Raccolta differenziata è la video-rubrica che dà una nuova possibilità a film inizialmente sottovalutati da pubblico e/o critica.
Quali dilemmi, problematiche e inconvenienti può portare la fine del millennio? Andando in ordine di urgenza, era giusto assicurarsi di affrontare la possibilità che si potesse manifestare Satana con le intenzioni di mettere incinta una 20enne di New York. Di conseguenza era giusto visualizzare come questa eventualità possa essere scongiurata da Arnold Schwarzenegger. Farmi scegliere per chi tifare tra Schwarzenegger e Satana è come farmi scegliere fra mamma e papà, ma capisco lo spirito dell’operazione. Giorni contati non ha avuto una produzione semplice: difficilmente gareggerà per gli aneddoti di lavorazione più tribolati, ma ha decisamente delle chance per gli aneddoti più demenziali. Qualunque opinione abbiate del film, se vi convinciamo a voler bene a Miriam Margolyes l’obiettivo principale è raggiunto. Buon anno! A voi il filmato integrale:
APPENDICI ALLA VISIONE
- Il manifesto di Marcus Nispel (Variety)
- Miriam Margolyes vs Arnold Schwarzenegger: fart-gate (The Guardian)
- Miriam Margolyes e la sua proposta a un soldato americano
- Miriam Margolyes e la sua reazione a Laurence Olivier
- Oh My God – Guns’N’Roses
PREMIO JIMMY BOBO
- Kino Scialabba (concept artist) 77.14%
- Mo Gallini (“Monk 1 / Intruder”) 11.43%
- Dayne Johnson (key make-up artist) 5.71%
- Melissa Mascara (“Businessman’s Wife”) e Edward Gutentag (assistant camera) 2.86%
Congratulazioni a Kino Scialabba, che credo consista per la prima volta in Eurovisione in un vincitore di Premio Jimmy Bobo che fa rima col vincitore della settimana precedente (Shaolin Shabba). Evvai! E ricordate: se vi abbonate al nostro canale Twitch il vostro voto vale doppio!
PROSSIMI APPUNTAMENTI SU TWITCH
Lunedì 1 gennaio, ore 21: NIENTE! Staremo tutti dormendo, mi auguro.
Giovedì 4 gennaio, ore 21: per la rubrica Raccolta differenziata, il primo appuntamento del 2024 si aggancia all’uscita del nuovo film di Jason Statham con quello che è probabilmente il film che, se fosse possibile, Jason cancellerebbe per primo dalla propria filmografia: stiamo ovviamente parlando di quella volta che Uwe Boll si regalò un cast senza senso e diresse In the Name of the King: A Dungeon’s Siege Tale.
TRAMA: un uomo dal mestiere umile, tendenzialmente schivo ma segretamente cazzutissimo, parte per un’ardua missione di vendetta contro potenti cattivi che hanno commesso un atto imperdonabile, esattamente come in tutti gli altri film di Jason Statham dei successivi 15 anni, quindi il problema non stava lì. [IMDb | Trailer]
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Ludwig Van Verhoeven e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
Una visione parallela a “End of days”, per tematica e periodo (ma anche il poster è pressoché identico), potrebbe essere “Fallen” (“Il tocco del male”), con Denzel Washington. Pellicola da riscoprire, molto “The Twilight Zone”, mi pare, anche se non lo vedo da ventiquattro anni, ossia da quando mi ci imbattei al videonoleggio. All’epoca mi piacque, ma c’è da dire che all’epoca mi piaceva anche il Piedone della Algida. Lo riguardo, va’.
Anche io lo ricordo bellino Fallen, diretto da Gregory Hoblit, regista degli altrettanto bellini Schegge di paura e Frequency.
Preso per sbaglio in cineteca credendo di prendere l’Infernale Quinlad di Wells. Touch of evil. Magnifici traduttori italiani.
Scusa Nanni ma sei satanista? sono serio..
grazie
Che figata era Dungeon’s siege
Il videogioco ovviamente
Già, ai tempi ci giocai un sacco, e ancora di + al 2.
Ma in questo film Schwarzy si chiama Jericho Cane o Jerry Cocaine? :P Ah e pensavo che il make-up artist fosse Melissa Mascara, non Johnson!
Buon anno a tutti, recensori e lettori!
hahah ecco, non ero l’unico.
giuro che avevo capito “jerry cocaine” maledetti film di orsi viziorsi!
Per chi è ancora in tempo: In the Name of the King è su Amazon Prime.
Io ho iniziato a guardarlo (mai visto prima) e non ce l’ho fatta il cuore non ha retto.