Odio i miei redattori, li torturo, li tratto malissimo, ma persino io ho i miei limiti: li mando a vedere che so, il remake di Grano rosso sangue, o addirittura Ant-Man 3, ma sono già anni ad esempio che non li mando più a vedere i film del ConjuringVerse. Mi sforzo, insomma, di rimanere nei parametri umanitari per non prendere sanzioni.
Però i film del ConjuringVerse vanno avanti.
Diciamo le cose come stanno: la Marvel rivoluzionò il mondo del cinema con l’enorme estensione a cui arrivarono le sue storie incrociate, un concept che avevano ovviamente mutuato dai loro stessi fumetti. Ma fuori dalla Marvel? La DC va avanti più per dovere morale che per convinzione o successo, e non si è mai capito che piani avessero. Se escludiamo quindi Star Wars che fa quasi tutto a livello di mini-serie, l’unico altro vero cineuniverso di successo è appunto quello di Conjuring, con lo spin-off su Annabelle arrivato a tre capitoli, questo The Nun arrivato al secondo e La Llorona momentaneamente fermo al primo. E volendo anche Insidious, che è scollegato ma è semi-indistinguibile e verrebbe probabilmente buttato nel mucchio se oltre ai creatori non condividesse già anche l’attore protagonista Patrick Wilson.
Gli spin-off di Conjuring continuano a fare una valanga di milionate e di conseguenza a uscire in sala: nessuno mi ha mai detto “Nanni, sbagli a ignorarli, li devi assolutamente recuperare”, ma a un certo momento viene la curiosità di capire almeno che forma hanno, no? Ho visto Smile, per la miseria.
Nessuno ha gridato al miracolo cinematografico per Annabelle e The Nun, ma il punto è che a livello iconografico sono diventate entrambe immediatamente riconoscibili, anche da gente che non ha visto i rispettivi film.
E sono nate da zero!
Son buoni tutti di fare spin-off di successo dagli Avengers che hanno un mondo di personaggi già in giro da decenni.
Questa cosa l’hanno azzeccata bene, e gli va concesso.
La curiosità ha vinto: mi sono guardato il primo film che non avevo mai visto, e poi sono andato a vedere il secondo.
E non perderò tempo a scandalizzarmi per quel tipo di difetti che davo scontati già in partenza: questi sono dei Conjurinsidious di seconda fascia, ovvero storielle patinate e innocue che si prostrano inferiori e adoranti al Dio truffaldino del jump scare meccanico come se fosse l’unico modo esistente di fare orrore, e che a differenza del franchise madre non possono nemmeno contare su James Wan che ogni tanto qualche guizzo interessante di regia lo sa tirare fuori.
È inutile perdere tempo a lamentarmi che questi sono horror per gente che vuole provare il brivido di saltare sulla sedia un paio di volte senza che il cervello venga messo in difficoltà da domande più complesse di “non è che magari mi conviene fare un upgrade del mio corrente livello di Fede Cristiana nell’eventualità che il diavolo mi compaia fisicamente davanti?” e “perché non ci spiegano che rapporto c’è fra il personaggio di Taissa Farmiga e quello di sua sorella Vera Farmiga di The Conjuring anche se lo vedono tutti che si assomigliano abbestia, CRISTO, perché?!?!?”.
So già prima di entrare che questa è roba pensata per essere un giro in giostra: un giro in giostra in un safe space, in cui ti fanno alzare i battiti del cuore in modo misurato e controllato, con la rincorsa, gli avvertimenti e tutto il tempo per riprenderti prima del balzo successivo, ma se non altro aggiungono un po’ di pepe alla tua noiosa settimana in cui altrimenti l’avvenimento più emozionante era stato l’altro ieri all’incrocio quando hai deciso di passare col giallo.
Normalmente odiamo chiamare i film con il loro titolo italiano, spesso orribile, ma concedetemi per una volta di fare il contrario e usare la traduzione che per qualche motivo hanno trascurato: da qui in poi mi riferirò a The Nun come LA SUORA.
LA SUORA 1 era diretto da Corin Hardy (Gangs of London).
LA SUORA 1 fa riderissimo perché inizia con un tentativo super-timido di convivenza con la scienza, con la nostra protagonista Taissa Farmiga laureanda suora che spiega a una classe di bambine che credere ai dinosauri è solo questione di “farsi domande” e non fa necessariamente di te un cattivo cristiano, e poi cambia subito argomento perché le domande dovete farvele da soli a casa vostra quando non vi vede nessuno e non dovete rompere le balle agli altri. La trama procede a raccontarci di suore che muoiono in circostanze misteriose e in scene che non allacciano le scarpe manco alle imitazioni di The Omen: Hardy centellina le apparizioni del villain per maggior efficacia, ma in mezzo è il nulla più assoluto. I personaggi sono tre: Padre Burke, vescovo anglo-americano in Vaticano (il messicano Demián Bichir); Irene, neo-suora americana a Londra (Taissa Farmiga); Maurice, contadino franco-canadese in Romania (il belga Jonas Bloquet). Non ditelo a Favino che poi gli gira la testa.
LA SUORA 1 finisce – ve lo posso dire, no? state leggendo la recensione di LA SUORA 2 – con i coniugi Warren di The Conjuring che entrano in scena 20 anni dopo e spoilerano LA SUORA 2, mostrando un filmato di Maurice posseduto con Irene al suo fianco.
LA SUORA 2 quindi, giustamente, parla di Maurice posseduto. Che è un simpatico cambio di scenario, glielo devo concedere, perché siamo abituati a bambini o ragazzine possedute e invece Maurice è un giovane cristone di 1,90. L’idea è che LA SUORA possiede Maurice solo in occasionali momenti random, quando fa maggiormente comodo alla sceneggiatura, in modo da lasciare che il povero Jonas Bloquet abbia un personaggio un minimo sfaccettato da mettere nel suo showreel e non debba fare solo l’indemoniato.
La trama prevede che LA SUORA sia alla ricerca di una famosa reliquia particolare, che appena ho scoperto qual era mi sono cappottato a terra dal ridere perché è una di quelle poche storie cattoliche che ancora ricordo dall’infanzia… vabbé ve lo dico, che ve ne frega? Ha un impatto ridicolo sulla storia, è poco più di un McGuffin. Ora ve lo dico. LA SUORA vuole gli occhi di S.Lucia.
Da qui in poi, per favore, non fatemi domande difficili.
Ok Fabrizio ho visto che hai alzato la mano. Sentiamo.
– Nanni ma chi è esattamente LA SUORA?
Bravo, questa domanda è facile: la suora è VALAK, ovvero un’altra forma dello stesso demone che caga il cazzo anche negli altri film della saga.
– Sì ma perché in questo caso compare a forma di suora?
Ho detto niente domande difficili Fabrizio. Questo film si chiama LA SUORA, ecco perché. In Annabelle compare a forma di Annabelle, e in The Conjuring compare a forma di conjuring… cioè, di altre cose. Qui è LA SUORA.
– E che poteri ha?
Ha il potere di fare cose fighissime che non hanno il minimo senso, tipo fare evaporare l’acqua santa, o sfogliare i giornali di un’edicola fino a che il mosaico delle pagine non è a forma di SUORA, o imitare la voce de li mortacci tua che i personaggi dei film horror ci cascano sempre, ma soprattutto ha il potere di non riuscire a fare cose che sembrerebbero ovvie ma che se le facesse il film finirebbe subito, tipo possedere una bambina a caso di quelle che si infilano tutti i giorni nella stanza che contiene la reliquia invece che insistere a possedere Maurice che è troppo grosso e non ci passa e quindi se ne sta lì tutto il tempo incantato davanti al portone chiuso.
– Ma che fine ha fatto Padre Burke?
Demián Bechir non ha voluto fare il film, per cui Padre Burke è morto di colera fuori quadro. Come dicono i giovani nei meme sui social, “dimmi che hai litigato con la produzione senza dirmi che hai litigato con la produzione”.
– E perché–
Basta Fabrizio, ho detto niente domande difficili.
Credo che non ci sarebbe niente da raccontare se LA SUORA 2 fosse semplicemente un film scemo e prevedibile. Non sono nato ieri: i film scemi e prevedibili ma patinati al punto giusto fanno i soldi, specie nell’horror moderno.
Ciò che mi lascia perplesso in questa saga – vale anche per gli altri spin-off del ConjuringVerse? – è che si tratta anche di film in cui succede pochissimo, con location monotone e con un ritmo esageratamente rilassato. Sul serio, è roba che L’esorcista del Papa a confronto pare La casa 2.
Scemo, inoffensivo, prevedibile, e pure lento. Lento! Altro che giro in giostra.
Patinato, eh? Che bella fotografia che ha ogni tanto, signora mia. E non parliamo dei jump scare: scolastici nel migliore dei casi, livello panda rosso nel peggiore.
Fa pure incazzare perché persino le belle trovate sono usate male: l’idea dell’edicola con i giornali che si sfogliano da soli fino a formare il mosaico della SUORA è obiettivamente spettacolare, se non fosse che è diretta col piglio di uno talmente soddisfatto dell’intuizione che la fa durare il doppio del necessario, sabotandone l’effetto. E poi a un certo punto compare in scena anche un caprone demoniaco, che è un’ideona perché praticamente regala alla nostra malvagia protagonista un suo equivalente di Battle Cat, ma lo si vede veramente poco.
Per cui: davvero il pubblico generalista è così poco educato all’horror – anzi, diciamolo meglio: poco desideroso di vedere un vero horror – che è disposto a sorbirsi una palla mostruosa costruita sul nulla pur di godersi quei tre, quattro istanti in cui appare il personaggio del titolo? Fino a che punto la scusa è “l’iconografia è talmente potente che mi bevo la qualsiasi”, e fino a che punto è “non so nulla, vado a vedere questo perché sta in 3800 sale e mi fido che mi devo accontentare”?
Taissa Farmiga ha il piglio perfetto per questo tipo di film, come sua sorella. Storm Reid invece è sprecata, considerando quanto fosse in grado di reggere da sola un film come Missing.
Michael Chaves (Conjuring 3) dirige come un impeccabile yes man, quello che segue il brief con diligenza e vuole solo che il professore James Wan gli metta un bel voto sul registro e gli faccia fare tutti i film della saga: annoia a morte (script e budget non aiutano) ma è ordinato e non infastidisce.
Però veramente: è roba che a confronto The Conjuring pare Shining.
Anche in ambito mainstream, anche in ambito di storie che non devono davvero sconvolgerti, anche in ambito di horror che sono chiaramente pensati per gente che chiede “fa paura?” e va a vederlo solo se rispondi “no”, è lecito e doveroso chiedere di più.
Due note rapide in chiusura:
1. Bonnie Aarons, l’attrice che interpreta la SUORA, ha denunciato la Warner perché nonostante sia previsto dal contratto non le stanno pagando le percentuali sul merchandising, e poche volte ho visto persone avere più ragione di lei;
2. Questa cosa di glorificare due meschini truffatori come i coniugi Warren, che a confronto Padre Amorth era un santo genuino, mi mette un disagio che non avete idea. Tanto vale che in Italia facciamo una saga horror su Wanna Marchi e il Mago do Nascimento contro la Sfiga Demoniaca. Ma magari ne riparleremo al prossimo Conjuring.
Brochure del multisala-quote:
“La suora che mi menava all’asilo faceva più paura”
Nanni Cobretti, i400calci.com
BONUS, Bonnie Aarons quando faceva realmente paura:
attento Nanni che arrivano i fantasmi dei portatori di caffè…a parte ciò…che dire premio costanza a chi ha prodotto minuti su minuti di immondizia partendo da due primi episodi guardabili (Insidious) o più che guardabili (the conjuring)…successo dato dall’affetto checcozalone…se è in 9 sale su 10 e non c’è altro qualcuno lo vedrà
Forse miglior titolo dell’anno (intendo il titolo della recensione, non il film per cui anzi è probabilmente sprecato).
Il merito del titolo va tutto a Terrence Maverick
Però per l’occasione avresti potuto firmarti “Nunny Cobretti”.
Ma Valàk!
Baldrick: You know my dad was a nun.
Blackadder: No he wasn’t.
Baldrick: He was too, sir. Cause whenever he was up in court and the judge asked “occupation”, he’d say “none”.
Grazie perché sono una persona irrispettosa e non ci avevo fatto caso!
è veramente un gran titolo
Poveri coniugi Warren! Io avevo capito che erano un po’ fuori di testa, ma non prendevano per il collo la gente. Però boh, non è che sia documentatissimo.
Io ho “risolto” il “problema” del ConjuringVerse semplicemente prendendoli come film simil fantasy, degli young adult spostati un pelo piu’ sull’adult che non devono necessariamente spaventare e sicuramente non hanno lo scopo di inquietare (pero’ “Annabelle 2” di David “speriamo-almeno-che-con-i-film-di-Shazam-si-sia-fatto-la-piscina” Sandberg” l’ho tovato bello angoscioso: ritmo robusto e a finire male erano tutte ragazzine).
E, no, non sto facendo il discorso dell’intrattenimento col cervello staccato, sono film che non mi dispiacciono persino col cervello attaccato, per quel che puo’ servirmi. Li trovo filmetti gradevoli e colorati, con la fotografia finto-vintage furbetta pero’ sempre adeguata, con le scenografie sempre ben studiate, i cast quasi sempre azzeccati anche se non sempre di prim’ordine. Mi piace l’unita’ di luogo e, si’, mi piace anche il ritmo rilassato. ‘Nsomma so che li’ dentro non becchero’ mai il nuovo Shining ne’ manco il nuovo The VVitch, ma anche che difficilmente mi trovero’ davanti a un prodottino non ben curato (mi manca il famigerato “la Llorona”, pero’). Non ho nulla contro l’horror che ti fa sentire “comodo”, non si vive di solo punk.
Sono tipo i corrispettivi di seconda fascia della Hammer degli anni 60. Ok, alla Hammer ce n’erano almeno tre che tiravano su tutto di livello (Fisher, Francis e Holt) e ogni tanto imbarcavano autoroni come Losey, mentre qui c’e’ solo Wan a tirare le volate e tutti gli altri dietro a fare da umili gregari, pero’ i titoli (per ora) sono anche molto meno. E credo che pure all’epoca ce ne sara’ stato piu’ di un nostro omologo che al decimo Dracula e al trentesimo film con Peter Cushing nel cast avra’ pensato “che palle, tutti uguali quest film, ma perche’ non fanno piu’ quei bei film horror dell’espressionismo tedesco!”.
Tutto cio’ senza voler convincere nessuno, ma solo per provare a spiegare perche’ possono piacere.
Opinione condivisibile, e ottimo ragionamento
IMDb Trivia: il personaggio de LA SUORA è in realtà interpretato (non accreditato) da Nicolas Cage reduce dal set di Renfield.
“ma se non altro aggiungono un po’ di pepe alla tua noiosa settimana in cui altrimenti l’avvenimento più emozionante era stato l’altro ieri all’incrocio quando hai deciso di passare col giallo.”
@Nanni qua per me hai centrato il punto in modo clinico: orrore esistenziale >> brutti film (horror)
(magari aggiungerei anche “scusa per due ore di aria condizionata, litrozzo di Coca e cestone di popcorn”)
È fantastico come gli occidentali abbiano tacciato i popoli africani di essere primitivi, nella totale ignoranza dei perché della loro ritualistica. Ma si bevono tranquillamente la qualunque, se a propinargliela è un prete/suora. Il sangue di Gesù! Gli occhi di santa Lucia! Il demonio!
In tutto questo l’unico fatto concreto è quello da cui trae spunto The Nun 1. In un convento in Romania un prete e due suore hanno legato ad una croce un’altra suora per tre giorni, facendola morire di fame, perché secondo loro era posseduta. E sono giustamente finiti in galera.
Cerco finanziatori per film horror con suora di menare. Il titolo sarà The Nun-Chaku e parlerà di un demone suora che ti nunchaka mentre fai sesso non a scopo riproduttivo o sei su xxx a fare gioco di villano. Astenersi poveracci. È un progetto ambizioso, mica come ‘sta robetta al cinema. Distinti grazie.
(quasi)
https://youtu.be/zoIKg9LYmmk
Mi sono cappottato dal ridere col titolo. Dopodiché, spiace vedere quel che fanno gli americani del cristianesimo e che i lettori nostrani digiuni di un minimo di letteratura si convincano che quello sia il cristianesimo (o che sia quanto dice il primo prete/ suora di provincia che passa). Ma cosa vuoi: hollywood é cosí e in generale il cinema horror di bassa lega mica può basarsi su introspezione e domande complicate sul male alla Arthur Machen. Però Copernico era un frate, Keplero un canonico, la teoria del big bang (rifinita da Hubble) é di un gesuita e larghissima parte dei fisici al mondo sono credenti. Tanto vi dovevo
ah poi Nanni ha ragionissima che glorificare questi truffatori é come come fare una serie su wanna marchi
Glorificare dei truffatori?
I Warren sono stati protagonisti e ricercatori del paranormale per 50 anni.
Chiamati nei casi più famosi della storia americana,
le loro ricerche sono state anche fonte di ispirazione di libri, film e opere teatrali.
Nel 1981 portarono il Demonio in Tribunale, accertando un caso di Possessione.
“Giurate davanti a Dio” ” perchè quindi escludente l’esistenza del Demonio?”
“Al processo, la difesa dell’uomo puntò principalmente sulla sua effettiva mancanza di coscienza al momento dell’omicidio, causata dalla possessione, formulando il primo caso nella storia giudiziaria americana dove un avvocato difende il proprio cliente basandosi su prove di una condizione di influenza sovrannaturale. Anche Johnson si dichiarò innocente, sempre rivendicando la sua presunta possessione, ma venne ugualmente condannato.”
Venne aperta un’indagine su di loro e vennero considerati: “Gentili, genuini e sinceri” ” Non Arrecarono mai danno a nessuno”.
Accostare quindi la loro figura a quella di due truffatori è sbagliato e personalmente non mi fa ridere.
Detto questo, “La nonna” è un’atra cosa.
Le opere derivate dall’universo di the Conjuring funzionano.
Le sale scoppiano di persone a qualsiasi orario e sta sbancando al boxoffice mondiale.
La nonna piace.
é un film dove non succede un cazzo e sconfiggono Valak con lo stesso espediente del primo film.
Perchè possedere Il francese e non un bambino?
La possessione del Francese dopo i titoli di coda del primo film sulla “Nonna” spiega il primo incontro inconsapevole fra i Warren e Valak.
in the conjuring il caso Enfield, Lorraine scoprirà che il fantasma è una pedina di Valak e scopre la sua presenza sconfiggendolo “definitivamente”.
il legame fra le pellicole a mio avviso è azzeccato con pochi buchi di trama(laddove ci fosse una trama)
Perchè assume la forma di una suora anche in questo film?
Lo spiega la madre Superiora:
“assume la forma più sacrilega, la sposa di Cristo.”
Horror estivo ma molto piacevole
Infatti la gente in America, che molti laggiù credono l’unico angolo libero e civile del mondo, dovrebbe interrogarsi sulle capacità di giudizio di una magistratura che chiede il giuramento sulla Bibbia e accetta in tribunale due lunatici che vengono a raccontare che il loro cliente è posseduto dal Diaulo. Poi uno può essere credente quanto vuole eh, per carità, però difendere due imbroglioni come i Warren no, per favore. Forse non hanno mai fatto male a nessuno, ma sulle millantate storie di centinaia di casi, esorcismi e quant’altro ci hanno fatto una fortuna, così come qualsiasi imbonitore televisivo.
Poi in una nota a parte, i primi due film di The Conjuring sono pure molto godibili, specialmente il secondo che è credo uno dei migliori horror mainstream degli ultimi anni. Il resto del franchise è in gran parte spazzatura purtroppo, distributori di jump scares che spremono i successi di Wan senza capire perché quelli funzionavano.
si giura davanti a Dio per pura convenzione sociale…se sei sotto giuramento devi dire la verità perché se non lo fai e ti beccano sei perseguibile…non perché poi vai all’inferno, che esista o no e che tu ci creda o meno.
ps: valak e Annabelle non sono lo stesso demone
@Nanni
Anche a me una suora menava all’asilo!
Non sono esperta di horror ,quindi potrei conoscere qualche titolo di questi famosi “horror veri e puri”? Molto curiosa, grazie….
The Descent di Neil Marshall
Martyrs di Pascal Lougier (se hai mooolto stomaco)
Ghostland, sempre di Lougier, pur non paragopnabile al capolavoro di cui sopra.
A caso, a me è piaciuto anche Cam.
E a proposito di colpi di scena in dirittura d’arrivo Session Nine.
Ce ne sono 1000 altri ma questi sono i primi a venirmi in mente.
E Barbarians e Speak No Evil (di cui trovi le recensioni pubblicate di recente su questo sito – come anche tutte le altre negli “archivi”, credo).
Ah, io me la sono fatta sotto guardando Lovely Molly.
Invece ho goduto con quel CAPOLAVORO di The Woman.
E mo’ bbasta. :)
Non è questione di “vero e puro”, e non è questione di elencarli come se ne esistessero sei o sette. È questione che l’horror deve metterti a disagio e minare le tue certezze, e in quanto unico genere che può infrangere le regole ha il dovere morale come minimo di provarci. Sono tantissimi che ci provano, solo che ultimamente fanno più soldi quelli che NON ci provano – quelli che azzeccano un design suggestivo e lo circondano di quattro jump scare a caso, spaventosi quanto un medico che ti tira il martelletto sul ginocchio facendoti alzare la gamba come puro riflesso condizionato – e sono diretti a un pubblico che NON vuole spaventarsi. Come andare al messicano e chiedere di andarci piano col peperoncino, invece che andare direttamente da un’altra parte. Simona: se non sei esperta di horror non so cosa consigliarti perché non so cosa stai cercando di preciso, ma se sei un minimo appassionata di cinema in generale e hai capito cosa sto cercando di dire sono sicuro che hai già visto qualche titolo che va bene.
Giusto.
Ma non neghiamo a Simone il (nostro) pane quotidiano.
Ne’ una libbra di carne, se è per questo.
Simona.
Il correttore (chiaramente infestato) è sessista.
bha a me pare che i lavori di James Wan non sono niente male :
Dead silence, Saw , the conjuring.
Saw è stato un film molto interessante.
James Wan con pochissimi soldi ha fatto titoli che hanno sbancato.
E gli va dato merito di aver riproposto un genere ormai “complicato”
Poi è normale che queste idee vengano spremute fino all’osso fin a diventare ridicole.
Parliamo di Annabelle?
sono film talmente fatti bene (non solo per i Jumpscare) dove ti caghi addosso guardando una bambola che non fa assolutamente niente.
Uno si aspetta qualcosa, un movimento alla Chucky della bambola assassina, ma niente.
Le atmosfere create da Wan riescono a mettere ansia senza che accada nulla.
Poi con quattro jumpscare ti uccide.
L’universo creato da Wan,è stato in grado con 6.5 milioni di dollari di incassarne quasi 300milioni con il primo Annabelle e stessa cosa con il secondo capitolo.
a memoria non ricordo nulla di simile nella storia del cinema(horror)
Sono d’accordo con te : la bambola Annabelle fa paura come pure la suora. Ma sono solo ottime idee e buoni personaggi sfruttati malissimo in filmettini stupidi che si basano solo sul jumpscare.
Frega un cazzo del film. Lo spettacolo vero è questa rece.
Dice bene Nanni, roba per chi non conosce e non ama il genere, ma che stasera al cinema vuole fare la “mattata”.
Poi il fatto che nessuno distingua la serie di Insidious da quella del Conjouring la dice lunga sulla qualità e originalità di queste serie.
James Wan mi stai sul cazzo.
bhè se non la distinguete il problema non è certo di James Wan.
Effettivamente se non vedete differenza fra i Warren e Wanna MArchi, definendoli “meschini truffatori”, un problema c’è.
Ed e Lorraine non hanno mai danneggiato nessuno.
Non sono mai stati citati in giudizio, mai querelati, mai condannati.
“Meschini Truffatori”
bho
Coniugi Waren a parte, ho visto il primo Insidious e…Diciamo che non ho nessuna voglia di guardare i successivi.
M nella realtà possono anche essere delle brave persone non lo metto in dubbio, ma nel film che ho visto io, il primo credo, sembrano due coglioni
Incasellatemi serenamente nella colonna di chi è abbastanza sicuro che non fossero brave persone. Buon weekend.
Che dire è la prima volta che mi imbatto in questo sito, niente mi hai fatto ammazzare concordo assolutamente e ora mi metterò a leggere un bel po’ di recensioni.
I Warren sono brave persone che donano a chi ne ha bisogno un miracoloso effetto placebo. Tutto qui. E la cosa buffa è che di gente così ne esiste ancora: mia madre ha il fuoco di sant’ antonio. Ho scritto sul gruppo di amici che non sarei andato in orario perchè le dovevo prendere la crema, e ho ricevuto quasi subito il numero di una “segnatrice molto brava”. Il mittente crede a queste cose. Il mittente è stato da me sfanculato.
Ooops: ho dimenticato le virgolette in “brave persone”
La pensavo esattamente come te, ma sei mesi fa è mi capitata una cosa Molto Strana.
Io lamentavo così fino a 23 anni poi ho avuto una svolta spiritualis5acevcredo che tracciare queste persone di truffa sia sintomo di qualche pregiudizio.
La pensavo esattamente come te, ma sei mesi fa è mi capitata una cosa Molto Strana.
Meno male che non piace solo a voi critici 😃 mentre fino ad ora ho incontrato solo persone che lo hanno apprezzato
eh meno male guarda
Vince chi ha più amici?
“Critici” ‘sti nerd improvvisati??
Buahahaha! Che regalone gli hai fatto con questa carica.
Chissà come si montano la testa adesso!
Secondo me si è fatto troppo clamore per un filmetto. Probabilmente superiore a quei cessi di Smile o Obbligo o Verità, ma comunque niente di che. Adatto ad un pubblico adolescente che si spaventa con un jumpscare o che non coglie i riferimenti al sangue di Cristo che collegati al fatto che il collegio si trova in una vecchia vineria spoilerano il finale a metà film. Secondo me il miglior giudizio è stato quello di mia figlia 14enne: “carino, adatto anche ai piccoli che vedono i loro primi film horror”.
Recensione come al solito molto simpatica e divertente con la quale (pur non avendo visto il film) concordo su tutto avendo visto molti spinoff della saga di the conjuring. L’unico appunto che volevo fare è sul fatto che i coniugi Warren siano due truffatori. Mi senti di dover intervenire perché ho notato che il sito ha una linea editoriale fortemente atea e materialista evolevo dire la mia in proposito. I casi dei coniugi Warren sono tutti documentati e non c’è niente che dimostri che fossero due truffatori. Il soprannaturale che piaccia o non piaccia esiste e ci sono tanti fenomeni (come le madonnina che piangono) di cui non si è riusciti a trovare una spiegazione fiscalista. Vanno insomma accettati come fatti, fenomeni che pur raramente accadono e la cui caratteristica è quella di sfuggire ad una spiegazione tramite modelli fisici meccanicistici.sottolineare questo mi permette di ricollegarmi a quanto detto un po prima in questa dtessa recensione riguardo al fatto che la religione offra spiegazioni semplicistiche e naif scoraggiano il farsi delle Domande. L”uomo religioso si fa tante domande e cerca delle spiegazioni anche se in modo diverso e con risultati diversi da come fa un uomo ateo. Ovviamente fino ad un certo punto perché ci sono dei dogmi accettati per fede ma questo avviene per qualsiasi scienza. Infatti anche se la cos può sembrare sorprendente qualsiasi 0rocesdo dimostrativo deve giungere ad un punto in cui ci sono dei principi che essendo il fondamento di quel sistema di conoscenze non posso o essere a loro volta dimostrati. Cioè sono delle verità intuitive che vanno accettate così come si presentano. Lo scopo ultimo di ogni scienza è arrivare a queste verità uniche. Questa è una cosa inconfutabile e la si trova in un qualsiasi manuale di logica. Chi non si fa domande (o se le fa solo dentro l’orizzonte culturale che i valori fondanti del suo tempo hanno costruito) è invece l”uomo ateo che accetta acriticamente i dogmi scientifici del nostro tempo: evoluzionistica, meccanicismo e materialismo. Critica solo ciò che gli hanno detto è accessibile alla libera critica, come ad esempio la religione in cui solo una conoscenza superficiale potrebbe far pensare che sia dominio dei sentimenti, e della soggettività.lo di o sa ex ateo che ha poi deciso di abbracciare il cattolicesimo.
escono dalle fottute pareti…(cit) …oh previsto al primo commento e così è stato…sarò veggente..chiamate i Warren!
più che i Warren un “Tso”.
o un insegnante di italiano…come piace ai Warren il caffè?
@Massimiliano
“Il soprannaturale che piaccia o non piaccia esiste e ci sono tanti fenomeni (come le madonnina che piangono) di cui non si è riusciti a trovare una spiegazione fiscalista”
Il CICAP, questo sconosciuto…
Volevo poi aggiungere una cosa. I Warren lavoravano per la Chiesa e solo su sua autorizzazione e la Chiesa (che vuole evitare accuse di truffa) da delle indagini molto attente prima di decidere che si tratta di fenomeni paranormali.
Cioè, secondo te fare un po’ di facile ironia su dei real life ghostbuster sarebbe sposare “una linea editoriale fortemente atea e materialista”? Occhei che oramai Zuckermerd e compagnia ci hanno tutti rinchiusi ciascuno nella propria bolla in compagnia delle nostre sole opinioni, ma questa mi sembra un po’ troppo grossa. Dove vivi, scusa, a Kabul o in Alabama?
Queste son battute normalissime.
Bugo “meschini truffatori” , paragonandoli a persone che hanno davvero fatto del male alle persone con estorsioni e minacce…non è una battuta.
Questo fa la differenza fra una persona educata e un leone da tastiera.
Ciao Addavide! Come stai? Ti confermo che non ero ironico nella mia affermazione sui Warren, quindi è corretto che tu non la trovi ironica. Mi rendo anche perfettamente conto che esistono diverse sfumature di meschini truffatori e che Wanna Marchi sta a uno step superiore ai Warren, ma per il mio modo di vedere le cose rientrano comunque entrambi nella definizione. Ma ho capito male che mi hai appena dato del leone da tastiera?
No Nanni.
Intanto scusa se rispondo ora ma seguire questa chat in ordine…è complicato 😅.
No mi riferivo ad un concetto più grande ed era una risposta a chi commentava questi giudizi come ‘battute”.
Tu sei fermo nella tua considerazione e ti apprezzo perché è un tua convinzione,per te erano Meschini Truffatori e basta.
se fosse stata una battuta…allora sarebbe semplicemente un’offesa gratuita!
ECCO A COSA MI RIFERIVO CON leoni da tastiera
Io ho solo contestualizzato che dire che uno è un “Meschino Truffatore”, quando non ha mai avuto una denuncia, quando è stato interpellato dalla Chiesa per scovare i truffatori, quando è stato stabilito che non hanno recato danno a nessuna persona, persino convocati in tribunale per difendere una tesi(fecero vincere pure una causa ad una famiglia per gli eventi soprannaturali che avvenivano in quelle mura) fino a paragonarli a Wanna Marchi, mi sembra “eccessivo e diffamatorio” più che ironico.
Il film può piacere o meno, ognuno ha la sua sensibilità e le sue credenze(delle quali francamente non mi interessa) .
Per me anche se fossero i Tolkien del Paranormale, non erano meschini truffatori.
No vabbè, mi stai dicendo che dei tizi hanno fatto causa a degli altri perché questi gli avrebbero venduto una casa infestata? Ed hanno anche vinto?
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Con “Tolkien del paranormale” che intendi?
“Abbiamo dimostrato in un tribunale nel 1989 che una donna e il suo giovane figlio sono stati cacciati di casa dai fantasmi. Vivevano ad Hebron, nel Connecticut. Siamo andati in un tribunale di Rockville e abbiamo vinto il caso. L’agente immobiliare che gli ha affittato la casa fu citato in giudizio per 2,000$. Ci venne chiesto di andare nella casa per avere qualche prova che avrebbe dimostrato che in realtà c’erano fantasmi. Ora, non puoi entrare in un tribunale e dire: “Bene giudice, li ci sono i fantasmi lì”. Bisogna avere le prove. In qualsiasi tribunale si usano fotografie, registrazioni e testimoni credibili come prova ed è ciò che abbiamo usato. Abbiamo vinto il caso e fissato un precedente qui negli Stati Uniti.”
ED warren.
Per rispondere alla tua domanda per me potevano essere pure i Tolkien del paranormale, scrivendo milioni di libri di fantasia,ma è oggettivo che non hanno mai recato danno a nessuno in 10.mila casi affrontati e alle persone che hanno richiesto il loro intervento.
Ahah, più che per un horror sembra materiale per i Coen (esistono ancora?).
Ma tu sei tipo un fan di questi due?
No ho riso a crepapelle per la recensione di Nanni e l’ho anche condivisa.
Non me ne frega una ceppa dell’orientamento religioso/ateo/materialista/del sito e manco degli adepti.
Penso che dire di due che non hanno mai fatto del male a nessuno e non si sono arricchiti sopra le sofferenze di nessuno che sono Meschini truffatori, addirittura paragonandoli a gente infame(condannata),lo trovo scorretto e non ironico.
Per tutto il resto non me ne fotte una cippa.
ho solo espresso un parere… qua si arriva a parlare delle madonnine che piangono, lo trovo eccessivo.
La linea del sito non è atea-materialista, è laicista e la religione è roba per creduloni o sempliciotti. Peró oh, ognuno è libero di pensarla come vuole. Queste opinioni sono esplicite peraltro, totalmente trasparenti. Per me bene così.
Mi sa che, come innumerevoli altre cose, anche il laicismo è roba per creduloni e sempliciotti.
La fede proprio no.
Raga, tifo Inter, non è che non capisco la fede come concetto…
Veci, sapete che vi stimo, non ultimo perché vi so come me ostili al politicamente corretto di ‘sta ceppa, e proprio per questo dissento a cazzo duro. Lo dice anche il proverbio: “scherza coi fanti, ma lascia stare i santi”, cioè sulla fede non si può scherzare*, ergo è una cagatona.
* Cioè, chiaro che si può scherzare, ma diventa sempre un’offesa, cioè un bullismo, almeno in parte persino per dei giusti come voi.
Pardon io intendevo dire che il cristianesimo viene rappresentato così, io la penso diversamente (peró capisco che possano esistere punti di vista opposti in buona fede e va bene così). Peraltro non è lo spazio per discussioni serie in merito. Confermo poi che Nanni su twitter parla SOLO di inter (o quasi).
Sono su Twitter da oltre un decennio e ancora non mi ci ritrovo e non capisco cosa farmene. Non vedo l’ora che fallisca.
DA OGGI MI FIRMERò COME VIGO IL CARPATICO(E VARIANTI ANNESSE)
ma Addavide resta dentro di me(nell’animo)
Che bello che sia tuo il commento del diavolo numero 66.
Varianti nel senso che a volte sarai Vigo il Carpentiere?
bravo me ne hai già bruciata una XD.
dipenderà dalla situazione.
Volevo optare per Willy l’ordo(ma c’era troppa finezza poetica) .
Scusa ho spoilerato, non ricapiterà…
In quest’epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell’orrore (cit).
Il genere horror non ha alcuno scopo se non quello di fare cassa, disturbare per il gusto di farlo e sfogare le patologie dsm 4 di qualche sceneggiatore/scrittore che non ha trovato sollievo dai farmaci triciclici. Farlo anche male invece è un crimine.
Perchè ViGO Ci vede lungo!
Sinceri o Totalmente sotto effetti di allucinogeni, loro sono stati i protagonisti di un mondo che noi tanto amiamo vedere riprodotto in pellicola.
“Dal 17 ottobre su Netflix, The Devil on Trial – Processo al diavolo esplora la prima e unica volta in cui una “possessione demoniaca” è stata ufficialmente usata dalla difesa in un processo per omicidio negli Stati Uniti. Con racconti in prima persona di presunte possessioni demoniache sullo sfondo di un efferato omicidio, questa storia ci spinge a riflettere sulla nostra paura dell’ignoto”.
Troppa poca importanza è stata data a questo fenomeno.
Un fenomeno arrivato in tribunale, non per accusare i coniugi Warren, ma che vedeva la coppia, dimostrare l’esistenza del Maligno.
“La Corte Accetta l’esistenza di Dio, ogni volta che un testimone giura di dire la verità…
é ora che accettino anche l’esistenza del Diavolo”.
@VigorSol il Carpatico
“La Corte Accetta l’esistenza di Dio, ogni volta che un testimone giura di dire la verità…
é ora che accettino anche l’esistenza del Diavolo”
Not to attack your beliefs but..
Il giuramento sulla Bibbia è un atto formale tradizionale che deriva dalla colonizzazione da parte dell’Inghilterra (circa 1600). Bibbia o meno, giurare il falso in tribunale è un reato in pressoché ogni nazione civile.
Al giorno d’oggi sempre più tribunali americani richiedono – giustamente- il giuramento prima di una deposizione, ma senza usare la Bibbia.
Molto probabilmente mi sto rincoglionendo ma ultimamente mi ritrovo a non apprezzare film come Talk to me e a trovare non brutti film come The Nun 2. Aggiungo una ulteriore aggravante: non ho visto il primo The Nun, giacché probabilmente ch’avevo da fare. Aggiungo poi che espressioni come ConjuringVerse mi fanno venire le emorroidi. Lo trovo un modo per ingabbiare un discorso e prenderlo a sberle. Lasciamo poi perdere il creare assonanze cognitive con gli Avengers, se no si finisce al tutto vale tutto e la critica cinematografica va a farsi una passeggiata. Lasciamo altresì perdere il fatto che non so che minchia significhi safe space, showreel e brief giacché mentre ero al Dams ho perso delle lezioni per andare ad ascoltare band metal scandinave per poi trasferirmi a Boston. Tuttavia non definirei mai The Nun 2 un film “scemo e prevedibile”. Secondo me scemo non lo è, ha soluzioni di regia che ho apprezzato assai e non l’ho trovato prevedibile. Forse è anche per questo che non scopo da oltre due anni. Cosa c’entra? Nulla, stavo solo cercando di dire qualcosa di scemo e prevedibile. Safe space e showreel e pure un goccio di brief forever and ever. Cavolo, sono il tipico esempio di pubblico generalista. Qualsiasi cosa significhi in generale. Ma non voglio generalizzare. Brochure del multisala-quote? Bho, che cazzo vuol dire pure questo non lo so ma con delicatezza dico che The Nun 2 non è brutto e non è scemo. Le suore che indagano mi piacciono, le suore che lottano mi piacciono, la fede come arma mi piace (io sono ateo). Le ragazzine nei casini ma coraggiose mi piacciono. Ok, non è un film originalissimo e di sicuro si potevano approfondire temi interessanti ma… Ma non è un film scemo. Ed è girato bene. Poi ha la trovata finale che uno come me (ed è spoiler per chi mi conosce) non può non apprezzare assai. Quella soluzione lì per me è molto figa. Lo confermerebbe pure Aristotele. I film scemi e prevedibili secondo me sono altri. Safe space, showreel, brief e multisala-quote?
Ciao Jackson! È un’osservazione interessante, e non discuto i gusti personali. Però – e intervengo perché ogni tanto vedo commenti simili al tuo e magari è la volta buona che approfondisco – non capisco perché la gente abbia paura di imparare cose. Proprio come atteggiamento mentale. Come se l’ignoranza fosse una cosa da proteggere gelosamente, piuttosto che da sforzarsi di limitare il più possibile. Quando leggo qualcosa che non capisco io mi sento istintivamente stimolato piuttosto che minacciato, perché per me imparare qualcosa di nuovo è proprio una delle sensazioni migliori nella vita, ma magari è una cosa mia. Quindi probabilmente ora possiamo farci un favore a vicenda. Io ti spiego molto volentieri i termini inglesi che ho usato, perché sono messi lì unicamente per un misto di precisione e abitudine, non di certo per sentirmi in qualsiasi modo “superiore”, ma sono spiegabilissimi – a volte pur essendo terminologia tecnica specifica e diffusa hanno un equivalente di significato italiano, ma se non ce l’hanno posso comunque definirteli con un opportuno giro di parole. Secondo me apprezzeresti l’informazione. In cambio magari aiutami a capire, sinteticamente, perché sento queste vibrazioni negative nel tuo commento e da cosa derivano, e io in futuro mi sforzo di tenerlo presente. Anche perché potrei tranquillamente aver interpretato male. Come la vedi? Chiedimi quello che vuoi.