Quest’estate nei cinema giapponesi è uscito Shin Gojira (titolo internazionale: Godzilla Resurgence), trentunesimo lungometraggio su Godzilla, risposta giapponese sull’onda del successo del Godzilla americano di Gareth Edwards. Diretto da Hideaki Anno, regista di anime (è l’autore di Evangelion) per la prima volta alle prese con un kolossal in live action, e dell’amico e veterano degli effetti speciali Shinji Iguchi, il film, preceduto da un battage pubblicitario ai limiti dello stalking, è stato un successo cla-mo-ro-so in Giappone e si appresta a vendere due o tre copie addirittura qui nel mondo occidentale (dove non è stato accolto altrettanto bene). La cosa non è passata inosservata e da gentiluomini calcistici quali siamo, che non badano al colore della pelle ma solo al colore del sangue, saremo lieti di offrire un parere critico sulla pellicola quanto prima. Nell’attesa che ciò avvenga, e badate che sarà un’attesa molto breve, speriamo di stuzzicarvi recuperando per voi un grande classico del nostro repertorio: la mostrologia.
Letture consigliate:
- La mostrologia del Godzilla americano del 98 di Roland Emmerich
- La mostrologia del Godzilla classico
- La recensione del primo Godzilla, quello del 1954
- La recensione del Godzilla americano del 2014 di Gareth Edwards
Non so se è il caso di dirlo, finora la mostrologia ha sempre coperto classiconi che tutti già conoscevamo e quindi non ci siamo mai posti il problema, ma: seguono spoilers.
Nome: “GODZILLA” è il nome in codice dato alla creatura dall’esercito americano, solo che i giapponesi non ce la fanno e lo pronunciano “Gojira” — ribaltando così l’origine classica del nome, che veniva coniato dai giapponesi (crasi di “gorilla” e “kujira”, cioè balena) e traslitterato male dagli americani.
Chi gliel’ha dato: Maki Goro, la quintessenza del Pazzo Che Predica Al Vento dei disaster movie, uno scienziato giapponese caduto in disgrazia, deriso e cacciato dal suo paese ma che non si è arreso e ha proseguito i suoi studi in America solo per poter dire “ah-ah, ve l’avevo detto e ora sono cazzi vostri!!!” perché nessuno cova rancore come un giapponese.
È colpa degli americani? Incredibilmente, no! Godzilla nasce come una non meglio specificata creatura marina che ha subito mutazioni dopo essersi trovata a stretto contatto con rifiuti radioattivi scaricati abusivamente nel mare giapponese. Quindi è colpa dei giapponesi.
Certo, i mereggani sono comunque descritti come dei gran furbetti opportunisti e in generale i soliti cazzo di cowboy che risolvono qualsiasi cosa lanciando bombe atomiche, ma in questo caso, per una volta, non hanno alcun ruolo nella nascita del mostro e, anzi, hanno il merito di aver dato retta per primi al Pazzo Che Predica Al Vento Maki Goro, le cui ricerche saranno determinanti per la salvezza del Giappone e del mondo intero.

Not guilty, your Honor!
Filmografia essenziale: solo questo, Shin Gojira. Nei suoi 62 anni di vita, Godzilla ha subito diversi reboot, ma tutti nascevano come seguito diretto del primo film del 54, che era dunque sempre parte del canone; Shin Gojira è invece il primo reboot giapponese che parte da zero, ri-raccontando la prima venuta di Godzilla in Giappone e ambientandola ai giorni nostri.
Comunque è già stato annunciato un film di animazione intitolato semplicemente Godzilla previsto per il 2017 la cui natura è incerta ma che potrebbe essere il sequel di questo.
Altezza: è il Godzilla alto più alto della storia dei Godzilla alti. Secondo il materiale informativo promozionale è alto 118,5 metri, cioè 10 in più di quello del film di Gareth Edwards, che deteneva fino a quel momento il record di kaiju alto più alto.
Fa giustamente notare il mio amico George Rohmer che, man mano che i grattacieli di Tokyo diventano più alti, deve per forza di cose crescermi in altezza pure Godzilla, altrimenti come cazzo fa a fare paura?
Specifiche tecniche: nei film di Godzilla c’è sempre una discreta quantità di screentime dedicata al disvelamento delle sue origini e della sua natura; nell’ultimo film la nascita di Godzilla è liquidata abbastanza in fretta e in maniera piuttosto vaga, ma tutto il tempo risparmiato in quell’area è abbondantemente reinvestito in interminabili dissertazioni e congetture sulla sua natura e il suo “funzionamento”. In pratica questo Godzilla è un reattore nucleare ambulante, una vera e propria fornace atomica su due zampe, cosa che richiama in maniera alquanto esplicita il suo design; il suo sangue funge da sistema di raffreddamento e quando questo non basta a mantenere stabile il suo “nucleo”, Godzilla o si immerge in acqua o va in stand-by. Non ha bisogno di cibarsi (“può vivere in eterno finché ci saranno acqua e aria”) e può riprodursi asessualmente, ma la bazza più grande di tutte è che lo vediamo evolvere istantaneamente per meglio adattarsi all’ambiente in cui si trova! Quando emerge dal mare è uno sgorbio assurdo, una specie di gigantesca lucertola-pesce con gli occhi a palla, zampe posteriori sviluppate e due moncherini anteriori che sembrano delle pinne, ma non appena la situazione lo richiede si alza in piedi, cresce in altezza e trasforma le pinne-moncherini in due adorabili braccine.

Modellino della prima forma

Modellino della seconda forma

Forma finale – Notate le adorabili braccine!
Vittime preferite: Come da tradizione, Godzilla non uccide per divertimento, uccide perché gli stai in mezzo al cazzo. Rade al suolo mezza Tokyo, ma senza cattiveria. Per lui non siamo che insetti.
Mossa preferita: posso tentarvi con una giffina?
Sì, avete visto bene, uno pensa che la naturale evoluzione del fiato atomico sia quando si mette a sparare laser pure dalla coda, no? E invece col cazzo, il nuovo Gojira alza ulteriormente la posta e quando è messo veramente alle strette erutta fasci di energia atomica da ogni “ferita” sulla propria schiena, assicurandosi di non lasciare in piedi niente che si trovi sotto, vicino e addirittura sopra di sé.
Omicidio migliore: come sopra, Godzilla non uccide consapevolmente, si limita ad avanzare e, nel caso, a contrattaccare; probabilmente non sa di togliere la vita ai propri avversari, semplicemente perché nemmeno li riconosce come avversari. Per tutto il film non c’è un solo momento di interazione diretta tra mostro ed esseri umani, le due specie non compaiono mai nella stessa inquadratura (a meno che Godzilla non sia molto, molto in lontananza, come parte del paesaggio al pari di una montagna che si scorge sullo sfondo), a ulteriore conferma della totale estraneità di Godzilla al nostro mondo, il suo essere “oltre”.
Come si sconfigge: non con un robot gigante, purtroppo. In generale, non si sconfigge: si impara a conviverci.

Purtroppo non succede.
Ricorda una figa? Allora, ammetto che è un po’ che non ne vedo una da vicino, ma così a memoria io me le ricordo molto, ma molto diverse.
Se fossi un biologo, lo accarezzeresti? Stranamente, non ne sento la necessità.
Ma è bellissima questa mostrologia!
Peccato che non vediamo nemmeno in questo film l’EVA01 s ontrarsi con gozy
bè bel design di merda, và che roba sembra che abbia la leshmaniosi
no forse si fa di krokodil
Articolo stupendo, tra l’altro mi ha stuzzicato la visione nonostante io non sia affatto un fan di mostri e cose così. Ci voleva una bella divagazione com è ai vecchi tempi in questo periodo di magra cinematografica!
ma poi cosa vuol dire che tutto il tempo ci sono interminabili dissertazioni e spiegoni sulla sua natura/funzionamento? bravi, bel fail: lasciamo tutto in mano alla didascalia e non al disvelamento per immagini, ammazziamo lo stupore per le novità su una bestia vecchia 70 anni
Al contrario, è una scelta ragionata e assolutamente funzionale al senso del film. Magari non ti piacerà, il disclaimer “occhio che si parla molto” è d’obbligo, ma se lo vedrai ti renderai contro che è perfettamente coerente.
Alla gif mi hai comprato, appena escono i subs me lo vedo prima di subito.
Non ho nemmeno dovuto finire tutto il titolo dell’articolo, già a Godz ho avuto un’erezione. Quando esce? Dove? Perchè così tardi?? E comunque Mostrologia rubrica top di sempre, datecene di più!!!
Film giapponese = distribuzione ad cazzum.
Sicuramente il fatto che abbia sfasciato i botteghini e che sia dell’autore di Evangelion aiuta, so di per certo che in Italia lo porterà la dynit (che sono, appunto, quelli che distribuiscono Evangelion) ma non saprei quando e con quali modalità, probabilmente home video + una proiezione una sola sera di mercoledì in quindici sale in tutta Italia. Per chi non vuole aspettare invece a breve uscirà l’edizione home video giapponese.
Dovrebbe arrivare nelle modalità indicate da quantum (in stile altri film jappi già portati al cinema che non siano di Miyazaki), il periodo d’uscita stimato dovrebbe essere questa primavera
speriamo in un’uscita preventiva in DVD all’estero.
Hideaki Anno + Godzilla? VENDUTO!
Pensavo che il buon Hideaki si fosse andato a nascondere dopo il terzo ridicolo capitolo del reboot di Evangelion.
Nascondere no, ma è noto che dopo la fine del terzo film di Eva fosse in trip superdepressivo e che la Toho abbia fatto i salti mortali per convincerlo a dirigere questo. Secondo me alla fine ha accettato di fare Godzilla proprio perché era qualcosa sulla carta di completamente diverso da Evangelion, salvo poi, tra colonna sonora, rimandi visivi e tematici, trasformarlo in un cugino di Evangelioin, a dimostrazione del fatto che certe cose ce le hai nel sangue e non puoi farci niente.
Andarsi a nascondere in effetti è un pò esagerato, diciamo che dopo le enormi aspettative create dopo i primi due film/reboot, il terzo mi ha lasciato un pelo di amaro in bocca (ed è un grosso eufemismo).
Si poi ho visto un trailer (senza audio) e mi son bastate le scene con le forse giapponesi in azione…sembravano prese da un attacco di angelo in Evangelion
più che in depressione Anno s’era già rotto il cazzo di lavorare ad Eva da prima del reboot, poi sono riusciti a farglielo fare ed ora non si sa mai se lo finirà.
Il suo sogno nel cassetto è rifare Nausicaa ma anche quello chissà se lo farà mai
Ma speriamo di no, va benissimo così Nausicaa.
Visto in sala a Tokyo, ovviamente non ho capito nulla se non che i giapponesi al cinema non emettono un respiro fino alla fine della fine dei titoli di coda, momento in cui mi sono svegliato.
118,5 metri di altezza fa molto ridere.
Come se io dicessi: sono alto un metro e 80,5 centimetri.
Comunque ho guardato due trailer per curiosità e boh, il bestio mi sembra essere completamente privo di dinamicità rispetto a quello di Gareth Edwards. Cioè mentre l’esercito gli spara addosso di tutto proprio sul muso, lui impassibile. Che poi più che camminare sembra traslare.
Anno dai tempi di Eva e’ per me sinonimo di sola pretenziosa e rottura di coglioni. Ma non era bloccato nell’ennesimo reboot di Evangelion?
e prima dei tempi di eva?
Nadia? Bello ma avevo 12 anni.
Non lo so, io mi sono guardato la scena della fiatella atomica e direi che mi ha comprato: https://youtu.be/wpGK-H8tiaM
Poi sì, certo, il design del primo stadio è una roba che sta a metà tra l’inguardabile e la trollata.
Nella “foto di famiglia” due cose mi hanno fatto ribaltare:il godzilla di Edwards in cerca di un dietologo e quello di Emmerich in cerca di papà Giger,visto che in quella posa mi pare Alien.Comunque mi ha comprato,in attesa del nuovo Kong compagno di merende del godzlla americano.
Non credo che un Eva possa fare un gran ché, è pur sempre alto una cinquantina di metri in più ed è ben più massiccio e di fatto non sappiamo quanto forte sia il raggio atomico, con il fucile a positroni potrebbe sconfiggerlo, ma non a forza bruta… Piuttosto questo Godzilla contro quello americano nuovo sarebbe una bella sfida visto che quello americano è alto uguale ma sembra più “agile”…
Ok, pero la Cosa più forte di Hulk, dai. È fatta di roccia…
Ma quanto è bello il trailer americano? https://www.youtube.com/watch?v=DvFEspENxIU
Lo candidiamo come miglior trailer ai Sylvester 2017? Ma c’è la categoria “miglior trailer? Quest’anno ci dai qualche giorno in più per recuperare ciò che si è perso e scegliere, Capo? Please?
In realtà questo non è il primo reboot della saga, ma il secondo.