Visto che l’ultima volta ci siamo lasciati con me che sbroccavo sui titoli idioti dati in Italia a film stranieri, mi sembra giusto dare voce anche all’altra campana: Seven Sisters è il titolo italiano (nonostante sia in inglese) di un film straniero che si chiama What Happened to Monday, e per una volta è più calzante dell’originale (anche se è in inglese) (e anche se non se lo sono inventato i nostri, hanno solo ripreso quello che era il titolo di lavorazione).
Detto questo, What Happened to Monday — da qui in poi Seven Sisters, non solo perché è più bello, ma anche perché è più facile da scrivere — è una produzione paneuropea targata Netflix, con Noomi Rapace e i camei di lusso di Glenn Close e Willem Dafoe. È una cosetta sci-fi un po’ anonima e senza troppe pretese, tra l’altro promossa malissimo, che vedi il trailer per sbaglio e pensi “ma Divergent non era finito?”. E invece, a conti fatti, si rivela ricca di sorprese. Ok, forse non proprio ricca. Ce n’è una. La sorpresa è che non fa schifo come Divergent.
Siamo nel solito futuro distopico in cui il meteo è settato su “Londra alle 6 del pomeriggio a novembre” (a onor del vero la storia è effettivamente ambientata a Londra, che sembra stia facendo l’impossibile per superare a destra qualunque distopia) e il mondo è in crisi perché ci sono troppe persone e troppe poche risorse. Salto in avanti di qualche anno: il mondo è un po’ meno in crisi perché il governo (mondiale? inglese? non si capisce) ha stabilito per legge che la gente non può avere più di un figlio. Hai più di un figlio? Vai in prigione. Sei un secondo figlio? La gestapo ti dà la caccia, ti arresta e ti iberna, con la promessa di scongelarti in un eventuale lontano futuro, “quando i tempi saranno migliori”. In questo clima solare e spensierato, una donna ha la sfiga di partorire sette gemelle e morire subito dopo, lasciando al nonno Willem Dafoe il compito ingrato di gestire la situazione.
Salto in avanti di qualche altro anno e Willem Dafoe ha avuto un’idea pazzesca: ha chiamato le bambine come i giorni della settimana e le ha addestrate a fingersi una persona sola, tipo Christian Bale in The Prestige, che alla fine si scopre che erano due gemelli, solo che qui sono in sette! Sette sorelle che vivono la stessa vita, uscendo di casa solo nel giorno che porta il loro nome, fregando il governo per 30 anni, finché non hanno l’età per essere interpretate da Noomi Rapace con sette parrucche diverse. È a questo punto che succede il fattaccio: una sera Monday non torna a casa e non c’è modo di contattarla o rintracciarla. Perché? Cosa le è successo? E se fosse morta? E se fosse stata scoperta? E se la gestapo fosse sulle loro tracce? Bel casino essere in sette e non poter chiedere aiuto a nessuno perché nessuno sa che esisti.
La premessa di Seven Sisters è, sulla carta, abbastanza intrigante. Certo, non c’è dentro una sola idea che non si sia già vista in qualsiasi altro film o racconto di fantascienza e le sette protagoniste sono caratterizzate peggio delle Spice Girls (nella fattispecie: sporty sister, poshy sister, nerdy sister, sexy sister, angry sister, stoner sister e quella che non si ricorda nessuno), senza contare una quantità di buchi di sceneggiatura da far venire un embolo a quegli sfigati di CinemaSins dopo 10 minuti, una roba che devi fare voto di accettare aprioristicamente tutto quello che succede “perché sì” altrimenti diventi pazzo. Ma funziona. E funziona grazie alla messa in scena ritmata e scoppiettante, alla giusta (= tanta) quantità di mazzate e, soprattutto, a un’intuizione squisitamente videoludica.
Ora, se fossi un gamer immagino che potrei fare un discorso su quanto profondamente i videogiochi abbiano permeato molti aspetti del nostro immaginario, quanti piccoli gesti, modi di fare e di pensare si possano tranquillamente ricondurre all’esperienza videoludica. Non lo farò, perché non sono un gamer e non voglio correre il rischio di dire sciocchezze, offrire una lettura superficiale delle cose, infilarmi in un discorso più grosso di me e finire picchiato a sangue in diretta su Twitch. Tuttavia, la mia impressione, quantomeno, è che siamo passati negli ultimi anni da un linguaggio (cinematografico, in questo caso) in cui le meccaniche dei videogame venivano apertamente citate a uno in cui quelle dinamiche sono state assimilate al punto di diventare parte del linguaggio stesso.
Mi spiego: in Seven Sisters Noomi Rapace interpreta sette sorelle identiche che a loro volta interpretano, o meglio vivono e agiscono come se fossero una sola persona, “Karen Settman” — ma allora è altrettanto corretto dire che “Karen Settman” è un personaggio con sette vite. È un’idea che si è fatta strada non appena è diventato chiaro che non tutte sarebbero riuscite a portare a casa la pellaccia: una sorella sparisce, una si sacrifica, una cade in battaglia, ma ogni volta ce n’è un’altra pronta a riprendere da dove la precedente si era fermata, fino a esaurimento scorte o a completamento del livello.

Videogiochi dappertutto
Pensavo di trovarmi di fronte a uno young adult giusto un pelo più maturo (se non altro per l’età anagrafica di Noomi Rapace), l’ennesimo emulo neanche troppo convinto di Hunger Games e poi, tutto d’un tratto, dita mozzate, occhi cavati, crani fracassati. Violenza. E tanta. Quello di Seven Sisters è, per una volta, un mondo distopico in cui la distopia è anche nei fatti e non solo nelle atmosfere: il governo è spietato, la polizia è brutale, la morte è una possibilità concreta, è qualcosa che grazie al trucchetto narrativo delle “vite bonus” può succedere anche per alla protagonista.
Mai avrei pensato di dire “che bravo” di Tommy Wirkola, il tizio che ha fatto Hansel e Gretel cacciatori di streghe (ma anche Dead Snow e Dead Snow 2, eh?), ma la sua è una regia pulita, senza sbavature, che valorizza i colpi di scena e scopa sotto il tappeto le minchiate senza senso, che dà il giusto peso all’azione e non ha paura di esagerare coi dettagli splatter, a imperitura memoria che l’horror è la miglior palestra del mondo anche per chi poi fa cose che non sono horror.

Buttateci l’occhio — ahah, capita? L’occhio!
Spettacolo divertente, articolo interessante: Netflix, dicevamo all’inizio, distribuisce circa in tutto il mondo civilizzato (da noi infatti esce al cinema a fine novembre), ma la produzione è anglo-franco-belga, con una punta di Scandinavia (cast e maestranze) e giusto un pizzico di Stati Uniti, il che mi ispira una riflessione molto intelligente e che nessuno aveva mai fatto prima: non sarà che la cura alla piaga che affligge l’action americano sia iniziare a sbattersene degli americani e fare film in Europa per il pubblico europeo?
DVD-quote:
“Inizia tutto young adult e poi BAM! dita mozzate come in un film per grandi”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Grazie per i vari spoiler.. Speriamo che the prestige se lo siano già visti tutti! Dai comunque a me è piaciuto molto anche se non stravedo per la Rapace. Wirkola è un grande io spero con ansia faccia dead snow 3
Direi che dopo 11 anni non è spoiler ma mancato interesse se non l’hai visto prima ;)
ottima segnalazione!
Premesso che in Fight Club Edward Norton e Brad Pitt sono la stessa persona, propongo la ‘prescrizione’ per gli spoiler di film che abbiano più di 10 anni, in modo che i recensori possano scrivere un po’ più il cazzo che gli pare e quelli che dopo 11 ANNI non hanno ancora visto The Prestige se la prendano in culo com’è giusto che sia.
A me non me ne frega più un cazzo degli spoiler, perché tanto è una battaglia persa senza soluzione visto che ogni persona ha i propri livelli di spoilerosità a cui è allergico. Sarebbe impossibile mettere davvero daccordo tutti, ma spoilerare rimane da stronzi, poi ha uno non frega e va bene lo stesso è inevitabile. Ognuno ha i suoi motivi per farlo, ma il discorso sugli anni che passano non lo trovo giusto perché mica tutti hanno la stessa età o tempo per vedere tutti i film da quando esiste il cinema.
Comunque io ero qui per chiedere se la Rapace la considerate figa? Io non riesco a decidermi, forse anche per questo l’hanno chiamata per interpretare 7 sorelle, è sempre lei ma con la parrucca sembra un altra.
Se un redattore spoilera il film che sta recensendo è uno stronzo senza se e senza ma; se un redattore recensisce un film e nel farlo, per motivi di comparazione o perché così gli gira, spoilera un altro film famoso e ormai oggettivamente datato, diciamo che lo considero… un po’ meno stronzo.
Poi vabbè, ognuno ha la sua sensibilità. “Orphan” l’ho visto sapendo già del twist ma me lo sono goduto uguale.
La Rapace la inserisco nella categoria ‘nella vita reale deve essere un dito nel culo’, categoria in cui la top 1 è occupata da Charlotte Gainzburg. Affascinante? Si. Più bella del 90% delle donne con cui sono stato? Sicuro. Ma Figa? Assolutamente no.
Mozione spoiler-null! Condivido al 100% Pitch F.H. (Anche per quanto riguarda la Gainsburg)
Cazzo non l’ho mai visto fight club!
Io manco lo ricordavo che c’aveva il gemello, eppure il film l’ho visto diverse volte.
Quindi fanculo per lo spoiler anche da parte mia, sei uno stronzo e basta, no,no, no, no, non sento cazzi, sei proprio uno stronzo!
Si capiva che scherzavo? se no: SEI UNO STRONZO!
Pitch f. H. La Gainsbourg mi da proprio fastidio con quella faccia da stordita, e il primo posto nessuno glielo toglie di sicuro.
Anche io ho visto Orphan sapendo già tutto ed era bello uguale e alla fine uno se lo gode lo stesso il film spoiler o no, ma c’è chi impazzisce male per ‘ste cose. Comunque The Prestige per me è il miglior Nolan dopo Inception.
No ma grazie Quantum anche per tutti gli spoiler sul film stesso.
Comunque OT ma anche no perché si parla sempre di sci-fi: qualcuno sa qualcosa o ha addirittura visto “The Whispering Star”, film giappo del 2015 che Cooming Soon dava in uscita in Italia qualche settimana fa ma che qua a Speculonia proprio non s’è visto?
Non mi pare che la recensione spoileri affatto: sette sorelle che fingono di essere una sola persona e` la premessa del film… non la rivelazione finale.
Ha spoilerato le varie morti.
”ha spoilerato le varie morti”
quindi? se non dice CHI muore e soprattutto che fine abbia fatto monday non spoilera un bel niente, a meno che l’aspettativa fosse quella di vedere una rottura di cazzo in cui non succede niente dall’inizio alla fine.
Ha spoilerato il fatto che nel film ci sono persone che fanno cose!
Io ho visto Whispering Star proprio la scorsa settimana all’Oberdan di Milano (= 0 distribuzione). È la roba meno calciabile della terra, un pretenzioso metaforone da festival con qualche buona intuizione visiva.
Ha spoilerato che non é un videogame!.
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(I.L..S.I.S.T.E.M.A..I.N.S.I.S.T.E..A..D.I.R.E..C.H.E..S.C.R.I.V.O..T.R.O.P.P.O..V.E.L.O.C.E.M.E.N.T.E.)
Ah ma quanto siete spiritostronzi voi commentatori calcisti. Alcuni di voi. Io quando dice che muoiono come muoiono lo considero spoiler, visto che di un film raramente guardo perfino il trailer, per arrivare il più aperto e permeabile possibile.
@Djenco, grazie.
Io la penso esattamente come Isaac, potete fare tutta l’ironia che volete ma quello è uno spoiler non segnalato e ne sono rimasto infastidito. Anche perchè non è la prima volta che capita qui.
Ci sono recensori che lo segnalano e lo apprezzo infinitamente di più.
A meno che non si soffra di gravi ritardi cognitivi, ciò che è stato considerato spoiler nella recensione, è perfettamente intuibile nel trailer lungo (per intenderci: quello trasmesso nelle sale prima di BR 2049, che ho visto anche io).
E lo dice uno che non ha visto il film e non lo vedrà perché non gliene frega un cazzo di uno showcase dell’eclettismo attoriale della Rapace.
Comunque nel sesto senso Bruce Willis è già morto
La madre di Psyco è lui con la parrucca
And the winner is: Kevin Spacey
Adesso però mi spiegate come mai uno che di un film non vuole guardarsi nemmeno “il trailer, per arrivare il più aperto e permeabile possibile” alla visione si vada a cercare e leggere la recensione prima di vederlo
hanno fatto the whispering star a milano e non lo sapevo. puttana maiala
Ho visto il trailer di questo film prima di “Blade Runner 2049”, non lo conoscevo per niente ma mi ha intrigato… e la recensione conferma le sensazioni positive.
Lo vedrò volentieri.
Io non vedo l’ora di vederlo! A differenza di Quantum, ho apprezzato tutti e tre i film di Wirkola- se parti dal presupposto che sono cazzatone, ti diverti alla grande!
vale anche per questo, e infatti io mi ci sono divertito alla grande
(anche se in effetti due-tre buchi di sceneggiatura poteva colmarli con estrema semplicità e la cosa avrebbe solo giovato al film)
Che figa essere Monday.
Il film non l’ho visto per cui non so se ci sia qualche indicazione nei titoli, un “dedicato a”, “ispirato a” o roba simile… ma farei presente che l’idea di fondo mi pare arrivi dritta da https://en.wikipedia.org/wiki/Dayworld di Farmer.
In Italiano usci’ su Urania: http://www.fantascienza.com/2194/il-sistema-dayworld
Bravissimo Pamar anch’io stavo per ricordare il libro di Farmer.
Anche se li avveniva il contrario, mi pare. Tutti potevano vivere un solo giorno a settimana e poi dovevano andare in stasi, mentre il protagonista aveva fregato il Sistema riuscendo a vivere tutti i giorni grazie alle sue personalità multiple.
@Skalda – esatto, come si legge nel riassunto linkato.
Anch’io ho visto la pubblicità di questo film prima di Blade Runner 2049 assieme a un mio amico e rimanemmo un po’ dubbiosi se guardarlo o no, questa recensione potrebbe aver spostato l’ago un po’ a favore.
comunque vorrei dire a tutti quelli che stanno facendo gli indignati che di spoiler veri nella recensione non ce ne sono. io ho visto il film prima di leggere quello che scrive quantum e vi posso assicurare che ha semplicemente utilizzato informazioni che chi vede il film scopre tra i titoli di testa e il prologo. cosa che mediamente tutti i redattori dei 400cc fanno e a cui nessuno prima d’ora ha mai osato fare le pulci in questo modo.
poi se vi riferite a the prestige..e fight club…sarebbe urgente un recuperone da parte vostra se vi siete indignati per questi due spoiler.
a me il film è piaciuto e sono d’accordo con la recensione. e la risposta al domandone finale è SI. fottesega dei film americani.
Io gli antispoileristi non li sopporto più ):
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Ma sai che nonostante la Rapace mi dia ormai proprio fastidio (cagnaccia non redenta nemmeno da una presenza fisica di chissà che spessore) questo film mi sembra una robina divertente? Anche solo per vedere la prova della Rapace che fa sette personaggi diversi (col rischio che li faccia tutti male, va da sé)
P.s.
A chi non ha visto The Prestige: come si stava nella grotta, ragazzi?
Ma il personaggio si chiamava Settman anche in originale? Perché somiglia molto a “settimana” e il tutto mi ha fatto tornare in mente il cartone di Calendar Men :P
si si chiama Settman anche in originale
Spiegatemi: di nome fanno come i giorni della settimana e di cognome Settman? Hahaha, come fa ad essere un caso?
Ma allora é il film di CalendarMen!
Seven Sisters è un titolo talmente noioso che non ci chiamerei neanche un porno, What happened to Monday è infinitamente più figo
Io ho appena avuto un’erezione pensando ad un porno dal titolo ‘seven sisters’. Sono una bruttissima persona!
Però condivido la tua opinione
Concordo, ma già mi sento fortunato che non lo abbiano chiamato “Sette Morti Per Sette Sorelle”. Il film non l’ho visto quindi tecnicamente non può essere uno spoiler, al massimo una preveggenza.
La Rapace è veramente un’attrice Meh.
Detto questo il film è veramente valido.
Il fatto che sia un film netflix ma in Italia abbiano deciso di venderlo al cinema fa un po’ ribrezzo e mostra quanto gli italiani siano considerati “babbi” dal resto del mondo.
La scena della fuga di Wednesday è veramente notevole e ben fatta.
Su Mymovies (sito noto per dare almeno tre stelline a qualsiasi prodotto medio/brutto – ma spesso più brutto che medio) lo staff dà 2 stelline. Gombloddo?
no, non è gombloddo: è solo che il VERO E UNICO SITO VALIDO DI CINEMA è QUESTO:mymovies quindi sbaglia per postulato.
Che palle i commenti “soloin Italia perche’ siamo figati”: io lo visto al cinema e non in Italia
E non sapevo che era prodotto da Netflix fino ai titoli di testa
E dove lo visto il titolo sul cartellone era “What happened to Monday?” – che e’ un gran bel titolo
Io non ho quasi mai problemi con gli spoiler, che mi cambiano pochissimo la visione di un film che mi interessa davvero vedere, ma qui bisogna dire che il riferimento a The Prestige e’ stato veramente gratuito ed evitabilissimo senza cambiare di un’oncia il contenuto della recensione. Se mi mettessi nei panni di chi non ha mai visto quel bellissimo film (magari un ragazzo giovane, esistono ancora, sapete ?) mi incazzerei di brutto.
e allora quando un ragazzo giovane che non ha mai visto the prestige se lo spoilererà leggendo questa recensione magari varrà la pena di affrontare la questione, ma fin qui ho letto solo di gente che l’aveva già visto MA PENSA COSA SAREBBE SUCCESSO SE NON L’AVESSERO VISTO e wow ragazzi è commovente quanto abbiate preso a cuore la cosa ma qualcuno deve avvisarvi che non è veramente una cosa.
Ok, io non l’ho visto e mi girano molto le palle. Adesso per favore usi Ziggy per tornare indietro e non scrivere lo spoiler.
Cinema Sin e Gamer nella stessa recensione…
Questo si che é peggio delle false indignazioni sugli spoiler
Fatevi ricoverare, avete rotto il cazzo con i piagnistei sugli spoiler.
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Visto ieri in lingua originale, bel film. Prevedibilissimo uno dei colpi di scena, l’altro (forse) un pochino meno. La Rapace qui se la cava abbastanza bene, il film ha qualche incongruenza nella sceneggiatura e il finale fa un po’ B movie, però nel complesso è godibilissimo e adrenalinico, parte e termina a razzo.
Czz Glenn Close quando la riprendono da vicino fa paura da quanto è messa male. Persino Willem Defoe ha una faccia migliore, e sarebbe così anche se fosse truccato da Joker, e ho detto tutto
Scusate non resisto.
Spoiler
Seven Brothers con Sean Bean come lo vedreste?