Quando penso alla parola “polar” penso agli anni 60, alla grande tradizione del noir/poliziesco francese, a storie di corruzione, redenzione e autodistruzione, intrighi, tradimenti e crimini passionali, protagonisti inquieti vestiti rigorosamente in trenchcoat, narrazione in prima persone, atmosfere gelide, cupe, nebbia, sigarette e mistero.
Il che se ci pensate è piuttosto banale, perché ho appena descritto esattamente in cosa consiste il genere polar.
Sapete chi invece non è banale per niente? Il regista svedese Jonas Åkerlund (per fare la A col pallino alt+0197 su PC), che quando pensa alla parola “polar”, evidentemente, pensa a come se la caverebbe John Wick se la sua vita fosse un video di Lady Gaga.
La storia è quella di sempre, un killer a pagamento che casualmente è anche IL MIGLIOR KILLER A PAGAMENTO MAI ESISTITO SEI UN PAZZO SE PENSI DI METTERTI CONTRO DI LUI QUEL FIGLIO DI PUTTANA È LA PIÙ PERICOLOSA E LETALE MACCHINA DI MORTE MAI ESISTITA in pensione è costretto a tornare in azione perché un imbecille che non ha letto la parte in capslock qui sopra ha ben pensato di rompergli i coglioni per futili motivi. Segue carneficina priva di sensi di colpa a nostro totale beneficio con almeno una scena di tortura e una sotto la pioggia.
Il problema, si fa per dire, è che John Wick ha dato al genere una sferzata che nessuno si aspettava, corredando una formula stracollaudata con una serie di elementi di contorno insolitamente pittoreschi, una mitologia interna fatta di trovate tanto inutili quanto affascinanti, e chi è venuto dopo ha sentito in qualche modo il bisogno di seguirne l’esempio. È sufficiente guardare il trailer o i poster promozionali di Polar per capire che Åkerlund ha entusiasticamente raccolto la sfida di Leitch e Stahelski scegliendo di alzare l’asticella del kitsch a livelli che fanno sembrare “garbata” l’iconografia di Kill Bill.
Tratto, per la sorpresa di nessuno, da una graphic novel, Polar è ambientato in un mondo simile al nostro, ma in cui i killer a pagamento si riconoscono perché si vestono come se ti dovessero uccidere al Lucca Comics e il loro nome scritto in caratteri gotici compare in sovrimpressione quando entrano in scena. Il nostro killer in pensione ma non troppo, che giusto per essere chiari fin da subito è conosciuto nell’ambiente come BLACK KAISER, è un Mads Mikkelsen con baffo di bronsoniana memoria che passa la prima parte del film a fare cose eccitantissime da killer in pensione come fare la spesa, prendersi un animale da compagnia (l’occhiolino a John Wick è ENORME, ma vi suggerisco di affezionarvi ancora meno di quanto vi eravate affezionati al cane di John), andare dal commercialista, fare la visita alla prostata e cercare di fare colpo sulla vicina di casa Vanessa Hudgens. Le cose ci mettono un po’ a farsi interessanti, ma quando le pallottole iniziano a fischiare e il sangue a scorrere sai dove sono andati a finire quegli undici euro al mese di Netflix che smezzi col tuo coinquilino che guarda solo Planet Earth.
Perché, ebbene sì, non stiamo parlando di un film vero, ma di un film di Netflix, quelli che non hanno personalità, che sembrano scritti da un algoritmo, che non sono nati da un’urgenza artistica ma sono stati voluti da grigi esperti di marketing senza sogni — tutte problematiche che a essere completamente onesto non mi sembra di aver riscontrato così spesso. Voglio dire, ne ha prodotti eccome di film di merda, Netflix, ma rispetto alla quantità di film di merda che c’erano anche prima mi sembra si stia parlando di una goccia nel mare (per approfondire l’argomento raccomando lettura recensione di Hold the Dark a opera della mia amica Xena).
Certo Polar ha una trama ridicola, situazioni assurde e personaggi diversi metri sopra le righe, ma ha anche dei difetti. Mads Mikkelsen è un attore poliedrico che nel corso degli anni abbiamo visto recitare con tre modalità tutte ugualmente interessanti: intenso nei film europei impegnati, cattivo dei cartoni animati quando è a Hollywood, Hannibal Lecter quando fa Hannibal Lecter. Con Polar ne aggiunge al suo inventario una quarta, che ho deciso di chiamare “prossima fermata: cinepanettoni”. Oltre a questo, la sua forma smagliante per un 53enne (e il background da ginnasta e ballerino) non cancella il fatto che, a differenza di Keanu Reeves, non abbiamo a che fare con un marzialista mezzo stuntman e l’azione inevitabilmente ne risente, venendo risolta il più delle volte con un generico spara spara piuttosto che con coreografie veramente appaganti. D’altra parte il film ha il pregio di potersi permettere di essere sufficientemente esplicito per quel che riguarda sesso & sangue, e dove la violenza lascia a desiderare a livello di esecuzione decisamente soddisfa per quanto concerne la resa grafica.
Ora qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di un cinema anche vagamente misogino dove le donne sono esclusivamente o oggetti sessuali o oggetti di redenzione, ma non io, io sono dalla vostra parte amici, anzi, la scena in cui Mads cavalca per un quarto d’ora la killer il cui potere è “essere una zoccola” l’ho trovata di gran classe, ma ecco, per dire, qualcuno, non io, potrebbe.
Åkerlund (che, per dovere di cronaca, è anche l’ex batterista dei Bathory) è un regista affermatissimo di videoclip (date una scorsa al suo curriculum, non potete non aver visto almeno metà della sua roba), prima che un cineasta, e soprattutto in quest’ottica credo vada inquadrato un film come Polar, dove prima viene la ricerca di ciò che è fico, il gusto per la violenza, per il kitsch e per i culi, e solo dopo, solo se avanza tempo, una qualsivoglia visione o idea di contenuto.
Polar è in effetti un film di una stupidità inaudita e di cui non si sentiva granché il bisogno. Non inventa niente, non aggiunge niente e si inserisce in una tradizione già affollata e ricca di esemplari molto più interessanti di così. Ma offre due ore di vero divertimento, azione adeguatamente diretta e humor nero, e chi cazzo sono io per dirvi che non dovreste impiegare esattamente così il vostro tempo?
DVD-quote:
“John Kitsch”
Quantum Tarantino, i400calci.com
Nota #1. Solo pochi mesi fa è uscito un altro film con Mads Mikkelsen intitolato Artic, non ho insistito con la gag sulla confusione tra i due perché ci ha già scritto un intero articolo Slate (vi immaginate fare questo di lavoro?).
Nota #2. Polar è anche la quarta puntata di “il cinema VS l’occhio sinistro di Mads Mikkelsen”:
Nota #3. Di Åkerlund sono molto curioso di vedere Lords of Chaos, il film sulla scena black metal norvegese degli anni 90 uscito nel 2018: non mi sarei fidato di nessun altro che un ex musicista metal finito a fare i video di Madonna e Taylor Swift per raccontare la storia di Burzum.
“Lords of Chaos” originariamente doveva essere girato da Sion Sono. Magari usciva un filmone, ma difficilmente aderente allo spirito dei tempi e della scena che racconta.
Dopo Velvet Buzzsaw (film di rara idiozia e assolutamente senza senso), ero pronto a prendermi una lunga pausa di riflessione riguardo i film di Netflix… ma è da un paio di giorni che cerco di convincermi a guardare Polar: se mi dici che è visivamente fico, con buone scene d’azione e una giusta passerella di culi, mi hai convinto.
il cinema VS l’occhio sinistro di Mads Mikkelsen :D
LOL
Comunque concordo al 100%: “Polar” è una divertentissima puttanata.
La trama è banale e ridicola (lo vogliono ammazzare per una spending review societaria….dai!), ma le scene sono iconiche. La Hudgens dismessa è davvero brava e Mikkelsen mette a dura prova la mia eterosessualità (in un film dove, comunque, la patata non manca).
grazie, lo spieghi anche tu alla mia ragazza che è perfettamente normale?
Dai, su. Non ci crede nessuno che questo è un sito frequentato da etero.
Ma che bella recensione, signora mia.
E’ perfettamente normale se si è mezzi froci. Non che sia una cosa negativa, eh.
Mai sostenuto il contrario
Il motivo principale per cui i Bathory erano considerati un gruppo di merda era proprio il batterista, che non azzeccava un tempo manco a culo.
Li adoravo per questo, erano tipo le The Shaggs del death metal.
Torniamo al film.
Poo-ttanata™. Ma gradevole. Tipo un bacon burger al Mc Donald. Che sai che stai mangiando una stronzata il cui unico obiettivo è trasformarti in una merda, ma per godertelo senza sensi di colpa ti perdoni subito con il buon proposito di fare 1 ora in più di palestra l’indomani. O vedersi Green Book.
” ti perdoni subito con il buon proposito di fare 1 ora in più di palestra l’indomani. O vedersi Green Book ”
spoiler: ho fatto entrambe le cose.
Un giudizio veloce su green book?
@Maxnataeleale
Sopravvalutato (come viene sopravvalutato di default qualsiasi film tocchi il tema del razzismo ultimamente).
Dovrei spoilerare per argomentare. Posso dirti che è una commedia, scritta abbastanza bene, ispirata a persone realmente esistite, in cui non succede assolutamente NULLA. Le uniche due occasioni in cui potrebbe succedere qualcosa, che coincidono con le uniche due occasioni in cui i due protagonisti si trovano potenzialmente in *reale* difficoltà, vengono risolte in tipo mezzo secondo senza drammi.
Esci dal cinema pensando: “Boh, ok… c’è un bar aperto in zona?“
Quello è il pensiero di default quando si esce dal cinema, SEMPRE che io sappia… O no?
Confermo il giudizio su Green Book. Cioè intendiamoci, è carino, si piange si ride e via discorrendo, ma è davvero troppo scritto col bilancino per correre agli Oscar e perfettamente prevedibile nel suo svolgimento dal minuto 1 al minuto 130. Da vedere sì, ma solo se e quando esce su Netflix.
Sarà. Per me è uno dei migliori film dell’anno, anche solo perché ha più cuore di certe ruffianate come Black Panther, che infilano le tematiche (affrontate malissimo tra l’altro) solo per attirare il pubblico.
devo ancora vederlo ma il trailer a me ha fatto pensare ad un’altra puttanta di una vita fa…smoking aces…
smoking aces è 110mila volte più divertente!
molto più kitsch di smoking aces, molto più riuscito nel suo intento di essere una scemata divertente
e c’è anche Johnny Knoxville! Per 5 minuti!
Ed il cattivo è davvero risibile!
Male, non leggi i tag!
ma esattamente, facendo finta che Netflix sia gratuito quindi non dovrei neanche ammortizzare la spesa guardando roba…, perché dovrei guardare la brutta copia di johnwick (che giá di suo visto una volta poi alla seconda direi basta e invece sono già al terzo?) ..di questo passo anche Atlantic Rim e Sinister Squad acquisiranno dignità (chi sa di cosa sto parlando non dica nulla per il bene di tutti)
Che è come dire a che serve vedere altri film sulla vendetta quando esiste Old Boy.
Il paragone coi film Asylum lo trovo peraltro un po’ forzato, qui parliamo di un film scemo ma ben fatto, che non dice niente di nuovo ma non è nemmeno un rip-off a basso costo straight to video, cavalca un filone, non copia un blockbuster.
era un’esagerazione lo ammetto… però non so i film netflixiani se non fosse per le vostre recensioni li snobberei a priori…
Vero, ma quanto saranno belle queste recensioni, eh?
ah ah ormai non ti credo più sei sicuramente un autotroll
Rece perfetta in tutto. Per questi articoli frequento questo sito. Akerlund il solito pazzo, me l’ero perso da Spun e sono stato stupito di averlo ritrovato in questo Polar: c’é tantissimo del suo Smack My Bitch Up. Molto curioso del film metal.
Visto mentre ero bloccato a casa malato.
Anche in tali condizioni mi vergogno a dire che ho mandato avanti veloce più volte (anche durante le scene di azione!) e mi ha lasciato meno di hamburger lurido da fast food. Apprezzato solo per Mikkelsen e per l’effetto Metal Gear della pezza.
Qui temo sia un problema di gusti: lo stile Lady Gaga, i colori sparati, ciò che è fico, etc mi scazzano terribilmente.
P.S. lo stomaco l’ho riempito con Derry Girls sparato tutto di fila.
Le soluzioni al gioco saranno nella prossima recensione ?
Ma neanche due parole per Lagherta (Katheryn Winnick)?
Boh, sta lì, parla, fuma, è figa ma non fa molto altro
Lecca anche il culo di una spogliarellista.
caspita è vero!
Lord of Chaos è figo. L’ho visto. Polar sembra girato come un video di Lady Gaga perché Akerlund, come hai scritto, ha girato i video di Lady Gaga. Insomma, lo stile quello è. Quello di Spun ecc ecc. Per il resto tutto giustissimo. Aspettiamo tutti fortissimo anche Death Stranding, giusto?
fortissimo è un understatement
Ma per caso esiste qualche versione di lord of chaos sottotitolata in italiano? Death Stranding sarà una bomba. Oh io la butto lì.. Non sarebbe carino un canale Telegram dei 400 calci dove chiaccherare di cinema in santa pace?
Aaahhh
I Bathory.
Piezz ‘ e core.
E anche di fegato.
Non l’ho visto, ma se mi dite che non è un omaggio al Polar vero allora ciaone.
Piuttosto, recensirete il nuovo film horror netflux, dove i quadri possiedono o uccidono la gente, c’è Jake Gyllenal e di cui tutti parlan male?
Ma anche no, guarda, è un film insulso che tratta dell’arte come la moda in Zoolander e Gyllehal è la controparte di Mugatu, solo che non c’è niente da ridere, solo noia.
Guarda, io non l’ho visto, ma ti credo sulla parola, anche viste le recensioni di altra gente. Più che altro sarei curioso di una recensione di questo sito, che quelle di film orrendi sono sempre bellissime.
Domanda strettamente tecnica: Vanessa Hudgen fa delle cose zozze?
No, anzi… E senza trucco e dismessa. Irriconoscibile, ma brava.
Vediamo se riesco a farmi consigliare.
“John Wick – GLI HANNO AMMAZZATO IL CANE” lo ho adorato e lo vedo tutt’ora ogni 12 mesi. Stiamo pensando di comprare casa insieme.
Era stato uno dei grandi protagonisti di quello “smagrimento” dell’action che ci voleva. “The Equalizer” gli aveva fatto da compare.
Volete la trama? “Lui è ILMORBODELLAMORTE in persona e GLIHANNOAMMAZZATOILCANE!”. Volete i personaggi? Sono tutti killer, clienti di killer, fornitori di killer. Volete un contesto? Una società parallela di killer in cui gli alberghi sono shopping center per killer e le chiese sono caveau per killer.
Volete i dialoghi? “John, possiamo parlare?” “…” “Cosa ha detto?” “Abbastanza.”
Perfetto. Snello. Essenziale e veste benissimo anche sul panna.
“John Wick 2: GLI HANNO FATTO LA BUA” lo avevo DETESTATO e avevo augurato a chiunque lo avesse fatto o consigliato BRICIOLE NEL LETTO per almeno un mese. Ma niente di meno friabile dei crackers Galbusera, tanto era il mio astio.
Inutile carico di grasso, moltiplicazione di già visti, paroleparoleparole senza senso e AZIONI ANCORA MENO SENSATE. Fin dal primo momento, in cui assisti impotente con l’unica persona di buon senso (lo sgherro che, incredibilmente, suggerisce di restituire la cazzo di macchina a John) all’ennesimo assurdo carosello di gente che SA che John Wick (anzi JOHN. WICK.) è ILMORBODELLAMMORTE e, comunque, decide di rompergli le balle/non fare quello che dice. Solo con più stupidità, pervicacia e supponenza.
Fino all’apoteosi della killer sordomuta che, in un LABIRINTO DI SPECCHI, decide che la tattica migliore contro un avversario che, pur essendo Keanu Reeves, è comunque due volte grosso lei, sia “ATTACCO FRONTALE” in un comodo corridoio. La nipote di Theoden!
Un film grasso, stanco, imbarazzante come quei cinquantenni sovrappeso che vanno in disco vestiti come i ragazzetti freschi di barbiere hipster.
Ecco, “Polar”, da quale dei due prende?
Ti ho perso a un certo punto perché a me tutto sommato JW2 è piaciuto.
Polar sta circa a metà strada tra i due.
Madonna quando hai ragione su JW2. Finalmente qualcuno che lo pensa come me.
https://www.youtube.com/watch?v=MtkHUJ0gRM0
Al di là delle motivazioni “vagamente” razziste e antisemite che il “buon” vikernes espone, un film su burzum e mayhem che non tiene in considerazione il punto di vista di burzum e mayhem mi perplime.. un “bohemian rhapsody” però sul black metal..
Con la differenza che Bohemian Rhapsody è prodotto dai Queen e stravolge comunque la realtà.
Probabilmente anche il Conte stravolgerebbe la realtà. In primo luogo, ha sviluppato negli anni una connotazione politica molto forte che non aveva all’inizio degli anni 90. In secondo luogo, è una testa di cazzo.
Avevo letto polár anch’io. Che fregatura. Mads Mikkelsen sembra un cippo funebre ma ci sono anche cose negative. Il cattivo lo fa Matt Lucas, quello di Little Britain. Come tutte le sciure sono una macchina che va a stereotipi e luoghi comuni, per esempio “un bravo comico sarà bravissimo in qualunque cosa”, o “se non imbrocchi il cattivo è tutto inutile”. Questo film conferma uno di questi pregiudizi e smentisce l’altro. Lascio a voi il piacere di scoprire quale.
Ammazza,stavolta non vi è sfuggito niente,da Akerlund batterista dei Bathory,l’occhio della madre,la graphic novel,bella lee
Niente, dai, siamo tutti d’accordo. Puttanata inutile ma quasi sempre divertente. Io citerò il momento Iron Man (chi ha visto lo sa) quando mi chiederanno cosa penso della qualità di Netflix. Però va beh. Poolar 2 telefonatissimo, non so cosa aspettarmi.
Non so, eh. Non mi viene in mente nessun film di Netflix di cui si siano spinti a fare un seguito. Io di certo non mi lamenterei più di quanto mi sono almentato di questo, ma non mi sembra un prodotto particolarmente franchiseizzabile
Se non sbaglio vorrebbero fare un sequel di Bright, ma non so se confermeranno o lo bloccheranno per le critiche al film.
io, per curiosità, dopo otto inquadrature di culi nei primi 3 minuti, mi sono procurato il fumetto perché mi incuriosiva l’elemento tematico, e posso dire che nel fumetto non vi è praticamente alcun culo, e molto poco sesso (e kitsch in generale), quindi mi sento di affermare che il culo è una precisa visione autoriale.
Fair point.
se leggo Polar, la prima cosa che mi viene in mente è una Volvo station wagon vintage
Posso dire che, al netto delle cose fighe (principalmente scena scopata & tortura + fuga), mi sono leggermente rotto i coglioni a guardare questo film? Spreco.
Ho appena guardato i primi 5 minuti e non sono sicuro di voler continuare: non sembra malaccio, solo una simpatica stronzata che fila via senza lasciare niente. Ho paura di essere troppo vecchio per `sta roba… e si, a un certo punto stavo aspettando che Lady Gaga iniziasse a cantare.
Io riporto giusto il commento con cui l’account di twitter ha segnalato l’uscita del film: una dvd quote degna di questo sito!
《Per il ciclo “Alta Pensione” Netflix presenta…》
Ma zio pera io non capisco recensione e commenti in un sito come questo che si vorrebbe puramente cinefilo: se parliamo d’Arte che senso ha tirare in ballo concetti come film stupido VS intelligente oppure utile Vs inutile? Attenzione perché così puoi finire col dire che Pupi Avati è un grande autore….
Per me è una piccola bomba con alcune scene eccezionali
SPOILER
(la scopata con fucilata alla tipa, la regia del taglio della testa in totale fuori campo con grandangolone fisso sotto la torre ad aspettarne il rotolamento, etc)
Ma anche il pretesto della storia: trovo assolutamente coerente e interessante in verità che un’azienda che ha come core business uccidere gente a un certo punto si trovi nella situazione di dover uccidere i propri stessi “dipendenti” per far fronte a un problema economico. tutto si tiene. La stessa trama ha uno sviluppo che sta assolutamente in piedi con discreti colpi di scena (per quanto in parte prevedibili a un occhio allenato) e trovo azzeccatissimo anche quella strana altalena che si crea tra le parti di ultraviolenza insistite e (appunto!) “inutilmente” insistite e le altre di pura dolcezza e romanticismo tutte le volte che andiamo sulla storia di Mikkelsen e della ragazzina. Due tronconi tra l’altro che si ricongiungono perfettamente nel finale da tragedia greca che ti parla come di un mondo in cui violenza e amore sono inestricabili e infine ingiudicabili. Alla fine nessuna scelta sarà quella giusta, nessun giudizio riesci a dare di questa coppia totalmente disfunzionale. Non lo puoi accettare e allo stesso tempo non puoi che constatare che non puoi neanche rifiutarla perché a volte l’amore è davvero più forte di tutto.
E potrei andare avanti sui costumi, le facce dei personaggi (su tutti il cattivone) etc….
Zio Pera sei un Grande. Il film è una mezza merda (saporita) ma tu ti concentri sulla metà più nobile. Encomio.
Grande Zio,
meno male che c’è ancora qualcuno con un pò di sale in zucca qui dentro
Ho commesso anche io questo errore.
Aggiungo che SPOILER
Lui è il miglior killer in circolazione perché tutti gli altri sono dei decerebrati.
Esemplificando dalla prima scena (ma poi ribadito in tutto il resto del film) :Devi uccidere johnny knoxville strafatto cosa fai?
Schieri un team composto da : Un cecchino con fucile di precisione in grado di colpire a tre kilometri di distanza a 30 metri dall’obiettivo.
Una vaccona che per ragioni non meglio precisate usa il proprio corpo per circuire la vittima ma non fa azioni indolori tipo “mettere un qualsiasi veleno nel bicchiere e ciao”
Altri tre tizi random che hanno un tempo di reazione talmente imbarazzante da rischiare di far morire l’esca (il suddetto knoxville strafatto e il suo fisico da maratoneta anoressico, fanno pure in tempo ad accennare una reazione)
In quell’universo parallelo fatto di vestiti buffi, nessuno ha mai visto Lèon
Ma infatti è emblematico che sia la prima scena del film. Definisce subito il tenore di quello che vedremo da lì in avanti: io in quella scena mi ero innervosito tantissimo per gli stessi motivi che dici tu, ma una volta che capisci che il livello sarà quello o spegni o te ne fai una ragione e ti diverti.
Ma dove cazzo era Skarsgaard (vedi diapositiva) che non l’ho visto?
In Paparazzi di Lady Gaga
Wow! Con tanto di benda: quasi una premonizione.
“Oltre a questo, la sua forma smagliante per un 53enne non cancella il fatto che, a differenza di Keanu Reeves, non abbiamo a che fare con un atleta/acrobata/marzialista e l’azione inevitabilmente ne risente, venendo risolta il più delle volte con un generico spara spara piuttosto che con coreografie veramente appaganti.”
Signori, Mads Mikkelsen è un ginnasta mancato, ballerino professionista per dieci anni (balla, balla, ballerino!) e le rare (due) scene di combattimento in Hannibal (coreografate da Dio in persona) sono efficacissime e realistiche. In Polar fa il suo con dignità, nella sequenza del corridoio, sopra le righe come tutto il film.
Keanu Reeves “atleta/acrobata/marzialista”? Seriously?
Keanu reeves è un cinquantenne in buona forma e basta, abbastanza mobile e ben coreografato.
Non incensate il buon Keanu a cazzodicane, e date a Mikkelsen quel che gli spetta (etero o omosessuali che siate, eh: niente di male, ma cerchiamo di restare obiettivi, cazzo).
Il paragone non voleva certo sminuire Mikkelsen (se questo è il messaggio che è passato non so veramente cos’altro inventarmi per convincere la mia ragazza che mi piacciono gli uomini) ma tracciare una linea tra chi ha impiegato la propria carriera di attore, beh, recitando e chi l’ha trascorsa allenandosi per diventare la cosa più vicina a un supereroe senza costume. reeves pratica arti marziali da quando ha fatto matrix e basta un giro su youtube per vedere con quanta serietà prenda i suoi stunt: non è livello tom cruise ma non lo definirei neanche un miracolato dalle coreografie.
Sulle scene di combattimento in Hannibal (immagino tu ti riferisca alle scazzottate con Laurence Fishburne) nulla da dire, senz’altro un incontro felicissimo di ottimi attori, ottima regia, ottima coreografia (meglio di quanto si possa dire di Polar) e ottime controfigure, ma di tutte le cose belle che posso dire su Mads Mikkelsen “eroe action” non è la primissima che mi viene in mente. Con tutto il rispetto e l’affetto gay.
In realtà ero io che volevo sminuire Reeves. Adesso faccio un giro su youtube e vedo se è il caso di rivedere le mie posizioni. Fico che rispondi tanto spesso. In quanto ad Hannibal mi riferivo al primo scontro Mikkelsen vs Fishburne,
HANNIBAL SPOILER
(Nel rematch non c’è storia perchè uno dei due è mostruosamente incazzato e pialla l’avversario)
FINE HANNIBAL SPOILER
ma anche alle botte col violoncellista pazzo, Demore Barnes.
Per inciso era chiarissimo che non intendevi sminuire Mikkelsen e complimenti per la bella recensione (soprattutto relativamente alle “tre modalità” interpretative del nostro).
Aggiungo una nota forse di qualche interesse.
Prima di “Hannibal”, non cagavo Mads Mikkelsen e prima dell’interpretazione del medesimo non cagavo granchè il dottor Lecter (un personaggio letterariamente troppo costruito e sopravvalutato sia sulla carta che sullo schermo).
Ora li venero entrambi, per merito indiscutibile di Mads e Samuel Fuller.
il target medio di queste puttanate se guardasse oggi hot shots lo prenderebbe sul serio
Ripensandoci a mente fredda dopo un tot di giorni… Mads Mikkelsen maestro di scuola è stupendo! Mi vedrei volentieri una serie che parte da questo spunto.
dico solo una cosa: da tanto tempo non venivo da queste parti e non sono rimasto deluso.
polar per me ha una sola definizione: GUILTY PLEASURE.
sì lo dico, sono un cinefilo e ho goduto a vederlo e mi sono arrapato nella scena di sesso lunghissima e mentre guardavo polar (che avevo ovviamente scambiato per arctic) e non ci capivo un cazzo mi sono detto ma cazzo c’è anche la metà di little britain che fa il cattivo!
insomma grazie per non farmi sentire di essere solo!
viva johnny knoxville e la villa con l’ERBA FLUO!
Ho appena visto Lords Of Chaos e pretendo una recensione-commento dei saggi dei 400 calci. A me è piaciuto.
non c’è altra definizione per questa porcheria che non “bella merda” ….bravi e alla prossima (anche no)
Visto ieri per la prima volta su netflix . per carità lo si dimentica in fretta a parte la scena del sesso ma devo dire che mi colpisca sempre che i film su netflix alla fine sono più pepati del 99 per cento dei film al cinema. Per vedere un paio.di zinne bisogna rivolgersi a pirana 3d e San Valentino di sangue. Sul fronte film action e tette al cinema a me viene in mente solo trappola in alto mare con la meravigliosa playmet erica. Mi ha sempre annoiato la tanto strombazzata scena di sesso (?,) fra salma e Antonio. Bob