moda insostenibile degli analisti amatoriali del box office, gente che su Reddit giudica i film sulla base di quante prevendite ha venduto il primo giovedì di programmazione in Malaysia
Ricordavo prequel, probabilmente ricordo male. Ciò detto, il weekend d’esordio è stato parecchio brutto in termini di incassi reali, per cui non resta che sperare nella tenuta.
Dementus? Scordo qualcuno da Fury Road o é un personaggio nuovo?
Nuovo
Ho adorato Fury Road come tutta la saga di Mad Max e quindi sto ancora sperando che Miller si inventi qualcosa per far tornare a bordo Gibson, ma ho letto che non gliene frega nulla di far tornare un vecchio Max. Che per altro ha ispirato Ken il guerriero sia nelle ambientazioni che nel character design della prima serie ma questa è un’altra storia. Quindi mi sparerò quelle due ore di macchina per andare a vedere Furiosa all’Aarcadia e vediamo.
Parto da cosa NON mi è piaciuto: ben poco, in realtà. L’unico vero “difetto” di Furiosa è quello di collegarsi a Fury Road e quindi dover condividere estetica e logiche di un film francamente inarrivabile. Tutto quello che vediamo non può più trasmettere quello stupore, perché in fondo lo davano per scontato.
Cosa invece mi è piaciuto: tutto. Dalla narrazione alla messa in scena, dai personaggi (anche se il doppiaggio su Dementus è… strano) al ritmo. Dura sorprendentemente mezz’ora in più di FR, ma allo stesso modo ti tiene incollato senza mai calare, anche se non ti scioglie il cervello allo stesso modo.
Diciamo che senza FR a fare da forzato paragone ci sarebbe da strapparsi le vesti, ma FR c’è, sta lì e rimane una roba talmente accecante da fare sembrare “normale” anche un film stellare come questo Furiosa.
a me ha deluso l’anticlimax. La guerra dei 40 giorni raccontata con un montaggio di un minuto per dare minutaggio al “dialogo” finale sulle modalità di vendetta.
Eh, il fatto è che per raccontarla degnamente ci sarebbe voluto un altro film intero… E in fondo il film si chiama “Furiosa”. Forse conveniva non citarla proprio.
Sono proprio questi gli sforzi che bisognerebbe fare. Ovvio che pure io avrei voluto vedere una guerra gigantesca, però da una parte è necessaria per spiegare il contesto che ne risulta, e dall’altra Furiosa non ne è coinvolta in modo significativo per cui perderci troppo tempo è inutile. Il dialogo finale è abbastanza un pelino più importante, nella mia umile opinione.
ma infatti se mi facevi un film sull’epopea della madre per recuperare Furiosa sarei rimasto incollato 2 ore.
Se mi facevi un film sull’andamento della guerra dei 40 giorni. Idem.
Mi fai un film su Furiosa, che parla solo di Furiosa, dove quello che capita a chi sta intorno a Furiosa non importa (addirittura il suo mentore/love interest) le viene torturato ed ammazzato fuorischermo (o ad inquadratura larghissima) senza che Furiosa venga inquadrata mezza volta. Addirittura nel dialogo finale (detto che l’umile opinione di Nanni è sicuramente più competente della mia) Furiosa cita solo la madre. Per il quasi-amante nemmeno un accenno. Mboh
… e Dementus che all’inizio della guerra è in vantaggio tattico, ce lo ritroviamo a scappare con intorno sei motociclisti di numero. Che è successo? Boh. Montage.
Per questo film ho provato emozioni molto molto molto contrastanti
ah. E per me i titoli di coda sono un autogol. Riguardandoli ti viene la nostalgia di Fury Road e ti costringe a fare paragoni insostenibili
A me è piaciuto un sacco. La prima volta è una sberla perché non è fury road, la seconda ti piace davvero, hai sgomberato la testa da quel ricordo felicissimo e sei pronto ad altro. Certo, ha dei difettucci, ma è un filmone porca miseria. Forse sarebbe stato meglio rimanere al progetto originale, farne un anime! In fondo Furiosa è un anime, è un episodio gigantesco di Ken Il guerriero: sangue a frotte e la storia d’ammmore pucci pucci.
Peccato che dopo questo tonfo il franchise si ferma qui. Lo comprerà amazon e ne farà una serie tv in cui Furiosa andrà bene per i millennial: sarà “lame and gay” e avrà 3000 battute, ma solo per fare le prediche a tutti.
se fai la fatica di sgomberare la testa da quel ricordo felicisimo e poi ti ritrovi nei titoli di coda proprio gli spezzoni di quel ricordo, ti torna la madeleine e ti rendi conto che non sei affatto felice come allora. Per me quei titoli di coda sono proprio una autorete dal punto di vista esperenziale
Concordo sui titoli di coda.
D’accordissimo, quei titoli di coda danno un po’ il colpo di grazia al film
+1
Ho pensato la stessa cosa, ti schiaffa in faccia tutta la superiorità tecnica di Fury Road e il confronto (per quanto Furiosa sia ben fatto) è impietoso.
A me è piaciuto un sacco, peccato solo il salto a piè pari della guerra finale
A me è piaciuto un sacco. La prima volta è una sberla perché non è fury road, la seconda ti piace davvero, hai sgomberato la testa da quel ricordo felicissimo e sei pronto ad altro. Certo, ha dei difettucci, ma è un filmone porca miseria. Forse sarebbe stato meglio rimanere al progetto originale, farne un anime! In fondo Furiosa è un anime, è un episodio gigantesco di Ken Il guerriero: sangue a frotte e la storia d’ammmore pucci pucci.
Peccato che dopo questo tonfo il franchise si ferma qui. Lo comprerà amazon e ne farà una serie tv in cui Furiosa andrà bene per i millennial: sarà “lame and gay” e avrà 3000 battute, ma solo per fare le prediche a tutti.
“è un episodio gigantesco di Ken Il guerriero: sangue a frotte e la storia d’ammmore pucci pucci.”
E finitela con sto paragone!
Per un po’ di deserto e due punk, tutti con sta solfa copia/incolla “questo è ken il guerrierooo!11!!!1”
Mamma mia come siete superficiali.
E’ forse il primo mad max che vedete? O non avete mai visto ken il guerriero?
I punti memorabili di questo film (sopra tutti: il world building che contiene veicoli, costumi, trucchi, retro-tecnologia, il tono mistico apocalittico, il linguaggio religioso dadaista ecc) sono le cose inventate per Fury Road e che hanno contribuito (insieme a molto altro) ad edificare il suo mito splendente.
Le traiettorie narrative, invece: guerre di potere, assedi, bande, missioni vendicative ecc sono elementi che lo avvicinano molto di più alle dinamiche della trilogia originale.
Furiosa è ciò che resta del meglio dell’universo di Mad Max ma senza la sua carica eversiva e il suo potentissimo senso di autenticità.
Il suo cuore pulsante.
E’ il guscio plasticoso di quel mondo, svuotato di sangue e polvere.
Una operazione cosmetica di brutta CGI, inseguimenti in green screen, eccessive divagazioni, futili complicazioni narrative e scelte di casting davvero infelicissime.
Qualche frammento memorabile resta.
Eppure solo di polvere e sangue avevamo bisogno.
Macché Not All Men, quello è Stacy Keach risorto in CGI!!!
A me è piaciuto molto, anzi tantissimo e ci sono un sacco di robe che prese singolarmente sono da sturbo totale. Però Fury Road mi aveva fatto esplodere la testa, e il paragone schiaccerebbe chiunque e qualunque cosa.
I singoli capitoli sono dei cortometraggi eccezionali – ripeto ECCEZIONALI! – ma l’effetto d’insieme secondo me li penalizza: i tempi all’interno del film non sono così chiari, né i comportamenti dei vari personaggi tra un salto temporale e quell’altro.
La chiarezza cristallina della blindocisterna lanciata a bomba contro l’ingiustizia come coltello d’argento arroventato nel burro era un altro campionato.
Attori tutti centratissimi financo il più piccolo dei Figli di Guerra, colori e sonoro da lacrime, scene d’azione da capogiro. Però penso sia una gradino in meno di Fury Road.
Ahahahahah!
Ho finalmente modo di ribadirlo: Fury Road era una merda.
Sei proprio tu mereghetti?
Non si incastra alla perfezione con “Fury Road”?
Chissene.
Non si incastra con gli altri film della saga?
Chissene.
Eh ma so già come va a finire!
Chissene al quadrato.
“Furiosa” è Mad Max elevato a poema epico, è questo che lo fa funzionare, il resto sono solo chiacchere e il mestiere di un autore che a 78 (ora 79) anni fa arrossire tutti gli pseudo autoruncoli di mezzo mondo.
Chiedo una delucidazione per uno come me che non bazzica i social: qualcuno mi potrebbe spiegare il tormentone di Anya-Taylor Joy e la CGI?
Grazie in anticipo
Non conosco la storia del tormentone e non ho ancora visto il film. Detto questo gia dal trailer si notava una CGI veramente pessima a mal utilizzata. Probabilmente se ne sono accorti in tanti…
SPIEGONE: il termine “CGI” è riferito ad Anya, non alla CGI del film:
soprannome dato tempo fa da Nanni, che aveva rinominato l’attrice in “Anya-Taylor CGI”
Quello era chiaro, quello che non capisco è il perché.
@Dario: perché ha un viso particolare che ricorda certi vecchi design digitali
Ah ho capito, grazie Nanni
Io me lo sono goduto. Miller ha detto di averlo concepito come un’odissea e così è stato. Si percepisce il respiro epico di una grande epopea, (cosa che non sono riusciti a fare con DUNE nemmeno in due film). Se fosse durato altri trenta minuti avrei detto grazie. Non c’è nulla fuori posto o minimamente superfluo. La cosa che stupisce è la facilità con cui Miller gira tutto quanto; hai l’impressione che per lui sia un gioco da ragazzi. Non mi sorprenderei se saltassero fuori scene tagliate clamorose come quelle tagliate in THE RAID 2.
Dispiace solo che in dieci anni nessun regista abbia raccolto la sfida lanciata da Miller con fury road e abbia almeno tentato di replicare l’approccio. Ma forse è una mia impressione dettata dall’abisso che separa fury road da qualunque altro film.
Secondo me ci ha provato un po’ Eggers con The Northman, anche se con tanta cgi brutta in più, prendendosi delle grasse pernacchie. Anche se a me The Northman era piaciuto parecchio.
Non sarà stato il miglior film della cinematografia di Eggers ma resta comunque un film di Eggers e un gran filmone. Inferiore, sì, a Fury Road ma rientra comunque tra i migliori 20 film del ventennio molto probabilmente e anche qualcosa in più se consideriamo solo l’ambito epico -action. Quando uno sa usare la camera in quel modo e insieme alla fotografia elabora certe inquadrature e scene anche se la storia è semplice difficilmente si può parlare di brutto film.
Poi chiaro Miller è Miller e Fury Road è tra i capolavori non solo dei duemila ma di sempre.
Concordo. Eggers, oltre che saper usare la macchina da presa (si dice ancora così?!) sembra sia uno dei pochi registi ad aver capito di cosa avrebbe bisogno il cinema: SINTESI. La storia raccontata attraverso l’azione e non con le parole. Io mi aspettavo che dopo fury road ci sarebbero stati più registi interessati a questo tipo di approccio.
Concordo assolutamente e perlomeno io la chiamo ancora così, nonostante non sia così vecchio (laureato da poco), ma è Anche vero che ho vissuto con i nonni uno dei quali mi diceva ancora da piccolo: ti porto al cinematografo😅
Oggi andrò finalmente a vederlo! Credo che sarà qualcosa di epico!
sul film niente da dire, ad avercene fatti così come vuole il regista.
sulla trama mi sono un po’ perso quando Furiosa viene presa da Immortan per essere una moglie -o sbaglio?- e poi scappa e si nasconde tra i meccanici e i figli di guerra. mi sarei aspettato almeno una sfuriata da parte di Immortan per essersela persa visto il casino che ha fatto in Fury Road…
È il passaggio che stona di più in effetti. Posso credere che nei bassifondi riesca a nascondersi bene, posso ancora accettare che anni dopo nessuno la riconosca quando comincia a girare capelli al vento (dopotutto è cresciuta ed è protetta dal pretoriano), ma mi fa strano il non vedere qualcuno che si chiede che fine abbia fatto.
Colpa dei tagli?
Ho proprio scelto il film migliore possibile per prendere il biglietto IMAX.
Che spettacolo
“A chi fregava qualcosa di sapere delle origini di Furiosa dopo aver visto Mad Max: Fury Road?”
A me, ho le prove
:D
+1
… e anche ulteriori gesta della medesima …
Filmone della Madonna. Meno impattante di FURY ROAD ma medesimo cuore e medesima cura dei dettagli. Il buon Miller, a quasi 80 anni, insegna ancora come si assalta la diligenza attaccandola dai lati, da sotto, dal cielo,… Il tutto con una chiarezza e un controlloi delle inquadrature da far paura. Si capisce esattamente tutto, nonostante una frenesia e un dinamismo fantastico. Le origini di un personaggio iconico raccontate come Dio comanda, calando la sua storia in un mondo già costruito con determinati paletti (il discorso del Capo sul prequel) senza sminchiare il tutto. Quanti ce ne sono di prequel o sidequel che contrastano con la storia madre? Ecco, in FURIOSA tutto è incastrato in modo coerente con un paio di inquadrature che lo rendono parte di un discorso molto più ampio (soprattutto quella cui si riferiva Nanni che incasella questo film nella timeline).
Grande, grande film. A mani basse, per me, è già il film del 2024.
Ho amato Fury Road (ovvio), questo non ancora visto, mi fido al 100% ma il trailer mi aveva lasciato molto perplesso..
Forse il film ha “corretto” ma le immagini sembravano finte, non so se è un problema di luci o di fotografia o che ne so, non sono per niente un esperto, ma rimaneva la sensazione di guardare qualcosa di farlocco, la stessa sensazione che mi ha dato rebel moon 2 e non parlo degli effetti speciali, ma delle inquadrature in cui si vedono solo i personaggi e mi davano comunque la sensazione di qualcosa di sbagliato.
“[…] il trailer mi aveva lasciato molto perplesso..
Forse il film ha “corretto” ma le immagini sembravano finte, non so se è un problema di luci o di fotografia o che ne so”
Il trailer (come capita per tantissimi teaser e trailer) è stato assemblato e rilasciato con immagini non definitive. Al cinema l’effetto finale è infinitamente meno finto. Se non ricordo male, anche il trailer di Fury Road conteneva parti grezze che poi furono fixate nella versione cinematografica.
Io devo ancora metabolizzare l’esperienza (recensione breve: BOMBA), ma se accetti un consiglio: vai al cinema e goditi senza fissarti su green screen, sequenze accelerate, led wall, CGI ecc… :-)
Allora dovrebbero avere pù cura dei trailer, o meno fretta di mandarli!!
Comunque ti ringrazio della risposta sono contento che il film non abbia questa pecca, lo vedrò di sicuro ;-)
@IlFra: gli effetti speciali sono sempre l’ultima cosa che finiscono in un film, e purtroppo i trailer li devono mandare svariati mesi prima. Vale letteralmente per tutti i film.
Ti confermo che le immagini sembrano finte, hanno fotografato gli uomini sui mezzi con il green screen e appiccicati nel deserto, avrai la sensazione, sopratutto quando i personaggi sono in moto, che le ruote non girano ma il mezzo si sposta nello sfondo per chissa quale artificio!
Ma per piacere che boiate vai farneticando? Forse hai visto antman 3
Filmone, complementare a Fury road: questo è più stratificato, e la sintesi cede lo spazio ad una riflessitività e ad una pensosità inedita per la saga di Mad Max (non credo che Miller si sia mai concesso tanto dialogo come nel finale).
Bellissimo, per me al livello del predecessore.
E poi si gode, quanto si gode.
Grandissimo film, spettacolare quasi quanto il primo. Però c’è l’atmosfera risulta più pesante. Nel primo film il miscuglio tra la corsa verso la libertà, il personaggio di Nux con l’ingenuità allegra di Hoult, e soprattutto Furiosa, davano un sentimento di speranza e una certa leggerezza che permettevano di vedere (e rivedere tante volte) il film come puro divertimento. In “Furiosa”, sapendo già bene o male come finirà, spicca di più il carattere senza speranza della Wasteland. Nanni, scrivi: “l’idea che, di nuovo, il vero protagonista non sia quello che dà il titolo al film ma in questo caso Dementus, l’interessante ruolo affidato a Chris Hemsworth. Per fortuna non è così …” A livello attoriale e registico sono d’accordo perché le due attrici che fanno Furiosa sono bravissime e Miller riesce a tenere l’attenzione su di loro, ma a livello puramente narrativo l’arco di Dementus prende il sopravvento e contribuisce all’atmosfera più cupa. Malgrado le scene di azione siano girate altrettanto bene non penso che avrò voglia di rivedere più volte questo film come “Fury Road”.
Prossimo spinoff:
– ll passato di Octoboss?
– Il destino di Scrotus? (Dato che il figlio primogenito di Immortan non c’è in FR pensavo da subito fosse destinato ad una morte orribile e invece no…)
Io voto per uno spin-off sulla nascita di Scrotus. Voglio sapere tutto di come ha avuto quel nome, inclusa la gente attorno che dice “sì, ottima idea, è un bel nome”. Poi volendo anche l’infanzia e l’adolescenza in cui nessuno lo prende in giro.
Scrotus tutta la vita, che si sposta un po’ di continente e mette su la famiglia delle Colline hanno gli occhi e si scopre che l’apocalisse nucleare c’è stata solo in Australia.
Scrotus da furiosa me sa che va a finire dritto nel videogioco di mad max uscito dopo fury road
non è immortan joe che fa tulsa doom dei poveri facendo sacrificare quel figlio della guerra?
Quella è effettivamente una mossa alla Thulsa Doom, ma è Dementus che ci si avvicina più come personaggio per via che le ammazza il genitore e poi la adotta. Poi Dementus sta a Thulsa Doom un po’ come Jack Burton sta a John Wayne.
un paragone azzeccatissimo
Visto in sala Furiosa ha un solo difetto: che è preceduto dal trailer di Mufasa (Mufasa, per Giove pluvio!).
Il prequel del miglior film degli anni ’10 e il prequel del peggior film degli anni ’10. E io già lo so che il secondo farà il quadruplo degli incassi, mado’ che fashtidio!
Uno dei migliori commenti sotto questo articolo
Ho smesso di leggere i commenti perché ho visto un po’ di spoiler in giro e vorrei vedere il film questo weekend… però vi segnalo un’intervista abbastanza interessante a nonno Miller su Rollingstones (non metto il link ma insomma è in homepage). A parte i riferimenti al Padrino parte II e amenità simili, non si può voler male a quest’uomo che a quasi 80 anni ancora insegna a tutti come si fanno i film. Avercene!
Quando vidi Fury Road non volevo sapere le origini di Furiosa, ma volevo sapere di più di tutto! E questo film mi dà esattamente questo, più di tutto quel world building meraviglioso. La storia di Furiosa è una cosa che sta lì in mezzo alle varie altre cose fighissime che succedono. Partendo con aspettative ed anticipazioni pari a zero, più volte mi sono ritrovato con la mascella a terra e sono uscito fomentato come poche volte negli ultimi anni. Insomma nove anni dopo Miller arriva e detta legge.
MA che cosa dici? dopo aver visto Fury road vuoi saper di piu sul personaggio di Max e sui suoi incubi, su come si è arrivati alle terre desolate ecc ecc di certo della storia di furiosa non me ne frega nulla! Hanno sprecato soldi e tempo per un film inutile che mette in discussisone i futuri sequel!
Prendi le goccine e vai a dormire dai
Sono ancora talmente eccitato che chiamero il mio cucciolo di pastore belga ,fra poco in arrivo, Furiosa!
Mad Max era qualcosa di unico e iconico gia quando ero ragazzino, oltre la sfera del tuono mi ricorda quando ero bambino e mio padre ascoltava gli Lp di Tina Turner. Snobbai subito fury road proprio per questo motivo, poi una sera decisi di guardarlo e divento’ il mio film preferito.
Grazie sig. Miller per non avermi delusio anche ieri al cinema!!
La migliore trasposizione cinematografica di Ken il Guerriero vista ad oggi, con Mamiya protagonista, Kenshiro chauffeur che muore male e senza arti marziali di fantasia.
La dura realta’ e’ invece quella dell’outback australiano e della sua sabbia ferrosa piu’ rossiccia di quella candida della Namibia, scenario post-apocalittico gia’ di suo anche senza esplosioni atomiche, tra paesaggi desolati e vere miniere abbandonate nella penisola di Kurnell che sembrano uscite da un girone dantesco.
Come The Road Warrior fu superiore all’originale Mad Max nel descrivere le violente dinamiche di un mondo sopravvissuto ad un olocausto nucleare, anche questo Furiosa risulta piu’ stratificato e quindi narrativamente piu’ interessante di Fury Road, che nella sua ipercinetica corsa avanti ed indietro finiva per esasperare, annoiando alla lunga. Il George Miller di Furiosa fa tirare il fiato ai suoi personaggi, che crescono ed evolvono tra una scena d’azione memorabile e l’altra, come ogni romanzo di formazione richiede.
Anya Taylor-Joy maiuscola nel recitare per sottrazione usando lo sguardo e credibile nelle scene fisicamente piu’ impegnative. Brava anche la sua controparte bambina, Alyla Browne. Chris Hemsworth nei panni di Padre Cobra, il suo miglior ruolo in carriera.
Qualche sbavatura nella sceneggiatura, inspiegabile l’assenza di una scena con la sfuriata omicida di Immortan Joe a seguito della fuga della giovane Furiosa, che peraltro si elevava dallo status di semplice concubina visto che aveva suggellato l’iniziale accordo di pace tra le bande di predoni.
Tetsuo Hara ha omaggiato il film con un disegno della protagonista, a rammentare quanto la saga sia stata una fonte di ispirazione ed abbia plasmato l’immaginario collettivo, oltre ad essere un severo monito, purtroppo ancora attualissimo di fronte al riaffacciarsi dello spettro di un conflitto atomico mondiale.
“La migliore trasposizione cinematografica di Ken il Guerriero vista ad oggi, con Mamiya protagonista, Kenshiro chauffeur che muore male e senza arti marziali di fantasia.”
Il film non l’ho visto.
Ma, ambientazione e qualche punk a parte, il mondo di Mad Max non è mai c’entrato nulla con l’epica di Kenshiro. Nulla.
È palese che Buronson e Hara abbiano preso ispirazione da Mad Max per scrivere e disegnare Kenshiro…
E quindi?
la saga di Mad Max, ambientazione a parte, non c’entra assolutamente nulla con Kenshiro.
Ce la facciamo?
Programmata una seconda visione stasera.
Film clamoroso, che NON merita il già preannunciato flop commerciale (che poi, sostanzialmente frega nulla, ma già Miller non è più di primo pelo, l’insuccesso al botteghino preclude la lavorazione di altri film della saga).
Le ragioni del flop stanno nel fatto che ad Hollywood non c’è nessuna attrice che può sostituire Charlize Theron in un prequel che fa dell’aderenza alla continuity con Fury Road uno dei suoi maggiori selling point.
Anya Taylor Joy è bravissima, e in un’altra vita – tipo se fossi nato cieco- mi sarebbe anche potuta piacere fisicamente. Ma la sospensione dell’incredulità va a farsi benedire quando ti viene richiesto di credere che quella roba affetta da ipertelorismo si evolverà in Charlize Theron.
Sarà un limite mio, ma l’effetto è straniante.
L’avessero chiamato “PROFUMOSA: A MAD MAX SAGA”, con un personaggio totalmente diverso, ok.
Oppure: “FURIOSA PRIMA DELLA PLASTICA: A MAD MAX SAGA”, spiegando che Immortan Joe la sottopone a intervento maxillo-facciale per farla somigliare alla Furiosa di Fury Road, ok.
Uccidetemi, ma secondo me è un miscasting gravissimo.
Film clamoroso? forse hai rivisto Fury road ma Furiosa delude sotto ogni aspetto. raccontare questa storia è stato il vero errore!!! Serviva un sequel!!! COn max,
“Film clamoroso? forse hai rivisto Fury road”
Ti rispondo dopo la seconda visione. Grazie al cazzo che il paragone con Fury Road è impietoso.
Ma come film non puoi dirgli nulla.
Lo SBAGLIO™ è Anya Taylor Joy, e alla seconda visione mi ha fatto ancora più incazzare se penso che è stata scelta per il successo di “Split”, “The VVitch”, “La regina degli scacchi” ecc, ma che – al di là del carisma – anche fisionomicamente non c’entra NULLA con Charlize Theron.
Interessava sapere la storia di Furiosa in un film dedicato? NO. Il film è un disatro al box office nonostante recensioni positive e poco obiettive come questa, copia da Fury Road le migliori scene d’azione e a tratti è addirittura noioso. Mi sono annoiato parecchio e non vedevo l’ora che finisse, mi domando quelli che commentano entusiasti questo film che cosa hanno visto????
Già mettere 4 punti di domanda ti qualifica a sufficienza. Mi sa che hai sbagliato tutto dall’asilo. Non sarà fury road ma è una bomba atomica, soprattutto considerando il il panorama cinematografico attuale. Che tristezza leggere commenti come il tuo, guardati rebel moon parte 2 in loop.
Ben è un nome corto quasi quanto P..r ..coincidenze?
Il Mereghetti innamorato.
Domanda del ca: ma cosa guardi di solito per non annoiarti? Porno d’autore?
Finalmente un commento intelligente e non da asslicker
E’ praticamente il Conan di milius, quindi filmone di default.
Io creo che i credits e il monologo di Dementus si colleghino tutti un metaforone meta sui prequel etc
Siamo gia morti
Solo per dire che il giullare folle di Dementus, Fang mi sembra si chiami è il sosia di Roger Waters. Anzi forse era lui.
Non maltrattatemi, è il mio primo film della saga di Mad Max.
Mi è piaciuto e, chiaramente, vorrei recuperare gli altri, ma non posseggo un cinema. Mi accontento di vederli a 50″ o lo schermo tv è troppo mortificante e mi conviene aspettare che il Museo del Cinema organizzi un retrospettivone su George Miller?
Baby, tutti qui abbiamo visto i primi tre film di Mad Max su tubi catodici scassati all’una del mattino: il culto è iniziato così. Chi nega mente.
Due peccati originali: Anya TJ e Tom Burke (il suo quasi innamorato) hanno volti del tutto inadatti ai personaggi e mi hanno portato spesso fuori dal racconto. Inoltre girare un prequel di Fury Road era superfluo e forse si poteva farne a meno.
Detto tutto ciò il film è molto bello. Ben al di sotto di Fury road, che come ha scritto qualcuno appena ne vedi due scene nei titoli di coda torni bruscamente alla realtà, un po’ slegato e non sempre chiarissimo nei passaggi narrativi, ma con molte sequenze magistrali.
Film della madonna maaaaaa un filo troppo dialogo per i miei gusti, soprattutto nel confronto finale Furiosa/Dementus.
Fossimo stati negli anni 80 di plagi a rotta di collo di post apocalittici (ma anche comunque oggi) “quella inquadratura” non si sarebbe considerata fan service, ma un modo per ribadire che il film appartiene ad un universo specifico
79 anni, miller, era meglio concentrarti su un pensionamento. Lasciare le redini ai giovani sembra ormai un miraggio. Potevi chiudere in bellezza con FR, invece hai partorito quest obrobrio sotto tutti gli aspetti. Trama poco interessante, dialoghi da 1 elementare (e non cominciamo a dire che “sono voluti”) effetti speciali in kroma key realizzati col commodor 64 (si, ovviamente sono voluti) personaggi macchiette della commedia dell’arte (ma si, è tutto maledettamente voluto) costumi presi all OVS. Ho chiesto in biglietteria se potevo avere il rimborso, il bigliettaio mi ha guardato, e senza batter ciglio mi ha reso 10 euro a me piu 10 alla mia compagna. Pazzesco ?