Fondamentalmente, ci sono due modi di fare un sequel.
Il primo è raccontare l’effettivo seguito di una storia, le sue conseguenze e ripercussioni sui personaggi e sul mondo che li circonda, metterli di fronte a nuove sfide, portare la narrazione a un livello successivo. I sequel che nascono sotto questa stella sono inevitabilmente i più riusciti, quelli che ci rimangono nel cuore, sono i Rocky II, i Padrini parte seconda, gli Imperi che colpiscono ancora. Cos’hanno in comune? Rispondono alla domanda “e poi?”. L’altro modo è rifare paro paro tutto quello che aveva funzionato, o pareva aver funzionato, nel film originale. Non si tratta quasi mai di film memorabili, è già tanto se sono ok. Sono gli Avengers Age of Ultron, i Jurassic Park 2, gli Ocean’s Twelve, e rispondono alla domanda, che non è una domanda, “ancora!”.
Com’era evidente fin dal primissimo trailer, Kingsman: The Golden Circle appartiene alla seconda categoria. Un’operazione prevedibile e che non mi sentirei neanche di condannare, voglio dire, abbiamo di fronte uno dei pochissimi concept quasi-originali per un film action di successo in questo grigio decennio all’insegna di revival, reboot e altre cose che iniziano in re, mi sarei sentito personalmente offeso se qualcuno non avesse alzato la mano e suggerito “se ha funzionato uno, perché non possono funzionarne dodici?”.
Apro una parentesi.
Quella sull’originalità del franchise Kingsman è una questione abbastanza interessante. Messa da parte la “paternità” del fumetto di Mark Millar, che stringi stringi non c’entra una minchia e ha in comune col film semplicemente l’high concept di un buzzurro che impara a masticare con la bocca chiusa e diventa un agente segreto, tutta la mitologia del Kingsman cinematografico è farina del sacco di Matthew Vaughn e Jane Goldman, ma si basa su un omaggio-parodia al canone di James Bond che può esistere solo perché abbiamo tutti una nozione così chiara e universalmente condivisa di cosa è il canone di James Bond.
Questo è il suo trionfo e il suo limite: mentre Bond veniva rilanciato attraverso una revisione totale del personaggio in chiave super-seriosa e minimale (evidente sin da Casino Royale, gridata per i più duri d’orecchie in Skyfall), il pubblico, pur apprezzando questo nuovo 007 ridotto all’osso, rimaneva orfano di tutto un universo esaltante, e a modo suo necessario, fatto di orologi che sparano, ombrelli antiproiettile e automobili che diventano sottomarini. Kingsman soddisfa quel bisogno e gliene saremo eternamente grati, ma rimane il fatto che una delle robe più originali che sono successe al cinema action degli anni 10 è lo spinoff cazzone di una saga che ha 55 anni.
Chiusa parentesi.
Dicevamo. Kingsman 2 mantiene la promessa iniziale di tutti i sequel poco fantasiosi di rifare tutto ma più grosso e, per Diana!, lo fa con una meticolosità ammirevole, quasi maniacale, un’attenzione ai più piccoli particolari che scalda il cuore. In ordine sparso, abbiamo:
- un cattivo americano, interpretato da una star di Hollywood (nel primo c’era Sammy Jackson nerd con la zeppola, qui Julianne Moore in versione casalinga omicida anni 50);
- un piano di conquista del mondo da parte del cattivo assolutamente ridicolo e fuori scala;
- il fatto che, tutto sommato, il cattivo non ha mica torto;
- i Kingsman che per una serie di motivi finiscono tutti fuori gioco, costringendo il protagonista e una manciata di personaggi di supporto a cavarsela da soli;
- una vaga idea di satira sociale, che nel primo film prendeva di mira il classismo degli inglesi e in questo l’ipocrisia perbenista degli americani;
- un tradimento e un sacrificio importanti;
- l’ossessione per i cani, che personalmente condivido;
- uno sgherro con arti meccanici;
- un mega combattimento che vede uno dei protagonisti affrontare da solo mille sgherri;
- e tutta una serie di scene riprese praticamente identiche, che citano apertamente il primo film, ma col twist, come la rissa nel pub, la sfida tra due agenti di sedurre una tipa a caso, la “prova” della cella allagata e il bluff dello sparare ai cuccioli.
Senza contare il salto carpiato per riportare in vita Colin Firth (il primo che mi viene a dire “spoiler” lo meno: è in TUTTI i fottuti poster), cuore pulsante di entrambi i film, che alla fine del primo usciva di scena con una pallottola in testa.
Tra tante scelte fatte con la carta carbone, la grande intuizione di The Golden Circle è inventarsi la controparte americana dei Kingsman, gli Statesman, un gruppo di cowboy alcolizzati e ossessionati dal capitalismo la cui presenza è una continua fonte di battute su stereotipi e differenze tra USA e UK. Unico difetto, o almeno unico problema di cui soffre una sceneggiatura altrimenti a prova di bomba (perché identica a quella del capitolo precedente), è il sovraccarico di personaggi. Alcuni sono introdotti alla grande e poi pesantemente sottosfruttati — un Channing Tatum veramente, ma veramente sprecato, a meno di non considerare questo capitolo come il prologo del suo one-man-show nell’inevitabile Kingsman 3 — e altri così inutili e privi di fascino che tanto valeva non introdurli affatto — una maldestrissima quota rosa d’ufficio incarnata da Halle Berry.
Esaurito col primo capitolo l’effetto sorpresa (e non vorrei che il pippone di prima sull’originalità vi portasse fuori strada, per me fu una bellissima sorpresa), rimane un gran bel giocattolone d’azione in cui gli inglesi fanno in grande stile e senza sbavature tutte quelle cose per cui gli americani ormai si cacano sotto, come parlare di sesso, dire le parolacce e mettere la gente nel tritacarne.
Vaughn si conferma la versione intelligente di Guy Ritchie, un regista che sa mettere ogni cosa sul set al servizio degli attori in modo che gli attori possano servire al meglio la storia, con un senso del ritmo invidiabile e un’idea molto precisa di come si compone una scena d’azione. Uno che, con la musica giusta e il giusto lavoro di macchina, riesce a mettere addosso l’argento vivo persino a Colin Firth. Ma fatene sì altri dodici, di film così.
DVD-quote:
“Squadra che vince non si cambia di una virgola”
Quantum Tarantino, i400calci.com
voglio un sequel ambientato in Giappone con i ninjamen e un prequel nella Russia Sovietica con i Sovietmen!
Quotissimo!
e i mafiamen italiani no? hihihih
voi scherzate, ma io se nel terzo non ci sono i giapponesi (Emperormen) vestiti da samurai pianto un casino.
Ci vorrebbe Ken Watanabe a capo dei giapponesi.
Anzi no, Antonio Inoki.
ken watanabe ci sta sempre bene..io in teoria starei ancora aspettando Bill Nighy
che cazzo, fai una sceneggiatura con le parole “Inghilterra” e “alta sartoria” e non é il primo nome che ti viene in mente?
Ero in forse fra questo e Valerian e purtroppo ho scelto il secondo.. Ho voluto rischiare invece di andare sul “sicuro” e l ho presa in quel posto
Onore comuque a Ritchie.
Senza di lui Vaughn ce lo scordavamo.
Oramai pare sia prassi palare un po di merda a Ritchie..
beh gli basterebbe non aver fatto 2 sherlock holmes, the man from uncle, king arthur e stare girando IL LIVE ACTION DI ALADDIN, e vedi che non sarebbe così di prassi.
non è che gli si può dare il free pass a vita per lock & stock, eh?
in effetti.
Vabbè però non é che abbia ammazzato nessuno no? Mi pare che il risultato l’abbia più o meno sempre portato a casa (quel film con Madonna non esiste vero?).. Dicevo solo che secondo me ultimamente è ingiustamente bistrattato e citato anche un po a sproposito. Poi a me king arthur piace pure più del primo kinsman (questo ancora non l ho visto)!
King Arthur è figo.
Un bel po’ anche.
Non ho visto KA, però bisogna essere obbiettivi, è uno che in tutta ma carriera ha cacciato un film figo, poi ha rifatto lo stesso film con un budget più alto (anche quello molto bello, forse migliore ma rimane la fotocopia del primo) e poi? poi robetta delle volte pure parecchio brutta. Registi shooter come Liman o Mangold hanno una filmografia migliore ma non godono della stessa considerazione per dire. Ritchie ha avuto la stessa fortuna di un Besson di cacciare un paio di film ottimi ad inizio carriera e ancora sono visti con un occhio di riguardo, con la differenza che Besson come uomo d’affari in ambito cinematografico è stato qualcosa di unico in Europa.
Solo per il film, regalino alla moglie, con la copia fisicata di gianni senior che si doppia male da solo… dovrebbe ancora prendersi qualche polpetta di merda e starsi zitto.
No dai Quantum! I due Sherlock spaccano di brutto! Sono film piacevolissimi da vedere, 100% calcisti e anche fatti parecchio bene.
Mi ricordo che quando vidi il primo al cinema, mentre lo stavo guardando pensavo che fosse ‘na cacata, ma poi il finale mi fece ricredere parecchio, e anche in seguito l’ho rivalutato tantissimo
Semispoiler:
Epperò mi hanno sbagliato l’accostamento musicale: quando l’agente Whiskey (con la ‘e’, mi raccomando) replica la scena del pub, la canzone da mettere era Whip It.
Detto ciò, mi è piaciuto. Gli unici appunti che faccio sono su cattivo e sgherri, meno carismatici e coinvolgenti, ed il tono leggermente meno graffiante (il primo aveva una principessa deflorata nella porta di dietro) e Jeff Bridges troppo caricaturale.
Adesso voglio un sequel per ogni stato, e mi domando come possano essere caratterizzati i Republicmen (il servizio italiano).
Devo dire che, all’inizio, ero rimasto deluso dal “ripescaggio” nel nostro nuovo compatriota Colin Firth. Era, ovviamente, il personaggio più figo del primo film, ma la sua morte, in qualche modo, lo nobilitava.
Appunto, diciamolo! Tra l’altro scopro ora che è da taaaanto che parla nella nostra lingua in diverse occasioni. E’ sposato con un’italiana da VENT’ANNI ragazzi, non pensavo.
Bella recensione, almeno non è un seguito-cacata come temevo
(e la frase sul Guy Ritchie intelligente mi ha fatto sorridere).
Purtroppo sto male da un mese e solo adesso forse riesco ad uscire e andare al cinema. Una cazzatona fatta bene ci sta per tirarsi su e questo sarà la prima scelta
(prima Dunkirk ch semi sembra criminale non vedere sul grande schermo).
“il bluff dello sparare ai cuccioli”
Vabbeh ma quello era un flashback!
Comunque neanche mezza parola su Elton John? Anche lui sul finale, col personaggio di Colin Firth, ha una scena che è un pò un twist rispetto al primo film.
ps: il film naturalmente per me è stata una discreta bomba. E’ bello come spieghino subito come certa gente abbia fatto a sopravvivere al primo film (con tanto di clippino)
Ma la vera curiosità è : vi è presente una scena d’azione potente tanto quanto (se non piu’) la scena della chiesa ? :-)
la scena in chiesa era veramente uno spettacolo :D
quoto andrea
purtroppo no, la scena fomentona manca, e anche i combattimenti sono un pò sottotono, taxi escluso. L’unico appunto a un film fatto molto bene
Beh allo scontro finale con la cover country western di “Word Up” dei Cameo stavo leggermente morendo…
Felice di non essere l’unico a pensarla cosí…ho visto spalare un mare di merda su questo film.Io l’ho visto il primo giorno in sala l’ho trovato fighissimo sono uscito dopo due ore ancora sorridente e cantando Country Road per me assolutamente da vedere.Manca forse una scena forte come quella della chiesa nel primo ma intrattiene che è una meraviglia.
Ma quanto è brutto Jeff Bridges con la pettinatura di Tim Cook?!?
Più che altro non riesco più a vederlo senza la barbona che ha ormai da qualche annetto…
Tutto quello che volete ma Jurassic Park: il Mondo Perduto è e rimane un filmone
Tra l’altro c’era Poppy anche in quello.
Elton John Woo.
1) il primo film non aveva senso senza il Supremo Sacrificio di Firth;
2) senza Firth non avrebbe avuto senso il secondo, dato che il giovine protagonista di cui purtroppo non mi sovviene il nome ha meno carisma di una cutrettola;
3) Mark Strong c’è ancora?
Il protagonista si chiama Eggsy. Mark Strong urca se c’è…
Grazie
ma se uno non ha visto il 1° questo se lo gode uguale o è indispensabile?
in che senso “ossessione per i cani?”
Visto stasera!! Fortissimo ritmo ma poche battute divertenti! La scena che mi è piaciuta di più, oltre allo scontro finale, è quella sulla neve in Italia!!
Mi sembra una citazione diretta da James Bond, ma non ricordo in quale film!! Musica perfetta!
Al servizio segreto di sua maestà e Spectre.
Grazie
Ma l attore che interpreta il presidente americano?
È sempre lui …. altri attori presidenziali non ci sono? In compenso adoro la Emily Watson… quella donna può nobilitare anche il più infimo cinepattone/film demenziale
E’ la terza volta che fa il presidente… era JFK in Thirteen Days, e ancora presidente nel secondo National Treasure (film che tra l’altro parla di massoneria e di una roba chiamata “Cavalieri del CERCHIO D’ORO”, eheh)
Potevano richiamare Ray Wise per me: http://cnc.wikia.com/wiki/Michael_Dugan c’avete mai giocato?
I Giapponesi si chiamerebbero Yamatomen, oppure YamatoBushi. Sono samurai e un.ninja, il capo è un.ex yakuza dal passato tormentato, tuttotatuato e che ha preso i voti,combatte con bastone e corda e non.ucvide mai poi abbiamo la signorina Yuki O, NON una geisha ma.una signorina aggraziata, silenziosa, che cambia kimono ad ogni occasione, ammoo come.si usava un tempo. Ma in realtà è un simpaticissimo giovanotto abile nell’uso dela sciabola corta e del kusarikama. All’opposto abbiamo Sakura, una ragazza che veste da uomo con eleganti completi in pelle e velluto, bionda e chiamata da tutti “il ragazzaccio” poi abbiamo un samurai con katana e un altro con la naginata ed infine il ninja, un bravo ragazzo, di quelli con la divisa impeccabile, con tutti voti alti a scuola e capoclasse, è il braccio destro del monaco, è il ninja perfetto.
Spero di vedere questo secondo, il primo mi era piaciuto assai
Spero di vedere questo secondo, il primo mi era piaciuto assai.
Comunque io mi sono immaginata anche i Francesi, eh.
Les Hommes de la Liberte’.
I Baguettemen.
Anzi no, i Baguettehommes. Les Hommes De la Baguette.
Les enfants de la Patrie, vorrai dire ;)
Una domanda agli utenti:
secondo voi la produzione di kingsman ha chiesto il permesso alla casa reale di svezia di prenderli bellamente per il cucculo??
secondo me no .
GRAZIE E GRAZIELLA E GAZIE AL CA##0
terribile,il primo è una chicca meravigliosa,questo secondo capitolo è TERRIBILE!Storia banale (ma ci possiamo passare sopra),combattimenti scontati e ripetitivi(dopo il quarto combattimento con rotazione di telecamera anche basta),misogino e volgare come pochi!!!I personaggi femminili sono pietosi,dalla cattiva,passando per la fidanzata arrivando ad Halle Berry,nel primo avevamo Gazelle e Roxy che erano dei bei personaggi(specialmente Gazelle) con per lo meno un po di spessore,nel sequel, niente,macchiette inutili che a sto punto potevano evitare.Volgare,la microspia nella vagina è una scelta volgare,non fa ridere, non è disarmante ed ammiccante come la scena di chiusura del primo,è puro cattivo gusto!!Sono molto molto molto delusa da questo secondo capitolo
Ce ne faremo una ragione.
Dove l’avresti ficcata, del resto, la microspia nella versione sfiga di Puma Swede?
In realtà io sono rimasto deluso che per portare a casa la missione bastasse un ditale veloce invece che un rapporto completo.