La notizia è dell’altro ieri. Dell’ 8 marzo, data della festa delle donne. A Chula Vista (true story), c’è la Tantus. La Tantus è una ditta che produce sex toys in silicone medico. La particolarità del materiale è che inquina molto meno ed è anche più sicuro. Non so “sicuro” in che senso, c’è scritto così sui vari siti che ho visitato tentando di farmi una cultura sul silicone medico. Ah, c’è anche un’altra cosa che differenzia la Tantus dalle altre ditte di sex toys. Hanno inventato The Vamp. Era nell’aria, era destino che qualcuno prima o poi lo buttasse (involontario, giuro) sul mercato. The Vamp è il dildo di Twilight. Questo vuol dire che sparkles. Sbrilluccica. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità. Io pagherei tanti soldi per vedere come se la passa in questo momento l’uomo che durante una riunione alla Tantus se n’è uscito con questa straordinaria idea. “Signori, è arrivato il momento di accaparrarci una grossa fetta di mercato. Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di aggiungere dei brillantini ai nostri cazzi finti”. Come diceva qualcuno, “gente a cui vorremmo stringere la mano”. Se volete, qui trovate anche un video recensione del The Vamp. Questa notizia la utilizziamo per parlare un secondo del grado di creepiness di Twilight. Una delle cose più interessanti dei film di Twilight… Scusate. La cosa che mi ha fatto più ridere in assoluto (dopo la sequenza dello sparkling, che è assolutamente senza prezzo) dei tre film sui vampiri più loffi e babbi della storia della vampirezza, è quando Edward spiega a Bella che lui non dorme mai e che anzi, passa le sue nottate, a guardarla mentre dorme. Un vampiro di oltre 100 anni che si intrufola nottetempo nella camera da letto di una minorenne e la guarda dormire, nascosto nel buio. Esatto. Uno stalker in piena regola. E proprio mentre l’associazione “maniaci di celluloide” stava per premiare a Robertino nostro, ecco che arriva fortissimo The Resident. Prima però di arrivare al confronto, un po’ di storia. E un immagine del The Vamp.
Annti Jokinen è un finlandese di anni 42 che nel suo curriculum può vantare la regia dei video musicali di gente spessa come Anastacia, i Korn, i Nightwish, Shanya Twayn e pure Celine Dion. Ha diretto qualche documentario, ha fatto roba per la televisione finlandese. Pensate che tra poco lo vedremo pare anche su grande schermo. Oddio, è quasi troppo bello per essere vero. Antti Jokinen interpreterà la parte di un non meglio identificato “Finnish Air Force Man” nel prossimo film live action dedicato alle Winx. Che bomba. Straordinario. Proprio a lui è stata affidata la regia di questa pellicola, scritta a quattro mani con Robert Orr, già soggettista (non sceneggiatore) di Underworld: La Ribellione dei Lycans. Ma chi ha deciso che questi due soggetti erano pronti per scrivere e dirigere un film? Qualcuno alla Hammer Film Production. La gloriosa Hammer nell’ultimo periodo ha deciso di far tornare a sentire il proprio peso. In prima battuta grazie all’impegno speso insieme alla Overture Film e alla Relativity Media, per Let Me In, remake dello svedese Let The Right One In. Poi ha annunciato la produzione del remake di The Woman in Black, vecchio film per la televisione inglese datato 1989. Infine ha annunciato di aver comprato i diritti di Wake, una sceneggiatura di tale Chris Borrelli, e di aver già in mente di farlo dirigere al danese Kasper Barfoed. E c’è tutto: Finlandia, Svezia, Danimarca. Che non c’entra nulla, ma è un dato che mi piaceva sottolineare.
La Hammer, dicevamo, decide di produrre The Resident. Lo fa scrivere a Gianni e Pinotto e mette Gianni alla regia. Poi chiama gli attori. E punta decisamente in alto: Jeffrey Dean Morgan (uno che fa un botto di roba ma, che a parte Watchmen, forse faceva meglio a starsene a casa), Hilary Swank (la due volte premio Oscar interprete di The Next Karate Kid) e Christopher Lee (Proprio lui. Christopher Lee). Per cui uno vede un cast del genere, legge Hammer Film Production e comincia a sperare in qualcosa, non dico di bello, ma di gradevole. The Resident non è un bruttissimo film, ma sfortunatamente ha proprio quella fortissima aria da tv movie che ti viene voglia di stare a casa un pomeriggio, farti un tè, pulire casa e guardare distrattamente la televisione su cui passa The Resident. Vi basta la visione del trailer per capire tuttissimo del film e gli 87 minuti di pellicola non regalano una sorpresa una. La cosa più notevole è l’impegno speso per i titoli di testa e quei due o tre svolazzi che si permette Annti Jokinen, a cui ogni tanto piace mettere la macchina da presa storta e andarsene in giro tutto felice.
Ma veniamo al dato interessante: il grado di creepiness. Brevemente, la trama: la Swank cambia casa e il suo nuovo padrone è quel maniaco di Jeffrey Dean Morgan. Quest’ultimo inizialmente sembra uno scapolone tenerone che vive con il vecchio nonnone un po’ rincoglionitone (il povero Lee). In realtà si tratta del maniaco più maniaco del west. Una cosa senza precedenti storici. Inizialmente la Swank vede lo scapolone tenerone con la barbetta che smeriglia sapientemente i parquet di questa casa bellissima e decide che forse ne vuole. Tenta di limonarlo, ma lui si ritira. La sera dopo però, la nostra riesce ad ottenere ciò che vuole, ma sul più bello decide che è cosa buona e giusta fargliela giusto intravedere, che “esco da una storia di x anni con un tipo che ho beccato con un’altra”. Da quel momento Jeffrey Dean Morgan sbrocca alla grandissima. Ancora prima di questo fatto, va detto che, visto che la casa è piena di lavori in corso, lui FACILISSIMAMENTE s’è costruito una serie di cunicoli dietro i muri, grazie ai quali riesce a spiare la ragazza e anche a entrare in casa. Lei, per non sbagliare, appena entrata in casa si esibisce in questi grandi numeri: in mutandine e canottiera si siede a cavalcioni del mobile cucina per poi togliersi il reggiseno Flashdance style ed infine mangiare pasta da una padella. Si masturba nella vasca da bagno. Trottola seminuda per casa spalmandosi il corpo di crema. E Jeffrey Dean Morgan sempre lì dietro ai muri a spiare e a fare dei versi inquietanti.
Poi, come detto, accade il fattaccio. Lei fa la profumaia e lui la prende malissimo. Non capisce come mai la sera prima ancora un po’ si finiva a letto e invece adesso lei è tutta respingente e addirittura sembra voler riallacciare i rapporti col suo ex, colpevole di tradimento. Per cui decide che è arrivato il momento di battere Edward Cullen nella durissima gara “miglior maniaco di celluloide”. Entra in continuazione in casa della povera Swank senza che lei se ne accorga o mentre lei è al lavoro. Quando lei è fuori lui fa delle cose simpaticissime come masturbarsi piangendo nella stessa vasca dove lei s’è toccata la sera prima. Prende i di lei vestiti dall’armadio per poi accoccolarcisi nel letto. Si lava i denti con il suo spazzolino da denti. Giuro. Va addirittura meglio quando la Swank è in casa. Ovviamente la facciona del Jeffrey spunta dietro ad ogni angolo buio, ma il meglio lo regala in camera da letto. All’inizio si limita a passare la notte sotto il letto. Cioè, lei si mette a dormire e lui è sotto il materasso. Una notte però lei, girandosi, fa scivolare una mano fuori dal materasso. Lui vede la mano e va giù di testa: ci si strofina contro la fazza e poi decide di leccarle le dita. Questo passaggio va scattare qualcosa nella già labile mente del pover’uomo. Inutilissimo che vi dica che in una sequenza Christopher Lee ci spiega che suo nipote è così perché suo padre era anche lui un maniaco che ha sparato alla moglie. Ma a parte questo. A lui la storia del ciucciare le dita ha turbato un casino, per cui comincia a drogare i bicchieri di vino che la ragazza beve tutte le sere (cosa che fanno tutti quelli che hanno il parquet in casa), per poi approfittare di lei nel sonno. Eggià: lei va a a letto tutta drogata di valium e lui le pratica l’amore mentre lei è tra le braccia di Morfeo. Una roba da brividissimi.
Niente, poi succede ovviamente che l’ex di lei (Lee Pace, il Pierò Pelù di Possession, un sinonimo di megafail filmico) si mette in mezzo, lei si accorge dello sbrocco, lui crolla e passa alla violenza, scontro finale. Assolutamente nessun tipo di imprevisto in una trama che dopo 5 secondi di film possiamo tranquillamente immaginare. L’unico, perverso pregio, di The Resident è il grado di perversione di Jeffrey Dean Morgan che a un certo punto, bisogna ammettere, diventa veramente inquietante.
DVD-quote suggerita:
“Assoluto vincitore del premio “Mejo maniaco di celluloide”.”
Casanova Wong Kar Wai, i400calci.com
Tutto ciò è terribile.
Ma -rabbia- la Swank accetta qualsiasi cazzo di copione le propongano?
E a me adesso toccherà guardare questa orrendo spreco di celluloide, per vedere la Swank in mutande che si sgrilletta?
Un tempo le parole “Hammer” e “Christopher Lee” bastavano a convincermi a vedere il film in questione.
Da oggi non più…..
guarda, per capire che Hilary si stava tocchicciando
c’ho dovuto pensare un po’
nel senso che non è come Natalie nel letto con la mamma che la spia,
ma tutta ‘na cosa suggerita…
@lollo: dai su, la Swank… stima a pacchi per il talento, ma non e’ mica Amber Heard. Ho visto tre film con lei, in tutti e tre recitava nella parte di un uomo, e non mi sembra un caso…
(no aspetta, ho visto anche The Core)
@guarda, per capire che Hilary si stava tocchicciando
c’ho dovuto pensare un po’
in compenso dean che si tocca lo si percepisce benissimo ;)
cmq a me il sosia di bardem nn dispiace come attore, l’ho visto anche in the losers, nn c’è solo watchmen tra i suoi “filmoni”.
@puffo: anche a me Jeffrey Dean non dispiace
ma sarà mica un bel film The Losers, dai.
“Hilary Swank si masturba nella vasca da bagno” è il nome del mio gruppo. Facciamo cover speedmetal dei Lynard Skynard.
@Jo: mi hai fatto molto ridere.
@casanova: sarebbe da capire cosa intendi tu per bel film quando si parla questo genere fracassone che serve solo a intrattenere per un paio d’ore, se va bene e nulla più. nn lo considero certo un capolavoro del genere ma lo metto sullo stesso piano di un a-team o dei mercenari, del resto sti tre film, cast a parte sono talmente simili che si potrebbe confonderli… poi sai, sono cmq punti di vista.
@puffo: personalmente li metto sullo stesso piano, poi vado a gusti. I mercenari è una bomba, the losers è loffio. l’A-Team non l’ho visto.
“questo genere fracassone che serve solo a intrattenere per un paio d’ore”
è una di quelle frasi che fa piangere gesù.
scusate se son un attimo fuori tema ma ho una domanda:
la citata scena dello sparkling di twilight è quella di quando roby si mostra come vampiro brillante nei boschi?
grazie e chiedo ancora venia ma ciò dentro la curiosità
@puffo: un indizio per te:
http://www.i400calci.com/2010/05/the-losers-why-dont-we-kill-them/
Il ritorno dei Mommy Thriller.
Gesummio poi, confondere The Losers con i Mercenari e’ come confondere un graffito di Mr. Brainwash con Andy Warhol in carne e ossa… sorry puffo, non ce l’ho con te, ma ti e’ scappata una di quelle frasi che fanno piangere Nanni Cobretti :’-(
credo di si, che dice una roba tipo: “Non vedi che sono un mostro?” e la giù di brillantini e addominali scolpiti!
ma perché nei film, quando uno si masturba (come in mossa 2) lo fa con i pantaloni su? oltre che scomodo ci si insozza tutto! che poi sta allo stesso livello di quelli che quando fumano una canna la tengono rigorosamente con indice e pollice e ad ogni aspirata è come se avessero buttato giù il peggior whisky del peggior bar di caracas!
@Frank Manila: la sequenza di Twilight è coronato da lei che lo guarda carica di ormone e gli dice: “you’re beautiful… like diamond…” e poi probabilmente a casa ci dava di The Vamp.
Jeffrey Dean si masturba coi panatloni su per soffrire di più, perché lui vuole stare male e farsi disprezzare dallo spettatore.
con: credo di si, che dice una roba tipo: “Non vedi che sono un mostro?” e la giù di brillantini e addominali scolpiti!
rispondevo a Solero… tanto per precisare.
poi immagino che la sofferenza sarà doppia quando deve andare a smacchiare i pantaloni!
nessun problema nanni, se anche c’è l’avessi con me me ne farei una beata ragione. una cosa sola volevo precisare, nn ho mai detto che confondo i perdenti con i mercenari, solo che li considero sullo stesso livello, e ci metto pure l’a-team in mezzo. per me un film nn lo fa solo il cast, ci vuole altro, e i mercenari visto appena due giorni fa per la seconda volta, proprio nn riesco a farmelo piacere. tra l’altro mi hanno ammazzato jet li con una parte della minchia e una voce da minchione (parlo di doppiaggio ita) e in quel film il pezzo meglio è sempre il solito statham, che pure per fortuna è uno dei miei attori preferiti. ma dire per questo che mi piace no, gli preferisco mille volte il primo trasportatore, ma mille volte… se questo significa nn capirci un @azzo di cinema, vorrà dire che nn ci capisco un @azzo di cinema… ah poi la frase che fa piangere gesù, mi spiace perchè la considero alla stregua di chi parla dei videogiochi definendoli i “giochini”, si in effetti puo dare fastidio, ma alla fine quello sono :)
@puffo: continuo a non capire. certo che li consideriamo sulle stesso piano. fanno parte dello stesso genere cinematografico. poi uno è bello (o piace, vedi tu) e uno no.
e non capisco cosa vuoi dire con “genere fracassone che serve solo per intrattenere”. cosa ci dovrei fare altrimenti con i mercenari, the losers e vari? aprirmi nuovi orizzonti sul mondo?
e la roba dei videogiochi?
non capisco.
Ci sono attori (senza fare nomi ma soltanto cognomi, De Niro) a cui dovrebbe essere fatta firmare per legge una “obbligazione di rispetto” nei confronti dei fan. Mi sa che Hillary inizia e rientrare nella categoria.
la swank è un altra vittima dei mutui a tasso variabile e credevo che morgan avesse estinto il suo…poveraccio…
onore invece a christopher lee,quasi 90 anni e ancora in scena…
@puffo: nessuno ha tirato in ballo i Transporters, si stava parlando di The Expendables vs. The Losers. Ci puo’ stare che ti abbiano deluso i Mercenari, ma prova ad immaginarteli con Chris Evans al posto di Jason Statham e dimmi tu se non ti accorgi della differenza ;)
Ho provato ad immaginare ed ho pianto.
chiedo perdono sui ceci per la frase infelice, nn voglio certo defecare sul mio genere cinematografico preferito. volevo solo dire che pensando al puro intrattenimento io preferisco decine di altri film a questa regia di stallone, ma per carità, sono punti di vista e rispetto chi la pensa diversamente.
se ai mercenari togli il cast,rimane un direct to dvd…
se mia nonna (Nora Miao Cobretti) avesse le ruote…
Io invece vorrei tornare alla trascurata questione dei cazzi scintillanti: In realtà dovete sapere, cari amici gerbilli, che non si sono inventati niente: era già tutto presente in Skin Deep di Blake Edwards, dove si assiste ad un duello tra cazzi fosforescenti. Certo, Edwards non sarà Nolan, però nel mio vocabolario trovo il suo nome alla voce: Genio.
Poi arriva un omino del marketing ed ecco che attualizza l’invenzione di un genio come prodottino da sexy shop. Eh, già. Eh, sì.
@ Harry: skin Deep! ero di molto piccolo. mi spiegò tante cose.
Ma per esempio se io dicessi che the Losers, pur non raggiungendo le vette di epicness dei Mercenari, è girato molto meglio (vedi aereo vs moto), sarebbe una bestemmia? Che preferisco un bel campo lungo al ralenti piuttosto che quella maledettissima camera a mano affidata a Muhammad Alì nella sequenza degli scantinati?
Può un film in cui Statham mitraglia un porto a bordo di un biplano essere criticato? E’un discreto problema teologico, dovrebbe occuparsene un enciclica.
Quando vidi The Losers pensai ad un insuccesso garantito. Garantito dall’idea di fondo, fiacca, e dallo stile di regia, adeguato ma al tempo stesso per niente seducente. Come si possa paragonare a The EXP. non lo so, ma non credo sia impossibile: oggi, vedendo un passeggino che si muoveva lungo il marciapiede, non ho potuto fare a meno di concentrarmi sul culo che lo seguiva. Eppure le due cose erano totalmente slegate. Anche se il culo andava dove andava il passeggino. Ma non mi sarei mai immaginato di poterli confondere tra loro.
E il collo di Steve Austin, comunque, in The Losers non poteva esserci.
@Jon Chi? Me lo vedo Maledetto 16esimo che intitola l’enciclica “Urbi et (botte da) orbi” :-D
@Casanova: ti confesso che per un attimo ero tentato di sciogliere il gruppo dopo avere letto la recensione, per fondarne uno spinoff “Jeffrey Dean Morgan si masturba nella vasca da bagno dove prima si era titillata Hilary Swank”, ma a parte che odio cavalcare le ondate improvvise di notorietà, il mio grafico mi ha fatto desistere, sai che razza di manifesti ci tocca appendere in giro se abbiamo successo, e una major ci scrittura? E comunque virare verso JD Morgan ci avrebbe obbligato a passare al bluegrass, genere non molto apprezzato da queste parti.
@john who: dipende da cosa parliamo. Per me The Losers perde contro I Mercenari gia’ dalla colonna sonora: i drittissimi e onestissimi Thin Lizzy da una parte, l’84esimo uso ironico di Don’t Stop Believin’ dei Journey dall’altra. Questo dice tutto quello che c’e’ da dire sulla differenza tra le due operazioni. Poi uno dei due film ha un sopravanzo di carisma che ci campi 20 anni, l’altro non ti dura 6 minuti. Se invece il gioco a cui vuoi giocare e’ isolare qualche singolo dettaglio qua e la’ allora ok, quella specifica scelta tecnica la perde.
Nanni: dalle mie parti c’è una variante che dice “se lla mi’ nonna c’avea ‘ hoglioni ll’era i’mmi nonno”.
C’entra un cazzo con tutto il resto, ma è il mio detto preferito di ogni tempo di ogni luogo e mi piaceva ricordarlo.