I mostri di Kong: Skull Island sono tutti MOSTRI GROSSI.
È la prima cosa che si nota guardandolo. Quasi letteralmente visto che Kong in tutto il suo splendore compare dopo neanche cinque minuti di film, prima ancora della title card e dei titoli di testa per capirci. Nel prologo. Uno schiaffo in faccia a molte convenzioni del cinema di MOSTRI GROSSI e in particolare a Godzilla, che era un film di MOSTRI GROSSI per sottrazione e assenza. Cito Godzilla per questo motivo e per suggerire quindi che l’approccio Gareth Edwards alla materia resterà probabilmente confinato a quel film, e che l’arroganza con cui Skull Island si fida dei suoi mezzi (cioè i MOSTRI GROSSI) sarà la nuova cifra stilistica di questo bizzarro, neonato universo cinematografico.
Il fatto che i mostri di Skull Island siano tutti MOSTRI GROSSI è peraltro anche l’unica cosa che si nota guardandolo: nell’ideale parabola creativa di questo cinema, un percorso che si concluderà con quella pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno che è “il film di MOSTRI GROSSI in cui ci sono SOLO MOSTRI GROSSI”, il nuovo Kong si colloca più avanti di Pacific Rim e Godzilla (= “film con personaggi non particolarmente interessanti ma sopportabili e a tratti brillanti”) e si siede comodamente sul trono di “film con personaggi, credo? forse è quando non stavo attento”, che è ancora una mezza misura piegata agli interessi delle lobby degli esseri umani che dominano Hollywood, ma è comunque un progresso e un ulteriore passo avanti verso l’eliminazione definitiva di cose tipo “l’approfondimento psicologico”, “le dinamiche tra personaggi”, “l’empatia” dai film di MOSTRI GROSSI.
Progresso sì, ma a che costo? Quello di sputar fuori un film innocuo per colpa di queste robe fastidiose che si chiamano “attori”, e costringermi così peraltro a parlarvene. Andiamo di SIGLA GROSSA.
Se volete sapere di cosa parla Kong: Skull Island, leggetevi Il mondo perduto di Conan Doyle e aggiungeteci un gorilla gigante. E considerate che Jordan Vogt-Roberts, la sua barba e i QUATTRO sceneggiatori del film non hanno alcuna dignità né senso del ridicolo, e incaricati di raccontare la origin story di una scimmia alta come un grattacielo decidono di ambientarla nel ’73, intriderla di Vietnam e antimilitarismo e ispirarsi a un famoso f
Sentite. Come mi ha scritto Darth dopo la visione,
la faccenda Apocalypse Now è un elefante nella stanza talmente grosso che piuttosto che parlarne preferisco guardarlo divertito e tirargli le noccioline
Perché è vero, Kong: Skull Island cita il film di Coppola a ogni occasione buona, e quando l’occasione manca se la crea apposta per poterlo citare di nuovo. E sì, è ridicolo e sì, se la potevano evitare e no, non gli viene particolarmente bene.
Tranne quando gli viene particolarmente bene, e qui si torna al discorso iniziale sui MOSTRI GROSSI: Skull Island funziona solo ed esclusivamente quando la gente tace e i mostri ruggiscono.
C’è una lunga introduzione, prima che Kong cominci a fare la lotta con le piovre giganti, durante la quale c’è della gente che fa finta di essere altra gente e tu capisci che per qualche motivo te li tirerai dietro per tutto il film. Il primo atto di Skull Island è il più classico degli “assembla la squadra e portali sull’isola”, o come qualcuno ama chiamare questo espediente narrativo, “copia l’inizio di Jurassic Park“. Con la differenza che qui la rivelazione del mostro l’abbiamo già avuta, e ogni secondo passato in compagnia di questa gente è un secondo in meno di Kong.
Al centro di tutto ci sono due giganti come John Goodman (“lo scienziato complottista che ha scoperto l’isola di Kong”) e Samuel L. Jackson (“il militare incazzato che risolve tutto con la violenza”). Intorno, un branco di caratteristi e/o volti seminoti a fare da carne da macello e materiale per battute e spiegoni vari (una menzione particolare a Shea Whigham in una sprecatissima prestazione da fuoriclasse, probabilmente solo per contrasto) e Loro, la Coppia Reale, i Fichissimi, i due belli di turno che bisogna prendere per la quota star power. I Protagonisti. Quelli che avranno il Vero Contatto con la Bestia. Loro due, insomma.
Tom Hiddleston fa “il cacciatore dal cuore d’oro”, o qualcosa di simile. Ci viene presentato in una canonicissima sequenza Indiana Jones (una rissa in un bar, che ci crediate o no) che fa intuire un personaggio interessante e sfaccettato nascosto sotto l’iniziale facciata di cinismo e arroganza.
Brie Larson fa “la fotografa di guerra pacifista”, che ha intuito che dietro questa missione in un’isola sconosciuta C’È QUALCOSA – a proposito, meravigliosa la spiegazione ufficiale addotta dal governo per finanziarla: dobbiamo arrivarci prima dei russi – e vuole VEDERCI CHIARO. Ci viene presentata come la classica (?) donna forte e indipendente, che ci dimostrerà il suo essere piena di risorse nel corso dell’avventura che vivremo insieme.
Entrambi i personaggi vengono poi colpiti da un fulmine in testa durante la sequenza di attraversamento della tempesta che isola l’isola dal mondo esterno, sequenza eccezionale e scopiazzata da Mad Max peraltro,
ed emergono dall’altro lato completamente lobotomizzati e incapaci di pensiero critico o azione indipendente.
A questo punto il film comincia a ingranare: l’arrivo sull’isola fa incazzare Kong, che nell’arco di dieci gloriosi minuti (un picco che Skull Island non toccherà mai più, ahinoi) prende a manate elicotteri, sfascia cose, spiaccica gente e metaforicamente fa piazza pulita di qualsiasi pretesa di sceneggiatura manifestata fin lì. C’è una sola persona che emerge da questo attacco con la personalità intatta ed è il capitano Achab Samuel L. Jackson, che in quanto militare con la guerra nel sangue prende la cosa sul personale e decide che non se ne andrà dall’isola finché non avrà ucciso il gorilla.
La loro rivalità è l’unica cosa vagamente interessante che rimane della sceneggiatura di Skull Island dopo che i protagonisti arrivano su, uhm, Skull Island, anche solo perché informa ogni azione del cast: separati dall’attacco iniziale di Kong, i Nostri Eroi passano le successive due ore a cercare di riunirsi con Samuel L. Jackson, e nel frattempo Imparano Qualcosa sulla vera natura di Kong e sugli altri abitanti dell’isola. Ce ne sono tanti, sono tutti molto belli e ripresi molto chiaramente e sono la vera, grande gioia del film: tacerò dunque a riguardo, e vi lascio il piacere della scoperta. È in questi momenti che, per tornare al discorso iniziale su Apocalypse Now, Skull Island funziona davvero come film bislacco e citazionista, psichedelico e infantile insieme, che soprattutto si diverte a essere quello che è (cioè un po’ Jurassic Park, un po’ Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi).
Ecco perché, per esempio, la presenza di John C. Reilly è un peccato. Rispetto ai manichini senza personalità che gli girano intorno, il suo Hank Marlow è abbastanza tridimensionale ed energetico che potrebbe funzionare anche in un film scritto bene, il che da un lato significa che con il suo arrivo la trama trova finalmente un modo per avanzare, dall’altro che il personaggio spicca come un’anguria su un muro bianco in mezzo all’anonimato diffuso, e ci ricorda che nel film che stiamo guardando non ci sono solo ragni alti come palazzi e feroci lucertole bipedi lunghe come una portaerei, ma anche esseri umani. È distraente, e rende piuttosto noiose sequenze che a livello di puro spettacolo non hanno nulla da invidiare a… boh, un qualsiasi film d’avventura nella giungla.
Ma quindi, alla fine della fiera, Skull Island cos’è: un film d’avventura innocuo, un po’ noiosetto e scritto con il culo, redento solo da qualche bella scena di MOSTRI GROSSI, oppure un nuovo standard estetico con il quale confrontarsi ogni volta che si vorrà fare un film di MOSTRI GROSSI, sfortunatamente appesantito da qualche sequenza con esseri umani di troppo e al quale manca solo un po’ di coraggio e mordente per sfondare apertamente in ambito “capolavoro”?
Sì.
DVD-quote:
«MOSTRI GROSSI»
Stanlio Kubrick, i400calci.com
Addende varie:
• l’unico personaggio che ha un arco narrativo completo e soddisfacente è Kong.
• non ho nulla contro una colonna sonora a base di Creedence e Black Sabbath ma a un certo punto le gomitatine fanno male.
• non vedevo un attore così innocuo in ogni singola scena in cui compare quanto Tom Hiddleston in Skull Island forse dai tempi di Brandon Routh.
• notate come ho studiatamente evitato di approfondire qualsiasi discorso sulla trasformazione di questa roba in un franchise e sul modo in cui questa agenda è inserita a forza nel contesto del film.
• per qualche motivo, Brie Larson guarda quasi sempre in direzioni a caso mentre gira per l’isola.
A questo punto kong vs zilla può pure durare 30-40 minuti con i vari match tra i due uno dopo l’altro senza perdere tempo con robe inutili, tipo personaggi umani, storia, e quant’altro.
Esattamente il mio punto. Allungherei a un’ora per fare cifra tonda.
Come Planet Earth II ma più grosso, con solo botte e senza commento in sottofondo.
ma Brie e Lola Ponce separate alla nascita?
Oh cazzo.
http://www4.pictures.zimbio.com/bg/Lola+Ponce+Cannes+Film+Festival+2009+Inglourious+PcOc4WEAzmil.jpg
entrambe cinghiabilissime cmq
mi accontento degli scarti…
Con la differenza che Lola ha anche QUESTO.
http://www.donnaperfetta.com/db/foto/img/lola-ponce/751434334d9756ea116a22e9853c45a4.jpg
e Lola è anche una milf, tecnicamente.
Una parte di me (quella che ha ancora 8 anni, immagino) è molto contenta che sia l’esatto contrario di Godzilla. Che, con tutto il bene che posso volere a Gareth Edwards, vedendo il suo film non riuscivo togliermi dalla testa al sensazione che fosse come un porno che si vergogna di far vedere la gente che scopa.
Che è sicuramente un’idea interessante, erotismo per sottrazione etc, etc… ma anche un po’ che palle.
Peccato che per avere MOSTRI GROSSI i sacrifici sul campo – personaggi e trama – sono i soliti.
Ovviamente vado a vederlo subito stasera.
Minchia Godzilla è stata una nerchiata che ciao, sembrava una storia d’amore finto Beautiful con il mostro di fondo.
Dai, PD.
Io su KK la vedo cosi’:
1933 capolavoro di esotismo ed erotismo (la Bestia se la vuole scopare la Bella! Hai capito Jackson? SCO-PA-RE. No fare i giochetti dei mimi. No balletti sul laghetto ghiacciato) di due registi avventurieri che si erano fatti le ossa nelle trincee della prima guerra mondiale
1977 un mediocre film di un produttore italiano peracottaro, in fin dei conti girato e recitato bene perche’ ai tempi era abbastanza normale che i film di un certo livello produttivo fossero girati e recitati bene
2005 sbrodolata ipertrofica e sborrata CGI di un nerd neozeladese ciccione, chiaramente impotente
2017 modestissimo film di serie B, con sceneggiatura di serie F da DTV con Lundgren, ma gli effettoni di serie A. Il tutto da parte di… boh… del primo regista che e’ passato davanti all’ufficio del produttore: il caso ha voluto che fosse un tizio specializzato in commedie intimiste. Preso.
Meno irritante del film di Jackson, ma davvero a parte i MOSTRI GROSSI, non c’e’ davvero nulla da commentare, ne’ nel bene ne’ nel male. Nulla.
tommaso mi piacerebbe sapere il tuo pensiero su KING KONG 2 del 1986 con Linda Hamilton.
grazie
“non esiste”
Non l’ho visto, Roberto, giusto qualche scena quando passava in tv. Onestamente non mi ha mai ispirato ;)
PS mi sono reso conto che avevo scritto quasi le stesse in cose nei comenti dell’articolo su King Kong di mostrologia, in effetti sono anni che rompo le palle ovunque sulla questione. asd
Sono in piena approvazione di quanto affermi. Anche per me la cosa più interessante è la voglia di scopare di KK. E Jessica Lange era sicuramente all’altezza della situazione. Molto più di Naomi Watts in ogni caso. Certo Jackson è sempre stato uno dall’approccio Disney (se vede una fica sviene). Ma cosa accadrebbe in un KK diretto dal più grande regista vivente ossia Quentin Tarantino ? Io pagherei il biglietto più volte per una scena di KK che dopo avere fatto macello nella jungla si avvicina a Megan Fox con un pilone d’acciaio tra le gambe.
Kong: Skull Island è il perfetto esempio di come troppi trailer possano rovinare un film.
Ogni singola sequenza era già stata spoilerata nei trailer o spot tv e questo rovina l’effetto sorpresa.
Quando l’unico interesse di un film risiede nelle creature che vengono mostrate e però te le han già fatte vedere tutte, perde tutto il suo fascino.
Quindi, purtroppo non riuscirò a smettere di guardare trailer, però se la piantassero lì di far vedere mezzo film prima che esca in sala magari…
Sarebbe stato un film sorprendente e entusiasmante se si fossero limitati al primissimo teaser trailer in cui si vedeva solo parzialmente Kong e nessuna delle altre creature.
E poi avrei voluto più scene coi ragni enormi.
Fai come me: io i trailer non li guardo mai, vado al cinema ed è tutto una sorpresa.
Guardare i trailer prima di andare al cinema è inutile e dannoso: non capisco come la gente possa continuare a farlo.
Anche «Tope che guardano a caso» ha il suo perché come DVD-quote.
Awwwn quindi ancora meglio la versione splendida e visionaria (anche con i suoi difetti) di Jackson….
Per me sì anche se la storia è quella classica che conoscono tutti è molto più emozionante e mi sembra che abbiano avuto più cura nella realizzazione dello scimmione.
A me piace Jackson come regista ma so che su questi lidi non è apprezzato.
Ma non solo nella realizzazione dello scimmione, direi in tutto. Trasuda amore quel film.
Ma infatti il KK di Jackson è un filmone, io proprio non capisco..
Le scene con esseri umani senza mostri erano un mio problema anche in Godzilla. Non ho visto Kong, ma spero davvero che la direzione sia quella di bandire donne e uomini e lasciare solo le creature. Se sono soltanto i mostri ad avere una storia e delle motivazioni per agire nella trama, tanto vale, no?
in realtà non è proprio così.
Gli esseri umani ci sono, e ce ne sono molti di più in questo film che nel Godzilla di Edwards. Esistono, sono presenti, il loro essere sull’isola è qualcosa che scatena delle reazioni sugli abitanti-mostro (Kong compreso) e turba l’equilibrio del micro-habitat.
Nel Godzilla di Edwards gli umani avevano una loro “trama” e uno sviluppo, delle preoccupazioni… ma c’era il pregio ENORME che gli umani – in sostanza – non avevano alcun valore né interesse per le bestie (ad eccezione della scena in cui bruciano le uova di Muto).
Quindi sono di più e più influenti in questo film… solo che sono più piatti.
Appunto, gli umani sono un accidente, una causa scatenante, il turbamento dell’equilibrio che dà il via al viaggio del protagonista – cioè Kong. Gli umani sono semplici plot device, potevano sostituirli con “altri animali feroci” o anche “una pioggia di meteoriti”.
Godzilla minacciava di distruggere delle città e la gente mandava l’esercito perché non voleva che venissero distrutte delle città. Al centro di tutto il film di Edwards c’è l’uomo e la sua reazione all’arrivo di Godzilla. In Skull Island al centro di tutto il film c’è Kong e la sua reazione all’arrivo dell’uomo.
Cerco di raddrizzare il tiro: umani come capro espiatorio/causa scatenante/chiamatela come volete per le azioni dei mostri. Punto. Per il resto, appunto, mostri che fanno cose da mostri (oggi è la mia parola preferita).
Quindi tra i vari plot device che potevano scegliere gli umani sono la cosa meno divertente? Cioe’ ci si immedesimerebbe meglio in una ‘pioggia di meteoriti’, siamo a questi livelli?
Se è così preferisco aspettare il bluray e mandare avanti veloce.
Grazie Stanlio, “sono convinto, ma non sono così convinto”… nel senso:
in Godzilla il centro drammatico è dedicato agli uomini e delle loro reazioni all’arrivo della bestia, fin qui sono d’accordo al cento per cento. Ma gli uomini davanti alle bestie non fanno altro che guardare, e pregare di non essere schiacciati.
in Kong è vero che il centro drammatico è su Kong, ma gli umani sono parte attiva della battaglia tra Natura Buona e Natura Cattiva (altra separazione che, grazie a dio, in Godzilla non era marcata in modo così manicheo)… molto banalmente: attaccano, si difendono, affondano alcune bestie. Gli sono dedicate delle scene letteralmente da protagonisti d’azione (tipo quella pacchianissima con il gas verde).
Come dici giustamente tu, gli umani nei film di bestie diventeranno funzioni di sceneggiatura – solo che allo stati attuale sono ancora a metà di quella transizione. Nel mondo magico che ci attende (si spera), non gli dedicheremo neanche delle scene… purtroppo ora ci tocca subircele, e ne avremmo fatto a meno.
In buona sostanza, sono meno “umani” che in Godzilla, ma sono (purtroppo) molti di più e si fingono protagonisti
per rispondere al tuo quinto punto (“Perchè Brie Larson guarda quasi sempre in direzioni a caso mentre gira per l’isola?”): perché deve VEDERCI CHIARO!
30-40 minuti di soli MOSTRI GROSSI e niente uomini? Mi cerco un film Asylum con un budget medio alto e me lo guardo!
Sono una persona semplice, i mostri grossi mi bastano.
Avanza mica anche un pettorale di Hiddlestone? Che se ci devono essere umani almeno diano soddisfazione.
Un film orrendo, di una stupidità imbarazzante. A me il Godzilla di Edwards era piaciuto parecchio, da amante di quell’approccio non posso che bocciare un filmetto come questo. Detto poi che posso anche accettare che gli umani abbiano lo spessore di un foglio di carta ma almeno l’atmosfera cazzo deve essere diversa, hai gente dispersa su un’isola che potenzialmente può contenere qualsiasi cosa e annacqui tutto con battute idiote di gente idiota invece di trasformarlo in una specie di Predator. Quando poi decidi di fare il serio ecco che partono i primi piani sulle facce corrucciate degli indigeni che nei folli piani del fallito barbuto dovrebbero trasmettere fascino primordiale e invece sembrano partoriti da Eli Roth, ralenty e pose dal machismo imbarazzante. Vale quanto Jurassic World, una roba che nel 2017 (ma anche 2000) non dovrebbe avere ragion d’essere. A fine proiezione si è beccato anche l’applauso delle famigliole e dei sedicenni lobotomizzati. L’umanità dovrebbe estinguersi.
Non scherziamo, Jurassic World 1000 gradini sopra questo
Il maschilismo imperante sublimato dalla scena della Howard che imbraccia il fucile, il bacio che neanche negli anni ’90, i ragazzini idioti, la ridicola fine di Vincent D’Onofrio. JW per me se non è peggior blockbuster degli ultimi anni è perché esiste il nuovo Indipendence Day, ma questo gli si avvicina molto. Purtroppo non essendo orientale non rientro nel target di pubblico di queste infime operazioni.
e perché non hai visto un “47 Ronin” per dire
47 Ronin quando l’hanno passato su Italia1 l’ultima volta dovevano dargli il Razzie per il peggior missaggio sonoro.
Non l’ho visto, è tipo il film che ha rischiato di affossare definitivamente la carriera di Reeves prima della giocata da Fuoriclasse?
Il musical del Re leone
“una menzione particolare a Shea Whigham in una sprecatissima prestazione da fuoriclasse, probabilmente solo per contrasto”
Scusate, io non ce la faccio a non chiamarlo “quello che Paul Walker gli spacca il naso in Fast & Furious 4 e 6”
Comunque anche per me film grossissimo. Ma siete rimasti per la scena dopo i titoli di coda? Avete resistito?
ps: Brie Larson guardava a caso perchè sovrapensiero per le riprese di Captain Marvel tra un annetto.
Ma poi alla scena di SLJ e Kong di notte speravo facesse così:
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/09/90/5d/09905d0388b4fdc8bb06da04b09ae1e0.jpg
Io no cosa si vede in quella scena?
SEGUONO SPOILER SULLA SCENA DOPO I TITOLI DI CODA
Allora, nell’ordine:
1) Hiddleston e Larson in una stanza da interrogatorio
2) I due ricercatori (la cinese e il nero che seguiva la teoria della Terra cava) entrano nella stanza e dicono “benvenuti alla Monarch”
3) Segue breve discorso sul fatto che Kong non sia l’unico mostrone in giro
4) Varie foto di pitture rupestri con KING GHIDORAH, RODAN, MOTHRA E GODZILLA
5) Ruggitone di Godzilla
Yaaaawwwwn
Se non fosse per la gran carriera alle spalle avrei detto che probabilmente a brie larson gli hanno dato l’indicazione di guardare dove vuole basta che non guarda verso la telecamera. Ma non credo sia a questi livelli.
dura due ore e non annoia che per un film del genere è lo scopo fondamentale.
le uniche due donne presenti nel film sono un po anonime.
samuel l. jackson primeggia su tutti.
effetti speciali formidabili.
consigliato a tutti,
Ma all inizio ci sono gli elicotteri?non ho ancora letto i commenti, eh?
Grande recensione Stanlio.grande recensione.
All’inizio inizio ci sono due aeroplani, gli elicotteri vengono dopo.
Tra l’altro neanche i soli “Huey” ma pure un Chinook e un Sea Stallion attorno al quale ruota parte della trama.
Quindi nel prossimo film assisteremo a Loki vs Kick-ass?
Che dire visto ieri. Condivido ogni singola parola peró a me ha lasciato un senso di disturbo…. come se ad un certo punto avessero dovuto accorciarne il minutaggio per varie ragioni, perche non riesco a credere che ci possano essere dei personaggi cosí scialbi e piatti come quelli che compaiono in questo film con dei copioni scritti sul tovagliolino di un bar….peró l’ho visto subito dopo quella enorme vaccata di the great wall(per altro uno mutua i mostri dall’altro ma non so quale dei due)e devo dire che mi ha fatto passare due ore in modo gradevole
Il mio amico ed ex allievo John C. Reilly – almeno a giudicare dalla foto nel post – ha qualcosa di Captain Findus ( non riesco a chiamarlo Capitan dopo quanto fatto dalla Marvel Cinematicosa con Cap Chris Evans ) paracadutato sul set di un originale televisivo RAI anni settanta con Mariano Rigillo nel ruolo di Saturnino Farandola. Spero si sia divertito.
Comunque a proposito di Marlow, i suoi “cuccioli di orso” le World Series le hanno vinte L’ANNO SCORSO. Dopo 108 anni.
pensavo fosse Loki il maschio alfa
http://empireonline.media/jpg/70/0/0/1280/960/aspectfit/0/0/0/0/0/0/c/articles/58924a787471827b06f35dd1/kong-skull-imax.jpg
no comment
Brie Larson regina delle stordite!
Questo trend di rifare un film famoso inserendoci le nerdate sembrava una barzelletta e invece in un attimo si è passati da “orgoglio e pregiudizio e zombi” a “Apocalipse Now e King Kong”.
Seguirà la Universal con “Quarto potere e Frankenstein”?
Direi il classico dei classici: Kramer contro Predator.
Anche perchè Fast & Furious: On Ice esce già tra un mese…
Harry Potter contro Napo Orso Capo.
Quindi tipo Jurassic World girato da Miller, ma noioso?
credo che il guardare in direzioni a caso sia chiaramente uno dei tristi effetti del recitare nel nulla in sti minchia di green screen
Esatto. Grande.
” per qualche motivo, Brie Larson guarda quasi sempre in direzioni a caso mentre gira per l’isola”
*foto*
a momenti mi cappotto dalla sedia dell’ufficio.
Ma poi il bello è che la macchinetta della Larson era vera e le foto le hanno pure sviluppate:
http://www.badtaste.it/2017/02/26/kong-skull-island-suggestivi-scatti-mason-weaver-eseguiti-sua-missione-sullisola/223785/
A me ha divertito e spero che nella prossima royal rumble che sembrano promettere eliminino direttamente gli umani protagonisti lasciandoli solo di contorno e lasciando i mostri liberi di menarsi a più non posso anche se non so se si riesce a vendere un film alla gente senza una star di richiamo a far da traino e probabilmente costerebbe pure troppo a livello di effetti speciali
visto l’altra sera, brutto, brutto, brutto. cast grosso usato malissimo, mostri giganteschi ma che nessuno nota fino all’ultimo secondo( la ragazza che non si accorge di kong a tipo 10 metri di distanza mentre cerca di sollevare l’ala di un aero caduto, ma veramente?) e scene random che mi stavano facendo venir voglia di lasciare la sala tipo quella dei dinosauri volanti affettati dalla katana dal tizio con la maschera anti-gas. potevano almeno creare un po’ più di mistero per la presenza dei SPOILERRRRRRR(o forse no, boh) lucertoloni. e invece un cazzo di niente. che delusione
Io ho solo una domanda: ragnone che impala soldato con zampetta nella bocca.. omaggio a “cannibal holocaust” o sono io che mi faccio i viaggioni?
Visto poco fa con 38 e passa di febbre. Risultato:
– Confondere Shea Whigham con Andy Serkis
– Confondere Brie Larson con Jennifer Lawrence e pensare che senza trucco ha un’altra faccia
…
Ora sotto di Zerinol!!1!
(PS. Condivido ogni parola)
Tette di Brie Larson sotto la canotta
Motivo per cui ho guardato il film