L’altro giorno riguardavo Ricercati: ufficialmente morti, e mi venga un colpo se non è un gioiellino che meriterebbe di essere riscoperto. Un bel Walter Hill tardi ’80 con una collezione senza pari di ceffi da galera (Powers Boothe, Michael Ironside, Clancy Brown, William Forsythe, Rip Torn, Tom “Tiny” Lister), tutti a sfoggiare un meraviglioso accento texano. E a comandare le operazioni, Nick Nolte nel ruolo dello stampino da cui hanno creato il modello di riferimento di Maschio Americano.
Nick Nolte è sempre stato l’unico che nei suoi film trattava veramente male le sue donne. E non nel senso alla “baby il mio è un mestiere duro ma se solo si risolvessero i miei profondi tormenti interiori che tu non puoi capire ti giuro che mi trasformerei nell’uomo più romantico della Terra”, ma proprio alla “non sarebbero nemmeno male queste femmine, se solo spaccassero meno i maroni”. E puntualmente i fatti gli davano ragione.
E salta fuori che il Nick è coinvolto in un progettino interessante, diretto da tale Gavin O’Connor (Pride & Glory) che con un nome così non può che essere messicano.
Il film in questione si chiama Warrior, e in pratica Nick Nolte fa se stesso, un veterano del Vietnam la cui famiglia è stata sfasciata dal proprio alcolismo, che si riappacifica col figlio (Tom Hardy, di cui vi riparlerò fra una settimana quando andrò a vedere Bronson) e gli insegna a fare a botte affinché batta il fratello (Joel Edgerton, Smokin’ Aces) in un torneo di arti marziali.
Nick Nolte nuovo Miyagi = prima fila.
Dopodiché, visto che il trailer di Ricercati: ufficialmente morti è una F.I.G.A.T.A., ve lo piazzo comodo comodo qui sotto:
httpv://www.youtube.com/watch?v=Szuz3CDwCqE
Se non ricordo male, nel finale di Ricercati: ufficialmente morti, c’era pure un omaggio grosso come una casa al Mucchio Selvaggio di Peckimpah.
Devo ascoltare entro cena qualcuno che dica “se vuoi vedere dei topi devi andare a Hong Kong: topi da cinque libbre con il culo come quello di un cane”, o esplodo.
Nick Nolte nuovo Miyagi = prima fila