La palestra dei 400 Calci è la nostra video-rubrica del lunedì in cui vi parliamo delle news più calciabili della settimana.
Credevate fosse finita così tra Jason Statham e lo squalo gigante? Un solo incontro, un solo cazzotto sul muso? Macché! Gioite! Stanno tornando, e con loro un paio di nuovi amici inaspettati! Vi parliamo inoltre dell’imminente documentario di Netflix su Arnold Schwarzenegger. E poi vi parliamo di quello che è ufficialmente il mio nuovo progetto preferito: DIE SHARD. Che purtroppo non si chiama davvero così, si chiama banalmente Cleaner, ma è Die Hard ambientato sullo Shard di Londra e quindi non me ne frega niente: lo chiameremo DIE SHARD. Dopo Cocainorso, questa è ufficialmente la nostra nuova battaglia. Poi vi parliamo di Steve Urkel in persona che si unirà a uno dei tanti progetti di area Star Wars, e del nuovo progetto da regista di Mel Gibson, che è un action con Mark Wahlberg tanto per tenersi allenato. A voi il filmato integrale:
Molti spunti a ‘sto giro.
– a sentir spuntar fuori il nome di Ben Wheatley in QUEL contesto sono trasalito! Curioso di veder che cacchio ne puo’ venir fuori. Mi tocchera’ procurare anche il primo…
(Pero’ me lo prendete un po’ sottogamba, il Beniamino, fino a Free Fire per me non ha sbagliato nulla. Certo prendendolo per quello che vuole essere, un erede della tradizione di Nicolas Roeg e Ken Russell, roba calcistica solo lateralmente.)
– Parallax View / Perche’ un assassinio? e’ uno dei miei film della vita. Immagino che per la serie svilupperanno il discorso sull’azienda a cui commissionare omicidi politici. Il problema e’ il solito: roba che era innovativa negli anni 70 (se ben ricordo il film di Pakula all’epoca vinse addirittura a un festival di fantascienza) oggi e’ roba abusatissima. Chissenefrega, comunque.
– ‘sto Dallas Sonnier sara’ fascio, ma oltre ai tre film di Zahler vedo che ha prodotto anche un altro film della stramadonna come “The Standoff at Sparrow Creek”, basterebbero solo questi quattro titoli per imporlo come uno dei produttori piu’ intelligenti degli ultimi anni. Davvero stiamo appaltando la sana abitudine dell’essere controversi ai mega-destrosi?
Pronti!
1- Ben Wheatley, con l’eccezione di Free Fire, decisamente più ostico di Roeg e Russell e più vicino a un Refn con meno fisse estetiche, per me.
2- Avessi saputo che “Perché un assassinio?” era Parallax View avrei commentato diversamente, mannaggia a me che mi dimentico tutti i titoli italiani…
3- Di sicuro per uno che ha prodotto la roba di Zahler non ho esclusivamente parole negative, ma faccio una gran fatica a definire “intelligente” colui che ha sostanzialmente permesso che nascesse la divisione cinema del DailyWire e tirato fuori roba come Terror on the Prairie. Per il resto c’è la sua pagina di Wikipedia. È una testa di cazzo e non sono particolarmente preoccupato per il suo futuro.
Per prepararmi a Shark 2 mi sono appena rivisto il primo. Ci sono cose bellissime. Jason che si tuffa in acqua almeno una decina di volte, sempre senza pinne, altrimenti la giuria gli leva punti. La cazzutissima Ruby Rose piena di tatuaggi che le riempiono anche la mano, ma quando riemerge dall’ acqua il regista non si accorge che le si sono scoloriti tutti. Inchiostro ovunque. Il nero che fa il simpa della situazione e che si chiama D.J, giusto per calcare ancora di più la mano, e che come ogni nero simpa macchietta salva la pelle ( Anaconda, Blu Profondo, etc etc etc etc ). Lo squalone che arriva alla spiaggia piena di gente in acqua ma lui no, vuole incasinarsi la vita e mira a quelli sui solarium galleggianti e all’ uomo dentro la palla di gomma. Il bimbo panzone che si tuffa in acqua col ghiacciolo, ma dieci minuti dopo e un attacco dello squalone subito , il ghiacciolo è ancora integro e gustabile. Ca-po-la-vo-ro!
Jason Statham ossia quando non basta essere pelato per avere carisma. Il Bruce Willis per millennial o de noantri è quanto di peggio possa offrire quello che una volta fu Il cinema. Siamo alla frutta… Epoca dozzinale.