È andata così: ho visto Non-Stop al cinema a febbraio.
Ho pure iniziato a scriverne, dicendomi che avrei comunque pubblicato la rece una volta che fosse uscito in Italia.
Poi è uscito in Italia, credo un paio di mesi dopo, ma onestamente: chi se n’è accorto? Me l’hanno dovuto raccontare dopo.
Nel frattempo io avevo perso i tovaglioli del pub su cui avevo preso appunti con il sangue di un tizio che avevo appena menato perché si era seduto nel mio posto preferito farfugliando cazzate tipo “ma ho prenotato, guarda qua, ho la ricevuta” (e il proprietario gli reggeva pure il gioco!), ma in compenso, ecco, mi è venuta voglia di riguardarlo.
E insomma, si avvicina il Rocky Day, ci sentiamo tutti un po’ meno cattivi: ci tenevo a raccontarvi che Jaume Collet-Serra è il mio nuovo migliore amico.
Passiamo brevemente in rassegna la sua carriera?
Pronti via:
– House of Wax: l’avevo visto a suo tempo e non mi aveva impressionato. Ok, c’è Paris Hilton che muore male, ma son tutti buoni di scritturare Paris Hilton in un horror e farla morire male. Tutt’altro che brutto, probabilmente ancora superiore alla media dei teen (fake) horror di oggi, a partire dalla durata (113 minuti!) e a proseguire con una manciata di scene ben fatte, ma è davvero troppo lungo e imballato di attori troppo cani perché lo si regga a dovere.
– Goal 2: la sua prima bomba. Jaume capisce qual è il suo ruolo nella vita e va dritto come un treno. Ritmo, ritmo, ritmo e tutti gli stereotipi che potete immaginarvi senza soluzione di continuità nella storia di un giovane calciatore messicano immigrato negli USA che nel primo film veniva scoperto dal Newcastle, e in questo approda al Real Madrid (gli appassionati rideranno a vederlo scambiato con Michael Owen, che era veramente finito al Newcastle dopo un’annata deludente al Real – cosa che i produttori della saga non potevano sapere ai tempi del primo film).
– Orphan: la consacrazione. Ve ne avevo già parlato a suo tempo, promettendovi un approfondimento spoileroso, e direi che è arrivato il momento di mantenere la mia parola.
Siete pronti? Vado, eh?
SPOILER: il bello di Orphan era che prendeva una vera ragazzina di 11 anni e le faceva interpretare un nano di 32 che si spacciava per una ragazzina di 11. E nel momento in cui questo twist veniva rivelato, siccome al cinema quello che conta è l’apparenza, scattava subito la gabola narrativa per cui la 11enne che stavate vedendo non era più 11enne ai fini della censura. Di conseguenza, il nostro amico Jaume poteva permettersi un primissimo piano di Vera Farmiga che colpiva la piccola mocciosa con un glorioso calcio volante in da la fazza: non era violenza sui minori (ma lo era, ma non lo era, ecc…). E questo, miei fedeli fancalcisti, è uno dei più grandi regali che una persona di cinema possa fare a una platea di spettatori.
– Unknown: ne ho già scritto. Non brutto, ma di maniche un po’ troppo larghe e non solido quanto sperassi.
Non -Stop fa tesoro dei problemi di Unknown e ci mostra di nuovo il Jaume al suo meglio.
Innanzitutto l’idea cardine del progetto: Liam Neeson al telefono. Una Garanzia. Ok, passa più che altro il tempo a mandare sms, ma comunque legge fuori campo i messaggi in sovraimpressione per cui è uguale.
Poi c’è lo spazio chiuso e limitato: l’auto-costringersi a uno sforzo extra per generare interesse, tensione, ritmo. In pratica Liam è un ufficiale addetto alla sicurezza aerea che, durante un volo, riceve via sms minacce che gli impongono di trasferire $150 milioni su un conto losco oppure morirà un passeggero ogni ora. Fallire (annoiare) è di una facilità mostruosa. Ma questa è esattamente la sfida che Jaume Collet-Serra si è scelto. E lui, carico come non mai, è del tutto intenzionato a giocarsi tutto il Manuale della Sceneggiatura Impeccabile, passo dopo passo, pronto a propinarci qualsiasi cosa provochi tensione a gratis che abbia senso o non per forza.
C’è davvero tutto: dalle idiosincrasie al passato scomodo di Liam Neeson, ai miliardi di falsi indizi disseminati, ad ogni singolo personaggio secondario inquadrato come potenzialmente losco, la bambina che viaggia da sola, l’islamico, il nero con la fazza da spacciatore, l’hacker/mago che dal suo portatile riesce a fare qualsiasi cosa (ma dopo una conveniente corsa contro il tempo), ostacoli su ostacoli, alleanze formate e ribaltate, lo spostamento continuo delle carte in tavola, l’esplosione di tamarraggine.
Niente di nuovo, si tratta al 100% di formule narrative classiche e stereotipi consolidati, ma è tutto gestito con una consapevolezza micidiale, ritmo a mille, ogni singolo pezzo di informazione trattenuta e mostrata solo quando fa effetto, ogni ambizione abbandonata in favore della massima efficacia. Tutto, pur di asciugare al massimo ed eliminare i tempi morti. Non puoi fare altro che abbandonarti in balia degli eventi e rimanere incollato allo schermo.
Non-Stop è tra i 105 minuti più veloci e divertenti dell’anno: puro mestiere al suo massimo splendore.
Non-Stop è anche un titolo che non ha nulla a che vedere con il contenuto del film, ma ne certifica sfacciatamente l’obiettivo formale.
Ma non sarebbe un Jaume d.o.c. se, come in Orphan, non ci fosse anche qua, come ciliegina sulla torta, l’irriverenza di cercare una gabola per sfidare delicatissime convenzioni hollywoodiane.
E la gabola a questo punto sta nelle motivazioni del criminale, che toccano gli USA in un punto ancora talmente debole e potenzialmente offensivo che si può usare in un film “scemo” come questo solo se non nominato direttamente.
E il risultato è comunque incredibilmente liberatorio.
P.S.: buffo inoltre vedere Lupita Nyong’o, lo stesso anno in cui ha vinto l’Oscar per 12 anni schiavo, nel classico ruolo insignificante della comparsa semi-muta con la pettinatura fashion
DVD-quote:
“Bomba su un aereo”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Concordo. Gran ritmo, Liam come al solito una certezza, bisogna ovviamente sorvolare su qualche incongruenza della storia ma tutto ok. Buono anche l’utilizzo di Corey “faccia demmerda” Stoll
tolte le motivazioni dei cattivi, assai buttate lì, il resto è ok, ricordo il corpo a corpo nel minicesso dell’aereo con gran piacere.
Sto serra se non erro era anche in ballo per dirigere il film di akira ma non ricordo a che punto sia il progetto.
E questo durante le vacanze natalizie me lo sparo sicuro.
Hai ripreso lo spoiler su orphan dopo non so quanti anni…sei un grande
Bello Orphan sopratutto quando uccide la suora di Shield con la fazza da travione….
Liam da vecchio sta facendo i film che doveva fare da giovane. Io mi sono addormentato in un punto imprecisato del film, quando ho capito che era una roba di aerei dirottati o cose simili ma onestamente non mi viene voglia di ricordare. Capisco che Liam Naason sia un bersaglio irrinunciabile per sua Nannità, però vorrei segnalarti alcuni film nuovi attualmente in circolazione un po’ più innovativi e calcistici, sperando che possano destare la tua attenzione e recensione: sono Kite e American Muscle. Il secondo, già solo per il titolo.
Cordialmente
Ciobin Ianchester
provato, spento dopo le botte nel cessetto, meh
Orphan contiene forse l’ultimo vero plot twist capace di farmi gridare un CAZZOFIGATA accompagnato da ola al cinema.
Non-Stop invece è puro intrattenimento millesimato DOCG: ritmo ritmo ritmo, LiamIsCalling e finale ignorantissimo da applausi; manca solo un wouldbang degno per raggiungere la meritata eccellenza.
Non stop è veramente figo e Liam è semrpe di più uno di noi….Nanni mi aspettavo che questa mattia parlassi di Sean Pean, che diretto da Pierre Morel, è diventato un fancalcista
con quel colpo di scena nanico Serra si è guadagnato il mio rispetto, ormai lo vedo come un regista bravo e svelto che non rinuncia alle peggio bassezze e porta a casa il risultato
n0n-5t0p!
Per come la vedo Liam Nasoon è sempre una garanzia,anche se dovesse trovarsi su un filmetto mediocre ad incassare l’assegno.
@Nanni
Il film(Orphan) era bello,ma ricordo che da ragazzino lessi una storia breve su mostri che aveva lo stesso twist finale.
(la tallonata in faccia in Orphan è trollare la censura, ma la scena dove la nana si veste da mignotta e ci prova col babbo adottivo metteva parecchio a disagio)
@John 4°Di Milius: che c’entrano i libri? Il bello e’ nella trollata della messa in scena…
Per una volta ho visto prima il film e poi letto la rece de i400. Che dire, deve aver portato bene! Non-stop è un bell’action-thriller cazzuto e con Liam vs reduci disillusi non si poteva che portare a casa il risultato.
Che dire…grandissima annata per l’action questo 2014
Bombetta. Regge alla grande fino a quando si svelano i cattivi come già detto da qualcuno:
SPOILER
due improponibili, una specie di nerd pazzoide e un altro pettinato da carl lewis che si scoprono non d’accordo proprio quando ce la stavano per fare e nel complesso non hanno un briciolo del carisma che ti aspetteresti dal montare della tensione
FINE SPOILER
Ed è un peccato perché ci stavano tutta le menate sulla sicurezza in volo, sulle “libertà” che si possono pigliare gli sceriffi dell’aria, i passeggeri che infilano l’atto di coraggio… tutto un po’ a pizza e fichi e gente avida in canottiera.
Nota di merito per non aver nominato quella vecchia con i capelli rossi. Abbastanza inutile ai fini della trama, finta fatalona, pseudo enigmatica. Se liam l’avesse presa a ceffoni, ma ceffoni forti, mi sarei pire preso il dvw
@Nanni
Vedo il trailer ed immagino già la trama dove va a parare, questo n mi impedisce dire che comunque è davvero un buon film, che ha OSATO dove altri no.
filmone; svacca un po’ nel finale ma comunque filmone.
Il primo fermo immagine è finito dritto dritto come sfondo del desktop
@ Kurofawa: “manca solo un wouldbang degno per raggiungere la meritata eccellenza.”
E allora se scrivi così mi sa che ti sei perso le scene con quella gran patata di Bar Paly che tenta di sedurre il Liam (oltre che la fotogallery che il Nero Con La Fazza Da Spacciatore le scatta col cellulare)
Mitico. Pensa che la recensione di Orphan l’ho letta tipo un mese fa e pensavo proprio che era un peccato il non aver dato seguito all’approfondimento. Tra l’altro era un po’ di tempo anche che pensavo alla recensione di non-stop, anch’essa annunciata in qualche commento, ma che sembrava finita nel dimenticatoio. Lezione imparata. Nanni non dimentica.
Per dire che aspettavo la rece per capire se valesse la pena o no recuperarlo. Mi avete messo curiosità su ‘sto finale, dai prima o poi me lo sparo.
Film deludente ….trama troppo prevedibile.
” che era veramente finito al Newcastle dopo un’annata deludente al Real”
Deludente mi sembra troppo. Il suo lo fece andando comunque in doppia cifra. Il fatto è che il Real tra il 2003 e il 2006 era una parata di stelle e non una squadra. C’ è voluto Capello a mettere di nuovo tutti in riga!
Una figata di film e una recensione perfetta. Grandissimo Neeson veramente perfetto, regia formalmente senza sbavature che fa viaggiare alla perfezione il ritmo di questa sceneggiatura che incastra tutto alla grande. Nulla da dire, tutto molto bello, quasi mi riguardo quella cagata di Run All Night si sa mai che lo rivaluto è appena riesco mi sparo The Grey.
Visto ieri sera. Il maledetto Netflix tedesco mi mostra la lingua originale ma gli sms sono in tedesco e soprattutto NON letti da Liammone nostro. Ve possino. grande delusione. Bel film, stasera Orphan.