1986
Ho 9 anni e un videoregistratore.
Sto guardando uno di quei film che ti cambiano la vita: si chiama, in italiano fantozziano, Ninja la furia umana (1983).
Si trattava, allora e tutt’oggi, del miglior prodotto occidentale sul filone ninja, capitolo di mezzo di una trilogia tematica diretta da Sam Firstenberg accomunata unicamente dalla presenza di Sho Kosugi.
Lasciando una recensione approfondita a momenti migliori (SPOILER: è un capolavoro), passo al dunque: a un certo punto, per qualche motivo, la sceneggiatura prevede un combattimento tra un bambino di sette anni e una top model in kimono rosso.
Il bambino in questione è Kane Kosugi, figlio di Sho.
Io lo odio.
Lo odio perché ha più o meno la mia età ma può già fare film di ninja di menare.
Lo odio perché è stato chiaramente cresciuto a pane e calci in fazza.
Lo odio perché è già circondato da top model in kimono rosso.
Lo invidio e lo odio (lo invodio).
Ha persino un nome cazzuto (o premonitore delle sue capacità attoriali, a seconda di come lo pronunciate).

“uiiiiiiiiii”
2013: NOW
Ninja di Isaac Florentine, del 2010, è stato l’ultimo film con il vero Scott Adkins.
Quando uscì doveva spaccare il mondo e lanciare sia la sua star che il suo regista, coppia responsabile della saga di Undisputed.
Quest’ultimo però dava sul disinteressato, ed era preoccupato principalmente a riprendere bene i combattimenti e fare in modo che lo spettatore casuale si ritrovasse davanti un film generico tanto quanto il suo titolo.
Scott Adkins invece dimostrava l’importanza della barbetta nella caratterizzazione di un personaggio: senza, a meno che non stesso tirando tre calci con un salto solo, diventava invisibile. Nei film successivi, causa grave infortunio, smise di tirare tre calci con un salto solo. In qualcuno non tirava nemmeno un calcio. In uno ad essere precisi recuperava la barbetta, ma in compenso non lo inquadravano mai.
La trama di questo sequel è classica, ma con un twist.
Casey (Scott Adkins) è un ninja bianco. Poiché è buono, sta antipatico ai cattivi, i quali decidono di esternare il proprio disappunto andandogli a casa a rapirgli la moglie bionda. Qui il colpo di scena: sua moglie non è bionda! È mora. Giapponese, per di più. Per ripicca, invece che rapirla gliel’ammazzano direttamente. Da qui la storia ritorna sui binari classici, scatta la vendetta, ecc…
Lo scheletro, il tono del racconto, è quello dell’avventura seria e tradizionale. Ninja è una saga che si vende col titolo, e in quanto tale rispetta ciò che di più scontato e tranquillizzante ci si possa attendere da esso: il lato più esotico e misterioso delle arti marziali, il rigido codice etico, l’onore, la spiritualità, la tradizione, i tassisti buffi della Birmania (?), ecc…
Non ci sarebbe niente di interessante insomma a questi livelli, non fosse per l’idea simpatica di aprire il film in stile cinegiornale, o per quel tocco sempre figo che non vedevo da tempo del “mi hanno menato con un pugno di lato, e io conosco una sola scuola che insegna il pugno di lato”.
Gli occhi sono comunque puntati tutti su Scott Adkins.
Dopo tre anni di astinenza semi-forzata, il nostro deve dimostrare di essere ancora quello di una volta, e magari smetterla di fare il patetico piangina come quella volta che l’hanno chiamato a fare un provino per Batman vs Superman e lui ha messo in giro la voce di essere in ballo per il ruolo di Batman quando molto chiaramente volevano che facesse la controfigura (del mento) di Ben Affleck.
E ve lo dirò: io nella prima metà di questo Ninja 2: Shadow of a Tear (titolo francamente inquietante) sono passato dalla contentezza, alla perplessità, alla paura fottuta.
Quello che succede è che si menano di continuo, e Scottie pare bello sciolto, e fin qui ok.
Poi però inizi a notare che le scene di combattimento sono velocizzate, e un poo’ inizi a maledire il tuo occhio esperto che nota queste sottigliezze.
Poi noti che non si tratta di una mossa o due, ma sono tutti velocizzati.
Poi ti rendi conto che non si tratta del tuo occhio esperto, ma certi momenti sono talmente plateali che chiunque lo noterebbe (indizio: le cadute).
Poi inizi a fischiettare la sigla di Benny Hill.
Nel frattempo sei lì che aspetti che Scottie faccia una mossa delle sue, perché mena, è preciso e pulito, fa cose belle, ma tu vuoi vedere qualcosa di sovrannaturale, quei calci impossibili che te l’hanno fatto scoprire la prima volta, qualcosa che ti faccia non solo godere ma saltare in piedi esultando, ma non arriva.
A un certo punto Isaac Florentine gli regala un piano sequenza durante il quale il nostro mena un gruppo di energumeni in palestra, e il nostro se la cava bene, ma pare più attento a non sbagliare che a infilare qualcosa di veramente clamoroso. Non è il piano sequenza di The Protector, insomma, neanche per sbaglio, ma è molto carino e volenteroso (sono anche abbastanza sicuro che Scott esca dalla palestra senza aver ottenuto l’informazione per cui era entrato, ma pazienza).
Poi finalmente, durante uno scontro in un vicolo, gli vedo fare un prillo orizzontale di quelli fatti bene, e mi sussulta il cuore.
Poi il cervello elabora meglio. Il buio. L’inquadratura lontana. Scott incappucciato.
Sale il panico.
E se fosse ancora infortunato?
E se avesse le ginocchia a mezzo servizio?
E se fosse abbastanza in forma da reggere un intero film di coreografie semplici ma dovesse ricorrere alla – ORRORE – controfigura per quelle difficili?
E se avessimo perso Scott Adkins per sempre?
Se Scott fosse il Ronaldo degli artisti marziali, che dopo un inizio di carriera disumano viene stroncato da un infortunio di quelli che lo sfregiano e “normalizzano” per il resto della carriera?
Fermo il film e mi ricompongo.

Qui ci siamo
Lo riattacco: compare Kane Kosugi, e siccome sappiamo tutti che non prendono uno così per fargli fare semplicemente l’amicone, è ovvio che farà l’innocentino per tutto il tempo ma prima o poi si scoprirà invariabilmente che è il capo dei cattivi. C’è comunque intanto una scena bellissima in cui Scott e un altro tizio si esibiscono in un piccolo match di allenamento ma Scott s’incazza senza motivo e lo prende a bastonate.
Lentamente mi rendo conto che l’intero film è basato sul più glorioso tra gli schemi: Scott arriva in una location -> qualcuno lo vuole menare / lui vuole menare qualcuno -> Scott stende gli avversari -> cambio location e via da capo. Che è bellissimo, perché c’è un cambio di location ogni 7 minuti e non ne ricordo una sola che non venga sverginata. Per cui insomma, la qualità non fa necessariamente strabuzzare gli occhi, ma la quantità è commovente e Scottie sembra ingranare.
Infine si arriva al pre-finale, e qui appare Tim Man.
Tim Man è quello che serve a dimostrare che no, non è che Scott sembra vagamente sotto tono perché chissà cosa mi aspettavo, ma perché la vera agilità, le vere mosse impossibili, hanno tutto un altro sapore e Tim Man le sa fare.
Di colpo, sembra di vedere il vecchio scontro impari tra uno stanco Van Damme e l’emergente Michael Jai White in Universal Soldier: Il ritorno.
In compenso le velocizzazioni iniziano a darsi una calmata: è chiaro che questo è uno degli scontri più importanti del film e si è fatto di tutto perché venisse bene. Anche Scott, pur non essendo più la furia dei primi tempi e non reggendo decisamente il paragone con l’avversario più giovane, se la cava meglio di prima e inizia a infilare qualche acrobazia delle sue.
Dopo Tim Man, è il turno di tirare qualche appagante calcio nel sedere al vecchio Shun Sugata, che se li merita tutti.
Per ultimo, puntualissimo, tocca a Kane Kosugi. E qui, grazie anche alla rincorsa degli scontri precedenti, finalmente se ne vedono abbastanza da tranquillizzarsi e divertirsi con serenità. I due si tirano pizze in faccia con veemenza spaccando tutto quello che c’è intorno, facendo cose pregevoli e confermando tra l’altro quella che è la vera mossa simbolo del film di arti marziali moderno, ovvero il “ti prendo per una gamba e ti schianto contro qualcosa”. E infine Scottie tira un triplo calcio volante.
In conclusione: il vero Scott è tornato, e tutto sommato questo film basta a farsi perdonare i suoi ultimi due o tre titoli più inguardabili.
Magari non è al top, in compenso – PAURA – recita meglio.

Scott e il Kane
DVD-quote:
“Daje Scott”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Cobretti, ti chiedo perdono:
sono sicuro che il post spacchi
ma non sono riuscito a finirlo,
perchè sono ancora fermo alla foto dello scontro tra il bambino
e la tipa con il kimono rosso…
Me lo vedo oggi stesso non ci sono cazzi!
Ieri sono spuntate poesie per avvertire della sua reperibilità. E i commenti erano tutti più o meno sul tono della recensione.
Dai che ce la fai Scott, ora con gli spicci che hai in tasca, non ti resta che pagare uno che ti insegni come usare Internet e i social network.
Deve essere bravo sul serio, mi raccomando.
Come cominciare la giornata col piede giusto!
Ci speravo molto nella riuscita di questo film, dal trailer già si presagivano cose belle ma si sa, mai fidarsi di un trailer!
Ora tocca solo andare a pesca…
le buone notizie sono due:
1 Scott è tornato a fare quello che deve, quindi il film è bello
2 adoro quando nelle rece spunta fuori un titolo del passato che si rivela essere un capolavoro (o almeno così hai detto te Nanni)
Evvaje che scott adkins ci ha fatto ilbregalo di natale. ottimo.
e viva ninja la furia umana, anche secondo me capolavoro! E viva la modella in kimono rosso, che qualche scena prima di menarsi col bimbo andava ad allenarsi senza mutande, altro bel momento.
spero solo di avere l’occhio abbastanza non allenato da non notare i combattimenti che vanno avanti veloce…
Conservo ancora Ninja la Furia umana in vhs, mitico film.
Scusate se sto per scrivere un off-topic ma non mi sembra sia stato trattato: avete visto l’epic split di Norris? Ennesima parodia di se stesso..
Il Ninja del 1983 albeggia nei miei ricuordi come una perla nera. È un po’ come la foresta di smeraldo di boorman quando il ragazzo della jungla si arrampica sui palazzi di cemento come fossero alberi. Si vede che il ninja è parimenti fuori habitat e si deve adattare. Poi c’è quello schizzo di sangue dalla giugulare nel finale sul tetto… Memorabile.
Questa nuova avventura di Scottie mette l’ansia. Non so se riuscirò a vederla. Il trailer diceva 10 e lode, ma le velocizzazioni alla benny hill potrebbero ferire la mia sensibilità. È incredibile come questo ragazzo non ne azzecchi una che sia una, pettinatura compresa.
Cordialmente, Ciobin “Chip” Cipster Willis.
Ma Scott a progetti futuri come sta messo?
Si prospetta altra roba che lo valorizzi o una sfilza di boiate fino al prossimo film dove mena seriamente?
Solitamente le botte velocizzate le sgamo sempre ma stavolta proprio per niente, anzi, finalmente torna a menare che è una meraviglia ma sfigato com’è ha avuto la pensata di tornare dopo the raid. Aò non lo dico per darmi il gomitino, ma dopo gli indonesiani tutte le altre mazzate non riescono + a darmi manco la minima idea di roba realistica o brutale. Penso comunque sia un ottimo dtv, anche molto + scorrevole del precedente (era inguardabile senza tasto forward) e se paragonato con gli ultimi 3 anni di filmografia di scott, siamo dalle parti del capolavoro indiscusso.
A differenza della rece a me i fight sono piaciuto parecchio tranne l’ultimo, soprattutto quando si pestano con le armi mi è sembrato un modo indegno e svogliato di chiudere 90 min di mazzate circensi.
Ma le botte non erano velocizzate anche nel primo? Personalmente, non lo sopporto quando è troppo evidente (a.k.a. quando me ne accorgo).
Nemmeno io ho notato i combattimenti velocizzati. Del resto non ho sgamato neanche i cavi in Man of Thai Chi, con la penuria di film di botte che c’è in giro appena vedo due pizze serie sono tutte contento che le abbiamo uscite e non capisco più nulla, poco importa se siano naturali o siliconate.
Per il resto, come dice il Capo, la trama è da videogame a scorrimento orizzontale e va benissimo così. L’unica cosa di cui ho avvertito la mancanza è una caratterizzazione un po’ più curata dei villain e magari qualche decilitro di sangue omaggio, però le legnate – sebbene non pirotecniche come quelle degli amici indonesiani – sono abbondanti e gustose. Il team Florentine-Adkins se lo merita proprio un abbraccione forte di ben tornati.
Tra l’altro, quando il nostro si traveste da ninja, ho avuto l’illuminazione: il vero Batman anti-Nolan sarebbe proprio Scott che non si toglie la maschera per tutto il film come Dredd e pacifica Gotham a furia di tripli calci volanti. Anzi, vado subito a scrivere questo desiderio nella letterina per Babbo Nachele.
Bene bene, lo si recupera subito allora.
@Schiaffi
Dai che Berandal è “vicino” amico, sono sicuro che ti rimangerai i tuoi dubbi sul teaser!
Ragazzuoli, ma dei subs come li posso reperire?
@dembo ma io spero fortissimo che raid2 sia una bomba assurda, solo a vedere l’umiltà e la passione che mettono nel making of e interviste varie non si può non volere bene a tutto il team, soprattutto constatando l’ineguagliabile (penso per moooolti anni ancora) risultato finale ottenuto con 2 spicci. Roba che ogni volta che penso al budget dei vari exp, alle loro frignate, ai capricci per avere sempre + soldi, mosse commerciali furbette, gag da minorati ecc…mi viene da scatarrare per terra e tirare una bestemmia. Ogni volta che vedo quel logo con teschi e fucili in cgi pezzente svogliata coi nomi messi a cazzo intorno, giuro che mi sale lo stesso disprezzo e schifo di quando mi becco i video di quell’aborto del dimonio che è rosario muniz.
Detto ciò, mio buon amico, io voglio essere smentito su raid2, voglio che mi pigli bene di brutto e voglio pure che facciano il remake usa del primo, così da dare ancora + credito all’originale, però purtroppo dal materiale rilasciato fin’ora io continuo a restare molto preoccupato e ti dirò che l’hype mi è sceso parecchio.
@Anthanio https://twitter.com/TheScottAdkins/status/397746700020101120
Un paio di scene velocizzate ci sono(il primo fight con i teppistelli è palese) però tutte no dai… e fa anche un sacco di cose che non ci si crede veramente, roba che ho stoppato e ho mandato indietro per vedere che cazzo aveva fatto!
Tripli calci prese al volo arrotamenti braccia spezzate e mani mozzate: non è un Undisputed ma il suo sporco lavoro lo fa egregiamente e non annoia come il primo in certi punti. Poi fa anche ridere il fantastico uso improprio degli attrezzi tipo che per scavare la tomba prende il terreno a machetate.
Per me è un bel ritorno al cinema giusto e Florentine dovrebbe dirigere con più costanza mica un film ogni tre anni
dopo aver letto qui sono andato a rivedermi un po’ i combattimenti e cazzo si che sono velocizzati…
@Schiaffi
Ma si dai, per forza che sarà una bomba..magari non come il primo ma brutto film proprio mi sembra possibile. Sul remake americano sono con te, giusto per vedere cosa cazzo combinano.
Sui mercenari invece non condivido, è chiaro che è un’operazione quasi tutta giocata sul gomitino e sul fanboysmo, che su di me fa presa (fino ad un certo punto, vediamo sto 3 difatti…) e su di te no.
Tutto qua
#ma brutto film mi sembra impossibile
Completamente d’accordo con la recensione. Scott ci da dei bei calci anche se (quasi) privi di guizzi che ti fanno alzare in piedi e dire “MACOMECAZZOE'”. A suo sfavore ha una regia un po’ piatta e spesso troppo televisiva, anche se ogni tanti qualche guizzo di camera c’è. Ecco, diciamo che è un buon film di menare ma con pochi guizzi di sorta che comunque ci regala un Adkins come non lo si vedeva da un po’. Su questo Schiaffi non ha detto una cosa tanto sbagliata. The Raid ha spostato anche per, come a molti, l’asticella su come bisogna fare le cose rendendomi di bocca meno buona e facendomi sentire questo film niente di memorabile. Comunque si vede tutto dall’inizio alla fine con piacere e senza annoiarsi mai.
Minchieppe.
Allora. Prima pensavo di saltarlo avendo letto dell’effetto Benny Hiil. Poi ho letto il commento di Schiaffi, che nega l’esistenza di tale effetto, e mi son detto: lo vedo.
E infatti: l’ho visto !
Cazzo, che botta cazzo ! Ho detto che botta, cazzo !
Un capolavoro. Uno spettacolo di film come non vedevo da decenni. L’essenza delle botte e del cinema che voglio vedere. Ecco. Scottie superlativo batte tutti, Van Damme e Norris degli anni d’oro messi insieme. un genio.
Un fuoco d’artificio di calci e pugni e mosse ultra fiche.
E proprio qua sui 400calci viene trattato come un film di Benny Hill. Effetto alieni focomelici ? Rapimento di Nanni che non è più in sé ? Mdma ?
Ma veniamo alle botte velocizzate. Sono o non sono velocizzate ?
No ! Non lo sono manco per il cazzo. Hanno soltanto alzato i tempi dell’otturatore per creare in ripresa un effetto visivo meno a scia e più strobo. Ma non c’è nessuna cazzo di velocizzazione.
Morale: chi ci ha visto la velocizzazione non capisce un cazzo di cinema. Non solo a livello tecnico, che sarebbe il meno, ma più in generale non capisce un cazzo di questo tipo di film, di come viene girato e di come va visto. No, dico: ma vi rendete conto ?? Sottolineo il “Di come va visto”.
L’unico che ha scritto le cose giuste è Schiaffi. D’ora in avanti io prima mi leggo il commento di Schiaffi e poi, eventualmente, come contorno di facezie, la rece di Nanni (che è entrato in modalità Scorsese) o altri per lui. Se manca il commento di Schiaffi, salto anche la rece.
(The Raid, vabbè, è oltre il cinema).
Cordialmente, Ciobin McConan WebPepper.
è stata un’impresa vederlo tutto, film abbastanza brutto. Le parti dove non si menano sono noiose e senza senso e Scott ha zero carisma. Boh a me è sembrato più cane del solito e in certi movimenti un po goffo, anche se qualche calcio dei suoi l’ha dato. Sto quasi cominciando a ricredermi su sto ragazzo. E non voglio.
Appena finito di vedere e anche per me il film vale la visione.
Da qui in poi
SPOILER
SPOILER
le parti in Giappone, Tailandia e poi a Burma con annesso ritorno in Tailandia e Giappone sono ben calibrate e fanno una specie di piramide dell’elaborazione del lutto che mi ha molto divertito per come sono riusciti anche a inserire il tema del ritorno alle origini che fa il protagonista.
Anche il fatto che dopo aver recuperato la tuta da ninja degli anni ’40 poi Scott elimini praticamente tutti a colpi di granate mi ha parecchio divertito.
Intendiamoci, non sono critiche nemmeno per sogno, ma roba che mi ha fatto sorridere parecchio.
Sugli scontri penso che Nanni abbia ragione. I primi sono velocizzati e questo comunque ne fa un film con i combattimenti velocizzati. Però mi sembrano fatti comunque benino, senza la sua “spiata” non lo so se me ne sarei reso conto. Probabilmente in quello al bar sì, ma negli altri proprio non lo so. Quindi no.
Comunque Adkins in questo film sembra decisamente in forma, spero che in breve possa rifare roba ancora più carica. Magari senza combattimenti velocizzati e senza risultare secondo rispetto a un boss secondario.
Ma Metal Hurlant Chronicles alla fine vale la visione? Già le due parole scritte da Darth mi hanno preso bene, ma se vado a vedere che trovo si sa?
P.S. Berandal sarà una figata. E anche se non lo sarà sperarlo con forza non costa nulla.
@Pillole io ho visto solo il primo episodio che poi è quello Adkins VS White, guardalo pure ma non aspettarti un altro Undisputed
Anzi è uscito pure il trailer della seconda stagione
Ben tornato a Scott prima di tutto, poi segnalo che The Raid Berandal potrebbe (voci di corridoio) durare sui 150 minuti. A me sembra una balla, ma se è vero e i tanti minuti in più non vengono utilizzati per inserire chiacchiere inutili ma altre botte allora potrebbe veramente essere “un nuovo classico del cinema di azione” al pari dell’incredibile primo. Anzi può veramente superare il primo.
Su EX3 invece non condivido quello che dice Schiaffi e, anche se (anche qui si parla di una durata che supera le due ore) si ispira liberamente a The Raid a quanto si dice, va fatta una chiara separazione tra l’action made in Usa e quello orientale. Non si può pretendere di trasformare una saga di grande successo in qualcosa che non le appartiene.
Il ritorno di Adkins!
Bellissimi combattimenti. In un mondo giusto tutti i film con scene di menare dovrebbero essere diretti da Florentine. Per me film più che promosso.
Scene cult: Scott (prima ubriaco in un bar, poi sotto l’effetto di droga) che inizia a menare 5-10 persone contemporaneamente utilizzando mosse incredibili, e subito dopo se ne va barcollando.
Grande Scott! anzi…Great Scott!! (ammicca e da’ di gomitino)
ho visto 1-2 combattimenti ed effettivamente c’é un aumento di velocità dei frame ma nell’ultimo combattimento torna normale. vorrei avere una spiegazione razionale per una cazzata vergognosa simile.. perché altro non si può definire. non é solo tecnicamente una stronzata ma anche a funzione delle coreografie non apporta nulla se non ridicolizzare alcuni scambi..
Ragazzi… io da praticante di arti marziali ero contento delle prime scene del film con i combattimenti più realistici che di quelle contro i “boss” fate voi :D, mi sono detto, finalmente fanno anche vedere qualcosa di fattibile, che poi ci resta male la gente a venire in palestra dopo che ha fatto park our e mentre fa il calcio triplo si ritrova una pizza in faccia e un calcio sul ginocchio eh eh eh. Comunque tenete conto che il mitico Scott ha anche la sua bella età, secondo me è uno di quelli che lasceranno il segno. A nota positivissima del film, e anche del primo che non mi era piaciuto moltissimo, le scene del dojo ( gl iallenamenti ) e le citazioni della Shorei Kan e altre scuole giapponesi , paleste tributo alle vere arti marziali, chissa chi lo ha voluto ( se l’autore o il regista )