La sera prima di guardare Kickboxer Retaliation parlavo con un amico filmmaker che mi diceva “vedi, secondo me, se hai la possibilità di fare un film e non ne approfitti per fare quello che pare a te assecondando tutti i tuoi istinti più matti, la stai sprecando”.
Kickboxer Vengeance, reboot del vecchio classico con Van Damme, partiva con una piccola ambizione: catturare i fans delle arti marziali, ma anche qualche nostalgico che magari si era un po’ perso per strada dopo il boom del genere a cavallo tra gli ‘80 e i ‘90, e chissà, qualche curioso di pop culture di seconda fascia.
Insomma: ce l’aveva un po’ più di lusso (ahimè) di un Boyka qualunque, motivo per cui potevano permettersi addirittura Dave Bautista nel ruolo di Tong Po, e per cui alla regia si erano affidati a John Stockwell, ex-Cougar in Top Gun poi specializzatosi in action e horror patinati come dei piccoli Tony Scott.
Il film ha casini produttivi su cui non ha senso dilungarsi in un pezzo che parla del sequel, fatto sta che è chiaro dal risultato finale che nonostante buon materiale a disposizione il John Stockwell non c’aveva voglia.
La situazione produttiva è però talmente assurda che, prima ancora che esca l’originale, vengono messi in cantiere due sequel: il primo a salutare è prevedibilmente John Stockwell, e al suo posto viene data una chance allo sceneggiatore Dimitri Logothetis.
E Dimitri che fa?
Ha la possibilità di fare un film, ha la possibilità in quanto sequel di sganciarsi dall’originale e andare un po’ dove gli pare, e inizia ad assecondare i suoi istinti più matti.
Il secondo a salutare è altrettanto prevedibilmente il Dave Bautista, che dopo aver portato due film a incassare centinaia di milioni di dollari da migliore in campo ora ha (si spera) di meglio da fare.
Tong Po muore quindi fuori campo, che a suo modo è il reverse twist del Kickboxer 2 originale, classe 1991, in cui era Jean-Claude Van Damme ad avere di meglio da fare per cui venne ucciso fuori campo e utilizzato narrativamente per scatenare la vendetta del fratello.
Qui capita la stessa cosa: il nostro protagonista Kurt Sloan (sempre quella sogliola di Alain Moussi) viene accusato di aver ucciso Tong Po dopo lo scontro in Kickboxer Vengeance, e di conseguenza rapito e portato in una prigione thailandese. Scopriamo che il responsabile è nientemeno che un invecchiatissimo e semi-mummificato Christopher Lambert, il quale l’ha incastrato solo per convincerlo a sfidare “Mongkut”, ovvero Hafþór Júlíus Björnsson, che molti di voi conoscono come “la montagna di Game of Thrones“.
La terza a salutare è Gina Carano la quale di conseguenza vince retroattivamente il premio Peggior Comparsata per Kickboxer Vengeance, per essere riuscita ad apparire in un film di arti marziali senza menare nessuno.
La bella e brava Sara Malakul Lane invece ha resistito e anzi, il suo personaggio e quello di Kurt sono sposati. Con lei torna Jean-Claude Van Damme nel ruolo di Durand, questa volta accompagnato dal figlio (insieme formano i Durand Durand, hahahaha) (chiedo scusa).
C’è spazio quindi per un altro paio di nuovi: uno è Mike Tyson, nei panni di un carcerato che è lì tanto per buttare su un paio di combattimenti a gratis; l’altro, per motivi che neanche gli scienziati sono riusciti a scoprire, è Ronaldinho. Giuro. Ronaldinho. Quello vero. Non ha righe di dialogo, ha solo due scene in cui prende Alain Moussi a pallonate (troppo piano).
Ma dicevamo: Dimitri Logothetis, lasciato unico responsabile di regia e sceneggiatura, sfoga i suoi istinti più matti.
Kickboxer Retaliation ha due anime.
Da una parte il cast pare semi-disorientato: Durand ha la metà dello screentime del primo film, viene cecato per sport e Van Damme lo interpreta col pilota automatico e l’aria di chi vuole tornare a casa il prima possibile; Tyson è carico ma fa scappar da ridere; Björnsson è spaesato ma può almeno concentrarsi sul menare; Lambert pare indossare una maschera di se stesso ed è ai confini del presentabile; Ronaldinho è una specie di tocco lynchiano. Li comanda un Alain Moussi che si sforza ma ha il carisma di uno che sta già pensando a quando alla sera andrà al bar a vantarsi dicendo “oh, mi hanno fatto fare un altro film!!!”.
Dall’altra parte Logothetis, pur non dimostrando un gran controllo della situazione, si danna per mettere su qualcosa di memorabile: apre con una scena onirica fumettosa completamente a caso, sfoggia una megarissa in piano sequenza con bluesaccio in colonna sonora, sfrutta qualsiasi scusa per infilare scazzottate di continuo ricordandosi di far menare Tyson e Van Damme (troppo corto), giochicchia con montaggi a tempi sfasati, piazza una seconda megarissa in piano sequenza per essere sicuro di aver fatto lo sborone fino in fondo, richiama la scena onirica iniziale facendo incontrare al protagonista le stesse fazze che vedeva nel sogno e tu pensi che si realizzi una specie di premonizione e invece era solo una gag tanto per fare.
Poi arriva il combattimento finale, che diventa una faccenda dall’epica fuori controllo, 25 lunghissimi minuti che stirano la durata del film a ben 110 totali, e infila un twist alla Pulp Fiction che è talmente coraggioso/incosciente da meritare un applauso.
Insomma: film difettoso, ok. Ma fossero tutti così i film difettosi.
In teoria ora c’è un terzo capitolo in arrivo, chiamato Apocalypse (manco fosse Resident Evil): doveva essere girato più o meno in contemporanea col secondo ma non è successo e il cast è ancora da formare. A me, al netto di tutto, l’hype è salito.
DVD-quote:
“E tanti saluti a Sasha Mitchell”
Nanni Cobretti, i400Calci
“Ronaldinho tocco lynchiano”… rido per una settimana grazie
Mi fa riderissimo che il terzo si chiami apocalypse
ma è una roba insensatissima, è fantastico. già così sono mega carico, potevano aggiungere pure dei nani dei pagliacci e un omaggio a fellini totalmente a caso e sarei entrato nell’iper uranio. Questo è il cinema che voglio, questa è la rivista che è un manifesto
No, vabbè.
Chi cazzo me lo fa fare di passare il venerdì sera fuori casa?! Stasera si guarda, punto.
Complimenti Nanni come sempre. E comunque c’è chi infila Neymar Jr. (XXX 3) e chi Ronaldinho. Scelgo chiaramente quest’ultimo.
No vabbè, bisogna vederlo per forza!
vabbé ho visto il trailer e jcvd è un misto tra un misterioso istrione e il cosplay di bruno mars
nb. notare come nella foto dove ci sta ronaldinho
a) chiaramente scenografia del discount
b) i pantaloncini da bambino stesi ad asciugare (ci sono bambini in quella prigione? che uso ne fanno)
c) la divisa del penitenziario prevede espadrillas ai piedi dei detenuti
d) il detenuto hipster ma anche simpatico gagà che sfoggia barba e calze in spugna sotto le espadrillas (con umidità del 100% credo)
è tutto così raffazzonato nella messa in scena ma tanto regaz nelle intenzioni che per me è già papabile film del cuore che non ho
quelli a terra sono i segni per gli attori!!
Il detenuto hipster credo sia Roy Nelson, fighter MMA ex UFC ora militante nella promozione Bellator, mentre in secondo piano noto Fabricio “Vai Cavalo” Werdum (UFC). Ammetto che la loro presenza rappresenta un incentivo a guardare il film… (nonostante Alain “faccia da tonno” Moussi)
in terra pure i rilievi della municipale per un incidente stradale dentro il penitenziario
o forse sono cani le comparse che gli han dovuto segnare dove mettersi
Dai che ormai siamo molto vicini alla versione estesa dell’epica pubblicità della nike in cui gli Avengers del calcio anni 90 sfidano SATANA a calcio!
Ve lo ricordate?
Il mitico Eric Cantona che si tira su il colletto, dice “au revoir” e sfonda lo stomaco di un diavolo con una pallonata.
Ronaldinho in un film di botte è il seme da cui sogno, da 25 anni a questa parte, che germogli quella pianta.
Spero che il twist alla Pulp fiction sia che la montagna viene sodomizzato e moussi lo salva con la katana.
A parte gli scherzi alla fine il primo non mi era dispiaciuto anche se restava bello ancorato al panorama dei dtv (da cui forse solo gli unisol di hyams riescono ad elevarsi con vera dignità) . Mi era un po’dispiaciuto che kcvd non menasse le mani, sono contento che qua abbiano rimediato.
Tra l’altro mi chiedevo perché un remake e non un sequel dell’originale e scopro ora che nella serie originale jcvd era dunque morto (non ho mai visto i seguiti)
Cmq recupero
Opla’, mi è uscito come risposta a te ma non lo era. Chiedo Sorry
Avrai notizie dal mio legale. ^___^
no dai… lambert, vandamme, tyson, ronaldihno, la montagna… un cast che sembra inventato dopo un acido andato a male :D :D :D
è meraviglioso!!!
Porca puttana.
Tyson. Il cartonato di Cristopher Lambert.
Il roditore che prende a pallonate qualcuno. capolavoro annunciato.
Devo vederlo sto film.
voglio anche il BD.
Io quando ho visto la foto con Ronaldinho ho pensato “Ah ma c’è anche così, lì, come si chiama, Lateef Crowder!”
Il mio stupore è stato più grosso del vostro.
MACCOSA!?
Scusate se intervengo con un OT: avete mai recensito o recensirete “Death Race 4 – Beyond Anarchy”?
Se non altro fa molto ridere…ci sono le macchine, quelli vestiti alla Mad Max, zinnone finte al vento ogni due minuti, i metallari che suonano la musica cattivissima e dei personaggi senza senso, ma (a volte) spassosi. Analisi più raffinbate le lascerei a voi!
In generale tutta la troiloquadriesalogia ha un suo nonsocché, a parte il capostipite anni ’70 mi riferisco in particolare ai film con Jason Sthathahamh (non so dove vada l’acca).
Neanche nei Simpsons avrebbero immaginato Ronaldinho in un film di menare.
Da vedere per forza.
Tutto sommato Alain Moussi e’ molto migliorato dal primo, e almeno dimostra doti da incassatore.
Secondo me nell’intro e nella scena dell’attico voleva fare qualcosa tipo Skyfall o un altro 007 a caso, poi si e’ ricordato Enter the Dragon.
Se non altro me lo ricordero’ per un pezzo
Allora, la foto con Ronaldinho e Tyson merita il rimbalzo di mascella anche perché le presunte comparse sono noti pesi massimi di UFC, tra cui Werdum ex campione di categoria, ognuno dei quali con storie di vita assurde ed espressioni facciali di più https://www.google.it/amp/s/www.thescore.com/news/1027046/amp
Poi guardo il cast e trovo che hanno preso dal roster UFC i personaggi più tudifadi. Lynch meets Dana White meets DonLurio
I bei film sgangherati di una volta…
Il primo, tolta qualche scena training montage, faceva abbastanza schifo, ed era molto lontano dall’originale.
Le premesse del secondo mi sembrano ancora più fantasiose e raffazzonate..ma non si può non vederlo
finalmente ne sento parlare! a me il primo, nonostante un Alain moussi stoccafisso e poca sacralità a differenza dell’originale ( che non si batte ) non era poi dispiaciuto tanto. Speravo di alzare il livello nel secondo quando ho rivisto van damme e tyson e inoltre un bestione di quelli da mega finale! SENTENDO VOI SPERO BENE!!! BEN VENGANO I FILM DA COMBATTIMENTO MATTI E SENZA FRENI!!!
Noto nell’immagine di ronaldinho che il protagonista combatte con Big Country Roy Nelson atleta di mma leggermente sovrappeso…in sottofondo anche l’ex campione Fabricio Werdum. Insomma, un film pieno di star
Voglio Kurt Sloane vs Yuri Boyka! (e tiferei spudoratamente per quest’ultimo)
Caro Nanni, l’ho visto ieri sera: è talmente “brutto”, che è “bello”, non so se mi spiego…ma se nel 2018 stiamo messi così, mi rivedo direttamente tutta la filmografia anni 80 di Van Damme, Don Wilson e chi più ne ha più ne metta!!
P.S. e nel terzo, cha pare si chiamerà “Armageddon”, che se inventano??!!
Ma Tong Po non muore nel combattimento del primo film? Si vede Sloane che gli taglia la gola…mi sa che non è una morte fuori campo
Salve.
Inizio con varie curiosità :
1- il tango iniziale di Moussi è un omaggio al tango di Vandamme del 2000 presente nel videoclip Kiss my eyes di Bob Sinclair, canzone appunto “house dance tanghereccia” che fu un hit.
2- gli allenamenti con katana di Lambert sono un omaggio al suo film più celebre Highlander, dove lui non di meno usava in qualità di spadaccino guerriero proprio una katana, li dove tutti gli altri avevano invece spadoni e daghe.
3- la rianimazione di Moussi con siringa al cuore è un omaggio questo più inspiegabile e fuori contesto a Pulp Fiction.
4- il training di Moussi con occhi bendati e poi conseguente incontro col Villain bendato è un omaggio a Senza esclusione di colpi cult movie di Vandamme, ma anche a Il ragazzo dal Kimono d’oro sempre ambientato in quelle zone e con protagonista Rossi Stuart.
5- il modo di orientarsi di Vandamme qui privo di vista, con conseguente potenziamento degli altri sensi è un omaggio a Furia Ceca con Rutger Hauer protagonista, dove lui reduce di guerra pur se ormai ceco è un combattente… spadaccino.
6- gli sputi di sangue dopo i colpi in volto dei lottatori, qui esageratamente enfatizzati, sono un omaggio a Rocky 4 e allo scontro Balboa/Drago.
7- i grugniti dell’antagonista Mongkut per quanto riconducibili alla sua mostruosità sono, così come il suo comportamento robotico e oscuro omaggio all’antagonista Ivan Drago di Rocky 4.
8- le siringhe di adrenalina e anabolizzanti somministrati a Mongkut sono un omaggio a Rocky 4 che mostrava il villain Ivan Drago come un combattente “schiavo” dei suoi allenatori che (anche e per) secondi fini non avevano scrupoli a iniettargli ingenti dosi illegali nel corpo.
9- la scena finale dove Moussi abbatte Mongkut con una rovesciata da fermo
( umanamente impossibile) e che si infrange sotto al mento dell’avversario è un omaggio a Guile, personaggio immaginario del mondo di Street Fighter, il famoso videogame picchiaduro. Guile infatti, giovane maggiore dell’esercito americano, aveva nel suo repertorio marziale due super mosse, il sonic boom e il flash Kick. Il flash Kick era appunto una rovesciata da Fermo che spaccava il mento all’avversario. Il gioco fu messo su pellicola nel 1994 e chi interpretava Guile? Ovviamente Vandamme che esegue il flash Kick sull’antagonista di turno.
10- uno dei pugni finali di Moussi mostra un urlo di foga e una carica muscolare notevole e prolissa che ricorda l’onda energetica di Goku, personaggio immagginario di Dragonball, anime di fine anni 80.
10- ultimo omaggio del film è un Ronaldinho prestato al film che allena Moussi ai suoi riflessi calciandogli pallonate in faccia a distanza ravvicinata in modo che lui possa schivare. Il film di riferimento in qnt momento non riesce a materializzarsi nel mio Gulliver, dove in quel caso l’atleta veniva allenato ai riflessi dovendo schivare a distanza siderale palline da baseball lanciategli addosso con battuta di mazza dal suo allenatore, e successivamente direttamente con la macchina sputa pallina, la stessa utilizzata negli allenamenti dai professionisti battitori e dai tennisti.
Recensione.
Vandamme il solito mostro. Lambert idem.
Figure di contorno buone. Donne fregne. Special guests succulenti. Trama valida. Villain convicente ma ridicolo suo malgrado e comico nel suo “urlo barrito” che potrebbe essere stavolta un omaggio a Tarzan, per altro anch’esso altro colossal di Lambert.
Colonna sonora non pervenuta. Effetti speciali altalenanti. Lunghezza eccessiva. Attore principale, Moussi, bravo atleticamente ma attorialmente mediocre e fisicamente nella media. Malissimo poi a livello di sguardo e fascino.
Poco serioso in tutto.
Coreografie molto buone. Lo scontro finale però è inverosimile. A tratti lento e a volte stupido.
C’è ne era davvero bisogno? Non so.
Simpatici gli omaggi ma forse alla lunga esagerati.
Voto? Da un minimo di 4 a un massimo di 6.5 a seconda di come lo si voglia vedere.
Paragoni con i film originali e classici di arti marziali degli anni ’80 sono in ogni caso banditi.