In occasione del suo 40esimo anniversario, vi abbiamo raccontato del seminale Superman di Richard Donner e dei suoi tre sequel, incluso lo spin-off Supergirl. Ma com’è proseguito il rapporto tra il cinema e i fumetti dopo quel rivoluzionario successo? Scopritelo con la nostra rubrica #EroiDiCarta.

La sobrietà tipica degli anni ’90.
Come la prendereste se vi dicessi che Batman & Robin è un film importantissimo?
È sempre una sfida parlare di Batman & Robin e non credo ci sia bisogno di spiegare il perché. Nella mente del fanboy, il podio delle cose peggiori del ventesimo secolo va più o meno così:
1) Star Wars: Episodio I
2) il nazismo
3) Batman & Robin
Mi pare futile sottolineare ancora una volta le mancanze di un film che sappiamo tutti essere problematico, per usare un eufemismo. Mi sembra più interessante sfruttare questa sede, e i 23 anni trascorsi, per riesaminare il film a mente fredda. Non arriverei a parlare di una rivalutazione, perché no, dai, Batman & Robin è semplicemente BRUTTO. Termine tecnico che noi ka$ta dei kritici utilizziamo per definire un film inequivocabilmente BRUTTO. Però, per lo meno, mi piacerebbe tentare di rileggere uno dei più clamorosi passi falsi nella storia dei film tratti da fumetti (la parola con la “C” ve la usate voi) sia contestualizzandolo nel suo tempo, sia in riferimento con quanto è uscito dopo. Perché c’è un prima e un dopo Batman & Robin. L’ho già detto che Batman & Robin è un film importantissimo?
Sigla!
È il 1995. Sei la Warner Bros. e hai appena constatato con soddisfazione che il pubblico si è bevuto il tuo Batman Forever come una sorsata d’acqua fresca, o come uno spritz aperol in una giornata di primavera dopo un lungo e cupo inverno tra i set di Anton Furst. Che, non lo metti immediatamente in lavorazione un sequel?
E siccome che se c’è una cosa che Hollywood proprio non capisce è che, specialmente quando hai una proprietà di successo tra le mani, è meglio non affrettare le cose, lasciare che chi di dovere scriva, produca e confezioni un sequel coi controcazzi e lo faccia uscire dopo un tot per contare anche sull’effetto attesa (non succede praticamente mai, è successo giusto con Frozen II solo perché ci vuole un botto di tempo a realizzare un film d’animazione), tu, Warner Bros., decidi che detto sequel debba uscire subito, al più presto, cavalchiamo l’onda signori, stampiamo banconote, usiamole per accendere sigari e farci il bagno insieme a un gruppo di costose escort pagate con il frutto delle nostre sagge decisioni.

Sessismo.
E così un due tre via! Confermi Joel Schumacher alla regia e Akiva Goldsman alla sceneggiatura. Dai loro pochissimo tempo per mettere insieme qualcosa, ma tipo che Batman Forever è uscito a giugno 1995 e le riprese di Batman & Robin partono a settembre 1996 e finisco a gennaio 1997, per una data d’uscita fissata a giugno dello stesso anno. Credo ci volesse più tempo per confezionare un sequel del Giustiziere della notte.
Proprio per questo, non c’è davvero molto tempo per smorzare toni, rielaborare idee e in generale amalgamare meglio una trama esile quanto un Bane prima della trasformazione. L’unico diktat della Warner è “come quello prima ma con più Happy Meal”. A Schumacher e Goldsman non resta che andare avanti a cazzo durissimo forti di un’unica buona idea che, con un po’ più di tempo a disposizione, forse avrebbe potuto sbocciare in qualcosa di memorabile: rifare la serie di Batman anni ’60 ma coi soldi.

Grande Attore in un Ruolo Umiliante.
In questo senso, oltre 20 anni dopo, è molto più interessante rivedere Batman & Robin piuttosto di Batman Forever. Forever è un ibrido, una via di mezzo tra quanto era venuto prima – i film di Tim Burton – e un primo, timido tentativo di Schumacher di tornare a un’estetica di Batman pre-Frank Miller. Come ogni progetto nato da enormi compromessi e una visione poco chiara, è un film moscio e incerto. Batman & Robin, d’altro canto, pur essendo BRUTTO (lo ribadisco), ha molta più personalità e una visione chiarissima di cosa vuole essere. Batman & Robin sta a Batman Forever come Batman – Il ritorno sta a Batman.
È un film d’autore. È Joel Schumacher a briglia sciolta che gira un gigantesco episodio della serie con Adam West e Burt Ward. Con tanto di effetti sonori da cartoon, sottotrama di disarmante convenienza (il farmaco sviluppato da Mr. Freeze è guarda caso l’unica cura per il morbo di Alfred) e battute stile “Batman! Un nuovo cattivo è comparso e ha preso il controllo del museo di Gotham!”. Un nuovo cattivo! Ci manca solo che Mr. Freeze e Poison Ivy abbiano gli scagnozzi a tem… Ehi, aspetta un attimo, è esattamente così!

Meta-cinema.
Che Batman & Robin sia un cartone animato kitsch e volutamente naif (“post-moderno”, direbbero i più informati) non è esattamente un segreto. John Glover (l’attore che interpreta lo scienziato che divide con Poison Ivy un delizioso co-working nella giungla amazzonica e, anni dopo, sarebbe diventato il papà di Lex Luthor in Smallville) ha raccontato che, sul set, “Joel sedeva su una giraffa con un megafono e prima di ogni ciak gridava: ‘Ricordate, questo è un cartoon’”.
È un’idea sbagliata? No, è solo confezionata male. Qualsiasi tipo di materiale può essere declinato in modi diversissimi tra loro e Batman ne è la testimonianza definitiva. Un personaggio che, in ottant’anni di storia, è partito da “vigilante che spara ai gangster con la pistola”, passando dall’era del Comics Code e del camp, per fare tutto il giro e tornare a essere un eroe dark che, però, ripudia le armi. E il bello è che è sempre rimasto popolarissimo in ogni sua incarnazione.

E comunque, dov’è il mio cazzo di tenente O’Hara?
Perciò il problema non sta tanto nel fatto che Joel Schumacher, autore, volesse portare al cinema, per una volta, non il solito Batman cupo e solitario, ma quello colorato e compagnone degli anni ’50 e ’60. Il problema sta nel fatto che non ha avuto il tempo materiale di fare le cose come si doveva. Forse anche perché la sua idea è arrivata troppo presto, in un’epoca in cui sopravviveva ancora il concetto anni ’80 che il presente fosse, a livello estetico ma non solo, l’epoca più figa della storia, e che non fosse dunque necessario strizzare l’occhio al passato e alla nostalgia. Pensate solo a cosa avrebbe potuto cavarne fuori oggi gente tipo gli Astron-6, o, senza scomodare loro, pensate al fatto che esiste una parodia porno fatta bene della serie anni ’60.
È dunque un problema di forma, più che di contenuto (comunque non eccelso, sia chiaro). L’esempio perfetto di questo sono i set in cui praticamente tutto il film è girato: è evidente che si tratta di set, così come era evidente nella serie TV. Ma se quelli risultavano divertenti e camp, questi fanno venire la claustrofobia e sanno invariabilmente di finto, proprio perché realizzati con più soldi e con un occhio alla magniloquenza che tradisce lo spirito cheap originale. È l’effetto uncanny valley: più ti avvicini al vero, più si vede che sei finto.

Non tutto è da buttare: migliore Gotham di sempre o migliore Gotham di sempre?
Il cast di certo non aiuta: George Clooney è Cane Vero TM, e si vede dal suo repertorio di faccette e movenze Parkinson che all’epoca non aveva ancora incontrato i Coen. Chris O’Donnell e Alicia Silverstone sono piatti e insopportabili, il peggio degli anni ’90 condensato. Molto meglio Uma Thurman, non supportata, purtroppo, da materiale adeguato, e soprattutto Colui Che Qui Non Necessita di Introduzione.
Arnold Schwarzenegger (pagato 25 milioni di dollari) si mangia la scena, sparando a ruota doppi sensi sul ghiaccio con un’attitudine “Otto Preminger chi?” che non può non conquistare, e ne esce fuori come l’unica scheggia superstite di una visione che avrebbe potuto essere eccezionale, se solo le cose fossero state fatte a modino.

Arnold Schwarzenegger mentre valuta se accettare o meno il ruolo di Mr. Freeze.
Eppure, come ho detto all’inizio, “Batman & Robin è un film importantissimo”. “C’è un prima e un dopo Batman & Robin”. Perché senza questo strafalcione costosissimo, l’era dei supereroi al cinema come la conosciamo oggi non sarebbe mai nata. Prima ancora di Batman Begins, già X-Men di Bryan Singer era nato con l’intento chirurgico di adottare l’approccio totalmente opposto al film di Schumacher: da un lato un maggiore realismo, dall’altro il rispetto per il materiale originale, trattato non più come roba per teenager disadattati, ma con la riverenza che si riserva alla letteratura. Sta tutto lì il cambiamento di approccio che ha aperto la strada alla Marvel Age of Movies. Non fosse stato per un pazzo che voleva rifare Adam West al cinema, non sarebbe mai arrivata.
DVD-quote:
“Un film d’autore”
George Rohmer, i400Calci.com
Io mi ricordo Elle MacPherson che chiede a Clooney di mostrarle come funziona il telescopio…
Lo vidi al cinema provando vera repulsione. Mi fece cagare a spruzzo da subito e da allora, forse, l’ho visto a pezzi in tv una volta sola.
Questo pezzo è probabilmente la spinta per provare un recupero inquadrando il film come un tentativo maldestro di rifare il Batman con Adam West senza etichettarlo come “merda” a prescindere. Vi farò sapere com’è andata.
mah. io tra batman&robin e alcune baracconate della marvel non ho mai capito bene quale sia la differenza, tranne l’abuso di cgi nelle seconde
Senza farne un discorso di qualità, non mi sembra che i film Marvel cerchino di essere volutamente camp, come invece ha fatto Schumacher con Batman & Robin.
ah no? ma una minchiata amata e riverita come i guardiani della galassia allora in che ottica dovrei vederla? oltretutto il fatto che non vogliano esserlo ”VOLUTAMENTE”, mi fa solo pensare peggio della marvel baracconata.
quando sono andato a vedere i guardiani della galassia 2 al cinema l’ho trovato oscenamente brutto e le battute stupide e infantili, però ho notato che i bambini piccoli in sala (ed erano tanti) ridevano come matti a roba tipo baby groot che balla ripreso in primo piano lasciando sullo sfondo sfocato uno scontro pazzesco con un mostro gigante.
bene, mi son detto, si vede che è un film per loro e non per me. e ci sta.
però quando io a 8-9 anni ho visto batman & robin pure io mi son divertito come un matto, quindi per come la vedo io o applichiamo lo stesso criterio e li giudichiamo per le bambinate che sono e accettiamo il metro di giudizio di schumacher che col megafono dice agli attori ”ricordatevi che è una buffonata”, oppure li trattiamo come roba seria.
l’importante è che non si facciano due pesi e due misure, se no il mio io bambino riceve un trattamento di sfavore rispetto a quei bambini di adesso.
Mi sembra che semplicemente che per te quello che hanno i due film in comune sia di rientrare nella categoria “film che non piacciano al Reverendo”. Perché stiano in questa categoria dovresti chiederlo a te, non a noi :). Per il resto, senza fare -ripeto- un discorso di qualità, i due film stilisticamente sono diversissimi. In Batman & Robin troviamo gli stilemi tipici del Batman degli anni 60, come ad esempio i protagonisti che si comportano seriamente in un universo platealmente assurdo. Ne i Guardiani, invece, sono i protagonisti che si comportano assurdamente, sparando battute vivendo avventure in un contesto simil-realistico.
no, volevo dire che quello che normalmente si imputa come grave pecca a batman e robin è il fatto di essere una carnevalata che la butta sul ridere e si rivolge ad un pubblico di bambini, che è esattamente la stessa cosa che succede ad un film come i guardiani della galassia, dove però invece il ridere è tendenzialmente visto come caratteristica positiva. mi stupisco della differenza di giudizio.
poi sul fatto che venga ripreso il telefilm degli anni ’60, è vero fino ad un certo punto. tante caratteristiche sono l’evoluzione naturale di quello che aveva messo in piedi burton ormai completamente in mano a schumacher che invece in batman forever aveva ancora pagato pegno all’autore dei primi due film.
sui protagonisti che si prendono sul serio non saprei, considerando che batman&robin è il film che ha tirato fuori i bat-capezzoli e la bat-mastercard
E qui infatti la differenza. Nel mondo di Batman & Robin è assolutamente normale avere la Bat Carta Di Credito o i Bat Capezzoli. Nel mondo dei Guardiani invece i protagonisti avrebbero subito sottolineato l’assurdità della cosa.
Poi dire che entrambi siano destinati a un “pubblico di bambini” non è che li accomuna automaticamente. Altrimenti dovremmo dire che Batman & Robin e i Guardiani sono uguali a Peppa Pig e Little Pony?!?
Totalmente d’accordo col Reverendo
Però secondo me Il Reverendo e Zaku dicono cose diverse, entrambe giuste
La differenza tra questo film e “”Guardiani della galassia”,che il secondo è stato fatto meglio.
L’unico rapporto che ho avuto con questo film per anni era aver comprato il singolo degli Smashing Pumpkins “The End Is The Beginning Is The End” dalla OST. E sul film pesava una tale aria di sfiga che averci li’ ‘sto singolo con il simbolino di Batman in copertina mi imbarazzava persino un po’.
Non mi pare di averlo mai visto per interno, ma quello di vederlo come un puntatone ipertrofico e “so90s” della serie con Adam West fu un’intuizione che venne anche a me ad un passaggio televisivo di qualche anno fa. E in effetti per cinque minuti la cosa puo’ funzionare, ma poi e’ davvero un film troppo pachidermico, lento, rincoglionito. E’ una mega-festa in cui tutti vogliono solo tornare a casa, e l’unico che fa finta di divertirsi (o si divertiva davvero: di sicuro 25 milioni non ti rendono triste) e’ appunto Schwarzy.
Se penso a un film che puo’ richiamare l’atmosfera da festa morta descritta in “Glamorama” da Bret Easton Ellis allora e’ perfetto.
anche questo visto al cinema dell’oratorio… grandi aspettative per poi considerarlo una vaccata inguardabile anche agli occhi di un dodicenne
Praticamente l’idea della recensione (che mi ha convinto, sia chiaro) è che gli ecologisti devono ringraziare il destino per l’esplosione di Chernobyl, cosi si è smesso di fare centrali nucleari…
In realtà sono i petrolieri che devono ringraziare Chernobyl.
la bat-card.
Se non lo avessi detto tu, lo avrei detto io.
Avete presente quel momento, presente in tutti i film di un certo tipo, a un erto punto, in cui devi alzarti e lasciare la sala, e se resti ammetti di aver rinunciato alla tua dignità?
Qualcuno qui anno fa lo descrisse benissimo come “tony stark che piscia nell’armatura”.
Ecco, quel momento in Batman & Robin arriva clamorosamente presto, ed è la bat-card (“mai uscire di casa senza”).
Poi certo, “ammissibile” nell’ottica di un omaggio venuto malissimo alla serie con Adam West…
“Mai uscire dalla caverna senza”.
THE ICEMAN COMETH
le battute di Mr. Freeze nella versione in lingua originale sono letteralmente l’unico motivo per cui vedere questo film, il resto è trash puro
Lo devo rivedere.
Devo assolutamente rivederlo.
Perché tutto sommato non ho un ricordo negativo di sto film.
Eppure il resto dei film dei supereroi in costume non mi piace.
Cos’é?
Sono i film?
Sono io?
a me sin da pischello non fece mai troppo schifo perchè il tono trash & camp lo assimilai senza problemi nonostante il primo Batman fosse (insieme a T2) tra i miei film preferiti di sempre, giusto per evidenziare il contrasto.
rivisto da poco sono arrivato alla conclusione che è come vedere il risultato di un bambino che gioca con le action figure……è questa la chiave di volta per non schifarlo completamente! poi oh, il design dei costumi e della Batmobile mi è sempre piaciuto.
Io sono mai riuscito a vederlo fino in fondo, e ci ho provato almeno 3-4 volte.
Per come è andata nei trent’anni successivi: Batman (quando va bene) ridotto a spinoff ibrido di un Mission Impossible qualunque e Marvel e Dc che rifanno in loop lo stesso film cambiando poco più del colore del pigiama, direi che B&R è invecchiato come una pregevole rarità. Presunti difetti compresi.
Il film che interruppe la carriera di Batman al cinema per quasi 10 anni, da cui George Clooney e Uma Thurman faticarono a rialzarsi, da cui Joel Schumacher e Alicia Silverstone non si rialzarono, in seguito al quale Schwarzy penso’ “fuck it, diamoci alla politica”. Di certo una pietra miliare per molti, un bagno di sangue vero.
Certo che se pensi che questo film ci ha di fatto privati di una topa come la Silverstone, ti sale davvero il bat-omicidio…
Film orrendo e inguardabile, fare una cosa come la serie degli anni ’60 per me non aveva senso.
Comunque gia non mi piacciono molto i film Marvel non capisco che differenza hanno tra quelli DC più criticati, sembrano (sono) film per vendere pupazetti innoqui e tutti uguali senza personalità
Visto in una anteprima estiva a Valle Giulia in lingua originale con i sottotitoli .
Impossibile scordarsi un evento del genere.
tra l’altro occasione persa non aver fatto interpretare batman direttamente ad arnold, l’unico che avrebbe potuto avere esattamente l’aspetto del batman dei fumetti senza bisogno di una tuta imbottita con i muscoli di gomma, altro che bat-capezzoli.
o fargli interpretare bane, che cazzo, facendone una versione più simile al fumetto e non una specie di idiota che va in giro urlando ”veleno”.
Era “Flagello” (traduzione letterale di Bane)! Reverendo, non caderci sulle basi!
Concordo. Schwarzy era perfetto per fare Batman, uno spreco…
Comunque grazie al nazismo abbiamo avuto un sacco di cattivi fighi come quelli di indiana jones e i nazi zombie di cod, da batman & robin non mi pare siano nate cose fighe (correggetemi se sbaglio). Metterei quindi il nazismo come terzo.
Se ben ricordo Shumi aveva anche dichiarato che la sua era una lettura dichiaratamente gay del personaggio.
Mammamia. Avevo dieci anni e lo vidi al cinema: accadde una cosa che mai mi era accaduta prima, ovvero mi addormentai.
E capii che potevano esserci film di supereroi brutti, noiosi è poco interessanti.
Ne ho rivisto qualche frammento di recente: è peggio di come lo ricordassi e no, nessun film Marvel cade così in basso
L’articolo è bello ma quello di Forever (con tutti quei retroscena ecc.) era davvero fantastico…
…e comunque si può (comprensibilmente) parlare male quanto si vuole di questo film ma rimane molto più onesto del film sui fumetti medio moderno
Forse il caro GIOVG non lo avevano ancora scoperto i Coen.
Ma Tarantino e Rodriguez si, e li’ se l’era cavata decisamente meglio.
La sola nota positiva e’ che a detta del regista Clooney e’ risultato molto piu’ cordiale, simpatico e alla mano di quel pallone gonfiato a ego di Kilmer.
Film indifendibile, che prende la formula odiatissima del precedente e la amplifica, a dismisura e oltre la sopportazione.
Una baracconata troppo clamorosa per poter essere presa anche un filino sul serio.
Forse e’ davvero come dite. Ha toccato un punto talmente basso che e’ scattata la sindrome del MAI PIU’. E si e’ iniziato a cambiare registro.
Ok, ma George chi lo ha scelto??
è praticamente ovvio che esistano film dimmerda su batman. io lo ricordo, purtroppo, ancora bene. non so se facesse più cagare giorgio cluni o quel poraccio di o’ donnell
Apprezzo tanto, ma veramente tanto ma veramente veramente tanto, il tentativo di George di farci guardare questo mucchio di pattume in un’altra ottica…purtroppo nel mio caso (mi duole dirlo) non c’è riuscito.
A differenza del Batman con Adam West che ricordo con piacere e grandissima nostalgia come compagno fedele delle mattinate con la febbre, quello con Clooney è probabilmente il peggior ricordo cinematografico che abbia mai avuto in tutta la vita…non si salva nulla, neanche Schwarzy!
A testimonianza di tali dichiarazioni, vostro onore, porto al banco dei testimoni le mie piccole puzzole di 5 (quasi 6) e 8 (quasi 9) anni che dovrebbero essere perfettamente in target…beh, non sono andate oltre i primi 20 minuti di film!
Di contro, i Guardiani se li sono goduti fino alla fine continuando nei giorni a seguire a citarne le battute.
Tutto ciò per dire che Batman e Robin è semplicemente un ammasso di star e starlette del cinema anni 90 scritto di merda e girato peggio che non merita nessuna difesa in quanto non ha nulla di difendibile.
Vostro onore ho concluso.
Il problema sono i tempi. Ma non nel senso che gli anni 60 sono passati un tantinello, ma i tempi scenici. Il Batman di Adam West è rimasto una pietra miliare come versione fumettosa lisergica della comedy slapstick, esempio perffetto di come far coincidere arte, cultura pop e media. Ma rimane comunque una comdey slapstick, e per rifarsi ad un altro esempio perfetto di operazione riuscita di amalgama tra cultura pop, arte e media, i Simpsons, Homer che gira in tondo per terra per cercare di leggere una scritta che Bart gli ha dipinto sulla nuca fa ridere per i primi tre secondi, ma dopo cinque secondi si smette di ridere, e dopo sette comincia la pena. Allungare una puntata di Adam West oltre i 25 minuti ottiene automaticamente l’effetto farsa->pena. Avevano fatto anche all’epoca un film dalla serie, e se nessuno se ne ricorda c’è un perché. E poi c’è anch il fattore tempo passato. Purtroppo conta, vedi sempre i Simpsons. Chi li regge più?
Ottimo hai ragione, lo si può dire pure della comicità di Set Mcfarlen che funziona per 20-25 minuti per i Griffin ma non per un intero film
Io ogni tanto faccio questo ragionamento: esiste un universo dove George Clooney ha interpretato Batman.
E io ne faccio parte.
Forse l’unico film in cui ho rischiato di addormentarmi al cinema; uno dei pochi che non sono riuscito a guardare per intero in tv, assieme a “Mr Crocodile Dundee III” e (non confrontabile, lo so) “Stalker” di Tarkovsky.
Be’, il me ottenne al cinema si divertì un casino e consumò il vhs uscito con (credo) l’espresso (letteralmente: era una di quelle vhs da edicola con la copertina in cartone, ce l’ho ancora ed è a brandelli, e già quindici anni fa la parte iniziale del nastro era inservibile). Tuttora, dopo averlo anche rivisto di recente, seppur nella sua veneranda bruttezza, non riesco a non provare affetto. Perché, come già scrissi sotto la recensione di BF, erano i miei pomeriggi a giocare con i pupazzetti traslati sul grande schermo, praticamente un sogno ad occhi aperti. Ad 8 anni, come del resto oggi, non capivo una gloriosa ceppa di cinema, e per me fu un film fondamentale.
Certo, è brutto. Ingiustificabile, anche come richiamo alla serie con Adam West (che, per inciso, per me fa cacare, altro che camp ecc.; è talmente brutta che forse ha fatto il giro ed è diventata bella). Oggi sarebbe massacrato più di allora nonostante di film con supereroi cazzoni in costumi imbarazzanti ne escono tipo 7 o 8 l’anno. Però, per me, conserverà sempre quell’alone di meraviglia che si prova solo ad 8 anni, lo stesso che mi aveva fatto amare il film dei Power Rangers (mammamia) e che – allora come oggi – mi aveva fatto spalancare gli occhi di fronte ai dinosauri di Jurassic Park.
Un’ottima recensione che riesce nell’intento di nobilitare un film di merda
Leggendo la recensione ho cercato di richiamare alla mente tutto quello che avevo in testa riguardo questo film, che avrò visto si e no quando l’hanno passato in tv negli anni ’90.
Allora per prima mi è tornata in mente Uma Thurman e la sua tutina verde aderente, poi leggendo la recensione anche l’interpretazione di Arnold Schwarzenegger, che ho ricollegato al tipo di recitazione scanzonata e simpatica che faceva nelle pubblicità giapponesi negli anni ’80 o forse ’90
https://www.youtube.com/watch?v=q77M9QcwJdI&t=25s
Poi forse qualcosa su la Silverston e O’Donnel, quest’ultimo che quando lo vedo in quelle tristi serie tv poliziesche-militari di stampo molto americano, penso sempre con un po’ di tristezza, che negli anni ’90 sembrava quasi che potesse avere una carriera.
se sono su un volo transoceanico e gli unici film sono hulk di ang lee il cavaliere oscuro il ritorno e batman e robin guardo il terzo.
bob