Certo, noi siamo qui in primo luogo a salvaguardare l’onore dell’action e dell’horror, ma alla fantascienza chi ci pensa? Eh? Nessuno ha a cuore la fantascienza. E io ci soffro. Da anni a questa parte – insultatemi ad aiutatemi a ricordare nei commenti – l’unico utilizzo di questo povero genere sottostimato è quello di “contesto” all’interno del quale poi inserire altri temi e figure (guarda caso provenienti dall’Horror o dall’Action). E se è vero che ogni tanto questa formula ci soddisfa, troppo spesso si rimane profondamente delusi. Il problema è che a nessuno più interessa il lato psicologico della Sci – Fi. L’uomo, le stelle, lo spazio, il vuoto, il silenzio… Perché non vi interessa più? Ma vi piacevano i libri dell’Urania?
Ora, tenendo conto che fra poco vi consiglio un film (figo) del genere, sapete chi si è cimentato in quiesta direzione? Cioè, in realtà quindi il penultimo? Steven Sodebergh. Ve lo ricordate Solaris? Il remake del film di Tarkovskij ambientato all’IKEA? Quello che una volta usciti dalla sala avete detto “Ma Steven, la sai una cosa? Puppami la fava, vah…”. Che io posso anche avere in odio quest’uomo che passa abile e pacioso da Out Of Sight a Bubble, fregando tutti (quelli che “brava JLo!” e quelli “bravo Gus Van Sodebergh“) e imponendo quel gusto finto sporco, finto autoriale, finto intelligente, finto tutto, applicato al mainstream che poi la gente impazzisce per 21 Grammi & Babel… ma Solaris proprio no. Tra l’altro la mediocrità di tale pellicola è tale che non ce la si può avere neanche tanto in odio. Giusto un “No guarda, non vengo a rivedere Solaris in dvd. Questa sera mi devo scheggiare una rotula da solo con un cucchiaino da gelato… no, guarda, verrei volentieri… ma c’è questa questione della rotula.”. Però ecco, insomma, va detto che alla fine se non era per Solaris 2.0, la Sci Fi per Hollywood rimane una roba utile come il remake di The Day The Earth Stood Still con Keanu Reeves.

Guarda che strano: mi sono fatta malissimo montando un klubbo! Non è misteriosissima questa cosa?
Però, dal nulla, dallo spazio siderale, arriva il figlio del Maggiore Tom: Duncan Jones, aka il figlio di David Bowie. E c’è questa cosa simpatica per cui, se uno è figlio di uno che scritto Life On Mars, e non ci rompe le palle con dei dischi brutti, ma si mette dietro la macchina da presa, io sono già contento. In più c’è quest’altra cosa simpatica che se uno che è il figlio di quello che ha scritto Space Oddity, e il suo primo film da regista racconta di un uomo che è da solo nello spazio, io sono ancora più contento perché ci vedo dei collegamenti e mi sento furbissimo. Non avete idea poi di quanto io sia entusiasta del fatto che Moon – questo il titolo della pellicola di cui parliamo – sia una vera e propria bombetta. Come mi ha scritto il mio amico Crom: “Un Urania filmato“. E il segreto di Moon è tutto lì. In 93 minuti circa si ha il coraggio di riaffrontare lo spazio e quel genere cinematografico dove tutto è bianco e le porte e i corridoi sono ottagonali, per tornare a dire qualcosa sulla natura umana. Sulla mente e sulla psiche dell’uomo. Per fare in modo che ci si ponga delle domande esistenziali. Per fa sì che noi si guardi le stelle ancora con un senso di angoscia e di terrore che ormai ci è da troppo tempo sconosciuto.

Ottagono, ottagono... quante volte ti ho visto e ti ho sottovalutato?
DVD-quote suggerita:
“Secondo me questo, a Sodebergh ci spezza la schiena ”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
Teso, veloce, ben girato e scritto estremamente bene. Impossibile dire qualcosa sulla trama senza rovinarvi la sorpresa. Fidatevi di me e godetevi questo film. E, se ancora non vi è successo, rendetevi conto di quanto sia bravo e incartolato Sam Rockwell. E innamoratevi della voce di Kevin Spacey.
Anch’io penso che Soderbergh sia sopravvalutato. Certo ci sono stati alcuni suoi film che mi sono piaciuti (Erin Brockovich, Ocean’s Eleven), altri meno (i restanti), ma penso comunque che sia preso e che si prenda troppo sul serio. Moon lo attendo fiducioso, indipendentemente dal fatto che adoro Rockwell (troppo poco utilizzato dai cineasti) e Kevin Spacey.
Film bellissimo, commovente, angosciante…e Sam mi è sempre piaciuto, sin dal momento in cui mi sono innamorato di lui quando interpretava il sindaco schizzato di guida intergalattica ” MAGRABEA !!!! MAGRABEA !!!!
Sinceramente non mi dispiacque affatto Solaris, certo essendo anch’esso un remake lasciò il tempo che trovò, partorendo soltanto una colonna sonora minimale ma davvero azzeccata. Detto questo però penso che, forse, l’ultimo film di sf “di un certo spessore” sia Gattaca, pellicola con buoni 12 anni sulle spalle, ed ancora, per tematiche, attuale.
Per altro sono effettivamente contento che parliate anche di sf, io come i miei oltre 1000 uranII sugli scaffali =)
P.S.: Forse ci scordiamo Sunshine, ma era troppo citazionista per essere originale. Ma li la qualità non manca di certo …
ecco vedi? bravi.
io sunshine non l’ho visto che odio per danny boyle,
ma sia tu che la nostra dolores me lo consigliate….
dajjene di altri titoli
Io mi metto dalla parte di quelli che odiano Sunshine e che piuttosto Punto di non ritorno sedici volte di fila, con contorno di Supernova tanto per sberleffo gratuito. Soderbergh e Boyle una fàcia una ràza.
Solaris non l’ho mai visto, e non ci tengo particolarmente a vederlo (soprattutto dopo i commenti di cui sopra). Boyle invece mi piace, mi è piaciuto moltissimo Sunshine (te lo consiglio pure io, Casanova) e anche Punto di non ritorno (non da “sedici volte di fila”, eh).
Nanni, la prossima volta che ti incontro per la strada ti tolgo gli occhiali e ti dò un bitchslap, che mi hai fatto tornare in mente SUPERNOVA (l’unico film di Walter Hill che si potrebbe tranquillamente scambiare per un Emmanuelle in Space).
Due parole.
Dark Star.
Solaris di Soderbergh? Avete fatto riaffiorare in me uno dei ricordi cinematografici più spiacevoli e soporiferi di cui ho memoria. L’avevo proprio rimosso.
Tutti contro Soderbergh non mi pare giusto! Ci vuole una voce fuori dal coro subito:
Solaris d’accordo era abbastanza narcotico (George tutto il tempo con l’espressione affranta), ma se ti metti contro il maestro Tarkovsky un pò di botte te la prendi.
Soderbergh lavora bene stranamente quando è dentro il sistema hollywood e si mette a dare un pò di tocco autoriale a film di cassetta (Out of Sight, Ocean’s eleven, Erin Brocovich), diciamo che invece quando vuole pisciare lungo e fare l’autore non sempre le cose gli vanno benissimo, anche perchè fotografia stilosa e regia minimal non bastano.
Ma a me sembra cresciuto parecchio, il biopic CHE è mi piaciuto parecchio, anche se momenti da sonnolenza non mancavano (soprattutto nel secondo capitolo).
A mio avviso un regista che sta crescendo
eh, c’hai raggione anche tu,
ma non ce l’abbiamo mica obbligato noi
a fare il remake di Solaris, eh?
anche a me sembra cresiuto sodebergh,
ma nel modo di essere furbo.
nel modo di riuscire a turlupinare (termine bellissimo)
il più possibile lo spettatore.
ha appena fatto un film con una che è famosa
perché fa dei documentari tutta nuda
e nel suo noioso film
non si vede manco una tetta…
io lo menerei.
Daccordissimo con gigi. Che l’ho trovato tecnicamente perfetto, è narrativamente che non mi ha convinto (vedi la sonnolenza che tu stesso citi). Anche in The Informant! ho riscontrato lo stesso problema.
Moon è bello, davvero un ottimo film.
E comunque, per quel che conta, consiglio anche io Sunshine, a me è piaciuto molto, anche se non lo trovo al livello di Moon, qui c’è qualcosa di sideralmente alienante che lo avvicina persino alla letteratura fantascientifica più che alla cinematografia.
E considerando quanto la letteratura sia inavvicinabile dal punto di vista del cinema, spesse volte/sempre, direi che è più che sorprendente.
Vabbè…però tirar merda a Sodenbergh (lo scrivo apposta sbagliato così tanto per non essere da meno…) è troppo facile…e comunque a me Bubble m’era piaciuto e pure Schizopolis…
E Moon me lo guardo, azz se me lo guardo!
film alquanto stimolante, immagini lineari e pulite al limite della dissennatezza. adatte quindi allo scopo. rockwell sopra le righe. ho quasi pianto. bello quasi come monica bellucci senza trucco.
d
Bello bello bello. Non aggiungo altro perchè è già stato detto tutto. Solo una cosa se è dalle vostre parti e non lo vedete, è colpa solo vostra.
Appena visto, bello bello.
Ok arrivo tardi.
Ma grazie a voi vedrò Moon! (E va bè dai, anche Sunshine).
Non ho visto il remake di Solaris: mettermi davanti a un remake del film di Tarkovskiy sarebbe come respirare dal culo.
Film stupendo.
L’unica cosa che ormai posso aggiungere è, secondo me, lo SPOILER più bello di tutto il film e cioè SUPERSPOILERATTENZIO’ un automa che consola un clone…
Cioè davvero lì il mio cuore non ha retto ed ho pianto di brutto.