Il primo numero di Dylan Dog che ho comprato è Partita con la morte ed è uscito nei primi mesi del ’92. Entro l’anno successivo ero riuscito a leggere tutti i numeri precedenti: perlopiù fu merito di quei trabiccoli in giro per la mia città che vendevano fumetti e libri usati a due lire, piccoli templi della memoria governati col pugno di ferro da certi tristoni che in confronto il protagonista di Tono Metallico Standard sembrava Benigni. Riuscii a vedere una singola copia de L’Alba dei Morti Viventi ad una fiera-mostrascambio del fumetto battuta a un prezzo pari a quello che spendevo in circa un anno. Ero ossessionato dai personaggi, lavoravo a sceneggiature caserecce, stilavo playlist dei miei disegnatori preferiti (grazie per la domanda: Roi, Stano, Piccatto). Nicola Mari arrivò parecchio tempo dopo, e son già quindici anni dal suo primo numero. Non ho mai portato giacca nera e camicia rossa, ma avrei voluto. Il solo Dylan Dog non era un fumetto abbastanza radicale per definirci nel modo in cui un Ranxerox ha definito le vite dei suoi fan, ma ha saputo rimanere senza vergogna sul comodino di un sacco di italiani che son diventati punk, fascisti, teologi, ingegneri, artisti, letterati, amministratori delegati, alcolisti e fan di Ranxerox. Il momento patetico è finito, potete mettere i fazzolettini in tasca. Voglio solo dire che se dovessi mettere insieme tre passioni in comune tra me e certi concittadini miei che ancora oggi truccano motori e comprano biglietti per tutte le date del tour estivo del Blasco, una delle tre sarebbe che abbiamo amato o amiamo Dylan Dog. Tranne che loro probabilmente lo chiamano ancora Daylan Dog. E giusto in questo momento ho deciso di smettere il mio palato fine da primo della classe e raccontare questa cosa dal punto di vista dell’uomo della strada, quindi d’ora in poi farò lo stesso. Ciao Daylan.
Dell’uscita di Dead of Night ha parlato adeguatamente e con costanza il Capo (qui c’è più o meno tutto). Ogni tanto il livello di approvazione nei confronti del sistema solare era semplicemente TROPPO e Nanni Cobretti metteva su qualche foto di scena, una locandina, i gossip dal set e le storie dietro l’epurazione di Groucho dalla sceneggiatura. Va a finire che il gioco più intrigante legato al film è di gran lunga andare al cinema col lanternino e cercare le cose che ci stanno dentro e sono prese da Daylan Dog. Io ho sgamato le seguenti:
- Guida un maggiolone scassato (colori invertiti, sorry).
- Dice due volte Giuda ballerino
- Parla una volta di quinto senso e mezzo
- Vive a Craven Road (a New Orleans. FAIL)
- Suona il clarinetto
- Veste camicia rossa e giacca nera
- Si chiama Dylan Dog, senza A
- Ha una pistola a tamburo vecchia bacucca
Il resto del film potete pure buttarlo nel fuoco della Geenna e/o metterlo in una camera iperbarica per un annetto e mezzo nella segreta speranza che quando aprite la camera il film abbia cambiato nome in Van Helsing o in qualsiasi altro nidi che non offenda uno dei punti fermi della cultura pop italiana degli anni ottanta/novanta. Tornando al punto sopra: avete mai considerato quanto Dylan Dog sia invecchiato bene rispetto, che so, ai dischi incisi in quegli anni dal Blasco? Detto questo, la buona notizia è che Giuda ballerino, il clarinetto e il quinto senso e mezzo sono di gran lunga le cose più inutili e patetiche del fumetto e/o gli UNICI tre punti su cui un fan integralista di Daylan Dog transigerebbe senza problemi. Inoltre che vive a Craven Road ve lo sto dicendo io. Ne consegue il resto delle cose sta tutto dentro al trayler e voi potrete senza problemi boicottare il film di Daylan Dog e dire di non essere andati perchè l’avevate già visto in streaming integrale sul Tubo. Se non l’avevate visto, eccolo in italiano.
httpv://www.youtube.com/watch?v=gPa5f9SxlpE
Detto questo c’è il fatidico dilemma del critico cinematografico all’orizzonte. Ho capito che non c’entra molto col fumetto di Daylan Dog, ma IL FILM. Com’è IL FILM? In sè?
Ottima domanda. Ci permette di introdurre il cosiddetto dilemma dell’antennista, che altro non è che uno spin-off 400calcistico del dilemma del prigioniero. Poniamo che tu abbia un problema all’antenna della TV. OK? Chiami il servizio pronto-antennisti, si presenta un tipo a casa tua, sale sul tetto e -qualsiasi cosa faccia- quando se ne torna alla centrale degli antennisti tu riesci a vederti la retrospettiva di John Ford su Rai4. Contento? Dipende. I giorni successivi scopri che l’antennista in realtà è l’amante fisso di tua moglie, è calvo, ha l’alitosi e di lavoro vero fa il rappresentante per una ditta di caffè equo e solidale. E’ salito sul tetto, ha dato una toccatina a caso all’antenna, ti è riuscito a sistemare Rai4 per culo e gli hai pure pagato 130 euri di chiamata in nero. Ecco, voglio dire che in certi casi il fatto che un film NON SIA la più irredimibile puttanata sulla faccia della terra può essere controproducente e dare luogo a veri e propri mostri critici, soprattutto nel breve periodo.
In altre parole su Daylan Dog potreste perfino godere di un paio di buoni momenti, quasi tutti legati alLO SBAGLIO (che nel caso specifico si manifesta nella forma di un intreccio nel quale praticamente tutto succede a caso, senza una logica interna). Il paradosso del giorno è che la parte riuscita del film è quella con Sam Huntington che impara ad essere uno zombi ISO9001 passando per fast food e gruppi di sostegno per zombi. Che è una specie di Zombieland dal punto di vista dei morti viventi, la quale presuppone che i morti viventi abbiano un punto di vista, cioè un cervello funzionante e quant’altro. Non è che basta a farti venir voglia di rivederlo, ma un sorriso te lo strappa. Oltre agli zombi c’è un campionario di altre bestiacce, nessuna delle quali si affanna per finire entro maggio in Mostrologia. I vampiri gestiscono una discoteca in cui la gente si sballa facendosi di sangue di vampiro, i licantropi o lupi mannari (nessuna differenza qui) lavorano in un mattatoio. C’è LA TREGUA e tutta quella roba lì. Daylan Dog passa da inglese sociopatico che non crede nei fantasmi a cazzone americano designato dai mostri ad essere tenutario de IL SEGRETO e garante de LA TREGUA. Un mezzo disastro. A un certo punto Peter Stormare sussurra a Brandon Routh una cosa tipo “Sclavi…. Devi ritrovare Sclavi”. Suppongo fosse tardi già durante i titoli di testa. Una cosa è abbastanza certa: uscito e visto Daylan Dog, la scommessa di Nanni Cobretti su Brandon Routh (a Ballando con le stelle entro il 2015) sembra spaventosamente plausibile. Peter Stormare da parte sua sembra avere messo il cotone in bocca tipo Marlon Brando nel primo Padrino. Ogni tanto spunta fuori un poster dei fratelli Marx (LAME). Non posso parlare del finale per non fare spoiler, ma sappiate che 1 c’entra Kurt Angle e 2 è offensivo in generale e non solo dal punto di vista dei fan di Daylan Dog, nonostante contenga un messaggio implicitamente a favore dei mostri di tutto il mondo come nei dischi di Lady Gaga. Che a questo punto suppongo abbiano tutti mollato la sala. Ho visto di peggio (Van Helsing).
Rimane in sospeso, credo, la storia del boicottaggio. Sono tendenzialmente contrario a boicottare Daylan Dog, con un atteggiamento molto Rrobe (il quale dice nei commenti a qualche post precedente che qualsiasi aberrazione si pone in un piano diverso da quello del fumetto, quindi -implicitamente- tanto wale). Ci sono cause molto più gravi per le quali diventa necessario organizzare un boicottaggio, tipo -che so- il tonno che non salva i delfini, le pellicce o le teorie sul signoraggio di quel tipo su Youtube. Probabilmente un pasticcione scrausissimo ma calligrafico, sul genere Watchmen low budget, mi avrebbe fatto molto più schifo. Ecco tutto.
DVD-quote:
“Mancarone Groucho”
Wim Diesel, i400calci.com“Mancarone Dellamorte Dellamore”
Wim Diesel, i400calci.com
Ma dai magari non lo boicotto, se si lascia vedere. Chissà come sta Sclavi?
http://www.youtube.com/watch?v=HViq0PaG9Lk
no, gnia faccio… credo che, nel caso, sostituirò mentalmente le parole “dylan dog” con “joe vegas”
Che poi, nel 2006, eros puglielli mise indosso ad Massimo Poggi, da metà serie fino alla fine, i vestiti di Dog Dylan, rendendolo fisicamente ipotizzabile.
Mi sarebbe piaciuto vedere all’opera un giovane, magari cresciutoci con Dog Dylan, sul personaggio…
PoggiO, of course …
a me francamente no. qualsiasi adattamento mi avrebbe fatto vomitare, credo, poi possiamo dire vomitare cosa o quanto o tutto il resto. è andata bene che non ci han messo ian somerhalder, ecco.
nessun cagnaccio riuscirà a sminuire albi come Johnny Freak (con cui si poteva entrare aggratise al Dylan Dog Horror Fest)
Non lo guardo nemmeno con un Uzi puntato alla tempia
Roi e Mari over the top
a me johnny freak non piace.
Errori e dimenticanze, la serie tv era 48 ore.
questo film ti ha indurito
Direi che questo film distinguera’ e dividera’ una volta per tutte i 200.000 lettori mensili di Daylan Dog in:
a) quelli che lo leggono perche’ sono tutt’uno col personaggio e col suo mondo;
b) quelli che lo leggono perche’ e’ l’unico fumetto con un po’ di sangue/mostri che trovano all’edicola sotto casa
c) quelli che lo leggono perche’ e’ l’unico fumetto con un po’ di figa soft che possono comprare senza vergognarsi
d) quelli che lo leggono perche’ e’ l’unico fumetto che conoscono
e) quelli che lo leggono perche’ [inserire qui]
A parte la categoria “a”, tutti gli altri saranno contenti di vedere camicia rossa, giacca nera e mostri, e considereranno il galeone e il clarinetto una prova di extra-fedelta’ alla comparsa dei quali grideranno “e’ proprio UGUALE!”. Un nostro lettore diceva cose simili tempo fa e concettualmente non ci andava lontano. La legge dei grandi numeri e’ crudele e implacabile.
E’ un film brutto. A prescindere dal titolo.
L’unica cosa decente è la “società dei mostri”, peraltro pesantemente mutuata dall’universo che Whedon ha costruito attorno a Buffy. Il resto va dal mediocre al pessimo sfociando nell’imbarazzante. Ah, pure Huttington non è male, dai.
CIT:
Se poi davvero i pasionari del fumetto non riuscissero a prescindere dai confronti e si intestardissero a rivendicare il delitto di lesa maestà, rimarrebbe loro solo una cosa da fare: indirizzare gli strali verso un sistema industriale e produttivo, quello italiano, che ha praticamente costretto la Bonelli a vendere i diritti del suo gioiello oltreoceano.
Siccome qualcuno l’ha citato, sono il solo che avrebbe visto Ian Somerhalder molto ma molto ma molto più adatto alla parte di Brandon Routh? Meno broccolone, più broccolatore (Vampire Diaries docet).
domanda fondamentale: hanno i diritti solo per QUESTO film, vero?
@abraxas: non lo so, stavo appunto ridendo al pensiero di un sequel a budget dimezzato con Ian Somerhalder che esce in sala solo in Italia e dritto in dvd in tutto il resto del mondo… (e ora rido doppiamente al pensiero di tutti quelli che quando accadra’ puntualmente diranno “blasfemia, il vero Daylan Dog e’ Brandon Routh!”) (e se non e’ Ian Somerhalder e’ Tom Welling) (i LOL che non regala l’imprinting…)
Dimenticavo: lancio una petizione per inserire l’ispettore Bloch interpretato da Lino Banfi e Jenkins da Jimmy il Fenomeno
@ abraxas: ho letto su ciak che il regista è galvanizzato all’idea di girare un sequel magari con delle parti in Italia.
Io ci spero, così possiamo invadere il set vestiti come zombie e menare Ruth al grido di “chiama groucho che ti dia la pistola, coglione!”
… qualcuno ha detto Ian Somercoso?
http://media.photobucket.com/image/ian%20somerhalder%20gif/openexit/Gifs%20for%20Wi/00003s31.gif?o=1
SEQUEL SUBITO!
che schifo, un fumetto bello come dylan dog rovinato da una trasposizione agli steroidi. grazie USA! che poi la serie sia in decadimento non è una novità, ma basta prendere uno -uno solo- dei vecchi albi e trasporlo su pellicola per creare un mezzo capolavoro, altro che van helsing e altre baracconate da preadolescenti in cerca del brivido al multisala.
shame, shame on yù.
C’è da divertirsi a recuperare certi vecchi Dylan Dog e sgamare i riferimenti filmici stravolti, che quando eri piccolo non ti accorgevi.
Lama di rasoio che si ispira a Blade Runner e ne riutilizza pure il titolo per delineare il profilo e l’arma utilizzata dal matto di turno.
E poi certi altri che sono dei veri e propri megamix di protagonisti con facce somiglianti ad attori famosi, ambientazioni e trame di film in un unico episodio.
Se proprio si deve fare un film da un fumetto così citazionista come Dd bisogna buttarla in vacca e fare un mega mash up di robe.
Cosa appare nel riquadro grigio sotto il trailer?
Il mio pc non visualizza niente…
Si potrebbe trasporre “Dal profondo”, togliere Dylan, togliere il mostro delle fogne e farlo dirigere ad un regista sul tipo di, per esempio, Alfred Hitchcock… verrebbe fuori un capolavoro!
L’ho scritto giusto ieri nella recensione che ho fatto del film sul mio blog:
Se tolgono tutti i riferimenti a Dylan Dog, forse rimane un film decente… ma visto che si spaccia come il film di Dylan Dog, rimane una cagata immane.
Imho.
@Driller: preferisco come l’ho detto io. no, scherzo. dopo leggo.
@Leaf e @Tetsuo: in effetti una cosa tipo “facciamo il film tratto dal fumetto tratto da un altro film” sarebbe stato la droga definitiva.
@joe r.lonsdale: BRR, il sequel.
@Darks: FANCULO IAN SOMERHALDER. il suo agente si sarebbe mosso per mettere una clausola obbligatoria nel contratto riguardante il pantone della camicia di daylan dog e NIENTE NIENTE avrebbe preteso che fosse skinny.
@Benway: è interessante questa dialettica tra mondo di mostri costruito intorno a Buffy e mondo di mostri costruito intorno a Daylan a buffo.
@tutti: invito comunque a considerare il fattore SBAGLIO, davvero. presto o tardi qualcuno lo dovrà ripescare e niente niente si prefigurerà uno scenario tipo Nanni Cobretti: la gente che piangerà per il ritorno di Brandon Routh mentre lui viene eliminato la prima sera di ballando con le stelle.
Tetsuo & Kaneda: ehi, credo di aver visto quel film!
http://www.youtube.com/watch?v=OYwdFDQfOx8
(non picchiatemi, VOIALTRI, sto parlando a Tetsuo)
Dylan Dog? Mi chiedo perchè farci un film. Se fosse stato bello avrebbe superato di gran lunga il fumetto.
@jane: do not panic, il tuo pc funziona correttamente
@wim: secondo me viene eliminato alla terza sera, che l’effetto Hollywood un po’ di inerzia la da’. Pero’ non ho visto nemmeno un episodio, non so con che testa ragiona lo spettatore medio di Ballando con le stelle. Ora chiedo a mia madre Xena.
@Dolores: prima ci si mette Fassbender e ora tu. È un mondo crudele.
Non sono un “purista” del passaggio dal libro alla celluloide, concordo con chi disse che per, conservare lo spirito di un romanzo in una trasposizione filmica, bisogna tradirne un po’il contenuto. “Il lungo addio” di Chandler è uno dei miei 3/4 romanzi preferiti, il film di Altman si prende una marea di libertà ma lo trovo ugualmente bellissimo. I Coen, con “Non è un paese per vecchi” hanno tentato di rispettare lo splendido romanzo di McCarthy quasi pagina per pagina, realizzando (opinione minoritaria, lo so) un bignamino un po’ scialbo.
Sono stato un lettore tardivo di “Dylan Dog” per un quinquennio circa (a proposito, anche il mio preferito era Corrado Roi), non mi importa nulla se mancano Groucho, Bree, Bloch e Londra, ma se metti in bocca a Dylan la battuta “Non ci serve un piano, solo pistole più grosse” (spero di ricordarla bene) ne tradisci lo spirito. Niente di grave, solo un’operazione un po’ opaca.
Circa l’agognata partecipazione di Brandon Routh al reality nostrano, ho una perplessità in merito: quale sarebbe l’ “aggancio” col pubblico italico teledipendente?
Per dire, a ‘sto giro partecipa Gideon Buckardt, che volendo avrebbe recitato in “Inglorious Basterds”, ma sulla guida TV che comprano i miei veniva strombazzata circa 10 volte la sua partecipazione al “Commissario Rex” e nisba sul film di Tarantino. Il target è quello.
@Wim: mi è venuto in mente quando vanno a prendere i pezzi di ricambio per Huttington, solo che in Buffy funzionava bene perchè avevano tutta una serie per sviluppare le varie dinamiche e per bilanciare ironia/metaforoni sociali/rapporti con i personaggi, qui al massimo ti fai mezza risata ma alla fin fine pensi “meh”.
@pau:
> quale sarebbe l’ “aggancio” col pubblico italico teledipendente?
E’ Dylan Dog in “Dylan Dog – Il film”
Io un prequel RELIGIOSAMENTE tratto da Il lungo addio, Finché morte non vi separi e album simili sulle “origini” di Dylan me lo sparerei volentieri. Sarebbe stato anche il modo più sensato di fare un film abbastanza fedele al fumetto senza Groucho e il maggiolino bianco. Anche se, per come gira, nel futuro di Dylan vedo più probabile una seriucola animata Rai tipo quella di Martin Mystère dove interpreta un acchiappamostri adolescente con Botolo Scooby Doo.
Io Dylan Dog non lo seguo, non l’ho mai letto e non so.
Ma tutto questo scandalo mi sembra un pochino sopra le righe; anche Wanted non centra una fava con il fumetto, Conan non centrerà nulla con il libro, il SdA, e tanti tanti altri.
Ma se il film è decente, che problema c’è?
– premesso che piangerò sangue con un RedSonja di Rodriguez & ex-compagna, eh. Però, alla fine, se il film sarà decente farò finta di non aver mai letto il mio fumetto preferito, e tanti saluti. Spirito di conservazione –
Spero che per il sequel ci sarà un secondo ingaggio di Rupert Everett. E, per la gioia di tutti i fans, e di uno sceneggiatore, finalmente un Dylan Dog gay. Così avremo non solo un feedback degli spettatori da guerra civile ma anche un nuovo capitolo di Frocinema.
Groucho potrebbe farlo Malgioglio.
Ma infatti Wanted faceva cagarissimo paragonato al fumetto. Il discorso secondo me è che (come per questo Dylan Dog) potevano fare lo stesso film e chiamarlo con un nome diverso tipo l’Uomo Che Curvava i Proiettili (o Gary Goodman nel nostro caso) e allora FORSE sarebbe stato un film decente…
Oddio, Wanted il fumetto era davvero una mezza cagata (con testa di merda e il superuniverso con solo supercattivi). Il film era divertente (ok, il telaio era una stronzata, ma meglio del Wanted di Millar). Penso sia stato uno dei pochi film film che mi è piaciuto molto, ma molto di più del fumetto da cui era tratto.
Testa di Merda è tipo il personaggio più geniale mai ideato nella storia, come fa un gruppo di imbecilli che credono ciecamente nell’infallibilità in campo morale di un telaio magico ad essere meglio?
Fatemi capire… in pratica, secondo voi, un film tratto liberamente da un’altra opera fa cagare, ma se gli cambiano nome allora poi non è così male… ?
Ti faccio capire… “Il Siglnore degli Anelli” secondo me è “tratto liberamente” da un’altra opera, perché, eccezion fatta per alcuni tagli e piccole variazioni, alla fine la trama rispetta quella del libro, ma film come Wanted e questo Dylan Dog (a quanto capisco dalla recensione) non sono “tratti liberamente”, prendono solo il titolo e i nomi dei personaggi. Punto. Ora, io posso fare un film bellissimo chessò su due simpaticissimi clown che si tirano torte in faccia, ma se chiamassi i due clown Adolf e Winston e il film “La vera storia di Hitler” e andassi in giro a pubblicizzarlo come una simpatica parodia sulla WWII, pur essendo il film divertentissimo, forse gli spettatori non sarebbero così felici. Se invece lo chiamassi “La Buffa Storia di Gervaso e Alessio” e lo pubblicizzassi come una parodia e basta sarebbe meglio. Non trovi?
Ma è mica possibile vedere La buffa Storia di Gervaso e Alessio ? C’è un link ?
Grazie
@ harry
credo che esca a maggio
@Naccio: no, il signore degli anelli di Jackson non è “tratto liberamente” da Il Signore Degli Anelli di Tolkien, non regge. E’ pedissequo fintanto che va bene a PJ, poi deraglia liberamente quando gli pare. Fermo restando il taglio di alcune parti, obbligatorio, poi ognuno decide liberamente quali e quante parte andavano lasciate e/o tenute…
Cooomunque: insomma, se voglio andare a vedere DilanCane devo andare all’Odeon, mi pare di capire?
Inoltre: attenzione ai falsi miraggi del “liberamente tratto”, che conducono alla Filmauro che prende uno dei meglio Monicelli e ci fa il prologo ambientato nel medioevo, con buona pace dell itaGLiano medio che si va a vedere il film al cinema bello contento..
(sorry, serata così acida che se sputo in faccia ad un Alien gli buco la corazza..)
Sì, insomma, è difficile giungere a compromessi.
Personalmente a me piace più il film di PJ che il libro di Tolkien (e per questo ho rischiato il linciaggio plurime volte), preferisco il fumetto al film (Wanted), e così via, ma uno scandalo di queste proporzioni non l’avevo mai visto. Sarà perché è la prima volta che qualcosa di Italico varca i confini?
(Ultima Legione a parte che a quanto pare l’ho cagato solo io).
“E fattela una cazzo di risata” (cit.)
Mettete i fiori nei vostri cannoni, la vita è bella, ecc.
Io lo vado a vedere stasera Dylan Cane.
@Jo son d’accordo, il mio discorso era per dire a Leaf che bisogna (come hai giustamente affermato) fare attenzione col “liberamente tratto”. Peter Jackson comunque a mio avviso non ha fatto un così grande stupro, cioè almeno la trama a grandi linee l’ha rispettata: avrà fatto omissioni e variazioni ma alla fine [OMG SPOILER ALERT!] l’anello finisce nel vulcano e ne è uscito un film molto meno pesante del libro. So che è riduttivo banalizzare così la trama, ma è solo a scopo esplicativo, perché in Wanted neanche quello sono riusciti a fare, hanno solo preso il nome, fatto simili i primi 2 minuti di film e poi son partiti a cazzo con un film COMPLETAMENTE diverso (e più brutto).
Sul prequel di Amici Miei quotone.
Detto questo, probabilmente lo guarderò anch’io Dylan Dog, come ho guardato Wanted, Dragonball Evolution e Tekken e altrettanto probabilmente ne rimarrò ugualmente schifato.
A me è piaciuto.
E ora lo so che mi pioverà sterco sul capo – ma ci sono abituata – non ho idea di come sia il fumetto, ma so che questo film è mille volte meglio di altri.
Non è un capolavoro, è una copia ravvicinata di Constantine – con assistente con stesso look e stessa identica funzione con la differenza che questo riesce ad essere anche peggio di LaBoeuf e non l’avrei mai detto, e persino uno dello stesso cast! – ed essendomi piaciuto Constantine – che per molti è un abominio di Hellblazer – mi piace anche questo.
Amen.
@Magdalena: se non hai idea di cosa sia il fumetto non vedo perchè non dovresti dire che ti sia piaciuto :-)
Anche a me che del fumetto ho letto 2 numeri in croce probabilmente garberà.
@ Magdalena: il film di Constantine sbaglia parecchie cose (l'”equilibrio”, tanto per dirne una, la totale assenza di magia nera – che non è poco quando il personaggio originale è un mago – la deprimente croce-mitra) ma lo si ricorda volentieri perché 1) non è un film particolarmente brutto, anzi, è molto molto più originale di quasi tutti gli altri cinecomic visti finora e 2) lo spirito del personaggio in gran parte è stato rispettato, mantenendone in qualche misura il fascino: io ho cominciato a leggere Hellblazer solo dopo aver visto il film e ne sono fiero.
Il film di Dylan Dog verrà spernacchiato e creerà clamore solo in Italia perchè è comunque basato su una delle più belle opere a fumetti che si siano mai viste da queste parti (forse è superato giusto da Corto Maltese) ed è uno scempio. Parlo prevenuto, non ho visto il film e non ho intenzione di farlo, ma se tu mi crei una situazione completamente diversa da quella originale, COPIANDOLA da un altro film (Constantine, appunto) e inoltre violenti tutto quello che il personaggio originale è e rappresenta (romanticismo, una certa qual dose di sfiga, il fatto di essere un eroe, ma senza alcuna voglia di esserlo) allora non c’è nulla che lo possa salvare. Non è una questione di comprimari (Groucho, Bloch, Jenkins e compagnia cantante), ma è proprio il fatto che il film tradisce nel nome dell’americanata a tutti i costi il materiale e lo spirito originale. C’è almeno un precedente di questo trattamento immondo, ed è La leggenda degli Uomini straordinari.
Salve a tutti ragazzi, io penso sinceramente che uno degli attori piu indicati per DylanDog sia Hugh Grant.. anche se magari è ormai un po avanzato di età, ma l’aspetto ed il modo di fare, me lo fanno immaginare benissimo nei panni dell’investigatore dell’incubo..
certe volte si hanno delle occasioni rare… sto stupido dylan è stato disegnato guardando rupert…rupert non è ancora decrepito…quindi perchè hanno chiamato superman? che c’azzecca?
Visto ieri su Sky, fa più cagare delle peggiori previsioni, e non perché manca Groucho. E’ veramente imbarazzante da ogni punto di vista.
Comunque, tra la vendita estera nella sola Italia, un costo di una ventina di milioni e un incasso inferiore ai cinque (fonte Wiki, non il massimo, ma prendiamola per buona) direi che ci siamo messi al riparo da ogni ipotesi di sequel.
>> A un certo punto Peter Stormare sussurra a Brandon Routh una cosa tipo “Sclavi…. Devi ritrovare Sclavi”.
https://m.youtube.com/watch?v=Cttx3_3S0vA