Questo blog esiste – lo dico senza timore di smentita – anche perché nel 2006 Mark Nevaldine e Brian Taylor hanno estratto dal cilindro magico un film come Crank. Una summa di tutto quello che noi amiamo vedere su grande schermo: azione, innovazione, corpi. Poco, pochisismo, altro. Cosa si può chiedere di più al Cinema? Cosa c’è di meglio di un film del genere? Crank: High Voltage, ça va sans dire. Tanto è stata spasmodica l’attesa per questa visione, che per lunghi giorni, la cartellina contente un entusiasmante rip da dvd russo con audio sincronizzato preso live da un cinema inglese (ma con i titoli di coda letti da una voce russa… giuro…), oggetto di altissime speranze per tre lunghi anni, è rimasta lì… sul desktop, a fissarmi. Ce l’avevo lì a disposizione, ma aspettavo il momento giusto. Certo, già l’idea del dvd russo mi riempiva di giubilo: mi sembrava di essere in possesso di un segreto internazionale, che prima di arrivare nel mio salotto, era passato per oscuri sottoscala sovietici, in clandestinità, nelle mani di gente brutta, in canotta, che fuma Stop senza filtro ascoltando Techno bulgara. Ero lì, con la fotta di un bambino il giorno prima di Natale e aspettavo.
Ma poi è venuto il tempo. Ho visto e signori, possiamo dirci felici.
Il primo Crank aveva l’aria spensierata di una boccata d’aria, violenta e estemporanea, inserita a tradimento in un ambiente che – anche se più libero e felice di altri – ha delle regole. Meglio: dei limiti. Limiti coi quali quasi tutti scendono a compromessi. Si fa così e cosà. Certo, voi due siete giovani e irruenti, avete fatto il vostro filmino tutto matto, vi siete guadagnati un biglietto omaggio per arrivare forse a giocare coi grandi… vediamo cosa fate adesso. E cosa fanno Nevaldine & Taylor? Ti vengono sotto con fare minaccioso, ti guardano ridendo, vanno a fuoco, e ti mandano a fare in culo. Come quando Lebron James ti urla “In Your Face”. Come Dr. Dre in The Chronic… anche se lì il significato era diverso… L’arroganza di chi arriva e, tempo cinque minuti, ti dimostra che “qui si fa quello che voglio io…”
È esaltante vedere che c’è chi è in grado di cogliere l’occasione per fare qualcosa di nuovo, di portare tutto vicinissimo – se non oltre – il punto di rottura. Qualcuno che conosce i limiti e decide scientemente di andare oltre. Il primo nome che viene in mente è quello di Tsukamoto. Non solo perché l’idea del corpo macchina, e del cinema che ne riproduce la meccanica, è la stessa, ma soprattutto perché – scusate il termine tecnico – la “pacca” è la stessa. Come il pugno in faccia che ricevemmo quella notte che Ghezzi trasmise Tetsuo. Sdeng!
Al posto dell’adrenalina questa volta a far correre Chev Chelios c’è l’elettrictà, e direi che per quanto riguarda la trama possiamo fermarci qui. Il resto è ancora una volta la summa di tutto quello che noi amiamo vedere su grande schermo. Ma all’ennesima potenza. Come dice il mio Amico Miquele: come se non ci fosse un domani. Stupisce come in questo macello, si sia riusciti anche a trovare un equilibrio tale da rendere il tutto ovviamente parossistico, ma estremamente funzionante. Parte del merito è dovuto al trattamento riservato al set più bello del mondo: la città di Los Angeles in tutta la sua piattezza. Quella dell’inizio di Distretto 13: Le Brigate della Morte. Una città in piano, disegnata per line rette e grosse che portano diritti al prossimo obbiettivo che si deve raggiungere. G.T.A. in celluloide. Un posto in cui si procede in continuazione, senza la possibilità di fermarsi, fino a quando non si interseca un altra linea. O fino al collasso, allo scoppio, all’ebollizione. E quindi chi si trova in questo schema – come quei dischetti che viaggiano sul ghiaccio e che se non ci fosse l’attrito andrebbero avanti per sempre – finiscono per andare progressivamente oltre le noiosissime leggi fisiche che subiamo noi comuni mortali. Quelle che non ci permettono – per dire – di strisciare con la pancia e la faccia sull’asfalto per metri e metri e metri, per poi rialzarsi e andare ancora avanti… Gente che corre, motorini, macchine, cavalli, cani… Se ti fermi è perché sei caduto dall’alto (e quindi ti raccolgono letteralmente con il cucchiaione),per un’incidente stradale o per scopare. Al massimo – sempre pensando al Giappone – per ingigantirti, diventare Godzilla Vs Gamera e spaccare dei piloni elettrici. Veramente: ogni fotogramma (e sono tanti), un’invenzione, uno scarto rispetto a quello che è stato prima, un’esagerazione.
Incredibile poi Jason Statham che è semplicmente perfetto sotto ogni punto di vista. Anche un particolare sulle sue scarpe che corrono è più espressivo e bello da vedere che… che ne so, tutta la filmografia di Terence Howard. Al suo fianco c’è spazio per icone pop che non hanno bisogno di nient’altro se non di apparire: Ron Jeremy e Jenna Haze, David Carrdine che fa “Lo Pan Me So Horny“, Ginger Spice che fa la mamma da Jerry Springer, Corey Haim (!!!) col mullett, Bai Ling magrissima, Amy Smart coi capezzoli di Chloe in Gummo, Maynard James Keenan munito di giochini erotici presi in prestito alla zoofilia, Lloyd Kaufman, ecc…
“Come il pugno in faccia che ricevemmo quella notte che Ghezzi trasmise Tetsuo.”
…c’ero anche io :-D
In questi casi sono sempre molto combattuto. Bruciarmelo con uno sporco divx low-res, per non aspettare neppure un secondo di più, o onorarlo con la visione cinemosa che, oltretutto, fa andare i soldini all’eroe che ha bisogno del sostegno di noi fissati.
Con The Wrestler ho scelto la seconda.
Il problema e’ in che paese vivi. Io sto in uno che per fortuna me l’ha presentato su silver screen dritto il 17 di aprile. La maggior parte di voi, deducendo almeno dalla lingua in cui leggete/commentate, sta in uno che non ha ancora fatto sapere notizie su eventuale distribuzione. Per cui direi: o aspettate e sperate, o guardate e poi fate bonifico agli eroi :)
“The whole purpose […] is to blow people’s heads off”
Joey DeMayo
Io sono per la soluzione cina. Quando giravano le copie pirata di The Killer, non distribuito in Italia, chi si cagava John Woo era un eroe. Ora che è più facile son tutti criminali, e intanto io mi sono dovuto sciroppare angeli e demoni (lo ripeto: ANGELI E DEMONI) perchè era la cosa più cinematografica* nella mia città la settimana scorsa. Quindi bravissimi e tutto, io al cine se esce Crank2 ci vado la prima sera organizzando gita e comprando anche la salsa ai peperoni per bagnare i nachos (di solito la porto al sacco), ma già il fatto di mettere il “se” parlando di un capolavoro del cinema è una bella vergogna. soluzione SxM: schivo e sto nel mio.
*cinematografico = muore gente.
Sono tentata di recensire “Terminator: Salvation” con una sola frase, tipo “ti è garbato di più Terminator:Salvation o Crank: High Voltage?”.
Ho un bel DVDrip, ripeto, dividirip, sub ita… lo conservavo per sperare di non vederlo… capolavori del genere meritano uno schermo di almeno 10 metri di diagonale e un impianto THX. Ma se mi dite che neanche ci hanno pensato a portarlo nel bel paese… beh, me lo guardo sul 32” che tanto schifoso non è ;-)
in un epoca in cui una pornostar abbandona noi giovani dell’internet per andare a recitare in un film di un regista con pretese da autore d’essai europeo capace di alcune delle opere più cagose del nostro tempo interpretando una mignotta che però non lecca manco un birillo davanti alla telecamera, una meraviglia di film come “crank high voltage” è ossigeno puro.
ce lho sull hd dal giorno dopo l uscita, l ho fatto partire e mi son depresso per la scarsa qualità del supporto audio e video.
non credo di poterlo vedere in italiano (suvvia, statham è uno di quegli attori indoppiabili) quindi che esca o meno al cinema mi tange poco. Aspettero’ il dvd rip.
Recensione stupenda.
Condivido l’entusiasmo sia per il primo Crank! che per il secondo.
E condivido pure gran parte delle affermazioni.
Quello che invece non capisco è come possiate amare questo film e odiare Bad Boys II, che ha fatto le stesse cose (in termini di andare oltre) ma che pare avere la colpa di essere figlio di una grande produzione e quindi da bocciare in automatico per questo.
non penso di aver mai detto una cosa del genere.
anzi, per me BB2 ha il più bell’inseguimento di sempre.
quello con le macchine che cadono.
rifatto sempre da Bay in The Isalnd.
che anche quello non era niente male..
E’ che su Bay leggo sempre che ne dite peste e corna.
ma tu dici questo
http://www.i400calci.com/2009/05/michael-bay-puppami-la-fava/
?
perché nel caso…
http://www.buymybook.co.uk/software_irony_detector_pack.gif
(erano anni che volevo mettere quest’immagine…)
HEheheh… no, non solo quello.
In giro per il blog di commenti acidi per Bay ne ho letti a mucchi.
Poi, oh… magari erano dei tuoi colleghi, eh?
http://www.youtube.com/watch?v=KRS90V8BQGo
un breve video che nel bene e nel male dice tutto quello che serve sapere su Michael Bay.
potrei essere stato io a offendere michael bay o bad boys 2. nel caso mi rimangio quasi tutto, ma anche no. per esempio: un certo michael bay mi piace, ma non quello di bad boys o bad boys 2. e crank 2 lo adoro. ecco. non trovo strana la cosa…
(ma soprattutto, @rae: quanto davvero vorrei EXPLOSIONS al cinema…)
io la metto così
BENE:
Transformers: Revenge of the Fallen
Transformers
The Island
Bad Boys II
Meat Loaf: Bat Out of Hell II – Picture Show
Playboy Video Centerfold: Kerri Kendall
MALE
apparte i video per bobbibraun… e quelli per laionelricci
Pearl Harbor
Armageddon
The Rock
Bad Boy
alla fine ho ceduto e complice lo stesso dvd rip russo (con i titoli di coda letti in russo, ma i russi allora parlano DAVVERO cosi’ in inglese) l ho visto.
l ho trovato anche meglio del primo. grottesco e volontariamente In-volontariamente comico. talmente grottesco da diventare sperimentale, talmente sperimentale da risultare grottesco. Trovo calzante il paragone con tetsuo con la differenza che (per quanto io ami tsukamoto) crank è uno spasso! un giro su un ottovolante che passa per la casa del terrore, si scontro con altri ottovolanti in una gigantesca autopista e infine esplode in cielo con un lampo di mille soli.
eh, si, anche io vorrei EXPLOSION al cinema
Personalmente so di aver detto su queste pagine che Michael Bay e’ allergico alle scene di dialogo, e forse anche che muove la camera a cazzo. Ma ti posso garantire che possiedo tutti i suoi film in dvd originali e che ho visto sia BB2 che Pearl Harbor al cinema da solo. Al cinema. Da solo. Insomma, fa parte di quella categoria (in cui ultimamente e’ entrato persino Rob Zombie) del “lo insulto perche’ gli voglio bene e lo voglio stimolato a dare il massimo”.
P.S. @Casanova: male The Rock? L’ho rivisto il mese scorso e avrei quasi giurato che e’ il suo migliore… nel senso del piu’ equilibrato. BB2 e’ migliore nel senso che potrebbe finire dopo un’ora e mezzo e invece infila una cosa che cosi’ epica che non la si vedeva dai tempi di Delta Force.
@Nanni: me lo devo rivedere? me lo ricordo per una sola visione al cinema (se non da solo, col mio amico harvey, il coniglio bianco) e forse al tempo lo sottovalutai. Non come il Playboy Video Centerfold: Kerri Kendall che invece lo rivedo in continuazione ed è sempre più bello.
a me degli spoof di robot chicken sui registi piaceva molto quello sulla famiglia shambalambayan… What A Twist!
ma non lo trovo.
Per carita’, niente di sconvolgente, pero’ The Rock fu il film giusto girato al momento giusto. Ritmatissimo, stra-esplosivo, un sacco di siparietti simpatici, Nicolas Cage non aveva ancora rotto il cazzo, Connery non aveva rinunciato al cinema, e soprattutto Michael Bay non si era ancora fatto prendere troppo la mano (gia’ Armageddon era esagerato, ma lo voglio rivedere). Tipo: per contrasto, di Transformers ricordo che lessi questa rece e mi trovai piu’ o meno d’accordo.
“Armageddon”, per me, è favoloso.
Una versione sotto cocaina dei classici film “all star” della Hollywood di un tempo.
A Bay non gli perdono solo “Pearl Arbour”.
Per il resto, per me è uno degli ultimi baluardi (insieme a Tony Scott) di un certo tipo di cinema esagerato, giustamente coatto e di squisito cattivo gusto.
tony è molto mejo di ridley.
Ma di mille volte.
Beh chi non e’ d’accordo su Tony migliore di Ridley puo’ uscire subito che ha sbagliato campanello, che anzi adesso vado a registrare tonymegliodiridley.com e lo faccio puntare qua.