Sapete tutti com’è andata: un giorno arriva un certo Tony Jaa dalla Thailandia, gira un paio di nuovi indiscutibili classici del cinema di arti marziali, e dimostra che qualsiasi paese sottosviluppato – a patto che disponga di atleti che non disdegnino l’eventualità di morire sul set – può produrre film che incassano milioni in tutto il mondo. Segue prontamente il Cile e quel genio di Marko Zaror. Ora anche l’Indonesia ha detto “PURE IO”, e questo Merantau (ma il dvd inglese è intitolato Merantau Warrior) è il loro primo esperimento.
Vi avverto: l’ho guardato senza sottotitoli. L’ho fatto apposta. E no, non conosco mezza parola di Indonesiano. Ma sapete cosa? Consiglio di farlo anche voi. È bellissimo. Invece che quelle minchiate da soap opera amatoriale che si dicono normalmente nei film di arti marziali, potete immaginarvi quello che volete. Potete immaginarvi che l’eroe dica solo battute fighissime come Kurt Russell, che il pappone sia cool come Samuel L. Jackson, e che la patata non faccia che ripetere quanto le piace passare tutto il weekend a guardarsi la filmografia di Sho Kosugi. È come leggere un libro, ma al contrario. La fantasia al potere! Poi il cattivo parla inglese e tappa buchi che effettivamente anche se non li tappava era lo stesso.
Per cui ecco la storia come l’ho capita io: Yuda (Iko Uwais) lascia la famiglia e il paesino di campagna per andare in città a cercare un motivo per fare a pizze. Trova subito un monello che gli ruba il portafoglio (e che nella mia immaginazione parla come Chunk dei Goonies, l’unico minorenne simpatico che conosco): prontamente lo insegue per ribaltarlo di pigne, poi ha un ripensamento e si guarda in giro in cerca di un avversario più credibile. Coincidenza vuole che dietro l’angolo ci sia un pappone che sta schiaffeggiando la sua troietta: Yuda si frega le mani e parte a fare lo sbruffone, vincendo facile. Fra lui e la troietta scoppia quindi il più devastante degli amori bonjoviani (quelli in cui per lei faresti di tutto – piangere, mentire, rubare, morire – tranne che scopartela). Il problema è che così facendo Yuda non ha indispettito solo il simpatico pappone Jonny, ma anche un uomo d’affari occidentale cattivisssimo senza scrupoli (l’ottimo Mads Koudal) di quelli che se ordinano cinque zoccole e gliene porti solo quattro fa su un casino che non te l’immagini. Ma Yuda è molto contento, perché ora sa che farà a pizze regolarmente da qua alla fine del film. Siamo contenti anche noi.
Passando alle cose che vi interessa sapere: Iko Uwais è preparatissimo e più che adeguato. Fa cose meno disumane rispetto a Tony Jaa, in compenso ha un faccino che pare fatto apposta per le copertine del Cioè indonesiano. È un po’ il Vaporidis indonesiano. Tranne che non è antipatico, anzi, a partire dal fatto che picchia come un ossesso – spesso in discreti piani sequenza – e quando prende il ritmo non lo fermi più.
La regia e la sceneggiatura sono invece di… Gareth Evans. Lo so. Ho cercato informazioni, ma l’unica cosa riportata dalla sua scheda IMDb è “Statura: 1,93 m”. Giuro. Suona anche un po’ minacciosa messa così. Ma ecco, non saprei dirvi se è nato a Giacarta da genitori di Cardiff o cosa. Quello che posso dirvi però è innanzitutto che la versione originale del film dura ben 134 minuti, mentre quella che ho visto io, il taglio internazionale, si ferma a 107. Ma va sottolineato che nonostante ciò – fermo restando che le coreografie delle scene d’azione sono tutte di pregevole fattura – si nota decisamente maggior solidità narrativa rispetto ai film di Prachya Pinkaew (che finalmente dopo sei anni riesco a scrivere senza copiaincollare). E a un numero cospicuo di invenzioni mica male si aggiunge un ritmo più sciolto e coerente e una cura tecnica tutt’altro che povera. Si nota insomma la voglia di fare un film equilibrato e non la solita scusa per un po’ di circo, e il risultato è che non ti viene da fare fast-forward tra una scazzottata e l’altra come in The Protector. In particolare lo scontro finale riesce a coinvolgere e convincere non solo dal punto di vista atletico, ma anche delle emozioni dei personaggi. Quindi o Evans è bravo, o l’assenza di sottotitoli fa davvero miracoli. Provateci e sappiatemi dire.
Nel frattempo: benvenuta Indonesia, ti sei meritata il primo applauso.
DVD-quote suggerita:
“Il nuovo Tony Jaa, dall’Indonesia con furore!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
(non è esattamente così, ma ho pensato che a un addetto stampa potesse piacere – anzi, scommetto che a questo turno se esce in Italia me la copiano senza ammettere che è mia, state a vedere…)
Oi regaz io non mi offendo se non commenta nessuno, ci mancherebbe, pero’ poi non vi lamentate se ai Sylvester nessuno vota per Blood & Bone, eh? ;)
Lo sapevo che a fare due post consecutivi sulle tette vi mandavo in tilt…
Scusami Nanni, ma tutti questi nomi orientali in un solo articolo mi hanno mandato il cervello in stand by: adesso faccio così, me lo scarico e provo a immaginarmi le voci di Boldi e De Sica, umorismo de panza e mazzate magari funziona!
Ah si’? Guarda che ne ho scritto solo uno…
io non posso sempre commentare per primo, mi intristisco, però amore bonjoviano è una tag da riutilizzare.
L’amore bonjoviano e’ quanto di piu’ puro esista al mondo.
Allora sono i due post di tette, alla mia età certe cose possono essere pericolose…
io me lo scarico ora!!!! Grazie
Risposta esatta! (al secondo posto dopo “io me lo compro sulla fiducia”)
lasciategli prendere il volo con un buon passaparola e vedrete (cioè, vedremo io e nanni) che qui a londra merantau esce in sala…
(ehm, no, qui a Londra esce dritto in dvd il 26 aprile… ma chissa’, un paio di anteprime all’ICA potrebbero scapparci)
la versione da 137 minuti ammazza i conigli da quanto è lenta!!! l’ho visto dopo averlo scaricato…(sono forte con la conzecuzio) e c’è troppo dialogo…cavolo…non è mica karate kid!!!
inoltre non solo NON avevo i sub….ma l’ho proprio guardato e basta: ho tolto il sonoro…”pure art”
Vado OT di brutto ma devo scriverlo:
ho appena visto Blood and Bone e cazzo se mi ha esaltato: per intenderci, non è un capolavoro neppure un’opera di genio, ma sa essere efficace senza essere pretenzioso, anzi si permette di raccontare una storia come si deve senza sovvertire i canoni del genere arti marziali, ma aggiungedoci tocchi personali come lo scontro razziale o la figura di Bone di cui poco si dice ed è meglio così.
Le scene di combattimento sono spettacolari, pochi tagli di montaggio esaltano la fisicità di Michael Jay White (mai più commetterò la leggerezza di sottovalutarlo, e adesso mi recupero Black Dynamite). Il film pur evidentemente a basso budget non soffre assolutamente il ritmo lento della storia e l’atmosfera un pò di maniera, anche perchè la breve durata impongono alla storia di andare dritta allo scopo.
Finalmente un film di combattimento made in USA come si deve, grazie Nanni per averlo segnalato.
E allora finche’ ci siamo linkiamo l’apposita rece :)
http://www.i400calci.com/2009/11/blood-and-bone-ben-tornato-film-di-botte-made-in-usa/
@luca: e magari intanto ti stavi facendo un sudoku? ;)
e già che ci sono anche Undisputed 2, che si dice? Merita?
Il primo era bellino, un Walter Hill minore ma decisamente in forma.
Compralo secco. Fidati. Se non ti piace te lo ricompro io e lo regalo a mio cuginetto che ha quasi 8 anni e sarebbe ora che impari a conoscere Scott Adkins.
Undisputed 2 e Blood & Bone sono BELLISSIMI.
E DOVEVATE GUARDARLO PRIMA B&B E VOTARLO AI SYLVESTER!!!
Mannaggia, Gigi…
Per Merantau… 107 minuti e corrono che è un piacere, e appena atterra su play.com è mio. Se mi azzardo a dire che mi è piaciuto più di Ong Bak (nonostante non abbia idea di cosa si siano detti a parte il papponissimo) è grave?
Mi è piaciuta anche la fotografia, si vede che c’era Lorenzo e hanno mandato a casa Duccio.
@uwe: non e’ grave affatto. Come dicevo: Iko Uwais e’ preparatissimo e non ci sono cazzi, ma non e’ disumano come Tony e manca roba davvero clamorosa tipo un calcio volante con le gambe in fiamme o una scivolata sotto una macchina in corsa; a parte questo, come film in blocco Merantau e’ migliore di Ong Bak.
A Dicembre ho visto a breve distanza B&B, Undisputed 2 e Mirageman.
A un certo punto ero così esaltato che ho provato a fare il quadruplo calcio volante di Bone e mi sono fratturato il bacino.
Chi tocca l’indonesiano muore me lo recupero, ma mi va in coda dopo Black Dynamite, Yip Man e Story of Ricky (grande Nanni che me l’hai ricordato).
P.S. Io B&B l’ho votato in TUTTO, pure come miglior mostro. (Hammerman!!!)
P.P.S. Quando CAZZO esce Undisputed 3 ?!!!??
vado controcorrente
B&B non mi ha continto in toto.
A parte che MJW ha la mimica di un minipimer, che di per sé me ne fregherebbe anche il giusto, la cosa che più m’ha infastidito è la mancanza in un qualsiasi momento del film di un qualsiasi pericolo per lui. Insomma che sia quello col cazzo più duro di tutti non viene mai messo in dubbio dall’inizio alla fine. E pure il cattivone riccone lascia il tempo che trova.
Detto questo tira delle mazzate che un terzo basterebbe, MA.
Ma Undisputed 2 per me è più figo.
Vuoi mettere avere un Michalejaiwhite contro avere un Michaeljaiwhite E uno Scott Adkins in un unico colpo?
W Undisputed 2.
Capisco, ma messa cosi’ sembra che non hai mai visto un film con Steven Seagal ;)
ma finisce che muore!!!!
@Nanni: ora so che detto qui suona come se uno andasse al raduno del fuan a dire “Ragazzi, siccome è tanto che ci si conosce e ormai mi volete bene volevo dirvi che sono frocio, voto di pietro e ascolto la pausini. Ah, e per chi non se ne fosse accorto, sono pure negro”. Ed infatti lo dico qui, nei commenti di un post che sta sulla seconda pagina mentre tutti sono di là a parlare di robottoni, così passo inosservato, ma volevo togliermi questo peso.
Insomma: sì, è vero, non ho mai visto un film di Steven Seagal per intero.
Ecco, l’ho detto.
Mi vuoi bene lo stesso?
Hahahaha ti stimo tantissimo, non tutti hanno le palle di fare un outing di questo genere ;)
Ma si’, nessun problema, sappi giusto per la cronaca che Steven Seagal avra’ preso si’ e no due pugni in circa 38 film in carriera, e nessuno si e’ mai lamentato. A volte e’ rinfrescante rispetto a un Rocky o un Van Damme che ne prendono 185 senza reagire e poi vincono con gli ultimi 5/6 buffetti.
@Simo: diciamo anche che in certi occasioni ti puoi anche permettere di andare in flash forward (come i porno) e passare direttamente alla successiva scena di combattimento.
Film FANTASTICO!!
Ma perché tanto parlare di blood & bone quando.. Cristiddio, Merantau!!! Complice il budget povero e il divx da 700 mega, avrà pure una fotografia che fa rimpiangere Boxing Helena, ma… Cristiddio, sempre e comuque Gareth Evans!!! Non riesco a recuperare samurai monoqualchecosa, però posso rifarmi e chiedere a voi che ne sapete un sacco: ma berendal (o berendel, o il seguito di “Quel Capolavoro Di The Raid” quando stracippola esce? no, che io lo aspetto più del reboot di apocalypse now con King Buzzo a fare Kurtz, se me lo fate sapere io dormo sonni più tranquilli (a voi fotterà un cazzo, ma io ci provo lo stesso).
dimenticavo: l’amore bonjoviano è da baciare i piedi a chi l’ha partorito. Chi ha partorito l’espressione… Non volevo dire che vorrei baciare i piedi a bon jovi; no: sul serio. Dai! Piantatela di ridermi addosso! Eddài…
@cinepathia: le riprese di The Raid 2 sono appena finite – o forse ancora no, ma siamo agli ultimissimi giorni. Del resto non so ancora nulla.
E non ti disturbarare a chinarti, mi accontento di una stretta di mano.
Grazie, ora posso andare a dormire sereno, o quasi.
Che peccato vedere così tanti commenti off-topic per un film come Merantau!
Recuperato ieri sera, merita, anche se vederlo dopo The Raid ha un effetto straniante. Là dove The Raid ha il suo punto di forza nell’abbattere muri (e pavimenti) dal punto di vista della regia e delle scelte narrative, questo Merantau segue pari pari tutti i topos previsti, tanto che è immediato prevedere in ogni momento quale sarà la scena successiva. La tua dvd-quote non deve essere fraintesa (perchè le differenze con i film di Bruce Lee sono evidenti) ma sicuramente è azzeccata nel momento in cui ci rendiamo conto che è a quel tipo di storia che Gareth si sta rifacendo. E’ un po’ lo stesso limite che ho trovato in Man of Tai Chi (con cui secondo me siete stati un po’ troppo duri, ma al limite ne riparlerò in quella sede): sono entrambi film che avrei adorato e messo sull’altarino sotto la tv, se non avessi mai visto prima altri film di arti marziali. In particolare di Marentau questi sono i “classici” che non mi sono piaciuti, perchè già visti mille volte (che ci può stare) e non rielaborati (difetto invece più grave) (SEGUONO SPOILER ENORMI!!! Anche su The raid):
– la morte di Mad Dog (portate pazienza se lo chiamo così) è un classico, ma per chi come me si è sorbito centinaia di episodi di Ken il guerriero è davvero sfiancante vedere l’ennesimo “cattivo” che torna sulla propria strada e salva il culo al “buono” in modo scenografico; ringraziamo The raid per la bellissima scena finale del fratello che sopravvive e soprattutto rimane “‘dov’è”;
– finale con i due americani stronzi (inspiegabilmente privi di armi da fuoco, vedi punto successivo) che attaccano insieme il nostro eroe; anche qui ringraziamo The raid per il coraggio di rovesciare il classico handicap previsto per l’eroe nel combattimento finale;
– le pistole che compaiono solo in una singola occasione, con effetto maccosa da non sottovalutare (anche qui, qualcuno potrà obiettare che anche in The raid nella seconda parte compaiono sospettosamente poche armi da fuoco, ma mi sembra che Gareth sia riuscito a rendere comunque la situazione molto più verosimile)
Detto questo, Merantau è uno di quei film che in un mondo migliore vedremmo più o meno una volta all’anno in prima serata su Italia1. Purtroppo non è “un mondo migliore”, anche se grazie a voi ci si sta lavorando (The raid! The raid in dvd e blu-ray!!!)
anche grazie ai regaz della redaz ho potuto vedere questo esordio con tutti i crismi…che dire veramente un (quasi) esordio con contro, già si intravedono tutti i punti di forza del nostro, da recuperare assolutamente!
Purtroppo questo film l’ho visto solo ora. Qualcuno sa qual’è il nome del ragazzo che combatte alla fine, cioè il boss finale?
Dici l’amico del cattivo.
Trattasi di Luc Buson, validissimo marzialista che ha studiato nientemeno che al Tempio di Shaolin, ma non ha avuto una enorme carriera (credo che non arrivi a dieci film).
Secondo la wiki inglese ora é un produttore.
Tra l’alto Luc Buson spaccherebbe ai Jimmy Bobo, se ancora ci fossero.