Ci siamo, ragazzi, è di nuovo quel giorno della settimana! Che giorno? Quello in cui annunciamo la fine del DCEU! Quante volte l’abbiamo già fatto? Tredici? Trenta? Ma questa è la volta buona, giuro, me l’ha assicurato il mio amico James Gunn.
Nato come l’alternativa di estrema destra al liberal-moderato Marvel Cinematic Universe, il DCEU ha ricevuto un’accoglienza non proprio calorosa all’inizio ma ha fatto piano piano breccia nel nostro cuore a forza di flop, scivoloni, disastri e fallimenti clamorosi. E proprio quando eravamo pronti a dire “non importa se hai tre teste e sei composto al 40% da criminali, ti voglio bene, DC Extended Universe” la Warner Bros. ce lo ha levato da sotto i piedi schiacciando molto forte il tasto RESET. Ma non prima di far uscire altri tre indimenticabili capolavori: il linearissimo The Flash, l’imprescindibile Blue Beetle (colgo l’occasione per ricordarvi di leggere l’ottima recensione a più mani che scrivemmo per l’occasione, credo uno dei pezzi migliori mai pubblicati sul sito) e l’equilibrato Aquaman 2.

fotografia del DCEU
Ora, la cosa particolare del primo Aquaman è che non è un film di supereroi. Non è veramente legato a quell’immaginario lì, quel linguaggio, quei valori, tant’è che pure i suoi protagonisti hanno caratterizzazioni diverse rispetto a come erano stati introdotti nel più “canonico” (virgolette molto enfatiche) Justice League. È un film fantasy/sci-fi di avventura, che poteva uscire nel 2018 come nel 1988. Ve lo immaginate? Con David Hasselhoff al posto di Jason Momoa e Dolph Lundgren che faceva il cattivo, invece del suocero! Ma cerchiamo di non far correre troppo la fantasia, o va a finire che la Warner ci assume per sceneggiare il film di Minecraft, il punto è che il successo stratosferico del primo Aquaman (per capirci: il miglior successo commerciale del DCEU e in generale il miglior successo commerciale di sempre legato a un supereroe non-Marvel, l’unico film del DCEU a superare il miliardo di dollari al box office internazionale e il terzo migliore incasso nella storia della Warner Bros., dopo Barbie e l’ultimo Harry Potter) molti lo attribuiscono proprio a questo suo essere estraneo al mondo e alle dinamiche dei pigiamoni. Come se avesse intercettato con grande arguzia e sensibilità i primi sintomi della “superhero fatigue”, l’espressione con cui testate più radical chic della nostra chiamano l’inspiegabile fenomeno per cui la gente si è rotta il cazzo di vedere solo film di supereroi al cinema, anche se la teoria più realistica è che abbia fatto una fracassata di soldi in Cina perché segue le regole del blockbuster cinese: dura cento ore, ha sette miliardi di location, succede qualsiasi cosa. I blockbuster americani hanno una trama, quelli cinesi ne hanno: TREDICI. I blockbuster americani sono tutti pieni di battutine e di strizzate d’occhio per farti capire che lo sanno che quello che stanno facendo è un po’ sciocchino e ti chiedono di stare al gioco, quelli cinesi sono stupidi e basta e sono dannatamente seri dall’inizio alla fine. I blockbuster americani sono ormai completamente schiavi dell’idea che la Proprietà Intellettuale sia l’unica cosa che conta, i blockbuster cinesi ancora costruiscono i loro film attorno a una star e bucio di culo che quella star è Jason Momoa, un attore con una simpatia, un carisma e un fisico così strabordanti da salvare anche la peggio cazzata con la sola imposizione delle sopracciglia.
A scanso di equivoci, Aquaman non ha solo fatto molti soldi, è anche il primo film del DCEU che non fa cagare. Varrà lo stesso per Aquaman 2 aka e il regno perduto? La Warner ci spera così forte che ha riunito la vecchia banda al completo, con James Wan ancora una volta dietro la macchina da presa, lo sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick (lo pseudonimo più lungo dietro cui si sia mai nascosto Chat GPT) e tutto il cast del primo film con la sola eccezione di Willem Dafoe, probabilmente impegnato su altri 14 progetti contemporaneamente altrimenti non riesco veramente a immaginare come uno come lui possa aver detto di no a un assegno del genere. La sua assenza comunque viene spiegata all’interno del film: Il suo personaggio, il saggio Vulko, è morto offscreen, in solitudine e con dignità, come Nonno Alberto negli Occhi del Cuore.
Sulla questione Amber Heard: il suo ruolo è sì striminzito e la sua parrucca sì ridicola, ma come è quasi sempre stato striminzito il ruolo e ridicola la parrucca di qualsiasi donna in film del genere. Difficile dire con certezza quando ci sia di “politico” in questo, quanto il suo ruolo sia stato effettivamente ridimensionato in fase di montaggio, anche se è evidente che la sua presenza sia stata quasi del tutto rimossa da qualsiasi materiale promozionale. Poi, se volete i miei due centesimi sulla questione del processo, della cancellazione, boh, io il processo non l’ho seguito, ma ogni volta che vedo Johnny Depp recitare ho un solo pensiero: chiunque voglia fare del male a quest’uomo è mio amico. Quindi #teamAmber tutta la vita, attrice di altissimo livello e persona fantastica, slay queen e tutte quelle altre cose che dicono i giovani.
E insomma, sono passati un po’ di anni dagli eventi del primo Aquaman e il mondo è minacciato da una misteriosa epidemia e dal riscaldamente globale, ma veniamo alla trama di Aquaman II: sono passati un po’ di anni dagli eventi del primo Aquaman e il mondo è minacciato da una misteriosa epidemia e dal riscaldamente globale. Nel frattempo Jason Momoa e Amber Heard, capi part-time del regno sottomarino di aqua-Wakanda, si sono sposati e hanno avuto un bambino, ma quando il muscolosissimo Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo di Michael B Jordan in Black Panther minaccia di risvegliare aqua-Sauron e il suo esercito aqua-orchi con un tridente magico del male, aqua-Thor non ha altra scelta che chiedere aiuto al suo fratello malvagio aqua-Loki. Dopo averlo fatto evadere da un carcere di massima sicurezza, ma così massima che ho contato ben tre (3) guardie, i due fratelli si recano nella versione acquatica della Cantina di Star Wars, dove chiedono informazioni ad aqua-Jabba sul nascondiglio di aqua-B Jordan, che si rivela essere aqua-Skull Island. Qui gli aqua-bros affrontano (ma soprattutto scappano da) un po’ di mostri grossi, bisticciano ma si capisce che sotto sotto si vogliono bene, incontrano il cattivo e le prendono. Si leccano le ferite, preparano un contrattacco infallibile (“affronteremo di nuovo il cattivo, ma questa volta vinceremo perché succederà nel terzo atto”) e affrontano di nuovo il cattivo, questa volta nella suggestiva location di aqua-Mordor. La fratellanza trionfa, la malvagianza soccombe, finale impunemente identico a quello di Black Panther in cui aqua-Thor decide di rivelare al resto del mondo l’esistenza di Atlantide e fa un discorso alle Nazioni Unite in cui dice che bisogna impegnarsi tutti insieme per combattere il cambiamento climatico.
E lo so che dire che un film sembra scritto da Chat GPT è una battuta che ha frantumato i coglioni un anno fa, ma è esattamente il genere di film che Chat GPT ti scriverebbe se gli chiedessi di mettere insieme un mucchio di cose già viste però ambientarle sott’acqua.

“Bene così, fammela solo un pelo più Black Panther“
Non c’è gioia, in Aquaman Due, solo gelida esecuzione di un compito. Il focus group ha riso quando nel primo film c’era una gag sulla pipì? Perfetto, qui ne mettiamo tre. Puoi guardarlo dall’inizio alla fine e non sospettare per un solo secondo che il suo regista venga dall’horror – e c’è un intero terzo atto in cui i buoni combattono un esercito di demoni-zombi! Della cafonaggine zarra del primo film, quella che ti faceva dire “questa cosa è scema e derivativa, ma è così arrogante che funziona”, non c’è traccia. Prendete il polpo che suona i tamburi di guerra nel primo film: è un’inquadratura che dura cinque secondi ma ci abbiamo fatto caso tutti perché è un dannato polpo che suona dei dannati tamburi di guerra. Un dettaglio assolutamente stupido e sopra le righe senza alcuna conseguenza sulla trama, il cui unico compito è farti capire che questo mondo sottomarino in cui si muove Aquaman è proprio matto da legare. Ma in Aquaman il ritorno il polpo ritorna e diventa un personaggio di supporto, l’animaletto mascotte che segue Jason Momoa nelle sue mirabolanti avventure e offre contrappunti comici dove non servono. Si prendono la briga di dirci come si chiama, raccontarci la sua storia, da dove viene e cosa fa nella vita ma di che cazzo stiamo parlando.

DI QUESTO stiamo parlando
Si potrebbe poi aprire una parentesi sul fatto che a fornirci la backstory del polpo percussionista è il premio Oscar Nicole Kidman… quindi facciamolo. Non è che Kidman non abbia accettato ruoli di merda, in passato, eh? Ha fatto scelte alimentari e altre semplicemente sbagliate come tutti, ma non mi è mai dispiaciuto così tanto per una persona che non conosco come quando l’ho vista entrare in scena a bordo di una moto d’acqua a forma di squalo sparando raggi laser pew pew a delle seppie-robot. Nicole, hai un Oscar, hai lavorato con Von trier, con Lanthimos, con Kubrick, sei una delle migliori attrici della tua generazione. Stai a casa. Fai le robe impegnate, pure quelle non impegnate, ma i raggi laser pew pew e le seppie-robot lasciale ai professionisti come Dolph Lundgren.

Pew pew
Cosa resta da dire? Ah sì, che io ‘sto film l’ho visto doppiato in italiano quindi devo precisare due cose.
La prima: non mi prendo responsabilità su quello che l’adattamento italiano ha voluto che io capissi. Ci sono rimasto scottato troppe volte con gli anime, non ci casco più.
Quando Aquaman dice “dobbiamo distruggere l’Oricalco prima che il Tridente Maledetto risvegli il regno perduto di Necrus” io lo accetto, ma che ne so che in originale Jason Momoa non diceva semplicemente “Hamas ha ragione”? Impossibile saperlo con certezza, non ci resta che dare per scontato che sia così.
Seconda cosa: quando vedi un blockbuster doppiato di sabato in un centro commerciale è inevitabile imbattersi nel paese reale. Mamme, papà, cugini, nonne, adolescenti chiassosi, zarri, pregiudicati, ex concorrenti di Amici… a me non è neanche andata malissimo, tutto considerato, però avevo seduta dietro di me una famiglia con bambino GASATISSIMO che ha commentato il film ad alta voce e fatto il tifo per tutto il tempo. E come posso dire, niente come un settenne che chiosa “oh-oh adesso sono guai per Aquaman!” ti fa mettere le cose in prospettiva. Tipo il fatto di non avere figli ma avere comunque pagato per vedere questa cosa. O che in America uomini adulti abbiano fatto un macello senza precedenti – campagne, petizioni, raccolte fondi, minacciato di morte la gente su Twitter e comprato cartelloni pubblicitari – per un franchise palesemente non rivolto a loro.

Non ma non hai capito a me l’universo DC piace perché è DAAAAARK
Non lo nego, c’è stato un momento in cui questi film, e parto dal DCEU ma ci metto tutti i pigiami in blocco, potevano essere qualcosa di più. Se non altro qualcosa di più trasversale. Alla fine pure io Avengers Endgame me lo sono visto con lo stesso entusiasmo (forse di più) del bambino di cui sopra e ne rivendico ogni minuto. Però dai ragazzi, su, la luna di miele è finita. Non è tanto che questa roba sia brutta (è brutta), è che proprio non la stanno più facendo per noi. È ora di accettarlo e andare avanti, diplomarci all’università della vita e passare ad altro. Che ne so, i Transformers.
Mercato del pesce quote:
“Aquabland”
Quantum “Broseidon” Tarantino, i400calci.com
Postcredit: è incredibile ma l’unico che esce da questo film meglio di come ne è entrato è Patrick Wilson. Introdotto nello scorso capitolo come il fratello cattivo, perennemente incazzato e senza personalità, qui ruba la scena a Jason Momoa e il cuore alle nostre donne. Attore feticcio di Wan (tanto che con questo se l’è portato dietro in ben tre franchise diversi), Wilson si era addentrato nel genere supereroi solo con Watchmen (che a seconda di quanto credito si vuole dare a Zack Snyder può essere un film di supereroi o una critica ai film di supereroi), dove comunque faceva “Batman se avesse la pancetta e problemi di disfunzione erettile”. Questa è la prima volta che ricopre un ruolo canonico da cinecomics e infatti, a 50 anni suonati, non è mai stato così grosso e così simpatico. È curioso, se ci pensate, come da un lato questi film vadano a parlare a un pubblico sempre più giovane mentre i protagonisti si fanno sempre più maturi. Qualcuno dovrebbe provare a farci un ragionamento: sono film per bambini che sembrano però proporre modelli (per lo meno estetici) ai padri che li accompagnano. Bah, Nanni non mi paga abbastanza per andare più a fondo di così, però è interessante.
Casanova, grazie per la dritta sul pezzo di Blue Beetle che ho riletto più e più volte. Davvero notevole.
Quantum, mi scuso per aver indicato Casanova come autore della dritta. Faccina triste.
potevi non dire niente e io avrei pensato fosse una battuta come la recensione di blue beetle, invece sei stato onesto e per questo sarai ricompensato, un giorno
L’errore è stato per troppo entusiasmo. Mi sono lasciato trascinare dall’articolo a più mani su Blue Beetle. Quando Casanova paragona la realtà americana attuale a quella francese pre mercantile è da applausi! Una correlazione a cui non avevo mai onestamente pensato.
Pazzesco come Patrick Wilson abbia esattamente 50 anni eppure dia sempre l’idea di essere un Chris Pratt (che di anni ne ha 44) che non ce l’ha fatta
dopo una recensione così vien voglia di guardarlo però…. sull’ultima frase …è la cosa che mi fa più ridere (che riflettere..non credo abbiano le capacità per pensare e proporre modelli per adulti)…teens cinesi che si sfrangano a vedere over 50 60 occidentali nei ruoli più umilianti delle rispettive carriere…è il tik tok della produzione cinematografica statunitense..solo che, a differenza di tik tok, non è un’invenzione cinese per rimbambire gli under americani ma il contrario.
Sulla questione pigiami, è un controsenso che lascia piuttosto spiazziati, Casanova: come ben sappiamo noi nerd quarantenni con i brufoli sul mento, i fumetti non sono roba per bambini ma da quando la Disney ha preso in mano le redini della baracca, tutto si è appiattito a uno spintissimo pg-12. Fino più o meno ad Avengers Endgame avevamo quello che noi bimbi quarantenni desideravamo quando eravamo bimbi dodicenni: i nostri personaggi dei fumetti (proprio quelli eh, non quelli edulcolorati di oggi) che prendevano vita.
Ora, a forza di appiattire, stirare e soprattutto affollare il mercato, ci ritroviamo con una serie di film fatti con lo stampino che con i comics di origine condividono giusto il nome.
Per carità: in quasi un secolo di fumetti, gli americani hanno fatto ogni genere di storia con ogni tono e rivolti a ogni età; il problema è, a mio modesto avviso, che non puoi adattare una saga che di base parla di tutt’altro, per un pubblico di bocia (o, per meglio dire, ciò che i capoccia ritengono possa piacere ai biNbi del duemilaventi).
Un discorso che quelli di The Boys (per esempio, ma ce ne sono anche altri) hanno perfettamente capito e che, si spera, abbia capito anche Gunn – che se azzecca il tono adulto senza sfociare nei pigiami o nell’ultraviolenza, potrebbe davvero raccogliere lo scettro che la Marvel sta buttando dalla finestra)
In tutto questo, bisognerà quindi vedere quanto la gente si è rotta di vedere pigiami al cinematografò
munky ti rispondo io al posto di casanova, spero vada bene lo stesso. secondo me stai un po’ idealizzando i fumetti che leggevi da dodicenne. te lo dico perché io spesso li riprendo in mano e gli voglio ancora un casino di bene, ma per ogni racconto adulto (senza scomodare i soliti watchmen e dark knight, pure l’uomo ragno di tirava fuori un’ultima caccia di kraven e gli x-men un dio ama l’uomo uccide) ce ne sono 99 che oggi mi fanno cascare le braccia (ma quando ero bambino andavano benissimo). non credo che disney abbia fatto niente che non stesse già succedendo. a parte wolverine non fuma più, non la vedo tutta questa edulcorazione rispetto alle storie di 15, 20, 30 anni fa
Quantum, perdonami ho confuso, chiedo venia:’)
Probabilmente, come dici tu ho idealizzato… eppure io mi ricordo cicli di storie davvero toste nella serialità che per un certo periodo andavano per la maggiore, e rivolte ad adolescenti veri, piuttosto che bambini. Però probabilmente c’è anche da dire che negli anni 80′ c’era anche un altro concetto di violenza (il fatto che ancora oggi si fatichi a cacciar fuori un punitore che sia degno dei fumetti è davvero sintomatico).
Negli anni 90′, nel cartone animato degli X-Men, ti piazzavano un lutto a tradimento nelle prime puntate. Nel primo film di Iron Man, non ci si faceva problemi a sparare per ammazzare e far saltare carri armati per aria con le persone dentro.
Questo per dire che comunque qualcosa che ha giocato al ribasso, che ha fatto precipitare l’età media di questi prodotti, c’è stata e si chiama Disney
E guardate cosa stanno combinando in oriente: con un presupposto identico (i manga), stanno cacciando fuori prodotti uno meglio dell’altro, buttandoci dentro la giusta dose di convinzione, soldi e talento per serie tratte dai fumetti. La differenza, per come la vedo io, è quella di non dover a tutti i costi trattare il pubblico o come dei completi deficenti o come persone che non hanno superato la soglia dei 10 anni d’età.
In america sembrano aver smarrito quella via di mezzo che separa il bambino dall’adulto, che si chiama adolescenza.
vabbè ma questo perché nessun grosso studio è più disposto a investire in un film indirizzato a degli adolescenti/giovani adulti (= 1 biglietto) quando può fare un film indirizzato alle famiglie (= 4+ biglietti). diseny in quel senso non sta facendo niente che non facciano già tutti gli altri. per carità, non ci guadagno niente a difendere la disney (che resta il male), trovo solo un po’ fuori fuoco quando la si indica come unico responsabile di tutto quello che non funziona al cinema
Beh, però a giudicare dagli incassi non mi sembra abbiano avuto cosi ragione, o sbaglio?
P.S.
Ma come mai oggi tutti ti scambiano per Casanova?
(perché siamo alti uguale)
beh fino a pochi anni fa gli ha dato ragione sì. la flessione si è vista solo di recente, ma per un bel po’ di tempo se non eri interessato a fare cose belle ma solo incassare una marea di soldi era la formula perfetta
(capisco)
Non so, non che prima ci fossero chissà quali guizzi di autorialità, ma fino ad Endgame i film del MCU avevano qualche caratteristica originale tra loro, è dopo che secondo me sono caduti completamente nello stampino E nel puntare ai bambini. Ed hanno iniziato ad incassare sempre meno.
Oh, che poi secondo me contano anche gli attori cmq, eh. Le nuove leve non sono a livello dei Robert Downey jr. e delle Scarlett Johansson.
Sono d’accordo su tutto quanto contenuto nei primi 4 messaggi di questa discussione
Ribadisco: le pigiamate sono state un piacevole periodo di fuga dalla realtà, ma ormai ci stiamo indirizzando verso i 50 e forse (dico forse) è il caso di mettere in soffitta le puttanate e ricominciare a irridere e bullizzare i nerd, al posto di esaltare lo spreco che fanno delle loro esistenze.
Per quanto riguarda “Watchmen” è un film di critica ai supereroi, perchè il fumetto era così dritto e funzionava talmente bene che ad uno poco avvezzo alle sfumature come Snyder non è riuscito di rovinarlo, come invece hanno fatto i sorelli Wacosky con “V for Vendetta”.
il problema di watchmen è che a parole dice una cosa ma le immagini dicono l’esatto opposto. poi se chiedi a snyder ti dice “ahah tutto come previsto, l’ho fatto per mettervi alla prova” ma io non scommetterei dei soldi sul fatto che avesse capito al 100% cosa stava raccontando
Snyder non ha mai capito nulla di Watchmen; è talmente palese da essere quasi imbarazzante, dai:D
Però effettivamente qualcosa col fumetto c’entra, mentre “V for Vendetta” è proprio un’altra cosa, molto meno affascinante peraltro.
E con un’aggiunta di trama (il fatto che il regime dittatoriale si sarebbe instaurato grazie ad un inganno ai danni della povera gente) che sviliva e banalizzava in senso populista il messaggio di Moore. Non è un caso se, negli anni successivi, quella cazzo di maschera ce la siamo ritrovata in tutti i contesti sbagliati di questo mondo.
Non ho nulla da dire sul film, ma Quantum hai la mia ascia per il sottotema “fare del male a Depp”
Scusate l’OT, ma nella recensione di Blue Beetle non ho capito il paragone con “Porcile” di Pasolini
Credo sia un riferimento alla metafora degli “escrementi” ma in effetti tutto il pezzo è criptico.
no scusate mi sa che è un errore di battitura, non era “porcile”, ma “cortile”
Il pezzo su Blue Beetle, tra l’altro, mette in una luce tutta nuova ed inedita quella faccenda li’ della vita, grazie ai redattori tutti.
Ma siamo sicuri che tra un annetto quando è previsto il primo film del nuovo universo DC di Gunn alla gente sarà improvvisamente tornata la voglia dei supereroi?
Io ho i miei dubbi onestamente
Scusatemi, ma solo a me il link a Blue beetle dà pagina 404 con Arnold che minacccia con la pistola?
Anche a me, e non lo trovo neanche googlando
Il tuo commento mi ricorda un aneddoto della mia gioventù. Lavoravo in un ambiente prevalentemente maschile e quando qualcuno mi offriva il suo corpo gli davo appuntamento in archivio. Mi ero guadagnata una certa fama, andava tutto alla grandissima, finché un giorno un pivello entra in mensa incazzato come una biscia e comincia a farmi una scenata epocale perché era stato mezz’ora ad aspettarmi in archivio e non mi ero fatta vedere. A quel punto è calato il gelo più assoluto e la mia fama di sex bomb è svanita portandosi dietro la credibilità dei miei colleghi. In compenso io e il pivello stiamo insieme da trent’anni.
Che bella storia!
neanche io ma sembra sia fatto apposta, dovete scusarmi incomincio ad averci un etá che se scrivo “400 calci” nel browser il primo risultato sono delle pastiglie per rafforzar le ossa, aaah l’etá!
Ho chiamato l’assistenza di internet, dice che provvedono quanto prima a riparare e si scusano per il disguido
Trollallero trollallà.
Cristofaro l’assistenza langue, i tempi sono maturi per farlo,
qualcuno chiami la polizia postale!
Vabbè, la rece di Blue Beetle è da antologia anche solo per il ritorno in un colpo solo di Miike, Luotto, Dolores, Jean-Luc Merenda e Belen Lugosi (mancava solo Wim Diesel, peccato).
sì purtroppo wim aveva una cresima (la sua), avremmo potuto aspettarlo, ma ci ha chiesto lui di andare avanti senza per poter pubblicare il pezzo con la massima tempestività
Casanova bellissimo pezzo bravo!
il link che non funziona era quindi una gag? ma io volevo leggerlo! :(
Eh, sarebbe piaciuto anche a me. Comunque anche la recensione su The Marvels del sempre bravo Casanova merita…
oh grazie! mi rifaccio con quella :D
oh maybe, ci son cascato di nuovo, ma lo dovevo capire da solo che questa recensione sarebbe stata un buco nell’acqua
Comunque questo articolo si candida a migliore sequenza di messaggi senza senso, grazie a voi tutti ca77oni che scrivete e grazie soprattutto a Casanova! Peccato non potervi offrire una birra Sabato, sarei venuto anche solo per tirare un coppino a Timothee ma non ce la faccio.
ma the Marvels ve lo siete perso strada facendo?
Lo hanno recensito assieme a Blue Beetle
si ma se mi tocchi Depp manco finisco di leggere
Ah io pensavo mezzo internet avesse fatto la ola su quella frase liberatoria
Guarda, non sei l’unico che si è fermato lì.
Veramente una roba fuori luogo
Rece da urlo, chapeau! My 2 cents: il primo Aquaman fece una svalangata di soldi azzeccando l’attore protagonista (più o meno – a ruoli ormonali invertiti – della Wonder woman di Gala Gadot) e con quel minimo di ironia sindacale da cazzatona che non si prende troppo sul serio… Nulla che non si fosse già visto, ma in casa DCEU sembrava l’apparizione di Fatima …
Il film non lo vedrò manco se ne andasse della vita sulla Terra, ma finché ne derivano recensioni così spettacolari…mandatene più
a quando la recensione di The Marvels a 8 mani?
siamo in trattative per portare in redazione un polpo o un ragno, a quel punto l’unico limite è il cielo. ti tengo aggiornato
Grande recensione e “È curioso, se ci pensate, come da un lato questi film vadano a parlare a un pubblico sempre più giovane mentre i protagonisti si fanno sempre più maturi. Qualcuno dovrebbe provare a farci un ragionamento: sono film per bambini che sembrano però proporre modelli (per lo meno estetici) ai padri che li accompagnano.” grande verità.
Di Aquaman frega cazzi, comunque riguardo alla storia del successo del primo film in Cina può anche essere che sia stato in parte studiato per generare interesse in quel mercato, dato che attorno agli anni 2010 e prima delle mattane di Xi Hollywood aveva l’ossessione di sfondare in Cina (ricordate le Stormtrooper che marciano sulla Grande Muraglia? Matt Damon contro i mostri sempre sulla muraglia?); oggi invece, dato che la Cina e l’Occidente stanno diventando sempre più mondi separati, i blockbuster americani hanno sempre meno mercato in favore di cagate militar-patriottiche e storie con signori feudali, quindi Aquaman probabilmente resterà un unicum al botteghino. Beh se non altro, ora che gli executive hanno capito che la Cina è una partita persa, non vedremo neanche più ciofeche imbarazzanti come Monster Hunter…
Non penso che vedrò il film oggetto della recensione, ma scrivo per ringraziare Quantum per ciò che ha scritto.
Solo una cosa però volevo riportare, qualche giorno fa alla tele è passato il primo Aquaman, che avevo già visto ma non ricordavo per nulla, e l’ho incrociato durante la battaglia finale, quando Jason cavalca il Kraken contro i cattivi e ho trovato tutta la sequenza una porcata indicibile, dagli eroi che cavalcano improbabili creature alla qualità della CGI davvero davvero bassa. Quanto è invecchiato male quel film, mi domando quanti altri pigia-movie invecchieranno così male.
“qualche giorno fa alla tele è passato il primo Aquaman” è una frase che non pensavo avrei mai letto. sulla qualità della CGI non sono forse la persona più indicata a commentare perché, salvo casi davvero eclatanti, fatico a notare se è “bella” o “brutta” o comunque difficilmente influenza il mio parere su un film, che se era divertente rimane divertente, se è una palla rimane una palla
La parte su Depp è quella classica da “popolo del webbete” che pur di schierarsi dalla parte di una donna, perchè donna, deve pisciare su Depp perchè beh.. è un uomo. Siete squallidi, peggio dei radical chic da cui prendete sempre le distanze. Ormai la cultura woke-progressista è il nuovo nazismo.
signor bauli, la sua comprensione del testo è, se possibile, peggiore persino del suo panettone
Ma che è un corso intensivo su “Come offendere tutti con un solo commento”?
è già il commento dell’ anno
se usi termini come “woke” il problema lo hai in entrata (è tuo).
certo non è una novitá è almeno da Cervantes che l’umanitá ha questa passione per la caccia ai mulini a vento
Non so cosa salvare di questa roba…la dentiera di papàmomoa? n.k. botulinata che finge di recitare? Amber dep che fa comparsate senza senso? Il momento power rangers in cui il bad guy fa a colpi di karate coi due brothers? E non l’ho ancora finito…
E’ mirabolante constatare quante cazzate sconnesse e sconclusionate sono state dette nella recensione a questo film, ma non c’è davvero nient’altro a cui si possa rivolgere nella vita piuttosto che a trattare di cinema?