Joe Danteeeee!!!
Ebbene sì, anch’io urlo “Joe Dante”. Ci sono cascato. È vero. Però l’ultima volta che ho visto un film che coniugava horror e avventura per bambini che non necessariamente volevo uccidere era… beh, The Hole. E prima di quello, quel capolavoro mancato per un soffio che era Scuola di mostri. Poi The Hole era un film nostalgico ma stanco e vecchio dentro, questo esordio nel lungo del signor Jalmari Helander invece è bello fresco (e non solo perché è ambientato nella fottuta Lapponia).
Ovvio che se vuoi fare un horror sul vero Babbo Natale devi deviare dalla percezione diffusa e accettata in tutto il mondo dalla Coca Cola e andare alle origini vere e proprie. E le origini vere e proprie, spiega il film, vedono un Babbo Natale piuttosto minaccioso, incazzoso, con corna da caprone e più severo coi bambini cattivi di quanto immaginassimo. Tipo che li fa sparire e li porta in caverna con sé. È proprio goloso di bambini. Non è dato sapere cosa se ne fa esattamente dei bambini una volta che se li è portati in caverna con i fidi elfi, ma dovreste vedere che faccia fa appena ne annusa uno… gli si illuminano letteralmente gli occhi. Non so se è la metafora di qualcosa. Io comunque ci credo. Non mi sono informato per nulla, ma mi fido dell’autorità dei finlandesi in questo particolare settore visto che sono quelli che ci abitano più vicino di tutti. Non è nemmeno così difficile crederci: pensate ad esempio alla differenza tra il Dio che conosciamo oggi, quello infinitamente buono e misericordioso del Nuovo Testamento (anch’esso non a caso sponsorizzato Coca Cola) e quello con le palle di traverso del Vecchio Testamento, che – non so se l’avete letto – distrugge città, fa venire alluvioni, scatena il Kraken, brucia le ali di Prometeo, taglia i capelli a Sansone, chiede il cuore di Biancaneve e trasforma Smeagol in Gollum. C’è anche qualcos’altro, in questa storia di vecchi golosi di bambini, che mi riporta su argomenti che hanno in qualche modo a che fare con la religione, ma in questo momento mi sfugge.
Ma non divaghiamo: nonostante qualche inquietudine, Rare Exports è il classico film educativo con il marmocchio pieno di sogni che combatte la diffidenza degli adulti e, nel momento del bisogno, si fa ometto. Una bella storia ambientata in un paesaggio fuori dal mondo e dal tempo, una storia che si prende i suoi tempi per farci affezionare ai personaggi, i quali hanno nomi buffi (“Pietari”, “Juuso”, “Piiparinen”) che un eventuale remake americano non ci regalerà mai. E tutto sommato un degno backup a Una poltrona per due, Gremlins e Trappola di cristallo nella tradizionale rassegna cinema natalizia. Jalmari Helmander ufficialmente nella lista dei “sono curioso di vedere cosa combina dopo”.
Raffica di DVD-quote:
“Il perfetto film di Natale per tutta la famiglia!”
“Un film che parla di vecchi golosi di bambini!”
“Pietari! Juuso! Piiparinen!”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Son tornato tredicenne solo a leggerne, non vedo l’ora di spararmelo, magari in una serata Remembering Better Times assieme a Goonies, Piramide di Paura ed Explorers!
d’accordissimo su Scuola di Mostri.
the Hole mi è piaciuto tantissimo.
questo non vedo l’ora di vederlo.
evvai!
TOP
can’t wait.
(com’era al London Roundhouse poi? So che è un po’ Off-Topic, ma…)
A proposito di fottuta Coca Cola: il cappello che esce dalla cassa è rosso!
Il Santa originale era verde, è diventato rosso nell’immaginario collettivo per via delle pubblicità della Coca Cola.
Mi ci mettono le corna da caprone (pregio) e poi me lo vestono di rosso?
Mi viene da dire solo un MACCOSA.
Ad ogni modo mi fido di ZioNanni e lo metto in coda nei film da vedere davanti al caminetto
‘zpect
E infatti lo trovano nudo, il vestito e’ di Piiparinen.
(@uwe: come ha detto un mio amico, passare Halloween con Alice Cooper e’ come passare il 4 di luglio con George Washington)
Questo è il mio primo commento in assoluto e quindi CANI NEGRI .
visto l’anno scorso al Science + Fiction a Trieste (periodo Novembre).
se l’anno prossimo manderete un inviato (sarebbe cosa buona e giusta) troverete altre chicche simili in anteprima
@Robertz Vinx: prima era verde per via della pubblicita’ della menta Fabbri