
Ultron Puppa la Fava
Prima o poi aprirò una rubrichina sui film che mi guardo distrattamente mentre faccio altro.
Ad esempio l’altro giorno, mentre sistemavo i conti delle scommesse sui combattimenti tra stagisti, mi sono guardato Più micidiale del maschio, un film del ’67 con Elke Sommer, Sylva Koscina, Suzanna Leigh e un titolo esilarante. Pensavo fosse un exploitation low budget che si nascondeva dietro a finto femminismo per giocarsela tutta sul fascino della donna che mena, e invece era una distribuzione Universal con budget decorosissimo, una sigla cantata nientemeno che dai Walker Brothers, e tre assassine sexy e stupidine che vengono fermate da un James Bond del discount (Bulldog Drummond, personaggio della letteratura pulp inglese che fin dagli anni ’20 veniva abitualmente rimodellato sulle mode avventuriere del momento) che non si fa incantare dal loro fascino e passa il tempo a dimostrare, al contrario, che la superiorità del vero maschio è irraggiungibile ma stiamo scherzando ma per carità signori miei basta rimanere un minimo concentrati e ora tutti a bordo dei nostri Hummer che andiamo al poligono a sparare col bazooka. Per gli amanti delle stronzate, consigliatissima la battaglia finale in cui il nostro eroe sconfigge il boss finale (anch’esso maschio) incastrandolo in una scacchiera gigante con le pedine azionate a voce.
Quarantotto anni dopo (oggi), la situazione si è innegabilmente evoluta.
Ad esempio, abbiamo il Team Unicorn:
httpvh://www.youtube.com/watch?v=o3-SEo26tM8
Si tratta di quattro ragazzotte che si propongono di promuovere la cultura nerd al femminile girando reportage e video-parodie di canzoni famose.
E non importa la vostra reazione spontanea, nel video ci sono Stan Lee e James Gunn, quindi godono dell’immunità nerd-diplomatica.
La cosa che volevo evidenziare è che oggi c’è un target femminile per prodotti supereroistici/action/sci-fi abbastanza ampio e consolidato da poterci investire soldi. Certo, il Team Unicorn non ha esattamente il budget della Marvel, ma meglio di loro vi basti pensare al successo mondiale delle saghe di Hunger Games e Divergent, e alla tremenda fitta intercostale che sentiamo quando ci accorgiamo che tecnicamente sono rielaborazioni della vecchia sci-fi distopica anni ’70 – non esattamente l’immaginario di Candy Candy.
È un argomento ovviamente complessissimo su cui non mi voglio infognare troppo. Facciamo un attimo un passo indietro, poi ci torniamo.
La Asylum!
Che bello che non vi devo neanche più spiegare chi sono quelli della Asylum.
Quello che mi fa applaudire fortissimo della loro idea di aggrapparsi al filone degli Avengers è la prontezza di riflessi con cui hanno puntato a un universo super-noto ma di dominio pubblico, quello delle favole, incrociando quindi contemporaneamente un altro filone attualmente di gran successo. E il filotto si completa con il poster, in cui Cappuccetto Rosso si presenta in piena posa Hunger Games. Il che ovviamente fa riderissimo perché non c’è niente di “trash” in tutto ciò, anzi, DI SICURO qualche dirigente serio ci aveva pensato (e chissà, magari un giorno faranno gli indiani e lo faranno davvero uguale ad alto budget).
E insomma, non siamo più nel ’67, per cui non solo non c’è nulla di strano ad avere un film d’azione con quattro protagoniste femminili, ma nessuno ha nemmeno più paura di alienarsi il target se le si tratta da persone normali e si lascia qualsiasi allusione sessuale/sessista fuori dalla porta.
E per non sbagliarsi, per il ruolo delle cinque protagoniste la Asylum si è rivolta al Team Unicorn, ingaggiandone due su quattro.

Pigiami da donna
A questo punto c’è un altro mito che mi dispiace rovinarvi, ovvero quello della Asylum che fa film per scherzo e per fare abboccare le persone che urlano “TRASH!!!” e poi ridono: Avengers Grimm è serissimo. E con serissimo non intendo nolaniano, ma intendo che non fa parodie, che non cerca il demenziale, che addirittura nei limiti della fretta maledetta che contraddistingue le sue produzioni si sforza di non essere sciatto. Di più: si sforza di essere bell… Vabbè, bello è una parola grossa: si sforza di essere decoroso, e soprattutto onesto. Se la gioca dritta, insomma. Niente strizzatine d’occhio, solo esattamente lo stesso tipo di film che avrebbe girato una major, ma con un budget da serial tv anni ’90. Ok, una piccola strizzata d’occhio tecnicamente c’è: si inventano questo personaggio di Iron John (è un personaggio delle favole? se sì, non me lo ricordo) che praticamente è un fabbro che viene trasformato in una specie di vero Iron Man, nel senso di un uomo con la pelle di ferro, e lo fanno interpretare a Lou Ferrigno con tanto di camicia aperta smanicata e occasionale slow motion di quando mostra i muscoli, ma è un personaggio che ha la sua economia nella storia, ha senso e utilità, ha persino un’evoluzione, e considerando anche che il cervello gli rimane acceso per cui parla normale invece che grugnire, di base il richiamo a Hulk è limitato al fatto che si tratta di Lou Ferrigno in body painting per la prima volta dopo 35 anni.
Ve ne dico un’altra ancora: il film parte a rotta di collo nel bel mezzo dell’assalto al castello da parte del cattivo (Rumpelstiltskin, che nelle favole se non erro era un nano ma qua è Casper Van Dien), e da lì in poi vigliacco se rallenta mezzo secondo. I tempi in cui Mega Shark vs. Giant Octopus era un unico enorme tempo morto punteggiato da due scene a uso internet sembrano lontani un’era geologica. Ovvio che tocca trovare una scusa per trasportare l’azione al giorno d’oggi per non sprecare troppi soldi in scenografie e costumi (Rumpelcoso spiega che lo specchio di Biancaneve può fungere da varco interdimensionale verso “un mondo senza magia in cui posso regnare incontrastato”), ma da lì in poi il budget viene investito nel mantenere il ritmo alto e regolare, che se lo chiedete a me è sempre la cosa più importante.
E per tornare al discorso di prima: altro che Più micidiale del maschio, qui abbiamo Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Raperonzolo e la Bella Addormentata nei panni di cinque guerriere fatte e finite, sono l’ultimo baluardo per la difesa del Castello Incantato (o quel che è) e non vola mezza battutina al riguardo.

LOU SPACCA
Tirando due somme: ovviamente imbroglierei se vi dicessi che è un bel film. Ci si fa però l’impressione di una poverinata onestissima, di quelle che puntano a un target poco esigente e possibilmente giovanissimo con il modesto scopo di intrattenerlo per un’ora e mezzo mentre la Disney si organizza con calma per venirsene fuori con la stessa storia in versione kolossal. Mi viene da pensare alle nostre vecchie fiction fantasy di Canale 5 tipo Fantaghirò e i suoi cugini poveri: a nessuno era mai venuto in mente di dire “fanno schifo perché sono più grezze e peggio recitate di Legend” a meno che non volesse essere sommerso da una valanga di “ma non mi dire”, e probabilmente visto all’età giusta anche questo Avengers Grimm fa il suo sporco lavoro. C’è troppa energia spesa a cercare di sembrare il più professionali possibile – con risultati accettabili, nonostante faccia sempre brutto che il migliore del cast sia Casper Van Dien – per trovare il tempo di metterci anche del cuore o un qualsiasi guizzo (anche involontario) aldilà delle più spontanee convenzioni del genere, ma come minimo non annoia.
Ma siccome io e la maggior parte di voi abbiamo l’età sbagliata, il mio compito è far notare che le intenzioni sono decisamente più lodevoli dell’Asylum medio, ma che il risultato finale è dalle parti dell’Uwe Boll più trattenuto e noioso di Bloodrayne o In the Name of the King.
Insomma, non c’è niente da vedere, a parte Lou Ferrigno pittato.
Nel senso: sul discorso parità dei sessi esistono fortunatamente esempi ben più interessanti di questo per chi ci tenesse ad approfondire.
In compenso quasi dimenticavo di citare Kimo Leopoldo che fa il lupo.
Stima immutata.

Dicono che la Asylum vada forte anche all’estero, non so se volete telefonare per controllare
DVD-quote:
“Un piccolo antipasto del prossimo kolossal Disney”
Nanni Cobretti, i400Calci.com
Le due cose migliori sono il poster e il trailer! :D
Ma sai che questo film mi incuriosiva molto? Non arrivo a dire che ci credevo fortissimo, ma c’era una sana dose di speranza che fosse carino e non la solita sciatteria; invece mi pare di capire che non è nulla di che, neanche per gli standard Asylum. Peccato.
Dipende cosa intendi per “standard Asylum”. È al contrario molto meno sciatto della loro media, ma siccome stavolta volevano fare un film normale e non una demenzialata, è meno divertente.
Ma è quello il bello delle cose Asylum scusa. Se si mettono a fare cose “serie”, scimmiottando gli studios di Hollywood, che senso di esistere ha?
che magari in quei paesi con alfabeti buffi tipo quello del poster postato dal nanni, fanno ancora più soldi se i film li fanno seri
Bisognerebbe telefonare e chiedere…
mi sfugge il cameo del dr. Manhattan nel poster indiano, mi sono perso qualcosa?
No, dai, secondo me mangia in testa a BloodRayne (e seguiti).
Non esistono ragazze nerd, esistono ragazze che, al giorno d’oggi, ritengono sia trendy essere nerd.
Gli dei facciano morire male Sheldon Cooper!
Giusto per info (magari lo sapevate tutti) – la formula “more deadly than the male” che suppongo desse il titolo al film citato viene dalla poesia “The Female of the Species” di Rudyard Kipling.
http://www.ling.upenn.edu/courses/hum100/female.html
A vedere le unicorn mi son venute in mente le bikini bandits,è grave?
A proposito di curiosita’ relativamente curiose: Rileah Vanderbilt, che sta nel Team Unicorn e qui interpreta Raperonzolo, e’ la moglie di Adam Green. Lo si capisce perche in uno dei video del Team Unicorn tiene in mano il dvd di Hatchet, che porca puttana Adam Green non ce la puo’ proprio fare e dev’essere autoreferenziale anche nei video degli altri.
hah, l’omone grosso che non riesce ad aprire il barattolo di cetriolini sottaceto. ricordiamo che Occhio di Falco del MCU è perfettamente in grado di farlo: https://www.youtube.com/watch?v=aQ27iS1mkuo
Non essendo un fan dell’Asylum la cosa che mi ha intrigato di più è lo spy machista di cui si parla all’inizio, che mi ricorda per tema e colori i due gioielli interpretati da James Coburn sull’agente Flint, più leggero e surreale di Bond, onnisciente che vive in un harem e che sconfigge cospirazione assurde (nel secondo film un gruppo di donne ricchissime vuole conquistare il mondo con un esercito tutto al femminile).
E che lounge: https://www.youtube.com/watch?v=dh9iO8jMIB4
Complimenti, hai ottimi gusti
C’è da dire che una cosa del genere in televisione è già stata fatta. Non so quanto si possano assomigliare non avendo visto questo della Asylum, ma nella serie tv Once Upon A Time si parla di favole, si parla di principesse e sailcazzo Disney che diventano super eroine, si parla, almeno nella prima stagione (ho visto solo la prima a forza perché era LAMMERDA) di un mondo favolistico buttato in una dimensione parallela, nei giorni nostri, senza poteri ecc ecc. Insomma a leggerlo pare molto simile. C’è da dire che è o era una delle serie più viste in America e mi chiedo ancora come mai perché boh. Uno schifo. Tutto questo per dire che è un terreno già sondato, almeno in campo televisivo, con doveroso successo (commerciale). Bella recensione ma credo che tutto quello che ci possa essere di divertente lo troverò già scritto. Poi mi è parso di capire che non escono manco niente le tipe quindi non ci perderò del tempo.
Solo per la nicchia.satira.capire.satira.A
A me è venuto in mente questo
https://www.youtube.com/watch?v=P-wGG8vYbZU
Comunque esiste davvero una fiaba dei fratelli Grimm che ha un personaggio chiamato Giovanni Di Ferro, quindi sono stati pure filologicamente corretti!
Lo guarderò comunque…..l’asylum mi ha sempre ispirato simpatia nonostante tutti i loro limiti e difetti .
Io però vorrei dissentire sul fatto che il mercato, o il pubblico, o il mondo, comunque si voglia dire, sia pronto per una storia in cui semplicemente c’è un supereroe donna. Questa pellicola mi sembra che dimostri come una cosa del genere, anche oggi, possa nascere solo nel sottobosco, nell’exploitation, o in contesti simili.
Chiarisco: la moda dei supereroi al cinema c’è da 15 anni circa. In 15 anni l’unico film che abbia tentato di lanciare un’eroina indipendentemente da altri eroi maschi è stato Catwoman, che mi pare sia stato un insuccesso. Elektra era uno spin-off, e non credo sia andato molto meglio. Ma soprattutto mi sembra veramente incredibile che a Hollywood, in 15 anni, nessuno si sia buttato a pesce sul personaggio di Wonder Woman. E’ un’icona, un personaggio che tutti conoscono (in qualche modo anche da noi), aveva una serie televisiva alle spalle. Ha un solo difetto: è una donna, mentre i film d’azione devono avere per protagonista un uomo. Adesso qualcuno sta cercando di fare un film su Wonder Woman, ma con tutte le cautele possibili. Se non sbaglio stanno cercando di rendere anche il suo film una sorta di spin-off di Batman vs superman.
Questo è quello che penso io, comunque bella recensione.
I sei capitoli di Resident Evil, ad esempio, come li vedi? E i quattro di Underworld?
sia resident evil che underworld sono si con eroine donne ma restano comunque abbastanza di nicchia essendo entrambe le saghe horror. in effetti, tolta catniss che per me non conta come supereroe cosa altro resta?
Nicchia? E’ tutta roba major a budget medio-alto e con incassi finali a nove cifre. Se consideriamo nicchia tutto quello che incassa meno di $300 milioni non rimangono molti film da guardare…
Questione un po più lunga , magari da articolare su un altro post.
Mi preme solo dire
ALIENS, NIKITA, Jackie Brown,Barbarella, Kill Bill,
…lucy, charlie angeals,salt, tomb rider, alice in wonderland…
Traduzione, se la protagonista è donna ( n femmina, ma donna); BENE.
Se è gnocca pure meglio.
Ma questo è dipeso sempre da chi gestisce il progetto.
Cameron, besson, polansky, magni, cassavetez
Traduzione, se la protagonista è donna ( n femmina, ma donna); BENE.
Se è gnocca pure meglio.
Ma questo è dipeso sempre da chi gestisce il progetto.
Cameron, besson, polansky, magni, cassavetes, scola, scott (buono e scemo),bigelow…
Non saranno super ma Twilight, Divergent Hunger Games sempre protagoniste sono.
Riallacciandomi al discorso del target femminile, l’uomo scarica la donna compra, le vendite di dvd, libri, fumetti sono a quanto sembra sempre più pendenti verso l’altra metà del cielo e i produttori premiano chi ripaga i loro investimenti.
Sì, sì, film “d’azione” con protagoniste donne ce ne sono stati e ce ne saranno, il mio era un discorso puntato proprio sui supereroi e sugli ultimi 15 anni circa.
Resident Evil comunque aveva un videogioco alle spalle e cavalcava un po’ l’onda lunga delle bad girl anni ’90, però in effetti Underworld è un buon esempio di una serie di film con una donna protagonista che abbia funzionato. Entrambe le serie forse godono dell’immaginario dark con tipe vestite di domopak, che forse è un po’ più incline ad accettare donne forti.
Però, come dicevo, io mi riferivo soprattutto ai film di supereroi degli ultimi anni, anche se la tendenza mi sembra comunque più vasta. Di film d’azione recenti con una donna che spara, credo ce ne sia stato solo uno: Lucy, perché per fortuna c’è ancora Besson che mantiene le sue tradizioni.
Non voglio riferirmi a titoli troppo vecchi: Barbarella (tratto anch’esso da un fumetto) è del ’68; Jackie Brown e Kill Bill sono grandi omaggi alla Blacksploitation e un po’ a tutti i b-movie; Tomb Rider (tratto da un videogioco) è comunque degli anni ’90; etc.
Sono tutti titoli validi per dire che esistono film d’azione con donne, ma negli ultimi anni mi sembra che ci sia stato un congelamento, se non proprio una regressione da questo punto di vista.
beh, a questo punto mi viene da dire (ed io non sono lettrice di fumetti quindi non so proprio) esistono donne in pigiama nei fumetti? hanno una tradizione ampia come quella dei pigiami da uomo?
Tantissime, anche se il piu delle volte, le fanno risultare piu dei puttanoni col look da spogliarelliste, per lo più.
http://en.wikipedia.org/wiki/Iron_John
A me sembra che in generale di Film, serie TV in cui ci sono sempre piu’eroine, protagoniste e siano kick ass e cool non ne manchino affatto. Anzi…poi giustamente come dice qualcuno, se il pubblico femminile compra e’giusto accontentarlo. Sicuramente arriveranno anche le supereroine dei fumetti….anche se personalmente non mi sembra una cosa di cui si senta particolarmente la mancanza.
Ci sono tante supereroine quanti campioni di arti marziali non cinesi.
Quello che sta cambiando e’ il target: una volta il pubblico pagante di questo sottogenere era prevalentemente maschio per cui si tendeva ad assicurarsi che arrapassero, ora non c’e’ piu’ bisogno.
Comunque di nuovo, consiglio di non infognarsi nell’argomento, nel pezzo ho fatto paragoni volutamente agli antipodi altrimenti sarebbero discorsi appena un po’ meno complessi del senso della vita.