Amo il mestiere dell’inviato speciale dei 400 calci in territori inesplorati come l’Australia Meridionale, e non solo perché mi permette di ammirare panorami mozzafiato come “chilometri e chilometri di un cazzo di niente” e a fine lavoro vengo pagato con il miglior filetto di canguro che abbiate mai assaggiato — ma (anche) perché mi pone costantemente di fronte a quesiti esistenziali di non facile soluzione che mi aiutano a tenere in allenamento il cervello.
Tipo: fin dove può spingersi l’amore fraterno?
Cosa ci distingue dagli animali?
È vero che in Australia lo scarico del cesso gira nel senso opposto?
E com’è possibile che un’ora e mezza duri così tanto?
Non lo faccio a cuor leggero, so di avere una grande responsabilità. Questa è la prima recensione che esce dopo che delle persone sobrie (credo) hanno stabilito che I 400 Calci è il miglior sito cinematografico mai esistito 2013, e la prima recensione di un film calcista dopo un trafiletto su The Grandmaster e un panegirico dedicato a Ron Howard, ma Cristo santo no, vi prego, ridatemi Ron Howard!
La tragedia dell’horror è che ogni settimana salta fuori un cretino che è convinto di rivoluzionare il genere facendo qualcosa che hanno già fatto altri cento mila cretini prima di lui; la mia tragedia come spettatore è che se ci mettono dentro una tipina coi capelli rossi è matematico che non capirò più niente e sarò disposto a bermi qualunque cosa. E così eccomi impantanato fino ai gomiti in 100 Bloody Acres, un horror australiano — vale a dire recitato in modo che nessuno al mondo, australiani compresi, capisca più di una parola ogni quattro frasi — con aspirazioni da commedia nera e un po’ troppi debiti nei confronti roba già vista un milione di volte per sembrare interessante, figuriamoci nuovo.
Opera prima di Cameron e Colin Cairnes, due fratelli (il primo che dice “i Coen australiani” vince una scarica di pugni elargita dai Coen americani) probabilmente in buona fede ma con i gusti cinematografici più banali di sempre, 100 Bloody Acres è un pastone di Non aprite quella porta, Le colline hanno gli occhi, Psycho (gli piacerebbe), Motel Hell e Tucker and Dale Vs Evil in cui tre insignificanti ragazzi di città con l’inevitabile carico di problemi borghesi finiscono tra le grinfie di due bifolchi (al primo, che è Damon Herriman, gli vogliamo pure bene perché aveva già interpretato con successo il bifolco nel telefilm Justified, solo con un accento diverso; il secondo è uno il cui profilo di IMDb recita “una delle 27 persone più sexy del 2007” quindi RESPECT).
Per capirci, la storia dei ragazzi di città è che lei è fidanzata con uno dei due ma lo tradisce con l’altro che è il suo migliore amico e, tenetevi forte perché questa non la indovinerete mai, il fidanzato è un tipo palloso che non si diverte mai, mentre il migliore amico è un ragazzaccio che ascolta il rock e si droga! La storia dei bifolchi è che tipo fanno a pezzi i passanti perché hanno scoperto un fertilizzante dalle proprietà miracolose ma a base di carne umana. YAAAWN.
È più o meno a questo punto che ho girato su Rai4 scoprendo che stavano facendo Il duro del Road House: quant’è figo Patrick Swayze quando spiega agli altri buttafuori che anche quando prendi a calci in culo uno devi sempre mantenere la calma? E quando pensi che il film non potrebbe essere più macho di così ed entra in scena Sam Elliot? Roba da pazzi, non ne fanno più pellicole del genere. Sono tornato tutto ringalluzzito su 100 Bloody Acres giusto in tempo per sorbirmi una serie sconclusionata di gag che denunciavano la totale casualità dei riferimenti dei fratelli Cairnes — un tizio che ha le allucinazioni perché si è calato un acido (Apatow), la coppietta che analizza la propria relazione stile Dawson’s Creek mentre stanno per essere ammazzati (Wright, Whedon), un cunnilingus su una vecchia (Ben Stiller, forse?) — e un finale surreale in cui la tipina rossa si innamora del bifolco tutto sommato simpatico e insieme ammazzano il bifolco veramente cattivo. (Ops, spoiler?)
Boh.
Certamente qualcuno sarà pronto a spezzare una lancia in suo favore o addirittura inserirlo nella stessa conversazione in cui si parla di Shaun of the Dead perché ci sono fontanelle di sangue, corpi fatti a pezzi e se sei preso abbastanza bene qualunque cosa potenzialmente può farti ridere. Personalmente lo colloco in uno di quei casi in cui vedi un 87% su Rotten Tomatoes e pensi o mio dio il mondo è in mano a gente che ha visto tre horror in tutta la sua vita. A mani basse l’ora e mezza più lunga del 2013, e non solo perché in mezzo ci ho visto un altro film per tirarmi su il morale.
DVD-quote:
“Hai 5 secondi, straniero, per uscire dalla mia proprietà, dopodiché inizierò a riempirti le chiappe di piombo.”
Quantum Tarantino, bifolco presso i400calci.com
Ci vuole del coraggio a buttare giù la prima recensione post benedizione astrale…e tu ce l’hai Quantum. 5 altissimo.
Quello sexy e’ quello col fucile direi…
ehm… la vecchina… dovrebbe essere jim carrey in yesman… ma non per saccenteria. non dopo la citazione dei simpson
questo poteva essere tranquillamente inserito nel ciclo “in sacrificio per voi”: onore e gloria a te Quantum che ti sei immolato per ‘sta roba
per quanto mi riguarda finisce dritto dritto nella cartella mancoperilcazzo/lammerda
Ok, tolto Bad Taste che era neozelandese, ce n’era uno bello australiano…come si chiamava, Unknown?, mi ricordo un redneck misterioso armato fino ai denti…
http://www.imdb.com/media/rm2247133184/nm0760151?ref_=nmmi_mi_all_pbl_10
ohohohohohohohoh… forse tra le 30 caciotte più sexy del 2007
@presidente: se stai cercando film belli australiani in generale ce n’è a camionate, da Mad Max fino a The Loved Ones passando per sottogeneri che si sono meritati a ragione un intero documentario. Di solito “australiano” è sinonimo di “pazzo furioso”. Spiace leggere che questo ha il fiato corto.
comunque non mi stupisce che uno con una faccia del genere si vanti di essere stato nominato tra le 30 persone più sexy del mondo. cioè, se lo dicesse un bellone sarebbe ridondante, o antipatico. ma detto da uno così fa ridere. mi suona quasi come autoironico.
Tra gli horror aussie parecchio figo Wolf Creek…
Peró con quell rossa li scatta la sindrome di Quantum e scatta la voglia di vederlo. Almeno fa veder le tette? Rossa facilmente sostituibile con un cartonato ?
Appena tornato da Melbourne. Dopo giro in quel di Victoria. Per strada, io e il John per vincere la noia abbiamo iniziato a farci a pezzi sputandoci addosso con molta forza.
“cunnilingus su una vecchia”
Seann William Scott, American pie: il matrimonio.
(Sicuro sesso, sul cunnilingus sic
“cunnilingus su una vecchia”
Seann William Scott, American pie: il matrimonio.
(Sicuro sesso, sul cunnilingus non sono altrettanto certo).