La Toscana è uno dei più grandi malintesi d’Italia.
Non ci credi? Facciamo un esperimento.
Imita un toscano.
Ora, a bruciapelo, di fronte al tuo computer o dispositivo mobile. Imita un toscano.
Fatto? Bene.
Non ho visto né sentito la tua imitazione, ma scommettiamo che indovino?
Punto (1), molto probabilmente hai aspirato C a caso. E su huesto non hi piove. In qualità di non toscano tu hai, ahitù, un problema con le C, che siano quelle che sbagli ad aspirare (“A hasa”) o quelle che sbagli a contare (“Caciucco“). E pace, ci siamo abituati. Ma il problema della C impallidisce di fronte al
Punto (2), e cioè che tu, nell’imitare un toscano, avrai simulato un atteggiamento gioviale, da contadino rubicondo e smanaccante ma arguto – aspetta, com’era la parola? “Ruspante”. Ammettilo, te tu sei stato ruspante.
Bene. Il malinteso della Toscana è che la Toscana non è rubiconda e non è ruspante, e sant’iddio non è gioviale.
La famosa irriverenza toscana è solo un espediente vagamente più raffinato per nascondere un infinito senso di superiorità verso chiunque altro. E per “chiunque altro” non intendo “i non-toscani”, intendo CHIUNQUE ALTRO.
Forgiati da secoli di gare inter-comunali a chi ha il campanile più lungo, i toscani hanno raffinato l’arte di sminuire il prossimo con lo stesso impeto geniale con cui hanno rivoluzionato la pittura: e cioè prendendola che era bruta espressione di impulsi acerbi e portandola in pompa magna nella modernità. Rendendola immortale.
Rapidamente, e senza pretesa di esaustività, ecco un excursus delle città toscane che si stanno sui coglioni:
Firenze e Siena, Siena e Arezzo, Firenze e Prato, Prato e Pistoia, Firenze e Pistoia, Viareggio e Pistoia, Viareggio e Lucca, Lucca e Pisa, Pisa e Livorno, Pisa e tutti. Massa e Carrara non sono toscana, e Grosseto è oltre le colonne d’Ercole. E fin qui tutti d’accordo.
Ora.
Al di là di questi punti fermi, l’elenco continua all’infinito. In Toscana, ogni singola cittadina, comune, frazione e rione di frazione ama riversare su ogni altra cittadina, comune, frazione e rione di frazione uno scherno bilioso che non è scanzonato e non è punzecchiante, non è un modo simpatico per dire “al di là delle differenze siamo tutti fratelli!”, no: è un fervore represso che nasconde una diffidenza atavica ormai impossibile da debellare. Esemplare il caso di Siena, che in tempi antichi ha deciso che sui colli circostanti non c’erano abbastanza paesini turriti da odiare, e allora si è frammentata in sedici milioni di FAIDE ARBITRARIE coi nomi più stupidi del mondo. Io sono la cerva, tu le lasagne, lui la sedia a dondolo, loro il telecomando, questi sono i nostri gonfaloni, ora gonfaloniamoci di botte. Così da secoli.
E tu dici boh, son passati seicento anni, possibile che non si sia proprio riusciti a passare oltre alle diatribe comunali, ai guelfi e ghibellini, a Guidoriccio da Fogliano? Ok le colline pittoresche, ma è proprio inevitabile guardarsi tutti dall’alto in basso l’un coll’altro?
Per rispondere a questa domanda va detto, a discolpa dei toscani, che gli è toccato in sorte di vivere in città che sono bellissime PROPRIO PERCHÉ sono identiche a com’erano ai tempi dei comuni. Pensate a Lucca, che un bel giorno ha preso e si è rinchiusa in una cinta di mura dalla quale non è più uscita. Sarebbe fin troppo ovvio lanciarmi in una tirata su quanto sia difficile ampliare la mente in una città le cui strade sono ancora a misura di calessi e bovi operosi, ma provate a trovare parcheggio a Firenze e poi ditemi.
Se alla bellezza delle città e dell’ambiente si aggiunge il fatto che praticamente ogni genio sovvertitore dell’arti e delle scienze e 3 tartarughe ninja su 4 sono nate tra queste mura, se ne desume che il toscano ha secoli di ragioni per
(i) diffidare di,
(ii) sentirsi migliore di,
(iii) sentirsi in dovere di deridere
TE.
Tutto questo preambolo per chiarire ai non toscani cosa può succedere quando il più tracotante e spadroneggione dei forestieri tracotanti e spadroneggioni, cioè l’americanissimo Michael Bay dagli Stati Uniti iuesséi, entra a Firenze con gli occhialoni a specchio e il cappello da cowboy e dice “Smetti di ragionare e ingurgita, cignalona”.
I fatti: tra agosto e settembre di quest’anno, Michael Bay ha girato a Firenze e Siena molte scene del suo nuovo film 6 Underground. Ci sono stati rocamboleschi inseguimenti in piazza Duomo e pericolosi stunt tra gli antichi palazzi, per la gioia dei giornalisti locali che non avevano tante occasioni di utilizzare la parola “adrenalinico” in un articolo su Firenze dai tempi del tumulto dei Ciompi.
E mentre io mi mordevo le mani perché non ero in via Cavour a schivare le vetture scagliate in aria dalla potenza del bayhem, i residenti sfoderavano i telefonini: non per immortalare l’evento spettacolare, no, ma per denunciare i disagi portati dai nuovi barbari dell’incultura proprio dentro la hulla d’i’ Rinascimento. Sulla regione non si abbatteva un ciclone simile da quella volta che un pulmino pieno di ballerine di flamenco forò una ruota in piena campagna ruspante, e se già allora le reazioni erano state scomposte, figuriamoci adesso. Su Facebook e sui più svariati quotidiani locali, ma soprattutto su Facebook, si è scatenata una gara a chi si sentiva più legittimato dalla propria toscanità a condannare un film che “non rende giustizia a Firenze”.
Lo zoccolo duro degli Anti-Bay si divide in due gruppi principali.
Da un lato ci sono quelli che non nascondono la piccineria delle loro lamentele. La buttano in politica (“è colpa del tale assessore/sindaco/partito”), la buttano sui soldi (“è un film Netflix, non lo vedrà tutto il mondo, Firenze non avrà un ritorno economico sufficiente”, ossia il fondo del barile del dibattito curturale “Pole Netflix permettisi di pareggia’ co’ i’ cinema?”) e la buttano direttamente sull’orticello, proprio come si fa con la merda di cavallo (“Questi sgommano sui Lungarni e io non ci posso nemmen parcheggiare”).
Ma, per quanto emblematici di un panorama desolante, non sono questi i commenti stronzi che preferisco.
No, le mie rimostranze preferite sono quelle in cui i fiorentini fanno appello al passato glorioso della città e se ne escono con commenti che chiamano in causa le menti eccelse dei secoli d’oro, la toscana gloriosa, i medici la terracotta invetriata giotto benigni piero della francesca le rificolone beatrice e pontormo tutti insieme in un impeto di toscanità toscana dell’olio d’uliva firenze santa maria novella in festa, maremma ladraccia.
Michael Bay osa girare un film di esplosioni davanti al Battistero? Dai, “Brunelleschi si rivolta nella tomba!”. Dai, “Cosa ne direbbe Dante?”.
Davvero?
Vogliamo davvero avventurarci nella questione “Cosa ne direbbe Dante?”, Firenze?
PUNTO PRIMO, così a naso, se Dante si ritrovasse di colpo ad assistere alle riprese di un film di Michael Bay, la prima cosa che direbbe non è “Stanno rovinando la mia Firenze”, bensì “OH DIO DOVE MI TROVO? COME SIETE VESTITI? COSA SONO QUESTI ORDIGNI LUCIFERINI? L’INFERNO È REALE! OH ALTISSIMO E ONNIPOTENTE SIGNORE, TI HO FATTO INCOLLERIRE CON L’OPRA MIA!”. Dante avrebbe grossi problemi, prima ancora che con Michael Bay, anche con il telefonino da cui stai scrivendo il tuo discutibile commento su Facebook. “COS’È QUESTA MEMBRANA DEL DEMONIO CHE M’IMPEDISCE DI ADDENTARE IL MIO PANINO?”. Dante non conosce nemmeno il Domopak. Dante ha problemi pure con I POMODORI, te ne rendi conto? Ecco perché il parere di Dante sulla lavorazione di un film di Michael Bay ha lo stesso valore di quello di Prassitele sulla campagna acquisti del Novara: solo perché uno è un genio non vuol dire che non sia MORTO SECOLI FA.
PUNTO SECONDO, davvero, tra tutti, chiami proprio in causa Dante? Stiamo parlando di Dante-Dante, sì? Dante il visionario creatore di una trilogia che inizia con LUI STESSO che va ALL’INFERNO, vede tutti i diavoli e la gente che agonizza in modi fantasiosi, sopravvive, esce senza un graffio, attraversa un secondo atto che non regge il confronto col primo e poi conclude altissimo e senza vergogna salendo fino in cielo e incontrando DIO in un tripudio di effetti speciali tutti rigorosamente practical, dato che il green screen era ancora ben di là da venire? Uno che si è messo al centro di una gigantesca fanfiction strapiena di mostri, fiamme e morti famosi, a metà tra il film di quel miliardario cinese che menava tutti i suoi idoli del cinema di arti marziali e la scena di Kung Fu Hustle dove Stephen Chow sale in cielo e saluta Buddha? Quel Dante lì? Quello che viveva in quel medioevo in cui l’arte figurativa brulicava di pali nel culo e diavoli mangiacazzi che dovevano spaventare e coinvolgere il pubblico per fargli temere il demonio (Megatron) e fargli seguire i modelli incarnati dagli eroi del bene (Bruce Willis, Ben Affleck)? Quello che ha abbandonato il latino dei dotti per scrivere con l’eloquenza del volgare? Quello che da Firenze, alla fine, fu esiliato per “baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti”, cioè la trama di Pain & Gain? Cosa pensi che vorrebbe vedere, uno così, al cinema? Michael Bay o Un tè con Mussolini, santo dio?
In altre parole: se hai da portare avanti una posizione lamentosa e retrograda, se tutto quel che t’interessa è difendere il tuo orticello e il tuo posto auto, non tirare mai in ballo i geni del passato: è probabile che tu caschi male. Se Brunelleschi e Dante fossero stati come te, il primo anziché la cupola avrebbe costruito un bel parcheggio, l’altro al massimo avrebbe scritto una lettera di protesta contro quelli che suonano la ghironda dopo le diciotto. Per fortuna non è andata così.
Firenze è quella città che nella piazza principale ha teste staccate e sanguinolente, donne nude rapite, un centauro preso a bastonate e, a dominare tutto, una montagna di mattoni e tegole fatta con lo scopo più o meno velato di essere, di fatto, la ceppa di cazzo più immane del mondo, da ostentare a mani aperte a tutti gli stracciacoglioni che giuravano che un ecomostro del genere non avrebbe reso giustizia a Firenze e sarebbe crollato al primo alito di vento e invece PÈM, puppate, since 1436. La storia dell’arte e dell’architettura è in larga parte la storia di farsi dare un sacco di soldi per costruire quello che prima non c’era, e costruirlo più grosso e più duro degli altri. E adesso vienimi a raccontare che Michael Bay “è inadatto a Firenze”, FAVA.
Dove voglio arrivare con tutto questo discorso? Da nessuna parte. I più attenti tra voi l’avranno notato: questa roba che ho scritto non ha alcun intento informativo, e anche come invettiva polemica è quantomai stanca e inutile – la crew di Bay se n’è ormai andata dalla Toscana, le rimostranze del popolo non hanno inciso in alcun modo sulla lavorazione. Quindi, niente. È tutto a posto. È solo che, come dire? Finora il bayhem era sempre esistito sullo schermo, quel genere di schermo che “più è grande e meglio è”. Pochi altri registi esistono SOLTANTO sullo schermo come Bay, non so se mi spiego – per dimensioni, frenesia di montaggio, effetti speciali, sospensione dell’incredulità, pura STAZZA, l’universo di Bay è qualcosa che non mi sarei mai aspettato di vedere in corso d’opera, concreto, per le strade. MEN CHE MAI su strade che conosco, le strade della mia regione così spocchiosa perché così bella (molto più bella – per fare un esempio – della VOSTRA). Bene: un evento del genere, poter vedere il bayhem a chilometro zero, prima che entri in quella mega-filiera che lo fa diventare immenso e non-umano, e poterlo vedere quasi letteralmente dalla finestra di casa, è qualcosa che meritava non dico un post, ma quantomeno una rispostaccia a tutti quelli che non hanno trovato di meglio che lamentarsene. L’unico scopo di questo pezzo, alla fine, è dire “buon per voi” a chi ha assistito alla lavorazione di 6 Underground dalla finestra. Anche perché, diciamocelo: è Bay, mica Lav Diaz – quanto minutaggio effettivo pensate che avrà Firenze nel girato finale, con quel montaggio lì? Quanto mai si soffermerà Michael Bay USA sui portali a bugnato baciati dal tramonto?
È stato bello finché è durato, questo bayhem a misura d’uomo. Questo bayhem che dai suoi universi più grossi del vero è sceso per qualche giorno tra di noi, che bruchi siamo nati e bruchi si rimane.
La mia regione è la regione più bella del mondo, e da quando Michael Bay ci ha fatto scoppiare le macchine dentro, guarda un po’, è anche meglio.
DVD-quote suggerita:
“Hasta la vista, stelle” (Durante di Alighiero degli Alighieri, i400canti.com)
>> Tuttocittà | IMDb
A Stannis La Rochelle piace questo post.
E questo non poteva che essere il primo commento :D
Bentornato Luotto, mi sono divertito molto leggendo.
Ho letto che pure a Taranto ci sono stati problemi con alcuni commercianti, perché pare Bay dovesse girare nelle loro strade e sono stati costretti a chiudere per qualche giorno, ma poi lì non ha girato e quindi polemica per mancati introiti.
Io, nel rispetto di tutti, dico che queste faccende non mi interessano e non vedo l’ora di vedere il Bayhem su qualunque schermo capiti a tiro.
hanno anche bruciato dei cassonetti per protesta.
che mer De.
Magari quella era una scena di Bay.
Il vero problema è un altro, e cioè che i film americani girati in Italia fanno cagare e a prescindere dai soldi che ci spendono sembrano delle poverate allucinanti. Gli italiani in Italia nei film americani sembrano delle macchiette che quando li vedi sullo schermo del cinema ti senti sprofondare di vergogna e ti viene da guardare da un’altra parte.
Il dubbio non è come venga fuori Firenze nel film si bay, il punto è speriamo che non ci sia abbastanza Firenze da rovinare il film.
Ah e non lo dico né da esterofilo né da anti-italiano, è proprio un dato di fatto che noto ogni volta. l’Italia e la sua realtà anche nei suoi più piccoli spaccati deve essere incredibilmente difficile da rendere, ancora più difficile per un regista straniero, quasi impossibile per un americano.
Comunque, speriamo che Firenze rimanga sullo sfondo almeno.
Indiana Jones e l’ultima crociata può essere un’eccezione valida?
Bo decisamente sì. Questo in effetti mi fa ripensare a tutto il ragionamento. Mi dovrò rivedere la parte ambientata a Venezia per capire perché lì funziona e in tanti altri no.
Lì funziona perché fanno vedere più le grandi architetture che i personaggi macchietta. E perché ci restano poco.
Funziona se non sei mai stato a Venezia.
Però sì, dai, è l’unico film ammeregano in cui una città italiana non ti fa venire voglia di cambiare canale (e non è nemmeno assimilabile al filone ‘eurospot’: marchette per cinematografari avidi)
i films americani girati in Italia fanno cagare perché i nostri occhi sono deviatamente italiani. l’occhio straniero invece ci sburra sopra a prescindere.
Infatti già m’immagino qualche italiano rappresentato come una macchietta, speriamo che gli americani almeno ci risparmino questa volta dal mettere qualche personaggio italiano stereotipato all’americana, per esempio c’è il classico stereotipo del napoletano, che per l’americano medio rappresenta l’italiano (quando non rappresenta neanche un napoletano); bene questi sono capaci di metterti uno che canta o sole mio in piazza del duomo in Firenze…
Certe “sottigliezze” culturali per un americano sono impossibile da capire
Cazzo, avete talmente ragione su Indy-Venezia che mi sono veramente reso conto solo ora che in quel film vanno a Venezia. Cioè ovviamente lo sapevo, ma davvero, è una parte fatta così bene che ti scorre via e non fai in tempo a dire “ah la parte in italia”.
Infatti anche quel poco di Roma che si vede nell’orrido MI-3 (non parliamo poi della cabina telefonica in mezzo a piazza Navona in quel “film” con Bruce Willis che non voglio nominare) è inserita a cacchio, tra l’altro gli americani non sanno che:
A) Non è carino in un paese d’arte sfondare gli affreschi con le bombe per entrare nei sotterranei a fare cretinate
B) Le donne (messe a cacchio in quel film) non vanno mezze nude a consessi di prelati (non ufficialmente, almeno)
C) Dalle mura delle millecurve non si entra in Vaticano, lì c’è (c’era) solo il benzinaio loro e mo l’hanno pure tolto.
C’è favino nel film?
Io ‘hane! T’ha fatto un’artìholo di nulla! Ma ì fiorentino gliè ‘così: e bubbola, fa un monte di ‘hasino sembra finisca i’mmondo… ma poi la gli passa e dopo un po’ un se ne rihorda nemmen più! Ovvìa, a vedé ‘e’ firmati, Maicol Bèi di ‘hose all’aria n’ha buttàe parecchie, d’è una sega! Ma dammi retta, nini: ha fatto meno danno di ‘hest’attro fenomeno: https://youtu.be/zcB9SgflT-A
(Mi par’a’mme, o gli è un fottìo di tempo che ‘un tu scrivei quarcosa?°°°)
Ma icchè l’è quì firmato su Yutub? Gli occhi d’icuore ma ti vò n’icculo?
Eh! Gliè un firmato che avrebbe fatto dimórto comodo a Maicor Bèi: se ‘n quarche scena, con le su’ macchine metteva sotto tutte ‘huelle fave che hanno recitaho (si fa pe’ dì…) in codesta specie di firme, ci ‘uadagnava quarocosa lui e parecchio di più i’ rresto di’mmondo xD!
Madonna. Pare una cosa fatta per scherzare, giuro.
io, da fiorentino, più che altro ho accusato il traffico IMMENSO il zona lungarni (e mi muovo in bici…), grazie anche al fatto che l’amministrazione ha avuto la brillante idea di fare degli inutili lavori in concomitanza con le riprese del film, paralizzando di fatto mezza città.
si aggiunga che i soldi dati da Bay i fiorentini non li vedranno mai e che, memore di esperienze simili, sono pronto a scommettere che abbiano letteralmente chiuso fuori casa svariate famiglie a causa delle strade chiuse per le riprese (per qualche concerto del cavolo ho visto i vigili impedire a genitori con figli disabili di rientrare a casa propria, dovevano attendere la fine del concerto): in simili circostanze vorrei vedere chi non si lamenterebbe col sindaco e i suoi scagnozzi…
la descrizione della “toscanità” è perfetta, ma il problema più grande è che non abbiamo ne la preparazione ne le infrastrutture adatte per accogliere simili eventi.
“si aggiunga che i soldi dati da Bay i fiorentini non li vedranno mai”
E’ stato detto più volte che verranno utilizzati per riqulificare il Mercato di S.Ambrogio e la piazza circostante. Quindi si, i fiorentini li vedranno.
Se poi invece questo o il prossimo sindaco li utilizzeranno per i fochi di San Giovanni la colpa non è di Bay (e comunque, erano meglio quelli dell’anno scorso…)
Qui si aspettava da tanto il ritorno di Luotto e non ha deluso, mi raccomando che la prossima volta non ci si faccia attendere così a lungo!
un post di critica alla toscana senza menzionare che “con quella c aspirata e quel senso dell’umorismo da quattro soldi i toscani hanno devastato questo Paese”?
Che fine ha fatto il giornalettismo di qualità?
“Dove voglio arrivare con tutto questo discorso?” A fa polimia!
Pezzo poderoso
Troppa verità tutta assieme.
Però si sottovaluta l’effetto adrenalico che ha portato a Firenze la nuova linea di tramvia che attraversa la città.
https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/video/tramvia-incidente-1.4106527
Non portate via i sassi dalla toscana
verissimo, nessuno la riconoscerebbe più poi
Complimenti, sono riusciti pure ad essere più provinciali della provincialissima Como che ha avuto anche lei una produzione Netflix in zona e non ha fatto tutto sto casino.
Comasco? Io della provincia e stranamente i “””cittadini””” sono stati meno lamentosi del solito
Che hanno fatto a Como?
Io ti amo! (ps: sono di Firenze)
Luotto se mai dovessi pubblicare un libro, io lo acquisterò
La Toscana se la gioca con il Veneto per essere la regione più razzista d’Italia. E vince: perchè noi veneti non siamo razzisti per senso di superiorità, ma per il complesso d’ignoranza che ci porta a diffidare da chiunque venga da 30 km più in là del nostro paese (e a farci inculare allegramente da chiunque parli il nostro dialetto).
Questo al netto di stronzate sulla “locomotiva d’Italia” a cui non crediamo nemmeno noi.
Sono Veneto e già mi stai sul cazzo a prescindere.
A meno che non abiti nella mia stessa città e quindi siamo fratelli di default e l’ubriacatura molesta da prendere assieme è già in programma.
(aggiungere un paio di bestemmie al posto delle virgole).
Amen, db
Ma i Toscani non sono razzisti, sono semplicemente superiori: è un semplice dato di fatto. Nulla di personale
PS amo i veneti, sono da sempre i miei compagni di squadra ideali: non si scompongono per le bestemmie, anzi, ed è un piacere andarci a bere dopo l’allenamento
Ooh che bello trovare altri veneti qui!
Sono dell’alta umbria, quanto a bestemmie non temiamo nessuno, e quanto a bere siamo forse l’unica etnia italiana a poter sopravvivere abbastanza quanto voi al prosecco.
En Garde!
ho visto un applausometro schizzare per l’euforia
Una delle cose più divertenti che abbia letto da non so quanto, però il toscano lo so imitare e se verò -come è vero- che l’ho fatto gaudente e scanzonato è anche vero che i miei amici di Firenze mi hanno insegnato che si dice Coca-hola con solo la seconda C aspirata quindi HO VINTO il contest. Complimenti davvero, un pezzo meraviglioso. La parte di Dante è qualcosa che andrebbe sceneggiata filmata e proiettata in sala.
Bentornato Luotto! Maremma buhaiola!
Da fiorentino, mi alzo mi levo i cappello e applaudo forte.
Bentornato Luotto!
Bello il concetto di Bayhem a chilometro zero, prima che entri nella post produzione.
Quanto alla Toscana, mi piace tantissimo e ho casa in zona Arezzo.
Però gli abitanti, quanto a permalosità e “ricordare ipotetiche offese da lavare con fastidiose ritorsioni”, le organizzazioni criminali asiatiche gli fanno due ricche seghe.
Grandissimo pezzo, bentornato Luotto!
Ma chi è il folle che pensa che i toscani siano gioviali?!
Non ho mai conosciuto nessuno che non consideri il toscano medio un perverso incrocio tra il Pacciani e Montanelli, con l’aggravante di farne pure un vanto.
Ho riso a voce alta, non avrei saputo dirlo meglio.
(no scherzo, sono toscano, ovvio che avrei saputo dirlo meglio, non foss’altro che per una questione di proprietà linguistica)
Infatti, ho notato che sei bravino a scrivere: sei venuto a fare l’Università a Torino, confessa!
(Best faida inter-regionale ever)
Ma no, noi a Torino ci s’andava solo a fa’ delle merende…
Luotto Preminger, sei un coglione. E coglioni sono tutti quelli che credono sia giusto, tanto per dirne una, rovinare per sempre il selciato di piazza Santa Maria Novella in cambio di un pacco di soldi, che non solo non potranno ricomprare il selciato centenario, ma che verranno per lo più intascati da cacicchi e vassalli delle varie pubbliche amministrazioni. Tutto questo per far girare un film del cazzo a un altro coglione di regista che poteva benissimo girare le sue cazzate in qualche studios a Hollywood.
Per quanto riguarda la superiorità della Toscana e dei toscani, non è presunta, è assodata.
E ora leccate le mi’ nobili palle fiorentine, maniha di ‘hontadini de’ mi’ hoglioni. Ma mentre caho.
Però la pavimentazione di piazza SMN era stata tutta rifatta nel 2010 mi sa
Firenze è una città patrimonio dell’Unesco, non un set dove girate film del cazzo con macchine che esplodono. Perché facendo esplodere macchine e roba così è praticamente inevitabile danneggiare un centro storico antico e fragile che tutto il mondo ci invidia e che ci consente introiti, per turismo e indotto, ben superiori a qualsiasi baracconata di Netflix.
Ora, questo dovrebbe essere palese financo per dei nerd che si segnano sui film d’azione e si fanno i complimenti a vicenda per le recensioni (!). Il problema vero è la classe politica che nella migliore delle ipotesi non ci arriva, e nella peggiore se ne frega e si fa comprare dagli spiccioli di Netflix.
Segano, non segnano, errata corrige
vai a casa va’
Ma tipo a questo giro cos’hanno danneggiato?
un’aiuola, un tombino, la recinzione di un’aiuola
Da amante della città, potrei anche stare dalla tua parte, se non fosse che il selciato in questione credo sia molto più rovinato dal traffico autorizzato che ci circola sopra ininterrottamente, cacando il cazzo ai pedoni.
Che cazzo, l’ultima volta che son stato credevo che il centro storico fosse stato aperto al traffico, da quanti erano i mezzi che potevano transitare.
il pezzo dell’anno, grande luotto!
Modalità poliziotto buono: capisco che con la formula degli articoli a giorni alterni si vada a perdere qualcosa ma mi aspettavo delle recensioncine su The nun e l’ultimo di Spike Lee (forse anche Gilliam)… Magno tranquillo? Se sì almeno sull’ultimo di Goddard una speranziella me la lasciate?
Modalità poliziotto cattivo: A LAVORARE, E CHE CAZZO
Io seguo con la speranzosa attesa per Shane Black e il Sollima d’oltreoceano, che qui dove vivo io li hanno già tolti dalle sale. :-(
Beh quelli immagino siano il minimo sindacale, così come Venom e Halloween. Mi stupisce invece che The Nun sia passato inosservato perché è vero che ha fatto schifo ai più ma fa pur sempre parte di una saga horror importante.
Ma qui siamo di fronte al capolavoro!
Quanto vorrei leggere il tuo riassunto della Divina Commedia alla mia prof del liceo, potrebbe morire all’istante!
M’è piaciuto i’ paragone di’ duomo colla fava, bravo. Però st’attento adesso a non anda’ affa’ un giro pe’ siena dopo sto pezzo…
non entro nel merito della querelle che già mi sono tirato dietro le ire della proloco di Trieste, ottima città in cui peraltro ho soggiornato, in occasione de il ragazzo invisibile
nè voglio urtare skywalker transgender mentre gira come un pazzo col la sua nebraska sul selciato alla ricerca delle dispense di architettura in copisteria
e chiedo:
ma di sto 6 underground si sa qualcosa? cercai in rete ma non trovai nulla di più del fatto che la troupe non poteva mangiare panini per strada
ps ho visto solo ora il link a tuttocittà, mi compiaccio
Transgender ci sarà la tu mamma. O era i’ tu babbo?
ohi, scusa
è stato il correttore automatico. Lo scrivo sempre quando vado su bakeka incontri
vabé mica sarà il caso di prendersela se ti danno del trans, siamo tutti figli del buon gesù
Posalo. No i’ santino, i’ fiasco.
Invece di dire che non vuoi entrare nella disccusiione per poi darmi del trans, perchè non fai uno sforzo e provi a rispondere nel merito?
Sempre che tu non sia troppo occupato a cercare di distinguere la mamma da i’ babbo.
madonna ma non ti ho dato del trans, ti ho già spiegato. Ma ti pare che ti devi prendere male così e riempirmi gli occhietti con tutte quelle i seguite da apostrofo
che livoroso che sei eh
Poi io sul merito ci sono pure entrato, ho chiesto info sul film. Ok non l’ho chiesto direttamente a te perché ho notato che sei in modalità amerigo dumini, però se sai qualcosa sulla trama o sui personaggi visto che c’eri… dimmi pure
Vabbè, con la modalità Amerigo Dùmini hai vinto tutto :-).
Ora ti saluto che ho da occultare il cadavere di un socialista.
Questo qui sopra ero io eh, mi ero scordato di firmare.
nuooo
Bellissima la puntualizzazione su Dante, proprio la stessa idea che ha sempre dato a me! :D
Ciao Luotto, sei di Firenze?
Non avevo ancora letto il pezzo, direi di si :)
Io questo film lo attendo con ansia ma una Alfa Giulia con un colore così di merda non l’ho mai vista.
Comunque mi son riletto il pezzo di Luotto 2-3 volte ed è da spellarsi le mani dagli applausi!
p.s. Sappi, caro Luotto, che se ho visto Drive una marea di volte è “colpa” della tua rece, sàllo xD!
Eeeh, niente. Siamo nella top 5 di sempre. Bravo Luotto.
Standing “hovation”
Pezzo da far studiare in tutte le scuole de i Granduhato.
Pezzo bellissimo. Qua a Roma ebbi la fortuna di vedere una scena di uni degli ultimi James Bond, inseguimento e sgommata. A parte qualche disagio, in realtà qui ci fu una mezza ovazione perché per le scene rifecero le strisce pedonali
Da lucchese, sulla Toscana concordo. E anche sul fatto che mi sarei divertito eccome a vedere Bay girare sulle nostre mura, che il circo piace anche a me. In sala invece, anche no.
Io odio tutti i campanilismi italiani, non ce n’è uno, ma manco uno che mi riesca di pensare giustificato.
Tutti e dico tutti, si basano su:
1 – “grandezza” passata (epoca romana/medievale/rinascimentale/barocca/ecc…)
2 – meriti altrui (eh, io vengo dalla città che ha dato i natali a Bietolone Pisciacani, inventore del termosifone da esterni, mica cazzi!)
3 – bellezza naturale o paesaggiostica, quindi un’altra condizione che oggettivamente non è attribuibile a nessuno se non per la coincidenza che i propri genitori/avi hanno deciso di procreare in quel territorio (graziearcazzo, direi…).
Non mi allargo poi ad includere il mondo delle tipicità gastronomiche locali che in quanto a motivo di litigi e discussioni siamo i campioni mondiali dell’imbecillità…
ahaha favoloso
Ottimo pezzo.
Luotto, grazie. La mia vita sarebbe davvero bella, se potessi leggere un pezzo così ogni mattino. Complimenti!
Ecco.
Avete illustrato alla perfezione cosa odio di questo paese. Del mio paese.
E non e’ solo un problema di quelle parti, eh.
Qui siamo rimasti alla logica dei feudi.
E nel trentesimo secolo inizia ad apparire un po’ ridicola.
Mi ricordo quando avevo la tipa in un paesino sperduto tra le montagne della Liguria…
Mi diceva che loro odiavano quelli fel paese giu’ a valle perche’ secoli addietro, con l’aiuto degli austriaci, gli avevano incendiato e distrutto il castello.
E NESSUNO GLIEL’ AVEVA FATTA ANCORA PAGARE.
Ma ci rendiamo conto?
Sarebbe ora di scrostarci di dosso tutta questa robaccia.
Va bene la tradizione…ma non quando diventa un peso che ti impedisce di diventare un paese moderno.
Chissà in che posto tiste tu vivrai, mi dispiace per te :-(
Aspeè, che i Toscani, pur con tutti i loro megagalittici difetti (9 anni di Firenze mi hanno reso esperto in merito), almeno possono trovare una scusa quale “non è degno del retaggio di Firenze”.
Che dobbiamo dire invece dei Tarantini che, incazzati con Bay e soci, hanno fatto trovare le strade ricoperte di immondizia? Che forse pensano che le esplosioni del Bayhem non sono degne dell’Ilva?
La verità forse è un’altra, ossia che noi Italiani, da buoni campanilisti ignoranti e anche un pò stupidotti, non capiamo una ceppa di nulla.
E lo dico pur deprecando il cinema di Bay, perchè chi critica una grossa produzione hollywoodiana che porta soldi e visibilità ad una delle zone più depresse del mondo (Taranto così come tutta la fascia jonica) meriterebbe solo di essere preso a cinquine in faccia.
Tornando alle mie bande: mi ricordo dei commenti infuriati dei venetisti bassanesi quando stavano girando da noi (quella merda di film di) “Cose dell’altro mondo”. Avevano fatto girare un volantino in cui si attaccava il regista perchè, al posto di utilizzare i luoghi comuni sugli imprenditori razzisti, avrebbe dovuto piuttosto girare un film “sui primati veneti”.
Vi prego di non ridere, è gente con cui ho a che fare ogni giorno!
Che, poi, non c’erano mica veneti in quei film. C’erano un gruppo di brianzoli e romani che, per qualche motivo, si trovavano nella piazza in cui d’estate vado ad ammirare le studentesse in short.
*quel film
Era tanto, che non ridevo così. Grazie.
Leo Ortolani quello vero?
Cmq faccio gentilmente notare che oltre a tutto quanto elencato nel (grandioso) pezzo, Dante s’è anche fatto di persona un paio di battaglie, di quelle che, trattandosi del XIII secolo, andavano avanti a sbudellamenti, mutilazioni e spargimenti di frattaglie varie. Quindi di fronte ad un film R-Rated (lasciam perdere il PG-13) probabilmente si sarebbe chiesto come mai i bimbi moderni sono cosi deboli da dovergli nascondere la realtà..
Non c’è niente da fare: Luotto, tu spacchi.
A questo punto – e di questo passo – fregasega di Bay, del cinema, del menare: io vengo sui 400calci (anzi, 400canti) per leggere dei pezzi strepitosi. Quasi sicuramente e molto spesso migliori anche dei film recensiti.
Bravissimo.
Bravissimi tutti.
Su “Dante non conosce nemmeno il Domopak” pensavo di morire, ahahahahahah
E comunque Pisa e Siena merda, ma PLato molto peggio: congrega di gobbi e cinesi, per non parlare di quelli che “e so’ trent’anne che abito a Praho, ho perso pure l’accente…”
Luotto, ti amavo già dai tempi della recensione de La Casa, che rimane un capolavoro assoluto, ma da oggi ti amo un po’ di più.
Il riassunto calcistico della Divina Commedia andrebbe diffuso nelle scuole, e il link alla spiegazione del perchè Massa e Carrara non sono Toscana è uno spettacolo che vale sempre la pena di riguardare.
Questa recensione è una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare <3
Da napoletana trapiantata a Firenze da 15 anni ti dico Grazie.
È tutto vero.
Se hai problemi con la toscana e i toscani puoi tornare a trapiantarti a Napoli. Una napoletana in meno a Firenze ti assicuro che non provocherà alcuna crisi di painto. E d’altra parte se a te piacciono i mucchi di immondizia lungo le strade e la camorra nessuno ti trattiene.
stai a vedere che ci avevo preso
Lo avevi preso di sicuro. Il tuo problema è che non sai se dalla mamma o dal babbo.
Detto fra noi, visto che i toscani sono campanilisti e razzisti e spocchiosi, a Nappule c’è camorra e monnezza.
Non vedo dove sia il problema.
guarda in realtà nessun problema, visto che magari sei un 40 enne che riesce a prendersi male su internet per un nickname, mi chiedevo come mai non hai tirato in ballo le mie origini africane. sarebbe stato più incisivo a mio avviso, avrei perfino pianto
E allora che cazzo vuoi di preciso? Perché non torni a cercarti i travoni su bakeca invece di interloquire con me?
eh oh sei te che hai risposto sotto il commento dove mi complimentavo con me stesso. Poi che tu abbia deciso di rendere palese il fatto che sei beneficiario di 104, mica è colpa mia. Magari è anche grazie ai napoletani che vengono su a Firenze a lavorare che la prendi
Ma che bella battuta. Ma quanto sei sofisticato. Hai imparato dai trans di bakeca?
No, davvero, scrivere che i napoletani vengono a Firenze a lavorare è da antologia delle barzellette.
Ora puoi tornare a provare a distinguere la mamma del babbo.
madonna ma ancora? son tre giorni che sta cosa del trans non ti esce dalla testa. Ti scongiuro, ti ho già spiegato. Su bakeka ci vado, non occorre che me lo ripeti convinto di insultarmi. Vedi che mi dai ragione e che non è una battuta? Delle due, una: o hai un parente che 2 volte a settimana beneficia di un permesso al lavoro per assisterti… oppure firenze culla del Rinascimento, vanto d’Italia e tutto… ma di sicuro regalano la prova invalsi
poi cosa ci sarà di male ad andare su bakeka incontri a guardarsi le foto di 2 sfacciate/sfacciati uff che pazienza
Niente di male. Cazzi tuoi, per l’appunto. Ora, puoi andare a farti inculare, o vuoi continuare?
stai scherzando spero, ora che ho trovato uno scemo omofobo e razzista da trollare? uno che si è triggerato per il nick storpiato e piagne lacrime napulitane per le aiuole e i sassi della sua città?
Triggerato? Ma come cazzo parli?
Vai a cacare vai, demente.
in effetti cosa mi aspetto da un diversamente invalsi
mi hai convinto a pagarvi altri 60 anni di accise
che poi texastransgender era anche abbastanza lusinghiero.
Vista la tendenza al dramma sarebbe stato molto più appropriato britney texasimene
Toh, é arrivato un’altro coglione a dare manforte. Il fidanzato?
ma magari ti prende l’arno
scusate se vi sono sembrato un filo permaloso con tutte quelle battute omofobe e sui vostri genitori, vivo un periodo complesso (da circa sedici anni) e la cosa più sensata che posso fare per mitigare la mia misera cognizione è difendere un nickname che peraltro chiunque può autoattribuirsi. V’ho n’icculo.
Ho la mamma troia e mi piace ingoiare la merda.
Tutto molto bello in ogni caso i firm di Maihol Bay fanno cacà
Chiara, mai quanto te con i tuoi post derkaz….
NON tutti i film di Bay sono come dici tu, certo poi quello che scrivi dipende da quanto hai voglia di accendere il cervello prima di sproloquiare a vanvera….
no no chiara è stata anche gentile
maicol bei fa schifo al cazzo. i suoi film sono lammerda. punto
Accade fisso anche a Trieste richiamando costantemente Maria Teresa per ogni rimostranza (comprese quelle relative a disagi derivanti dalle riprese di film). Un atteggiamento che a me straccia la minchia oltre che essere di una vuotezza infinita.
grande pezzo. La stessa cosa è successa più recentemente a Taranto, dove i negozianti di merda si sono lamentati per i “disagi” causati da Bay alle loro micragnose attività commerciali. L’Italia è tutta così, in definitiva.
Ma infatti. Quando i padroni del mondo ci fanno la grazia di lasciarci due spiccioli per venire a fare i cazzi loro a casa nostra abbiamo pure il coraggio di lamentarci. Micragnosi e provinciali.
“venire a fare i cazzi loro a casa nostra” è la frase chiave. Nessuno ci costringe. Evidentemente qualcuno gli ha dato il permesso, evidentemente qualcuno lo ha considerato un arricchimento, sotto molteplici aspetti, per la città. Solo il popolino deve SEMPRE avere da ridire, deve SEMPRE distinguersi per ottusità e provincialismo.
troppo complicato, mi permetto di suggerirle una costruzione del testo più semplice. Ha bisogno di sostegno
Senegal, il sostegno fattelo dare nel culo, visto che hai detto che ti piace.
ma scusa cretino, anche fosse, ti rendi conto che non è un’offesa? però ho visto che ti sei un po’ bloccato su sta cosa, strano
Non è un’offesa, infatti, stupido figlio di puttana. E’ un invito gentile. Visto che ti piace, vai a farti inculare, invece di rompere i coglioni a me.
Ah, stupido figlio di puttana invece è proprio un’offesa. A te, non a tua madre.
E dare del trans come offesa, che è quello che tu hai fatto, giustificabdoti poi con la storiella di bakeca, quello è omofobo.
E scrivere che i toscani sono tutti campanilisti e presuntuosi e spocchiosi e razzisti, e che i commercianti di Taranto, quello è razzista.
E ora tornaci, a farti inculare, ritardato del cazzo.
e scrivere che i commercianti di Taranto sono delle merde, quello è razzista.
Avevo lasciato un pezzo.
Che di già Senegal non capisce di suo, se no gli complico la vita.
boh no guarda, in realtà mi ero accorto che avevi del potenziale e son andato a vedere. Tant’è che ti ho pure dato del pazzo che gira in bici ma non ti ha mica sfiorato. Poi vabè stai circa impazzendo da giorni e ormai abbiamo il quadro clinico completo
Considerando che ai commercianti brindisini gli hanno chiuso le vie d’accesso ai loro negozi e considerando che con quelle attività micragnose ci campano loro e le loro famiglie, forse non avevano tutti i torti.
Del resto ti avrei voluto vedere al loro posto.
Minchia quanto mi mancano Schiaffi e Ciobin.
Complimenti per lo sforzo comunque.
Roberto, la frase chiave è “venire a fare i cazzi loro in casa nostra in cambio di due spiccioli”. Spiccioli che verranno spartiti in prebende per gli amministratori, con il benestare delle sovrintendenze conniventi. Firenze è una città che vive di turismo, e dei soldi di Netflix se ne sarebbe potuta tranquillamente sbattere il cazzo. A Taranto, dove girano meno soldi, facevano chiudere i negozi ai commercianti per girare. Ovvio che gli girarassero i coglioni. Ma chiaro, secondo voi intelletuali è la plebe a essere ottusa, a voi basta che giri il circo con gli scoppi per farvi le seghe sui film. Ma guarda che le seghe sui film potete farvele anche se i film con gli scoppi li girano negli studios, lasciando il popolino micragnoso ai suoi conticini, che tanto mica se la meritano, la munificienza di Holiwood, quei caproni.
O magari più saggiamente se ne fregano.
Ok, mi sembra che la tua posizione sia chiara, per me il dibattito può finire qui (lo dico per tutti), grazie.
Finalmente gli americani cominciano a capire che non stanno per niente simpatici agli italiani o per lo meno ad una buona parte degli italiani, per il resto speriamo che sia un film sul livello di 13 Hours o Pain & Gain, altrimenti non valeva neanche la rottura di scatole dei fiorentini per la solita cafonata americana.
Esempio di cafonata?
Tenendo conto che parliamo di Bay.
anche i film da te citati sono SPAZZATURA e MONNEZZA della peggior specie. maicol bei è il contrario del maiale. di lui si butta tutto ma proprio tutto
Ma li hai visti? Specialmente 13 hours?
io se avessi avuto la possibilità glielo avrei detto di persona. “maicol lascia stare, hai messo da parte quei 300/400 mln di dollari che ti faranno vivere sereno. mo’ levate dar cazzo che il tuo cinema fa schifo e causa epilessia. e poi non ti vantà di non conoscere i classici. si vede. cojone. che pure i videoclip che hai girato sono tanta ma tanta merda”
questo gli avrei detto. ma dovevo prendere italo o un frecciabianca e c’avevo da fa
e Bay é pure dichiaratamente juventino, lo sanno tutti sul sunset boulevard
Comunque gli anglosassoni fanno solo danni quando girano in Italia, in questa puntata di Top Gear hanno bloccato il centro di Lucca, con gli stessi effetti e al minuto 6:45 uno tizio di Lucca glielo ricorda.
https://www.youtube.com/watch?v=c_eLViH7_YI
Ma almeno qui è uscita fuori una cosa simpatica e veramente pubblicitaria per la città.
Non entro nel merito della querelle. Dico solo che pure a Santa Margherita Ligure è venuta questa estate una troupe di Netflix. In questo caso per un più prosaico film di Adam Sandler.
Beh, anche lì c’è stato chi ha avuto il coraggio di lamentarsi.
Siamo un paese di vecchi, e i vecchi amano guardare i cantieri e lamentarsi su Facebook.
Ma perché non ti ammazzi anche te? Te sei il capo, sì, il capo del cazzo.
Presenta te stesso e il tuo amore con i multiorgasmi intensivi!
http://vk.cc/8zb6KE
Deh, bravo Palle! Bell’articolino
Ehm il film sarebbe uscito
Mi son riletto questo pezzo appena dopo aver visto il film e aver rimesso a posto la mascella. Curioso di vedere i rompipalle citati nell’articolo dopo la sequenza a Firenze.
GLORIOSO nin trovo altro modo di definirlo. Se questo non è cinema non so cosa è, anzi si “vulgar display of power”m
ma perché non rifare tutta Firenze in cgi? sarebbe uscita una mezza cagata al posto di una cagata colossale…non vedo ste gran differenza.
Sono di Grosseto e mi sento toscano, grazie.
E a Grosseto detestiamo parecchio i senesi.