A Serbian Film di Srdjan Spasojevic non va preso alla leggera. Fate due ricerche con Google e vi sembrerà di essere tornati agli anni Settanta, quando i film provocatori e scandalosi sollevavano masse isteriche armate di torce, forconi e paraocchi: dalli al pervertito corruttore dei costumi! Pellicole bruciate in piazza, arresti per oscenità, sforbiciate poderose, ritiri dalla circolazione, pubblica gogna! Bei tempi, quelli. Oggi nessuno difende più la nostra integrità morale e la TV è piena di donne nude. E poi si lamentano se ecc. ecc.
Le recensioni di questo simpatico lungometraggio ci fanno tornare magicamente a quegli anni: gli aggettivi più usati sono “mostruoso” e “aberrante”. E dovreste sentire le critiche negative! Quando poi ci accorgiamo che a sconvolgersi non sono i soliti vecchi tromboni ma anche gli abituatissimi redattori giovanili dei siti horror, allora uhm, forse ‘sto serbo è davvero un caso a sé.
So cosa vi state chiedendo e vi rispondo subito: sì.
Sì, il film si spinge a livelli di abominio probabilmente mai toccati dalla cinematografia legale. Ma prima che vi precipitiate sul torrent, aggiungo: l’aberrazione è molto più concettuale che grafica. Se io vi racconto un paio di scene, voi inorridite. Ma il modo in cui queste schifezze vengono rappresentate nel film non è mai troppo pornografico. Insomma, succede di tutto, ma non si mostra tutto. E menomale.
Nella riga qui sopra ho scritto “pornografico”. Orbene, il termine capita a fagiuolo: A Serbian Film narra infatti di Milos (un nerchiuto Srdjan Todorovic), leggendario pornoattore serbo ormai in pensione, che viene convinto a girare un ultimo video in cambio di una barca di soldi. Unica condizione: Milos non saprà cosa accade nel film finché non ci si trova in mezzo. Lo sventurato risponde. E insomma vien fuori che il regista di questo porno losco è un artistoide pazzo che vuol fare una sorta di metaforone hardcore-snuff della questione serba. E per Milos (occhio, che arriva la battuta) sono cazzi.
Già, già: come paventava la collega Cicciolina settimane fa, A Serbian Film è anche un’allegoria feroce di tutto quanto fa Serbia oggi. Ve la ricordate, la Serbia? Era la cattivona di quella guerra nei Balcani. Quindi: violenza che permea la società, stupri che dio li manda, madri drogate, troie dappertutto, conflitti interiori tra il senso di colpa e l’abitudine alla violenza, generazioni nuove (e nuovissime) cui viene incul(c)ata la violenza sin da subito. Violenza della Serbia sugli altri, violenza del governo Serbo sul suo stesso popolo reso incapace d’intendere e volere. Né serbi né padroni. Violenza, insomma. Tanta. Quello che Cicciolina sbagliava a temere, però, è che il metaforico prendesse il sopravvento sull’orrorifico. Ecco, tutt’altro. Se avete paura che i simbolismi e le cose noiose prevalgano sulle torture e le cose pese, ebbene, non abbiate paura (come diceva il caro Papa Wojtyla, forse non a questo proposito).
Se al contrario avete paura che le torture e le cose pese prendano il sopravvento sull’intelligenza del concetto di base riducendo il tutto a una sequela di orrori, allora probabilmente avete sbagliato sito, ma vi rispondo lo stesso: a tratti sì. Spasojevic è abbastanza furbo da capire che non si genera hype né buzz né choc presentandosi con “siamo quelli della satira sulla Serbia”. Ecco perché egli si getta senza paura né compromessi nella madre di tutti i torture porn, e il solo fatto che in uno Stato finora famoso solo per le fosse comuni e le punizioni da lontano si sia girato un film che prende Eli Roth per il bavero e gli dice “e ora lustrami le scarpe, blueberry” mi rende quantomeno ammirato e interessato.
Noterete che evito di descrivervi le scene clou. Non è questione di spoiler: sappiamo tutti che non finisce come Love Actually. Si tratta semmai di non rovinare l’impatto emotivo del film: come dicevo sopra, a disturbare è più il concetto che il mostrato (che comunque non è Rohmer, eh). E siccome questo film vuole farvi male, non è il caso di spuntargli la lama.
Consideratelo, se volete, un difetto: a una seconda visione, o a una prima visione spoilerata, il pugno arriva molto più smorzato.
Tante torce, tanti forconi, e va a finire che era solo un film.
Che poi, la volete sapere la verità? Non ci sarà mai un dibattito pacato e obiettivo su A Serbian Film. Tu griderai “IN GALERA, ASSASSINI”, tu griderai “FURBATA BIECA, VERGOGNA”, e tu invece griderai “IL CINEMA HORROR È TESTÈ RINATO”. Il vostro affezionato Luotto può dirvi la sua: A Serbian Film è interessante, furbo quanto coraggioso, girato niente affatto male, intelligente q.b., un po’ meno allucinante di come ve l’hanno dipinto, dotato di mano pesantissima nell’affrontare le sue aberrazioni sia gratuite che allegoriche. La mia scena preferita? Ve la posso raccontare, perché non è una di quelle scene. È la sequenza del primo giorno di riprese: senza grand guignol, Spasojevic crea un’atmosfera davvero, DAVVERO tesa e inquietante con i cameramen muti che seguono Milos e lui che assiste a messinscene simil-lynchiane che terminano sempre in gran pompini a disagio. Qui condividiamo lo spaesamento di Milos e tremiamo nell’attesa di ciò che sarà. Da lì in avanti, mi dispiace arrendermi e ammetterlo, è ognuno per sé.
Chiudo con una raccomandazione: il mondo è pieno di gente incazzosa, e questo film farà incazzare molti. Per cui, andateci cauti nel mostrarlo a cani e porci. Ad esempio: la mamma è fuori discussione. Proprio, la mamma NO. Memorizzate: Mamma = No. E anche tutti gli altri parenti di sesso femminile li escluderei. Facciamo che tutti i parenti in generale sono fuori discussione. Specie a Natale o nelle feste comandate. Esempio, tu mi chiedi: “Siamo tutti riuniti intorno al desco familiare per festeggiare il battesimo della piccola Cloe e avrei pensato di mettere su un film dopo pranzo per rilassarci, scelgo A Serbian Film?”. DECISAMENTE NO. Voglio che questo sia ben chiaro. “Ho conosciuto questa tipa, l’ho invitata da me e volevamo fare una cosa tipo cenetta e film a casa mia e…”. NO. Non ci pensare nemmeno.
Pompini a disagio. S’apre il dibattito.
DVD quote suggerita:
“E ne ho in Serbo altre fortissime!”
(Luotto Preminger, i400calci.com)
Lo ammetto, quando si parlava della vita del pornoattore prima dello scatafascio non mi dispiaceva: malato, cinico ecc ecc.
Quando entrano in scena personaggi da telenovela mi sono un po’ girate le palle.
Quando ho visto la gratuità di certe cose ho detto “mbè! n’altro torture minkia con la pretesa di intellettualità” e tecnicamente la scena che ha fatto incazzare molti è posta malissimo: andava fatta vedere alla fine perchè dopo quella non ti shocka più niente-
Ah sempre a proposito di QUELLA scena: sembra appartenere a un altro film, perchè cn la trama non c’entra un cazzo, forse al regista è venuta in mente mentre girava…
No ‘sto film non non mi è piaciuto.
Io griderò: tutti in Serbia l’estate prossima?
Posto che i serbi in Serbia sono statisticamente gente fantastica e più “buona” della media europea…il film mi è piaciuto.
Condivido parola per parola la recensione, secondo me Luotto ha colto e reso perfettamente il senso del film, “estremità” comprese.
QUELLA scena mi ha picchiato duro, lo ammetto, e anche qualche altra.
E mi sono sciroppato senza ubbie morali Nekromantik eh, cioè lo stomaco è allenato. Vuol dire che è girato bene.
Con tutte le avvertenze del caso (No alla mamma, No alla morosa – a meno che non te la sei scelta bene – No a te stesso se sei privo di interessanti pre-turbe psicotiche…) io consiglierei la visione.
Piaciuto.
E un tentativo con la Mamma, io ci provo a farlo.
Il DVD quote per me è il LOL della settimana, anche se siamo solo a lunedì.
…ma c’è in italiano?
perchè i film di concetto….li vorrei capire
Mah.. se il torture porn non è fine a se stesso, prima o poi ci darò una controllata. Bella recensione comunque, è riuscita a farmi tornare interessante quello che avevo già (Uwe)bollato come vaccata senza tempo.
per quanto sia abbastanza avvezzo a film horror anche con scene estreme posso tranquillamente affermare che questo film non mi è proprio piaciuto. e non perchè tocca cose che mi hanno infastidito. Ovviamente sono schierato da quelli che pensano che il film sia solamente una furbata e che tutto quello che si dice su di lui (il suo essere così estremo) è in realtà solamente fuffa. Il fattore del toccare note mentali più che visive non lo trovo esatto. Insomma è vero che LA SCENA messa a metà è abbastanza pensante (idealmente parlando visto che fortunatamente non ci fanno vedere molto. e meno male direi io) ma alla fine fine come qualcun altro ha detto è sostanzialmente gratuita , come se si fossero messi a pensare: “che cosa potrà fare scalpote?”. Ovvio che una cosa del genere non fosse mai stata fatta ma per i suoi buoni motivi. Questa e altre scene le ho trovate davvero inutili. Le scene splatters erano effettivamente pochine. Il film in questione non mi ha divertito. mai. in nessuna scena. dall’inizio alla fine. arrivando davvero a pensare “che cagata di film” ai titoli di coda. Insomma nessuna soddisfazione. L’unico motivo per cui si può guardare è solo per spirito di curiosità, cosa che ha spinto anche me. Ma dopo averlo visto, francamente, ammetto che in caso di mancanza di visione non mi sarei perso proprio nulla.
Oh, finalmente un giudizio con cui posso concordare pienamente. Un film del tutto inutile che non mi ha dato nessuna emozione e falso fino al midollo!
Non per fare quello snob, ma Salò o le 120 giornate di Sodoma continua a colpire preciso alla bocca dello stomaco, altro che.
SNUFF 102, il resto della roba “simil” snuff o cagate simili non ha davvero senso. A Serbian film è un titolo per ragazzini che si sono fatti troppe seghe nella vita ma non ha davvero nulla di interessante da offrire.
Tu invece te ne sei fatte troppo poche ahahhahahhha
L’ho visto pure io me medesimo.
È il tipico film fallimentare: concepito per dare mazzate in realtà fa solo schifo. Inoltre è brutto e girato col buco del culo.
Insomma ognuno conviva con le proprie ossessioni: personalmente io immagino chi vede con piacere questo film come uno zombie coprofago: cioè mi immagino uno zombie che che si ingozza di merda, con piacere estatico, assaporando la merda come una delizia.
Ora in questi casi è opportuno lasciare al fiero pasto il troglodita, senza aggiungere parola o commento: mica gli si può andare a dire: ma che stai a fà ?
ero certo che sarebbe piaciuto a TE.
È girato da Dio. Luce, fotografia, recitazione, movimenti della macchina da presa….io non so …se non si capisce una mazza di tecniche cinematografiche, riprrese, tempi, inquadrature ci si dovrebbe limitarei a dire ” m’ è piaciuto” ” non m’è piaciito”. Ma lanciarsi nel dare giudizi estetici nel merito
mi sembra davvero eccessivo. Dire che Serbian Film è una cagata o è girato di ” col buco del culo” è davvero una sciocchezza, significa solo manifestare al mondo la propria totale ignoranza inel merito.. Formalmente è impeccabile. Potrà averla annoiata, esserle sembrato inutile, potrà esserle sembrato una furbata. Ma dire ” è girato col buco del culo” quello proprio no. Allora come giudichiamo gli altri torture se a questo film si riserva una simile critica? Boh….
Mmmh….forse non ho capito tanto bene…proviamo a spiegarci.
Se dovessi andare a trovare in ospedale una mia carissima amica che ha appena avuto un figlio,mi consigli di portarle in camera una tv con su il dvd mentre lei mostra orgogliosa il suo tenero virgulto alla famiglia composta per il 75% di elettori leghisti della Val Brembana?
E skippare la prima mezz’ora di film per non annoiarli?
E dopo LA scena voltarmi verso di loro con uno sguardo furbetto e compiaciuto?
@Piotta: regia di merda proprio no…. e pure fotografia molto azzeccata.
Sinceramente la cosa che ho gradito di meno è la modalità di sviluppo narrativo della seconda metà del film. LA SCENA faceva più ridere che altro.
Tra le scene finali omaggio al guro giapponese o farina serba?
Mi sapete dire se il film è in programmazione a Milano (e dove/quando)? Internet non mi ha aiutato.
@mei
So che su questo sito il concetto di qualità e il suo reciproco concetto di merda sono controversi e bisogna capire lo spirito del sito altrimenti si passa per niubbi, però per me la regia è pessima, questione di pura inventiva tecnica. Sugli altri aspetti (fotografia ? HAHAHA) non mi esprimo perché credo che il mio post precedente sia stato esaustivo.
@Piotta: sarà, ma solo perchè ci piacciono sangue e mazzate io lo capisco ancora dove la regia è veramente una merda e dove la fotografia serve a qualcosa… E lo spirito del sito IO lo capisco :P
@mei
anche a me piacciono sangue e mazzate, e anche le ragazze con le tette grosse (come quelle che campeggiano sul blog di Rrobe), le battute fulminanti, le sparatorie e le arti marziali. E so distinguere un linguaggio visivo da uomo delle caverne rispetto ad uno evoluto.
Naturalmente il concetto di merda è, come quello di arte, ambiguo per definizione.
:-)
alessandro: nein, non è in programmazione a Milano, a meno che qualche losco geek milanese non abbia il divx: in tal caso la programmazione a milano si svolge sul monitor di costui.
Pucci Luca: doppiato no di certo, forse ci sono dei subs italiani in giro ma non garantisco. comunque “film di concetto” mi pare un tantino esagerato per descrivere questo serbo ^^
io l’ho trovato ben girato e con una bella atmosfera. ma l’ho guardato praticamente tutto in fast forward giusto per vedere come andava a finire. pure durante LE SCENE.
tanto si capiva lo stesso, senza spoilerare LA scena, mi dicevo tipo “perchè devo guardare una scena di stupro di 5 minuti se posso vederla in 30 secondi”.
poi mi son messo a cercare notizie e recensioni per trovare qualcuno che mi convincesse che questo era il modo giusto di metaforare tali temi, ma non mi sono convinto.
spoilerino
più che un pugno nello stomaco lo definirei un cazzo nell’occhio.
@ Harry: avemo capito… ma scopatelo RRobe e chiudiamola lì una volta per tutte. (E ti giuro che ho riso parecchio per il botta e risposta precedente, ma dopo un po’… makate l’ammmore)
sarà quel che sarà, ma io, a pelle, il regista che si è fatto venire in mente tale SCENA non lo inviterei a cena.
Non lo vorrei come amico, ecco.
@uriele,
facciamo una cosa a 3 ? una mia amica ci farebbe anche il video…
Comunque mi fa piacere che questo film in questo sito susciti reazioni negative. Cioè, un pò fa strano, però bene così. Sono contento.
@coma
“Per un cazzo nell’occhio” potrebbe essere il titolo del sequel !!
Non ho problemi, però voglio in sottofondo “You’re the best around” mentre ci togliamo e mettiamo la cera
I400calci!: ora con il 75% in più di gay porn amatoriale! :-D
Non l’ho mai detto ma sospettavo che qui non ci si scandolezza per nulla, nemmeno per un feto sanguinante ingroppato, però il versante gay/trans mette in crisi eccome.
Cioè picchia più duro un film di Fassbinder o di PPP che un film come il Serbian o la cinematografia di un Uwe Boll ed affini.
Alla fine bastava poco per fare breccia anche nei gore hearths !!!
:-)))))
Sorry, mi sono un po’ perso per la strada contorta del tuo post, in ogni caso la mia voleva solo essere una gag improvvisata, non voleva essere una provocazione :-D
Tranquillo :-)
Prendevo spunto dalla tematica per lanciare una piccola provocazione :-)
L’orrore percepito talvolta, non risiede nella tracimazione delle budella, nell’esplosione dell’interno del corpo , ma semplicemente nella paura dell’identico, delle sue potenzialità offensive; cioè in definitiva la paura di se stessi.
Concetti estranei al cinema horror, appunto perché l’horror è omofobo e antisemita per definizione. E se ci riuscite, dimostratemi che sbaglio.
Spero di non essere stato criptico :-)
io, nel dubbio, lancio il mio grido di battaglia:
ALLAMONTATURA!!!!
@Harry: con “l’horror e’ omofobo e antisemita” intendi la maggior parte, e quindi e’ un po’ come scrivere “il ghiaccio e’ freddo, e se ci riuscite dimostratemi che sbaglio”, o intendi tutti tutti tutti, e allora devo iniziare da David DeCoteau e (un ebreo a caso che non sia Steven “Lo squalo” Spielberg) Eli Roth? Non riesco a capire se ti stai vantando di una banalita’ o ignorando un visibile numero di eccezioni…
Beh insomma, che la regia e la fotografia siano quantomeno decenti mi pare oggettivo. Non è che se un film sta sul culo si alzano immediatamente gli standard e tutto quello che sta sotto PPP è merda…
Poi, sempre per chi non l’ha visto e vuole farsi un’idea, io che m’è più o meno piaciuto non sono un appassionato e tanto meno un cultore del torture porn, anzi mi annoia parecchio, ma questo film l’ho apprezzato per il clima che riesce a costruire attorno alle scene (non mi azzarderei comunque a definire un troglodita mangiamerda chi non lo apprezza).
Il “concetto” o metaforone che dir si voglia comunque è parecchio tirato per i capelli.
Non lo definirei un film “di genere” torture porn o gore, è altro che sconfina su quelle bande.
Chi ha stomaco provi, può piacere o meno, sembrare banale o meno, ma per curiosità vale la pena.
(Non mi si voglia male poi…a margine…a me Pasolini scrittore piace molto ma la 120 giornate non mi pare proprio sto capolavoro).
Ma infatti mi ha sorpreso come, dopo tutte queste chiacchere, effettivamente il film non sfori mai davvero nel torture porn (al massimo nel “torture soft-core”? Tecnicamente parlando, s’intende). E ancor di piu’ come, nonostante la priorita’ di sfondare qualche limite etico/morale sia palese, il grado di pretenziosita’ non si avvicini nemmeno di striscio alle vette di Irreversible o Funny Games.
A me fa molta paura la foto del buffo carlino.
@Piotta “e anche le ragazze con le tette grosse (come quelle che campeggiano sul blog di Rrobe)”
Ho cliccato sul link solo per questo, ma non ho trovato niente. Ci sono rimasto male. Molta amarezza.
Certo che tra Haneke e l’uomo-culo Gaspar Noe, ce ne passa. Comunque Gaspar, che picchia duro e parla anche di omoworld, porta avanti la sua ossessione per le natiche, ma non riesce e non può andare oltre.
@Pipolo
guarda che c’era una giapponesina con due bombe supersoniche. Si chiamava Hitomi e la foto era la copertina di un suo film porno. Magari nel frattempo rrobè l’ha tolta… comunque ricontrolla.
@varenberg
il primo nome mi è ignoto, confesso. E, altra confessione da vero pargolo, ignoro i film di Eli roth. Eh sì. Sarà per il nome. Comunque preciso che intendevo riferirmi non all’identità sessuale degli autori ma alle tematiche trattate.
Se A Serbian film si fosse svolto nel mondo gay, lo avreste visto lo stesso ?
Qualcosa mi dice di no. E mi rivolgo a quelli che lo hanno “apprezzato”.
@abraxas,
sei sempre il mio peruviano preferito :-)
Non ci crederai mai e poi mai, ma mi avevano proposto un viaggio di lavoro proprio in Perù, in questi mesi. Per un attimo ho pensato: vado! Poi niente. Ma ci pensi ? 2 mesi senza i miei occhiali !
@nada: anfatti, il film può pure fare schifo ma almeno che se ne parli con cognizione di causa (io sono per le tette di ogni misura basta che sfidino la gravità)
@harry: gia’… non capivo se la tua sparata era vaga, disinformata o entrambe le cose assieme. Tra l’altro l’horror e’ forse l’unico genere in cui se prometti un film interessante la gente azzera con piacere qualsiasi eventuale pregiudizio tematico. Soprattutto in materia di estremismi.
Anche Killer Kondom se non sbaglio era un horror gay… Ma non l’ho mai visto perchè sono omofobo.
@varenberg
quindi vuoi dire che il cinema di Eli roth e dell’altro tizio appartiene al filone horror con tematiche gay ?
La mia sparata deriva dalla constatazione che nell’horror si assiste a 2 pulsioni di fondo: i normali si difendono dai diversi (mostri) oppure i mostri si difendono dai normali. Puoi dire che non è vero ? Non è questo lo schema di fondo di tutti gli horror movies ?? Perciò dico che l’horror è omofobo e antisemita. Non sto a citare District 9, ma lo butto là.
Però se puoi dimostrarmi il contrario sarò molto lieto.
@mei
eppure ti assicuro che è girato da un uomo primitivo. Specie il finale. E per le tette non generalizziamo, dai, almeno dalla seconda in su :-)
@harry: alla faccia del senso ampio e figurato di intendere “omofobo” e “antisemita”… i tuoi schemi molto alla larga ci stanno, ma nella categoria “mostri” e “normali” ci puoi infilare chi ti pare, nazisti ed ebrei oppure omo ed etero e viceversa, e persino far coincidere “mostro” e “normale” nella stessa persona, a seconda di chi scrive il soggetto. Stando invece alle definizioni classiche delle parole che hai usato, dubito ad esempio che a Eli Roth venga in mente di fare un film antisemita, mentre David DeCoteau – e Victor Salva, per dirne un altro a caso – ruzzolano invece felici nelle loro pulsioni gay. Penso anche a “Intervista col vampiro”, per fare addirittura un esempio mainstream, o a “Lasciami entrare” per farne uno recente. Ed esistono anche altri tipi di horror, a meno che adesso non mi dici che con “mostri/diversi” intendevi “minaccia generica e di portata/dimensioni variabili, anche astratta”. Al che mi porteresti a domandarmi quale sara’ la tua prossima intuizione… “I film tendono ad essere girati in pellicola o in digitale”? ;)
(oi, tutto detto bonariamente, eh? chi ti conosce)
Tranquillo :-)
Il fatto è che omofobia significa paura di ciò che è uguale. Quindi io mi sono spinto sul versante gay per provocazione e infatti avete abboccato tutti :-)
però il concetto che ho espresso ricorrendo al prefisso OMO era coerente e corretto risptto all’horror e alla fine persino tu hai dovuto ammetterlo. Quindi alla fine ho detto una cosa sul vostro argomento preferito, senza neanche consocere tutti i reggisti de paura che conoscete voi, e ho avuto ragione.
In altre parole hai fatto (e con te quelli che la pensavano come te) una piccolissima figura di merda. Ma piccina piccina.
Se pensi che le mie sparate siano prevedibili, la prossima volta prova a prevederle, invece di ammettere in ritardo che, ehm, forse non avevi capito un gerbillo.
Santè :-)
@harry: hahahahaha era tutto qui??? Volevi solo dimostrare che nella zona discussioni di un sito la gente si aspetta una discussione e non un quiz a trabocchetto di sticazzi? Chapeau, non c’e’ che dire… ma quanti anni hai? :) Ragazzi, io sono nuovo qua, avvertitemi quando parlo col matto del paese…
Piuttosto come si vive da gerbillo? Cosa si prova a correre nella ruota del gerbillo? Facci sapere. E se non sei all’altezza della conversaconversazione meglio se taci evitando figurette come quella che hai fatto. Serbian gerbillo che non sei altro!
Co co conversa conversa co co conver conversazione, tipo da da datemi il pugnale sacro
io comincio a rimpiangere un cazzo nell’occhio.
Harry, hai solo dimostrato che preferivi raccontare una barzelletta invece che affrontare una vera discussione. Il concetto che volevi esprimere sarebbe stato anche interessante se avessi specificato da subito “e intendo ‘omofobo’ in senso letterale, non in quello piu’ comunemente diffuso” invece che fuorviare per tirare alla punchline. Ti sarei grato se mantenessi le chiacchere sul costruttivo almeno quando ne sei in grado: la parte interessante non e’ fare a gara a chi e’ piu’ intelligente e dire “ho scoperto che gli horror sono omofobi, dimostratemi il contrario se ci riuscite”, ma spiegare al meglio delle proprie possibilita’ cosa si intende e – butto degli esempi a caso – discutere sul “perche’ non mi viene in mente nessun horror non omofobo”, o sul “come funzionerebbe esattamente un horror non omofobo”, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Magari arriva qualcuno con esempi azzeccati, e tutti quanti si e’ scoperto un titolo interessante da visionare per allargarci gli orizzonti. Il discorso vale ovviamente per tutti: certi degeneri sono evitabilissimi, si stava meglio quando non c’erano, “se io posso cambiare, e voi potete cambiare, tutto il mondo puo’ cambiare” ecc… spero di essere stato chiaro.
@Nanni Piotta
Non vorrei sembrare presuntuoso ma il meglio che ho letto finora, a livello di commenti, e beninteso solo di commenti, penso sia nato attorno a questioni da me sollevate. Ovvio che magari mi sbaglio, ma ho la sensazione di aver ragione.
La faccenda dell’omofobia a mio avviso era chiara. Qualcuno poteva benissimo interpretarla nel modo corretto, che non è il luogo comune, ma forse viene fuori, adesso, che il vocabolario non tutti lo usiamo. Non mi sono inventato un neologismo o chissà quali improbabili significati: ho parlato italiano. Terreno comune, condiviso. Oppure no ?
È vero che poi uno può assumere un tono ilare, come il mio, e questo talvolta temo possa non essere apprezzato. Il concetto di omofobia, in altre parole, ha creato un cortocircuito mostrando una verità scomoda, ossia l’incomprensione di ciò che chiamiamo horror da un lato, e della lingua italica, dall’altro. E questo secondo aspetto dell’incomprensione è quello che mi rende un pò triste.
Se questo è chiaro, credo lo sia anche l’iter del mio ragionamento, che proponeva un tema interessante rispetto al quale però non si è sviluppata alcuna partecipazione attiva, e questo proprio per la natura del tema stesso.
Si è preferito buttarla in caciara.
Datemi pure dello spocchioso, però io sono invincibile.
..cono di luce, a me!
Harry, il problema e’ che appena ti sei accorto del fraintendimento – e te ne sei accorto subito perche’ sapevi bene cosa stavi facendo – non hai fatto nulla per impedirlo ed essere sicuro che foste tutti sullo stesso piano. E da quel punto in poi e’ stata un’inutile perdita di tempo per tutti, cosa che preferirei non ricapitasse. A partire da adesso. Per cui se hai ulteriori chiarimenti mandami una mail e ne discuto in privato piu’ che volentieri. Grazie.
Mah.
Tornando sul pezzo: a me ‘sto “Srpski Film” è piaciuto. Ben girato, ottimamente interpretato, eccessivo il giusto. E graziato da una colonna sonora DA PAURA! Bellissima.
Ok allora mi rimetto ai probi viri.
Vabbè, magari in questo contesto di tracobetti linguistici e puntualizzazioni a culo strettissimo non verrà apprezzato, ma volevo dire che ho ricontrollato e la tettona giapponese non c’è. Amarezza.
oddio che bello qui si litiga…allora, mi vado a leggere i commenti primo poi torno e dico chi c’ha ragggione. spè eh
Nanni, get your filthy hands off my Piotta. Piotta sa. Piotta rules. Obiettivamente, Piotta è simpatico e ha ragione quando dice che le sue provocazioni generano conversazioni interessanti. E chi se ne frega se ha un ego ipertrofico (e probabilmente il pisello minuscolo).
Allora.
Siccome questo è il sito di Nanni Cobretti e IO sono una persona educata, dal momento che lui mi ha chiesto con svenevole dolcezza di smetterla di mettervi in difficoltà usando la lingua italiana, io smetto. Cioè non vi sottoporrò altre discussioni troppo sottili e non ricorrerò all’ironia se mi accorgerò che non ghermite le mie enunciazioni. Lo dico e lo faccio. Ok ?
Però se mi dite che la tettona mega galattica non la trovate, significa che l’insigne blogger l’ha rimossa. E lo ha fatto leggendo il mio quoting. Io non avrei mai immaginato che potesse esistere una creatura simile e se il paggio tettofilo non la condivide significa che non vi ama.
Io invece vi voglio bene e siccome sono educato, vi confermo il mio affetto piottesco e NON torno sulla questione omofania (azz! n’artra piottata: e ora chi gliela spiega ?).
D’ora in avanti sarò buono (e simpatico come sempre), senza assumere mai più l’atteggiamento dell’addestratore di gerbilli.
Sul serio.
Un abbraccio,
HP the peruvian gerbiltrainer
lo sapete che volevano farmi fare un film porno?
adesso, non per fare il grammar nazi… ma in italiano omofobia ha un solo significato (la parola è stata inventa ad hoc da Weinberg per definire un particolare comportamento). E’ un termine tecnico e indipendentemente dalla sua radice ha come unico significato quello di:
Avversione verso gli omosessuali (lo dice sia l’Oxford Dictionary che il dinamico duo Devoto-Oli)
Il termine che hai usato è semplicemente scorretto. Potevi creare un neologismo che non creasse fraintendimenti e fosse corretto (ad esempio omologofobia: paura di chi è simile) oppure potevi aprire un vocabolario e sciegliere il termine più adatto:
Xenofobia: paura di stranieri, sconosciuti o alieni (che va bene un po’ per tutti)
Antropofobia: paura degli altri uomini
Panfobia: paura di tutto (per non lasciare fuori niente)
Insomma, hai pestato una merda e fai anche lo sbruffone. Esiste un termine tecnico in psichiatria che si chiama Neologismo (in questo caso la parola HA due significati, quello comune e quello tecnico), che serve a descrivere l’uso di parole che hanno senso solo per la persona che le usa, indipendentemente dal loro reale significato. Nei bambini è un fenomeno comune, ma negli adulti può indicare autismo, disordini mentali (come la schizofrenia) o un’afasia provocata da danni celebrali, infarti o ferite alla testa… Io farei un controllino fossi in te.
Qui non siamo alla Crusca, è vero, ma quando uno si pone sul piedistallo linguistico e percula gli altri, mi aspetto almeno che non dica cazzate
Uriele io ti amo.
@Nanni
@Uriele
@Tutti:
visto? Che Piotta abbia pestato merde o no ha comunque innescato una discussione meravigliosa, uno spettacolo nello spettacolo. Non basterebbe questo per ringraziarlo e chiudere un occhio di fronte alla sua presuntuosità (che per altro ostenta in modo pornografico)?
Io ho un problema di gerbillofobia…
Uriele: Ti applaudo.
A me, personalmente, le discussioni del Piotta annoiano.
“Obiettivamente”, a me non sta simpatico.
Ogni tanto mi piace pure leggerlo, ma non c’entra molto coi 400 calci, per come li vedo io (che sono solo un fedele lettore da un anno e mezzo).
Secondo me, Harry, dovresti metterlo, il link in firma.
Così chi si diverte a leggerti e a discutere con te, lo può fare sui tuoi spazi.
E a chi non frega un cazzo, si legge i400 calci.
@Uriele
caschi male. Ora ti spiego ma prima mi congratulo con me stesso per aver suscitato questo effluvio di studio: hai fatto una bella ricerchina ! Ma bravo. Vedi che se ti impegno… Hai aperto 2 dizionari di italico e uno di psichiatria (a proposito come mai ce l’hai ?) e per essere la prima volta che lo fai nella vita c’è da essere commossi.
Diciamo che sul piedistallo ci sei salito tu, almeno per 15 min. che non si negano a nessuno.
Però non dimenticare nei tuoi studi il livello connotativo della scrittura, in difetto del quale scriveremo tutti nello stesso modo, come dei computer. So che questo richiede fatica ma puoi darti una letta a barthes mentre fai il bidè.
Altro punto, e qui siamo a quello dolente: beccati il zanichelli etimologico, quello in 5 volumi e scoprirai che: omo viene indicato come prefisso per segnalare “somiglianza di forma”. C’è anche òmo che sta per uomo. Però quello usato in italiano è il primo: OMO. Senza accento.
Quindi non so se hai capito ma te lo dico chiaro: hai toppato. Sei salito sul piedistallo e hai parlato con la bocca impastata di merda. Chi ti applaude è come te. Allora lavati la bocca.
Ora, però, la ricerchina mi ha commosso quindi un bel 18 pieno te lo meriti. E anche una gabbietta più grande per vivere a contatto dei tuoi amati gerbilli.
Scusa ma mi viene troppo da ridere a pensare alla tua faccia, quale che sia, mentre corri ad aprire il Zanichelli (che di sicuro non hai in casa) e ti trovi di fronte al baratro. Magari ti passa anche l’orchite cronica :-)
@buzzanca,
grazie
@Piotta: ehm, io ti appoggio, io ti difendo, ma (porcocazzo!) non IL Zanichelli, LO Zanichelli. Porcocazzo!
Se scrivi con il cuore come Moccia, dando alle parole il significato che c’è nella tua testolina e che non corrisponde a quello italiano, non è colpa mia…
Le parole, in una lingua hanno un certo significato (che può variare nel tempo siamo tutti d’accordo, ma non perché tira il culo a uno un giorno). Che io sappia non sei né D’Annunzio, né Leopardi (come non lo sono io)
(In casa ho l’etimologico Zanichelli, l’UTET in 21 volumi, il DeMauro e il Devoto Oli)
(anche lo Zanichelli ti percula:
omo- primo elemento di molti t.sc. e tecnici per segnalare UNA QUALCHE (non tutte le possibili, quale somiglianza viene definita nel significato attribuito alla parola composta – NdU) somiglianza di forma di natura o provenienza
omosessualità,s.f. ‘tendenza a trovare soddisfazione sessuale con persone dello stesso sesso’ (1900, P.Fabiani Il problema dell’omosessualità e di tutte le degenerazioni sessuali, Napoli: cit. dal VEI) )
Sul come faccio ad avere dei manuali di psicologia, psichiatria e anatomia… mmm… fai uno sforza, forse ci puoi arrivare da solo. Ti do un indizio:
magari quella materia la “ST_D_O” per lavoro?
@uri,
ma a me sembra che quello che scrivi confermi quello che ho scritto io. Cioè rileggi il tuo post: tu confemi la mia tesi, non la tua. È incredibile che però tu non lo voglia ammettere. Temo di presagire una Urielle schizoide: forse una parte di te, avendo capito di avere torto, e citando proprio la smentita di Zanichelli, sta convincendo l’altra parte di aver sempre affermato il contrario. Beh: Buon divertimento !
Devo peraltro ammettere, che tutta questa profusione di studio mi commuove la piotta. Dai ti concedo un 20, te lo meriti. Ho capito, anche a proposito di “degenerazioni sessuali” da te citate, in che condizioni mentali ti trovi. Insomma tutta sta scienza psichiatrica mi fa pensare ad uno che va avanti a pane, psicofarmaci e omofobie.
@Stanley
per dincibacco! ma quello era un IL offerto in sacrificio a Urielle. Comunque vedi che ho scatenato uno dei mostri dei miei film ?? Ora speriamo si calmi.
io sono un maschio sto con una ragazza che ha i miei stessi gusti e la pensa come me su tutto: sono omosessuale. Come non l’hai capito attratto sessualmente da chi è simile a me, non vedi che sono un fine linguista che usa l’etimologia? Come? Il vocabolario dà un altra definizione? Vedi che mi stai dando ragione!
(Che cazzo di colpa ne ho io se il termine è stato citato per la prima volta nel 1900? Anche Freud considerava l’atteggiamento omosessuale e il sesso anale delle aberrazioni… tempi e costumi cambiano: adesso non si usa più l’elettroshock e l’uxoricidio per adulterio, il delitto d’onore, non è più considerato un reato meno grave. Se ti copio la definizione, te la copio tutta… se vuoi la prossima volta mi invento il titolo e il dizionario)
PS: Cacca. Ultima parola e specchio riflesso
PPS: so che non dovrei darti da mangiare, ma mi diverto un sacco a nutrire quello che vivono sotto i ponti della rete :)
Forse sono sul post giusto per togliermi un dubbio.
Mi è stato spiegato che il prefisso “a” significa negazione: per molte cose capisco, ad esempio “arazzo” = “non è un razzo”, e infatti è un dipinto (se poi è un dipinto di un razzo non so come ci si regoli); ma “armadio”? “arancia”? “alberto”? Qualcuno sa spiegare? Ringrazio in anticipo…
ma allora se per la foga dico “astronzo!” vuol dire “senza stronzo” e allora non offendo nessuno?
@Uriele,
ti copio incollo quello che hai scritto tu:
omo- primo elemento di molti t.sc. e tecnici per segnalare UNA QUALCHE (non tutte le possibili, quale somiglianza viene definita nel significato attribuito alla parola composta – NdU) somiglianza di forma di natura o provenienza
quindi omofobia cosa significa ???
Piano con gli psicofarmaci che poi ti vengono le occhiaie ! E quanto alla tua ragazza, Urielle, smettete di litigare dai. Non vorrei cominciasse a fumarti la testa.
@lonsdale,
hai capito al volo !
Per estensione: se a uno dici: “Ano!” in realtà hai detto “Si!”. Fai una prova vedrai che funziona :-) Anche tutti gli altri: provte a dire Ano ogni volte che volete dire sì, funziona benissimo !
@bombolo,
veramente a non è negativo ma privativo. Comunque apprezzo. Beh, la sintonia con il tuo compagno di banco Uriele (o Urielle) ti fa onore, e per questo impegno meriti anche tu un + sul registro. Però la prossima volta non starlo a sentire, che non si sa mai se parli con lui o lei e ti racconta cose sbagliate.
@tutti,
dai ho vinto io. È evidente. E proprio grazie alla citazione autolesionista di Uriele, che provenendo da un oppositore è doppiamente penetrante.
Ve lo avevo detto di essere invincibile.
Finiamola quì. Anzi cui.
Guarda Harry, onestamente stando a ciò che scrive Uriele mi sfugge quale parte di “se sul dizionario c’è una sola definizione, questa annulla qualsiasi significato lo stesso termine possa avere in etimologia, altrimenti stai parlando una lingua diversa” tu non abbia capito… ma se tu fai le discussioni per “vincere” mi sa che abbiamo un’età molto distante, e io ho smesso di fare i compiti parecchio tempo fa.
“quale somiglianza viene definita nel significato attribuito alla parola composta”
Devo anche specificare che il significato attribuito alla parola non lo decidi TU per tiramento di culo, ma il dizionario?
(apri la bocca, arriva l’aeroplanino… aaaaah! E’ buono vero? Cucci cucci cuuu… ma che bella sfumatura verde ha il mio piccolino ;) )
hahahaha spettacolare la conclusione in stile Zoolander ai Fashion Awards… mi chiedo se il suo prossimo commento sarà il discorso di ringraziamento o se è già uscito a rimirare il suo riflesso in una pozzanghera ;D
Tornando a cose serie: si parla di un A Serbian Film proiettato al Ravenna Nightmare, qualcuno sa se sarà intero o sforbiciato? O in Italia non ce ne frega un cazzo della censura a meno che non si parli di religione o politica?
Non per dirlo ma… io ve lo avevo detto.
No, siamo sinceri… era proprio per dirlo.
Riconosco un troll da chilometri di distanza, ormai.
Stai facendo autocritica. È già tanto.
@pipolo
http://prontoallaresa.blogspot.com/2010/09/narnia-fumetto-quinta-edizione.html
e allora ?
Capisci l’italiano?
Quando qualcuno scrive in italiano, sì.
Quindi ti devi sforzare ancora un pò. Dai. Ce la fai.
Ciaaaoooooooooo
Mamma mia che colonoscopia le menate di Piotta…
Comunque, sto Serbian Film lascia un po’ il tempo che trova, ho trovato molto più malsani i primi due August Anderground, anche se, più che film sono il filmino delle vacanze di un manipolo di maniaci degenerati.
La tanto famigerata scena è talmente finta che boh, sebbene disturbante concettualmente, a conti fatti risulta abbastanza ridicola, (molto più pesante quella con la famiglia riunita) come anche la morte dell’energumeno. Qualche elemento interessante c’è ma Martyrs resta ancora su un altro pianeta.
@Piotta
Io naturalmente mi facevo portavoce di una richiesta condivisa da molti qui sui 400.
Chiariamolo, altrimenti sembra che io qui sia l’unico Povero Porco mentre mi pare che ci sia un nutrito gruppo.
Non nutrito come quelli che vogliono vedere i maschi adulti prendersi a cartoni, però più nutrito di quelli che amano la fantascienza di plastica alla Star Trek TOS.
Comunque la tipa meritava effettivamente il tempo speso a scrivere i commenti, quindi dio la benedica si lavora e si fatica.
Io dopo Martyrs ho deciso che sono diventato una fighetta e certi film non li reggo più, quindi passo su questo.
Vado a vedere se riesco a organizzare la terza visione degli expendables all’arcadia di melzo
@ratto: non so, secondo me ha ragione Hap a dire che Martyrs e’ ben piu’ pesante di questo. E’ sempre la solita storia del “come” invece che del “cosa”.
martyrs mi ha fatto male pur proponendo un tasso di sangue inferiore a cagate come frontiers e altro ciarpame torture porn. era proprio il concetto a farti male, non l’esecuzione. la scientificità del tutto: quel che mancava a A serbian film dove la figura del regista è ridicola e sa di baracconata…
@Nanni e Joe: Sono d’accordo, Martyrs è bello peso perchè è anche un film fatto bene, e c’è quell’angoscia del non sapere dove ti sta portando la storia che è la cosa peggiore (in senso positivo). La stessa sensazione l’ho provata leggendo la ragazza della porta accanto, di cui non vedrò mai il film (che non è quello del tipo che si innamora della pornoattrice) perchè, per l’appunto, sono una fighetta.
Anch’io mi unisco alle fila di “quelli che Martyrs era tutt’altra cosa”.
In Martyrs era il CINEMA che assestava i pugni, qui è quasi tutto in fase di soggetto, c’è quasi solo l’intenzione a priori di far male.
Poi: secondo me ci riesce abbastanza, a far male, e sottolineo abbastanza. E comunque non è gratuito né stupido.
Secondo altri no, ed è gratuito e stupido.
Sapete chi se ne frega? Io me ne frego.
…dopo averlo visto…sono andato in bagno ed ho pisciato guardando il soffitto
Mettiamola cosi’: se la sfida era “prendo le cose piu’ terribili a cui posso pensare e le infilo in un film in cui sono narrativamente non dico necessarie e giustificate, ma come minimo facenti parte del range di cose plausibili nel contesto che costruiro'”, il gioco e’ riuscito, il film e’ fatto piu’ che decorosamente e il regista non perde tempo a dirti “sono un genio, guarda quanto sono genio” come fanno altri colleghi piu’ incensati. Poi pero’ c’e’ poco altro. Ma a me onestamente, viste le premesse, e’ bastato.
@Nanni
92 minuti di applausi per te!
il regista voleva fare scalpore, ha scelto un tema forte e ci ha costruito un film intorno buttandoci dentro di tutto.
Direi che la trama è semplice (un attore a cui viene chiesto di fare un film malato per un pacco di soldi è semplice e comune quanto quando a bruce willis vengono chiesti 1.000.000 di dollari per riscattare il rapimento della figlia in uno dei suoi film d’azione).
Comunque ciò non toglie tutto l’ORRORE al film.
Per quanto vogliamo odiare e criticare, il film, oltre all’orrore ha anche elementi vincenti…già il fatto che sia un film serbo ambientato in serbia e che parla della serbia è vincente. La mente del fratello, il rapporto con la moglie..
Ammetto che è tempo sprecato criticarlo, perchè alla fine…ha scosso chiunque l’abbia visto, la botta che ti da il film è inevitabile. Proprio l’obbiettivo del regista…
una delle cose più disturbanti che io abbia visto…non so quanto valga la pena di guardarlo…
madò.
che film.
non ho parole.
è gore allo stato puro.niente di più niente di meno.
a me è piaciuto al di là di tutto.
chi l’ha ideato è un fottuto genio.
se siete dediti ai film splatter-gore e non siete moralisti e con un minimo di stomaco forte potete farcela.
io sono rimasta incollata.al di là delle scene la regia e la recitazione sono fantastiche.
p.s.la recensione mi ha fatto morire ahaahha specie “la MAMMA NO” lol
http://www.youtube.com/watch?v=PBrYYcCBp_Y&feature=g-all-u ecco la mia recensione del film :)
Sharon se ti è piaciuto tanto, potremmo girarne uno assieme anche noi due.
ciao bella recensione hai dato l’idea dei contenuti forti del film….. e ancora più fantastica l’avvertenza finale mi sono pisciato a dosso dalle risate
Dopo aver letto commenti su commenti, discussioni su dicussioni riguardo questo film, alla fine ho deciso di guardarlo. Pompini e sodomizzazione a tutto spiano, alla fine nn mi è sembrato di guardare un film horror, ma un porno bell’e buono.
Ovviamente qualcuno mi risponderà prontamente: “E’ un TORTURE-PORN!”. Grazie. Ma “TORTURE” = 10% e “PORN” = 90%, quindi a ‘sto punto mi vedo i filmini fetish su internet.
LA SCENA a me ha colpito dritto alla bocca dello stomaco, ma solo prima che avvenisse. Quando è iniziata, amen. Personalmente, a me ha fatto più male l’altra scena, la famiglia riunita. Basta, nn dico altro, butto la pietra e nascondo la mano. :D
Gran bel sito, gente con cui si può affrontare una discussione decente, senza sfociare in un triste “ma justin è più bello <3 <3 <3 <3" come su Facebook.
Pace <3
Cioè merita eh?Quando sento gente che si esalta con Ben Wheatley e Kill list in particolare dico vediti A Serbian Film e poi parliamo di “film tosti”….poi però penso a Martyrs e niente dai tutto si sminuisce….torture grauite pretese di “intellettualismo” cospirazioni più o meno accennate il gruppo bilderberg allegorie metafore cazzi mazzi….tutto si sminuisce pure a Serbian film…rimane giusto Salò visto che ha anche qualche decennio sul groppone a reggere il confronto…
Ragà, ‘sto film è una bella schifezza… se volete qualcosa di forte che ha a che fare con la pornografia allora c’è Nymphomaniac, quello si che è un capolavoro. Ok, bella la fotografia, il montaggio, la colonna sonora e anche la recitazione, ma è uno splatter pretenzioso e inutile, non c’è spessore concettuale di fondo. Se la pesantezza delle scene avesse avuto un qualche fine,un qualche significato, il tutto sarebbe stato diverso. Quindi non si tratta di stomaco o non stomaco: ‘sto film è brutto.
Porca miseria, dopo questa recensione non so se chiederti di sposarmi o dirti Ti Amo. Hai fatto una recensione fantastica del film, stimolando non sono a non partire con i dovuti presupposti o facendosi guidare dalla morale, ma soprattutto cercando di spronare gli altri a guardarlo. Forse è sopratttutto merito del gattino e coniglietto.
Grandioso, non aggiungo altro.
La morale é un’altra cosa. Qui é uno schifo gratuito e ripetuto.. É come mettersi due dita in gola per vomitare.. Non é questione di morale, é il fetish per l’orrido. Nella maggior parte dei casi una cosa del genere la guardi per curiosità, perché é “proibita”, negli altri rari casi, si tratta di malattia mentale.
Hai scritto un sacco di stronzate. Tu di Serbia non sai nulla quindi non ti permettere di dare una rappresentazione errata, basata su stereotipi e altre cagate.
….perché qual’è la storia della Serbia senza stereotipi…??
mammamia. l’ho appena visto e sono rimasta davvero molto disturbata.
menomale che avevo già pranzato.
Convinto dalle parole di “Sebastiano” torno dopo aver visto “Snuff 102” ragazzi, a suo confronto “A serbian film” è un fottuto capolavoro! “Snuff 102” è girato col culo, per mantenere un minimo di realismo si è ricorsi ai trucchi più banali come continui stacchi tra una scena e l’altra, ancora un poco più scuro e ci saremmo tolti di mezzo una buona ora di frantuma palle. Scommetto su un budget di 100 euro.
Io L’ho visto ed é uno di quei film che non riguarderò mai più.
Non credo horror sia il genere, direi più “Crudele”.
Non per questo é un brutto film…
Visto ieri.
Me lo ha proposto mia figlia con la quale ho visto horror di tutti i livelli. ” Un porno con te mi imbarazza!” Ho esordito, e lei “ma questo è particolare, ne parlano come film shock, dicono che a confronto “the uman centiped” è soft. “Ok allora, vediamo di che si tratta”
L’ho trovato inquietante ma coraggioso. Alcune tematiche non le avevo mai viste trattate con tanta crudezza. Non si può definire “porno”, lo scopo dei porno è quello di eccitare, non di sconvolgere! Devo ammettere che riesce nel suo intento e, a mio parere, è moralista: c’è una condanna evidente degli eccessi. Non so molto della Serbia, ma il film presenta spunti di discussione su svariate tematiche anche per i non Serbi.
È un film ben fatto, l’intreccio riesce a tenere alta l’attenzione al di là delle scene splatter.
Lo consiglio anche se in alcune scene viene voglia di alzarsi e andarsene, come fa l’attore nel film, dopo una scena veramente allucinante.
Guardare un film del genere con tua figlia lo trovo poco intelligente.
Io direi che ci vuole tanta intelligenza da parte di entrambi (padre/figlia) per farlo.
Io trovo che far nascere certi individui sia poco intelligente.
concordo col primo anonimo.
il secondo invece é chiaramente un coglione.
Appena finito di vedere. Sono rimasto decisamente impressionato, sia per quanto riguarda la crudezza dei temi sia per ciò che concerne la storia in sé.
Aver già letto tempo fa la recensione ha effettivamente smorzato il “pugno nello stomaco” di certe scene.
bellissima
L’ho visto un venerdì sera, e mi sono rovinato il fine settimana, l’inizio di quella successiva e parte del resto del mese. Ad una seconda visione, attenuata la potenza di alcune scene, lo si può anche prendere come un film “importante”, anche se il regista in alcune interviste, atteggiandosi a “pasolini de noartri serbo”, si rende abbastanza ridicolo. La scena clou è durissima fino a che non capisci cosa sta per accadere, poi rasenta il ridicolo, forse andava lasciata sottintesa e non mostrata. molto più dura la scena finale, quando lui si rende conto di…
onestamente, molto meglio A Serbian Film di robaccia come Hostel, The Green Inferno (LOL ah ah ah che film di m… questo si, ndr) o i vari ultragore scioccanti che ci sono in giro privi di senso
C’è bisogno di vedere un film così, a parte la curiosità malata e la morbosità (presente in tutti noi)? Interrogatevi sul perchè, sul vero perchè lo guardate. Io mi chiamo fuori, perchè per me la galleria degli orrori viene vista per le ragioni di cui sopra. Certo ne stiamo parlando, quindi potete dire che questo film smuove le coscienze, è un “caso”, ecc. ecc., ma se butto una bomba creo per forza un “caso”, e questa circostanza il “regista” (si? Qualcuno ha diretto il film?) crea più che altro un casino. Il casino e il sangue casuale di un bombardamento. E allora? Geniale… cosa? COSA?
Io, che provengo dagli horror anni ’80 (Cronenberg, Carpenter, quelli si sono Autori), non lo guardo affatto. Potete dire: come fai a commentare se non l’hai visto? Ma io l’ho visto, attraverso i vostri occhi e commenti. Mi basta, e avanza.
Io l’ho visto e sono di sesso femminile. Concordo con la tua recensione, a mio parere è un film che resta impresso, disturbante, ma nemmeno così tanto come subito appare. Non sono d’accordo con tutti gli stereotipi sessisti che hai inserito, dimostri una certa chiusura mentale.
@Vale
“Non sono d’accordo con tutti gli stereotipi sessisti che hai inserito […]”
WTF?
È girato da Dio. Luce, fotografia, recitazione,musica, movimenti della macchina da presa….io non so …se non si capisce una mazza di tecniche cinematografiche, riprrese, tempi, inquadrature ci si dovrebbe limitarei a dire ” m’ è piaciuto” ” non m’è piaciito”. Ma lanciarsi nel dare giudizi estetici nel merito
mi sembra davvero eccessivo. Dire che Serbian Film è una cagata o è girato di ” col buco del culo” è davvero una sciocchezza, significa solo manifestare al mondo la propria totale ignoranza inel merito.. Formalmente è impeccabile. Potrà averla annoiata, esserle sembrato inutile, potrà esserle sembrato una furbata. Ma dire ” è girato col buco del culo” quello proprio no. Allora come giudichiamo gli altri torture se a questo film si riserva una simile critica? Boh….
<>
Passi la libertà di dire il cavolo che vogliamo in rete nel modo che vogliamo e tutto quello che ti pare…ma porco zio io starei più attento con certe affermazioni.
Mi piacciono i film “strani”, questo però è talmente estremo che mi ha fatto pensare ,per qualche istante ,di essere uno psicopatico.
Spero di non esserlo….