Perdonate il titolo, è tardi e sono alla frutta.
Il pezzo: ho sempre trovato la serie di Saw un interessante – e riuscito – esperimento di marketing. È lampante che il segreto del suo successo sia dovuto molto più alla prontezza di riflessi e all’ostinazione con cui ce ne propinano puntuali uno all’anno e sempre ad Halloween (almeno nei paesi civili = fuori dall’Italia). Di certo non è perché la trama fosse aperta a chissà quali sviluppi – il secondo inizia con la polizia che cattura l’assassino, il quale muore alla fine del terzo, e ora siamo qui a recensire il sesto con il settimo già in produzione. C’è però da dire che, lasciando da parte tutto il discorso sul torture porn, quei pochi spiragli che avevano se li sono giocati alla grande, e in particolare ammiro l’abilità con cui ogni volta reinventano le premesse facendo largo uso di flashback e richiamando con successo personaggi secondari che diventano improvvisamente “chiave”. Perdere il filo è piuttosto facile, ma il giochetto di progressiva riscostruzione del puzzle ha il suo indubbio fascino. E l’unico vero punto debole, considerando che già in partenza si stava giocando a cavare sangue da una rapa, è Costas Mandylor, che per quanto io gli voglia bene dai tempi di Fist of the North Star come killer di riserva ha carisma zero.
E con queste premesse la recensione si fa presto a scriverla.
Se non avete visto gli altri cinque: lasciate perdere. Vi godrete le trappole, ma sul resto non ci capirete una mazza. Faccio fatica a seguire io che li ho visti tutti. È più intricato di Beautiful.
Se li avete visti tutti: questo capitolo è passabile. La storia procede, le trappole sono un pelo meno fantasiose, più semplici ma più efficaci, e il finale genera effettivo interesse per gli ulteriori sviluppi implicati. Il quinto è stato l’unico finora a farmi incazzare dal gran che era brutto e semi-inutile, ma questo riporta tutto su binari accettabili.
La morale è che ormai è inutile parlare di Saw VI in termini di film, ma bisogna farlo in quelli di soap opera: in quanto tale, se ti fa venire voglia di piazzare di nuovo il culo sulla poltrona al capitolo successivo, è da considerarsi un successo.
Per quel che mi riguarda, promosso.
DVD-Quote suggerita:
“Il miglior Saw dai tempi di Saw IV”
Nanni Cobretti, i400calci.com
Potrebbe essere un’idea valida per una serie tv: invece di intrighi, tradimenti, bugie, chi scopa con chi, chi ritorna dalla morte… potremmo mettere torture, omicidi, e quant’altro.
Ci pensi, 1000 puntate di massacri e gore come se piovesse
Bè il titolo è stupendo e mi sono sbragato dalle risate!
Complimenti in generale per il sito che leggo sempre!!
Mah..io mi sono fermato al terzo, già il quarto l’ho lasciato dopo 10 minuti…
E comunque l’unica cosa interessante, per me almeno, erano le tecniche malate per uccidere, se sono “meno fantasiose” come dici te….manco gratis, mi sa!
Ammettilo che sin dal primo capitolo speravi in 5 sequel per poter sfoggiare questo titolo!
Gran sito comunque!
A presto
Fabio
Anche con l’ottava serie di R.I.S. veniva fuori un bel sottotitolo.
Il primo poteva avere un senso, il secondo è inguardabile: storia pessima, recitazione vomitevole, incredibilmente peggiore del già ingiustificabile Hostel.
Ho quindi preferito dedicare il mio tempo libero in qualche altra attività.
PS il 7 è già in produzione? Oh Gesù!
@david: fermarsi al terzo e’ stata una buona mossa, se non altro dava l’impressione di finrla li’. Il quarto aveva il merito di saper riaprire l’interesse con una manciata di rivelazioni ben orchestrate, ma e’ stato li’ che tutto ha iniziato a diventare una telenovela. Quando si degneranno di finirla vedremo se ne sara’ valsa la pena.
Le tecniche di questo sesto sono meno fantasiose, ma si tratta di meccanismi che proprio per il fatto di essere piu’ semplici risultano a mio avviso piu’ coinvolgenti… negli ultimi due ad esempio avevo iniziato a non capirci piu’ un cazzo, rinunciare e aspettare che si mozzassero braccia o scoppiassero teste indipendentemente dal come e dal perche’.
@Fabio: ora aspetto l’ottavo per titolare “Saw 8 – asino cotto”
@vikk: sia Hostel che Saw 2 possono essere considerati brutti per una serie di motivi condivisibili, ma sono entrambi piu’ che giustificabili. Hanno come minimo dimostrato che era possibile fare un horror di successo senza per forza ammosciare tutto e puntare a un pubblico di bambini, il che non ha dato esattamente i risultati qualitativi che speravo ma e’ stata se non altro una bella boccata d’aria fresca…
ahaha! non sono amante della sa(w)ga anche se ho visto il primo episodio e sbirciato gli altri. che dire… non mi entusiasma quando la storia si tramuta in una soap opera…. e quando va a perdere il senso originale.
comunque questo lo guarderò. non al cinema, a casucci, così per curiosità.
ps. hai per caso visto mai dire grande fratello? “trentordici” ti dice nulla? mi ha ricordato moooltissimo il tuo titolo….:))
Ma secondo me invero era bruttino anche il primo. Il secondo mi ha fatto proprio cadere le palle e a quel punto credo di essermi fermato, non mi pareva il caso di andare oltre. Poi lo so, così facendo c’è il pericolo di perdere qualche epiodio particolarmente riuscito, ma è un rischio che sono disposto a correre.
Credo che la figliola arrivi direttamente dal reality/talent show Scream Queens. Era la “ragazza di colore povera e senza acting school alle spalle ma che ha tanto da dire”.
Ha vinto lei, alla fine, che dio la benedica.
Eheh….magari anche un Saw 7 – Strage di tette no?
E comunque per quel che mi riguarda, la scena della macellazione dei maiali, con sangue e grasso che finiscono nell’enorme barilotto col tipo “collato” (nel senso attaccato per il collo!) al fondo….non ha eguali!
Quella sì che è una morte coi controcazzi!
Ciao…
@david: macchetispoileri?
@Ratto Reietto: era Saw 3, se nun sbaglio…
@david: allora spoileri su saw3.
Cmq scherzo, non è come se avessi rivelato il finale di orphan, cioè che la bambina è…
il titolo è totale. u win