Sala dei trofei è la video-rubrica che si occupa catalogare i grandi classici del cinema da combattimento
È il 1981. Sei John Carpenter, e sei incazzato perché l’America è appena uscita da un decennio tremendo, il presidente si è rivelato un furfantello e la Più Grande Nazione al Mondo non è più così tanto grande. E allora che fai? Ti attacchi alla bottiglia in un night club del Nebraska, piangendo i bei vecchi tempi in cui gli uomini erano uomini e i neri se ne stavano al loro posto? No, cazzo, sei John Carpenter! E, quando sei John carpenter, l’unico modo per sfogare la frustrazione è raccontare la storia di un futuro distopico in cui un tizio con una benda sull’occhio e il mito di Clint Eastwood se ne va in giro per East St. Louis una Manhattan caotica e decadente, diventata carcere a cielo aperto, in cerca di quel presidente stronzissimo che ti aveva fatto incazzare anni prima. Nasce così 1997 – Fuga da New York, uno de più grandi classici del cinema di menare, rito iniziatico da peli sul petto per ogni fancalcista che si rispetti (m e f, i peli sul petto sono puramente metaforici), e nasce così il nostro ultimissimo appuntamento su Twitch con la rubrica “Sala dei trofei”, che potete (ri)vedere di seguito…
PREMIO JIMMY BOBO
1. Frank Ruttencutter (camera operator) 68,97%
2. Tony Papenfuss (comparsa) 17,24%
3. Ex aequo: Joseph Fama (propmaker) e Serge Genitempo (stand-by painter) 6,9%
4. Glory Fioramonti (stunts) 0%
Congratulazioni a Frank Ruttencutter per la sua vittoria ASSOLUTAMENTE NON PILOTATA DA STANLIO. E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio!
I PROSSIMI APPUNTAMENTI SU TWITCH
Il lunedì alle 21, come sempre, appuntamento con le news più calciabili della settimana e le vostre domande.
Giovedì 4 agosto, alle ore 21, per la rubrica Gli stranissimi, vi parleremo dell’eco-horror di culto Frogs, di George McCowan.
L’anziano e burbero milionario Jason Crockett invita i suoi famigliari su un’isoletta per festeggiare il suo compleanno. Crockett odia la natura e non si fa problemi a inquinare e avvelenare qualunque cosa cammini. Ma non sa che la natura sta per scatenare la sua vendetta…
Un grazie a tutti quelli che ci hanno seguiti e a quelli che hanno scelto di sostenerci abbonandosi al nostro canale. Infine, ringraziamo come sempre Christian Aliprandi e Dario Cogliati per la videosigla, Luca “Ludwig Van Verhoeven” Giovanardi per l’inno Trenodia per le vittime di Val Verde e i Nanowar of Steel per la sigla 400 Calci.
Frogs, ovvero Sam Elliot senza i baffi.
“Frogs” lo vidi da piccolo quando non ricordo quale canale (forse Odeon, boh) fece un ciclo di film sugli animali assassini. Piazzarono robe tipo “Piranha”, “L’orca assassina”, mi pare un film su formiche mangiauomini e appunto “Frogs”.
Quello delle formiche era “L’impero delle termiti giganti”. Mi ricordo anch’io questo ciclo credo, perché mi ricordo gli stessi titoli. C’era anche Alligator, quello del cucciolo di alligatore buttato (letteralmente) nel cesso. Tutta roba violentissima.
@Ubik: e tutta in primissima serata!
La cosa incredibile é che questo film andò bene negli USA, anche se già a parecchia critica Carpenter iniziava a non andare più a genio. Ma fu in Europa che sfondò letteralmente.
Qui da noi divenne un fenomeno di culto, e diede vita a una marea di imitazioni nostrane (di cui parecchie scadenti, va detto).
Arrivarono al punto di considerarlo un kolossal come Blade Runner. Paragone che non stona affatto, perché sulla qualità di questa pellicola non si discute.
Peccato solo che a livello di budget erano agli antipodi.
Ma tra i talenti di Carpenter c’é stato sempre anche quello di far apparire le sue opere molto più costose di quanto in realtà non fossero.
Capolavoro, comunque.
Una vera sorpresa, Frogs. Combinazione ne stavo parlando giusto l’altra settimana…
Cioè, nemeno più la fatica di scrivere gli articoli vi prendete, fate solo i filmini su twitch o il cazzo che è. Senza contare il fatto che invece che la roba che parrebbe interessante recensite la merda indiana, vabbè.
Vi siete definitivamente infrociti, non vale più la pena seguirvi.
Ciao! Mi sembri uno che chiede cortesemente una risposta pacata ed educata. Eccola: facciamo esattamente lo stesso numero di articoli di sempre, Twitch è un servizio in più ed è allo stesso prezzo di prima.
un pier anonimo…un classico intramontabile