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Sala dei trofei: Mad Max Fury Road (400 LIVE – Episodio 17)

Nanni Cobretti
di Nanni Cobretti | 10/06/20229

Sala dei trofei è la nuova video-rubrica che si occupa catalogare i grandi classici del cinema da combattimento

Ammirateli.

Immagina di essere un attore. Hai accettato un incarico, probabilmente sottovalutandolo. Stai girando un film d’azione nel deserto della Namibia, in cui ti costringono ad accamparti per sei mesi, senza contatti con nessuno tranne i colleghi della crew. Con un regista che fa di tutto per farti immergere nel personaggio che devi interpretare, ma a parte quello non si capisce bene cos’abbia in testa. Gli storyboard sono la sceneggiatura. Ci sono pochissimi dialoghi. A volte, dopo averti fatto immedesimare duro, ti chiede scene di pochi secondi in cui devi fare solo un gesto. E per carità, il regista è un genio, ma è anche vero che non gira un action da 30 anni e che in mezzo ha fatto principalmente film per bambini. E questo è solo un piccolo assaggio di quello che vi abbiamo raccontato ieri sera, nella nostra epica diretta su Mad Max Fury Road. Ammirateci, in versione integrale:

APPENDICI ALLA VISIONE

  • la nostra recensione di Mad Max Fury Road
  • la oral history di Mad Max Fury Road: Blood, Sweat & Chrome, di Kyle Buchanan
  • The Art of Mad Max Fury Road
  • dietro le quinte di Mad Max Fury Road: gli stunt senza CGI

PREMIO JIMMY BOBO: Mad Max Fury Road

  1. Paradox Delilah (microfonista) 37%
  2. Peni Loloa (best boy) 34%
  3. Rui Cui (effetti speciali) 17%
  4. Brittany Piacente (artista 3D) 7%
  5. Michael “Mike” Bongiorno (matchmove) 5%

Congratulazioni a Paradox Delilah, e ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio! Democrazia Puppa La Fava!

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO SU TWITCH

Il lunedì alle 21, come sempre, appuntamento con le news più calciabili della settimana e le vostre domande.
Giovedì prossimo invece inauguriamo una nuova rubrica intitolata “Saghe da combattimento” (direi che si spiega da sola).
Giovedì 9 giugno, alle ore 21, in occasione del fatto che non si capisce ancora quando/come verrà distribuito Crimes of the Future in Italia, affronteremo…

SCANNERS: la trilogia

Al mondo esistono persone capaci di farti esplodere la testa con la sola forza del pensiero… come mia moglie!!! (questa non è mia, me l’ha suggerita Johnny Depp, ndr)

Scanners (1981, di David Cronenberg): IMDb | Trailer
Scanners 2 – Il nuovo ordine (1991, di Christian Duguay): IMDb | Trailer
Scanners 3 (1991, di Christian Duguay): IMDb | Trailer

Cercate di ripassarli per tempo visto che non guarderemo in fazza a nessuno spoiler, e preparate delle domande!

Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Luca Giovanardi e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
Non dimenticate di seguirci e abbonarvi, e non mancate!

Nanni Cobretti
Autore del post: Nanni Cobretti
"Tu sei il male, io sono un autarchico"
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I prossimi appuntamenti in live streaming

  • Lunedì 30 gennaio 2023
    • ore 21.00:

      Speciale Park Chan-Wook

      – Ospite speciale: Roy Menarini
  • giovedì 2 febbraio 2023
    • ore 21.00:

      L'arena dei 400 Calci

      – Raccolta differenziata: Babylon A.D.
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9 Commenti

  1. ch3o 10/06/2022 | 14:37

    Che Bomba Scanners!!! L’ho rivisto giusto la settimana scorsa
    Purtroppo non riesco mai a vedervi in diretta, ma mi fate parecchio compagnia quando faccio lavori compilativi di merda.
    E ora voglio rivedermi pure Mad Max

    Rispondi
  2. LouShaemooneeto 11/06/2022 | 11:56

    Sono consapevole che verrò linciato da tutti nella sezione commenti (e forse giustamente), ma ho sempre reputato Fury Road oltremodo sopravvalutato. Non brutto, sia chiaro: solo un pazzo potrebbe affermare che questo sia anche soltanto mediocre, ma che, eccetto la straordinaria mezz’ora iniziale, sia tutt’altro che un film da annali del cinema. Credo forse che questo hype eccessivo sia dovuto alla forte crisi d’identità che sta vivendo il cinema d’azione negli ultimi 15 anni, probabilmente perché oramai gran parte del pubblico per quelle volte che va al cinema preferisce spendere soldi per qualche pigiamone plasticoso piuttosto che per qualche action vagamente interessante. In pratica MM:FR sta all’action moderno come Federico Chiesa sta alla nazionale: nel contesto attuale sembra un segno della divina provvidenza, ma probabilmente 25 anni fa avrebbe potuto al massimo ambire ad un posto in panchina.

    Rispondi
    • mereghettitumifaimpazzire 12/06/2022 | 15:51

      sarai linciato secondo le tue preferenze dai…

    • Ciak D 08/07/2022 | 17:18

      ma, nel mio caso io me aspettavo veramente il peggio e invece mi sono esaltato. con tutto che a me (lo so, lo so bestemmia) a me gli inseguimenti di macchine al cinema non mi ispirano molto amore…

  3. Ubik 11/06/2022 | 15:32

    Ok, guardo gli stunt senza CGI di MMFR e subito il pensiero va al dietro le quinte dell’ultimo SPIDER-MAN (video che avete linkato nella riflessione di Quantum), dove anche per filmare una festa di adolescenti in casa devono (vogliono) ricorrere al digitale.
    La classe non è acqua, ma sabbia, cromature e le splosioni…

    Rispondi
  4. Takeshi Diocaro 11/06/2022 | 18:14

    A malincuore mi tocca concordare con l’utente di cui sopra. Ovvero, Fury Road quando lo vidi al cinema mi era sembrato un film enorme, rivisto di recente molto meno

    Per carità, 2 tacche sopra il 99% della produzione action (e non solo) contemporanea, spettacolare, eccessivo. Ma senza davvero il carisma, la visionarietà, quel senso di inquietudine che lasciavano Mad Max del ’79 ed Interceptor dell’81. Un meraviglioso videogioco, più simile però ad un Emmerich fatto bene che ai primi episodi della saga

    Oltre al fatto che sopporto zero i film con le donne dure come l’acciaio e capaci di fare tutto quello che può fare un uomo, anzi, meglio. Sarò il mio sessismo, però boh, va bene la sospensione dell’incredulità, ma sono cresciuto con Predator ed Indiana Jones, certe stronzate progressiste non le reggo

    Rispondi
  5. Redferne 12/06/2022 | 15:33

    In parte su Fury Road sono d’accordo, anche se lo reputo un filmone.
    Prima parte pazzesca, tanta di quella roba che ti bombarda letteralmente il cervello.
    Appena finisce la scena della tempesta di sabbia ti ritrovi spettinato.
    Poi forse cala un po’, ma visivamente rimane fuori categoria.
    In tv perde un po’, e contate che la prima volta l’ho visto a casa.
    Poi lo hanno dato su maxischermo nella biblioteca della mia biblioteca, e l’ho trovato strabiliante, pur che era la seconda volta.
    Da vedere rigorosamente sullo schermo piu’ grande che c’e’, come Maverick.
    Non do’ torto a chi dice che molto hanno contribuito i tempi odierni, comunque.
    Hollywood si e’ decaffeinata, e quindi e’ normale che quando arriva qualcuno che butta fuori qualcosa di (parecchio) superiore alla media, inevitabilmente fa il botto.
    Lo stesso valeva per Kill Bill.
    Poi ci si stupisce che molta gente vada fuori di testa per i film indiani.
    Cinematograficamente parlando impazziscono per roba che da noi andava almeno trenta/quarant’anni addietro.
    E infatti coi film americani devi sorbirti una cinquantina di film pallosissimi per mettere insieme mezz’ora decente, li’ in un film solo ti trovi condensati una trentina di film insieme, spesso nemmeno dello stesso genere, in un miscuglio completamente folle.
    Mah, a parer mio le eroine sono sempre esistite, anche in tempi di machismo esasperato.
    Leia, Ripley, Sarah Connor…
    Ecco, poi potete tirarmi in ballo tutte le differenze (e l’arretratezza, perché alla fine e’ anche quello) culturali che volete, ma e’ proprio sulla considerazione della figura femminile che i film indiani non mi trovano per nulla d’accordo.
    Anzi, la dico perche’ c’è l’ho qui da un po’.
    Il messaggio che trasmettono e’ veramente PESSIMO.
    E pericoloso, per certi versi.

    Rispondi
  6. Adolf Hit-Girl 15/06/2022 | 01:34

    Per me resta immortane e immortale. Voglio dire, con tutta la cgi che ci propinano , con Fury Road è stato come guardare un culturista enorme 90% natural smerdare altra gente enorme 90% steroidi. È cinema, cazzo. Tamarro, accelerato, ma non si può non avere un orgasmo pensando al culo che si sono fatti per arrivare ad un risultato così. La trama è sempliciotta? Certo. È tutto il resto che è dannatamente difficile. Un film che finchè morte non ci separi spiaccicherò in faccia a tutti quelli del “visto che effetti speciali l’ ultimo Marvel?”. Puppatelo a mille al sig. Miller, drogati di cgi.

    Rispondi
  7. Ciak D 08/07/2022 | 17:16

    non funziona il video o sono io?

    Rispondi

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