Fratelli di sangue è la nuova video-rubrica in cui mettiamo due (o più) film a confronto, formalmente scollegati, ma che in realtà presentano temi o aspetti in comune.
Benvenuti al primo numero della rubrica “Fratelli di sangue”! In cui mettiamo a confronto due film apparentemente scollegati, ma che in realtà presentano temi o aspetti in comune. In questo episodio, andato in onda (si dice “in onda” per Twitch?) ieri sera, io, Xena Rowlands e George Rohmer abbiamo affiancato Casablanca, del 1942, con Humphrey Bogart, e Barb Wire, del 1996, con Pamela Anderson. Il motivo (spoiler per chi non ha letto la vecchia rece di Xena) è che Barb Wire, in via del tutto non ufficiale e nemmeno mai pubblicizzata, lasciata spettacolarmente a chi se ne accorgesse, è l’adattamento moderno di Casablanca, con il gender swap (una Pam molto meno zerbino tenerone rispetto a Humphrey Bogart) e il cyberpunk. È stata l’occasione per riscoprire i meriti di Casablanca, che ha lanciato una serie infinita di archetipi e battute memorabili ancora oggi, e per parlare della turbolenta carriera di Pamela Anderson, anche alla luce della recente serie Pam & Tommy su Disney+ che racconta la sua prospettiva sulla vicenda del sex tape più famoso della storia. Una cosa che ho dimenticato di dire in diretta: Humphrey Bogart deriva il suo nome di battesimo dal cognome della madre, il che mi sembra che risolva una polemica di recente attualità. Una cosa che non ho dimenticato di mostrarvi: la prima apparizione di Pamela Anderson a Baywatch.
Un grazie enorme a tutti quelli che hanno partecipato, e un extra EVVAI a quelli che hanno scelto di sostenerci abbonandosi al nostro canale.
Vi linko obbligatoriamente, al grido di “As Time Goes By puppa la Fava”, l’emozionante videoclip di The Search Is Over dei Survivor diretto dal regista di Barb Wire, e lancio il video integrale della serata di ieri:
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO SU TWITCH
Il lunedì alle 21, come sempre, appuntamento con le news più calciabili della settimana e le vostre domande.
Giovedì prossimo invece inauguriamo una nuova rubrica intitolata “Raccolta differenziata”: una nuova possibilità a film inizialmente sottovalutati da pubblico e/o critica.
Giovedì 26 maggio, alle ore 21, in occasione dell’attesissima uscita di Top Gun: Maverick, affronteremo…
GIORNI DI TUONO (1990, di Tony Scott)
“Cole Trickle” è un giovane pilota talentuoso e ribelle che deve imparare a guidare bene le macchinine di formula Nascar destreggiandosi fra piloti rivali, una 23enne Nicole Kidman al suo primo film hollywoodiano, e la minaccia incombente di una parodia con Will Ferrell da cui oggi è semi-indistinguibile (e non aiuta che John C. Reilly sia in entrambi i film). [IMDb | Trailer]
Cercate di recuperarlo per tempo, perché nessuno spoiler ci fermerà.
Un grazie finale alla videosigla di Christian Aliprandi e Dario Cogliati, all’inno Trenodia per le vittime di Val Verde di Luca Giovanardi e alla sigla 400 Calci dei Nanowar of Steel.
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Non sono riuscito a seguire la diretta ma ho recuperato tutta la puntata stamattina è stato super interessante. Bravi tutti voi.
A margine Casablanca è buono dei miei film preferiti e non ho disprezzato anche Barb Wire
Se becco quello che ha scritto che Hasselhoff ha scritto un paio di canzoni per Barb Wire, confondendolo con Hutchence degli Inxs, gli strappo le orecchie.Tanto non gli servono, visto che non ha orecchio musicale. Era anche bello convinto… Che gente, che gente! Voi gran serata, mai un attimo di piattume, tre caravelle spedite col vento in poppa. Comunque nel dvd di Baywatch, tra le scene scartate, c’è quella in cui lei non suona il sassofono, ma è seduta sullo scoglio, la si vede di spalle e dal suono si intuisce che sta suonando due bonghi belli grossi. Poi le devono essere caduti, perchè quando si alza non si vedono. Boh.
Boss, ho risolto i problemini con la Polizia di Paypal. Tutto è compiuto. Ora potete tatuarmi o marchiarmi a fuoco. Ti ricordo che il week end ce l’ hai impegnato a rispondere al Bugo e a quel domandone ch’ Egli pose. Auguri. Io me ne vado due giorni nell’ incantevole arcipelago della Rosolina a infiocinare meduse, bottiglie di plastica e residui fognari. TVTB e vivalagiga.
Ho visto, grazie mille! Se Bugo mi rifà la domanda gli rispondo. Non era difficile, era solo lunghina e delicata e sul momento ho pensato non fosse il caso di deragliare il resto della diretta, ma se rispunta è legittima.
Eccomi qua. Anzitutto complimenti a Xena per risata e sorriso.
Chiedevo, se la memoria non mi inganna, che conti faceste o aveste fatto coll’uso dell’umorismo politicamiente scorrettos, che caratterizzava all’origine non tanto voi, quanto tutto l’internet dei vecchi tempi. Erano tempi meno cretini, tempi in cui se si facevano battute razziste, si dava per scontato che si capisse che con ciò si intendeva farsi beffe non delle vittime, ma della stupidità del razzismo. Stesso discorso con omofobia, sessismo e compagnia.
Ma, come voi stessi dicevate, ed è stato lì che vi ho fatto la domanda, in questi anni siete (e siamo) cresciuti, abbiamo imparato, ci siamo svegliati fuori, insomma. È inutile negarlo, ce la credevamo, ma non sapevamo un cazzo, ci comportavamo da bulletti e sopratutto quel che credevamo di sapere e poter dare per scontato non era che una manciata di pregiudizi e superficialità. Il percorso è lineare: abbiamo imparato che la realtà è più complessa -> abbiamo capito che le nostre vecchie battute erano cretine e fuori luogo.
Ma comunque a me fanno ancora ridere, andrebbero soltanto aggiornate, o magari torneranno da sole alla ribalta quando tutta questa nuova consapevolezza sarà acquisita e data per scontata.
ps Beninteso che già la polemica pronta in canna in attesa di eventuali risp
Grazie Bugo. Più o meno ti sei risposto correttamente da solo. Oltre al percorso di crescita che citi, quello che succede – e di cui non ci rendiamo conto, o ci rendiamo conto soltanto quando tocca noi, e per qualche motivo ci rendiamo conto fortissimissimissimo all’istante quando tocca noi ma contemporaneamente non ci rendiamo conto quando tocca gli altri – è che certe parole sono un trigger. Certe parole in determinate tipologie di persone fanno scattare l’allarme rosso compulsivo, e una serie di sensazioni collegate, che sono talmente forti da affogare il contesto e confondere significati e intenzioni e in generale rovinare il piacere della lettura. E allora bisogna esserne consapevoli, capire quando non sono indispensabili, decidere cos’è più importante, sapere che nel 99,8% dei casi esistono altri modi per far passare gli stessi identici concetti. Ad esempio: “razzismo”. Oppure: “sessismo”. Oppure: “diegetico”. Tutti esempi di termini che col tempo ho imparato che anche se non li uso riesco comunque a spiegare quello che intendo senza perdere in efficacia e contemporaneamente non traumatizzare nessuno che altrimenti rischierebbe di farsi distrarre e perdere la visione d’insieme.
Ahah, muoio (aldilà che ho capito anche il concetto). A volte poi basta un semplice articolo, tipo “le”. “Le” Wachosky, e parte subito la strage.
Bella vera l’idea dell’accostamento tra film diversi ma uguali.
Accettate proposte o avere già chiaro quali mettere in prossime puntate?
Alla grande, ne abbiamo qualcuno in canna ma accettiamo volentieri suggerimenti
L’avrà già detto sicuramente qualcuno in live ma l’episodio zero di Fratelli di sangue secondo me era Rocky / Il Discorso del Re (cfr. https://www.i400calci.com/2015/11/perche-il-discorso-del-re-e-rocky-sono-lo-stesso-film-ma-rocky-e-meglio/ ).
Praticamente sì.
Capo, io ho sempre trovato Death Race mooolto simile a L’ implacabile. Però non sono distantissimi con gli anni e magari è una cosa che penso solo io.
Ooops, mi taccio. Ho letto ora la tua rece di Death Race 2. Chiedo venia.
Anche quello è un bel filone.