Come nascono i film?
È una bellissima domanda, cari bambini: mettetevi comodi che ve lo spiego subito.
Vi faccio questo esempio: c’è un campo di fiori, no? E in questo campo, dopo una lunga battaglia sociale si è arrivati all’accordo per cui un’ape in cerca di nettare preleva i granelli di polline da un fiore e li porta a un altro fiore, che… uhm… e l’ape simboleggia il…
Tagliamola corta, il modo più classico è questo: un produttore si scopa un rullo con la pellicola.
Lì, dove c’è il buco.

Prima e dopo (grazie Gary)
Ci sono anche altri modi meno classici.
Ad esempio, un tizio gira un cortometraggio, lo mostra in giro.
Arriva un produttore, e se lo vuole scop decide che è abbastanza interessante da farne un lungo.
Ci sono varie cose che un produttore può trovare interessanti in un corto.
L’idea, certo, perché no.
Oppure una trovata visiva particolarmente forte.
A volte – l’aspetto meno pubblicizzato – molto semplicemente la realizzazione tecnica. Qualcosa che dica “dammi in mano un progetto che ti interessa, e te lo porto a termine ben confezionato”.
Night Swim nasce come cortometraggio di 4 minuti, e ve lo faccio vedere subito così giudicate anche voi:
Cosa vi dice questo corto?
Sono curioso, ditemelo nei commenti. Vi aspetto.
…
…
…vero, massimo82? Stavo per dire la stessa cosa.
Non mi dice niente. È girato bene, ma non mi dice niente.
Mi sembra proprio che ci sia a malapena l’idea per un corto, figuriamoci per un lungo. È giusto carina l’idea di lei che vede una sagoma mentre è sott’acqua e non la vede più quando riemerge. Ma per dire, il corto originale di Mama di Muschietti era ben più di impatto.
E ora la grande sorpresa: questo corto è del 2014.
Non siete sorpresi?
Ok, ci sta, è perché non avete visto il lungo.
Perché la situazione è questa: il lungo non va da nessuna parte.
Questo non è il tipo di corto con un concetto bomba che ti fa pensare che forse a sforzarcisi un attimo si riesce a stirare tutto a un’ora e mezzo (operazione che comunque fallisce più volte che no): questo è il tipo di corto a cui va inventato intorno più o meno tutto.
Quella breve sequenza, di per sé, è ok se la inserisci in un Conjuring qualsiasi e ne fai un omicidio fantasmatico random fra i tanti, nemmeno (possibilmente) il più memorabile.
Ma uno spunto che possa reggere un intero film che mantenga il titolo Night Swim? Interamente ambientato in una piscina?
Qui non c’è.

Non c’è neanche la scena dello scherzo classico di quello che butta in acqua un Mars
Ero quindi convinto si trattasse di una decisione frettolosa, tipo James Wan e la Blumhouse che trovano molto simpatico il regista Bryce McGuire e gli dicono “ok, dai, fai un film tratto da questo corto, tieni i soldi, ci fidiamo” e quando McGuire si rende conto di non avere avuto una sola singola idea per trarci un film vagamente interessante ormai si erano tutti impegnati e non si poteva tornare indietro.
E invece il signor Bryce McGuire ha avuto ben dieci anni per pensare a un’idea.
Dieci anni!!!
Lo dice lui stesso. C’è questa intervista in cui racconta (in sintesi) “Beh insomma io lo so benissimo che non è facile trarre un film intero da un corto, e quando ho fatto vedere il corto le prime volte mi dicevano che dovevo farci un film intero ma secondo me non c’era uno spunto che reggesse e allora non lo volevo fare, per cui l’ho messo da parte finché non mi è venuta un’idea che finalmente potesse reggere un’ora e quaranta, e solo allora ho proposto il progetto a James Wan che l’ha apprezzato, l’ha portato alla Blumhouse e me l’ha finanziato”.
Spoiler: non è vero! Non gli è venuta nessuna idea! Mente sapendo di mentina!!!
E lo script è pure a quattro mani (con Rod Blackhurst, nominato agli Emmy per il documentario su Amanda Knox, e il Maccosa del giorno è servito).
La trama è questa: una famiglia si trasferisce in una casa nuova (già qua sono spiazzato dalla premessa insolita) e ci trovano una piscina.
Il marito è un ex-campione di baseball che si sta riprendendo da un grave infortunio, ma come fa il bagno nella piscina sembra guarire miracolosamente, come in Cocoon.
Solo che la piscina è possed– (scusate mi scappa da ridere) (rilassati… inspira… espira…)
La piscina… la piscina… è… posseduta. Da un’entità fantasmatica X.
Il campione di baseball guarisce, ma la sua personalità posseduta si altera e diventa losco, imbruttito e pericoloso, e tocca alla moglie capire che dietro a tutto questo c’è una storia di fantasmi uguale identica a 10.000 altre, raccontata con tono serio come la fame.

Citazione obbligatoria.
Non so che dirvi, credevo di essere pronto al peggio ma questo film mi ha sconfitto.
Ad esempio: quando al minuto 10 la moglie dice “quando ero bambina le piscine mi spaventavano”, io volevo andarmene dalla sala ribaltando tutta la fila di poltrone davanti.
Le piscine. Le piscine la spaventavano. Non, che ne so, l’idea di nuotare o l’acqua alta in generale. No: specificatamente le piscine, perché l’argomento del film sono le piscine.
Io quella frase lì nella mia vita l’ho sentita in un solo contesto: i film d’orrore sulle piscine.
Cioè mai, finché non ho visto Night Swim.
Ma il film è ridotto così: a dover creare extra-tensione artificiale ogni volta che la moglie si avvicina alla piscina facendoti pensare al fatto che non solo “ommioddio c’è una quantità di acqua in una grande vasca di cemento” (?), con la cinepresa che si muove lentamente timorosa e la musica inquietante in sottofondo, ma che in più lei è extra-fragile perché ha una paura pregiudiziale delle piscine.
E come la supera, questa paralizzante paura? Niente, appena scatta l’emergenza lei si butta in acqua e a posto così. Quindi o supera il trauma stoicamente in silenzio in un impeto di finezza minimalista, oppure quel dialogo di lei che ha paura delle piscine è stato girato dopo per aggiungere un po’ di pepe a gratis.

Non parlo a vanvera, cosa credete, mi sono informato: l’aquaphobia non è specifica delle piscine

Ho persino trovato Bryce McGuire che chiede spunti su Quora facendo finta di niente (invano, l’unica spiegazione è una forma di generica germofobia che ovviamente si applica anche ad altro)
Tutto il film è la solita collezione dei cliché più scontati, roba che ve lo potete raccontare da soli e indovinate.
In questo momento ad esempio, vi state sicuramente immaginando nella testa le scene con lei che consulta l’internet per scoprire i precedenti loschi di quella casa, e poi si va a informare da un’ex-inquilina ancora imparanoiata dura che inizialmente è scontrosa ed enigmatica ma poi le spiega in cosa consiste la maledizione della piscina. E sì, queste scene sono esattamente come ce le avete in testa.
“Ok Nanni, ma tu, proprio tu, ci insegni che una trama banale e una collezione di cliché non sono nulla se poi la realizzazione è figa. Rule of cool, no?”
Ecco, bravissimo Fabrizio che per una volta hai fatto un intervento pertinente.
È esatto.
È buffo sfottere una trama che non ha un solo guizzo interessante – tranne, se vogliamo, quello di presentare una famiglia protagonista di pura razza ariana per la felicità di quelli che dopo 100 anni di cinema identico stavano soffocando per l’improvvisa deviazione etnica post-Get Out. La rappresentazione è importante e finalmente siete di nuovo rappresentati, fusti biondi californiani con la mascella squadrata!
Il vero difetto, però, specie negli action e horror, è quando l’assoluta mancanza di idee c’è anche nella messa in scena.
E qui il problema è che, mentre i cliché sono buttati lì in modo pigro e scolastico giusto per far avanzare la storia, pure i momenti chiave, quelli di tensione, quelli di “spaventarsi”, sono girati senza un guizzo che sia uno. Proprio già a livello di idee! Siamo ai livelli in cui McGuire per qualche motivo decide di non mettere quell’unico schizzo di ispirazione visiva che aveva piazzato nel corto, e non lo rimpiazza con nessun’altra trovata. Persino La suora 2, che ho detestato, un paio di intuizioni fresche tutto sommato ce le aveva. E pure Aquaslash, che è tecnicamente un film di piscine assassine ed è uno dei film più pacco della storia, aveva quell’unica idea (geniale) su cui basare almeno gli ultimi 10 minuti di un film che arrancava persino ad arrivare a 71. Ma qui sembra che tutti si accontentassero di avere abbastanza materiale strutturalmente competente da buttare fuori qualcosa che assomigliasse a un film intero e con uno straccio di messaggio morale, così, di pura inerzia, non importa quanto tutto uscisse insipido e scontato.
“Grazie Nanni, lo chiedevo per dovere di cronaca ma personalmente rimango dell’idea che i film d’orrore sovrannaturali dovrebbero essere rigorosi come documentari e se salta anche un solo passaggio logico–”
Fabrizio dovevi fermarti alla tua domanda precedente e avresti concluso in gloria, mannaggia… Ma amen, questo film non ti piacerà in ogni caso. Questo è un film in cui c’è una piscina posseduta che attacca i figli dei protagonisti, e i genitori decidono di organizzare una festa e invitare tutti i vicini a farci il bagno. E non ne consegue comunque nessun massacro o contagio globale (non faccio spoiler, ma sappiate che in totale ci sono meno morti che in A Bigger Splash).

Tuo padre ha fatto La cosa, Wyatt! TUO PADRE HA FATTO LA COSA!!!
Boh, io ve lo giuro. Ne ho visti tanti di film brutti/inutili nella vita, di ogni tipo, ma raramente come davanti a Night Swim ho passato il tempo a chiedermi direttamente per quale motivo avessero approvato il progetto.
Siamo davanti a un purissimo esempio di high concept nella definizione originariamente coniata da Don Simpson: “Azzecca uno spunto interessante, e la gente andrà a vedere il film indipendentemente da chi lo ha realizzato, che attori ci sono e che cosa gli si fa effettivamente vedere”.
Solo che come si fa a definire “piscina posseduta” uno spunto interessante?
Lo è perché vi fidate.
Lo è perché pensate “se avranno fatto un intero film su una piscina posseduta, e lo hanno prodotto James Wan e la Blumhouse che non saranno esattamente una garanzia di qualità ma non sono nemmeno gente che ha bisogno di elemosinare spiccioli dalle idee più disperate, vuol dire che avranno in canna qualcosa di adeguatamente intrigante”.
E invece, cari bambini, ciccia.
È uguale a qualsiasi film di case infestate, tranne che è infestata solo la piscina che, tecnicamente, non è difficilissima da schivare.
Probabilmente là fuori un film interessante su una piscina posseduta è possibile – voglio dire, ne ho visto uno su un letto posseduto ed era esilarante.
Ma non è questo.
La lezione è: MAI dare nulla per scontato.
Che nel frattempo, grazie ai pirla come me che si sono fidati, James Wan e la Blumhouse hanno comunque portato a casa i loro bei $47 milioni a fronte di un budget di 15 e a me è esploso un rant emotivo come non mi capitava da tempo.
Streaming-quote:
“Temo che continuerete purtroppo a guardare le piscine con gli stessi occhi”
Nanni Cobretti, i400calci.com
P.S.: ho pensato vi interessasse di più che vi avvertissi su questo, che in Italia esce giovedì, piuttosto che vi confermassi che no, Madame Web non è esattamente il tipo di film che risveglierà il vostro interesse nei film di supereroi. Spero di aver fatto la scelta giusta.
Ciao Nanni, ho visto il corto e ti lascio un commento come hai chiesto, non è mica brutto ma boh, sinceramente non mi dice niente, tu che ne pensi?
A me il corto è piaciuto molto, se devo dire. Certo, non ti lascia nulla, ma è la stessa sensazione che mi danno il 99% dei cortometraggi.
Di Madame Web mi piacerebbe davvero leggere una vostra opinione / analisi.
Mi accodo, da quello che ho letto in giro SignoraRete è così un disastro che i 400calci potrebbero fare un articolo capolavoro non solo per il LOL, seguendo sempre l’assioma filmbrutto = receinteressante
OT. Non ho visto Madama Rete ma devo dire che poco giorni fa ho avuto l’insana idea di vedere The Marvels perché era su D+ e devo dire che avrei voluto una recensione in merito per solo gusto del LOL… Uno dei film più maccosa che abbia mai visto, sicuramente il peggiore dei Marvel finora, non credo che Madame Web possa essere peggio, non può essere.
marvels è un film onesto, più che decente ma ormai sull’internet va di moda dire che fa tutto schifo
a proposito del corto mi chiedo, ma come ca@@@ fa la gente a tenere gli occhi aperti sottacqua per minuti interi e distinguere distintamente cose e forme oltretutto fuori? cosa ciera in quella piscina?
Beh il discorso vale nella quasi totalità dei film in cui c’è uno sott’acqua (senza maschera o simili) che “vede cose” .. io ad esempio personalmente trovo impossibile vedere qualcosa di sensato nell’acqua di mare più che in piscina per più di poche decine di secondi, ma sarò scarso io…
Su Madame Web avevo pochi dubbi
Ho visto il corto. Niente di che. Lucine che si accendono e spengono. Generico pericolo nell’ombra. Ragazza sola e indifesa. Non mi sembra avere molta originalità. In una ipotetica classifica di cose possedute in cui posizione le macchine infernali al vertice e un pneumatico assassino al minimo, la piscina si colloca grosso modo alla fine della classifica.
Visto anche il trailer del film. Generica famiglia belloccia, figli adolescenti in crisi ormonali. Generico mostro che appare a tratti. Perché si vanno a vedere film come questi? Per degli spaventini che ti fanno saltare sulla sedia se hai quindici anni e per poi tornartene tranquillo a casa senza trattenere il fiato per tutto il percorso.
Sui film con protagoniste delle supereroine sarebbe interessante un post anche sulla loro evoluzione. Se c’è stata una evoluzione.
Wonder Woman, protagonista che picchia come un fabbro ma con una semplificazione dei temi da bignami.
Visto Black Widow. Film mediocre ma nel quale i cattivi sono tutti i generici maschi bianchi. In piana epoca movimento Me Too. Sotto testo, le ragazze possono farcela.
Wonder Woman 2. Viva la sorellanza. Profondità dei temi e delle soluzioni da prima media.
Visto (sigh) The Marvels. Le protagoniste sono donne, suddivise per etnie seguendo lo sviluppo attuale della società americana, e il generico cattivo è una donna. Livello temi trattati infanzia, con bambine che cercano principesse. Forse che il piano originario della Disney era fan andare al cinema oltre le figlie anche i genitori e incassare così due/tre biglietti per famiglia invece di uno?
Madame Web non visto ancora. Sembra solo genericamente brutto. Al posto di un’anziana cieca mettiamoci la protagonista di tutte le sfumature di nero, grigio e rosso ed è fatta. Caratterizzazione dei personaggi secondari? Suddivise per etnie seguendo lo sviluppo attuale della società americana. Me li vedo già i creativi che si davano manate sulla schiena quando hanno tirato fuori lo sviluppo dei personaggi.
Com’è che si fa fatica a scriver un soggetto decente per delle eroine in pigiama? Davvero è così difficile? Non esiste il pubblico? I soggetti li scrivono gli uomini?
Credo sia l’ultima che hai detto (i soggetti i scrivono gli uomini) ma anche forse perché nella fase attuale dei pigiami si è deciso che tutti i supereroi devono essere aggiornati con nuove versioni, possibilmente interpretati da ragazze adolescenti (o che sembrano tali), senza curarsi minimamente della storia dietro, per cui qualcosa gli è anche venuta decente (a me occhio di falco / kate bishop è piaciuto, e anche black widow non era malissimo) oppure ha avuto qualche idea visita interessante (anche MS marvel tutto sommato), ma il “quadro” totale è un patchwork posticcio di storie di cui non frega sinceramente niente a nessuno, con personaggi poco interessanti e attori sca77ati (Brie Larson santoddio! un premio Oscar e attrice di tutto rispetto… guardandola in The Marvels sembra whoopy goldberg in Theodore Rex).
Insomma mi pare che in generale ormai si faccia fatica a scrivere storie interessanti, il fatto che poi l’eroe di turno sia “femmina” c’entra il giusto.
Occhio di Falco / Kate Bishop credo fosse già nei fumetti in tempi meno sospetti, diciamo.
Ciao Fabrizio !Bentornato con i tuoi discorsi inopportuni.
A volte penso che i veri eroi siate voi a vedere questa roba.E pure a spenderci dei soldi.
Vi sacrificate per noi.Rispetto !
Io vado a memoria ma credo che l’ultimo horror che mi abbia veramente colpito e ammaliato sia stato Get Out.
Sull’off topic di Madame Web non mi addentro.La Marvel doveva chiudere i battenti in gloria dopo Endgame.Con qualche meritevole eccezione.Pocchissime.
Hanno fiaccato i maroni al pubblico che infatti non va piu’ a vedere i loro film.
Bon: dopo avervi mostrato per diverse recensioni di fila che se copriamo i film di supereroi vi lamentate dicendo che non interessano più a nessuno, ora vi abbiamo dimostrato che se NON copriamo i film di supereroi deragliate comunque la discussione per parlarne. A posto così.

Mi appello alla clemenza della corte. A mia discolpa posso solo addurre generiche giustificazioni: sono una persona semplice, non mi piacciono le piscine, Sanremo è finito.
Aggiungo: è lunedì e qualunque scusa è buona per prolungare la pausa caffè
“There’s no pleasing some Fabrizios” è vero.
Però contesto il verbo deragliare: Madame Web era citata nel post quindi parlandone tecnicamente non si va off-topic.
(E poi lo sappiamo tutti che con The Marvels e Madame Web ci faremmo grasse risate, Nanni commissiona la doppietta a Miike che non ha niente da fare).
Fabrizio is as Fabrizio does.
Ma è tutto ok, figuriamoci. Uno farebbe prima a fare sondaggi per sapere di cosa preferite che si parli, a me invece quando posso piace scoprirlo così, in diretta. Ho letto un sacco di (legittime) lamentele sotto alle rece dei supereroi, ho provato la mossa contraria e scoperto che in realtà, sotto sotto, l’interesse c’è ancora… Quando copriremo Madame Web, se necessario, linkerò a questa discussione.
That’s amore: ci lamentiamo perchè vogliamo che copriate TUTTO, che se no qui si va in astinenza. Infatti la querelle classica di solito è “ma perchè avete coperto il generico film xxx e non gli altri 1.245,6 film più calciabili?” Comunque per restare – molto vagamente – in tema, la cosa più inquietante del corto è il gatto; mi aspettavo già una deriva alla Poe; il tipo pittato da Corvo invece meh…
Quello è un classico inevitabile e tutto sommato ci lusinga. Però sui supereroi volevo sondare il terreno un pelo meglio, perché pure noi iniziamo a sentire un po’ di stanchezza sull’argomento…
Mah per quanto mi riguarda con i supereroi ho un po’ l’effetto incidente in autostrada, anche se non mi va, se ci passo davanti mi viene da buttarci un occhio, ma per fortuna sono uscito dal tunnel di andarmeli a vedere tutti al cine… è stata dura ma ci si può riuscire.
Più che il film in sé secondo me è interessante pensare a come sta andando l’industria, a cosa ha in testa la Sony, a cosa ci aspetta nel cinema pop nei prossimi anni… Insomma uno sguardo ampio (che voi sapete dare). Poi ha ragione Akira, noi vogliamo tutto ❤️
Secondo me la grossa limitazione è non aprirsi alle serie tv che meritano molto di questa merda.
Avreste più argomenti e più temi da affrontare a fronte di questa pochezza cinematografica.
Trovo anche insensato non aprirsi alle serie quando poi nelle live si finisce per parlarne e citarle spesso.
Stati diventando sempre più analogici in un mondo digitale.
Ps: a mio avviso i supereroi non hanno stancato:
Fate tutti i sofisticati del cazzo, quando vi guardate merda che neanche meriterebbe di esistere.
Negli ultimi ani hanno rilasciato serie tv bellissime e che meritano: TWD, BCS, BB e tutto il filone di Flanagan che comunque ha fatto meglio di molte cagate al cinema.
negli ultimi “ani” è voluto non è un errore di digitazione
Anche per me il corto rientra nella categoria Tech Demo: punta a stupire con l’estetica e non con l’atmosfera.
E proprio come una tech demo della PS1 (belle le papere che si moltiplicano) che impressiona ma che non ci vedrei mai un gioco, la stessa cosa succede con questo corto: evidentemente, nemmeno loro sono riusciti a vederci un film.
p.s.: la scelta di averci evitato un proiettile è più che apprezzata, ma lo dico come uno a cui non importerebbe nemmeno se la recensione di MadameWeb non uscisse proprio, quindi probabilmente non faccio testo
L’unico horror che può ancora funzionare partendo dall’acquisto di una nuova casa è quello che ne riprende la ristrutturazione.
Il Bonus del Male
Amen fratello, quello mi dà ancora gli incubi a distanza di anni (e mi è toccato pure il sequel…)
Il bonus facciata… nel senso che te ce spacchi i denti sul film…
Amen bro… ci sono in mezzo proprio ora, dovrebbero vietarlo nella convenzione di Ginevra, altro che waterboarding
Ho seriamente paura che abbiamo raggiunto l’esaurimento delle possibilità di attingere a nuove e valide idee per la creazione di film horror che lascino il segno nella suscettibilità collettiva
Oramai la suscettibilità collettiva è andata a farsi benedire ma , singolarmente, ve ne sono un bel po’ da guardare.E ,senza ,alcun dubbio più che ce dignitosi.
Informarsi è piuttosto facile ,a patto che evitiate i trailer,e la trama si appoggi su die semplici righe.
Ne potrei segnalare almeno venti, provenienti da tutto il mondo . Escludendo ,ringraziamo dio ,gli ammerigani. Alcuni commenti sopra stanno ancora a get out.
But please.
Mette più paura il videoclip di Nightswimming dei REM
Mi vengono in mente almeno 3 modi in cui si poteva rendere bizzarramente intressante una piscina in un horror, anche se ora ovviamente vorrei vedere questo qua. Comunque in merito a spunti Maccosa (che però portano a Qualcosa) mi permetto di risegnalare Bad Hair, che sicuramente tuttə qui conoscono ma se c’è anche solo una persona ignara che vorrà vederlo dopo questo mio commento avrà dato senso alla mia giornata
Ce n’era anche uno con un paio di jeans posseduti. Ve lo ricordate?
Of course: https://www.i400calci.com/2021/05/slaxx-recensione-jeans-assassini/
Ci sarà sempre un unico horror su una piscina:
https://www.youtube.com/watch?v=DS4VWnW4UNA&pp=ygUVdGhlIHBvb2wgdHJhaWxlciAyMDAx
(Seriamente, sono l’unico a ricordare questo trailer?)
P.S. Scusate se sono un po’ rude, ma i captcha di questo sito sono da esaurimento nervoso
Questo l’avevo rimosso. In compenso ricordavo quello in cui due tipe rimangono intrappolate in una piscina perché tirano su la copertura mentre loro sono ancora dentro, ma non l’ho mai visto e non ricordo come si chiama.
(Vado OT perchè questo film è indifendibile)
Capo ma ci sono possibilità di vedere una rece di Land of Bad del redivivo Eubank? Pensavo fosse cestone e invece regge il ritmo alla grande nonostante quel tonno di thor e pure su fratello (Crowe GROSSISSIMO che balla nel parcheggio invece è tanta roba)