– Pensa che ci possano essere altre creature sul fondo dell’abisso oltre al megalodonte?
– Chissà, perché no!
Questo dialogo (approssimativo a memoria) accade al minuto 5.
Accade al minuto 5 e tu, se non conosci i libri da cui è tratto il film e non hai visto il trailer in cui si intravedono dei tentacoli, impari in quel momento che non vedrai solo dei megalodonti. Lo impari al minuto 5 perché quel pezzo di dialogo non ha il minimo senso se poi non scopri che ci sono effettivamente altre creature negli abissi oltre al megalodonte. Perché fartici pensare se poi non succede?
A me queste cose fanno morir dal ridere. Perché bisogna allertare lo spettatore prima? Hanno fatto dei test? Hanno fatto dei test in cui nell’ultima mezzora comparivano i tentacoli e la gente si incazzava perché non era stata avvertita prima e non era pronta, per cui hanno dovuto fare dei reshoot e inserire quel pezzo di dialogo?
Più probabilmente è successo questo: la prima mezzora di film è una palla mortale, e quello era un modo facile per tenerti intrigato sul nulla, a fantasticare su chissà cosa sarebbe apparso.
Però hey, l’Asylum ce l’aveva già spiegato: se da una parte hai MegaShark, vien da sé che quell’altro è Giant Octopus.
Sigla!
Vi ricordate il 2018?
Eravamo nel bel mezzo della scoperta che il mercato cinese era grosso quasi quanto quello americano, per cui da una parte Hollywood iniziava a strizzare l’occhio vogliosa, e dall’altra diverse compagnie cinesi partivano alla conquista dell’Occidente investendo capitale in modo più o meno invasivo. The Meg, da noi tristemente noto come “Shark – Il primo squalo“, era la loro punta di diamante. Poi il governo cinese cambiò di colpo strategia politica, chiuse il rubinetto, e ora siamo al livello in cui la proprietà cinese dell’Inter si fa soffiare i giocatori persino dall’Atalanta. Non ci sono più le milionate di una volta.
Ma Shark 2 è l’orgoglioso colpo di coda di quell’ondata che insiste a tenere il piede in due mercati, e c’è una cosa che in Occidente non vi dicono (ma i più attenti hanno già intuito): non si tratta di un solista di Jason Statham, ma di un buddy con Wu Jing.
Chi è Wu Jing??? Fabrizio porcamiseria non mi sei attento.
È la superstar cinese del momento: ha frantumato i record di incassi con Wolf Warrior 2, e poi girato altri kolossal giganteschi come lo storico The Battle at Lake Changjin e i fantascientifici The Wandering Earth 1 e 2, di cui avremmo dovuto parlarvi e invece purtroppo no.
È forse in questo momento la star più “americana” che hanno in Cina, nel senso di un uomo d’azione che però non fa arti marziali. O meglio: le fa se il film lo richiede esplicitamente – sono abbastanza indispensabili durante la gavetta da quelle parti – ma non sono la sua specialità ed evita volentieri. È contento di picchiare in modo standard e lavorare soprattutto di carisma, come un aspirante Tom Cruise.
La cosa che fa più ridere di Shark 2 – e qui mi dispiace tantissimo non poter fare il paragone con i libri che non ho letto – è che Wu Jing interpreta il classico personaggio che in un normale film hollywoodiano schiatterebbe subito: è il capo dell’esplorazione, quello egocentrico e spericolato che non esita a gettare la prudenza in favore della scoperta e dell’avventura e della soddisfazione personale. È lui che decide di mettere l’intero equipaggio in pericolo ordinando di lanciarsi verso un settore sconosciuto dell’abisso nonostante abbiano appena avvistato tre megalodonti dove non si aspettavano di trovarne neanche uno, e di farlo nonostante si sia infilata a bordo senza preavviso pure la nipote 15enne. Puntualmente succede il danno e le conseguenze sono gravi, ma si sorvola e lui se la fa sorridendo fino alla fine.
Intendiamoci: amo Wu Jing, ma non gli si poteva scrivere un ruolo un po’ meno stronzo?…

Il poster cinese.
Che poi oh, io non lo so se ve lo ricordate il primo Shark.
Io me lo ricordo tremendo.
Siccome sono passati cinque anni ero lì che stavo pensando se ripassarmelo o meno per prepararmi a questo, ma sono stato assalito dai flash di Jason Statham nei panni dello stereotipo per storditi dell’eroe traumatizzato che si riscatta, e non me la sono sentita.
Posso quindi garantirvi che non serve ripassarlo nemmeno a voi, a meno che non siate il tipo di persone che se vedete Jason Statham con una figlia cinese esigete immediatamente una spiegazione. Nel qual caso, la spiegazione sta nel primo film.
La verità è che la cosa migliore che si possa dire di Shark 2 è che sia lievemente migliore del primo.
Dettagli principalmente.
Innanzitutto, dopo una prima mezzora di semi-paralisi si entra in azione e sostanzialmente non se ne esce più, e questa è una cosa che gradisco sempre molto.
Poi c’è Jason Statham che, non essendo più traumatizzato, mena già dalla prima scena. E Jason è un picchiatore eccezionale: di gran lunga il migliore, se lo chiedete a me, tra quelli che non nascono come star marziali.
Poi… Ho riso di gusto un paio di volte?
Dettagli, davvero.
Shark era scritto col pennarellone, si appoggiava su cliché superati da 30 anni ed effetti speciali che lasciavano a desiderare.
Il sequel per buona parte sembra voler scimmiottare (male) The Abyss di Cameron, ma poi si adagia su un finale semi-identico a quello del primo capitolo – sempre i mari della Cina, sempre squali giganti su spiaggia cinese affollata con buffo cane piccolo che abbaia, sempre il dannato PG-13 che esclude il sangue e leva ogni possibilità di divertimento dalla suddetta situazione – e in sostanza non si azzarda a mettere la formula in discussione.

Il poster col vero protagonista: il piccolo cane buffo.
E qui arriviamo al MACCOSA più grosso: la regia è di Ben Wheatley.
Ce l’avete presente?
Proprio lui. Quello di Kill List. Quello di A Field in England. Di High Rise. Di In the Earth.
Una delle firme indipendenti più artistoidi, intricate e senza compromessi della scena inglese. Roba che a confronto Greta Gerwig pare Zack Snyder.
Quando l’avevano annunciato a suo tempo non ci credevo: non riuscivo a immaginarmi niente di più lontano di Ben Wheatley dalla saga di The Meg, che era iniziata con un film talmente stupido che a confronto pure Jurassic World ci faceva una figura discreta.
Ben Wheatley era uno la cui idea di “accessibile” finora era Free Fire, un action teorico su un’unica sparatoria lunga un’ora e mezzo.
Era fresco di un remake di Rebecca di Hitchcock, per la miseria.
Eppure nelle interviste giurava che l’idea di girare The Meg 2 lo gasava tantissimo.
Volendo qualche suo tema riconoscibile lo si trova, tipo l’ecologia già affrontata in In the Earth.
Volendo ci si trovano certi suoi riusciti tocchi di umorismo, tipo quando sfotte la scena di Prometheus in cui il geologo va a toccare tutte quelle robe carine che non conosce.

Dal regista di A Field in England
Ma chi sperava sotto sotto che il nostro fosse qua per ribaltare il prodotto come un calzino e trovasse una via personale e autoriale ai film di squali giganti, casca malissimo: siamo chiaramente di fronte a quella fase della carriera in cui Ben Wheatley mette se stesso alla prova con un film su commissione per vedere se riesce a portarlo a casa, gestire un budget molto più alto del suo solito, lavorare con una superstar, buttare fuori qualcosa di divertente di cui non vergognarsi troppo e vedere se come piano B per pagarsi il mutuo in caso di emergenza è fattibile o meno.
Ben Wheatley dirige Shark 2 a braghe completamente calate, limitandosi a renderlo forse un pelo meno scemo del precedente (ci sarebbe da riguardarlo per conferma), tutto sommato divertendosi, gestendo tutto come un timido manovale in vacanza che non sa trovare una singola sequenza o inquadratura memorabile nemmeno quando il Jason salta al rallentatore per infilzare lo squalo gigante con un arpione.
Considerando che difficilmente Wu Jing impressionerà il pubblico occidentale con un ruolo simile, non rimane che consigliare il film unicamente ai completisti di Jason Statham, e a quelli alla ricerca di un Asylum col budget più alto della media ma meno divertente e creativo di Sharknado.
Quote:
“Squalificante”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Squallida la quote?
A meG ha fatto ridere.
Più che squallida, è decisamente squalida.
Scusa Nanni, ma perché Wheatley dovrebbe vedere se riesce a lavorare con una superstar facendo The Meg 2 dopo aver realizzato film con Hiddleston, Larson, Jeremy Irons, Cillian Murphy…
Perché Statham è più grosso e sono i film che si devono adattare a lui, non viceversa.
Machedavero?
Vabbè tra quei 4 l’unico “grossino” è Cillian Murphy
Jeremy Irons poraccio ormai conta come il 2 di briscola
No dai anche Hiddlestone è un nome grossino. A parte la Marvel, dove comunque se la cava egregiamente, secondo me è un ottimo attore
Jason Statham che fa la Leg Press a 45° con le fauci di un megalodonte ridefinisce per sempre il concetto di maschio sigma.
se fossimo nel 2013 partirebbe una colossale gara di cap sul primo poster del film
(“… è dietro di me, vero?”)
Il link su Scamacca all’Atalanta è il motivo per cui amo i 400 Calci
A “Ben Wheatley” ho avuto un mancamento.
Non avevo idea.
mi riguardo Kill List piuttosto che vedere quell’abominio pelato fermare megalodonti coi piedi
Ecco una buona scusa per riparlare di KILL LIST, per alcuni un capolavoro, per altri un bel piatto di merda fumante.
Tu da che parte stai?
A me non è piaciuto. Pretenziosetto e un po’ ridicolo. Non mi è piaciuto neanche High Rise, anche se non so se dipenda dal racconto originale di Ballard.
Mi ha invece molto divertito Free fire.
Andrò a cercare Free Fire.
High Rise è uno dei pochissimi film che non ho finito di vedere.
Io sto dalla parte di chi dopo averlo riguardato per la terza volta ancora non capisce una sega di cosa succede nella trama ma si gode veramente tantissimo l’incredibile storia di amicizia tra i due protagonisti. Gente che condivide tutto senza problemi, pure i feroci litigi in famiglia. Gente che si mena spaccandosi letteralmente bottiglie in testa e un’ora dopo ha scordato tutto. Per me capolavoro.
Capolavoro anche per me.
a me kill list era piaciuto veramente molto
Io sono tra quelli che l’ha visto e non si ricorda nulla. (l’ho visto solo una volta).
Free Fire invece me lo ricordo tutto, bellerrimo!
P.s. Mi aspettavo la rece di The Covenant a dire il vero. Lo coprirete?
Bellino Kill List, ha quell’atmosfera oppressiva che mi piace tanto e il finale eccezionale.
Vandal, devo ammettere che ho fatto una discreta fatica ad arrivare alla fine anche io. E’ stata una prova di pura resistenza. E quel film mi sa che deve essere stata una brutta botta anche per Tom Hiddleston che, mi sbaglierò, non ne ha più fatti da allora.
Dico la mia su Tom Hiddleston: non ho mia capito come abbia fatto ad arrivare dove è arrivato, poi ho visto alcuni episodi de Il Commissartio Wallander, protagonista un ottimo Kenneth Branagh, in cui Hiddleston compare nel ruolo di insipido attendente e recita coi suoi veri capelli.
Come d’uopo in simili casi, citerò per l’ennesima volta la memorabile scena di Homeland, che si conclude con Yummi Yummi Yummi Yummi.
https://www.youtube.com/watch?v=QNcnOMOS1dk
Ma sto regista cambia maglia più facilmente dei giocatori di calcio ?
Sono basito
Io proverò l’ approccio documentaristico. Mi spiego meglio: dopo aver visto nel trailer il Meg chiudere gli occhi prima di azzannare, come fanno i veri squali, ho capito che qui c’è gente che ha studiato la materia. Ergo ogni scena la appunterò, soprattutto Statham che sarà il mio naturalista di fiducia.
A me del primo, che comunque avevo trovato divertente, sembrava un po troppo random l agressivitá del bestio
Ero ironico. L’ aggressività del bestio nel primo era sostanzialmente idiota, soprattutto quando arriva nella spiaggia puena zepoa di carne facile, ma lui vuole quelli dentro le palle di gomma.
hahah scusa il caldo :D
si, io capisco che il setting vuole un antagonista feroce e incazzato, peró davvero, quando nel primo, il primo sommergibile arriva nel sottofondale, davvero mi aspettavo che in qualche maniera venisse poi giustificato il perchè (e mi andava bene anche la spiegazione piú scema del mondo) e invece niente, Meg vede un pezzo di ferro sott’acqua e DEVE distruggerlo, va beh. a me era piaciuto lo stesso :P
OT Ma Barbie lo bucate?
Comunque film noioso e sfilacciato, non solo in quanto diviso in due parti mal amalgamate, ma perché due protagonisti che si sfidano a gara di eroismo sono troppi, tra una citazione a Deep Blue Sea ed una a Jurassic World.
Alla fine è Statham a risultare pleonastico , come lo era stato Matt Damon in The Great Wall.
Gli unici brividi vengono nel pensare alla morte atroce delle persone schiacciate nell’implosione del sottomarino bagnarola, mentre i nostri passeggiano o nuotano tranquillamente a migliaia di metri sotto il livello del mare, dimenticandosi poi dell’esistenza della decompressione al momento di riemergere.
Il film invece rimane sul fondo del mare, inabissato, come da appropriato sottotitolo italiano.
Sì, Barbie non mi sembra in argomento con i generi che trattiamo normalmente. Io personalmente non l’ho visto ma in redazione mi confermano.
Nanni, recensirete il film spagnolo As bestas? Non l’ho ancora visto ma sembra potenzialmente un buon film sul genere Cane di paglia.
@lorenzo: comunque (SPOILER) c’è letteralmente una lunga scena drammatica di una che muore di decompressione tardiva, quindi non mi pare che se ne scordino (FINE SPOILER)
@maybe: non ho visto nemmeno quello ma analogamente mi dicono in redazione che non è un action/horror. Mi incuriosisce però e un giorno lo guarderò lo stesso.
@Nanni
>Sì, Barbie non mi sembra in argomento con i generi che trattiamo normalmente.>
Peccato, e’ un bel film, molto piu’ stratificato di quanto possa sembrare ed avrei letto volentieri la vostra recensione.
L’eccezione meritevole ci stava tutta.
Ruper Tevere ha fatto la spia e ora io so – sallo anche tu – che Stanlio scrive anche su Esquire, tra l’altro col suo vero nome (che naturalmente è Stanlio Kubrick) e lì ne ha parlato. Pure troppo, quasi azzarderei.
Io comunque sono piuttosto carico per il film su Dracula e la Demetra che esce il 10 agosto a firma Øvredal.
Temo fortissimamente però che uscendo per l’appunto il 10 agosto flopperà, io stesso che sono al mare non sono sicuro di trovare un cinema vicino che lo dia. Peccato
Totalmente off topic, ma una recensione su The Covenant di Guy Ritchie? Sono troppo curioso di sapere cosa ne pensate. Per me è già uno dei fil più belli di quest’anno
Prima o poi la facciamo
Ho fatto la stessa domanda qualche risposta più su. Ignorala boss.
Comunque anche per me filmone.
Concordo su Covenant. Mi è piaciuto molto, anche se è ben poco in “guy ritchie style”.
Piaciuto assai. Non avrei mai immaginato facesse Meg
Cazzo ma è mai possibile che il clone di wish di Bruce Willis distrugga ogni pellicola che lo vede protagonista? E’ un l’accorsi americano senza finasteride.
CHEMMERDA
Chissefotte di questa merdaccia. È morto William Friedkin
Forse bisogna anche fare un ragionamento di target…per chi è pensata la saga di The Meg? Per me si colloca nella stessa fetta di Jurassic World, ossia mio figlio (9 anni e mezzo) che vuole tornare a casa dalle ferie solo per andare al cinema a vederlo…io poi lo accompagno volentieri, meglio che portarlo a vedere gli ultimi Pixar o Disney
Il top dello zio della cinesina comunque lo raggiunge quando inizia a parlare in cinese dicendo “vi parlo in cinese per distrarvi tanto non capite una sega e intanto Statham vi attacca da dietro”
Comunque finalmente il nostro eroe finalmente due calci li tira pure in questo film.
E comunque la cagnolina Pippin > *
Ah, quando ho visto che è morto il personaggio di Li Bingbing ho riso più del dovuto perchè l’ho confusa con Fan Bingbing un’attrice che ha creato un macello col fisco cinese anni fa, pensavo fossero imparentate e invece niente.
Faccio cmq rispettosamente notare che il film sta incassando un botto e quindi un terzo volume è pressochè sicuro.
“C’è molto altro da esplorare in quel mondo. È molto ricco. L’aspetto internazionale è molto interessante”
– Ben Wheatley –
Io me sò divertito un botto al cinema co sto Meg 2, grande Nanni.
Però approfitto per chiederti di un altro film come faccio sempre, ci fai un disservizio che ancora non ci hai parlato di Kgf chapter 1 e 2, fallo conoscere al popolo di Valverde.
Endorsement immediato.
Su KGF, intendo.
Ma è previsto che si vedano squali in questo film sugli squali?
Io questa cosa devo dirla: ho trovato più significativa questa recensione (e la quote ^_^) che non il film in sé. Grazie Nanni.
Sul film poi concordo del tutto con Lorenzo Alpacas, compresa l’analogia con The Great Wall che è da tanto di cappello.
Innumerevoli sono da elencare le inesattezze e le scene demenziali … Inizio totalmente anacronistico , il t-rex è vissuto 40 milioni di anni prima del otodus Megalodon … Però è acchiappa wow … Eh va be’ ci sta … Il resto del film è anonimo e strutturato malissimo ! sia per i personaggi dei quali non solo non si ricordano i nomi ma sono totalmente inutili . il protagonista ( il megalodonte ) passa in secondo piano . poi armi , botte , salti e risatine da ebeti … Voto 2 ( regalato ) . heart of the seas di Moby dick è un capolavoro al confronto . amo gli squali e lo spirito del megalodonte ( una meraviglia estinta ) è assente e priva di anima ed emozione in questa pellicola . peccato ! Hanno buttato nel cesso molte idee .
In sintesi Jason Statham contende a Idris Elba il British Award nella categoria “miglior carriera sputtanata con impegno”.
Squali giganti e mi sono abbioccato. Poi mi sono svegliato e c’era Doraemon abbronzato che tirava fuori cose buffe da uno zainetto griffato.
Un grosso, grossissimo no.
un film quasi inguardabile