Il DCEU ce l’ha fatta! Ci sono voluti 10 anni, nove registi diversi, un cambio ai vertici della Warner Bros., tre diversi “architetti” e la decisione di chiudere tutto e ricominciare da capo, ma alla fine c’è riuscito. Ha fatto un film di supereroi.
Il segreto di questo successo? È molto semplice: invece di chiedersi come sarebbe un film di supereroi se i supereroi fossero depressi, se fossero dei criminali, se fossero delle donne, dei pesci o dei bambini, qualcuno si è finalmente chiesto come sarebbe un film di supereroi. Il risultato è The Flash, che al netto di una quantità preoccupante di limiti e di problemi, fa il cazzo che ti aspetteresti da un film di supereroi nel 2023: è divertente, è matto, è colorato, è pieno di stupidate che non perdoneresti al tuo migliore amico ma per qualche motivo perdoni a Ezra Miller e dura due ore e venti che sembrano 90 minuti.
La storia produttiva del DC Extended Universe è una delle robe più incredibili, nel bene e nel male, che siano successe al cinema, e la cosa pazzesca è che ogni settimana si arricchisce di nuovi dettagli! Cerco di tagliare corto sulle cose più note – quindi flop, scivoloni, scissioni, screzi vari e lo stesso film uscito due volte come se fosse una cosa normale – e andare dritto sui fatti recenti, quelli che ci servono per parlare di questo film e fare bella figura alle pizzate. In poche parole: poco più di un anno fa Warner Bros. è stata mangiata da Discovery Inc. e la nuova dirigenza ha stabilito un cambio di rotta che ha ridefinito non solo le produzioni future ma anche quelle in corso, secondo una nuova coraggiosa linea editoriale che si può grossomodo riassumere in “siamo qui per fare soldi, non per fare contenti gli scemi su Twitter”. Per quanto riguarda i film di pigiami (che è quello che interessa a noi ora, in realtà l’argomento è ampissimo e ha un miliardo di diramazioni), la nomina di James Gunn a presidente della DC Films è uno dei risultati di questa nuova politica, come la decisione di fare piazza pulita della traballante continuity dei film precedenti, quello che un po’ per il lol e un po’ per pietà chiamiamo “Snyder-verse”.
The Flash è uno dei tanti progetti che si sono trovati tra l’incudine e il martello (qui l’intera lista di tutti i progetti DC cancellati o abbandonati): praticamente pronto, ma con zero interesse a farlo uscire. Anche perché, nel frattempo, il suo protagonista era impazzito.
I più giovani di voi forse non lo ricorderanno, ma all’epoca di Batman v Superman, Ezra Miller era tutto quello che avresti potuto chiedere a un attore che entrava a far parte di un franchise di supereroi: era giovane, promettente, piaceva alle ragazze perché era smilzo e inoffensivo e piaceva ai nerd perché andava al Comic-Con vestito da Gandalf, suonava in una band, si batteva per il Me Too, faceva il simpatico con i fan. Poi ha iniziato ad aggredire la gente, sfasciare locali, girare armato, autoproclamarsi messia dell’apocalisse, entrare non invitato a casa d’altri, plagiare e rapire minori.
E The Flash stava avendo una realizzazione travagliatissima già di suo, tra una sceneggiatura passata per 45 (non è una battuta) persone diverse e un regista, Andy Muschietti, che era tipo l’ottava o nona scelta della Warner dopo che chiunque altro aveva abbandonato la nave. Doveva girarlo James Wan, poi Lord & Miller, poi lo sceneggiatore di The Lego Batman (!!!), tutti scappati a gambe levate, per motivi ignoti. Ray Fisher doveva comparire nel film nel ruolo di Cyborg ma alla fine si è chiamato fuori perché non lo pagavano abbastanza. Henry Cavill, d’altro canto, è stato pagato un quarto di milione per un cameo, che poi non è stato usato. L’uscita del film era prevista per il 2016, poi il 2018, il 2021, il 2022 e infine per il 2023 – e ogni giorno che il film non usciva, Ezra Miller si faceva arrestare in una città diversa degli Stati Uniti, rendendo ogni volta un po’ più complessa la sua promozione.
Per un attimo si è valutato di rigirare l’intero film con un altro attore, oppure di non farlo uscire affatto. Ma a quanto pare era già costato talmente tanti soldi che conveniva di più fare un ultimo sforzo e portarlo a termine. Dove sia andato quello sforzo non è ancora super chiaro, ma di sicuro non è andato negli effetti speciali, che vanno dal “sotto la media” a “platealmente inadeguato”. Ma ne parliamo dopo.
La trama prende spunto da Flashpoint, una saga che non ho letto ma che da quel che ho capito è l’unica cosa interessante mai successa a Flash. C’è lui che corre così forte da viaggiare nel tempo, cambia il passato e spalanca le porte alle infinite possibilità del multiverso. Il fatto che negli ultimi anni siano usciti circa 14 film sul multiverso, di cui quasi tutti di supereroi, non fa esattamente brillare The Flash per originalità e, anzi, lo costringe a paragoni da cui esce con le ossa rotte. Ma, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, siamo anche arrivati a un punto in cui c’è abbastanza familiarità col concetto che ci vuole veramente poco per convincere il pubblico che VALE TUTTO.
E così, dopo un’ora e mezza di commedia degli equivoci coi superpoteri, spiegazioni su come funziona il multiverso (non so se viene dai fumetti ma ho trovato la metafora con gli spaghetti fantastica) e Ezra Miller che interagisce con sé stesso in un evidente ma raccapricciante omaggio a Ritorno al futuro – Parte II, il terzo atto è un remake di Man of Steel, quando i kryptoniani cattivi guidati da Zod/CGI Michael Shannon cercano di distruggere la Terra, solo che a questo giro non c’è Superman a fermarli. Al suo posto, come immagino saprete, ci sono un’inedita Supergirl (Sasha Calle) e il Batman di Michael Keaton, a 30 anni dall’ultima volta che aveva interpretato Batman e a 9 dal film in cui faceva i conti col fatto di essere famoso per aver interpretato Batman. Lo sapete perché da un certo punto in poi il marketing di The Flash ha potuto parlare solo di questo, con nuovi poster e nuovi trailer in cui Ezra Miller era diventato il personaggio secondario del suo stesso film: un salto carpiato di comunicazione clamoroso, un’operazione di damage control mai vista prima con cui personaggi che dovevano comparire a sorpresa sono diventati l’unico motivo socialmente accettabile per andare al cinema.
Posso dire una cosa? Ci sono cascato con tutte le scarpe.
Keaton è fantastico, anche se non è il Batman di Tim Burton. Nel senso, non è che interpreti un altro personaggio: concettualmente dovrebbe essere proprio lui, “Batman ‘89“, solo che non c’entra niente. Sono passati troppi anni per Keaton e nella messinscena di Muschietti non c’è nulla che ricordi anche solo vagamente le atmosfere dei film di Burton. È un Batman — con lo stesso costume, gli stessi gadget e che dice le stesse battute… non è lo stesso matto, ma di matti qui mi sa che ne avevamo abbastanza.
Sasha Calle, esordiente con alle spalle un solo ruolo nella soap Febbre d’amore (!), è un buon casting ma fa decisamente poco per farsi un’idea sensata di lei e di Kara Zor-El/Supergirl. Il suo è un personaggio potenzialmente bello, sacrificato alle esigenze della trama. Esiste per pura shock value: vi aspettavate Superman? Ah-ah! E invece è una donna! Ispanica! Provate a lamentarvi di questo, fascisti di merda, mentre Ezra Miller sfascia vetrine e annuncia la fine del mondo!
Intanto, persino Ben Affleck fa la sua porca figura, in un ruolo striminzito (come appare striminzito lui, senza più la grottesca massa di muscoli che aveva messo su per i film precedenti) e di supporto, ma in cui, paradossalmente, riesce a dire di più su Bruce Wayne di quanto non succedesse nelle sei ore e mezza complessive di Batman v Superman e Justice League. È un bel modo, tutto sommato, di dire addio a un Batman che poteva essere e non è mai stato.
Ma la vera sorpresa è, non ironicamente, Ezra Miller. Non so quanto sia suggestione e quanto effettivamente “merito” suo, ma Miller è inquietante, fuori posto, instabile, costantemente a disagio: un diploma onorario alla Scuola Tommy Wiseau di Sembrare Un Alieno Che Cerca Di Sembrare Un Essere Umano. Se cercavate una persona che paresse venire da un altro universo, eccola. Se non la cercavate: bravi lo stesso, avete fatto una cosa giusta per sbaglio. Perché Ezra Miller rimane, nel bene e nel male, il cuore di questo film: un film, esattamente come Ezra Miller, sgraziato, scombinato, assolutamente schizofrenico, sopra le righe e sotto ogni standard della decenza.
L’inadeguatezza degli effetti visivi è un tema che ha già monopolizzato il dibattito sul film, tant’è che Muschietti è corso a metterci una pezza che è peggiore del buco dicendo “no raga ma guardate che era voluto”. (Ok..? State dicendo che avete fatto una roba brutta apposta? Volete un applauso?) Ora io sono solo uno spettatore senza alcuna vera conoscenza delle complessità di una megaproduzione cinematografica, ma, se dovessi tirare a indovinare, direi che nel bel mezzo della lavorazione la Warner ha staccato la spina dicendo chi c’è c’è e chi non c’è non c’è, questa roba va in sala così com’è perché non abbiamo intenzione di spenderci un centesimo di più.
La versione di Muschietti non regge anche perché il problema non è circoscritto alla CGI. L’intero film sa di non finito, a livello di fotografia, del montaggio, dei costumi o della storia stessa (cose che capitano quando la scrivono in 45). Per dire, durante la battaglia finale, nel corso della stessa sequenza, assistiamo a personaggi che si sacrificano eroicamente mentre Flash fa i pasticci perché non riesce a usare bene i suoi poteri. Sono due mood completamente diversi che esistono contemporaneamente. Io non ci credo che qualcuno l’ha visto e ha detto “sì, ha senso, teniamolo così che funziona”.
Ed è proprio questo che rende The Flash di gran lunga più interessante di qualsiasi film Marvel.
È un disastro, ma un disastro divertentissimo, dal quale non riesci a staccare gli occhi per un secondo. È un film di serie B che non sa di esserlo, che ha puntato altissimo pensando “tanto questa la aggiustiamo dopo” o “ci penseranno i ragazzi della post” non sapendo che era già quella la post! Un film che ha abbracciato sia la locura della serie tv sia quella dei fumetti e ne ha fatto tesoro senza guardarsi indietro. I primi 15 minuti, visivamente non bellissimi, sono un film della Justice League migliore di entrambi i film della Justice League. Ci sono un paio di camei che mi hanno fatto venire voglia di abbracciare Muschietti e dirgli GRAZIE e FINALMENTE e ogni volta che Keaton era in scena ho provato un amore infinito per lui e un’inspiegabile nostalgia per due film di cui non mi è mai importato niente. Ma soprattutto, The Flash è il film che chiude un universo cinematografico prima di un gigantesco reset e il messaggio con cui ci manda a casa è “è inutile continuare a resettare la timeline, accetta e fai pace con le imperfezioni e i fallimenti”. Secondo voi quanti là dentro se ne sono resi conto?
Ci siamo abituati a pensare che i fumetti di supereroi siano tutti Watchmen e Il cavaliere oscuro e, beh, sono anche quello, ma per la maggior parte sono roba dozzinale, non memorabile e spesso derivativa. Sono quelli che iniziano una storyline e poi la abbandonano perché è cambiato il team creativo da un mese all’altro o in cui un mucchio di personaggi muore senza tante cerimonie perché non c’erano soldi per portare avanti tutte le loro testate. In cui un disegnatore impiega un mese a fare una splash page e poi fa il resto della storia con gli omini stilizzati per rispettare le consegne. In cui riesci a distinguere nitidamente cosa lo sceneggiatore ha deciso di copiare dopo averlo visto la sera prima alla tele. Se ti piace bene, se non ti piace amen, tra una settimana ne esce un altro, e se tra un anno ti ricorderai qualcosa non sarà la precisione del tratto o il rigore della scrittura, ma quanto cazzo l’avevano sparata grossa in quella storia.
Di The Flash tutto si può dire tranne che non sia un fiero, probabilmente inconsapevole, rappresentante di quel mondo. Di sicuro la spara grossissima.
LaserDisc quote:
“Flash, ah-ahh / Saviour of the DC Extended Universe”
Freddie Mercury, cantante
Post Credit 1 – Sì lo so che questo non è tecnicamente l’ultimo film del DCEU, hanno ancora in canna Aquaman 2 con Jason “Joker” Momoa, previsto per Natale, che però è in tutto e per tutto un colpo di coda. Il finale di The Flash è abbastanza inequivocabile: lo Snyderverso è morto, lunga vita allo Schumacherverso.
Post Credit 2 – Il mio amico Fabio mi fa notare che uno dei sound designer di questo film è il terzo classificato del Premio Jimmy Bobo di luglio 2015 e poi, finalmente, campione indiscusso ai Jimmy Bobo di aprile 2016: Tobias Poppe.
A volte Quentin Tarantino butta giù dei pezzi clamorosi, e questa rece è uno di questi.
Miller io l’avevo visto solo in The perks of being a wallflower, dove si mangiava il film, e faceva il gay mezzo matto. Io ero convinto che nella realtà fosse gay, invece era solo matto.
È anche un po’ Gay, ma molto meno
È Bisessuale.
Ovviamente era Quantum Tarantino non Quentin.
<3 ringraziamo entrambi (quentin però deve smetterla di prendersi il merito della mia roba)
Aggiungerei un pensiero per il cattivo che arriva nell’ultimo quarto d’ora praticamente senza introduzione e perennemente con uno schermo in faccia per non mostrare l’età dell’attore
Questione annosa ma non peregrina, si puo’ distinguere il personaggio dall’attore che lo impersona? Difficile non pensare, di fronte alla finzione di un bel film di supereroi, alla reale corsa verso l’autodistruzione di Ezra Miller, al disvelamento dei suoi lati privati piu’ abietti, al dubbio se siano emersi a seguito dell’accumulo di denaro oppure fossero pregressi, rimasti nell’ombra fino all’innesco dato dalla fama conquistata.
Forse entrambi i fattori, con quel senso di impunita’ derivante dai milioni di dollari guadagnati ad aggravare la situazione, reato dopo reato, piantando cosi’ l’ultimo chiodo sulla bara dell’affresco cinematografico concepito da Zack Snyder.
Visione autoriale, checché ne dicano i detrattori, epica fantasiosa ma pregna di una gravitas dolente, vera alternativa alle battute fuori luogo della Marvel e che avrebbe meritato una degna conclusione, non un reboot precoce.
Tra un Michael Keaton che ricorda ai colleghi ragazzini come si recita e si mangia il film ogni volta che entra in scena, un
[LINEA DELLO SPOILER INSERITA DALLA REDAZIONE, MANNAGGIA LA MALEDIZIONE, BEVETE IL CAFFÉ PRIMA DI COMMENTARE]
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Nicolas Cage che interpreta l’opinione che ha di se stesso ed una riproduzione 3d del compianto Christopher Reeve piu’ plasticosa di altre resurrezioni viste in Star Wars qualche anno fa, rimane una trama palesemente tagliata circa l’omicidio della madre del protagonista e soprattutto il rimpianto di quello che lo Snyderverse avrebbe potuto ancora essere e non sara’ mai piu’.
[SPOILER]
Cage era talmente gommoso che non sono manco certo fosse lui o una sua riproduzione buffa in CGI.
@Lorenzo Alpacas
” […] Ezra Miller, al disvelamento dei suoi lati privati piu’ abietti, al dubbio se siano emersi a seguito dell’accumulo di denaro oppure fossero pregressi, rimasti nell’ombra fino all’innesco dato dalla fama conquistata.”
Se vuoi scoprire il reale valore di un uomo hai due opzioni: in un breve lasso di tempo rendilo povero come la merda o rendilo ricco da far schifo.
Oh ma ancora con Snyderverso? Cioè io capisco che ci possano anche essere fan dei film DC di Snyder, però che cavolo: su tre film non ce n’era uno, non dico bello, ma passabile. Non erano passabili ne sotto il profilo di fedeltà al materiale originale, ne come film in sé (pieni di buchi, trame scritte su un fazzoletto, attori che a parte alcune eccezioni, erano proprio scarsi e via discorrendo). A questo punto, mi viene il sospetto che ci sia ancora molta gente che li venera (nonostante sia comprovato che Snyder abbia trollato tutti alla grande, tra bot comprati all’estero e #restorejusticeleague) solo ed esclusivamente perché non erano Marvel; ma mi sembra un po’ pochino per assurgere Snyder a DIO DEI CINECOMIC (no davvero, ma manco per sbaglio)
Praticamente Snyder sta al DC Universe come Yates sta al Potterverse: nessuno sa come sono finiti a dirigerli ma fanno tutti abbastanza schifo. Solo che Snyder ha fatto più rumore di tutti, aizzando i fanZ contro la produzione mentre Yates ha avuto il buongusto di acchiappare i soldi e stare zitto
Snyder “autore” di una valangata di film demmerda … forse in questo modo ha un senso…poi ormai anche con la massima onestà e apertura mentale possibile…se la storia è presa da fumetti e riadattata comunque sempre col culo, se gli attori son quelli che sono e devono “recitare” pigiamati e sempre su schermo verde, se gli effetti speciali cominciano ad essere sempre al risparmio, se la regia è sempre quella che è, la sceneggiatura idem…si può parlare di cinema? perchè dovrei pagare io? mi pagassero loro per andare al cinema a gonfiare le presenze…oppure visto che film da cestone si tratta… escano direttamente in streaming e buonanotte al secchio. La Snyder Cut…quando ho visto su sky che c’era anche in bianco e nero ho riso fortissimo…l’originale era in blu e bordoux/giallopiscio..almeno una colorazione buffa, inguardabile ma buffa.
@Anonymous to differ
>Se vuoi scoprire il reale valore di un uomo hai due opzioni: in un breve lasso di tempo rendilo povero come la merda o rendilo ricco da far schifo.>
In sintesi “Una Poltrona per due”.
come si rende un uomo ricco da fare schifo? chiedo per un amico
chiedo per un amico?
Battuta nuovissima e mai abusata.
LOL
Tranquilli, con tutti i film, cameo, scene rigirate, rifatte, rinterpretate, buttate, fatte per ridere rimasti ad ammuffire nei magazzini Discovery/Warner, se vuole e con un buon crowdfunding, Snyder può fare una mezza dozzina di Snyder cut di film DC ancora non usciti. Pure in bianco e nero.
Regola del Blockbuster #43: durante i titoli di testa, butta giù uno shottino (wodka/gin/rum/tequila) ogni volta che appare un “produced by”: questo ti adatterà automaticamente alla coerenza/consistenza/sensatezza di quanto stai per vedere.
Non è male questa, potrebbe essere il motivo per cui tutti i blockbuster già da qualche anno ormai mettono i credits solo alla fine…
vero, vero. La regola andrebbe aggiornata, magari prevedendo una sessione pre-visione su IMDb (ma poi si rischia di non arrivare al film vero e proprio)
… dannati studios!
È anche un po’ gay, ma molto meno
Oddio è finito qua senza contesto una risposta al commento #1. Bellissimo. Mi sembra anche molto coerente con la storia del film e la sua produzione
Miller si è definito binario. Incidentalmente quello che mi fa ridere è che in inglese bisogna rivolgersi a lui con They\Them. Sarà per questo che ha interpretato due Flash.
miller si definisce “queer con una netta preferenza per le donne” e “non binario” (sessualità e identità di genere sono due cose diverse) cioè che non si riconsoce né come un uomo né come una donna. usa i pronomi “they/them” e, giuro su dio ho scoperto che esiste solo mentre preparavo questo articolo, “zir”. con tutto il rispetto, a me pare un po’ una paraculata per dire “sono etero ma mi metto lo smalto”. in più da quando ha fatto coming out come non-binary, quando gli sbirri lo arrestano può accusarli di hate crime perché non hanno usato i pronomi giusti mentre gli leggevano i diritti (questa è obiettivamente geniale)
Quantum, ma davvero quante ne sai?
Devo ammettere che con tutta la buona volontà diventa difficile avventurarsi in questo genere di cose. Io ero già in crisi quando hanno cominciato a togliere l’ultima vocale dalle parole o ad utilizzare la schwa.
Incidentalmente, non mi ricordo però chi, qualcuno in un post precedente ha tirato fuori Babyloon Bee che non conoscevo, e lì ho trovato questo scheck:
https://www.youtube.com/watch?v=dEaRnAR0dlw
Inutile poi aggiungere che YouTube si è convinto che fossi un simpatizzante di destra ed ha continuato a suggerirmi filmati dell’ Alt Right.
Ho dovuto purtroppo anche io distruggere il computer.
@”Ci siamo abituati a pensare che i fumetti di supereroi siano tutti Watchmen e Il cavaliere oscuro e, beh, sono anche quello, ma la cruda realtà è che, per la maggior parte, sono roba dozzinale, non memorabile e spesso derivativa. Sono quelli che iniziano una storyline e poi la abbandonano perché è cambiato il team creativo da un mese all’altro o in cui un mucchio di personaggi muore senza tante cerimonie perché non c’erano soldi per portare avanti tutte le loro testate. In cui un disegnatore impiega un mese a fare una splash page e poi fa il resto della storia con gli omini stilizzati per rispettare le consegne”
C’è stato un periodo piuttosto lungo in cui non era affatto così, e l’85 per cento della roba pubblicata da Marvel e Dc era eccezionale: un crescendo senza precedenti che ha avuto il suo apice con L’Era di Apocalisse nelle testate degli X-Men. Poi è accaduto qualcosa (di orribile) e tutto è andato a puttane. Io c’ero.
Un tanto per opportuna conoscenza.
Ma c’ero anch’io e ti garantisco che pure dentro l’era di apocalisse, che oggi ricordiamo come l’apice del fumetto di quel periodo, c’era roba spaziale e roba mediocre
Di mediocre credo ci fosse solo X-Man…
Il periodo di cui parla il dottor Savage è grossomodo il decennio 1985-1995, da Watchmen ad Apocalisse. Il fatto è che in parallelo a tanti capolavori del fumetto USA ci sono state la saga della morte di Superman e la prima Image con millemila cover variant spennagrulli. Sono gli anni della speculazione senza senso, la qualità del prodotto va a puttane e infatti poco dopo tutta la baracca rischia di chiudere. Si riprenderanno un decennio dopo, ma è già il 2006 e i film stanno per mangiarsi i comics…
Sai cosa è successo?
Che i comics son diventati famosi, ci siam trovati mille e mila stronzi che si son venduti come esperti di supereroi solo perchè han visto Avengers e invece che lasciar gli autori a lavorare gli han detto “su twitter va di moda l’anans, il tuo personaggio deve parlare di ananas” ecco cosa è successo
Oddio su Keaton non sono molto d’accordo, mi pareva con la stessa voglia di essere lì di Shannon.
Per il resto sì, un gran casino di gente pazzissima a cui assisti con piacere (il cameo finale a suon di faccette buffe mi ha fatto ululare)
Io personalmente l’ho trovato migliore di Spiderman No Way Home sotto alcuni aspetti, al di là dell’evidente inferiorità a livello tecnico. Innanzitutto Flash decide di sfanculare il multiverso per salvare la vita a sua madre e non per far ammettere i suoi amici al college (quindi ha una motivazione più nobile). Poi perché alla fine il vero nemico della storia è lui stesso (cosa che poi trova anche riscontro nella realtà) piuttosto che i vecchi nemici dei vecchi film ridotti a macchiette di se stessi con zero background dove la soluzione è curarli con antidoti fatti 5 minuti prima in laboratorio.
Curioso che il buon Michael torni ad interpretare Batman dopo 30 e rotti anni. Ancora più curioso che tornerà ad interpretare Beetlejuice dopo 35 anni. Mi sa che ci stanno fregando alla grande con la nostalgia.
Aggiornandolo un po’ potremmo dire che la nostalgia è l’estremo rifugio delle canaglie di Hollywood. Maledetti!
NOOOOO!! Assolutamente!
Ma come ti viene in mente? Ti stai sbagliando alla grande!
Non esistono queste mode nel cinema di oggi. :)
ormai li aspetto con la stessa trepidazione che si prova per l’afa, le zanzare tigre e gli youtuber … sai che arriveranno e sarà una merda
Gran pezzo! Molto interessante anche questa cosa che avrebbe dovuto essere più o meno il primo film sul concetto di multiverso (ed aprire la strada agli altri) ed invece arriva praticamente ultimo e sconta anche il senso di già visto ! Pare aver floppato nel primo weekend in USA, o sbaglio?
non è andato benissimo, vero, ma nessun film DC è mai andato benissimo nel primo weekend quindi per ora sta nella media
Allora, questo pezzo di Quantum Tarantino è veramente clamoroso.
Ho visionato il film venerdì ed è esattamente come descritto nell’articolo: pazzo,folle, brutto ,ma così brutto che fa il giro e diventa divertente.Bello no.Divertente si.
Alla fine la cosa più interessante sono i camei e i ruoli di contorno (artificiali e non) .Della CGI inutile parlarne.Una roba immonda.
Cmq quando compare Keaton ci siamo illuminati in pochi al cinema : mi sa che questi Batman lo conoscano da Nolan in poi.
E un sorriso me lo ha strappato quel momento di quel Superman lì…non Cage.
“Ci siamo abituati a pensare che i fumetti di supereroi siano tutti Watchmen e Il cavaliere oscuro e, beh, sono anche quello, ma la cruda realtà è che, per la maggior parte, sono roba dozzinale, non memorabile e spesso derivativa”
GRAZIE!!!
Tutte le volte che provi a parlare con un fan dei pigiami, che si è seguito le 270 timeline e derivazioni di ogni catzo di mutandone parlando sempre solo e comunque di CAPOLAVORI! quando si parla di ragazzinate imbarazzanti nel 99% dei casi. Visto che si parla sempre di ciò che dovrebbe essere profondo o di spessore per un pubblico di ragazzini statunitensi, quindi clamorosamente sotto la media del protozoo….
Cioè, fatemi capire bene, Il DC Extended Universe finisce qui e mo’ comincia il DC Universe, senza la parola “Extended”? Proprio una resa incondizionata. Comunque potranno anche migliorare questi film, io non ho più voglia di supereroi.
Lui si chiama Ezra come Ezra Pound. Fa un personaggio che come simbolo ha un fulmine come quello delle SS, e sul casco ne ha due proprio come le SS. DCEU è un anagramma di Duce. Se non è fascinema questo!
ma tu non hai idea, ogni volta che scrivevo “DCEU” e il correttore mi suggeriva “DUCE”. ma poi così, proprio a caratteri cubitali… deve aver pensato che fossi uno di quegli entusiasti che vanno a predappio E IN PIù un anafabeta perché non lo riuscivo neanche a scrivere giusto! che imbarazzo, no? morale della storia ho dovuto buttare il computer
Ora ce l’ avrà qualche nostalgico esposto in salotto. Ma tu hai fatto bene.
>> “E IN PIÙ”
??
Tanto di cappello per la recensione. Mi hai fatto venire voglia di andare a vedere tipo subito un film di cui non me ne fregava assolutamente nulla.
Tra l’altro leggendo il riassunto delle avventure extra-cinematografiche di Ezra Miller mi è venuto da pensare che lui sarà Flash sullo schermo, ma è Joker nella vita reale. Poi mi è venuto in mente che nei film di Bat-Pattinson hanno preso per fare Joker un attore che effettivamente assomiglia a Ezra. Sarà un caso? Probabilmente sì, ma mi fa ridere lo stesso
Credo che il villain di bar-Pattinson fosse l’enigmista, ma sì, Paul Dano ha una faccia simpazzissima.
La scena dei neonati.
anche tu senti odore di premio sylvester al miglior bambino?
Ma facile facile!
Il succo del discorso è che i film DC, pur coi loro enormi limiti (alla fine sempre di pigiami si tratta) lasciano comunque un minimo di libertà creativa. Stavo per scrivere “autorialità” ma è un parolone esagerato, però ci siamo capiti.
Non è un caso che sia identificato fino ad oggi con un regista (Snyder). Dopodiché la libertà non è certo sinonimo di bei film, quindi di ciofeche ne hanno fatte eccome.
Il problema è che mi sa che con Gunn questo cambierà e si uniformeranno alla Marvel/Disney, peraltro fuori tempo massimo, visto che il modello Marvel/Disney sta cominciando a mostrare le prime crepe
mah, libertà se ti chiami snyder. se ti chiami muschietti testa bassa e dirigi quello che c’è scritto e non rimpere il cazzo che ti abbiamo chiamato per quello. secondo me ciò che rende diversi (nel bene e nel male) i film dc è che non hanno ancora messo a punto un sistema super rigido e standardizzato di farli, ma come dici tu non tarderà ad arrivare
… per quanto, se il film è prodotto dalla tua sorellona maggiore, probabilmente un minimo di spazio di manovra ti rimane :)
Snyder e regista nella stessa frase non si possono proprio leggere.
Eccoci di nuovo qui a commentare un pacco targettizzato per millennial/genZ, ma non vi rompete i coglioni? No dico sul serio, visto che non c’è nulla di lontamente decente quando l’obiettivo è far pagare i millennial e i loro figlioletti non è meglio buttarsi sull’indie lasciando perdere il mainstream?
Il cinema non è più l’apice dell’intrattenimento a portata di ticket da molto tempo, ha proprio perso da questa funzione. Secondo me sotto sotto il vostro è solamente un esercizio di stile, utile per rinfrescare i neuroni e la mancanza di stimoli… ma sta diventando una bocciofila con il sior gino che sbomba il boccino per far colpo sulla carampana.
E la carampana sappiamo tutti chi sia…
con stima
GenZ
Come provocazione la tua funziona, come stimolo, almeno per me, un po’ meno, mi risulta un po’ troppo criptica. Sei sicuro di non starti facendo un viaggione da solo, immaginando che siamo tutti sullo stesso autobus? Cioé, mi sembra che tu stia rimuginando da un po’ su questi temi, ed ora dia per scontato che anche gli altri siano giunti dalle parti delle convinzioni che stai maturando in materia, mentre magari non ci siamo neanche posti il problema. Vuoi approfondire?
Quella della carampana non l’ho capita proprio.
a prescindere dalla parte sopra…anche io non ho colto la carampana…però a sto punto vorrei capirla
Cioè tu il resto del discorso l’hai capito?
Criptico…
La butto lì, potrebbe essere una metafora sulla fava grossa.
Mi hanno cancellato il post, comunque sull’indie sono d’accordo… il resto non me lo ricordo
Si ora me lo ricordo, secondo te cosa dovrebbero fare i produttori per convincere i millennial/genz ad andare al cinema? Parlargli di valori e idee che non capirebbero mai?
Appunto, manco per il cazzo.
Qundi dentro con ricicloni, banalità, spiegoni per disattenti cronici e ricette che funzionano con il pilota automatico.
Onestamente a me sembra molto evidentemente un film tutto dedicato alla Generazione X, data la quantità di cameo passati. Della serie, non sappiamo più come attirarvi al cinema per vedere le nostre minchiate.
Comunque si conferma una caotica chiusura per una caotica saga cinematografica.
E in tutto questo caos viene evidenziato che il Batman di Burton conferma la sua dignità.
Non mi sembra una gran figura da parte della produzione.
Tanto che come ulteriore scena post credit ci sarebbero volute le scuse ufficiali di Warner Bros per averci fatto perdere tempo tutti questi anni con tali prese in giro cominciate da Man of Steel.
No J.J Bad non è un film dedicato ai nostalgici gen x, a meno che non puntassero ai mentecatti comuni ad ogni generazione. Se c’è una cosa che contraddistingue le generazione pre Millennial è l’essersi formati cinematograficamente con prodotti più spinti sulla trama che sugli effetti speciali, questi ultimi disponibili per grandi produzioni ma sempre usati a favore della trama e mai come elemento principale. La differenza se vogliamo stringere molto è tutta qui, oggi non c’è sceneggiatura che tenga il confronto, non esiste narrativa perchè la merda ci circonda a quantità industriali, il banale ha preso il sopravvento su tutto e per chi ci è nato dentro è impossibile uscirne. Il cinema mainstream è semplicemente morto. Rimane l’indie e basta ha ragione gen z.
Premesso che la fine del mondo occidentale è raprpesentata benissimo dalla GenZ e successive per ovvie ragione, e tu ne fai parte (a vedere dal nick name), ma davvero vieni qui a lamentarti di questo film e non hai scritto un cazzo sotto la rece di dune? Hai visto il protagonista sifilitico Emo che dimostra 7 anni rende il tutto grottesco?Ecco… è un tuo coetaneo. Film di merda come questo, barbie, meg2 etc etc dovrebbero rappresentarti al massimo e invece ci consigli di buttarci sull’indie? Lo stai scrivendo sul serio cazzo?
Di la verità, sei una IA con molto umorismo.
Perchè cancellate i post? Chi siete voiiiiii
Questo non lo guardo manco se mi pagano.
Minchia ragassi come mi sta sul casso Esra Midder
Visto ora, bella la parte comedy, pazza quella dal salto nel tempo in poi, ..lacrimuccia alla fine x il discorso madre.
Keaton non mi ha gasato, ezra bravo come immaginavo..
Nel complesso divertente e fracassone, ci sta dai raga, ANDARE al cinema è anche questo!
X jimmy bobo:
nei credits ho letto di un certo Carlo Scaduto
Top!
Credo che il villain di bar-Pattinson fosse l’enigmista, ma sì, Paul Dano ha una faccia simpazzissima.
Come sussurravo ieri al mio commercialista, Hegel non dice che il primato del tempo è il presente. Ah! No. Hegel dice che il primato del tempo è la totalità della presenza e della assenza. In parole spicce, il tempo è la totalità dell’assentarsi e del presentarsi. Da qui The Flash. Onestamente, io un po’ Ezra Miller lo capisco, le sue amare questioni giudiziarie. Ma a parte ciò è sicuramente un ottimo attore (We Need to Talk About Kevin te lo ricordi o solo ora facciamo i fighi?) così come The Flash è un film così schizoide da risultare gradevole al palato. E non parlo solo dei discutibili effetti speciali, anzi, proprio quegli effetti lo rendono ancora più insano. Io adoro le cose insane, difettose. The Flash è un film difettoso ma carico di buona volontà, pieno di bisogno di esserci. Per dire, The Northman di Robert Eggers per me è un film non riuscito ma che crede di essere figo. Pour moi. Il film di Muschietti invece sa di essere quello che si siede in fondo alla classe per fare casino ma in realtà dentro è la persona più sensibile, quella che pur senza aver studiato quando va alla lavagna riesce a prendere la sufficienza in base all’ingegno e al culo. Cazzo, The Flash è questo: il coglione che riesce a prendere un bel voto. Ora, evito tutto l’amarcord di quando nel 1989 sono andato al cinema a vedere il Batman di Burton e il mio averlo visto di merda perché all’epoca le file delle poltrone erano progettate a cazzo e quindi io bambino con uno davanti alto vedevo tutto a metà, tralascio. Tralascio i bei ricordi di quando davano in tv la serie The Flash, quella con John Wesley Shipp. Rompevo sufficientemente i cojones ai miei per pipparmi quella cosa. Tralascio che mò siamo carichi di supereroi, film di una qualità visiva che io da bambino mi sognavo. Beati voi giovani! Tralascio anche che i film Marvel e DC mi hanno stufato ma li guardo lo stesso perché sono uno psicopatico. Niente, The Flash mi ha divertito e un po’ sorprendentemente quasi commosso… E non solo perché adoro Maribel Verdú dai tempi di Y tu mamá también di Cuarón. L’idea di riscrivere gli aspetti dolorosi del passato fa sempre lacrimuccia, soprattutto quando si parla dei propri genitori. Ad ogni modo… Dicevo? ah sì, The Flash è un film bizzarro e Sasha Calle è una Supergirl fighissima e imperfetta (e quindi ancora più figa) ma soprattutto The Flash ha quella che credo sarà nella mia top 5 delle mie scene preferite dell’anno (se ci arrivo). I neonati, il baby shower è tra le cose viste recentemente che più mi ha fatto amare il mondo. Ho amato forte tutta quella stupidissima e meravigliosa sequenza di pannollini. ❤️
Come sempre adoro venir qua e vedere come i recensori si inamidano il buco del culo per cercare di dimostrare che loro ARTE e CULTURA e quindi ogni cosa che dicono vale di più.
Ovviamente bisogna esser ignoranti come la merda per dire “Flashpoint è la cosa più figa mai accaduta a Flash” e proseguendo CHE CAZZO PARLI DI UN FILM SU FLASH SE SEI IGNORANTE!?!?!?
Ma pazienza.
Allora, avendo letto tutto quello che riguarda Flash stavolta posso parlare.
No, non va bene come mi rappresentano Flash, non è così tonto o babbo, volevi un personaggio così mi facevi Impulso, non Barry Allen.
Si, tutto il resto è ottimo, non buono, ottimo.
Perchè si, il contrasto ci sta ed alla grande visto a cosa porta alla fine, ed è quella fine che ti fa dire che allora tutte le scene alla American Pie hanno un senso.
Perchè ti mostra bene il lato umano, ed intendo BENE, non prendendo Barry e facendolo giocare a Fortnite come quella merda di Thor che però “faridè” perchè ha un regista a cui leccare il culo.
Perchè la trama fila ed anche bene, ha tutto senso.
Perchè c’è una citazione che vale l’intero biglietto, non la capte?
Andate a vedere Fast and Furious o l’ennesima merdata di Stallone che rifiuta di avere quasi 70 anni, non rompete il cazzo a noi.
Perchè appunto fanculo twitter.
Perchè Ezra è molto ma molto bravo, il 90% delle robe su di lui son cazzate montate dai social anche se il restante 10 dimostra che il ragazzo non è molto apposto, ma resta molto molto bravo.
Infine perchè i fumetti sono divertenti ma seri e riescono a fare entrambi, e questo film ci riesce; ma che cazzo ne sapete voi che vi segate sull’MCU che è dal quinto film che ha smesso di parlar di supereroi.
I Fumetti sono questo e molto di più, ed hanno anche scene ridicole in una storia drammatica, ecco il loro bello.
Ad oggi tolti appunto Ironman, Capitan America, Avenger sino ad Ultron, Antman, Black Widow e qualche Spiderman (no, Raimi ne ha fatto solo uno buono, il primo, Raimi è uno dei più grossi miracolati del mondo) dalla Marvel e della DC tolti solo il primo Suicide Squad e la JL di Wheldon per il resto han solo provato a far il McDonald per gli spettatori.
E quindi vedete Flash e non ci capite una sega.
Il film è davvero bello ma l’attore Ezra Miller deve sparire per sempre dal mondo dello spettacolo e preferibilmente finire in prigione: è fortemente disturbato, molto pericoloso ed ha fatto delle cose gravissime, parlo dei fatti accertati che è possibile leggere su di lui anche su wikipedia. Una persona del genere non dovrebbe neanche stare in mezzo alla società, figuriamoci nel mondo dello spettacolo.
Il film si è rivelato un flop ma probabilmente anche a causa della cattiva fama dell’attore, se sai cosa ha fatto è difficile che vai a vedere un suo film.
Francamente ho trovato questo film di una pesantezza unica.
Andare a vedere un film destinato a resettare un universo cinematografico, strizzando l’occhio in più occasioni allo snyderverse, tanto difeso dai suoi amatori è una mossa sbagliata.
Forse James Gunn avrebbe dovuto aspettare, sparare le ultime cartucce, comunicando solo dopo il riavvio del progetto.
La CGI tanto chiaccherata è chiaramente una scelta stilistica-
La Warner che poco prima hai cestinato 90milioni di dollari con Batgirl, per un lavoro che manco manda in streaming, risparmia su un potenziale boom di incassi generato dal fanservice?
Non Credo proprio.
Ho trovato più fastidiosa la CGI usata per il resto dello snyderverse, dove tutto sembra un videogioco(a differenza di quella applicata dalla Disney/Marvel).
Lo Snyderverse funzionava e funziona ancora.
La mezza justice league introdotta all’inizio del film è stata una piacevole sorpresa.
Sicuramente il progetto di Snyder era interessante: Batman V Superman aveva molti aspetti filosofici e probabilmente andava seguita questa strada, come giusta alternativa alla Marvel.
PARENTESI SPOILERRRRRRRRRRRR
A mio avviso l’unico momento degno di nota è il sacrificio di Batkeaton, destinato a lottare fino alla fine contro un kriptoniano(lo scontro con gli esplosivi è inutile per lui…ma maledettamente figo per me).
FINE SPOILERRRRRRRRRRRRR
La warner risulta molto competitiva in ambito seriale.
Prodotti come “TiTans” e “Doom Patrol” sono eccellenti(soprattutto se paragonati alla concorrenza)la cancellazione è pure follia.
Immagino il prossimo superman pronunciare “I am Groot”
Ho un po’ mollato i film dei supers dopo la combo fatality/brut(t)ality di doc strange 2/eternals.
Mi sono un po’,ma giusto un po’,rincuorato dopo Waka Waka e Spider paraculatafanservice home.
Dunque ero al bivio.
L’eroe e’ uno dei miei preferiti e sempre avrei voluto che venisse fatto un film con i giusti effetti speciali che gli rendesse giustizia dopo
le serie tv ,ma la rappresentazione di cabarettista di quart’ordine che gli diedero nel JL mi ha fatto cadere le palle.
Soprattutto mi ha tremendamente deluso come hanno rappresentato la corsa che sembra più una pattinata in slow motion durante un corto circuito elettrico.Niente sforzo,niente climax,niente che trasmettesse velocità.Era meglio se gli facevano le gambe a mulinello tipo beep beep.
Dunque ti ringrazio per avermi tolto dal dubbio visto che la tua rece mi ha incuriosito ed ora devo assolutamente vedere se sono riusciti a fare peggio di quello che mi aspetto.
A giudicare dall’inizio del pezzo, The Flash era il nuovo Machiavelli.
E’ un polpettone insipido. Il target sono ovviamente i “Loffer” (generazione nata dal 1995-2015) che ascoltano musica di merda, sono disimpegnati anche da loro stessi e schiavi del connubbio stimolo/ricompensa. Questo film è solo per loro, non importa quanto sia aderente al passato basta inserire qualche richiamo verosimile. Sono vacche da mungere. Per gli stupidennial invece c’è barbie… come vedete ogni generazione ha il suo film di riferimento.
Raga davvero, ma come ha fatto a piacervi?
Ezra Coso è insopportabile e tutta la parte comedy è di un cringe mostruoso.
Già solo i primi dieci minuti mi hanno imbarazzato di brutto.
Ho visto il fil in aereo, quindi ho dovuto fare violenza a me stesso e non bestemmiare forte.
Però in aereo vedo solo film mediocri che non andrei mai a vedere a l cinema, anche perchè avevo gia letto questa recensione. Detto questo, mi pare che il film ha talmente poche idee che ha dovuto per forza parlare di superman e batman per non parlare di flash, di cui evidentemente non sapevano che dire.
Spiace perchè alla fine Ezra non è così terribile anche se decisamente sopra le righe sempre, ma tanto parliamo di Flash e ci può stare.
Per il resto potevano fare a meno di un sacco di cose e il film ci avrebbe sicuramente guadagnato.
Magari riprendendo il film o la serie che ne so, invece sto polpettone temporale rimane sullo stomaco come il polpettone quantistico di natale che fortunatamente non ho mai mangiato