Introduzione di Nanni Cobretti
Amici! Siccome di recente tra la #400tv con Ghostbusters e #LiamIsCalling siete stati delle macchine da guerra, ho deciso di mettere mano al portafoglio e vi ho comprato un redattore nuovo. Anzi, Shyamalan Twist: una redattrice! Ha già scritto per noi un paio di volte sotto pseudonimo per sfuggire a Van Helsing Fabrizio Corona problemi familiari, ma ora è tutto tornato alla tranquillità. Date un caloroso benvenuto a Belen Lugosi!
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PROLOGO I
Driiin.
– Casa Todorović, chi parla?
– Uè, zio Milan!
– Uhhh, Totò! Come stai, che racconti?
– Tuttapposto. Senti un po’ zio, c’ho per le mani sta tipetta…dice che fa l’attrice.
– Uhm…
– Aspetta, lo so che stai a pensà. Non in quei film là. Cose serie, con la trama…che, puoi fare qualcosa tu?
– Ma com’è questa?
– Èffiga, fidati. Alta, mora… sembra la Megan Fox di quando Megan Fox non sembrava la mamma di Megan Fox.
– Uhm…
– Guarda che è ‘na roba.
– Aspetta, va’. M’hanno giusto mandato la sceneggiatura di’ sto Nymph. Pare una cosetta dell’orrore…
– Si, ma dov’è ambientato? Può stare mezza nuda per tutto film? Sennò è inutile.
– Qua dice “…in un’isola misteriosa nel mezzo dell’Adriatico…”.
– Ma è perfetto! Oh zio, grazie mille.
– Aspè! Almeno dimmi come si chiama.
– Ah già: Natalie Burn.
Ok, mi sono presa un paio di licenze poetiche: il dialogo originale si è svolto in serbo e il giovane Totò ritiene che Megax Fox sia tuttora una bellissima donna. Per il resto, questo prologo ci spiega pane al pane e vivo al vino le motivazione che hanno portato Todorović ad aprire il portafoglio, piazzarsi davanti al combo e realizzare questa porcheria.
Ma facciamo un passo indietro.
PROLOGO II
Nanni Cobretti
< (…) e quindi da oggi fai ufficialmente parte de i400Calci.
Belen Lugosi
Porca merda Pofferbacco, ma è fantastico! >
Non ti deluderò, Boss! >
Nanni Cobretti
< Ok, ok, vedremo. Come prima rece, ti tocca Nymph. A.k.a. Mamula. A.k.a. Killer Mermeid.
< Insomma, ‘sta roba qua:
Belen Lugosi
Ma certo, tutto quello vuoi! Tu l’hai già visto? Com’è? >
Nanni Cobretti
Seen at 13.45
SVOLGIMENTO
Quello che sapevo prima di approcciare Nymph è che l’horror si divide in tanti sottogeneri. C’è il Gore, c’è il Ghost movie, c’è il Torture porn e così via.
Quello che non sapevo è che Nymph appartiere al sottogenere del Nonnismo. Una particolare categoria che può a grandi linee definirsi così: “Contenitore di porcherie la cui visione va imposta per ragioni gerarchiche ai neofiti de i400Calci, con conseguente sollazzo dei membri più anziani della redazione”.
Prima di approcciare Nymph, ero anche abbastanza fiduciosa nei confronti del Made in Serbia. Per capirci, ero tra quelli che di fronte a A Serbian Film hanno gridato “IL CINEMA HORROR È TESTÈ RINATO” (Ciao Luotto). Ecco, non lasciatevi ingannare dai cognomi impronunciabili del cast, perché dell’originalità che ci potremmo aspettare da un horror serbo Nymph non ha niente. Scimmiotta (male) i più banali slasher americani, lasciando un fastidioso retrogusto vorrei-ma-non-posso piuttosto che un sano conato di vomito.
Iniziamo dalla locandina. Cosa vediamo? Una ragazza che corre in acqua, per sfuggire a quella che possiamo tutti riconoscere come…hey, una sirena sanguinaria! La faccenda sembra intrigante. Abbiamo visto squali che ci volano addosso, pecore assassine, serpenti che viaggiano in classe turistica e gnomi armati di ascia. Ma le sirene assetate di sangue, no. Quelle finora mancavano all’appello.
Stiamo guardando una locandina e siamo presi benissimo. Perché STIAMO GUARDANDO UNA LOCANDINA, quindi…non penseremmo mai che l’esistenza della suddetta sirena rappresenti proprio il colpo di scena su cui è costruito l’intero film, vero?
Ingenuotti che non siamo altro.
Nei 90 minuti di Nymph non vedremo niente che la locandina non ci abbia già spoilerato: c’è un’isola, c’è una sirena cattiva, c’è una figa in bikini che tenta di sfuggire alla sirena cattiva. Peccato che nel film la sirena arrivi solo dopo un’ora. Cioè, 2/3 di film se ne vanno in inutili riempitivi, che nella mente degli sceneggiatori vorrebbero portare a un climax di tensione, ma nei fatti portano solo a un climax di “Avete la mia completa attenzione”.
Ma entriamo nei dettagli.
Due Turiste Polle sbarcano in Dalle-parti-della-Serbia per le vacanze, ospiti dell’ex di quella che somiglia a Megan Fox. Costui le accoglie presentando la nuova fidanzata. Ne derivano momenti di tensione. E fin qui, siamo nel pieno del chick flick. Nel frattempo, un uomo misterioso si aggira nei paraggi, arpionando a morte altri Turisti Polli. I nostri protagonisti, ignari, continuano la vacanza in un continuo scambio di battute passive aggressive. Fortunatamente dopo un po’ al quartetto, oggettivamente male assortito, si unisce un nuovo amico. Quindi ora abbiamo: nuovo amico che piace all’amica dell’ex fidanzata del padrone di casa che sta con una nuova ragazza. Ve l’avevo detto che 2/3 di film se ne vanno in inutili riempitivi. Comunque adesso arriva la svolta: il gruppetto decide di visitare Mamula, un’isola disabitata poco distante, dove sorge una vecchia prigione. Franco Nero, che senza alcun motivo apparente bivacca con aria misteriosa nei paraggi dei protagonisti, sconsiglia la visita: su quell’isola sono successe troppe cose brutte e il sangue attira sangue.
Ma niente, i ragazzi non leggono tra le righe e partono verso Mamula con la loro barchetta.
Oh, e praticamente qui inizia il film. Da adesso in poi sarei tenuta a tacere per evitare spoiler, ma visto che la locandina di Nymph vi ha già detto tutto, mi ritengo esonerata da queste delicatezze.
Sull’isola i ragazzi si imbattono nell’assassino con arpione e scatta il classico momento “Siamo in pericolo: DIVIDIAMOCI!”. Fuggendo fuggendo, i protagonisti scoprono che i cadaveri servono a sfamare una sirena che abita su Mamula e di cui l’assassino è innamorato. Alcuni sopravvivono alla scoperta, altri no.
A questo punto torna in scena Franco Nero, che invece di lasciarli tutti morire a suon di “Ve l’avevo detto di non venire qua”, come in effetti meriterebbero, riesce a portare in salvo i protagonisti che restano.
Sembra un happy ending ma attenzione: negli ultimi minuti ci attende un colpetto di scena che lascia aperta la porta a un sequel. Quindi, almeno per lo spettatore, la faccenda finisce malissimo.
DVD-quote:
“Un atto di nonnismo.”
Belen Lugosi, i400Calci.com
Benvenuta.
Ottimo biglietto da visita, benvenuta!
L’unica perplessità rimastami è: quindi la Curse è contagiosa?
Benvenuta Belen! Cmq non ci credo che Franco Nero abbia partecipato a ‘sta robaccia… ci stai facendo lo scherzone?
La locandina è una delle più brutte di sempre, ma devo ammettere che la foto della sirena mostro mi ha comprato…
Propongo un sequel in cui la sirena cattiva serba e il pesce-mostro americano di ieri si incontrano in mezzo al Pacifico, si innamorano e combinano un sacco di marachelle. Belen, lo giriamo io e te?
lo spoiler nel titolo di lone survivor rimane insuperabile. Benvenuta!
Benvenuta!
@Hellblazer: suvvia, Miike si è puppato orrori ben peggiori con la Curse… OoogaBooga su tutti…
Dunque i cinque stelle fecero l’inchiesta parlamentare sulle sirene dopo aver visto questo film ?
Ma è “Nonnismo” o “Nannismo”?
Alzo la mano e dico che ci servirebbe una vostra retrospettiva sul cinema balcanico post yugoslavo che e’ roba che se non conoscete siete delle persone peggiori.
Per semplificarla, quello che per i cinesi e’ il wuxia, per i balcani e’ la commedia nera, ma nero seppia.
Una paio di consigli.
Karaula
R
Effettivamente capisco la difficoltà nella scelta del titolo; sono tutti molto belli.
Franco Nero sick dog preferito. Dalla foto sembra che il cappellino sia un tutt’uno coi capelli tipo quello di Gullit dell”89. Leggendo però di sirene, turiste e bikini…
*Segue dal post prima per errore
Karaula (2006)
Skinning (2010)
Wounds (1998) – Titolo originale “Rane”
Balcancan- Produzione tra italia e Macedonia, na roba bellissima
Sivi Kamion, Crvene Boje – Il Camion Grigio di colore rosso
Mrtav Ladan
Lepa Sela Lepo Gore
The professional
Do koske
Parada – The parade
Hadersfild
Majke
C’e’ ne sono quanti volete, e quasi tutti a mio avviso calciabili a loro modo. Perche la serbia e’ calciabile.
A serbian film era na roba un po cosi’ che aveva il punto di forza nella roba finale, che ti colpiva di piu’ perche prima morivi di noia se hai mai guardato Miike o qualsiasi roba jappo Koreana.
“Ma le sirene assetate di sangue, no”
Ma come non c’era una una memorabile apparizione in Quella Casa nel Bosco?
@rash: era un sirenettO! un sirenettO!!!
(e comunque si vedeva per quattro secondi netti)
@Rash @Nanni Ma soprattutto: l’unicorno pulp rubava la scena a tutti, ammettiamolo.
@Cicciolina “Natural Born Killers” versione acquatica? I’m in.
@Bizy “La Serbia è calciabile” me la gioco come prossima DVD-quote.
Non c’è un dato essenziale: come siamo messi a tette e a squame sulle tette?
Non prendetemi per maschio medio ma se devo vedere un film come questo (rigorosamente in fast forward) devo conoscere i momenti precisi in cui ci saranno le tette.
Ad esempio immagino tanti fancazzuti avranno visto la maravigliosa quadrilogia Species. Ecco. Ogni maschio medio ha a casa una vhs in cui ci sono soltanto i fotogrammi delle tette di Natasha H. e amiche rettilo-aliene assortite. E’ importante.
Comunque siete certi che ‘sta Nymph non sia una ninfa anzichenò una sirena? Perché – ma ci vorrebbe quello bravo in Storia che scrive ogni tanto- secondo il mio libro di Mitologia a fumetti son due robe diverse.
@Maurizio Vista l’abbondanza di titoli, che vanno da “Killer Mermaid” a “Nymph”, direi che nemmeno gli sceneggiatori avevano le idee tanto chiare. Questa ipnotizza gli uomini emettendo strani versi, quindi personalmente la dichiaro Sirena.
Ma parlando di cose serie: qui sulle tette non hanno investito granché. Quando la sirena è di buon umore, sono 100% in pelle umana. Quando si incazza, sono 100% “effetto costume di carnevale rimediato all’ultimo”.
@Belen: benvenuta!
@Maurizio: mah. Chi lo sa. LA mitologia è vasta a proposito. Se per Ninfa intendi quelle alla greca, quelle che cercarono di papparsi Ulisse e compagnia non erano vere sirene ma ninfe marine, e per i greci un po’ tutto è lo stesso. La sirena però nella Grecia classica era tipo un uccello, o comunque indicava ibridi donna-animale vari, non solo ittici
Invece la sirena con la cosa come la conosciamo noi viene più dai miti nordici. E poi ovviament eil tutto si è mescolato.
E niente, chiudi qui l’angolo dell’archeologo.
“Invece la sirena con la cosa come la conosciamo noi”
ho troppa malizia.
@Maurizio come dice Poisoned Ivy, in Grecia erano principalmente ibridi donna-uccello. Omero non le descrive, comunque. La forma ibrido uomo-pesce è propria più dei tritoni, di sesso maschile, che non hanno caratteristiche di tipo demoniaco. Così come le ninfe. Se non ricordo male, le sirene vengono descritte per la prima volta come metà donne e metà pesce in qualche bestiario medievale e probabilmente si tratta di un equivoco dovuto alla loro stretto rapporto con l’acqua. Peraltro, anche la lamia presenta forma ibrida e anche lei è legata al mare al concetto di morte/seduzione. Comunque, tutti hanno le idee confuse sulle povere sirene da centinaia di anni, quindi sticazzi.
Per la cronaca, anche in Mesopotamia abbiamo un bel sirenetto, l’apkallu, ma è buono come il pane e non ammazza malamente nessuno.
Perdonatemi per questo improvviso attacco di tedio, mi sono fatta prendere.
Benvenuta e speriamo di leggerti ancora…
Riflessione sul film:
Non è che una “nota” senatrice grillina avrà una ulteriore scusa per gridare “Ve l’avevo detto che le sirene esistono davvero!! Ci hanno fatto anche un film i Serbi!!”
Con l’aggiunta di “Ma quei Serbi sono delle merde perchè hanno dato una visione negativa di queste creature!! Ecco perchè hanno scatenato una guerra anni fa!!”
@Banshee ma il lamia veniva citato anche in quella bomba termonucleare che era Drag me to hell, right? Non mi sembra però che la collegasse a qualcosa di marino… boh
Cmq che strippo ‘ste pseudo divinità/demoni/cose antiche alla lovecraft ci vorrebbe uno specialone pazzo dei vostri
@Dembo sì, era in Drag me to Hell, e anche se veniva citata un po’ a cazzo, l’ho molto amata. Comunque, dipende dalle tradizioni, in una di queste è considerata figlia di Poseidone e madre di Scilla (la tradizione sulla Lamia è abbastanza varia, principalmente divora i giovani e mi sono ritrovata a citarla parlando di fantasmi, lilitu e succubi).
comunque vorrei dire che la Burn non assomiglia alla Fox manco per un accidente e, detta come va detta, ha la gamba corta (vabbè, in questo assomiglia alla Fox…), è quadrata come un frigorifero ed in generale è piuttosto cozzarella.
insomma, avesse fatto un film sullo snowboard…
@Ugo Deduco che ci legga anche la tua fidanzata.
Ma Franco Nero, dopo aver avvertito i ragazzi della malvaggità dell’isola, non ha esclamato: “Tonno Insuperabile….160 grammi di bontà in olio d’oliva”?
E comunque, benvenuta a bordo Belen
Dato che si parla di Lamia butto lì questa http://m.youtube.com/watch?v=EtliUagnsa0 e chiudo il discorso.
Ciao Belen mi hai conquistato al primo fermo immagine.
@Biscott Adkins Marketing, ragazzo. Marketing.
Due Turiste Polle…per le vacanze, ospiti dell’ex…costui le accoglie presentando la nuova fidanzata…
bè mica scemo il tipo, eh…
…fortunatamente dopo un po’ al quartetto…si unisce un nuovo amico…quindi ora abbiamo: nuovo amico che piace all’amica dell’ex fidanzata del padrone di casa che sta con una nuova ragazza…
ok, qui ci ho letto il seguente subliminale messaggio:
“Orgy Party”
Ps. bè…conclusa la parte culturale insita nel sottotesto e nel sottoletto della tua rece….BENVENUTA!
un giro gratis per te sulle giostre, sul bruco, e nel tunnel degli innamorati.
Che tanto, solo per oggi, le Belen accompagnate non pagano…
ciaux!
A Serbian film era il tipico film sui porno fatto da chi i porno non li ha mai visti.
E il finale non lo risolleva di certo, direi che lo affossa.
Detto questo benvenuta :)
@skalda Ti dirò, secondo me quel film tende più alla metafora che al documentario. O almeno: questa interpretazione mi aiuta a dormire la notte :)
Grazie Nanni per avermi ricordato Zoolander!
Pur avendo commentato pochissime volte, nell’arco di due anni, mi associo con entusiasmo al benvenuto per la nuova redattrice Belen Lugosi (davvero sapida anche la bio). Un altro bel regalo di #LiamIsCalling, dopo la personale sensazione di averne ricevuto – muchas gracias – una formale accoglienza nello Stato libero di Valverde (o Val Verde che sia).
Da lì proveniva il generale Ramon Esperanza di «Die Harder», che aveva la stessa faccia del misterioso isolano in «Killer Mermaid»: ulteriore conferma che il nostro amato Franco Nero, quanto a cosmopolitismo di carriera, se la giochi soltanto con la buonanima di Yul Brynner.
Non conoscevo il film serbo, neppure come «Nymph» (titolo che si toglierà lo sfizio di precedere direttamente, nelle guide alfabetiche, l’ultimo Lars von Trier); lo guarderò di sicuro, non foss’altro che per rinnovare a posteriori il divertimento suscitato della recensione. Senza negare che quel suggestivo retroscena, da essa mostrato, mi indurrebbe alla benevolenza verso qualunque cine-pasticcio derivativo e velleitario. (E senza trascurare che il piacevole ricordo della sirena Madison – Daryl Hannah resta comunque a prova di “bomba”).
Sul medesimo genere, ma slasher puro e non monster-movie, la serie Tv «Harper’s Island» (di cui ogni episodio aveva per titolo una voce onomatopeica, inclusa “Splash”) mi aveva appassionato molto, tanto da consumarla a cottimo in meno di una settimana (estiva); però scontava la presenza di alcuni difetti fra i quali, non solo a mio avviso, c’era l’aspetto più comune che seducente della sua – pur brava – eroina protagonista.
E pensare che, colpevolmente, dal nome Natalie Burn e – cliccandoci sopra – dalla foto su Imdb, non avevo riconosciuto nell’attrice di «Nymph» la ragazza che affianca Mel Gibson in una scena dell’ultimo «Expendables» (visto, per adesso, una sola volta): “Conrad’s Wife”, addirittura. Per una final girl da horror-thriller direi che ciò rappresenti, insieme con tutto il resto, credenziali piuttosto appropriate:
– Ti sporcherai di sangue, in questa gita.
@Bela
Il mio punto è che la verosimiglianza aiuta sempre a non “uscire” dal film (non che mi interessino gli snuff, mi sono sempre tenuto lontano dai vari Guinea Pig), ma secondo me questi hanno fallito su tutta la linea.
E poi non sopporto il METAFORONE a prescindere.
I film “da festival” sono il peggio. :)
benvenuta belen. complimenti per questa rece: mi hai convinta a non vedere questo film. però devo proprio dirtelo: ti devi un pò esercitare sui tags. sono poco fantasiosi ce ne sono troppo pochi. (o poche…non lo so. vedi tu se tag è femminile)
@Marco Non l’avevo riconosciuta neanch’io. Anzi, diciamola tutta: probabilmente non l’ho proprio vista, perché durante “The Expendables 3” ho ronfato tanto da rischiare l’espulsione dalla sala.
E ora sono pronta al linciaggio.
@annaMagnanima Grazie per i complimenti e per il consiglio. #BLESSED #LOVEMYLIFE #CUTEKITTEN
Ciao Belen! Benvenuta! La scelta del nome è fantastica ;)
Ovviamente il film grazie a te, nel raro caso in cui mi capiti fra le mani, non lo vedrò.
Devo dire che però le recensioni di film del genere “nonnismo” (o nannismo) sono fra le più divertenti da leggere, quindi visto che – come ben saprai – qui su I 400 Calci è importante la preparazione sul cinema Action e Horror, ma anche una sana dose di umorismo, prendila come un ottimo allenamento!
Sei stata divertente perciò: buona la prima!
@Belen: tits or bla bla bla
Benvenuta, sperando che il Nanni non ti abbia ingaggiata per farti vedere solo film che non vuole vedere nessuno perché nel frattempo miike ha chiesto l’eutanasia…allora, condoglianze!
@Marco (valori.m60)
Valverde. sul mio passaporto è scritto Valverde.
@Ciak Norris
come ho sempre detto i porno e gli horror cominciano sempre allo stesso modo!
@ John 4° Di Milius
Grazie mille per l’attenzione e per la conferma: “Valverde” è la forma che anch’io, visivamente, tendo a preferire.
Ti dirò, John: con tutta l’adorazione per il primo «The Expendables», credo che ad un orecchio italiano – quanto meno al mio – Valverde abbia pure un suono più fascinoso di “Vilena”, il quale nome può richiamare per assonanza la Casa produttrice di un famoso scopettone sfrangiato.
Così come – ma questa è solo una curiosità – la fisionomia di David Zayas, il generale Garza, a me ricordò immediatamente quella di Rafa Benitez, all’epoca (e per breve tempo) nuovo tecnico dell’Inter post-Mourinho.
Complimenti Belen per essere riuscita a farti acquistare dal Cobretti. A giudicare da come scrivi penso che sarai una dei miei redattori de i400calci preferiti.
Benvenuta! Bella recensione. Unico appunto: La protagonista è gnocca, nessuno lo mette in dubbio, ma dire che sembra Megan Fox è come dire che una Punto somiglia a una Porsche..