A me l’idea del Progetto Cloverfield piace. Il film di partenza era una buona cosa che prendeva la giusta dose di mistero e faceva salire la giusta dose di curiosità su cosa fosse e da dove venisse quel mostro grosso lì. Fosse partito subito sarebbe potuto essere un franchise coi fiocchi, una serie di film molto grossi, una storia fantascientifica figa, divertente, con lo spazio, l’horror e l’azione, e magari un continuo inventarsi metodi narrativi non convenzionali. Quello era però il 2008, e a parte un manga pubblicato lo stesso anno ci sono voluti 8 anni prima di vedere del materiale collegato alla stessa storia, e pure un po’ a caso. 10 Cloverfield Lane era un bel film, più che altro grazie a John Goodman, Mary Elizabeth Winstead a un regista particolarmente capace, e anche se sul lato Cloverfield dava poco c’erano abbastanza cose nuove da far salire la giusta dose di “chissà che altro ci buttano dentro”. Questo è anche il motivo per cui i progetti televisivi di J.J. Abrams funzionarono così bene: non nomino Alias o Felicity perché purtroppo non li ho visti, ma sia Lost che Fringe sono partiti da premesse eccezionali date poi in mano ad altri dopo la prima stagione, costretti a vivere nel dramma di far quadrare delle idea fighe ma vaghe. Il desiderio di dare un senso alle storie porta inevitabilmente a voler raccontare il passato o il futuro, ed è da questo stimolo che sono uscite fuori alcune delle migliori ore di televisione degli ultimi anni, tipo The Constant e La Fleur di Lost o quella puntata sugli observers di Fringe. È un discorso che funziona a meraviglia se applicato alla scandenza settimanale della televisione, ma al cinema, con anni di attesa tra un film e l’altro, o la spari grossa o non importa a nessuno.

Gobba? Quale gobba?
L’idea di prendere sceneggiature piuttosto standard e trasformale in film del franchise è l’esatto opposto di produrre blockbuster scritti a 6 mani e con registi navigati al volante: quello che si perde in grandezza si guadagna in inventiva, e si dà la possibilità a registi minori di mostrare le proprie carte in progetti che non passeranno inosservati. Nel caso di Dan Trachtenberg, il regista di 10 Cloverfield Lane, è andata molto bene, in quello di Julius Onah, il regista di Paradox, eeeeeeh… ma non del tutto per colpa sua.
Proprio come una di quelle puntate di Lost, The Cloverfield Paradox vorrebbe arrivare dal nulla e spiegare cos’è il fumo nero- spiegare da dove viene il mostro con una storia diversa, parallela, che improvvisamente dà un senso a tutto. L’idea c’è: su una stazione spaziale l’equipaggio sta sperimentando un modo per creare energia illimitata e salvare la terra dalla crisi energetica. Succede un casino e l’esperimento spedisce la stazione spaziale in un’altra dimensione.
Da qui, immaginate, un ovvio susseguirsi di eventi: gli astronauti entrano in contatto con il mostro, magari non così grosso, e per sbaglio se lo portano dietro quando tornano nella propria dimensione. Il film finisce con il filmato delle vacanze visto in Cloverfield, spiegando che l’oggetto che si vedeva cadere in mare era un modulo della stazione spaziale con dentro il mostro, grosso appunto come un modulo di una stazione spaziale. Un finale che si collega perfettamente al film originale, chiudendo un cerchio, solo che a J.J. Abrams i cerchi non piacciono e quello che vi ho scritto non è vero. Il film non va per niente avanti così e anzi, smette di parlare del mostro di Cloverfield al decimo minuto, quando in un collegamento video un tizio spiega che se per caso dovessero aprire un portale su altre dimensioni, durante quello che nel suo libro definisce “Il paradosso Cloverfield”, esseri alieni e mostruosi potrebbe entrare nella nostra. Dice davvero così, poi il monitor si spegne, il film va avanti e di Cloverfield non se ne parla più, e ora vi spiego perché.

Fonte attendibile.
Il discorso sulle sceneggiature a se stanti rielaborate come parte del franchise è vero per 10 Cloverfield Lane, ma non per Paradox. Questo venne comprato dalla Bad Robot (la casa di produzione di JJ) con il nome The God Particle nel 2012. La produzione iniziò nel 2016 come progetto indipendente, e solo durante (durante) le riprese venne deciso di inserirlo nell’universo Cloverfield, e porcogiuda si vede così tanto che me ne ero accorto pure non sapendolo. La soluzione (qui ipotizzo) fu inserire una storyline terrestre in cui il marito di una dei protagonisti fa cose mentre sulla terra inizia il caos, facendo così vedere che appena loro saltano nell’altra dimensione sulla terra inizia a esserci un gran casino E DUNQUE è colpa loro se il mostro è finito sulla terra. Solo che non è mai spiegato veramente se non in via ipotetica in quel video di cui sopra. Non si vede un mostro uscire da un tunnel interdimensionale né si vede mezza cosa schiantarsi sulla terra. A mettere a ferro e fuoco la città potrebbe essere qualsiasi cosa, tanto si vede solo fumo in lontanza e si sentono rumori bellicosi e poco naturali. Sembra quasi volessero restare vaghi apposta e usare il Mostro di Cloverfield come Gran Twist Finale per farti dire “ODDIO, MA È UN FILM DI CLOVERFIELD”. Solo che è nel titolo, e allora si capisce subito.

Premio alla migliore interpretazione.
L’altra ipotesi è che il film fosse già scritto così, con le scene del marito, e che le aggiunte siano state solo il mostro alla fine e il nome della stazione spaziale, ma la vedo difficile, perché il problema di Paradox è proprio questo.
Da una parte c’è un discreto film spaziale, con alcune idee interessanti, anche visive, e un ottimo cast: Elizabeth Debicki, Gugu Mbatha-Raw, David Oyelowo, Daniel Brühl, John Ortiz e il vero vez della situazione, Chris O’Dowd, che per fortuna porta con sé la giusta dose di commedia anche se non spegne e riaccende nulla. Ziyi Zhang, per qualche motivo, parla solo cinese. Tralasciando Cloverfield, quello che si vede è un film prevedibile ma anche divertente e girato col giusto gusto per i film su stazione spaziale. C’è un po’ di sano sangue, c’è la scena del braccio che è già un classico, c’è del thriller e un po’ d’azione, girata nel più standard dei modi. Julius Onah ci mette di tutto, ci prova come può, ma la sensazione è che lo abbiano inculato malamente, poiché dall’altra parte ci sono solo delle pezze attaccate con lo sputo. Ogni volta che il film stacca sulle scene terrestri il ritmo cala, la narrazione si spezza e negli animi sale feroce il chissenefrega. Il motivo per cui tutti hanno guardato questo film è lo stesso che lo ha rovinato del tutto. Non sarebbe stato sconvolgente, ma la gente si sarebbe divertita come si è divertita a vedere Life, fantasticando poi sul suo possibile collegamento con Venom. Life che, tra l’altro, è stato girato nello stesso periodo e secondo me è il motivo per cui non hanno fatto finire Paradox con il mostro portato sulla terra dal modulo (perché, spoiler).

Consolarsi così.
Bisogna però fare un applauso a Netflix, che ha sganciato diversi quattrini per comprarlo e farlo uscire nel giro di pochissimo, trasformando un fiasco assicurato in un caso mediatico e un esempio di marketing senza precedenti (far uscire il trailer durante il Super Bowl e dure ore prima dell’uscita ufficiale). Sarebbe stato bello l’avessero sfruttato per qualcosa di veramente figo, ma è probabile che non si sarebbe mai creata la situazione adatta.
DVD-quote:
“Non sfigura di fronte ad Alien: Covenant”
Jean-Claude Van Gogh, i400calci.com
Grazie per il delicatissimo spoiler.
Magari una piccola alert a inizio post non guasterebbe.
Buona giornata.
Guarda che se finisci di leggere non c’e nessuno spoiler.
Grazie per i400Spoiler…
Come ho scritto al tipo sopra.
Ma per carità … Film dimenticabile il primo posso solo immaginare lo spettacolo messo in piedi dal mix Netflix Abrams ecc…. Ma un film non di merda son capaci a farlo o devono impestare il mondo con ste boiate ancora per molto?
hanno cacato una delle cose migliori dello scorso anno, Jim e Andy e il buon The Foreigner. Le altre son mediocrate ma almeno hanno il coraggio di (co)produrre qualcosa subito disponibile in rete. Su
Non vedo come l’essere un film disponibile in rete sia da considerarsi una qualità intrinseca del film …Bright (per dirne uno) era una megamerda…servita subito o dopo sei mesi sempre megamerda rimane. Abrams resta un buon scopiazzatore …basta vedere super8 e il suo guerre stellari. Sulle serie non mi esprimo perché non le guardo.
1922, Il gioco di Gerald e Wheelman sono film più che discreti.
Eccola la rece! D’accordo su tutto. Di per se il film scorre via bene, in alcuni punti ha idee, in altri si appoggia su cliché imbarazzanti, ma quando ci si addentra nel discorso paradosso si palesa la puttanatona e – no spoiler – al finale ci si arriva stanchi e male. Chris O’ Dowd è il numero uno sulla lista di vez con cui vorrei #berneunpaio.
Film brutto, brutto, brutto. Sia come film di fantascienza a sè stante, perfino peggio se incastonato nel mondo di Cloverfield.
Non vedevo l’roa di vederlo, ora vorrei dimenticarmene.
Stai tranquillo, a dimenticare una mediocrata del genere ci si mette in genere una settimana, due al massimo
secondo me dovevano chiamarlo “star wtfs”.
d’accordo con JC. mi chiedo: ma quando riprendono a fare un seguito del primo cloverfield coi mostri e con gli schizzi di sangue sulle tende?
l’hanno già girato ma Abrams l’ha rimandato al montaggio perchè vuole togliere tutti i riferimenti a cloverfield
SPOILER!!!
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Il braccio. Unico VERO immenso eroe del film. Salva il culo alla squadra per poi essere abbandonato al suo destino alla deriva nello spazio quando poteva benissimo essere portato sulla terra. Non ci siamo.
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FINE SPOILER
Grande braccio consigliere!
SPOILER SULLO SPOILER
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ero sicura al 200% che Braccio avrebbe avuto il suo momento di gloria finale nell’aiutare Ava a girare la doppia chiave di avviamento della megapila intergalattica… e invece manco questa piccola gioia. che tristezza.
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FINE SPOILERQUADRO
Da non dimenticare che a ottobre arriva il quarto capito ambientato durante la seconda guerra mondiale, overlord.
Poraccio, il film si fa anche vedere (tradotto: non mi sono addormentato)
Poi, ripensandoci, tra i tanti non-sense, quello che mi perplime di più è per quale motivo la stazione spaziale diventa stregata? Perchè nell’altra dimensione cambiano anche le “regole della realtà” e perciò è possibile avere una stazione spaziale stregata, la mano della famiglia Addams etc. etc.?
spiace, ma stavolta sono poco d’accordo con la rece.
(yes, la vastità, yes)
“Sembra quasi volessero restare vaghi apposta e usare il Mostro di Cloverfield come Gran Twist Finale per farti dire “ODDIO, MA È UN FILM DI CLOVERFIELD”. Solo che è nel titolo, e allora si capisce subito”: questo vale uguale uguale anche per il secondo, appunto 10 CLOVERFIELD LANE, secondo me film immenso, il cui principale punto di forza (dopo John Goodman, of course) è che fino a 20 minuti dalla fine non è ben chiaro se lei è stata rapita da un pazzo maniaco lunatico o se davvero fuori “nun poi capi’ ch’è successo” e il pazzo maniaco lunatico aveva sempre avuto ragione.
IMHO sono tutti film di generi diversi che vanno a comporre un grande puzzle CLOVERFIELD, uno è di found footage, uno claustrofobico tipo Panic Room, uno fantascienza-sull’astronave e non vedo l’ora di vedere il prossimo.
[CONTIENE SPOILER]
Btw non ho capito da dove JC prende l’idea che i mostroni se li portano appresso gli astronauti zompando tra le dimensioni: da qllo che dice la Fonte Affidabile aka Harvey-Bullock-di-GOTHAM, se appicciano il reattore Comesichiama può succedere quassiasicosa, “cani e gatti che dormono insieme” etc. Loro lo appicciano, e appunto succede quassiasicosa (come si capisce dal marito di lei che vaga per la città in rovina), solo che a quel punto l’astronave è da un’altra parte quindi loro non se ne accorgono se non quando tornano.
[FINE SPOILER]
Oh insomma a me piacque, anche parecchio. Avercene, film così.
Cinque alto.
Resto della mia idea che il Cloverfield originale era un film mediocre e, se non fosse stato per l’ARG (Alternate Reality Game) che hanno messo in piedi, quello per intenderci con i finti siti dello Slusho, della Tagruato ecc. non se lo sarebbe cagato nessuno. L’unico suo merito è stato quello di ridare in Occidente un po’ di interesse nei confronti di film di kaiju, che negli anni ha portato a Pacific Rim, l’esportazione di Shin Godzilla, il nuovo King Kong, Colossal e via dicendo.
Questo non lo commento neanche perché dalla rece sembra tanto uno di quei film di fantascienza da domenica pomeriggio su Italia 1, e se non fai vedere neanche il mostro (questo sì realizzato bene, lo ammetto) che senso ha?
Straconcordo su Cloverfild, una buffonata imbarazzante di film che ha avuto attenzione e riscontro ben oltre i suoi meriti
Sottoscrivo anch’io ogni singola sillaba sul Cloverfield originale.
Mi è partito il commento anonimo…
Io l’ho visto, ci sono diversi maccosa, quelli più grossi legati alla “possessione” della stazione spaziale, ma per una serata sul divano in serenità si fa guardare.
Secondo me quando si parla dei film prodotti da Netflix non bisogna dimenticare questo concetto: non sto pagando 8 o 9 euro più tutti gli sbatti legati al fatto di rendermi presentabile, uscire di casa, trovare parcheggio, andare al cinema, non uccidere il mio vicino di posto che rumina pop corn. Sto guardando un film sul mio divano di casa, pagando quella cifra lì per un mese di intrattenimento. Certo pretendere il meglio possibile è sempre cosa buona e giusta, ma qualche passo falso glielo si può concedere.
Qualcuno dovrebbe tatuarselo questo commento.
Era da tanto che non vedevo un film così scemo. Siamo davvero sulla fantascienza più becera: con la scusa della dimensione parallela (sigh) giustificano tutto, qualunque evento strambo venga messo in scena, senza cognizione di causa.
Sulla parte Cloverfield manco mi pronuncio.
Il vero colpo di genio è stato quella della Paramount che, risparmiandosi marketing e distribuzione, è riuscita a riprendere i soldi del budget e sbolognarsi questo filmaccio (che in sala sicuro avrebbe floppato).
Comunque rimango ancora intrigato dal marchio (i primi due mi sono piaciuti) e confido nel prossimo sia esso Overlord o altro (ci sono rumor che abbiano già pure il 5, un film con quella di Star Wars)
Quello che ha scritto lui, da cima a fondo.
La citazione da IT CROWD <3
Tutto bello ma.. Tipo 6 anni fa si parlava di Aladygma, un mistero nato sul web con un altrettanto misterioso sito che alludeva ad un Cloverfield su scala mondiale.. Nessuno ne sa più niente?
Sta cosa di Cloverfield poi mi sa tanto di paraculata.. Un’idea che fondamentalmente non esiste, non c’è un piano da seguire, chiunque può prendere in mano il brand e farci ciò che gli pare.. Basti guardare 10 Cloverfield Lane.. Un thriller psicologico, ma alla fine “ma si, buttiamoci dentro un mostro a cazzo, giusto per giustificare il nome del film”.
Secondo me sta saga finirà così. Ogni tanto faranno uscire un Cloverfield a caso, con storie a caso, con riferimenti a caso giusto per dire “eh, hai visto? È collegato! Eh? EH? HAI VISTO?”
Aladygma non l’avevo manco mai sentito, però a quanto pare era solo uno stronzo qualunque che aveva sfruttato la hype del film per promuovere la sua agenzia di marketing, o forse i suoi libri, non è ben chiaro…
https://www.reddit.com/r/10cloverfieldlane/comments/42tubr/what_the_fck_was_aladygma/
in ogni caso non deve aver funzionato troppo bene, visto che non è rimasto assolutamente niente online, se non post di 10 anni fa che discutono sul fantomatico mistero.
In pratica se si tirano le somme tra questo, cloverfiled lane e cloverfield è come se la continuity tra i film del marvel universe si reggesse sopra le scene post-titoli di coda.
Almeno cloverfiled lane era solido come thriller, mentre questo, pur avendo standard produttivi e recitativi decenti, si gioca la facile scappatoia del “OH MIO DIO COSA CA**0 (uncut version: cazzo) STA SUCCEDENDO?!?!?” che ti permette di infilarci dentro la prima cosa stramba che ti passa in mente fottendotene del resto.
Tipo i griffin, pe capisse.
Per chi se lo sta chiedendo, il paradosso del titolo è che aspetti la stesso tempo che aspettavi in cloverfield prima di vedere il mostro, però qui lo vedi meglio anche se su schermo più piccolo.
MUORO. Il paradosso, MUORO. Sei un genio.
Che poi è la madre del clover che vedi nel primo film
“Non sfigura di fronte a Alien:Covenant.” Sei responsabile morale di una macchia enorme di caffè su una poltrona dell’aula magna.Sto ridendo da 3 ore.
Bei tempi quando agli inizi della campagna virale il primo Cloverfield fu scambiato per il film di VOLTRON
Tutti di cattivo umore oggi, eh? Film senza lode e senza inganno che si lascia vedere e che si aggancia bene (ebbene si!) all’universo Cloverfield. Forza, so che è un brutto periodo ma non ve la prendete col primo che passa.
Ho visto massacrare (nei commenti) un film quantomeno decente come BRIGHT (credo non serva spiegare), e difendere una boiata come the Cloverfield Paradox, che 15 anni fa non sarebbe uscito neanche direct-to-video.
Il paradoxo è questo.
PS: spero facciano una serie spin-off tutta diretta da JJ intitolata ‘the ARM’, in soggettiva e senza dialoghi, ovviamente prodotta da Netflics.
Mi sono fermato a Brigh decente, il mondo è bello perchè vario mi dicono.
Uno dei film (film?!?) più brutti che abbia mai visto. Sceneggiatura ridicola, scene messe lì a caso, consecutio logica che neanche un bimbo di 3 anni. Non si capisce il tizio che rimane sulla terra che collegamento abbia con la bimba e poi con chi cazzo si scambia sms? con qualcuno della nasa che poi parla con i genitori della bimba? ma chi ha avuto il coraggio di produrre sta ropba? ahahahah e quel mostro alla fine da dove salta fuori? che senso ha? e la tizia che prima è spaesata e poi sembra un cyborg? ahahahahahahah ma dai! ma una bimba di 5 anni se le dici di scrivere una sceneggiatura ne scrive una 16 volte migliore! ahahahahah
Che poi, se nella scena finale la capsula scendeva su Tatooine anziché sulla terra avremmo avuto un altro spin-off della saga di Star Wars: the Skywalker paradox…
ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER!
Il film è stato incluso nel franchise di Cloverfield con un’operazione di trapianto tanto evidente quanto incompatibile e infatti c’è stato il rigetto…peccato, perchè il cast è azzeccato e a livello produttivo si vede una certa professionalità, è proprio la storia a zoppicare (la stazione viene sempre chiamata Shepard, dopo qualche riferimento nel primo quarto d’ora tra un commento televisivo e l’autore gomlottologo). Amo la fantascienza e le storie che si basano sui paradossi, loop temporali, e i twist pseudoscientifici ma al solito JJ si rivela quell’enorme bluff che è dai tempi di Alias (come Lost, prima stagione e buona parte della seconda strepitosi, poi idee aggrovigliate, script sempre più confusi con un gioco al rialzo continuo nel trovare espedianti buoni solo per allungare il brodo e staccare la spina quando ormai il danno è fatto).
PS
Ma non era più credibile un astronauta ESA italiano invece che irlandese?!
Mah, secondo me visto come film a sé stante di paradossi spaziotempodimensionali & robe strane che fanno morire male, funziona.
Il livello produttivo è alto, gli attori tutti in palla. Peccato per questa idea del cazzo del prequel.