SIGLA:
httpv://www.youtube.com/watch?v=Mb3iPP-tHdA&feature=related
Il filosofo Slavoj Žižek , nel suo libro “In difesa delle cause perse” sostiene la tesi inedita secondo cui 300, film di Zack Snyder, nel suo mettere in scena la difesa delle Termopili ad opera del manipolo di Spartani, non sia un’apologia del militarismo fascista, ma, al contrario, la metafora cinematografica di un illuminismo razionalista molto più vicino, se possibile, agli ideali che poi saranno la base del socialismo. Vi risparmio i passaggi intermedi che portano alla definizione della tesi, rimandando alla lettura del capitolo in questione (In difesa delle cause perse, capitolo II pagg. 92 e ss.)
Alla luce di tutto ciò, come potremmo noi analizzare questo Dead Cert laddove la trama si sviluppa in questi termini: uno strip-club chiamato Paradise, perennemente inondato di luce azzurra, viene conquistato con l’inganno da un gangster romeno che cambia il nome in Inferno e installa ovunque luci rosso fuoco?
[Segue rivelazione che vuole che i romeni siano vampiri quindi si passa dal pulp alla zanna in una strenua battaglia per la (ri)conquista del “paradiso” perduto].
L’orrorifico avvento dei comunisti post Tito? La lotta per il predominio dell’entertaiment? Occidente contro Oriente? Dante incontra Tarantino? Sei sicura che Wim rientra domani e non ci becca?
FINE SIGLA
Orbene, per iniziare la disamina della pellicola in questione, a mio avviso è necessario richiamare le parole di Sun Tzu, il quale, in uno scritto del 500 a.C. rinvenuto di recente, chiosa con la sua consueta eleganza di stile: “Senza pilla e senza palle/ il remake ti esce molle”.
Glossa a margine: se ci sei rimasto sotto con “Dal tramonto all’alba” e vuoi ASSOLUTAMENTE rifarlo paro-paro, quello di cui hai bisogno sono due cose:
a) parecchio budget per spingerti là dove nessun Rodriguez è mai stato prima
b) parecchio coraggio per spingerti là dove nessun Rodriguez ha mai cliccato prima (70enni tedesche con Alano, ad esempio)
Averle entrambe è lusso, averne una sola è l’indispensabile.
Ecco, Dead Cert manca di tutto questo e forse anche di qualcosa di più.
Spiegozzo filosofico: uno strip club senza tette, dei vampiri con l’appeal dei dipendenti delle poste, canini corti, poco sangue e quasi tutto spalmazzato intorno alla bocca (vi ricordate 30 giorni di buio ? Ecco… solo che qua sembra che tutti quanti abbiamo subito una brusca frenata mentre si stavano ritoccando il rossetto), doppia comparsata pretestuosa di un test di gravidanza (“OMG sono incinta!”, “di un vampiro?”, “no, sono incinta e basta”, “e la due posti secchi che ho appena comprato accendendo la finanziaria?”. Terrore a salire), niente cazzotti coreografici, una squallida scena di cannibalismo che mio zio Ermanno quando mangia le costine mi fa più paura (con tutto quel grassetto che gli cola sulla bazza) e poi tutta la fotografia virata sul verde.
“Sul verde?”
“Si! CAZZO! RGB! Rosso per l’inferno, Blu per il paradiso e Verde su tutte le altre scene, siamo troppo avanti!”
“Fiko, passami quel Liuk che mi succhio il bastoncino”.
Ecco quindi questo è Dead Cert, un film che vorrebbe essere pulp, vorrebbe essere horror, vorrebbe fare paura e far salire la tensione, in realtà è solamente l’ennesima riprova del mio straordinario potere di beccarmi sempre e solo le peggiori cose che escono sul mercato.
DVD-QUOTE suggerita
“Io ne ho visti cinque minuti e poi mi sono addormentato, mi sono risvegliato per vedere gli ultimi 10 minuti e non mi sembravano male”
Nanni Cobretti, www.i400calci.com
“No, credimi, erano brutti anche quelli”
Bongiorno Miike, www.i400calci.com
Se ce ne fosse stato bisogno, Miike si conferma il numero 1. Cobretti puppagli la fava.
@ Stanley: È solo per i Procol Harum dì la verità.
Che e’, si scopre adesso che gli do’ i film brutti solo per gelosia? ;)
e un po’ perchè mi piace.
Son contento, un’altra pietra trash da aggiungere al mio Curriculum da Filmbruttaro XD
E un po’ perché partorisci grandissimi titoli, ammettilo :)
vorrei inoltrare richiesta di tag “the curse of miike” come per gli altri, credo che anche questa perla se lo meriti.
@Dolores: la sofferenza genera creatività.
@jo: aggiungeremo (la curse è stata delegata, questa volta, alla DVD-QUOTE)
@LSDriller: mah, io non aggiungerei se fossi in te.
Dottor Miike le faccio le mie complimentazioni a braccio teso !
Spero solo che là fuori ci siano mille altri film come questo, perché di Miike ce n’è uno solo.
@ Agostino: grazie a lei per la raffinata visione.
@Agostino: prego rilassi pure il braccio che di camerata qua c’è solo quella della redazione dove Nanni si diverte a riempirmi di dentifricio le cuffiette del lettore mp3.
Nulla sarà mai come l’Ora del Licantropo, tanto per citare i rivali.
@Magdalena: ma che c’entra l’Ora del Licantropo?
@Miike: Che questo farà pure schifo, ma a mettere in un frullatore Rodriguez e lo zio Ermanno qualcosina si sarà pure salvato.
Oddio non è matematico ma la speranza è sempre l’ultima a morire.
Poi la locandina fa schifo, ma io ho superato il trauma dei canini a scatto di True Blood, posso sopravvivere a tutto i ambito vampiresco. Ai cugini pelosi va peggio; è un mondo crudele.
@Magdalena: intendevo dire, che c’entra un film pulp in cui ci sono dei vampiri cannibali con un film sui Licantropi di una tranquilla cittadina?
E poi nel mio frullatore c’è sempre spazio, ringrazia che insieme allo zio Ermanno e Rodriguez non c’è finito anche Gus Van Sant (e solo perchè mi piace il retrogusto che lasciae il colore che da al frappè).