Dev’essere una cosa moderna. Uno gira un piccolo cult di successo, viene sommerso di complimenti e perde la proporzione di quello che fa. Hatchet era un bel gioiellino, ma non esattamente Paranormal Activity in termini di successo commerciale. Un sequel, quando ti danno carta bianca e ti garantiscono maggior distribuzione, è normalmente l’occasione per puntare più in alto, consolidare la propria reputazione e diventare un nome. Adam Green il talento ce l’ha, ma evidentemente si sente già soddisfatto: non si spiegherebbe altrimenti la gigantesca botta di autoindulgenza con cui ha affrontato questo Hatchet 2, un film che non solo dà per scontato che si adori il primo capitolo, ma che si prende pure il tempo di citare i cortometraggi che il nostro ha girato nel frattempo. Green, come spiegavamo nel precedente post di presentazione, ha il nucleo del proprio fan club proprio tra il pubblico del FrightFest e, con il suo continuo ripetere “ho fatto questo film per voi” lascia quasi sperare che la versione proiettata al festival sia una specie di edizione speciale apposita che, a giudicare dal numero di risate e applausi in momenti che solo chi ha chiaccherato con il sempre disponibilissimo Adam nel corso degli ultimi tre anni può capire, ha colto nel segno. Insomma, sì: Adam Green è molto vicino ad essere il Kevin Smith dell’horror, inclusi pericolosi passi indietro in materia di regia e montaggio, fra tempi malamente dilatati e metà cast fuori sincrono.
Ma ci sono fortunatamente anche note positive:
– qualche gag verbale è brillante e azzeccata;
– la gloriosa carriera di Kane Hodder viene premiata con la sua prima scena di sesso;
– Tony Todd (che dal vivo è enorme, perfino più di Hodder) ha finalmente un ruolo da protagonista e puntualmente si divora il film in un boccone;
– gli omicidi sono tanti, tutti fantasiosi, tutti splatterosissimi e tutti rigorosamente 100% old school, protesi e pomodoro a volontà e zero CGI. Non sono tutti magistrali ma il senso di freschezza, al giorno d’oggi, non ha prezzo.
In conclusione: il primo film rimane nettamente superiore, più modesto ed equilibrato; questo sfora un po’ troppo nell’autocelebrazione approssimativa, ma ha i suoi momenti e rimane preferibile a tante altre cose del panorama horror moderno (frase insulsa, ma tant’è).
Il prossimo progetto di Adam Green è l’atteso salto di categoria con una storia di mostri e ragazzini stile Goonies prodotta da Columbus: speriamo si dia una regolata.
DVD-quote suggerita:
“Protesi di gomma, quanto mi siete mancate…”
Nanni Cobretti, i400calci.com
magari sto invecchiando, ma il primo mi ha fatto cagare… tutto questo capolavoro o rinnovamento del genere slasher non ce lo vedo…
mi sa tanto che del 2 me ne privo…
Ma infatti il modo con cui lo stanno pubblicizzando non lo capisco. Passi per “capolavoro” (non lo e’, ma ognuno dei propri film pensa quello che vuole), ma non mi sembra furbo pubblicizzarlo come “rinnovamento” quando il suo pregio e’ al contrario non inventare nulla ma essere semplicemente uno dei migliori omaggi agli anni ’80 che io abbia visto. Il trailer nuovo poi addirittura la butta sul “non avete mai visto tanto gore al cinema”… si’, ok, ce n’e’ tanto, ma io al cine ci ho visto Splatters di Peter Jackson. Con mia madre, tra l’altro.
Onore e rispetto per la signora Cobretti!
Mia madre nel 73 convinse mio padre a portarla a vedere l’esorcista, poi finì che non lo vide perché chiuse gli occhi tutto il tempo ed ebbe incubi per un anno.
Io 20 anni dopo lo vidi in VHs e quando la blair strillava sentivo dalla cucina mia madre che urlava a sua volta” E abbassa il volumeeee! non sopporto quel film”!
Il primo è rivoluzionario come il concilio di Trento,però chi brama un pò di squartamento old schoo può passare una piacevole serata (magari non con la fidanzata).
Cmq grandi ragazzi le vostre recensioni migliorano sempre la giornata,ho già fatto un pò di commenti in giro ma non ve l’avevo ancora detto!
Saluti da Bergamo!
Vedendo hatchet 1 pensavo mi sarei esaltato per i dialoghi brillanti e la sceneggiatura brillante e avrei brillato di riflesso un pò anche io. Aspettavo ma il brillantante non arrivava. Alla prima parata di tette al vento ho pensato a la rivincita dei nerds. E ho capito che avevo perso.
@ joe: mia madre pensa che l’esorcista abbia delle influenze malefiche sulle persone.